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1 In Evidenza - 03 nov 2025

Ue: Cia, accordi commerciali solo con reciprocità e vera tutela per gli agricoltori


Gli accordi commerciali devono servire a creare efficienza, competitività e vantaggi reciproci, non a scaricare i costi sulle imprese agricole. È questo il messaggio che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha portato al Masaf, nell’incontro con il commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, ribadendo la posizione dell’organizzazione: reciprocità e tutela effettiva dei produttori devono essere il punto di partenza di ogni trattativa internazionale.
“Parlare di fondi di compensazione significa già ammettere che un accordo crea squilibri -ha detto Fini-. L’Europa deve garantire parità di regole e condizioni per tutti: solo così gli accordi possono essere strumenti di crescita e non di crisi”.

Cia ha richiamato la necessità di una valutazione d’impatto cumulativa sui vari accordi commerciali oggi in discussione, affinché la politica commerciale dell’Ue non diventi un fattore di instabilità per i mercati agricoli. Allo stesso tempo, ha chiesto clausole di salvaguardia realmente efficaci e tempestive per proteggere le produzioni sensibili.

Nel corso dell’incontro, Cia ha sollecitato il commissario Ue a rilanciare con decisione il dialogo con gli Stati Uniti per raggiungere l’obiettivo “zero per zero” sui dazi, a partire dal vino. “La stabilità nei rapporti con Washington è prioritaria”, ha spiegato Fini, ancora di più “dopo i pesanti segni di rallentamento del nostro export agroalimentare verso gli Usa, che da giugno ad agosto ha perso oltre 210 milioni di euro rispetto al 2024” e anche “contro il rischio di nuovi dazi antidumping sulla pasta italiana”.

Sul dossier Mercosur, Cia ha espresso forti preoccupazioni per l’insufficienza delle clausole di salvaguardia proposte dalla Commissione. “Servono meccanismi automatici e vincolanti, non discrezionali -ha osservato Fini-. Abbiamo necessità di maggiori certezze giuridiche rispetto alle soglie previste del 10% e di un sistema di monitoraggio trasparente e veloce per evitare l’import incontrollato di carne bovina, pollame, miele, zucchero e riso, che rischiano di mettere in crisi le filiere europee”.
Cia, infine, ha richiamato l’attenzione di Šefčovič sulla revisione del Regolamento SPG (Sistema di Preferenze Generalizzate). “Siamo preoccupati, il riso europeo non può essere lasciato senza difese -ha evidenziato Fini-. Per questo, occorre arrivare a stabilire una soglia di importazione ragionevole, da ripartire tra i Paesi beneficiari secondo le tendenza storiche di import, al fine di evitare concentrazioni eccessive e distorsioni di mercato”.

“Gli agricoltori europei non chiedono protezionismo -ha concluso il presidente di Cia- ma parità di condizioni. Solo con reciprocità, regole uguali per tutti e strumenti di tutela rapidi potremo affrontare la sfida della competitività globale senza sacrificare la nostra agricoltura”.

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1 In Evidenza - 22 ott 2025

CIA: Bene la declaratoria di eccezionalità per le avversità atmosferiche. Ora risposte rapide e concrete per le aziende

CIA Abruzzo CIA Chieti–Pescara esprimono grande soddisfazione per la decisione della Giunta regionale che ha approvato la declaratoria dell’eccezionalità delle avversità atmosferiche che tra il 2 luglio e il 3 agosto 2025 hanno colpito i territori agricoli di Pescina, San Benedetto dei Marsi, Cerchio, Fossacesia, Rocca San Giovanni, Treglio e Frisa, con danni stimati in oltre 31 milioni di euro.

Il provvedimento riconosce ufficialmente la gravità del downburst del 3 agosto, un evento atmosferico di straordinaria intensità che ha devastato ampie zone della provincia di Chieti, in particolare Fossacesia, Frisa, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro, Bucchianico e Casalincontrada, causando perdite tra il 50% e il 90% delle produzioni di vite, olivo, ortaggi, frutta e pomodori, oltre a danni gravi a serre, impianti e strutture aziendali.

