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1 In Evidenza - 07 nov 2025

“Un futuro più sano e consapevole parte dalle scuole”: CIA Abruzzo aderisce alla proposta di legge

CIA Abruzzo ha aderito con convinzione alla proposta di legge di iniziativa popolare "Firma per un’Italia che cresce consapevole e sana! A scuola si coltiva salute, rispetto, futuro", che prevede l’introduzione dell’insegnamento obbligatorio di Educazione Alimentare, Stili di Vita Sani e Sostenibilità Ambientale nelle scuole italiane. La proposta mira a sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche fondamentali per il benessere individuale e collettivo, contribuendo a costruire una società più sana, consapevole e sostenibile.

La proposta, presentata nella prestigiosa Sala Caduti di Nassiriya del Senato della Repubblica durante una conferenza stampa promossa da alcuni senatori con la collaborazione di Longaevitas APS e delle principali realtà italiane impegnate in salute, alimentazione, scuola e sostenibilità, è stata illustrata da Beatrice Tortora, presidente nazionale de La Spesa in Campagna e rappresentante di Cia-Agricoltori Italiani. L’obiettivo è raccogliere 50.000 firme entro il 28 novembre 2025, per portare in Parlamento un progetto che guarda al futuro delle nuove generazioni e del Paese.

Un’iniziativa che CIA ritiene fondamentale per formare una generazione di cittadini più consapevoli, responsabili e in salute, capace di fare scelte alimentari più equilibrate e di adottare comportamenti sostenibili.

“Questa proposta rappresenta un’opportunità cruciale per affrontare le sfide sanitarie e ambientali del nostro tempo. Investire in un’educazione che metta al centro la salute, la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente è il passo giusto per costruire un futuro più sano e consapevole”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo. La proposta non solo promuove la salute dei cittadini, ma sostiene anche le filiere locali e l’economia del territorio, puntando a valorizzare la dieta mediterranea e le tradizioni alimentari italiane.

È possibile firmare digitalmente con QR code tramite SPID o CIE. L’adesione è possibile online al link: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/3700000

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1 In Evidenza - 07 nov 2025

CIA Abruzzo: “Il calo del prezzo dell’olio è una speculazione. Nessuna giustificazione economica”

CIA Abruzzo denuncia l’anomala ondata ribassista che sta interessando il mercato dell’olio extravergine di oliva italiano. Il calo dei prezzi, scesi fino a 8 euro/kg, non ha alcuna base economica reale e appare frutto di una manovra speculativa organizzata per condizionare il mercato.

Secondo quanto emerge, un gruppo di imprenditori oleari e imbottigliatori toscani e umbri, da tempo legati da stretti rapporti commerciali, avrebbe avviato da inizio ottobre una strategia concertata proponendo acquisti di olio nuovo a non più di 7,5 euro/kg. Pochi contratti, soprattutto tra Bisceglie e Corato, sono bastati a generare un effetto domino sui mercati, spingendo artificiosamente le quotazioni verso il basso.
In diversi casi, si è trattato di oli di qualità inferiore, talvolta con difetti organolettici o residui non autorizzati, venduti comunque come extravergine per influenzare il mercato.

“Non ci sono i presupposti per un’ondata ribassista, è una pura speculazione,” afferma Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo. “I costi di produzione restano elevati e la qualità dell’olio italiano è ottima. Parlare di crollo dei prezzi è del tutto ingiustificato.”

A confermare la tenuta del comparto è Pierluigi Pace, produttore olivicolo del pescarese, “La vendita procede bene e non ci sono motivi per un calo. La domanda è stabile e l’olio abruzzese mantiene un’ottima reputazione. Chi parla di crisi crea solo allarmismo utile a chi vuole speculare.”

CIA Abruzzo invita le istituzioni e gli organi di controllo a monitorare attentamente le dinamiche commerciali e ad intervenire contro comportamenti scorretti che danneggiano il lavoro dei produttori e l’immagine dell’olio italiano.

