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2 In Evidenza - 23 mag 2025

L’Abruzzo al quarto posto per agricoltura sostenibile e ridotte emissioni di gas serra

L’Abruzzo si distingue a livello nazionale per le sue eccellenti performance in ambito di agricoltura sostenibile e gestione delle emissioni. A confermarlo sono i dati diffusi dalla piattaforma Ciro (Climate Indicators for Italian Regions), realizzata da Italy for Climate in collaborazione con ISPRA, che analizza in modo sistematico le performance climatiche delle regioni italiane.

Nel comparto agricolo, la nostra regione mostra risultati di assoluta eccellenza: con un utilizzo medio di fertilizzanti pari a soli 47 kg/ettaro, l’Abruzzo consuma meno della metà rispetto alla media nazionale, che supera i 100 kg/ha. Questo dato si affianca a un’elevata capacità di assorbimento naturale della CO₂, grazie al patrimonio forestale regionale, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni climalteranti.

Inoltre, è in crescita anche la quota di agricoltura biologica, aumentata di 2,5 punti percentuali in un solo anno, e la percentuale di energia da fonti rinnovabili, che copre il 23% dei consumi energetici regionali, superando la media nazionale del 19%.

“Questi risultati testimoniano l’impegno concreto degli agricoltori abruzzesi verso un modello produttivo più attento all’ambiente e alla qualità delle produzioni. Come CIA, siamo orgogliosi di rappresentare un territorio che sa guardare al futuro dell’agricoltura con responsabilità e innovazione”, dichiara il Presidente provinciale Domenico Bomba.


Il report evidenzia tuttavia anche aree critiche su cui intervenire: in particolare, la rete idrica regionale continua a registrare elevate perdite, rimanendo tra le peggiori in Italia. Nonostante ciò, il basso consumo di suolo (pari al 5% della superficie regionale) e la ridotta esposizione agli eventi estremi rappresentano ulteriori punti di forza dell’Abruzzo in ambito ambientale.

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2 In Evidenza - 14 mag 2025

Bonus donne 2025: incentivi per nuove assunzioni al femminile

È attivo il nuovo incentivo per chi assume donne in condizioni svantaggiate con contratto a tempo indeterminato.


Cos'è?

Un esonero contributivo del 100% (fino a 650€ al mese per lavoratrice) per 12 o 24 mesi, in base alla categoria della persona assunta.


Chi può beneficiarne?

Tutti i datori di lavoro che assumono donne appartenenti ad almeno una di queste categorie:

  • Disoccupate da oltre 24 mesi (ovunque residenti)
  • Disoccupate da oltre 6 mesi residenti nelle Regioni del Mezzogiorno:
    Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
  • Donne occupate in settori con elevata disparità di genere (elenco aggiornato dal Ministero del Lavoro)


Quando?

Valido per assunzioni dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.


Durata del beneficio:

12 o 24 mesi, a seconda della situazione della persona assunta.

Attenzione: per usufruire dell'incentivo, l’azienda deve essere in regola con i contributi e garantire un reale incremento dell’occupazione netta.


Per maggiori informazioni prenota subito un appuntamento o recati presso l'ufficio CIA a te più vicino.

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2 In Evidenza - 03 apr 2025

CIA Chieti-Pescara alla Fiera dell'Agricoltura di Lanciano: gusto, tradizione e sicurezza

CIA - Agricoltori Italiani Chieti-Pescara sarà presente anche quest’anno alla Fiera dell'Agricoltura di Lanciano, uno degli eventi più attesi nel settore agricolo abruzzese, che si terrà dall’11 al 13 aprile 2025.

Durante la manifestazione, CIA Chieti-Pescara sarà protagonista al proprio stand con iniziative volte a valorizzare le eccellenze enogastronomiche locali e promuovere la sicurezza in agricoltura. 

Protagonisti dell'evento saranno i prodotti tipici del territorio e la cultura gastronomica locale, grazie alla collaborazione con Slow Food Lanciano e agli agriturismi che delizieranno i visitatori con piatti della cucina popolare frentana. 