“È un risultato importante per il nostro comparto”, dichiara il presidente di CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, “Fin dalle prime ore successive all’evento abbiamo raccolto le segnalazioni degli agricoltori, documentato i danni e chiesto con forza il riconoscimento della calamità naturale. Oggi arriva una risposta concreta alle nostre richieste.”

“Il riconoscimento dell’eccezionalità”, aggiunge il presidente di CIA Chieti–Pescara, Domenico Bomba, “è il primo passo verso il ristoro delle imprese che hanno perso quasi tutto. Ora serve che i tempi per l’attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale siano rapidi e certi, perché le aziende non possono più attendere.”

Le confederazioni rinnovano l’appello alla Regione e al Governo affinché vengano adottate misure strutturali di prevenzione e adattamento climatico, potenziando la rete irrigua, gli strumenti assicurativi agevolati e gli interventi di difesa attiva, per proteggere il patrimonio agricolo e il reddito degli imprenditori.

“Questo evento”, conclude Sichetti, “è l’ennesima prova che il cambiamento climatico è una realtà con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno. La politica deve essere pronta a sostenerci con strumenti efficaci, rapidi e moderni.”


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1 In Evidenza - 21 ott 2025

CIA Abruzzo: “Regolamento sul territorio rurale va semplificato, troppe barriere per le aziende agricole”

CIA Abruzzo lancia l’allarme sulla bozza del “Regolamento degli Interventi sul Territorio Rurale” (Art. 63 della L.R. 58/2023), definito oggi un ostacolo più che uno strumento di crescita per le piccole e medie imprese agricole della regione.

“Abbiamo analizzato con attenzione la bozza e riconosciamo l’intento della Regione di dotare il settore di uno strumento moderno per sostenere gli investimenti”, spiega Nicola Sichetti, presidente CIA Abruzzo, “Tuttavia, la realtà delle procedure evidenzia criticità concrete che possono bloccare le aziende prima ancora che possano usufruire dei benefici previsti.”

La burocrazia è eccessiva: per presentare un Progetto di Sviluppo Aziendale servono decine di documenti e professionisti esterni, con tempi e costi spesso insostenibili.

Il vincolo decennale di conduzione aziendale e mantenimento del bilancio attivo è troppo rigido: il settore agricolo è volatile e soggetto a crisi climatiche e di mercato, e dieci anni rischiano di trasformare un investimento in un vincolo oppressivo.

Il PSA Semplificato, pensato per le piccole aziende, è inefficace: troppe aree, comprese quelle naturali protette, sono escluse, lasciando fuori proprio chi più ha bisogno di strumenti snelli per modernizzarsi.


CIA Abruzzo propone di:

  • Introdurre un Documento Unico di Progetto (DUP) per ridurre tempi e costi e semplificare la valutazione.

  • Ridurre il vincolo decennale a cinque anni, consentendo aggiornamenti del piano aziendale in base al mercato e alle condizioni ambientali.

  • Rendere il PSA Semplificato realmente fruibile anche nelle aree vincolate, per interventi a basso impatto paesaggistico, con la compatibilità valutata dagli enti competenti.

“Snellire le procedure non è un favore agli agricoltori, ma un investimento strategico per il futuro dell’economia rurale abruzzese,” conclude Sichetti, “Accogliere queste proposte significherebbe trasformare un regolamento oggi inapplicabile in un vero alleato delle nostre imprese, liberando energie e risorse per competitività, sostenibilità e tenuta sociale dei territori rurali.”

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1 In Evidenza - 18 ott 2025

PAC 2025, primi 18,8 milioni alle aziende abruzzesi: CIA Abruzzo, “Boccata d’ossigeno, ma i tagli continuano a pesare"

“Bene i pagamenti Pac ma non cancellano le difficoltà del settore”. È partita la campagna di pagamenti PAC 2025 con l’erogazione dei primi 18,8 milioni di euro destinati alle aziende agricole abruzzesi.

Tuttavia, le difficoltà strutturali del settore restano evidenti e il rischio derivante dai tagli complessivi alla PAC futura continua a preoccupare.

