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1 In Evidenza - 15 set 2025

Dazi: Cia, persi già 600 mln nell’export agroalimentare verso gli Usa


Persi 600 milioni di euro nell’export
 di beni agroalimentare verso gli Usaconfrontando il periodo gennaio-luglio del ’25 con i primi 7 mesi dell’anno precedente. Questa l’analisi dell'ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani sul dato Istat appena uscito. Le spedizioni agroalimentari Made in Italy sono in calo per il secondo mese consecutivo: nel mese di luglio si rileva una riduzione del 10% rispetto allo stesso mese del 2024.  I dati confermano, dunque, il rallentamento che ha caratterizzato l'andamento delle vendite delle produzioni agricole e alimentari italiane negli Stati Uniti, dopo l’annuncio dei dazi dell’amministrazione Trump.

Questa, secondo Cia, è una spiacevole novità rispetto alla costante e lunga tendenza di crescita che aveva contraddistinto, negli anni, le vendite del nostro cibo negli Usa. Il rallentamento della crescita mensile è partito proprio nel mese di aprile (solo il +1%) ed è proseguito con lo 0,4% a maggio. Da giugno il primo segno negativo (-3%), che ora arriva al -10% di luglio. Questo trend negativo ha inciso sulla crescita cumulata di tutto il periodo gennaio-luglio 2025. Cia rileva, infatti, che nei primi sette mesi dell’anno l’aumento delle esportazioni è stato del 3%, mentre nello stesso periodo del 2024, l'incremento annuo era valso ben 19 punti percentuali. In termini assoluti, la crescita annua sul mercato americano delle produzioni italiane ha ceduto dunque -nel periodo gennaio-luglio ’25- circa 600 milioni di euro, se confrontata con quella fatta registrare dall’Istat nel 2024. Riguardo alla bilancia commerciale, se si confronta l'avanzo di luglio 2025 con quello di luglio 2024, l’Istat conferma la timida ripresa che si era registrata nel mese di giugno. Il saldo commerciale di luglio cresce di soli 3 punti percentuali su base annua. Tale ripresa è dovuta, esclusivamente, ad una contrazione delle importazioni più marcata rispetto a quella che ha caratterizzato le vendite estere.

Tuttavia, la crescita annua del surplus commerciale (+3%) risulta di gran lunga inferiore rispetto a quella che aveva caratterizzato la bilancia commerciale nel mese di luglio 2024 (+28%).

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1 In Evidenza - 05 set 2025

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere le imprese agricole che intendono innovare, migliorare la produttività e adottare soluzioni sostenibili, rafforzando così la competitività del settore.

Dotazione finanziaria e soglie di investimento

Il bando dispone di 15 milioni di euro, così ripartiti:

  • € 7,5 milioni per progetti fino a € 200.000

  • € 7,5 milioni per progetti oltre € 200.000

Sono ammissibili investimenti con:

  • importo minimo: € 20.000

  • importo massimo: € 3.000.000 (le eccedenze non vengono finanziate)

Intensità del sostegno

Il contributo base è pari al 50% delle spese ammissibili, con importanti maggiorazioni nei casi previsti:

  • 80% per giovani agricoltori (≤ 40 anni, insediati da non più di 5 anni)

  • 60% per aziende ubicate in zone montane, ZVN o aree Natura 2000

  • 80% per investimenti ambientali e in energia rinnovabile (es. riduzione inquinanti, efficientamento energetico, sistemi di irrigazione con risparmio idrico)

  • 60% per aziende biologiche (in fase di conversione o mantenimento)

È inoltre possibile combinare il contributo con il prestito Fi.R.A. a tasso zero, così da ridurre ulteriormente il fabbisogno finanziario.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

Imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.), singoli o associati.

Requisiti principali:

  • Iscrizione alla CCIAA con Partita IVA agricola

  • Fascicolo Aziendale aggiornato e validato

  • Dimensione economica ≥ € 15.000 PS (≥ € 10.000 per aziende in montagna o aree svantaggiate)

  • Disponibilità giuridica dei terreni (proprietà, usufrutto o affitto ≥ 9 anni)

  • Realizzazione degli investimenti nel territorio abruzzese

Tipologie di investimenti ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edilizie e infrastrutturali: fabbricati produttivi, serre, invasi idrici, stoccaggi, impianti per autoconsumo, bonifica amianto

  • Macchinari e attrezzature: destinati a produzione, trasformazione, commercializzazione, agricoltura di precisione

  • Software e brevetti legati al ciclo produttivo

  • Spese tecniche: fino al 4% del costo totale (8% in caso di opere edili)

  • Investimenti irrigui: ammessi solo se garantiscono un effettivo risparmio idrico, con sistemi di misurazione e nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE

Scadenza

Le domande devono essere presentate entro il 19 dicembre 2025.