Il programma prevede momenti di approfondimento con un convegno sulla sicurezza in agricoltura,  un tema cruciale per il futuro del settore e la tutela di lavoratori e imprese, oltre a momenti di confronto e degustazioni.

"La Fiera dell'Agricoltura di Lanciano rappresenta un'opportunità unica per rafforzare il legame e creare connessioni tra produttori, consumatori e istituzioni”, dichiara il Presidente Cia Domenico Bomba, “e siamo orgogliosi di portare in questo contesto il valore delle nostre eccellenze locali e il nostro impegno per un’agricoltura sempre più sicura, sostenibile e innovativa."

Vi aspettiamo numerosi al nostro stand all’interno del Padiglione 3 per scoprire e degustare i sapori autentici della nostra terra e partecipare a momenti di approfondimento e confronto.

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2 In Evidenza - 25 mar 2025

L'Istituto Agrario di Scerni protagonista al Villaggio Agricolo "Agricoltura È" a Roma, ospite nello spazio CIA

L'Istituto Agrario di Scerni presente alla manifestazione "Agricoltura È" al Villaggio Masaf di Roma, un evento speciale che celebra il 68° anniversario dei Trattati di Roma e mette al centro il futuro dell'agricoltura italiana.

“Grazie all'ospitalità di CIA - Agricoltori Italiani, la nostra scuola ha l'opportunità di immergersi in un'esperienza unica di innovazione e formazione”, ha dichiarato la Dirigente Scolastica, Antonietta Ciffolilli.

Nel cuore di Piazza della Repubblica, lo spazio CIA si trasforma in una vera e propria azienda agricola in miniatura, con un campo arato e semi di mais nei solchi, piantagioni di fragole e ortaggi, un prato e un ecosistema popolato da insetti e calamità naturali. Il tutto arricchito da strumenti tecnologici all'avanguardia: una stazione meteo, sensori IoT per ottimizzare difesa, irrigazione e fertilizzazione, foto-trappole per il monitoraggio delle malattie e app per la raccolta meccanizzata.

La Dirigente Scolastica dell’Istituto Agrario, insieme a una delegazione di docenti, ha partecipato attivamente alle iniziative proposte nel Villaggio Agricolo, vivendo in prima persona un percorso didattico innovativo "dal seme alla raccolta" all'interno dell'AgriSmartLab, sviluppato in collaborazione con xFarm Technologies. “Un'opportunità unica per gli studenti, che possono sperimentare direttamente l’agricoltura 4.0 e approfondire l'uso delle nuove tecnologie nel settore”, continua la Dirigente, “L'evento, inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha visto momenti di grande rilievo per il nostro Istituto. Durante la mattinata, il Ministro Lollobrigida ha visitato lo stand CIA, soffermandosi con interesse sulle nostre attività laboratoriali, in particolare sui droni utilizzati in agricoltura per il monitoraggio e la gestione delle colture”.

Un riconoscimento importante per l'Istituto Omnicomprensivo Cosimo Ridolfi, che grazie a questa partecipazione ha avviato i primi contatti per progettare le iniziative legate ai 150 anni dalla fondazione del nostro Istituto Agrario. Un'opportunità di crescita e confronto con le nuove generazioni di imprenditori agricoli, valorizzando il ruolo dei giovani nell’innovazione del settore. 

“Un sentito ringraziamento a CIA - Confederazione Agricoltori Italiani per averci accolti e resi partecipi di questa straordinaria esperienza, che conferma il nostro impegno nella formazione e nell'innovazione in agricoltura”, conclude la Dirigente Ciffolilli.

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2 In Evidenza - 21 feb 2025

Siccità 2024: un passo avanti importante per il sostegno agli agricoltori, ma necessario fare di più

CIA Chieti-Pescara accoglie con favore la notizia del riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste del carattere eccezionale della siccità che ha colpito duramente il settore agricolo nel corso del 2024. Il decreto ministeriale di dicembre, che prevede l’erogazione di 112,2 milioni di euro di contributi a livello nazionale per i danni subiti dai seminativi nel centro sud Italia e nelle isole, rappresenta un primo segnale concreto per sostenere le aziende agricole in difficoltà.

