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1 In Evidenza - 20 dic 2025

Cia: anche l’Abruzzo in prima linea a Bruxelles al fianco gli agricoltori europei

Una giornata storica per l’agricoltura europea: oltre 10mila produttori e centinaia di trattori hanno sfilato per le strade di Bruxelles, davanti al Parlamento Ue, per chiedere un futuro sostenibile e competitivo per il settore.

Cia–Agricoltori Italiani era presente in prima linea, con delegazioni da tutta Italia e, in particolare, una folta rappresentanza dall’Abruzzo, che ha voluto ribadire il sostegno agli agricoltori italiani ed europei.

La mobilitazione, sostenuta da oltre 40 organizzazioni agricole dei 27 Stati membri riunite nel Copa-Cogeca, ha lanciato un messaggio chiaro alle istituzioni europee: la riforma della Pac post 2027, così come proposta, è inaccettabile. I produttori hanno chiesto di ascoltare chi ogni giorno garantisce cibo, lavoro e futuro ai territori, denunciando tagli di bilancio, scelte politiche penalizzanti, concorrenza sleale e burocrazia opprimente.

Sul palco di Place du Luxembourg, davanti al Parlamento Ue, il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, ha sottolineato: “Non accetteremo scelte che indeboliscono il settore. È il momento di cambiare rotta e ascoltare gli agricoltori, il cuore pulsante dell’Europa.”

La partecipazione dell’Abruzzo testimonia l’unità e la determinazione dei territori italiani nel difendere un’agricoltura forte, sostenibile e sicura.

"La nostra presenza dall’Abruzzo a Bruxelles dimostra quanto i nostri agricoltori sentano sulla propria pelle le conseguenze di scelte europee lontane dalla realtà dei territori” – ha dichiarato Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. “La Pac post 2027, così come impostata, rischia di penalizzare in modo particolare le regioni come la nostra, caratterizzate da aree interne, agricoltura familiare e produzioni di qualità. Chiediamo un’Europa che investa davvero in chi presidia il territorio, garantisce sicurezza alimentare e tutela l’ambiente, riducendo burocrazia e concorrenza sleale. Senza agricoltori non c’è futuro né per l’Abruzzo né per l’Europa.

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1 In Evidenza - 20 dic 2025

Cia in piazza a Bruxelles. Agricoltura non si svende, con riforma Pac a rischio 270mila aziende


“Siamo in piazza per dire no a un’Europa che svende l’agricoltura, mette le armi davanti al cibo, compromette la sicurezza alimentare dell’Unione e rischia di far chiudere, solo in Italia, oltre 270mila aziende del settore. È inaccettabile: o arriva una scossa politica forte e un cambio di rotta deciso o si condanna il nostro futuro”. Questo l’appello del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dalla grande manifestazione a Bruxelles, con 10mila produttori e centinaia di trattori provenienti da ogni parte del continente.


In prima linea la folta delegazione Cia, riunita sotto lo striscione “Ursula, basta bugie”, con cartelli che parlano chiaro: “Pac post 2027: non è una riforma, è la fine dell’agricoltura”, “Agricoltori senza Pac, Europa senza cibo” e “Terra chiama Ursula, la sicurezza siamo noi”. Una presa di posizione netta, a tutela di tutti i cittadini europei, contro la proposta della Commissione targata von der Leyen, che vuole tagliare le risorse del 22%, sottraendo all’Italia 9 miliardi di euro, e far confluire la Pac in un fondo unico, generando competizione tra settori, mettendo a rischio il mercato comune e colpendo al cuore il sistema produttivo europeo e nazionale.


Un allarme che non è solo politico, ma supportato da dati concreti. Secondo le stime di Cia, infatti, se confermata, la proposta di riforma della Pac post 2027 con meno risorse e fondo unico potrebbe avere effetti devastanti per l’agricoltura italiana, mettendo a rischio la sopravvivenza di 270mila aziende del settore, pari a quasi un terzo del totale (31,65%), a partire dalle più piccole e vulnerabili. Le conseguenze sarebbero diffuse su tutto il territorio: -26% al Nord, -33% al Centro e fino al -51% al Sud, colpendo in modo particolare le aree rurali e interne e aggravando divari economici e sociali già profondi. Guardando ai singoli comparti, il prezzo più alto ricadrebbe sui seminativi (-64%), sull’olivicoltura (-27%) e sulla zootecnia (-5%).