Per maggiori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Danni da fauna selvatica: CIA Abruzzo contesta la nuova procedura regionale e chiede un confronto immediato

CIA Abruzzo esprime profonda preoccupazione per la Delibera Regionale n. 516 del 5 agosto 2025, con cui la Regione ha approvato le nuove modalità operative per la concessione dei contributi per i danni da fauna selvatica.

In rappresentanza di centinaia di aziende agricole e zootecniche, la CIA Abruzzo denuncia l’impraticabilità delle procedure previste e chiede la sospensione immediata del provvedimento, accompagnata dalla convocazione urgente di un tavolo tecnico con le Organizzazioni Professionali Agricole.

“Pur riconoscendo il principio di garantire trasparenza e regole chiare”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “le nuove modalità operative rischiano di trasformarsi in un ostacolo insormontabile per le aziende, già duramente provate dai danni crescenti causati dalla fauna selvatica”.

Tra le criticità segnalate:

  • Oneri procedurali insostenibili e tempi irrealistici, che paralizzano l’attività agricola e rendono difficile presentare domanda;

  • Meccanismi di accertamento iniqui, che espongono le aziende al rischio di sotto-indennizzo, soprattutto per i danni di entità ridotta;

  • Aleatorietà del risarcimento, subordinato alla disponibilità di fondi e privo di un fondo regionale dedicato e adeguatamente finanziato.

Per questo la CIA Abruzzo chiede:

  1. La sospensione della delibera dal 1° settembre 2025;

  2. La riscrittura condivisa delle procedure con le rappresentanze agricole;

  3. L’istituzione di un fondo regionale certo e adeguato;

  4. Il riconoscimento di un risarcimento integrale (100%) dei danni accertati, a tutela del ruolo economico e sociale degli agricoltori.

“Gli agricoltori e gli allevatori non possono essere lasciati soli davanti a un problema che mina la sostenibilità delle imprese e l’equilibrio del territorio”, conclude Sichetti, “Serve una risposta immediata, concreta e condivisa”.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Gaza: Cia, fermare la guerra e la carestia in atto

È inaccettabile usare la fame come arma di guerra. Anche l’Onu certifica che a Gaza è in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della Global Sumud Flotilla.   


“L’accesso al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti -dice il presidente nazionale Cristiano Fini-. Come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la Striscia. Migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali”. Adesso, continua Fini, “auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perché non è tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”. 

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1 In Evidenza - 01 set 2025

CIA Abruzzo: “Agricoltura al primo posto per imprenditori over 70. Urgente investire su giovani"

L’agricoltura è il settore più colpito dall’invecchiamento imprenditoriale in Italia. Quasi un titolare su tre (28,3%) ha oltre 70 anni e più di due su tre superano i 55 anni. In Abruzzo, la situazione è ancora più marcata: secondo i dati Unioncamere e InfoCamere, il 14% delle aziende agricole è guidato da over 70, mentre i giovani sotto i 25 anni sono appena 330 su oltre 44.000 imprese.

Un fenomeno che si inserisce in un quadro di forte riduzione strutturale: dal 2010 al 2025 hanno chiuso i battenti 182.424 imprese agricole in Italia, pari a una contrazione del 21%, con oltre 200mila imprese individuali scomparse. In Abruzzo, la provincia di Chieti figura tra le più colpite a livello nazionale, con il 17,6% di over 70 tra i titolari e un incremento di quasi 5 punti percentuali in dieci anni.

“Il settore agricolo resiste, ma senza ricambio generazionale rischia di non avere futuro”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “Non possiamo permettere che il peso delle aziende resti sulle spalle di una classe imprenditoriale che invecchia, senza garantire ai giovani opportunità reali di ingresso”.

