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1 In Evidenza - 15 set 2025

Dazi: Cia, persi già 600 mln nell’export agroalimentare verso gli Usa


Persi 600 milioni di euro nell’export
 di beni agroalimentare verso gli Usaconfrontando il periodo gennaio-luglio del ’25 con i primi 7 mesi dell’anno precedente. Questa l’analisi dell'ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani sul dato Istat appena uscito. Le spedizioni agroalimentari Made in Italy sono in calo per il secondo mese consecutivo: nel mese di luglio si rileva una riduzione del 10% rispetto allo stesso mese del 2024.  I dati confermano, dunque, il rallentamento che ha caratterizzato l'andamento delle vendite delle produzioni agricole e alimentari italiane negli Stati Uniti, dopo l’annuncio dei dazi dell’amministrazione Trump.

Questa, secondo Cia, è una spiacevole novità rispetto alla costante e lunga tendenza di crescita che aveva contraddistinto, negli anni, le vendite del nostro cibo negli Usa. Il rallentamento della crescita mensile è partito proprio nel mese di aprile (solo il +1%) ed è proseguito con lo 0,4% a maggio. Da giugno il primo segno negativo (-3%), che ora arriva al -10% di luglio. Questo trend negativo ha inciso sulla crescita cumulata di tutto il periodo gennaio-luglio 2025. Cia rileva, infatti, che nei primi sette mesi dell’anno l’aumento delle esportazioni è stato del 3%, mentre nello stesso periodo del 2024, l'incremento annuo era valso ben 19 punti percentuali. In termini assoluti, la crescita annua sul mercato americano delle produzioni italiane ha ceduto dunque -nel periodo gennaio-luglio ’25- circa 600 milioni di euro, se confrontata con quella fatta registrare dall’Istat nel 2024. Riguardo alla bilancia commerciale, se si confronta l'avanzo di luglio 2025 con quello di luglio 2024, l’Istat conferma la timida ripresa che si era registrata nel mese di giugno. Il saldo commerciale di luglio cresce di soli 3 punti percentuali su base annua. Tale ripresa è dovuta, esclusivamente, ad una contrazione delle importazioni più marcata rispetto a quella che ha caratterizzato le vendite estere.

Tuttavia, la crescita annua del surplus commerciale (+3%) risulta di gran lunga inferiore rispetto a quella che aveva caratterizzato la bilancia commerciale nel mese di luglio 2024 (+28%).

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2 In Evidenza - 15 set 2025

Dal campo alla tavola: il CIA Village protagonista a Val di Sangro Expo

Cia sarà presente a Val di Sangro Expo, in programma dal 18 al 21 settembre, con un’edizione completamente rinnovata del suo spazio espositivo: il CIA Village, luogo d’incontro e di scoperta dedicato alle eccellenze agricole e alimentari del territorio.

Il CIA Village sarà il cuore pulsante delle attività proposte da CIA: uno spazio dinamico dove la filiera corta diventa protagonista, con percorsi che porteranno i visitatori “dal campo alla tavola” e “dal campo al bicchiere”, valorizzando i prodotti locali e le esperienze culinarie.

Durante le quattro giornate, il pubblico potrà assistere a cooking show realizzati in collaborazione con il GAL Maiella Verde e Slow Food Lanciano, dove i protagonisti non saranno solo i piatti, ma le storie e i valori di chi coltiva e trasforma le materie prime. 

Non mancheranno le esposizioni dei prodotti del mercato contadino “La Spesa in Campagna” di Pescara, insieme ad altre aziende agricole del territorio. E a confermare la vivacità del panorama enogastronomico locale, ci sarà anche la degustazione di birre artigianali del Birrificio Maiella e degustazioni di vino guidate curate dall’AIS – Associazione Italiana Sommelier, pensate per accompagnare gli cooking show e far scoprire abbinamenti di qualità con la cucina locale. 

Spazio anche alla cultura agroalimentare con un focus dedicato all’avvio dell’iter per l’IGP del Peperone dolce di Altino, un riconoscimento che valorizzerà ancora di più uno dei prodotti simbolo dell’identità rurale della Val di Sangro.

Un’attenzione particolare sarà rivolta ai più giovani: le scuole del territorio saranno coinvolte nella presentazione del progetto “Nutrire il Futuro 2.0”, finanziato dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, che promuove corretti stili alimentari e una maggiore consapevolezza sulle scelte quotidiane a tavola.

Inoltre, il CIA Village proporrà aperitivi, momenti conviviali, promozioni e gadget, rendendo lo spazio ancora più accogliente e interattivo.

“Con il CIA Village a Val di Sangro Expo vogliamo raccontare il valore della nostra agricoltura, fatta di filiera corta, sostenibilità e identità territoriale”, sostiene il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “Sarà uno spazio aperto a tutti, dove cittadini, famiglie e giovani potranno scoprire da vicino i prodotti e le storie di chi lavora la terra. È anche un’occasione per guardare al futuro, con progetti che avvicinano le nuove generazioni a un’alimentazione più consapevole e legata al territorio”.