“L’olio extravergine di oliva va difeso, non svenduto,” conclude Sichetti.

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1 In Evidenza - 05 nov 2025

Credito agricolo in calo anche in Abruzzo: -12% sugli investimenti. Cia: “Senza liquidità paralisi del settore"

Anche in Abruzzo si fa sentire la stretta del credito che sta colpendo il settore primario in tutta Italia. Secondo il Report Ismea 2024 sull’accesso al credito agricolo, nella regione lo stock complessivo dei prestiti alle imprese agricole è sceso dell’1,2% rispetto al 2023, fermandosi a 560 milioni di euro, pari all’1,5% del totale nazionale.

Ma il dato più allarmante riguarda gli investimenti a medio e lungo termine, crollati del 12,1% in un solo anno: -10,4% per la costruzione di fabbricati rurali, -14,7% per l’acquisto di macchine e attrezzature e -6,4% per l’acquisto di immobili.

“Questi numeri parlano chiaro: l’agricoltura abruzzese sta rallentando, non per mancanza di idee o di progetti, ma per assenza di credito”, denuncia Nicola Sichetti, presidente Cia Abruzzo. “Molte aziende non riescono più a investire, schiacciate tra costi produttivi in aumento, eventi climatici estremi e banche sempre più prudenti. Così si rischia di fermare un settore che è fondamentale per l’economia e la coesione dei nostri territori rurali”.

Il rapporto Ismea certifica un quadro nazionale altrettanto difficile: nel 2024 il credito al settore primario è calato del 3,3% (da 39,4 a 38,3 miliardi di euro), e l’80% delle aziende agricole non ha chiesto prestiti. La maggior parte – il 75% – dichiara di non averne avuto bisogno, ma un ulteriore 5% ha rinunciato per paura di un rifiuto.

In Abruzzo, dove il tasso di deterioramento del credito resta relativamente basso (1,81% nell’area Sud), la contrazione degli investimenti preoccupa soprattutto nelle aree interne e di montagna, dove l’accesso al credito è storicamente più difficile.

“Serve un piano straordinario per la liquidità”, aggiunge Sichetti, “Chiediamo alla Regione di attivare fondi di garanzia dedicati, strumenti di microcredito agricolo e canali preferenziali per i giovani agricoltori. Senza misure mirate, il rischio è che le aziende restino ferme proprio mentre il mercato chiede innovazione e sostenibilità”.

La preoccupazione del mondo agricolo cresce anche sul fronte nazionale. Il presidente Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenendo in audizione al Senato sulla legge di Bilancio 2026, ha parlato di una “batosta per l’agricoltura”, denunciando che “non c’è nulla nella manovra che aiuti davvero il comparto”.
In particolare, Cia critica l’articolo 26, che impedisce la compensazione dei crediti d’imposta con i contributi previdenziali e assistenziali, togliendo alle imprese agricole una delle poche possibilità di recupero delle spese sostenute per innovare.

Cia chiede il rifinanziamento del Fondo per le filiere agricole e la gestione delle crisi di mercato, nuovi investimenti per comparti in difficoltà come il cerealicolo, la proroga della Zes Agricola, oltre a maggiori risorse per “Più Impresa” e per i sostegni contro fitopatie ed epizoozie.

Cia Abruzzo si unisce dunque all’appello lanciato dal livello nazionale, ribadendo la necessità di politiche creditizie e fiscali realmente efficaci, capaci di ridare fiducia agli agricoltori e garantire liquidità a un comparto che resta pilastro economico e sociale della regione.