“Non è una riforma tecnica, è un vero e proprio cambio di paradigma -ha evidenziato il presidente di Cia-. La Pac è la politica più antica, più solida e più europea che esista. Ha garantito per oltre 50 anni stabilità, reddito, presidio del territorio e sicurezza alimentare. Smantellarla significa indebolire l’Europa”. Una scelta che appare ancora più miope e pericolosa se letta nel contesto globale. “Non possiamo permetterci che l’Ue disinvesta sull’agricoltura -ha sottolineato Fini- mentre gli altri grandi attori mondiali, dagli Stati Uniti alla Cina, stanziano risorse sempre più importanti a difesa e sostegno del settore primario”.


È in questo scenario che si inseriscono anche le altre ragioni della mobilitazione, dalla richiesta di una linea europea più ferma sugli accordi commerciali, per contrastare la concorrenza sleale e garantire reciprocità nelle regole e nei controlli, fino alla necessità di una semplificazione reale che liberi le imprese agricole da burocrazia e vincoli inutili.


“Quella che arriva oggi non è una protesta di categoria, ma un richiamo politico a tutte le istituzioni Ue. La Pac non è il passato dell’Europa, è una scelta strategica per il suo futuro -ha concluso il presidente di Cia-. Senza una politica agricola forte e autonoma non c’è cibo sicuro, tutela dell’ambiente, resilienza dei territori e futuro delle comunità. Ora è il momento che Bruxelles stia dalla nostra parte e scelga davvero di essere alleata di chi produce. Noi non ci fermeremo qui: continueremo a far sentire la nostra voce, con determinazione e senza arretrare di un passo”.

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2 In Evidenza - 17 dic 2025

Nutrire il Futuro 2.0: per la prima volta insieme Istituto Agrario e Alberghiero

Si è svolto ieri, 16 dicembre 2025, presso l’IPSEOA “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria l’evento finale del progetto “Nutrire il Futuro 2.0”, iniziativa realizzata con il contributo della Camera di Commercio Chieti-Pescara che ha rappresentato un’importante esperienza di integrazione tra formazione, filiera agroalimentare e valorizzazione del territorio.

Un progetto innovativo che ha segnato un passaggio storico: per la prima volta due scuole strategiche per l’agroalimentare, l’Istituto Agrario e l’Istituto Alberghiero, hanno lavorato insieme in un percorso strutturato, mettendo in dialogo produzione agricola, trasformazione e cultura enogastronomica.

Protagonisti della giornata sono stati gli studenti. I ragazzi dell’Istituto Agrario “Cosimo Ridolfi” di Scerni hanno studiato, analizzato e presentato alcune eccellenze dell’agroalimentare abruzzese, tra cui Ventricina del Vastese, Peperone Dolce di Altino, Aglio Rosso di Sulmona, Zafferano dell’Aquila, Patata del Fucino e Mostocotto, approfondendone origine, filiera, tracciabilità e caratteristiche qualitative.
Le competenze acquisite hanno poi incontrato quelle degli studenti dell’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria che, affiancati dai docenti, hanno trasformato la ricerca in piatti, dando vita a un pranzo interattivo che ha raccontato il territorio attraverso il cibo.

L’evento è stato arricchito dalla presenza di numerose autorità e partner del progetto: Giuseppe Finamore, sindaco di Villa Santa Maria, Gianluca De Santis della Camera di Commercio Chieti-Pescara, Ettore Cianchetti Presidente dell’Associazione ISA e David Falcinelli del Mercato Contadino di Pescara, che ha moderato l’incontro e intrattenuto i ragazzi con approfondimenti e spiegazioni sui prodotti tipici.

Mettere insieme, per la prima volta, un istituto agrario e uno alberghiero significa costruire una visione completa della filiera agroalimentare, dalla terra al piatto. È un investimento sui giovani, sulle competenze e sul futuro del nostro territorio”, ha dichiarato Domenico Bomba, Presidente CIA Chieti-Pescara.