“Apprezziamo l’impegno delle istituzioni e l’importante lavoro svolto dalla Regione Abruzzo per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale, che consentirà agli agricoltori colpiti dalla siccità di presentare domanda di aiuto dal 27 febbraio al 17 marzo 2025. Tuttavia, non possiamo dimenticare che il settore agricolo necessita di misure strutturali e durature per far fronte a sfide sempre più frequenti legate ai cambiamenti climatici”, dichiara il Presidente CIA Chieti-Pescara, Domenico Bomba.

Gli aiuti previsti dal decreto saranno differenziati sulla base delle perdite produttive: danno tra il 30% e il 50%: 108,56 euro ad ettaro; danno tra il 50% e il 70%: 162,84 euro ad ettaro; danno superiore al 70%: 217,12 euro ad ettaro.

“Questi indennizzi sono un aiuto prezioso, ma non possono bastare a compensare le perdite totali e i costi sempre più elevati che gli agricoltori si trovano a sostenere. È necessario lavorare per rafforzare le politiche di prevenzione e incentivare l’adozione di strumenti innovativi di gestione delle risorse idriche, come l’irrigazione di precisione, e sistemi assicurativi più accessibili ed efficienti”, prosegue Bomba.


I beneficiari saranno contattati tempestivamente da CIA al fine di predisporre le domande di aiuto entro i termini indicati. “Gli agricoltori interessati potranno rivolgersi ai nostri uffici per ricevere supporto tecnico, in modo da garantire la corretta compilazione della documentazione necessaria”, spiega Bomba.

AGEA sarà responsabile della gestione delle procedure di istruttoria, dei controlli e dell’erogazione dei pagamenti, previsti entro il 30 aprile 2025.

“La nostra associazione è a disposizione per fornire supporto tecnico e assistenza nella compilazione delle domande di aiuto. Continueremo a vigilare affinché i fondi siano erogati in modo rapido ed equo, ma è fondamentale avviare fin da ora una riflessione sul futuro del nostro settore e su politiche più ambiziose per affrontare le emergenze climatiche”, conclude il Presidente Bomba.


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2 In Evidenza - 18 feb 2025

CIA Chieti-Pescara: stop ad attacchi al vino dall’UE, simbolo di cultura e risorsa economica

“Il vino è cultura, tradizione e identità del nostro territorio, non un rischio per la salute da combattere, ma una risorsa da tutelare e valorizzare”. Queste le parole di Domenico Bomba, presidente di CIA Chieti-Pescara, esprimendo pieno sostegno alle parole del presidente nazionale Cristiano Fini, intervenuto ieri agli Stati Generali del vino in Campidoglio. L’evento, promosso dalla rappresentanza del Parlamento Europeo in Italia e dalla Commissione Europea, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, tra cui il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, e delle principali associazioni del settore. Tra le principali preoccupazioni, le proposte di etichette allarmistiche e l’ipotesi di una nuova tassazione mirata a scoraggiarne il consumo, discusse in sede comunitaria.

“Basta attacchi dall’Europa: se consumato in modo misurato, il vino fa bene e rappresenta un elemento distintivo del nostro stile di vita”, ha dichiarato il presidente nazionale CIA Cristiano Fini, “Non possiamo accettare un’etichettatura che riporti diciture come ‘nuoce gravemente alla salute’. Dobbiamo piuttosto puntare sul connubio tra innovazione e tradizione, esplorando nuovi mercati e potenziando una rete distributiva efficace. Anche il vino dealcolato può essere una risposta per incontrare le esigenze dei consumatori, purché non si snaturi il prodotto”.

Queste dichiarazioni trovano pieno supporto anche da parte di CIA Chieti-Pescara, che evidenzia come il settore vitivinicolo, da sempre centrale per l’economia e la cultura del territorio abruzzese, stia attraversando un periodo difficile a causa della stagnazione dei consumi, delle spinte inflazionistiche e delle minacce legate a nuovi dazi o restrizioni comunitarie.