Il problema è strutturale: solo il 9% delle aziende italiane è oggi condotto da under 40. Le difficoltà di accesso al credito, i costi di avviamento elevati e la burocrazia scoraggiano i giovani. “Occorre un piano straordinario che metta al centro i giovani agricoltori, sostenendoli con incentivi fiscali, formazione, digitalizzazione, innovazione tecnologica e transizione ecologica”, prosegue Sichetti, “Bisogna offrire strumenti moderni che rendano l’agricoltura non solo tradizione, ma un settore competitivo, sostenibile e redditizio”.

L’innovazione è la chiave per rendere l’agricoltura attrattiva: agricoltura di precisione, uso di droni e sensori, energie rinnovabili, gestione digitale delle aziende e pratiche sostenibili possono rappresentare il vero motore del ricambio generazionale. “La formazione dei giovani e il loro coinvolgimento nei programmi di ricerca e sviluppo devono diventare una priorità. È l’unico modo per trasformare l’invecchiamento in un’opportunità di rinnovamento”, conclude il Presidente della Confederazione.

A ribadire l’urgenza di interventi concreti arriva anche la voce dei giovani: Diego Pasqualone, Presidente Agia Abruzzo, sottolinea come “gli istituti di credito abbiano una responsabilità fondamentale in questa fase. Senza un reale sostegno finanziario i giovani restano fuori dall’agricoltura, nonostante entusiasmo e idee innovative. Servono strumenti di accesso al credito semplici, veloci e sostenibili, perché solo così possiamo trasformare la voglia di impresa delle nuove generazioni in aziende solide e capaci di competere”.

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1 In Evidenza - 25 ago 2025

Olio d’Abruzzo: qualità e valore crescono, mentre i produttori guardano con fiducia alla nuova annata

L’olivicoltura abruzzese conferma il suo ruolo strategico nello scenario nazionale, pur registrando per la campagna 2024/2025 un calo produttivo significativo. Secondo le elaborazioni ISMEA, l’Abruzzo ha prodotto 6.288 tonnellate di olio, in flessione del -24% rispetto al 2023 e del -21% rispetto alla media delle ultime quattro campagne, un dato più pesante rispetto alla media nazionale (-15%). La causa principale è la fisiologica annata di scarica, aggravata dalle difficoltà climatiche che hanno penalizzato le regioni del Sud.

La provincia di Chieti rimane il cuore della produzione regionale con 3,1 milioni di kg di olio, circa il 50% del totale, seguita da Pescara (25%), Teramo (23%) e L’Aquila (2%).

Nonostante i volumi in calo, la qualità degli oli abruzzesi è rimasta elevata. Le due DOP regionali, Aprutino Pescarese e Colline Teatine, hanno raggiunto nel 2025 quotazioni record di 12 €/kg, tra le più alte d’Italia, confermando il valore e l’identità dei prodotti locali.

Un passo decisivo per la valorizzazione del comparto è l’istituzione della nuova Indicazione Geografica Protetta “Olio d’Abruzzo”, fortemente voluta da CIA Agricoltori Italiani Abruzzo e approvata con parere favorevole dalla Regione (Determinazione n. 19/140 del 12 giugno 2024, pubblicata sul BURA n. 26 del 3 luglio 2024). L’IGP, ora in attesa del riconoscimento ministeriale, definisce standard di qualità elevati e promette ricadute positive sul reddito dei produttori locali.

“Il calo produttivo era in parte atteso, ma non deve oscurare la forza del nostro olio”, commenta Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo. “I valori record raggiunti sul mercato testimoniano la qualità, l’identità territoriale e l’impegno dei nostri produttori. Guardando al prossimo raccolto, tra circa un mese, le previsioni sono molto positive: la sanità del prodotto è ottima e ci attendiamo una raccolta in linea con le annate di carica. Questa prospettiva ci dà fiducia e conferma il grande potenziale dell’olivicoltura abruzzese. Allo stesso tempo, l’avanzamento dell’IGP Olio d’Abruzzo rappresenta un’opportunità concreta per valorizzare le produzioni locali, aumentare il reddito dei nostri olivicoltori e generare benefici anche sul paesaggio e sul turismo.”