Sulla stessa linea il Direttore CIA Chieti-Pescara, Alfonso Ottaviano, che ha sottolineato il valore strategico dell’iniziativa, “Nutrire il Futuro 2.0 dimostra quanto sia fondamentale partire dalla formazione per rafforzare l’agroalimentare italiano. I ragazzi hanno lavorato su prodotti identitari, imparando che dietro ogni eccellenza c’è agricoltura, cultura, tutela e responsabilità. Inoltre”, continua, “progetti come questo sono cruciali per valorizzare le scuole delle aree interne, che spesso possono incontrare difficoltà legate a risorse e opportunità. Dare visibilità e opportunità formative a queste realtà significa investire sul futuro dei territori e dei giovani che li abitano”.

Il progetto si inserisce inoltre in un contesto più ampio: il riconoscimento UNESCO della cultura alimentare italiana, che valorizza non solo la cucina, ma l’intero sistema produttivo fatto di territori, agricoltori, tradizioni e saperi.

“Vedere i nostri studenti trasformare le eccellenze agroalimentari in piatti creativi è una soddisfazione enorme. La collaborazione con l’agrario apre nuove prospettive formative e professionali”, ha dichiarato Marilena Montaquila, Dirigente IPSEOA Alberghiero.


“I nostri ragazzi hanno avuto l’opportunità di valorizzare le produzioni del territorio, mentre collaborare con l’alberghiero ha reso l’esperienza concreta e tangibile, unendo teoria e pratica”, ha affermato Antonietta Ciffolilli, Dirigente Istituto Agrario.

“Nutrire il Futuro 2.0” conferma così il successo di un’iniziativa capace di unire scuole, filiere e istituzioni, mettendo al centro i giovani e il valore dell’agroalimentare come leva di sviluppo culturale, sociale ed economico.

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1 In Evidenza - 10 dic 2025

La cucina italiana entra nel Patrimonio Unesco. Cia, premiati agricoltura e territori

La forza del Made in Italy agroalimentare sta nella stretta sinergia tra agricoltura e ristorazione, tra chi produce e chi trasforma. Nella collaborazione lungo la filiera, dal campo alla tavola, risiede il valore aggiunto del cibo italiano nel mondo. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, commenta con soddisfazione l’ingresso ufficiale della cucina italiana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco.


“La cucina nazionale è un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali. Saperi e sapori -sottolinea Fini- che riflettono l’immensa biodiversità di prodotti e territori rappresentata dalla nostra agricoltura e valorizzata nelle tante ricette di agriturismi e ristoranti che raccontano cultura e tradizioni regionali. Così vaste e peculiari da rendere la cucina tricolore la più amata e ricercata anche all’estero”.


Per il presidente di Cia, il riconoscimento Unesco – frutto dell’impegno del governo e di un grande lavoro di squadra anche con le organizzazioni agricole – “rappresenta una nuova, grande opportunità per tutelare, garantire e promuovere sempre di più la cucina italiana nel mondo, a partire dai prodotti agricoli”.

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1 In Evidenza - 05 dic 2025

Ue: Cia, accordo su Ngt svolta storica che agricoltori aspettavano da anni


“Finalmente, dopo mesi di laboriose trattative che hanno visto Cia-Agricoltori Italiani in prima fila, l’Ue ha raggiunto un accordo preliminare che permetterà di produrre piante utilizzando New Genomic Techniques (NGT) ovvero, Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). Noi ne abbiamo sempre sostenuto con convinzione l’importanza strategica e continueremo a vigilare per consentire che questo strumento sia accessibile per tutti gli agricoltori”. Così, il presidente di Cia, Cristiano Fini, commenta la svolta storica che consentirà al mondo agricolo di affrontare le sfide della transizione green, contrastando con efficacia le malattie delle piante e i cambiamenti climatici.

Secondo Cia, con questo accordo l’Ue non è più fanalino di coda a livello internazionale e dimostra di voler tutelare il settore agroalimentare, investendo in tecnologia per renderlo più forte e competitivo e riducendo la dipendenza dai Paesi terzi.