“Va bene ricevere gli anticipi: sono risorse che gli agricoltori si sono guadagnati con il loro lavoro quotidiano”, sottolinea il presidente di CIA Abruzzo, Nicola Sichetti. “Ma non possiamo dimenticare che la PAC post-2027, secondo le stime nazionali, subirà un ridimensionamento significativo: il peso della politica agricola comune scenderà dal 31% al 15% delle risorse complessive, con una perdita di circa 9 miliardi per l’Italia rispetto al periodo attuale. Questo riduce le prospettive di sostegno per le nostre aziende e mette sotto pressione l’intero comparto. Gli anticipi aiutano, ma non sono un regalo.”

La PAC attuale ammonta a 378 miliardi a livello europeo, mentre quella futura potrà contare su circa 294 miliardi. “In un periodo segnato dagli effetti del cambiamento climatico, dall’instabilità dei mercati e dalle sfide geopolitiche, servono risorse certe e adeguate, non solo anticipi temporanei”, aggiunge Sichetti.


Particolare attenzione va alle aree interne e montane, spesso marginali ma cruciali per l’economia e il territorio regionale. “Presidiare questi territori significa proteggere biodiversità, paesaggio e comunità locali. Sostenere le aziende agricole significa proteggere l’Abruzzo nel suo insieme.”

CIA Abruzzo si unisce alla preoccupazione espressa da CIA-Agricoltori Italiani e sostiene l’obiettivo di far cambiare rotta alla Commissione Europea, evitando che si frammenti e si indebolisca una delle politiche fondanti dell’UE.

“Gli anticipi PAC sono un segnale positivo, ma non devono farci dimenticare le criticità strutturali e i tagli in arrivo”, conclude Sichetti. “Continueremo a sollecitare attenzione e sostegno, perché il lavoro degli agricoltori merita risposte concrete e durature. Gli anticipi aiutano oggi, ma senza un flusso stabile di risorse, i tagli continueranno a penalizzare le imprese e a mettere a rischio l’intero settore agricolo regionale.”

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1 In Evidenza - 17 ott 2025

Donne in Campo-Cia: un piano d’azione per le imprenditrici agricole e i territori rurali


Dalla ripresa degli incentivi dedicati all’introduzione del co-manager aziendale, passando per il rilancio dei consultori familiari rurali. Sono queste alcune delle proposte presentate da Donne in Campo-Cia nella sua Assemblea nazionale, “Donne rurali: energia vitale per un territorio in salute”, oggi a Roma in Auditorium Giuseppe Avolio. Proposte non solo politiche ed economiche, ma anche sociosanitarie, pensate per dare risposte concrete e complete alle aziende agricole femminili, soprattutto nelle aree interne del Paese.

“Vogliamo costruire un piano d’azione che parte dalle esigenze reali delle imprenditrici agricole -ha detto la presidente di Donne in Campo, Pina Terenzi- pilastri di un’agricoltura sostenibile e multifunzionale e motore dei territori rurali, ma troppo spesso dimenticate dalle politiche di welfare e sviluppo”.

In Italia il 31,5% delle imprese agricole è guidato da donne, circa 355 mila aziende, e le lavoratrici rappresentano il 32% della manodopera, pari a 470 mila persone. In totale, oltre 800 mila donne che contribuiscono ogni giorno alla vitalità economica e sociale delle aree interne. Eppure, ha sottolineato Terenzi, “questa forza diffusa opera in contesti dove la desertificazione dei servizi – dall’assistenza sanitaria ai trasporti, dagli asili ai consultori – limita pesantemente la possibilità di conciliare vita e lavoro, sovraccaricando le imprenditrici, spesso madri o caregiver di familiari anziani o con bisogni speciali, con conseguenze su produttività e salute fisica e mentale”.

Per questo, Donne in Campo-Cia ha messo in fila un insieme di interventi “fondamentali per sostenere la permanenza della donna e della sua famiglia agricola nei territori -ha ribadito Terenzi- e per trasformare l’impegno quotidiano delle imprenditrici in sviluppo per tutto il Paese”.

