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1 CAF Informa - 23 apr 2025

Figli, scuola e sport: tutte le detrazioni fiscali che puoi richiedere nel 730

Se hai figli nel 730 puoi detrarre il 19% su tantissime voci: dall’asilo nido all’università, fino allo sport e agli strumenti didattici.

Asilo nido (pubblico e privato)
Puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per l’asilo nido, sia pubblico che privato, fino a un massimo di € 632 per figlio.
Importante: conserva le ricevute di pagamento e verifica che siano intestate al genitore che richiede la detrazione.

Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
Anche le spese scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado possono essere detratte:

19% di detrazione, fino a un massimo di € 800 per ciascun figlio.

Oltre alla retta, rientrano anche:

  • Spese per gite scolastiche

  • Assicurazioni scolastiche

  • Contributi deliberati dall’istituto per arricchire l’offerta formativa

Università
La detrazione del 19% si applica anche alle spese universitarie:

  • Università statali: puoi detrarre l’intero importo delle tasse e contributi.

  • Università non statali: puoi detrarre nei limiti stabiliti ogni anno dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).

Se tuo figlio studia fuori sede, puoi detrarre anche parte del canone di affitto:

Fino a € 2.633 all’anno.

Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)
Se hai un reddito complessivo inferiore a € 36.000, puoi detrarre:

Il 19% delle spese, fino a un massimo di € 1.000 per ciascun figlio di età compresa tra 5 e 18 anni,

Per la frequenza di conservatori e istituti AFAM.

Spese per studenti con diagnosi di DSA
Per i figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è prevista la detrazione del 19% per:

Acquisto di strumenti utili all’apprendimento (es. software compensativi, dispositivi elettronici, ecc.)

Fino al termine della scuola secondaria di secondo grado

Erogazioni liberali alle scuole
Hai effettuato una donazione alla scuola dei tuoi figli?

Puoi detrarre il 19% senza limite d’importo.

Valido per scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie.

Attività sportive dei figli

Puoi detrarre il 19% delle spese sportive

Fino a un massimo di € 210 per ciascun figlio

Età compresa tra 5 e 18 anni


Controlla bene tutte le spese sostenute per i tuoi figli durante l’anno e verifica se possono rientrare tra le voci detraibili.

Per maggiori informazioni ivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

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1 INAC - 15 apr 2025

Bonus Nuovi Nati 2025: requisiti e istruzioni per averlo

Hai un bambino nato o adottato dal 1° gennaio 2025? È arrivato il momento di richiedere il Bonus Nuovi Nati 2025: un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato!

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto questo importante sostegno per incentivare la natalità, e la circolare INPS del 14 aprile 2025 ha definito i criteri per fare domanda.

Chi può fare domanda?
I genitori richiedenti devono possedere congiuntamente i seguenti requisiti:
  • Cittadinanza: italiana, UE o permesso di soggiorno valido per soggiorni di lungo periodo o attività lavorative autorizzate per più di 6 mesi.
  • Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia dalla nascita o ingresso in famiglia del bambino fino alla data di presentazione della domanda.
  • ISEE: inferiore o pari a 40.000 euro annui, escludendo le somme ricevute come Assegno Unico e Universale (AUU).
 
Quando fare domanda?
Entro 60 giorni dalla nascita o dall'ingresso in famiglia del bambino.

 
 
Rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 10 dic 2021

Donne in Campo-Cia da Ismea: pieno accordo su difesa e rilancio misure dedicate

“La destinazione delle risorse a favore delle donne imprenditrici in agricoltura, deve essere tutelata e rafforzata soprattutto per la visione di futuro che veicolano nel loro prezioso lavoro quotidiano: un approccio cruciale per affrontare le prossime sfide, a partire dalla transizione verde. Ecco perché le misure a sostegno restano assolutamente strategiche”. Ad affermarlo è Pina Terenzi, presidente nazionale di Donne in Campo, l’Associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani nel corso dell’incontro con Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare. Appuntamento con il suo presidente Angelo Frascarelli e il responsabile servizi per le imprese Giorgio Venceslai, che ha visto anche la partecipazione della Dg di Cia, Claudia Merlino.