“I critici delle Tea hanno parlato di ‘nuovi Ogm’ ma così non è -aggiunge Fini- perché il miglioramento genetico che si ottiene con queste tecniche esclude qualsiasi trasferimento di Dna tra organismi appartenenti a specie diverse. In questo modo possiamo rispondere alle esigenze e alle difficoltà che i nostri agricoltori fronteggiano ogni giorno. Nessun passo indietro, ora, per la prossima approvazione finale da parte della plenaria di Parlamento europeo e Consiglio”.

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1 In Evidenza - 05 dic 2025

Grano: Cia a Icqrf, prezzi borse merci sotto costi produzione. Serve monitoraggio contro pratiche sleali


Cia-Agricoltori Italiani auspica il pronto e deciso intervento dell’ICQRF – Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, per verificare eventuali pratiche commerciali sleali che penalizzino gli agricoltori e compromettano la trasparenza del mercato cerealicolo. L’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) ha pubblicato il monitoraggio dei costi medi di produzione per la campagna 2025 del frumento duro e tenero. Dai dati emerge che le principali borse merci continuano a quotare il grano duro su livelli molto inferiori ai costi di produzione sostenuti dagli agricoltori.

Ad esempio, nelle regioni del Sud, il costo medio di produzione per il grano duro è stato rilevato da ISMEA a 318 euro a tonnellata, mentre le quotazioni della borsa merci di Foggia oscillano tra 287 e 290 euro. Situazione analoga si riscontra a Bologna, dove il costo medio di produzione è di 302,9 euro a tonnellata, ma le quotazioni si attestano tra 276 e 281 euro. Questi dati confermano una situazione di marcata criticità per il settore cerealicolo nazionale, con il rischio concreto di disimpegno da parte degli agricoltori nella prossima campagna di semina.

Alla luce delle novità normative che hanno rafforzato la disciplina contro le pratiche commerciali sleali, si ritiene urgente intensificare il monitoraggio delle borse merci, verificando eventuali violazioni che danneggiano la redditività degli agricoltori e la trasparenza dei mercati.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 15 nov 2024

Legge di Bilancio: le proposte Cia presentate a Palazzo Chigi


Misure volte a favorire il ricambio generazionale e interventi che aiutino la liquidità degli imprenditori agricoli, oltre ad azioni che contrastino con forza sia le emergenze fitosanitarie che l’impatto preoccupante del climate change, garantendo allo stesso tempo la messa in sicurezza del nostro territorio. Questi i principali temi affrontati dal presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, alla riunione, a Palazzo Chigi, fra governo e associazioni datoriali sul disegno di legge di bilancio, presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. 

Per Cia è irrinunciabile anche l’istituzione di un Fondo Unico destinato alle emergenze fitosanitarie. Si tratterebbe di uno strumento unico che, eliminando la frammentazione prevista dalle tante disposizioni normative in materia, avrebbe il vantaggio di essere di più flessibile attuazione, così da intervenire al verificarsi di crisi fitosanitarie che, con cadenza sempre più diffusa e strutturale, incidono sulla redditività delle imprese agricole. Allo stesso tempo, si chiede un fondo unico destinato a risarcire danni diretti e indiretti causati dalle epidemie. In merito alle misure per favorire il ricambio generazionale nei campi, per Cia è necessario reintrodurre, per l’anno 2025, lo sgravio contributivo a favore dei giovani agricoltori, che era stato soppresso nel 2024. Va, inoltre, rifinanziato il fondo per le emergenze in agricoltura, riorientando le finalità della misura su interventi per sostenere i comparti in crisi.

Per quanto concerne gli interventi che riguardano il sistema creditizio, si ritiene urgente l’introduzione di contributi da destinare alla copertura dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l’anno 2024 sui prestiti bancari.

Contro gli effetti del climate change, Cia ha, invece, chiesto al Governo di introdurre uno strumento ad hoc, volto a incentivare interventi di messa in sicurezza e manutenzione del suolo attuati dalle imprese agricole, per favorire la tutela ambientale e paesaggistica e contrastare il dissesto idrogeologico.

Nella prossima manovra, ha poi aggiunto Fini, deve trovare spazio anche il rifinanziamento del contributo a sostegno del settore suinicolo travolto dall’emergenza peste suina africana, così come serve nominare un commissario straordinario nazionale per la Xylella per prevenire la diffusione del patogeno in altri territori e avviare un piano espianti, per nuova fase di sviluppo dell’olivicoltura nazionale. 