“Il credito non è solo una leva finanziaria”, conclude Cia Abruzzo, “ma una condizione essenziale per mantenere vivo il tessuto agricolo e garantire cibo, lavoro e presidio del territorio”

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1 In Evidenza - 03 nov 2025

Ue: Cia, accordi commerciali solo con reciprocità e vera tutela per gli agricoltori


Gli accordi commerciali devono servire a creare efficienza, competitività e vantaggi reciproci, non a scaricare i costi sulle imprese agricole. È questo il messaggio che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha portato al Masaf, nell’incontro con il commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, ribadendo la posizione dell’organizzazione: reciprocità e tutela effettiva dei produttori devono essere il punto di partenza di ogni trattativa internazionale.
“Parlare di fondi di compensazione significa già ammettere che un accordo crea squilibri -ha detto Fini-. L’Europa deve garantire parità di regole e condizioni per tutti: solo così gli accordi possono essere strumenti di crescita e non di crisi”.

Cia ha richiamato la necessità di una valutazione d’impatto cumulativa sui vari accordi commerciali oggi in discussione, affinché la politica commerciale dell’Ue non diventi un fattore di instabilità per i mercati agricoli. Allo stesso tempo, ha chiesto clausole di salvaguardia realmente efficaci e tempestive per proteggere le produzioni sensibili.

Nel corso dell’incontro, Cia ha sollecitato il commissario Ue a rilanciare con decisione il dialogo con gli Stati Uniti per raggiungere l’obiettivo “zero per zero” sui dazi, a partire dal vino. “La stabilità nei rapporti con Washington è prioritaria”, ha spiegato Fini, ancora di più “dopo i pesanti segni di rallentamento del nostro export agroalimentare verso gli Usa, che da giugno ad agosto ha perso oltre 210 milioni di euro rispetto al 2024” e anche “contro il rischio di nuovi dazi antidumping sulla pasta italiana”.

Sul dossier Mercosur, Cia ha espresso forti preoccupazioni per l’insufficienza delle clausole di salvaguardia proposte dalla Commissione. “Servono meccanismi automatici e vincolanti, non discrezionali -ha osservato Fini-. Abbiamo necessità di maggiori certezze giuridiche rispetto alle soglie previste del 10% e di un sistema di monitoraggio trasparente e veloce per evitare l’import incontrollato di carne bovina, pollame, miele, zucchero e riso, che rischiano di mettere in crisi le filiere europee”.
Cia, infine, ha richiamato l’attenzione di Šefčovič sulla revisione del Regolamento SPG (Sistema di Preferenze Generalizzate). “Siamo preoccupati, il riso europeo non può essere lasciato senza difese -ha evidenziato Fini-. Per questo, occorre arrivare a stabilire una soglia di importazione ragionevole, da ripartire tra i Paesi beneficiari secondo le tendenza storiche di import, al fine di evitare concentrazioni eccessive e distorsioni di mercato”.

“Gli agricoltori europei non chiedono protezionismo -ha concluso il presidente di Cia- ma parità di condizioni. Solo con reciprocità, regole uguali per tutti e strumenti di tutela rapidi potremo affrontare la sfida della competitività globale senza sacrificare la nostra agricoltura”.

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1 In Evidenza - 22 ott 2025

CIA: Bene la declaratoria di eccezionalità per le avversità atmosferiche. Ora risposte rapide e concrete per le aziende

CIA Abruzzo CIA Chieti–Pescara esprimono grande soddisfazione per la decisione della Giunta regionale che ha approvato la declaratoria dell’eccezionalità delle avversità atmosferiche che tra il 2 luglio e il 3 agosto 2025 hanno colpito i territori agricoli di Pescina, San Benedetto dei Marsi, Cerchio, Fossacesia, Rocca San Giovanni, Treglio e Frisa, con danni stimati in oltre 31 milioni di euro.

Il provvedimento riconosce ufficialmente la gravità del downburst del 3 agosto, un evento atmosferico di straordinaria intensità che ha devastato ampie zone della provincia di Chieti, in particolare Fossacesia, Frisa, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro, Bucchianico e Casalincontrada, causando perdite tra il 50% e il 90% delle produzioni di vite, olivo, ortaggi, frutta e pomodori, oltre a danni gravi a serre, impianti e strutture aziendali.