“Il nostro territorio vive di viticoltura e tutela della biodiversità”, ha aggiunto Bomba, “Il vino non è solo un prodotto economico, ma un simbolo di convivialità, un elemento che lega innovazione, paesaggio e tradizione. La proposta di etichette penalizzanti è inaccettabile e rischia di colpire ingiustamente un comparto già fragile. È fondamentale invece valorizzare il bere responsabile e promuovere il vino made in Italy nei mercati emergenti con politiche di sostegno che semplifichino l’accesso ai fondi europei”.

Bomba ha inoltre sottolineato l’importanza di investire sulla comunicazione e sulla promozione delle eccellenze italiane, adattandosi alle nuove esigenze del mercato globale senza perdere di vista la qualità e l’autenticità del prodotto. “Non possiamo accettare che il vino venga trattato come un problema. Difendere il vino significa tutelare un patrimonio culturale millenario, un sistema economico che dà lavoro a migliaia di famiglie e una risorsa insostituibile per la valorizzazione del nostro territorio”.

Infine, Bomba ha sottolineato la necessità di interventi concreti per sostenere il comparto vitivinicolo, “Chiediamo una semplificazione delle procedure per l’accesso ai fondi europei dedicati alla promozione del vino sui mercati internazionali, specialmente quelli emergenti. Il nostro territorio ha bisogno di strumenti agili per competere e di politiche che incentivino il consumo responsabile, tutelando allo stesso tempo la biodiversità, il paesaggio e la qualità che rendono unico il nostro prodotto”.


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News Cia Abruzzo

2 INAC - 18 mar 2024

Pensione anticipata lavori usuranti, domande entro maggio 2024

Pensione a 62 anni con meno di 36 anni di contributi. L'Inps fornisce le istruzioni operative per il riconoscimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, tali da consentire l'accesso alla pensione a 62 anni di età. Quindi i criteri per l'assegnazione dello stato di lavoratore usurante o notturno. 

Categorie

Alla misura possono accedere coloro che sono impiegati in mansioni particolarmente usuranti, come pure chi generalmente lavora di notte. Sono tre le categorie a cui si rivolge l’agevolazione in oggetto e vale tanto per i lavoratori pubblici quanto per i privati che:


svolgono mansioni particolarmente usuranti, quali:

Lavori in galleria, cava o miniera, mansioni svolte in sotterraneo
Lavori nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale
Lavori nelle gallerie, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento
Lavori in cassoni ad aria compressa
Lavori svolti dai palombari
Lavori ad alte temperature, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale
Lavorazione del vetro cavo, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio
Lavori espletati in spazi ristretti e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture
Lavori di asportazione dell’amianto.
svolgono turni notturni per gran parte dell’anno;
sono addetti alla linea catena;
conducono veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
 

A seconda della categoria, se lavoratore subordinato o autonomo, nonché del numero di notti effettuate nel corso dell’anno ci sono dei requisiti differenti da soddisfare.


Requisiti


 Per tutte le categorie sopra indicate, nonché per chi svolge lavoro notturno per almeno 78 notti l’anno, il diritto alla pensione si raggiunge una volta che l’età e i contributi raggiungono il risultato di 97,6.

 L’età anagrafica però deve essere di almeno 61 anni e 7 mesi, mentre l’anzianità contributiva di 35 anni. Di fatto, questi possono andare in pensione:

a 62 anni e 6 mesi di età con 35 anni di contributi;
a 61 anni e 7 mesi di età con 35 anni e 11 mesi di contributi.
 

Questi requisiti si applicano solamente nel caso dei lavoratori subordinati. Per gli autonomi si parla invece di quota 98,6, dove gli anni di contributi sono sempre 35 mentre il requisito anagrafico sale a 62 anni e 7 mesi. Lo stesso vale per i lavoratori dipendenti impiegati in turni lavorativi per almeno 72 notti l’anno ma che non raggiungono le 78 notti richieste per quota 97,6.
 