Altrettanto importante, la proroga del bonus ZES unica per l’agricoltura, mentre sul versante pensioni minime l’aumento di 3 euro è irrisorio, considerato che l’Inps certifica una perdita del potere d’acquisto del 15,7% delle pensioni degli italiani.

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1 In Evidenza - 15 nov 2024

Al via le “Giornate” della spesa consapevole. Novembre Cia con la vendita diretta


Promuovere un'alimentazione più sostenibile, rispettare l’ambiente e la biodiversità, evitare lo spreco, privilegiare i prodotti locali e della tradizione a tavola. Sono questi gli obiettivi della “Giornata nazionale della spesa consapevole”, la campagna che nel mese di novembre toccherà tutta Italia per iniziativa de La Spesa in Campagna, l’associazione per la vendita diretta di Cia-Agricoltori Italiani.

Arriverà a Milano, Torino, Padova, Firenze, Perugia, Pescara, ma anche Vasto e Fano, Portici e Montesano Salentino, per altrettante tappe, tutte dal 17 al 24 novembre. L’anteprima è andata in scena a Imperia, in occasione di Olioliva.

Attraverso le proprie scelte di acquisto informate e una maggiore collaborazione reciproca con gli agricoltori, i cittadini avranno l’occasione di diventare protagonisti della filiera alimentare. La rete de La Spesa in Campagna-Cia, vuole così favorire e incentivare sempre di più le relazioni dirette tra produttori e consumatori, da un lato per sostenere e valorizzare l'agricoltura Made in Italy, dall'altro per consentire alle persone di poter scegliere più responsabilmente cosa portare in tavola.

Serve costruire insieme una nuova e vera cittadinanza alimentare, è quanto sostenuto dall’Associazione di Cia. Per questo la scelta di indire una giornata e una settimana dedicata, veicolando in modo capillare i valori del progetto e lasciando che le varie tappe si parlino, attivando un circolo virtuoso intorno a una rinnovata capacità di vivere, in modo sano e secondo la più corretta informazione, gli acquisti e i consumi alimentari. Ecco perché, già dall’evento a Imperia, le vere protagoniste sono state le produzioni locali di qualità degli agricoltori Cia, a partire dall’olio extravergine d’oliva, in partnership con Italia Olivicola e le sue Op territoriali collegate.

Tra le chicche di questa iniziativa il taccuino, distribuito per appuntare tutti i preziosi suggerimenti forniti dagli agricoltori sulla stagionalità delle materie prime e i valori nutrizionali, messi a punto dall’Università Campus Bio-Medico di Roma. Allo stand di Cia Imperia (in via Bonfante, angolo piazza Dante) l’anteprima ha svelato questi e altri dettagli della campagna, come la bottiglia da 100 ml di olio extravergine dell’Organizzazione di Produttori O. R. O. Liguria che riunisce oltre 140 operatori e i corsi a cura dell’Organizzazione Assaggiatori Liguri (O.A.L.) per scoprire i metodi di valutazione dell’olio EVO, i sistemi di raccolta, conservazione e trasformazione delle olive.

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2 In Evidenza - 11 nov 2024

Sicurezza e salute in agricoltura: crescono infortuni e malattie professionali

Si è tenuta ieri ad Atessa, presso l’Hotel Ristorante La Masseria, una giornata di approfondimento organizzata da ANP e CIA Chieti-Pescara sul tema della sicurezza per i pensionati in agricoltura, con una particolare attenzione alla prevenzione degli infortuni e alla salute sui luoghi di lavoro. L’evento ha visto una partecipazione di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e operatori agricoli.


Dai dati INAIL condivisi durante l’incontro, è emerso che nei primi sei mesi del 2024 in Abruzzo si sono verificati 8.669 infortuni sul lavoro in agricoltura, con una riduzione del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, i numeri restano significativi: nello specifico nella provincia di Chieti si denunciano 2.659 infortuni, 1.922 in provincia dell’Aquila, nella provincia di Pescara 1.674 e in provincia di Teramo 2.414 infortuni.


