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1 CAF Informa - 23 apr 2025

Figli, scuola e sport: tutte le detrazioni fiscali che puoi richiedere nel 730

Se hai figli nel 730 puoi detrarre il 19% su tantissime voci: dall’asilo nido all’università, fino allo sport e agli strumenti didattici.

Asilo nido (pubblico e privato)
Puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per l’asilo nido, sia pubblico che privato, fino a un massimo di € 632 per figlio.
Importante: conserva le ricevute di pagamento e verifica che siano intestate al genitore che richiede la detrazione.

Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
Anche le spese scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado possono essere detratte:

19% di detrazione, fino a un massimo di € 800 per ciascun figlio.

Oltre alla retta, rientrano anche:

  • Spese per gite scolastiche

  • Assicurazioni scolastiche

  • Contributi deliberati dall’istituto per arricchire l’offerta formativa

Università
La detrazione del 19% si applica anche alle spese universitarie:

  • Università statali: puoi detrarre l’intero importo delle tasse e contributi.

  • Università non statali: puoi detrarre nei limiti stabiliti ogni anno dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).

Se tuo figlio studia fuori sede, puoi detrarre anche parte del canone di affitto:

Fino a € 2.633 all’anno.

Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)
Se hai un reddito complessivo inferiore a € 36.000, puoi detrarre:

Il 19% delle spese, fino a un massimo di € 1.000 per ciascun figlio di età compresa tra 5 e 18 anni,

Per la frequenza di conservatori e istituti AFAM.

Spese per studenti con diagnosi di DSA
Per i figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è prevista la detrazione del 19% per:

Acquisto di strumenti utili all’apprendimento (es. software compensativi, dispositivi elettronici, ecc.)

Fino al termine della scuola secondaria di secondo grado

Erogazioni liberali alle scuole
Hai effettuato una donazione alla scuola dei tuoi figli?

Puoi detrarre il 19% senza limite d’importo.

Valido per scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie.

Attività sportive dei figli

Puoi detrarre il 19% delle spese sportive

Fino a un massimo di € 210 per ciascun figlio

Età compresa tra 5 e 18 anni


Controlla bene tutte le spese sostenute per i tuoi figli durante l’anno e verifica se possono rientrare tra le voci detraibili.

Per maggiori informazioni ivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

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1 INAC - 15 apr 2025

Bonus Nuovi Nati 2025: requisiti e istruzioni per averlo

Hai un bambino nato o adottato dal 1° gennaio 2025? È arrivato il momento di richiedere il Bonus Nuovi Nati 2025: un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato!

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto questo importante sostegno per incentivare la natalità, e la circolare INPS del 14 aprile 2025 ha definito i criteri per fare domanda.

Chi può fare domanda?
I genitori richiedenti devono possedere congiuntamente i seguenti requisiti:
  • Cittadinanza: italiana, UE o permesso di soggiorno valido per soggiorni di lungo periodo o attività lavorative autorizzate per più di 6 mesi.
  • Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia dalla nascita o ingresso in famiglia del bambino fino alla data di presentazione della domanda.
  • ISEE: inferiore o pari a 40.000 euro annui, escludendo le somme ricevute come Assegno Unico e Universale (AUU).
 
Quando fare domanda?
Entro 60 giorni dalla nascita o dall'ingresso in famiglia del bambino.

 
 
Rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 15 mag 2021

Cia e Pegaso insieme per la formazione dei nuovi protagonisti dell’agricoltura 4.0

 Una Academy online dedicata alla formazione di nuove figure professionali nel settore agroalimentare. E’ questo l’obiettivo dell’accordo tra l’Università Telematica Pegaso e Cia-Agricoltori Italiani, siglato nella sede nazionale dell’Universitas Mercatorum.

La partnership prevede la pianificazione di attività di alta formazione e di aggiornamento specialistico, finalizzate alla creazione di figure professionali ad hoc, tali da agevolare l’accesso diretto al mondo del lavoro agricolo. Il 2020 ha avvicinato molti giovani all’impresa rurale e grazie a questo accordo Cia vuole incrementare la tendenza in atto, promuovendo la tutela del lavoro agricolo quale elemento primario per il sostentamento ed il benessere generale, nonché elemento idoneo a migliorare la competitività sui mercati delle aziende agricole, attraverso la riqualificazione, la formazione e il coinvolgimento partecipato degli operatori del settore.

Attraverso la regia di un Comitato tecnico scientifico che individuerà i nuovi fabbisogni formativi e organizzativi degli imprenditori agricoli, l’Academy fornirà percorsi didattici aventi valore legale, spendibili in termini di riconoscimento di Crediti Formatici Universitari (CFU) e come aggiornamento professionale.