 La domanda può essere inviata entro il 1° maggio 2024.

Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti. Prenota un appuntamento su Whatsapp allo 085 9210848.

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2 In Evidenza - 12 mar 2024

Milleproroghe, le novità per il settore agricolo

La Legge n. 18 del 23 febbraio, che converte il Decreto Milleproroghe (Decreto n. 215 del 30 dicembre), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 49/2024, include diverse disposizioni, tra cui la proroga dell'esenzione Irpef per gli agricoltori.

Per quanto riguarda i dettagli dell'esenzione, essa prevede quanto segue:

- Esenzione per due anni per i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro.
- Riduzione del 50% per i redditi tra 10.000 e 15.000 euro.

L'accordo raggiunto tra il Ministero dell'Agricoltura e il comparto agricolo comprende diverse misure di sostegno:

1. Contenimento della diffusione della farina di insetti: Il governo si impegna a contenerne la diffusione tramite etichettature chiare e scaffali separati.



2. Divieto di vendita dei prodotti agricoli sotto i costi di produzione: Si assicura che non vi sia la vendita al di sotto dei costi di produzione, garantendo un giusto prezzo agli agricoltori.



3. Rafforzamento dei controlli contro le pratiche sleali: Si rafforzeranno i controlli per contrastare le pratiche sleali nell'ambito agricolo.



4. Potenziamento di Ismea: Ismea verrà potenziata nel tempo per diventare una valida garanzia per gli agricoltori che si rivolgono agli istituti bancari.



5. Stanziamento di fondi di emergenza: Sono stati stanziati 300 milioni di euro per il prossimo triennio per far fronte alle emergenze nel settore agricolo.



6. Riforma del sistema assicurativo: Si lavorerà a una riforma del sistema assicurativo per ridurre i costi delle polizze, ampliare la platea degli assicurati e sostenere gli agricoltori contro i rischi catastrofali.



7. Sostegno alle filiere italiane al 100%: Si intende sostenere le filiere italiane al 100%, rafforzando il vincolo di origine italiana delle produzioni.



8. Gestione della fauna selvatica: Si elaborerà un piano straordinario per ridurre i danni causati dalla fauna selvatica all'agricoltura, e si chiede la collaborazione delle Regioni.



9. Revisione della direttiva Habitat: Si esprimerà la posizione italiana in Europa per una revisione della direttiva Habitat, basata su dati scientifici, per contenere il numero dei grandi carnivori che danneggiano l'allevamento.



Il governo sottolinea che non esiste una soluzione miracolosa per i problemi derivati da politiche europee che hanno visto gli agricoltori come avversari anziché alleati dell'ambiente. Si impegna quindi a promuovere un cambiamento di prospettiva, considerando gli agricoltori come custodi dell'ambiente.


Per maggiori informazioni e per ricevere una consulenza personalizzata prendi un appuntamento su Whatsapp al numero 085 9210848.

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2 In Evidenza - 08 mar 2024

Cia Chieti-Pescara celebra l'8 Marzo: in Abruzzo oltre 15.000 imprese guidate da donne ma occorrono più incentivi

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Cia Chieti-Pescara si unisce alla celebrazione e al riconoscimento del ruolo fondamentale delle donne nel settore agricolo dell'Abruzzo. I recenti dati statistici evidenziano che oltre 15.000 imprese agricole sono guidate da donne nella regione, rappresentando il 35% del totale delle imprese agricole abruzzesi.


Questo dato, che supera la media nazionale, sottolinea il contributo straordinario delle donne abruzzesi alla crescita economica e al progresso sociale della regione. L'Abruzzo si piazza al quinto posto in Italia per l'incidenza di imprenditrici agricole, dimostrando un impegno senza pari nel promuovere l'eguaglianza di genere e l'opportunità imprenditoriale per le donne.


Tuttavia, è importante sottolineare che nonostante il significativo contributo delle donne nel settore agricolo, mancano provvedimenti dedicati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e nella Politica Agricola Comune (PAC). Le agricoltrici sono state escluse dagli incentivi ad hoc della misura “Più Impresa”, non rifinanziata dall’ultima legge di Bilancio, e colpite dal netto peggioramento di “Opzione Donna”.