L'evento ha voluto sottolineare l’importanza di queste statistiche per promuovere una maggiore consapevolezza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro agricoli e spingere verso politiche di prevenzione più efficaci.


Nel corso della mattinata, si sono susseguiti interventi di professionisti ed esperti della sicurezza sul lavoro.

Danilo Bolognese, esperto di sicurezza nei luoghi di lavoro, ha discusso degli obblighi normativi in agricoltura, con un focus particolare sui lavoratori pensionati, spiegando come garantire un ambiente sicuro anche per chi è esposto a rischi anche in età avanzata.

Alcide Massaro di SPSAL ASL Chieti ha illustrato il ruolo dell’ASL nel monitoraggio della sicurezza agricola, includendo le attività di controllo e i dati sugli infortuni, evidenziando la necessità di un sistema di monitoraggio più puntuale.

Lorenzo Fantini, esperto di sicurezza, ha fornito un’analisi dell’impatto economico degli infortuni agricoli sulla spesa pubblica, sottolineando come la prevenzione possa tradursi anche in un risparmio per il sistema sanitario e previdenziale.


L’incontro, moderato da Alfonso Ottaviano, direttore CIA Chieti-Pescara, si è concluso con l’intervento di Nicola Antonio Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, che ha ribadito l’impegno dell’associazione a sostenere i lavoratori agricoli e a promuovere ulteriori iniziative per garantire sicurezza e salute sul lavoro.


La giornata è proseguita con la tradizionale festa intrattenuta dal comico Stellina e l’orchestra Rapsodia.


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1 In Evidenza - 08 nov 2024

Eima: Cia, legge su agricoltori under 40 ancora ferma. Subito i decreti attuativi


Tra tre mesi la tanto attesa legge sull’imprenditoria agricola giovanile compirà un anno dalla sua approvazione in Parlamento, ma non c’è ancora traccia dei decreti attuativi per utilizzare le già scarse risorse messe a disposizione. Cia-Agricoltori Italiani e Agia, la sua Associazione dei giovani imprenditori attivano di nuovo il countdown per le istituzioni e da Eima, in corso a Bologna Fiere, rilanciano l’impegno, in prima linea, per traghettare la norma oltre gli ostacoli della burocrazia.

Per questo, continua il dialogo diretto con il presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei deputati e primo firmatario della legge, Mirco Carloni, intervenuto oggi in fiera, alla Sala Quadriportico, per l’incontro promosso da Agia-Cia proprio sul futuro del comparto e sul ruolo del ricambio generazionale nei campi, dando seguito al lavoro congiunto già portato avanti per la stesura della legge.

“Al momento, però, abbiamo un’attuazione con le quattro frecce -hanno commentato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, e di Agia-Cia, Enrico Calentini-. Così, nonostante la soddisfazione per il percorso intrapreso insieme e che ha recepito diverse delle nostre proposte, siamo ancora ai nastri di partenza. I decreti dedicati agli sgravi fiscali, come per le spese notarili e la formazione, sono prioritari”.

Il nodo risorse, poi, il più dibattuto dopo l’iniziale annuncio dei 200 milioni euro in arrivo con la legge Carloni, di cui 156 milioni dal 2024 al 2029. “Il primo anno, per il quale era stato previsto uno stanziamento di 15 milioni di euro per il primo insediamento, è già sfumato -aggiungono Fini e Calentini- e non abbiamo evidenza degli importi effettivi, come dell’uso che se ne vorrà fare nel breve e medio termine. Abbiamo condiviso subito l’approccio della legge 36, soprattutto nella volontà di dare ai giovani strumenti d’investimento importanti per l’accesso al credito e, quindi, per lo sviluppo vero della loro imprenditorialità. Adesso, dobbiamo fare quadrato affinché la riforma strutturale introdotta, si dimostri davvero smart nella sua applicazione, altrimenti diventerà puro esercizio anacronistico”.

Infine, l’Onilga, l’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile in agricoltura, istituito lo scorso luglio, ma mai convocato, quando per Agia-Cia rappresenta un contesto indispensabile al disegno di nuove politiche coerenti con i tempi e con i risultati finora raggiunti, anche in linea con gli obiettivi Ue e la risoluzione Carvalhais sul ricambio generazionale nel comparto”.