Nel confronto con Ismea -fa sapere l’Associazione di Cia- c’è stato pieno accordo sulla necessità di difendere e rilanciare le misure dedicate alle imprenditrici agricole. Inoltre, perfettamente consapevole dell'importanza del ruolo femminile in agricoltura, il presidente Frascarelli ha assicurato l'indirizzo dei fondi alle donne nella misura Ismea “Più impresa”, dedicata ai giovani ed estesa alle agricoltrici, anche in previsione della confluenza in questo, del fondo “Donne in Campo, azione tesa alla semplificazione delle misure di sostegno alle aziende giovanili e femminili”.

Infine, è stato concordato l’impegno a garantire che le imprenditrici possano adeguatamente essere sostenute dalle risorse del PNRR a loro dedicate. Ciò, rimarcando come le donne dell’agricoltura abbiano costruito negli anni, attraverso la multifunzionalità, un forte dialogo con la società, riportando l’agricoltura al centro per la qualità della vita dei cittadini.

“Ora, nel riordino delle misure dedicate al sostegno delle aziende agricole -ha affermato in conclusione la Dg di Cia-Agricoltori Italiani Claudia Merlino- sarà importante un'analisi di impatto delle misure per garantire la loro efficacia”.

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1 In Evidenza - 09 dic 2021

Appello Cia al Consiglio di Stato: fare il pane torni tra le attività agricole

Fare il pane rientra assolutamente tra le attività agricole e deve avere lo stesso regime fiscale dedicato. Per questi motivi, Cia-Agricoltori Italiani è ricorsa in appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio n. 4916/2021 che ha escluso dalle attività agricole connesse proprio la “produzione di prodotti di panetteria freschi” e la “produzione di pane”.

I giudici amministrativi -ricorda Cia- hanno accolto un ricorso di Fippa, la Federazione italiana panificatori e affini, annullando i decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze nella parte in cui questi, nel 2010 e nel 2011, avevano inserito la produzione di pane tra le attività connesse a quella agricola. Un’inclusione che determinava, tra le altre cose, l’applicazione del regime fiscale riservato agli agricoltori anche alla produzione di pane. In assenza, invece, il regime di tassazione è quello più gravoso stabilito, in generale, per le attività commerciali. 

Chiarito che la sentenza non riguarda anche il successivo decreto del MEF del 2015, che è tuttora valido ed efficace, con l’assistenza dei professori Antonello Madeo e Giampaolo Austa, Cia ha evidenziato la strumentalità dell’azione promossa dall’associazione di categoria dei panificatori anche in ragione della mancata impugnazione del successivo decreto del 2015 che -si ribadisce- ha incluso nuovamente la produzione di pane tra le attività connesse a quella agricola. 

Cia ha quindi ribadito come l’applicazione del regime fiscale riservato alle imprese agricole anche per la parte relativa all’attività della produzione di pane è una condizione necessaria ad assicurare la sopravvivenza di un settore importante del nostro Paese per tradizione e cultura. Diversamente, l’attività di produzione di pane da parte degli agricoltori potrebbe diventare insostenibile dal punto di vista economico, con conseguente scomparsa di tante piccole imprese della filiera.

Ora confidiamo che il Consiglio di Stato possa condividere i nostri motivi di appello -ribadisce Cia- impedendo l’equiparazione, dal punto di vista fiscale, dei panificatori imprenditori agricoli e di quelli commerciali che sono, invece, due categorie distinte e non paragonabili da nessun punto di vista. 