La Presidente di Donne in Campo-Cia Abruzzo, Annamaria D’Alonzo, ribadisce l'importanza di promuovere politiche e iniziative che sostengano e valorizzino il ruolo delle imprenditrici agricole: "È fondamentale sottolineare che, tuttora, alle agricoltrici, così come a tutte le lavoratrici autonome, viene riconosciuta solo la maternità obbligatoria, con un’indennità economica spesso insufficiente. È preoccupante constatare che non sono coperte né la maternità a rischio né il congedo parentale per assistere familiari con disabilità. Questa situazione evidenzia la necessità urgente di riforme e politiche che garantiscano diritti e protezione sociale per tutte le donne lavoratrici”, continua D’Alonzo, “In questa Giornata riconosciamo l'importanza di adottare misure concrete per garantire l'uguaglianza di genere e il sostegno all'imprenditoria femminile nel settore agricolo".


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2 INAC - 06 mar 2024

Proroga Ape Sociale 2024: tutte le novità previste dalla Legge di bilancio

La legge di bilancio 2024 ha previsto la proroga della cosiddetta Ape Sociale fino al 31 dicembre 2024. L'Ape Sociale, è un meccanismo sperimentale che permette ai lavoratori in situazioni di disagio di poter andare in pensione anticipatamente.

Categorie interessate

Nessuna novità per quanto riguarda le categorie interessate, che restano quelle previste dalla legge 232/2016 (disoccupati, invalidi almeno al 74%, caregivers, gravosi). In particolare, per quanto riguarda le professioni gravose, oltre alle categorie standard previste dall’allegato C della legge 232/2016 il beneficio continua ad applicarsi anche alle 23 categorie introdotte dal 2022 dalla cd. commissione Damiano. Così come restano le agevolazioni contributive per edili e ceramisti.

Tra i beneficiari del provvedimento vi sono anche i "soggetti che al momento della richiesta e da almeno sei mesi assistono il coniuge, l’unito civilmente o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave ai sensi della legge n.104/1992" e gli "invalidi con un grado di invalidità pari o superiore al 74%", in entrambi i casi con almeno 30 anni di contribuzione.

Secondo quanto previsto dall'art.38, comma 5, della legge n.448/1998 gli invalidi di guerra di 1ª categoria sono automaticamente considerati disabili con handicap grave ai sensi della legge n.104/1992; gli invalidi di guerra di altre categorie necessitano invece del riconoscimento da parte della ASL di competenza.

Introdotta incumulabilità della prestazione con redditi da lavoro dipendente autonomo

Viene, invece, introdotta l’incumulabilità della prestazione con i redditi da lavoro dipendente ed autonomo fatta eccezione per i redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale entro il limite annuo di 5.000 euro. In caso di svolgimento di attività lavorativa o autonoma o occasionale autonoma, con reddito superiore ai 5.000 euro annui, si decade dalla prestazione. Ai fini della decadenza rilevano le attività svolte dalla decorrenza della prestazione fino al raggiungimento del requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia.

Così come ai fini del superamento del requisito reddituale, per il lavoro autonomo occasionale, si fa riferimento al reddito annuo percepito nel periodo di godimento dell’Ape, quindi rilevano anche i redditi riferiti ad attività svolta nel periodo precedente la decorrenza della prestazione e nel periodo successivo al compimento dell’età per la vecchiaia.


Coloro che hanno ricevuto la certificazione dei requisiti di accesso in anni precedenti il 2024, sono soggetti al vecchio limite di incumulabilità, che prevede la compatibilità con i redditi da lavoro dipendente o parasubordinato nel limite di euro 8.000 annui e con i redditi da lavoro autonomo entro il limite di euro 4.800.

Le scadenze per la presentazione delle domande

Confermate le scadenze per la presentazione delle domande di certificazione dei requisiti di accesso:
  • dal 1° gennaio al 31 marzo (istanza tempestiva);
  • dal 1° aprile al 15 luglio;
  • dal 16 luglio al 30 novembre (istanza tardiva).