Saranno, inoltre, attivati stage e tirocini grazie a convenzioni con aziende, istituzioni, enti pubblici e privati operanti nel settore primario, finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro, nonché all’acquisizione di esperienze pratiche certificate per arricchire il proprio curriculum personale.

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1 In Evidenza - 15 mag 2021

Cia Abruzzo: “Mondo agricolo trascurato dalla modifica della legge sui danni da fauna selvatica”

“Il mondo agricolo non è stato tenuto minimamente in considerazione nella modifica dell’art. 44 della Legge Regionale 10/04 nei punti in cui disciplina il controllo della fauna selvatica, eliminando dall’emendamento da noi proposto la parte nella quale venivano reinseriti i cacciatori formati, apportando, inoltre, ulteriori modifiche peggiorative alla legge in vigore creando solo confusione”. Lo ha affermato il Presidente di Cia-Agricoltori Italiani Abruzzo, Mauro Di Zio, in seguito all’ultima seduta del consiglio regionale che aveva come oggetto la modifica dell’art. 44 della legge “Normativa organica per l’esercizio dell’attività venatoria, la protezione della fauna selvatica omeoterma e la tutela dell’ambiente”. 

Fatto di assoluta gravità, dal momento che sappiamo che la Polizia Provinciale e le guardie venatorie, per l'esiguo numero in cui sono presenti in Abruzzo, non sono sufficienti per intervenire in maniera efficace per ridurre i danni alle colture agricole, provocati dalla massiccia presenza della fauna selvatica”, aggiunge Di Zio sottolineando il fatto che l’Abruzzo sia l’unica regione italiana a precludere agli agricoltori la possibilità di ricoprire il ruolo di Presidente negli Ambiti Territoriali di Caccia.  I danni da fauna selvatica, nel 2020 hanno superato i due milioni di euro e sono in continua crescita.

“Ormai è stato superato ogni limite di buon senso”, dura presa di posizione dell’associazione di categoria che chiede l’immediata modifica della legge così come richiesto lo scorso febbraio.

“Su questo punto saremo intransigenti e non escludiamo manifestazioni di piazza, chiamando a raccolta tutto il mondo agricolo se non si provvede nell’immediato”, continua Di Zio, A breve saranno inoltre inviate ulteriori proposte per una revisione dei regolamenti e leggi regionali attinenti il settore agricolo, al fine di risolvere l’annoso problema dei danni alle colture agricole e dei relativi indennizzi provocati dalla fauna selvatica”.

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1 In Evidenza - 13 mag 2021

Bollettino regionale di produzione biologica n.12 del 13 maggio 2021

Bollettino di produzione integrata e biologica n.12 del 13 maggio 2021. 

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1 In Evidenza - 13 mag 2021

Biologico: Cia, mercati esteri strategici per settore. Export Made in Italy +8%

 Il settore biologico italiano si appresta a confrontarsi con opportunità e prospettive di crescita importanti anche sui mercati esteri, potendo contare sulla tenuta del comparto agroalimentare che si è rivelato anticiclico rispetto alla crisi per la pandemia e in grado di resistere anche nelle esportazioni. Ora la sfida all’internazionalizzazione del bio Made in Italy si gioca sulla capacità di capitalizzare la crescita di produzione e consumi interni e di accrescere la presenza dei produttori del settore, proprio nelle catene del valore dei mercati stranieri. Così Cia-Agricoltori Italiani e Anabio, la sua associazione per la promozione del biologico in occasione del webinar sul tema e dedicato alla piattaforma Ita.Bio con Nomisma, Agenzia ICE e FederBio. 

A sostenere la sfida lanciata da Cia e Anabio, i dati sull’export del bio Made in Italy che oggi vale 2,6 miliardi (38% sul totale. 70% export dairy, 67% export Dop/IGP e 38% vino) e posiziona l’Italia al secondo posto tra gli esportatori di prodotti biologici, dopo USA e prima di Spagna, Cina e Francia. Proprio nell’anno del Covid, il settore è cresciuto dell’8% con un’incidenza sul totale agroalimentare del 3,5% (5,7% nel 2019). Nel dettaglio, a livello mondiale, i consumi bio sono cresciuti in 10 anni del 115% con Germania, Scandinavia e Stati Uniti tra i mercati con le maggiori prospettive di crescita per i prodotti bio Made in Italy. Ad attrarre i mercati esteri sono la pasta (+15,5% nell’ultimo anno), in cima alla classifica dei prodotti bio più apprezzati dal consumatore internazionale; il vino, primo prodotto più esportato (+2,4% sul 2019, +4,7% dal 2014 al 2019) con il 93% dei consumatori americani e il 43% dei cinesi che ritiene importante l’origine italiana del vino bio che acquista. E ancora frutta e verdura fresca, secondo prodotto italiano più esportato (+4% sul 2019) e terzo nella classifica dei distintivi del Made in Italy secondo il consumatore francese (16%) e tedesco (18%). Infine, l’Olio EVO, il 3% del nostro export a valore (+6,5% nel 2020 sul 2019). Per i francesi (27%) e i tedeschi (30%) primo prodotto Made in Italy. 