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1 In Evidenza - 03 dic 2021

Suolo: Cia, puntare sui traguardi del 2021. Da salvare già 70% terreni Ue

L’accordo raggiunto Glasgow per mettere fine alla deforestazione con investimenti per quasi 20 miliardi di dollari e la piantumazione di mille miliardi di alberi a livello mondiale, stabilita dal G20 di Roma, richiedono da qui al 2030 uno sforzo di grande responsabilità e concretezza riaffermando, come mai in passato, anche la centralità del terreno nella conservazione e nello sviluppo sostenibile della vita sul pianeta. In giorni di bilanci sull’anno che sta per concludersi, ci si prepari a fare la quadra anche su progetti e risorse in campo contro il degrado del suolo e senza dimenticare la specifica Strategia Ue per traguardare gli obiettivi del Green Deal. Così Cia-Agricoltori Italiani in vista della Giornata mondiale del suolo che ricorre domenica 5 dicembre con focus su "Fermare la salinizzazione del suolo, aumentarne la produttività”.

Si tratta, secondo Cia, di un percorso complesso, ma strategico. Può offrire all’Europa intera una rinnovata consapevolezza dei rischi e delle opportunità. Basti pensare che invertire la perdita di biodiversità e il consumo di suolo, può fruttare 1400 miliardi di dollari all’anno, ma soprattutto frenarne il degrado vuol dire farsi carico delle pessime condizioni di salute in cui versa già il 70% dei terreni in Europa. E ancora, combattere erosione (persi 1 milione di tonnellate) e cementificazione (già su 40 mila ettari). 

Dunque, la Strategia europea sul suolo al 2030, sottolinea Cia, sia un faro per un approccio positivo all’emergenza in atto, guidando ciascun Paese nella gestione sostenibile del suolo che contribuisce a mitigare i cambiamenti climatici. Occorre mettere in salvo gli ecosistemi e mantenerli sani, affrontando, come ricorda Fao, il problema globale della salinizzazione e sodificazione del suolo, grave minaccia per la la produzione agricola, la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile nelle regioni aride e semi-aride. 

Il protagonismo degli agricoltori per il Green Deal -chiarisce Cia, sul campo con il portale ciaperilsuolo.it nell’ambito del progetto Soil4Life- si esprime, ovviamente, con un impegno concreto sul fronte ambientale. Negli ultimi anni, infatti, il settore primario ha ridotto le sue emissioni (-25%), limitato il consumo di acqua e il ricorso alla chimica (-27%) e accresciuto le superfici biologiche (+56%). L’agricoltura è cruciale nell’assorbimento di C02, sequestrando 0,5 tonnellate di carbonio per ettaro l’anno. Inoltre, boschi e foreste, assorbono fino al 40% delle emissioni di gas serra a livello globale e, solo in Italia, trattengono circa 90 mln di tonnellate di anidride carbonica. 

Arriva, infine, dall’ultima Assemblea nazionale, l’ultimatum di Cia alle istituzioni affinché si adoperino per una valorizzazione della funzione ambientale dei settori agricolo e forestale con il trattenimento al suolo del carbonio. Bisogna recuperare e spingere sulla corretta gestione e manutenzione delle foreste, fonti straordinarie di ossigeno e di materie prime rinnovabili e prima risorsa per lo sviluppo delle aree rurali e montane. Un compito cucito addosso agli agricoltori, sia perché il 40% delle aziende del settore è interessato da boschi, sia perché sono già custodi e guardiani del territorio, anche in chiave climatica. 

Concorrono alla causa, aggiunge Cia, il recupero e la ristrutturazione di fabbricati rurali, nei piccoli centri e borghi per fermare lo spopolamento dei territori e il loro impoverimento agricolo, ambientale e paesaggistico, adeguando e sviluppando la rete infrastrutturale fisica e digitale, per agevolare la mobilità e riorganizzare il sistema di gestione territoriale. PNRR e PAC, ancora una volta, devono tornare estremamente utili all’obiettivo. 