Per maggiori chiarimenti e informazioni prenota un appuntamento al numero unico 085 9210848 oppure rivolgiti ai nostri uffici.



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2 INAC - 28 feb 2024

Pensione lavoratori "precoci", quali sono i requisiti per averne diritto

Per richiedere la pensione anticipata per i lavoratori "precoci" che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi, servono almeno 12 mesi di effettivo lavoro prima dei 19 anni di età, oltre che gli ulteriori requisiti previsti dalla norma.

Sono lavoratori “precoci” coloro che hanno svolto attività lavorativa prima del compimento dei 19 anni di età, per almeno 12 mesi effettivi, anche se in modo non continuativo. 


La certificazione può essere richiesta:

  • dai lavoratori e dalle lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato,
  • dai lavoratori e dalle lavoratrici iscritte presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi (Artigiani, Commercianti e Coltivatori diretti, Coloni e Mezzadri), purché, in entrambi i casi, possano rientrare in una delle categorie meritevoli di tutela, così come indicate dalla legge e di seguito specificate. 


Per accedere alla pensione per lavoratori “precoci” bisogna trovarsi in una delle quattro condizioni che seguono:


  • essere in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’art. 7, Legge n. 604/1966, e aver concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione spettante da almeno tre mesi;
  • assistere e convivere, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, Legge n. 104/1992. Dal 1° gennaio 2018, rientrano in tale categoria anche i soggetti che assistono, un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. 
  • avere una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
  • essere lavoratore o lavoratrice dipendente addetto alle cosiddette attività gravose e che svolgere tali attività da almeno sette anni negli ultimi dieci o da almeno sei anni negli ultimi sette prima del pensionamento, oppure essere un lavoratore o una lavoratrice che svolge lavori usuranti.


Per l’accesso alla pensione anticipata per i lavoratori “precoci” è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa. Questo trattamento pensionistico, infatti, non è cumulabile con i redditi da lavoro subordinato ed autonomo, prodotto in Italia e all’estero, per il periodo che intercorre tra la decorrenza di pensione e fino a quello che sarebbe stato il momento di perfezionamento dei requisiti previsti per la pensione anticipata per la generalità dei lavoratori.


Se il titolare di pensione percepisce, in questo periodo, redditi da lavoro, la pensione è sospesa fino alla conclusione del periodo di anticipo, con l’eventuale recupero da parte dell’INPS delle somme di pensione percepite indebitamente.

La pensione per lavoratori “precoci” è soggetta alla “finestra mobile” di 3 mesi. La pensione, quindi, fermo restando il perfezionamento di tutti i requisiti previsti dalla legge, potrà avere decorrenza dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della relativa domanda.


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2 In Evidenza - 13 feb 2024

Decontribuzione per mamme lavoratrici, anche in agricoltura

La legge di bilancio per il 2024 ha introdotto il "Bonus mamme", che consiste nell'esenzione dalla contribuzione previdenziale pari al 9,19% della retribuzione, fino a un massimo di 3.000 euro all'anno, suddivisibili su base mensile, per le donne con almeno tre figli.

In via sperimentale per il 2024, il bonus è esteso anche alle madri con due figli.

L'agevolazione è destinata a tutte le lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato (incluse quelle agricole, in somministrazione e in apprendistato) con contratto a tempo indeterminato. Le lavoratrici domestiche non sono considerate idonee.

Le madri che soddisfano i requisiti a gennaio 2024 possono beneficiare dell'esonero a partire da quel mese. Se il secondo figlio nasce durante l'anno, il bonus sarà valido dal mese di nascita fino al decimo anno del bambino.

Nel 2025 e nel 2026, il beneficio è concesso alle madri con la nascita del terzo figlio e dura fino al diciottesimo anno dell'ultimo figlio.




Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti, rivolgiti ai nostri uffici o prendi un appuntamento su Whatsapp al numero unico 085 9210848.

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