Nonostante la riduzione dei volumi, l’olivicoltura resta un pilastro dell’agroalimentare abruzzese. Per CIA Abruzzo, la crescita dei prezzi, il riconoscimento delle DOP e l’IGP indicano chiaramente la strada da seguire: puntare su qualità, distintività e sostenibilità per consolidare la presenza dell’Abruzzo sui mercati nazionali e internazionali.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 04 ott 2023

Vitivinicolo: fondi e procedure insufficienti a sostegno dei danni da peronospora, Cia annuncia mobilitazione

“Dalla Regione Abruzzo due milioni e mezzo di euro da impegnare entro fine anno con una procedura tutta da definire, una ipotesi con un tetto di 10mila euro ad azienda per chi ha avuto un danno superiore al 50%, e la stessa somma per il 2024 per fronteggiare i danni da peronospora. Questo significa non aiutare neanche un terzo delle aziende colpite. Le procedure e le somme del ministero ad oggi hanno tempi indefiniti. È proprio il caso di dire: l’elefante ha partorito il topolino”.

 

Esprime disapprovazione il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, a seguito del Tavolo Verde regionale ed annuncia una massiccia mobilitazione in tutto il territorio per protestare contro l'insufficienza dei fondi stanziati per combattere gli effetti devastanti della peronospora.

 

Quest’anno la produzione di uva da vino è stata drasticamente ridotta a causa delle persistenti e abbondanti piogge di maggio e giugno che hanno causato la diffusione di spore fungine, provocando ingenti danni alle produzioni agricole e mettendo a rischio la sostenibilità economica di numerose aziende del comparto.

 

I danni medi in Abruzzo sono considerevoli con perdite superiori al 50%.

 

Cia Abruzzo ha sollevato ripetutamente l'allarme riguardo a questa grave minaccia per il settore, sottolineando l'urgente necessità di fondi adeguati per prevenire e combattere la peronospora.

 

"Gli agricoltori abruzzesi sono in grave difficoltà”, ha affermato il Presidente regionale, “Abbiamo bisogno di un sostegno finanziario adeguato per investire in misure preventive, nella ricerca di nuove soluzioni e nella riparazione dei danni subiti. Purtroppo, i fondi attualmente stanziati dal governo sono del tutto insufficienti, soprattutto rapportati alle cifre che vengono destinate ad altri interventi".

 

“Dopo mesi di dialogo e di sollecitazioni le risposte sulla crisi del settore vitivinicolo sono inadeguate”, commenta Domenico Bomba, Presidente Cia Chieti-Pescara, “Avevamo chiesto al Governo di mettere in campo strumenti straordinari e adeguati per ristorare gli agricoltori ma i risultati ad oggi sono deludenti.

Non si può sottovalutare e gestire in questo modo una delle crisi più importanti del settore trainante dell’economia agricola abruzzese. Per non parlare della totale mancanza di attenzione al mondo delle cooperative. Siamo pronti a mobilitarci per rivendicare i giusti aiuti e la giusta attenzione. Nei prossimi giorni renderemo pubblica la data e la forma della mobilitazione su un problema che non può essere più rimandato”, continua Bomba.

 

La mobilitazione rappresenta un appello alla classe politica affinché prenda seriamente in considerazione le esigenze dell'agricoltura e metta a disposizione risorse e procedure adeguate per affrontare la crisi della peronospora. Gli agricoltori chiedono inoltre un dialogo costruttivo con il governo per sviluppare soluzioni a lungo termine per proteggere il settore agricolo dagli effetti devastanti di questa malattia.

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1 In Evidenza - 26 set 2023

Abruzzo la quinta regione in Italia per incidenza di donne in agricoltura

In Abruzzo le imprese agricole guidate da donne sono 15.545, pari al 35%, quasi quattro punti percentuali sopra la media nazionale (31,5%). Un dato che fa dell’Abruzzo la quinta regione in Italia per incidenza di donne in agricoltura. Un dato emerso dall’analisi di Abruzzo Openpolis che ha realizzato un censimento per l'agricoltura. Dati significativi anche in vista della Giornata Internazionale delle donne rurali istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con lo scopo di riconoscere il ruolo cruciale svolto dalle donne nel garantire la sostenibilità delle famiglie e delle comunità rurali. Infatti, le donne contribuiscono in modo significativo alla produzione agricola, alla sicurezza alimentare, alla gestione del territorio e delle risorse naturali.