Secondo Cia e Anabio, si tratta, dunque, di un quadro estremamente interessante per il mercato bio italiano che vale oltre 4,3 miliardi. Occorre, quindi, continuare a investire, portando il produttore al centro di servizi di orientamento e promozione internazionale. Puntare sugli eventi fieristici, su formazione e assistenza per la certificazione bio, necessaria ai mercati esteri. Importante è anche partire da casi di successo come quelli presentati nel corso del webinar e che ben rappresentano il potenziale delle imprese associate ed esportatrici di bio italiano.

In quest’ambito, poi, entra in gioco, anche per i produttori Cia e Anabio, la Piattaforma ItaBio, sviluppata da Agenzia ICE e FederBio con il contributo di Nomisma. Obiettivo: incrementare il posizionamento del biologico italiano sui mercati internazionali e sui canali e-commerce, con particolare riferimento a USA e Cina. 

“Attribuiamo grande attenzione al Progetto Ita.Bio e al relativo desk presso l'Agenzia ICE -ha dichiarato Cristiano Fini, della Giunta nazionale Cia-. Rappresentano delle valide iniziative che ben si integrano nel nostro piano per l’internazionalizzazione delle imprese e la promozione del biologico e rafforzano l’impegno già preso da Cia come firmataria del patto per l’Export. Inoltre, le attività promosse dall’Agenzia ICE e da FederBio, troveranno nel ‘Piano d’Azione Europea per lo sviluppo del settore biologico’ un solido riferimento programmatico e finanziario”

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1 In Evidenza - 07 mag 2021

Dl Sostegni: Cia, avanti su cessione credito d’imposta 4.0. Subito soluzione tecnica

Ci sono ancora possibilità per scongiurare l’addio alla cessione del credito d’imposta 4.0. La misura, infatti, potrebbe essere ripresa in nuovi provvedimenti come il Dl Sostegni bis, traguardando le indicazioni della Ragioneria di Stato con una soluzione tecnica idonea. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta lo stralcio dal maxiemendamento della misura che avrebbe davvero rappresentato un punto di svolta, e in chiave green, per l’economia delle imprese italiane, comprese quelle agricole. 

La decisione della Ragioneria di Stato -aggiunge Cia- arriva come una doccia fredda e sembrerebbe ormai persa la battaglia se non fosse che, dopo un anno dalla nostra prima proposta nella Legge di Bilancio 2020 e durante i vari provvedimenti da inizio pandemia, si è aperto ora anche un fronte comune sul tema, tra forze sociali e politiche. Cia terrà conto, ovviamente, delle osservazioni della Ragioneria di Stato che ravvisa mancanza di copertura finanziaria, ma allo stesso tempo, come fatto fino ad ora, andrà avanti nel formulare altre proposte in vista dei prossimi provvedimenti. 

“Restiamo fermamente convinti del valore strategico della cessione del credito d’imposta 4.0 -dichiara il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino-. Per il settore agricolo, come per tutti i comparti produttivi, si tratta non solo di un’opportunità cruciale in un momento segnato dalla crisi di liquidità a causa della pandemia, ma anche della strada giusta da percorrere nell’ambito del piano Transizione 4.0 per incentivare gli investimenti in hi-tech e il rinnovo del parco macchine con mezzi più moderni, tecnologici e a bassa emissione CO2, requisiti fondamentali per dare seguito al Green Deal Ue e per ridurre il rischio infortunistico. Senza dimenticare che l’integrazione con l’hi-tech, sostenuta dalla ricerca, è fondamentale per la produzione di cibo fresco e sano e, quindi, nella lotta a fitopatie e cambiamenti climatici”.

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1 In Evidenza - 06 mag 2021

Salute: Cia per la campagna nazionale di sensibilizzazione “Te lo dice la pelle”

Visite dermatologiche di screening gratuite in 15 centri ospedalieri e universitari in tutta Italia. Parte “Te lo dice la pelle”, la campagna nazionale di sensibilizzazione e di screening sul carcinoma squamocellulare cutaneo, una malattia ancora poco conosciuta che rappresenta il 20% dei tumori cutanei non-melanoma.  

Promossa dalla Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), con il patrocinio di Cia-Agricoltori Italiani e APaIM (Associazione Pazienti Italia Melanoma), l’iniziativa vuole porre l’attenzione sul carcinoma squamocellulare cutaneo, un tumore maligno della pelle che, secondo i dati più recenti, viene diagnosticato ogni anno a circa 19.000 pazienti. In mancanza di un registro nazionale sulla malattia, non è possibile avere un numero preciso di casi ma si evidenzia un’incidenza crescente.