Tra le proposte, l’introduzione del co-manager dell’imprenditrice agricola, per garantire la continuità dell’attività durante i periodi di gestazione, maternità o assenza forzata, consentendo alla donna di scegliere personale di fiducia. Centrale anche la richiesta di mantenere e potenziare i punti nascita nelle aree interne, superando lo scoglio demografico che oggi ne determina la chiusura. Altro punto chiave è il rilancio dei consultori familiari rurali, come presidi di medicina di genere e sostegno psicologico per donne e giovani agricoltori. Fra le priorità, inoltre, valorizzare il ruolo sociale delle imprese agricole femminili, riconoscendo la loro capacità di offrire servizi educativi e di assistenza nelle comunità: fattorie didattiche e sociali, agriasili e agriturismi come centri di welfare di prossimità. Altrettanto necessario è prevedere una congrua dotazione finanziaria dedicata a livello nazionale e una legge quadro per l’imprenditoria agricola femminile, oggi marginale nei principali fondi e programmi come la Pac e il Pnrr, oltre a un pieno riconoscimento dei bisogni delle donne nel ridisegno della politica agricola europea.

Tutti interventi che si affiancano alle alleanze strategiche costruite da Donne in Campo-Cia con il mondo dell’associazionismo, della ricerca e della cultura e portate in Assemblea: la collaborazione con Cittadinanzattiva per il diritto alla salute delle donne nelle aree interne, la partnership con l’Università di Cassino e SIDEA sull’impresa femminile, la sinergia con la Fondazione Lagostena Bassi per la prevenzione della violenza di genere attraverso il lavoro e l’indipendenza economica.


“In un momento di grande trasformazione per il mondo agricolo, il lavoro di Donne in Campo rappresenta un segnale concreto di innovazione e di visione -ha chiosato il presidente di Cia, Cristiano Fini-. La transizione verso sistemi agroalimentari più inclusivi, resilienti e sostenibili passa dal pieno riconoscimento del ruolo delle donne. Garantire loro pari accesso alle risorse, alla terra, al credito non è solo una questione di equità, ma una leva strategica per l’efficienza dell’intero settore. Sostenere il contributo delle donne in agricoltura significa investire nell’energia vitale dei territori e nel futuro delle nostre comunità rurali”.

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1 In Evidenza - 17 ott 2025

Dazi Usa: Cia, export agroalimentare giù del 22%. Persi 126 milioni in un solo mese


Il Made in Italy agroalimentare perde terreno sotto la pressione dei dazi Usa: ad agosto le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti sono crollate del 22% rispetto allo stesso mese del 2024, con una perdita di 126 milioni di euro in soli trenta giorni. Lo dice l’Ufficio Studi di Cia-Agricoltori Italiani, analizzando i dati diffusi oggi dall’Istat.
Appare chiaro un trend negativo che va consolidandosi. Da aprile, infatti, le vendite oltreoceano sono in calo per il terzo mese consecutivo, dopo anni di crescita costante. Tra giugno e agosto le perdite superano già i 210 milioni di euro.

Ma questo rallentamento -avverte l’Ufficio Studi di Cia- si riflette anche sull’andamento complessivo del 2025. Nei primi otto mesi, la crescita annua dell’export agroalimentare tricolore verso gli Usa si è di fatto azzerata, contro l’incremento del 19% registrato nello stesso periodo del 2024. In termini assoluti, questo vuol dire che, mentre tra gennaio e agosto 2024 l’aumento tendenziale delle esportazioni era stato di 802 milioni di euro, nello stesso periodo del 2025 è stato solo di 1 milione di euro.

“I dazi Usa, uniti al cambio euro/dollaro sfavorevole, stanno colpendo il nostro export di qualità, mettendo in difficoltà migliaia di imprese agroalimentari -ha detto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Bisogna muoversi con tempestività e determinazione, agire con prontezza per salvaguardare anni di lavoro e di presenza costruita sul mercato americano”.

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News Cia Abruzzo

1 Associazioni - 28 ago 2023

CAMPAGNA POMODORO 2023 - “In Abruzzo calo della produzione del 50%. Aumentano i costi"

Dall’esigua quantità di prodotto all’aumento dei costi, passando per le condizioni climatiche instabili, tra cui le piogge anomale dei mesi scorsi che hanno influenzato negativamente la crescita e la maturazione, con un calo di produzione del 50%.

Numerose le incognite nel corso della campagna pomodoro 2023, attraversata da fattori che hanno portato a una produzione inferiore alle aspettative, con un conseguente impatto sulla disponibilità di pomodori freschi per i consumatori.