“Le donne hanno sempre svolto un ruolo centrale in questo settore, dalla semina alla raccolta, dalla cura degli animali alla gestione delle risorse naturali. In questo contesto, è fondamentale riconoscere il ruolo delle donne in agricoltura e promuovere l'uguaglianza di genere nel settore. Le politiche pubbliche, gli investimenti e il sostegno alle donne agricole sono essenziali per massimizzare il loro contributo e migliorare le condizioni di vita nelle aree rurali”, così la presidente dell’associazione Donne in Campo - Cia Abruzzo, Annamaria D’Alonzo. “La loro influenza è cruciale per l'adozione di pratiche agricole eco-compatibili e per la promozione di un sistema alimentare equo ed etico”.


Per quanto riguarda i giovani under 45, invece, nel 2020 erano in tutto 4.583 le imprese registrate nella regione, pari al 10,3% del totale. A differenza dell'imprenditoria femminile, in questo caso siamo di fronte a un dato inferiore rispetto alla media del paese (13,5%).


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1 CAA - Infobandi - 18 set 2023

Fondo Innovazione Ismea, Cia “Incentivi importanti per sostenere l’innovazione dell’agricoltura”

E’ uscito un nuovo decreto relativo alla gestione del Fondo per l’ Innovazione per l’Agricoltura gestito da ISMEA, al quale sono assegnati fondi per 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, che prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per incentivare l’acquisto di macchine e strumenti innovativi per l’agricoltura e la pesca.

I beneficiari delle agevolazioni sono le PMI agricole o associate, comprese le loro cooperative o associazioni, che risultano iscritte come imprese “agricole”, “ittiche” o “agromeccaniche” e che effettuano investimenti, in seguito alla presentazione della domanda, per importi compresi tra 70.000 e 500.000 euro.

“Il Fondo Ismea è un'iniziativa estremamente importante e positiva per il settore agricolo e dimostra un impegno concreto a sostenere gli agricoltori nel loro percorso verso una produzione più efficiente ed ecologicamente sostenibile”, sostiene il Presidente Cia Chieti-Pescara Domenico Bomba, “Attraverso il finanziamento di progetti innovativi e tecnologie all'avanguardia, il fondo può contribuire a risolvere molte delle sfide che l'agricoltura moderna deve affrontare, come il cambiamento climatico, la gestione delle risorse idriche e la produzione di alimenti di alta qualità. Inoltre, il Fondo ISMEA per l'innovazione in agricoltura può essere un'opportunità per stimolare la ricerca e lo sviluppo nel settore agricolo, incoraggiando la collaborazione tra istituti di ricerca, aziende agricole e imprese tecnologiche”.

Giuseppe Di Silvio, responsabile CAA-Cia Chieti Pescara spiega che i requisiti di ammissibilità delle imprese che possono essere ammesse ai benefici, sono:

a) risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola” ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, ovvero di “impresa ittica” ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, ovvero con qualifica di “impresa agromeccanica”, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99;

b) risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;

c) hanno sede operativa nel territorio nazionale;

d) non risultano imprese in difficoltà ai sensi dell’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER;

e) effettuano Investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro. Per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è stabilito in 10.000 euro;

f) non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Sono ammissibili alle agevolazioni i costi per l’acquisto di:

-macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura: in particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino i requisiti indicati nell’art.5, comma 1 lettera a del decreto (disponibile in pdf in calce all’articolo);

-macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia;

-macchine per la zootecnia: in particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione;

-trattrici agricole (secondo le modalità indicate nel bando);

-investimenti per la pesca e l’acquacoltura, anche questi secondo le modalità riportate nell’art.5 del decreto

Per essere ammissibili, le spese devono riguardare l’acquisto di beni nuovi di fabbrica.

“E’ importante che il fondo sia amministrato in modo trasparente e che i finanziamenti siano distribuiti in modo equo ed efficiente per massimizzare i benefici per l'intero settore agricolo. Inoltre, dovrebbero essere previste misure per garantire che anche le piccole e medie imprese agricole possano accedere ai finanziamenti e beneficiare dell'innovazione”, afferma Di Silvio, “Per accedere alle agevolazioni gli uffici di Cia sono aperti per ogni chiarimento e per la presentazione delle domande”.


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1 Associazioni - 28 ago 2023

CAMPAGNA POMODORO 2023 - “In Abruzzo calo della produzione del 50%. Aumentano i costi"

Dall’esigua quantità di prodotto all’aumento dei costi, passando per le condizioni climatiche instabili, tra cui le piogge anomale dei mesi scorsi che hanno influenzato negativamente la crescita e la maturazione, con un calo di produzione del 50%.