“È un risultato importante per il nostro comparto”, dichiara il presidente di CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, “Fin dalle prime ore successive all’evento abbiamo raccolto le segnalazioni degli agricoltori, documentato i danni e chiesto con forza il riconoscimento della calamità naturale. Oggi arriva una risposta concreta alle nostre richieste.”

“Il riconoscimento dell’eccezionalità”, aggiunge il presidente di CIA Chieti–Pescara, Domenico Bomba, “è il primo passo verso il ristoro delle imprese che hanno perso quasi tutto. Ora serve che i tempi per l’attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale siano rapidi e certi, perché le aziende non possono più attendere.”

Le confederazioni rinnovano l’appello alla Regione e al Governo affinché vengano adottate misure strutturali di prevenzione e adattamento climatico, potenziando la rete irrigua, gli strumenti assicurativi agevolati e gli interventi di difesa attiva, per proteggere il patrimonio agricolo e il reddito degli imprenditori.

“Questo evento”, conclude Sichetti, “è l’ennesima prova che il cambiamento climatico è una realtà con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno. La politica deve essere pronta a sostenerci con strumenti efficaci, rapidi e moderni.”


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1 In Evidenza - 21 ott 2025

CIA Abruzzo: “Regolamento sul territorio rurale va semplificato, troppe barriere per le aziende agricole”

CIA Abruzzo lancia l’allarme sulla bozza del “Regolamento degli Interventi sul Territorio Rurale” (Art. 63 della L.R. 58/2023), definito oggi un ostacolo più che uno strumento di crescita per le piccole e medie imprese agricole della regione.

“Abbiamo analizzato con attenzione la bozza e riconosciamo l’intento della Regione di dotare il settore di uno strumento moderno per sostenere gli investimenti”, spiega Nicola Sichetti, presidente CIA Abruzzo, “Tuttavia, la realtà delle procedure evidenzia criticità concrete che possono bloccare le aziende prima ancora che possano usufruire dei benefici previsti.”

La burocrazia è eccessiva: per presentare un Progetto di Sviluppo Aziendale servono decine di documenti e professionisti esterni, con tempi e costi spesso insostenibili.

Il vincolo decennale di conduzione aziendale e mantenimento del bilancio attivo è troppo rigido: il settore agricolo è volatile e soggetto a crisi climatiche e di mercato, e dieci anni rischiano di trasformare un investimento in un vincolo oppressivo.

Il PSA Semplificato, pensato per le piccole aziende, è inefficace: troppe aree, comprese quelle naturali protette, sono escluse, lasciando fuori proprio chi più ha bisogno di strumenti snelli per modernizzarsi.


CIA Abruzzo propone di:

  • Introdurre un Documento Unico di Progetto (DUP) per ridurre tempi e costi e semplificare la valutazione.

  • Ridurre il vincolo decennale a cinque anni, consentendo aggiornamenti del piano aziendale in base al mercato e alle condizioni ambientali.

  • Rendere il PSA Semplificato realmente fruibile anche nelle aree vincolate, per interventi a basso impatto paesaggistico, con la compatibilità valutata dagli enti competenti.

“Snellire le procedure non è un favore agli agricoltori, ma un investimento strategico per il futuro dell’economia rurale abruzzese,” conclude Sichetti, “Accogliere queste proposte significherebbe trasformare un regolamento oggi inapplicabile in un vero alleato delle nostre imprese, liberando energie e risorse per competitività, sostenibilità e tenuta sociale dei territori rurali.”

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 03 mag 2019

Ristrutturazione e riconversione vigneti - Scadenza 31 Maggio 2019

IL CAA-CIA (CENTRO ASSISTENZA AGRICOLA) INFORMA CHE:

RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI

AI SENSI DEL REG. (CE) n. 1308/13

BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI CAMPAGNA 2019/2020

 

Beneficiari:

  1. Tutti gli imprenditori agricoli, persone fisiche o giuridiche, singole o associate, titolari di aziende ubicate nel territorio della Regione Abruzzo e iscritti alla Camera di Commercio.