Come spiega la Cia Abruzzo in una nota, “le piogge torrenziali hanno ritardato i trapianti causando un calo del 50% sulla produzione mentre il successivo caldo torrido e le alte temperature non hanno permesso al pomodoro di fruttificare mettendo a repentaglio accordi internazionali. I primi campi che sono stati trapiantati a fine aprile inoltre hanno subito seri danni a causa della peronospora”.

“Anche a livello conserviero abbiamo registrato un calo del 50% della produzione per quanto riguarda il pomodoro a pera – afferma Diego Pasqualone, titolare dell’omonima azienda e presidente Agia (giovani imprenditori agricoli) Abruzzo – Con un conseguente aumento dei costi che andrà a gravare sulla spesa finale del consumatore”.


“All’aumento del costo della materia prima, infatti, corrispondono anche gli aumenti dei costi di produzione. Pertanto l’incremento dell’aumento del prezzo del prodotto finale che il cliente paga non coincide con i ricavi ottenuti dai trasformatori, ma serve a coprire una parte dell’aumento dei costi sostenuti dagli stessi”.

“La situazione dal punto di vista meteorologico ci espone a molte incognite: il timore di nuove precipitazioni che possano danneggiare il prodotto e ostacolare le attività di raccolta, è infatti sempre presente – sostiene il presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti – Nota positiva l’aumento della richiesta da parte del consumatore che ha reso favorevole la creazione di una micro filiera di trasformazione, soprattutto nella zona di Val di Sangro. Sono sempre di più le aziende agricole che producono salsa ottenuta da diverse varietà di pomodori biologici di propria produzione ma questo aumento dei costi ha reso ancora più difficile ottenere una redditività adeguata dalla coltivazione dei pomodori”.

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1 In Evidenza - 06 set 2023

Avviso pubblico a sportello. Bando di selezione per l'iscrizione ai corsi di formazione per Giovani imprenditori al Prim

In allegato il bando

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1 In Evidenza - 24 ago 2023

Previsioni Vendemmia 2023. Cia Abruzzo: un'annata difficile

Manca poco alla vendemmia 2023 che, in un’annata complessa come questa, sta pagando un caro prezzo a causa degli effetti dei cambiamenti climatici tra ondate di calore e maltempo che hanno danneggiato i vigneti. A rischio i vini simbolo del territorio, Trebbiano e Montepulciano. Nel trimestre aprile-giugno 2023, le piogge hanno imperversato, con valori sopra 400 mm ad Atri, Orsogna, Ortona, Teramo, Tocco da Casauria e Vicoli, favorendo la diffusione della plasmopara viticola (agente eziologico della peronospora). E’ quanto emerge da un’inchiesta dei tre Bicchieri a firma di Gianluca Atzeni per Gambero Rosso.

C’è un’oggettiva difficoltà in provincia di Chieti, dove il calo produttivo per problemi fitosanitari è stimato tra 30% e 40%. Nel 2022, gli ettolitri di vino rivendicati furono 1,15 milioni, di cui 0,83 milioni di solo Montepulciano d'Abruzzo.

La raccolta è prevista nella seconda decade di agosto, ma il caldo di queste settimane potrebbe anticiparla. Sarà, comunque, una vendemmia nel segno della sostenibilità, con un numero crescente di aziende che hanno aderito al bio e alla lotta integrata.

“Secondo le valutazioni dei nostri esperti, le condizioni climatiche e agronomiche della regione Abruzzo non hanno contribuito a creare un ambiente ideale per la crescita e la maturazione delle uve”, afferma il presidente Nicola Antonio Sichetti, “Come Cia faremo il possibile per sostenere i nostri associati e i viticoltori in questo periodo difficile ma a volte da annate complicate nascono vini buonissimi. Adesso speriamo che la stagione estiva continui con caldo e sole per raggiungere buoni livelli qualitativi. Una vendemmia, insomma, che ci mette di fronte al fatto che dobbiamo puntare ancora di più sulla ricerca per aiutare alcune varietà a essere più resistenti alle condizioni climatiche avverse che si presentano in stagioni difficili come questa“.