“Torniamo a condividere il planning delle azioni per il futuro dell’agricoltura di cui i giovani imprenditori sono il motore, soprattutto sul fronte della meccanizzazione, facendo leva, anche a livello Ue, sul sostegno ai giovani del designato commissario Ue all'Agricoltura, Christophe Hansen, che si è detto pronto a lavorare su una strategia per il ricambio generazionale e per un osservatorio sui terreni agricoli, l’appello conclusivo di Agia-Cia che, non a caso, ha coinvolto nel confronto a Eima anche il mondo della scuola, con la Rete degli Istituti Agrari senza Frontiere, ma anche Fao, FederUnacoma e Image Line, partner strategici per più innovazione e inclusività.

I DATI SULL’IMPRENDITORIA GIOVANILE IN AGRICOLTURA - Oggi sono il 7,5% le aziende agricole condotte in Italia da giovani agricoltori, che concorrono però al 15% dell'economia del settore. L’età media dei capi azienda in agricoltura è pari ai 63 anni e il rapporto tra imprese con titolari over 65 e quelle under 40 quasi di cinque a una, mentre nel resto d’Europa è di poco inferiore a tre contro una (fonte Ismea). Il Paese conta più di 1,3 milioni di aziende agricole, ma non più di 400 mila si dicono professionali, le uniche in grado di sostenere il passaggio generazionale. Di queste, almeno 300 mila hanno un titolare over 45 anni e poco meno della metà (circa 180 mila), addirittura over 55. Le altre centomila sono gestite da giovani under 45 anni, multifunzionali, innovativi e per la sostenibilità (fonte Crédit Agricole Italia).

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2 In Evidenza - 06 nov 2024

Evento "Nutrire il Futuro", all’Agrario di Scerni partecipazione e consapevolezza per una sana alimentazione

Si è tenuto questa mattina, presso l'Aula Magna dell'Istituto Tecnico Agrario "C. Ridolfi" di Scerni, l'evento "Nutrire il futuro", un'importante iniziativa dedicata alla promozione di una corretta educazione alimentare e alla valorizzazione dei prodotti locali. Sostenuta dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, la manifestazione ha riunito istituzioni, esperti del settore agroalimentare e studenti, con l'obiettivo di diffondere maggiore consapevolezza sull'importanza di adottare stili di vita sani e sostenibili.


La giornata si è aperta con la presentazione del progetto, curata da Alfonso Ottaviano, Direttore Cia Chieti-Pescara, che ha illustrato il ruolo cruciale della sensibilizzazione giovanile per garantire un futuro alimentare migliore sottolineando come l'educazione in ambito nutrizionale debba partire dalle scuole e coinvolgere l'intera comunità.


Sono seguiti i saluti istituzionali, con intervento da parte di Antonietta Ciffolilli, Dirigente scolastico dell'Istituto, che ha espresso soddisfazione per la presenza e il coinvolgimento dei giovani studenti. Domenico Bomba, Presidente Cia Chieti-Pescara, ha ribadito l'importanza della collaborazione tra agricoltori e comunità scolastiche per favorire una cultura alimentare più attenta e consapevole. 


Presente Gennaro Strever, Presidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara, ha sottolineato l'importanza di sostenere le aziende locali che operano nel settore agroalimentare. "Sostenere le nostre imprese", ha dichiarato Strever, "significa rafforzare l'economia del territorio e favorire la produzione di alimenti di qualità, capaci di competere su scala nazionale e internazionale. È essenziale creare un sistema che valorizza i prodotti biologici e le eccellenze del territorio, favorendo la crescita di un mercato consapevole e responsabile".


Beatrice Tortora, Presidente dell'Associazione “La Spesa in Campagna – Cia”, ha parlato della necessità di promuovere un'educazione alimentare mirata, per aiutare le persone a comprendere l'importanza di scegliere cibi sani e di origine controllata. Nicola Quattrocelli, Presidente del Consorzio Mercato Contadino d'Abruzzo di Pescara, ha spiegato l'importanza di supportare i mercati agricoli locali, come strumento per rafforzare il legame tra produttori e consumatori. 