Sono ammesse al finanziamento le seguenti misure:

  1. Riconversione varietale; Sovrainnesto; Ristrutturazione;
  2. La superficie minima per la richiesta del contributo è di Ha 0,50 derogabile fino ad Ha 0,30 per chi possiede almeno 1ha si superficie vitata.

Condizioni di ammissibilità:

  1. Essere in possesso di un diritto/autorizzazione di reimpianto proveniente dalla estirpazione di un proprio vigneto;
  2. Avere avviato la procedura di acquisizione dell’autorizzazione di reimpianto ovvero condurre un vigneto regolarmente presente sulla scheda delle superfici vitate ed oggetto di estirpazione;
  3. Avere avviato la procedura di acquisizione del diritto/autorizzazione di reimpianto anticipato;
  4. Di essere conduttore di un vigneto regolarmente presente sulla scheda delle superfici vitate ed oggetto di sovrainnesto.

 

Entità dell’aiuto:

  1. E’ prevista la concessione di contributi in conto capitale per la misura massima del 50% degli investimenti. Sono ammessi gli impianti a GDC, CORTINA SEMPLICE, SPALLIERA, TENDONE, con un contributo massimo di € 13.500,00.

Negli importi massimi sono compresi anche l’espianto ed il mancato reddito concessi solo se il vigneto oggetto di contributo sia ancora da estirpare alla data di presentazione della domanda.

                                                                                                                                            

Documenti richiesti:

  1. Schedario Viticolo aggiornato;
  2. Fascicolo aziendale aggiornato contenente le superficie oggetto di domanda;
  3. Eventuali diritti/autorizzazioni di reimpianto derivanti da precedenti estirpazioni aziendali o acquistati da altra azienda (COPIA DEI NULLA OSTA),
  4. Attestato IAP (per chi ne è in possesso);
  5. Certificato agricoltura biologica o integrata (per chi ne è in possesso);
  6. Titoli di proprietà (contratto d'affitto, comodato ecc.) qualora l'intestatario non coincida con quello riportato sulle visure con il consenso sottoscritto dal proprietario del terreno;
  7. Copia fronte - retro di un documento di riconoscimento;
  8. Ultime due dichiarazioni di raccolta uve;
  9. Coordinate bancarie da richiedere presso la propria banca:

 

 

Puoi recarti presso l'ufficio CIA più vicino per informazioni e per la richiesta del finanziamento

la presentazione delle domande scade il 31 maggio 2019

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1 In Evidenza - 03 mag 2019

Corsi di Formazione «Agricoltura Biologica»

La Confederazione Italiana Agricoltori d’Abruzzo, attraverso il proprio Ente di Formazione CIPAT Abruzzo, apre l’iscrizione ai Corsi di Formazione nell’ambito dell’Avviso Pubblico Misura 11 «Agricoltura Biologica (Art. 29)» per la Conversione in pratiche e metodi di agricoltura biologica (Misura 11.1).

Di seguito pubblichiamo, in allegato - formato PDF -, la Domanda di Iscrizione ai Corsi da restituire agli uffici Cia entro l' 8 Maggio 2019.

Inoltre si ricorda che "IL CORSO È DA FREQUENTARE OBBLIGATORIAMENTE SE NON SI È IN POSSESSO DI LAUREA O DIPLOMA IN AGRARIA.
SCADENZA ULTIMA È IL15 MAGGIO 2019 PER LE AZIENDE CHE HANNO ADERITO DALL'ANNUALITÀ 2016 al Piano Sviluppo Rurale ABRUZZO per la MISURA 11.1

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1 In Evidenza - 08 apr 2019

Con AèV gli agricoltori possono candidarsi a diventare Agri-formatori.