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1 In Evidenza - 03 dic 2021

Manovra: Anp-Cia, pensioni minime a bocca asciutta. Si aumenti assegno a 780 euro

Insoddisfazione per pensioni minime e redditi bassi dimenticati, solo parzialmente compensata dai buoni risultati su sanità e sociale. La proposta di legge di bilancio per il 2022 sembra una medaglia a due facce, così Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italianiche ha già presentato delle proposte emendative con l’obiettivo di favorire una stagione di riforme e investimenti, superando le criticità della fase pandemica. Innanzitutto, la necessità di aumentare gli assegni al minimo dagli attuali 515 a 780 euro mensili, oltre alla revisione dei criteri di accesso per la pensioni di cittadinanza, che hanno impedito alla stragrande maggioranza dei pensionati di beneficiarne. A questo si aggiunge la proposta di revisione delle detrazioni e deduzioni per il recupero –almeno- delle spese mediche, come avviene per tutti gli altri cittadini.

Aver dimenticato le pensioni minime ancora una volta appare molto grave, soprattutto in un momento in cui l’inflazione riparte al galoppo e incide sui beni di prima necessità, insieme ai consistenti aumenti (dal 30 al 50%) delle bollette di gas e luce. Viene, invece, considerato da Anp solo un mero palliativo l’indicizzazione che porterà a un aumento di poco più di 9 euro mensili. Unico risultato positivo, il riconoscimento del lavoro agricolo usurante agli agricoltori, tale da permettere l’anticipo pensionistico senza penalizzazioni.

Riguardo alle riduzioni fiscali, se -da una parte- Anp apprezza la volontà di attenuare il carico sulle pensioni (le più tassate d’Europa) -dall’altra- auspicava maggiore equilibrio e progressività nelle determinazione delle aliquote. Per i redditi fino a 15mila euro siamo, infatti, ancora fermi al 23%, senza alcun miglioramento per le pensioni basse, mentre sembrerebbero premiati solo i redditi alti, rischiando di ampliare la forbice delle disuguaglianze sociali nel Paese.

Positiva, invece, per Anp la parte relativa a sanità e sociale. Sembra, così, aprirsi una nuova stagione di investimenti per strutture e servizi, nella direzione da sempre auspicata dall’associazione. E’ questa la sfida più importante per i prossimi anni, assieme alla conferma delle azioni di contrasto al Covid, vaccini in primis. E’ necessario recuperare tutti i ritardi negli interventi ordinari, che riguardano in particolar modo gli anziani. Dovrà essere, quindi, straordinario l’impegno di Stato e Regioni per spendere bene le risorse, soprattutto quelle del Pnrr. Senza dimenticare l’applicazione capillare sul territorio dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e dei Leps (livelli essenziali delle prestazioni sociali), insieme a tutte le maggiori priorità: medicina territoriale e domiciliare, prevenzione oncologica e telemedicina, servizi per la non autosufficienza e le cronicità, oltre alle Case di Comunità. Se per Anp è apprezzabile la previsione sul potenziamento del personale sanitario medico e infermieristico, resta ancora da definire il ruolo dei medici di medicina generale, verso i quali c’è l’auspicio di un rafforzamento del loro ruolo centrale nell’ambito sia dei servizi di diagnostica che di cura.

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1 In Evidenza - 01 dic 2021

Lavoro: Cia, bene apertura tavolo rinnovo CCNL per 1 mln operai agricoli

Si sono aperte oggi le trattative per il rinnovo del CCNL degli operai agricoli e florovivaisti, in scadenza il prossimo 31 dicembre 2021. Per Cia-Agricoltori Italiani il nuovo strumento normativo -riguarda oltre 1 milione di lavoratori e 190 mila imprese- sarà strategico per la riorganizzazione del lavoro nel settore rurale.

Nel contesto sociale del post pandemia, il rinnovo del CCNL potrà, infatti, rappresentare l'opportunità per la creazione di nuovi modelli di organizzazione del lavoro in agricoltura, settore che ha dimostrato di essere strategico per il Paese e fondamentale per il rilancio della nostra economia. Le aziende, attualmente, lamentano l'assenza di strumenti flessibili idonei alla tipologia prettamente stagionale dell’occupazione nel mondo agricolo. Cia ritiene questa l’occasione per venire incontro sia alle criticità delle imprese che alle esigenze dei lavoratori, contribuendo ad allargare sempre di più le maglie della legalità nei rapporti di lavoro. L’auspicio, dunque, perché si trovino le giuste soluzioni ai problemi di carattere economico-sociale nel più breve tempo possibile. 