Il carcinoma squamocellulare cutaneo (cSCC) si origina dalla proliferazione di cheratinociti dello strato squamoso dell'epidermide. Si può manifestare come un’escoriazione o un’ulcera che sanguina, senza cicatrizzare, o come un nodulo rosso con una crosta centrale, che può sanguinare spontaneamente o in seguito a grattamento. La lesione, localizzata in sedi fotoesposte come, ad esempio, il volto e il dorso delle mani, può essere dolorosa, crescere nel tempo e non guarisce spontaneamente, né dopo l’applicazione di creme antibiotiche o cortisoniche. Questa patologia interessa maggiormente gli uomini rispetto alle donne, di età superiore ai 50 anni, con fototipo chiaro.

L’esposizione solare eccessiva, l’uso di lampade abbronzanti e la fototerapia rappresentano i fattori di rischio più importanti, come anche l’esposizione cronica ad agenti chimici tossici (e.g. arsenico), la presenza di ferite croniche, ulcere e cicatrici, uno stato di immunosoppressione, l’assunzione di alcuni farmaci ed alcune malattie genetiche.

Il carcinoma squamocellulare cutaneo (cSCC) è un tumore che si presenta soprattutto in età avanzata in seguita all’esposizione prolungata e costante ai raggi solari. Nella maggioranza dei casi le sedi coinvolte sono infatti il volto, il collo, il cuoio capelluto nei soggetti calvi, le orecchie e gli avambracci – afferma la Prof.ssa Ketty Peris, Presidente di SIDeMaST –. Il cSCC è poco conosciuto ma può essere particolarmente aggressivo. La diagnosi precoce è quindi fondamentale per ridurre la mortalità di questo particolare tumore cutaneo non melanoma che, dopo il carcinoma basocellulare, è il secondo per frequenza e il primo per mortalità”.

Se diagnosticato per tempo e nelle forme precoci, infatti, l’asportazione chirurgica è risolutiva e porta alla regressione e alla guarigione nel 95 % dei casi.  Quando però viene diagnosticato in maniera tardiva il CSCC può raggiungere dimensioni troppo ampie e portare allo sviluppo di metastasi diventando avanzato. Per questi pazienti o per i pazienti non candidabili ad operazioni chirurgiche o a radioterapia la sopravvivenza media senza altri tipi di cure è di circa 12 mesi.

 

“Il patrocinio della nostra organizzazione a questa campagna di sensibilizzazione è molto sentito e voluto -dichiara il Presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino-. Come categoria siamo particolarmente esposti al rischio di questo tipo di tumore, legato all’esposizione prolungata e continua ai raggi solari, che è scontata e naturale per chi lavora la terra e coltiva i campi”. Quindi, aggiunge Scanavino, “da grandi a piccole azioni, anche il mondo agricolo vuole avere un ruolo chiave nell’importante campagna ‘Te lo dice la pelle’ per sensibilizzare a corretti stili di vita e, soprattutto, alle diagnosi precoce”. Oggi più che mai, “occorre alzare il livello di attenzione sul ruolo della prevenzione come stile di vita. Serve un cambio di mentalità, investendo nella salute, ovvero nella medicina diagnostica, territoriale e terapeutica -conclude il presidente Cia-. Possiamo fare moltissimo per scongiurare i rischi e vivere meglio”.

 

Monica Forchetta, Presidente di APaIM insiste sull’importanza della prevenzione e afferma: "Il carcinoma squamocellulare cutaneo è un tumore che nella sua fase avanzata è molto invasivo e potenzialmente deturpante. Oggi abbiamo a disposizione una metodica non invasiva, che permette allo specialista di riconoscerlo in una fase precoce così che possa essere guarito attraverso un approccio chirurgico”. Quindi, aggiunge Monica Forchetta “per questo motivo è fondamentale sottoporsi a una visita dermatologica, per poter intervenire in maniera tempestiva e scongiurare gli effetti devastanti che esso comporta. La visita dermatologica è la prima arma che abbiamo per sconfiggerlo".

Le visite si svolgeranno sabato 22 maggio, sabato 29 maggio e sabato 19 giugno, esclusivamente su prenotazione contattando il numero 345 7686815 dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00.

Le tappe della Campagna:

Sabato 22 Maggio: Roma, Napoli, Ortona

Sabato 29 Maggio: Brescia, Bologna, Firenze, Siena, Roma, L’Aquila, Catania, Cagliari

Sabato 19 Giugno: Trieste, Milano

Mercoledì 30 giugno: Bari

Al fine di tutelare la salute dei pazienti e del personale medico delle strutture ospedaliere, tutte le visite saranno effettuate in totale sicurezza, in ottemperanza alle misure di prevenzione igienico-sanitarie legate all’emergenza Covid-19.

Per ulteriori informazioni: www.telodicelapelle.it

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