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1 In Evidenza - 10 ago 2023

Soddisfazione da Parte di CIA Agricoltori Italiani per le Misure del Consiglio dei Ministri contro la peronospora dei v

La Confederazione Italiana Agricoltori Abruzzo esprime la propria soddisfazione e apprezzamento per le misure che sarebbero state varate dal Consiglio dei Ministri del 7 agosto per fronteggiare i danni causati dalla peronospora ai vigneti dopo le piogge prolungate del mese di maggio che hanno favorito il proliferare della malattia fungina della vita.


Il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, ha accolto con favore l'attenzione e l'impegno del Governo nei confronti di un problema che colpisce pesantemente il settore agricolo e vitivinicolo regionale e nazionale, "Le misure annunciate dal Consiglio dei Ministri rappresentano un passo importante verso la salvaguardia della nostra preziosa produzione di uve e vino. Misure che come Cia avevamo chiesto più volte alle autorità competenti e che speriamo vengano effettivamente messe in campo. La peronospora ha causato danni significativi agli agricoltori abruzzesi quest’anno compromettendo la prossima vendemmia”, continua il Presidente Cia, “Questo impegno da parte del Governo dimostra un'autentica comprensione delle sfide che affrontiamo nell'agricoltura”, sostiene Sichetti che tuttavia ha anche sottolineato la questione dei fondi assegnati per affrontare l'emergenza: "Sebbene apprezziamo gli sforzi compiuti, dobbiamo far notare che i fondi stanziati sono ancora insufficienti per far fronte alla scala dei danni causati dalla peronospora”. 


L’ammontare di 1 milione di euro stanziato dal dl Asset sarà destinato a Ismea, l’istituto di servizi per il mercato agricolo, per offrire un contributo alle imprese agricole danneggiate sotto forma di “conto interessi”. Questo contributo è finalizzato a sostenere le imprese che hanno accesso a finanziamenti bancari fino a sessanta mesi, al fine di agevolare la continuazione delle attività nonostante le difficoltà legate alla peronospora.



“È di fondamentale importanza che il governo consideri l'entità reale della situazione e assicuri risorse adeguate di supporto per gli agricoltori nell'affrontare questa crisi in modo efficace”, conclude Sichetti, “Un milione di euro per un Paese come l’Italia è chiaro che non basta”.


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1 In Evidenza - 04 ago 2023

Promozione vino abruzzese in UK: Wine52 per promuovere le eccellenze vitivinicole dell'Abruzzo nel Regno Unito

E' pervenuta dall'Agenzia Ice una proposta per le aziende vinicole della Regione Abruzzo. Si tratta di inviare vini a denominazione di origine a un wine club digitale inglese Wine52 che promuoverà le bottiglie a marchio del club (private label).

Nell’ambito del Patto per l’export, l'Agenzia ICE ha concluso un accordo con la Wine52, un wine club inglese con un abbonamento mensile che consegna al domicilio degli iscritti delle Wine Box contenenti una selezione dei vini a catalogo e la rivista specializzata Glug Magazine che presenta contenuti di approfondimento riguardanti la tipologia di vino e la cantina che lo produce. 

Il progetto "Best of Italy" WINE52 punta a potenziare l’offerta di prodotti italiani autentici nel Regno Unito attraverso i canali digitali.  L’accordo prevede una promozione che si svolgerà attraverso la realizzazione di 5 “Italian Themes” dedicati a 5 diverse Regioni italiane ed una campagna marketing online e offline che offrirà visibilità, informazioni e approfondimenti sulle aziende italiane che prenderanno parte all’iniziativa. 
Per ciascuno dei 5 Italian Theme, i membri del wine club riceveranno a casa una Box brandizzata con i vini delle cantine italiane selezionate.

Il progetto "Best of Italy" WINE52 inizia la sua attività con la regione Abruzzo, seguiranno altre 3 regioni che l'Agenzia ICE individuerà insieme a Wine52.