Agricoltura è Vita è l’associazione non profit di CIA-Agricoltori italiani che opera dal 1962 (come Cipat) per la formazione tecnica, ricerca e divulgazione della conoscenza a beneficio degli imprenditori agricoli, dei lavoratori, degli operatori tecnici, dei funzionari e dei manager delle organizzazioni agricole in Italia. Da Maggio 2018, Agricoltura è Vita è membro italiano dell’Alleanza globale Agricord. AèV opera per la piena realizzazione dell’Agenda 2030 per gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile stabiliti dalle Nazioni Unite. A tutti gli effetti si tratta di un’Agriagenzia che eserciterà il suo ruolo di partner dello sviluppo agricolo in aree strategiche, quale animatore di iniziative in connessione con le organizzazioni agricole locali, in stretta sinergia con le Istituzioni italiane ed europee, sulla base delle urgenti necessità di intervento del nostro Paese e dell’Unione Europea. Le priorità geografiche di intervento si legano strettamente alle relazioni geografiche, sociali, economiche del nostro Paese. I Paesi di riferimento per l’avvio delle attività saranno: Albania, Tunisia e Marocco. In Tunisia ed in Albania l’Agriagenzia potrà beneficiare della disponibilità di sedi locali del sistema confederale CIA. I Partner per la definizione e realizzazione dei servizi sono le Organizzazioni Agricole locali (incluse cooperative ed altre forme di associazione), a livello nazionale e territoriale, che rispondano ai requisiti di rappresentatività, partecipazione dei membri al processo decisionale, responsabilità e trasparenza, inclusività. I beneficiari dei nostri servizi sono gli agricoltori membri delle O.A. e i manager e le figure tecniche delle O.A. che in questo modo creano e rafforzano i servizi forniti ai propri associati. Ai suddetti beneficiari verranno assicurati (in loco, a distanza con piattaforma e-learning e in Italia) servizi di formazione, di consulenza, di assistenza, di innovazione e di digitalizzazione. Per l’erogazione di tali servizi sarà utilizzate le seguenti metodologie: approccio “farmer to farmer” per la formazione e la divulgazione delle conoscenze e delle tecniche; approccio guidato dalla domanda, nel senso che le attività sono proposte dalle organizzazioni agricole locali in base a bisogni e necessità specifiche; approccio “da organizzazione ad organizzazione”, cioè le organizzazioni agricole locali sono partner delle iniziative di sviluppo degli associati promosse da AèV. L’approccio “Farmer to Farmer” è il cuore dell’identità di AèV, e per svilupparlo al meglio si intende creare la rete degli agricoltori formatori, cioè l’Agripool degli Agri-formatori, con l’obiettivo di formare associazioni ed imprenditori attraverso l’esperienza diretta e la divulgazione della cultura d’impresa italiana. Gli agri-formatori sono imprenditori agricoli disponibili a: partecipare a corsi di formazione e consulenze in qualità di esperti nei Paesi di destinazione e a distanza (e-learning); ospitare i partecipanti dei viaggi studio e dei tirocini presso le proprie aziende agricole in Italia; creare gemellaggi con giovani agricoltori e agricoltrici locali.

Per proporre la propria candidatura, utilizzare il seguente link
https://www.aev.agriagenzia.it/agripool/
Contatti: Sito Web: www.aev.agriagenzia.it

Facebook: Agricoltura è Vita Agriagenzia:
https://www.facebook.com/aevagriagency

Twitter: Agricoltura è Vita Agriagenzia:
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1 In Evidenza - 03 apr 2019

Cia-Agricoltori Italiani, in collaborazione con Agenzia Ice, in occasione del Vinitaly 2019, organizza Tour Incoming

Tour Incoming per operatori commerciali esteri alla scoperta dei vini della regione Abruzzo.

Come ogni anno, la Cia Agricoltori Italiani - in collaborazione con ICE, importante Agenzia di promozione e internazionalizzazione delle Imprese Italiane - organizza per importanti buyers internazionali del settore un tour incoming con le aziende vitivinicole associate, propedeutico alla partecipazione al Vinitaly.