Ettore Cianchetti, oncologo e Presidente dell'Associazione ISA, ha poi fornito indicazioni pratiche sui cibi salutari da includere nella dieta quotidiana. "Consumare prodotti biologici," ha spiegato, "non è solo una scelta individuale, ma un impegno verso il benessere collettivo e ambientale. L'adozione di una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e legumi, possibilmente di produzione locale, aiuta a migliorare la salute generale e a ridurre l'impatto ambientale".

La giornata si è conclusa con una mini lezione sull'olio extravergine d'oliva, tenuta da David Falcinelli, Coordinatore del Mercato Contadino d'Abruzzo a Pescara, che ha guidato gli studenti in una degustazione, illustrando le caratteristiche distintive di questo prodotto d'eccellenza e insegnando a riconoscerne le qualità organolettiche.


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1 In Evidenza - 05 nov 2024

Donne in Campo: le protagoniste del cambiamento agricolo e sociale si riuniscono a Pescara

Una giornata all’insegna dell’impegno, della resilienza e della forza delle donne si è tenuta presso l’Ex Aurum di Pescara, dove l’iniziativa Donne in Campo ha messo in evidenza il ruolo fondamentale delle donne nell’agricoltura e nel sociale. L’evento, organizzato in collaborazione con Ruralità e Solidarietà ETS e Cia Abruzzo, ha raccolto storie e testimonianze che sottolineano come il contributo femminile sia un pilastro per il futuro sostenibile del settore agricolo.

La mattinata si è aperta con un’introduzione di Annamaria D’Alonzo, Presidente di Donne in Campo Abruzzo, che ha ricordato come la figura femminile sia sempre stata parte integrante della storia agricola italiana. Nella prima sessione, intitolata Donne in campo: protagoniste del cambiamento, Maria Luigia Di Blasio, sociologa, ha esplorato il legame tra donne e terra, un vincolo che oggi si rinnova e si arricchisce di innovazione e consapevolezza.

Paola Mosca, coordinatrice regionale dell’associazione, ha presentato dati e analisi che mettono in luce il contributo delle donne in Abruzzo, evidenziando un settore in crescita e ricco di esperienze di successo. In Abruzzo le imprese agricole guidate da donne sono 15.545, pari al 35%, quasi quattro punti percentuali sopra la media nazionale (31,5%), posizionando l’Abruzzo al quinto posto in Italia per incidenza di donne in agricoltura. 

Laura Sette, imprenditrice agricola, ha condiviso il suo viaggio dall’agricoltura tradizionale a nuove modalità che puntano alla sostenibilità. Rosa Giovanna Castagna, Presidente di Donne in Campo Sicilia, si è collegata da remoto per raccontare le battaglie contro il crimine organizzato, esemplificando come le donne possano trasformare la resistenza in resilienza.


La seconda parte della giornata ha visto protagoniste donne impegnate nel sociale. Marta Terranova della Cooperativa Sociale Verbumcaudo ha parlato di legalità e sviluppo agricolo nei territori difficili della Sicilia, mentre Olessia Tambovtseva ha spiegato come la Fattoria del Borgo riesca a valorizzare il tempo condiviso per potenziare le risorse comuni. Paola Di Marco della Fattoria Sociale Villa Irelli ha illustrato come l’agricoltura possa offrire opportunità alle persone con disabilità, e Silvia D’Orsogna, dell’Associazione “Acchiappasogni”, ha narrato il percorso per creare spazi accoglienti e inclusivi.

Un momento di grande rilevanza è stata la firma di un protocollo d’Intesa tra l’associazione “Acchiappasogni”, Donne in Campo e Ruralità e Solidarietà ETS. Questo accordo rappresenta un importante traguardo per consolidare progetti comuni che mirano a promuovere inclusione, sostenibilità e innovazione, con un’attenzione particolare al protagonismo femminile. Pina Terenzi, Presidente di Donne in Campo CIA, e Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, hanno concluso l’evento enfatizzando l’importanza della collaborazione tra agricoltori e istituzioni.

La giornata si è chiusa con un light lunch, offrendo ai partecipanti l’occasione di fare rete e scambiare idee per il futuro.


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