Le adesioni delle aziende dovranno pervenire entro il 31 agosto tramite il modulo online accessibile a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSezwdt-hlwLUdbh4b8Fmj3fXgfxML3_MkzVgZ9EdDLmO6d8Iw/viewform

Requisiti specifici aziende vino

- Il vino deve avere una DOC, DOCG o IGT coerente con la Regione oggetto dell’Italian Theme (la cantina stessa o il vigneto);
L’azienda deve essere in grado di imbottigliare il vino in private label, in quanto le bottiglie saranno etichettate Wine52. La visibilità dell'azienda sarà garantita dalla pagina dedicata sulla rivista Glug e dalle quelle web della piattaforma;
- L’azienda deve essere in grado di fornire il materiale stampa (testo e immagini) per la rivista Glug come indicato nella sezione “materiale editoriale”;
- Tipologie di vino ammesse: Vini rossi e bianchi, fermi o effervescenti (no rosé)

La fase di selezione si articolerà in più fasi:
  • raccolta dei dati relativi alle aziende candidate tramite il form di adesione
  • prima selezione da parte di Wine52 delle aziende di cui richiedere campioni da provare
  • invio da parte delle aziende selezionate dei campioni alla sede di Wine52 tramite uno spedizioniere proprio o tramite uno spedizioniere indicato da Wine52 (costo della spedizione a carico dell'azienda)
  • selezione da parte di Wine52 attraverso una degustazione di tutti i campioni. La degustazione avviene contemporaneamente in condizioni identiche tra loro per garantire massima imparzialità
  • selezione finale per ciascuna regione a cura di Wine52
  • comunicazione di ammissione alle aziende selezionate tramite lettera di ammissione di Agenzia ICE e invio delle informazioni per la spedizione della merce e per lo sdoganamento dei prodotti
  • Wine52 provvederà ad effettuare ordini di acquisto dall'azienda.
I costi di invio dei campioni sono a carico delle aziende partecipanti.
I costi di sdoganamento e il pagamento dei dazi sono a carico di Wine52

La campagna promozionale avrà inizio nel mese di novembre 2023.

Circolare informativa con le informazioni dettagliatehttps://www.ice.it/it/sites/default/files/inline-files/Circolare%20WINE52_Regolamento.pdf

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1 In Evidenza - 04 ago 2023

Romania Collettiva vino ICE: ITALIAN LOUNGE A RO.WINE

Nell’ambito delle azioni di promozione a favore dei prodotti alimentari italiani in Romania, l'Agenzia ICE organizza una partecipazione collettiva per circa 20 aziende italiane al festival alimentare Ro.Wine, che si svolgerà a Bucarest dal 13 al 15 ottobre 2023.

L’evento, dedicato principalmente al settore vinicolo, ha anche un'area riservata ai prodotti gourmet. L’evento è aperto sia ad un target di visitatori ho.re.ca., GDO, che ad un pubblico consumer. Il giorno 13 ottobre sarà dedicato ai visitatori specializzati.

All’ultima edizione svoltasi a Bucarest dal 12 al 14 maggio 2023 hanno partecipato 167 espositori, di cui 90 esteri (da Italia, Repubblica di Moldavia, Bulgaria, Grecia, Spagna, Stati Uniti, Argentina, Chile, Australia, Nuova Zelanda).
I visitatori sono stati oltre 7.000, tra quelli specializzati e il pubblico interessato.

L'evento è stato visitato dalle principali catene di retail per le quali gli organizzatori hanno predisposto dei tour privati personalizzati, nonché dai gestori di primari ristoranti presenti sul territorio rumeno, chef e sommelier.


Settori interessati
ALIMENTARI E BEVANDE

Costo di adesione:
La quota agevolata di partecipazione è pari a € 500 per postazione.

1 postazione gratuita:
La postazione gratuita, valida esclusivamente per n° 1 postazione, si applica alle imprese che rientrano nelle misure di cui alla Delibera del Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia ICE “Misure straordinarie a sostegno delle imprese dei territori alluvionati dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana”, n. 636/23 del 29/05/2023, e che avranno prodotto idonea auto-certificazione ai sensi del D.lgs. n. 445/2000. (vedi link sotto modalità di adesione)

Scadenza registrazione:
11 agosto 2023

Per maggior informazioni:
https://www.ice.it/it/area-clienti/eventi/dettaglio-evento/2023/C1/021

Modalità di adesione:
https://www.ice.it/it/area-clienti/eventi/dettaglio-evento/2023/C1/021/modalita-adesione

Circolare ICE con dettagli:
https://www.ice.it/it/area-clienti/eventi/dettaglio-evento/2023/C1/021/allegati-generati/pdf-completo

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