Quest’anno il privilegio spetta alle aziende abruzzesi, che quindi nei giorni dal 3 al 6 aprile incontreranno: il Direttore delle vendite della YooSun International Trade Co.Ldt di Shanghai; il Vice Direttore generale della Beijing Exquisite Aroma International Trade Co.Ltd di Baijing; il Direttore della Vang Dahn Trading; il Direttore della Vang Dahn Trading and Service Company Limited di Ho Chi Minh; il Direttore della Toan Quoc Trading Import Export Company Limited di Hanoi; il Direttore della Dinh Vang Co. Di Ho Chi Minh; il titolare della Wine Quest Wine Spirit Brokers Inc. di Edmonton; il titolare della Kylix Wines dell’Ontario; il Direttore della Hidden Wines di Liverpool. Tutti questi buyers quindi, da mercoledì 3 fino a sabato 6 aprile, visiteranno molte aziende vitivinicole abruzzesi che nel corso degli incontri “ravvicinati” potranno mettere in risalto le qualità eccellenti dei vini prodotti.

Le Aziende in questione sono: Vitivinicola “Tenuta Ulisse”; Vitivinicola “Orsogna”; Vitivinicola “Fabulas”; Cantina “Masciarelli”; Cantina “Tollo”; Cantina “Citra”; Vitivinicola “Centorame”; Vitivinicola “Strappelli”.
L’obiettivo, ovviamente, è quello di conquistare fette di mercati in grande espansione e molto attenti alle nostre produzioni di eccellenza. Del resto, il vino può farsi portavoce e testimone del paesaggio naturale che l’Abruzzo sa offrire, con i suoi tre parchi nazionali, il parco regionale e ben 37 riserve naturali.

Un vero polone verde d’Europa, con oltre il 30% di territorio protetto e di conseguenza naturalmente vocato a riversare sul mercato prodotti enogastronomici di primissima qualità. In soli 50 km si va dal mare alla montagna passando per colline verdeggianti, caratteristica che consente agli agricoltori abruzzesi di produrre eccellenze vinicole sia per quanto riguarda i rossi (Montepulciano), sia per quanto riguarda i bianchi (Trebbiano d’Abruzzo, Pecorino, Cococciola e Passerina). In Abruzzo insiste una superficie vitata di 31.960 ettari da cui si ricava una produzione variabile da 2.500.000 a 3.000.000 di ettolitri.

Tutti questi dati positivi, unitamente alle potenzialità che gli incontri tra buyers e aziende potranno generare, costituiranno un’ottima premessa per un buon successo sia immediato che legato alla vetrina di Vinitaly che avrà inizio il 7 aprile a Verona.

Cia Agricoltori d’Abruzzo    

 

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1 Eventi - 02 apr 2019

Tour Incoming in Abruzzo per operatori commerciali esteri del settore vitivinicolo - dal 3 al 6 Aprile 2019

Dal 3 al 6 Aprile, in occasione del Vinitaly 2019, un gruppo di operatori commerciali esteri del settore vitivinicolo saranno protagonisti di un tour incoming in Abruzzo, alla scoperta dei vini di eccellenza abruzzesi.

I buyers provenienti da Cina, Vietnam, Canada e UK, visiteranno alcune cantine selezionate delle Province di Chieti, Pescara e Teramo.

L'iniziativa è realizzata in collaborazione con Agenzia ICE - Italian Trade Agency e con il contributo di BPER Banca.

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1 In Evidenza - 29 mar 2019

La Spesa in Campagna Abruzzo - Avviso pubblico per richiesta professionalità esterne e conseguente offerta economica

Si da comunicazione che l'associazione LA SPESA IN CAMPAGNA ABRUZZO ha emesso un Avviso Pubblico per la richiesta di Professionalità Esterne e Conseguente Offerta Economica in relazione al proprio progetto denominato "UNA COOPERAZIONE DA COLTIVARE" a valere sulla Misura 16.4 del Piano Sviluppo Rurale - Regione Abruzzo - 2014-2020.

Si allega, a questo comunicato , l'avviso integrale, in formato PDF, da visualizzare e scaricare cliccando sul collegamento di seguito riportato

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