Numerose le incognite nel corso della campagna pomodoro 2023, attraversata da fattori che hanno portato a una produzione inferiore alle aspettative, con un conseguente impatto sulla disponibilità di pomodori freschi per i consumatori.



Come spiega la Cia Abruzzo in una nota, “le piogge torrenziali hanno ritardato i trapianti causando un calo del 50% sulla produzione mentre il successivo caldo torrido e le alte temperature non hanno permesso al pomodoro di fruttificare mettendo a repentaglio accordi internazionali. I primi campi che sono stati trapiantati a fine aprile inoltre hanno subito seri danni a causa della peronospora”.

“Anche a livello conserviero abbiamo registrato un calo del 50% della produzione per quanto riguarda il pomodoro a pera – afferma Diego Pasqualone, titolare dell’omonima azienda e presidente Agia (giovani imprenditori agricoli) Abruzzo – Con un conseguente aumento dei costi che andrà a gravare sulla spesa finale del consumatore”.


“All’aumento del costo della materia prima, infatti, corrispondono anche gli aumenti dei costi di produzione. Pertanto l’incremento dell’aumento del prezzo del prodotto finale che il cliente paga non coincide con i ricavi ottenuti dai trasformatori, ma serve a coprire una parte dell’aumento dei costi sostenuti dagli stessi”.

“La situazione dal punto di vista meteorologico ci espone a molte incognite: il timore di nuove precipitazioni che possano danneggiare il prodotto e ostacolare le attività di raccolta, è infatti sempre presente – sostiene il presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti – Nota positiva l’aumento della richiesta da parte del consumatore che ha reso favorevole la creazione di una micro filiera di trasformazione, soprattutto nella zona di Val di Sangro. Sono sempre di più le aziende agricole che producono salsa ottenuta da diverse varietà di pomodori biologici di propria produzione ma questo aumento dei costi ha reso ancora più difficile ottenere una redditività adeguata dalla coltivazione dei pomodori”.

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1 In Evidenza - 06 set 2023

Avviso pubblico a sportello. Bando di selezione per l'iscrizione ai corsi di formazione per Giovani imprenditori al Prim

In allegato il bando

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1 In Evidenza - 24 ago 2023

Previsioni Vendemmia 2023. Cia Abruzzo: un'annata difficile

Manca poco alla vendemmia 2023 che, in un’annata complessa come questa, sta pagando un caro prezzo a causa degli effetti dei cambiamenti climatici tra ondate di calore e maltempo che hanno danneggiato i vigneti. A rischio i vini simbolo del territorio, Trebbiano e Montepulciano. Nel trimestre aprile-giugno 2023, le piogge hanno imperversato, con valori sopra 400 mm ad Atri, Orsogna, Ortona, Teramo, Tocco da Casauria e Vicoli, favorendo la diffusione della plasmopara viticola (agente eziologico della peronospora). E’ quanto emerge da un’inchiesta dei tre Bicchieri a firma di Gianluca Atzeni per Gambero Rosso.

C’è un’oggettiva difficoltà in provincia di Chieti, dove il calo produttivo per problemi fitosanitari è stimato tra 30% e 40%. Nel 2022, gli ettolitri di vino rivendicati furono 1,15 milioni, di cui 0,83 milioni di solo Montepulciano d'Abruzzo.

La raccolta è prevista nella seconda decade di agosto, ma il caldo di queste settimane potrebbe anticiparla. Sarà, comunque, una vendemmia nel segno della sostenibilità, con un numero crescente di aziende che hanno aderito al bio e alla lotta integrata.

“Secondo le valutazioni dei nostri esperti, le condizioni climatiche e agronomiche della regione Abruzzo non hanno contribuito a creare un ambiente ideale per la crescita e la maturazione delle uve”, afferma il presidente Nicola Antonio Sichetti, “Come Cia faremo il possibile per sostenere i nostri associati e i viticoltori in questo periodo difficile ma a volte da annate complicate nascono vini buonissimi. Adesso speriamo che la stagione estiva continui con caldo e sole per raggiungere buoni livelli qualitativi. Una vendemmia, insomma, che ci mette di fronte al fatto che dobbiamo puntare ancora di più sulla ricerca per aiutare alcune varietà a essere più resistenti alle condizioni climatiche avverse che si presentano in stagioni difficili come questa“.

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