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1 In Evidenza - 01 dic 2021

Caporalato: Cia, avanti su strategie di sistema per filiere agroalimentari etiche

Servono azioni di sistema per sconfiggere il caporalato in agricoltura, con un’alleanza necessaria tra istituzioni, parti sociali e terzo settore, per costruire insieme filiere etiche in cui sono rispettati i diritti fondamentali dei lavoratori e vengono premiate e sostenute le aziende sane e legali che, oggi, pagano il prezzo di una concorrenza sleale bastata sullo sfruttamento del lavoro. Questo il messaggio condiviso uscito dal seminario a Roma di “Rural Social ACT”, il progetto con Cia-Agricoltori Italiani capofila di 30 partner tra cooperative, consorzi, Ong e associazioni che punta sull’agricoltura sociale per promuovere processi virtuosi di inclusione e re-inserimento socio-lavorativo dei migranti e contrastare il fenomeno del caporalato.

            Il seminario, il terzo dei 12 previsti su tutto il territorio nazionale, si è tenuto nell’Auditorium Giuseppe Avolio di Cia ed è stato l’occasione per un confronto più ampio sul tema, dalle politiche migratorie agli strumenti messi in campo, come la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità.

            “Rural Social ACT è un progetto ambizioso, che si inserisce nel Piano triennale di contrasto al caporalato, in attuazione della legge 199/2016, finanziato dal Fondo FAMI e dal Ministero del Lavoro -ha ricordato Corrado Franci, coordinatore nazionale del progetto e dirigente Cia-. Il nostro obiettivo è quello di contrastare efficacemente il caporalato con la leva dell’agricoltura sociale, aiutando i migranti a integrarsi, ad avere un lavoro dignitoso e a contribuire allo sviluppo socio-economico del Paese”. Cia-Agricoltori Italiani “è l’unica associazione datoriale che si è esposta -ha continuato Franci- perché le vittime di questo odioso fenomeno non sono soltanto i lavoratori, ma anche le aziende sane, che sono la maggioranza e subiscono una concorrenza sleale nel settore agroalimentare a causa di queste nuove forme di schiavitù. Noi, attraverso questo progetto, vogliamo fare di più, passare all’azione, consapevoli che c’è ancora tanta strada da fare. Da una parte bisogna valorizzare e potenziare lo strumento della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, prevedendo incentivi per le imprese che si iscrivono e alleggerendo la burocrazia, e dall’altro bisogna lavorare sulla formazione e sulla sensibilizzazione, perché la repressione da sola non basta, coinvolgendo istituzioni e consumatori. Solo tutti insieme, si può togliere ossigeno al caporalato”.

            Sulla stessa linea la vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera Susanna Cenni. “Non basta fare leggi, è necessario fare il punto sullo stato di attuazione -ha detto-. Dal documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sul fenomeno del caporalato, è venuto fuori che l’impianto della legge è buono, ma ci sono ancora margini di attuazione su cui lavorare. In primis sulla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, dove serve più impegno per far iscrivere le aziende, ad esempio inserendo premialità come ha fatto la Regione Emilia-Romagna”. Molto positivo, invece, per evitare distorsioni sui mercati agroalimentari, “il decreto contro le pratiche commerciali sleali che ha messo fine alle aste a doppio ribasso -ha proseguito Cenni- così come l’introduzione della clausola sociale nella nuova Pac”. Oggi “grazie al PNRR, abbiamo risorse, strumenti e norme per fare di più e meglio contro il caporalato. La qualità del lavoro deve diventare un valore aggiunto in agricoltura, come avere l’Igp e la Dop -ha chiarito l’onorevole-. Contemporaneamente, è necessario fare un tagliando alle politiche dell’immigrazione, che vanno attualizzate”.

            Proprio da questo punto è partito l’intervento di Tatiana Esposito, direttore generale DG Immigrazione e Politiche di integrazione. “La normativa sull’immigrazione è molto datata -ha evidenziato-. Serve renderla più rispondente ai bisogni attuali, produttivi e sindacali. Il decreto flussi funziona male, speriamo che con la pandemia emerga sempre più forte la consapevolezza della necessità di dotarci di una nuova legislazione, più snella, efficace e moderna”. Quanto al progetto “Rural Social ACT”, ha sottolineato Esposito, “è la vittoria di una scommessa, visto che l’avviso prevedeva come prerequisito la presenza delle parti sociali nel partenariato. Il progetto è un pezzo importante del Piano triennale di contrasto al caporalato che nasce con un budget in evoluzione e un lavoro corale di tre Ministeri”. Esposito ha quindi ricordato l’adozione delle Linee Guida sull’identificazione e protezione delle vittime di sfruttamento, dove “bisogna armonizzare i percorsi di tutela che oggi sono fragili. Stiamo lavorando sul Testo Unico Immigrazione per solidificare i percorsi di uscita dallo sfruttamento, per offrire ai lavoratori stranieri un’alternativa di vita e di lavoro regolare. Abbiamo scritto delle proposte che speriamo possano trovare spazio nella legge di Bilancio”. Un’altra novità importante, ha ribadito la dg, “è l’aumento sostanziale del numero di ispettori, con un cambio di approccio non solo quantitativo ma qualitativo, già sperimentato nell’ultimo anno con la task-force insieme ai mediatori culturali”. Quanto alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, ha concluso Esposito, “finora il numero di aziende iscritte è insignificante. Bisogna aggiungere al vantaggio reputazionale uno economico, inserendo incentivi e/o premialità e rivedendo i requisiti d’accesso”.

            Al seminario su “Rural Social ACT” è arrivato anche il messaggio del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, letto all’inizio dei lavori. “Purtroppo la concomitanza di altri impegni istituzionali non derogabili mi impediscono di poter prendere parte all’iniziativa -ha scritto-. Vi avrei partecipato molto volentieri anche perché il progetto Rural Social ACT è uno dei progetti qualificanti del programma triennale predisposto dal Ministero nell’azione di contrasto del caporalato. Come sapete, sono state messe in campo una serie di iniziative sinergiche tra istituzioni e parti sociali che puntano a combattere questo odioso fenomeno. Infatti oltre al richiamato progetto è stata avviata da Anpal una mappatura delle collaborazioni pubblico-private nell’ambito di servizi di intermediazione nel settore agricolo. Questo proprio al fine di costituire una rete di sportelli dedicati. E sono stati anche organizzati cicli di attività formative rivolte specificamente agli operatori. E’ iniziato anche un lavoro di analisi comparativa dei sistemi regionali di monitoraggio delle attività di intermediazione, propedeutico alla realizzazione di linee guida per la definizione degli standard di qualità dei servizi per il lavoro in agricoltura a trazione mista pubblico/privato”. Ma, ha continuato Orlando nel suo messaggio, “non è soltanto sui servizi per il lavoro che occorre investire, se consideriamo che le persone che cadono vittime di caporali sono con frequenza ricattate per alloggio e trasporto. Su questo, grazie a un investimento del Ministero del Lavoro, insieme ad Anci, abbiamo avviato una mappatura relativa alla presenza di lavoratori stranieri impiegati nell’ambito agroalimentare che vivono in realtà formali e informali all’interno dei territori dei Comuni italiani. La raccolta dati è in corso. Sono sicuro che da quest’iniziativa emergeranno elementi di sicuro interesse per l’azione che stiamo portando avanti -ha chiosato- e non mancheranno ulteriori e ravvicinate occasioni di confronto”.

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