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1 In Evidenza - 05 set 2025

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere le imprese agricole che intendono innovare, migliorare la produttività e adottare soluzioni sostenibili, rafforzando così la competitività del settore.

Dotazione finanziaria e soglie di investimento

Il bando dispone di 15 milioni di euro, così ripartiti:

  • € 7,5 milioni per progetti fino a € 200.000

  • € 7,5 milioni per progetti oltre € 200.000

Sono ammissibili investimenti con:

  • importo minimo: € 20.000

  • importo massimo: € 3.000.000 (le eccedenze non vengono finanziate)

Intensità del sostegno

Il contributo base è pari al 50% delle spese ammissibili, con importanti maggiorazioni nei casi previsti:

  • 80% per giovani agricoltori (≤ 40 anni, insediati da non più di 5 anni)

  • 60% per aziende ubicate in zone montane, ZVN o aree Natura 2000

  • 80% per investimenti ambientali e in energia rinnovabile (es. riduzione inquinanti, efficientamento energetico, sistemi di irrigazione con risparmio idrico)

  • 60% per aziende biologiche (in fase di conversione o mantenimento)

È inoltre possibile combinare il contributo con il prestito Fi.R.A. a tasso zero, così da ridurre ulteriormente il fabbisogno finanziario.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

Imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.), singoli o associati.

Requisiti principali:

  • Iscrizione alla CCIAA con Partita IVA agricola

  • Fascicolo Aziendale aggiornato e validato

  • Dimensione economica ≥ € 15.000 PS (≥ € 10.000 per aziende in montagna o aree svantaggiate)

  • Disponibilità giuridica dei terreni (proprietà, usufrutto o affitto ≥ 9 anni)

  • Realizzazione degli investimenti nel territorio abruzzese

Tipologie di investimenti ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edilizie e infrastrutturali: fabbricati produttivi, serre, invasi idrici, stoccaggi, impianti per autoconsumo, bonifica amianto

  • Macchinari e attrezzature: destinati a produzione, trasformazione, commercializzazione, agricoltura di precisione

  • Software e brevetti legati al ciclo produttivo

  • Spese tecniche: fino al 4% del costo totale (8% in caso di opere edili)

  • Investimenti irrigui: ammessi solo se garantiscono un effettivo risparmio idrico, con sistemi di misurazione e nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE

Scadenza

Le domande devono essere presentate entro il 19 dicembre 2025.


Per maggiori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Danni da fauna selvatica: CIA Abruzzo contesta la nuova procedura regionale e chiede un confronto immediato

CIA Abruzzo esprime profonda preoccupazione per la Delibera Regionale n. 516 del 5 agosto 2025, con cui la Regione ha approvato le nuove modalità operative per la concessione dei contributi per i danni da fauna selvatica.

In rappresentanza di centinaia di aziende agricole e zootecniche, la CIA Abruzzo denuncia l’impraticabilità delle procedure previste e chiede la sospensione immediata del provvedimento, accompagnata dalla convocazione urgente di un tavolo tecnico con le Organizzazioni Professionali Agricole.

“Pur riconoscendo il principio di garantire trasparenza e regole chiare”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “le nuove modalità operative rischiano di trasformarsi in un ostacolo insormontabile per le aziende, già duramente provate dai danni crescenti causati dalla fauna selvatica”.

Tra le criticità segnalate:

  • Oneri procedurali insostenibili e tempi irrealistici, che paralizzano l’attività agricola e rendono difficile presentare domanda;

  • Meccanismi di accertamento iniqui, che espongono le aziende al rischio di sotto-indennizzo, soprattutto per i danni di entità ridotta;

  • Aleatorietà del risarcimento, subordinato alla disponibilità di fondi e privo di un fondo regionale dedicato e adeguatamente finanziato.

Per questo la CIA Abruzzo chiede:

  1. La sospensione della delibera dal 1° settembre 2025;

  2. La riscrittura condivisa delle procedure con le rappresentanze agricole;

  3. L’istituzione di un fondo regionale certo e adeguato;

  4. Il riconoscimento di un risarcimento integrale (100%) dei danni accertati, a tutela del ruolo economico e sociale degli agricoltori.

“Gli agricoltori e gli allevatori non possono essere lasciati soli davanti a un problema che mina la sostenibilità delle imprese e l’equilibrio del territorio”, conclude Sichetti, “Serve una risposta immediata, concreta e condivisa”.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Gaza: Cia, fermare la guerra e la carestia in atto

È inaccettabile usare la fame come arma di guerra. Anche l’Onu certifica che a Gaza è in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della Global Sumud Flotilla.   


“L’accesso al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti -dice il presidente nazionale Cristiano Fini-. Come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la Striscia. Migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali”. Adesso, continua Fini, “auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perché non è tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”. 

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1 In Evidenza - 01 set 2025

CIA Abruzzo: “Agricoltura al primo posto per imprenditori over 70. Urgente investire su giovani"

L’agricoltura è il settore più colpito dall’invecchiamento imprenditoriale in Italia. Quasi un titolare su tre (28,3%) ha oltre 70 anni e più di due su tre superano i 55 anni. In Abruzzo, la situazione è ancora più marcata: secondo i dati Unioncamere e InfoCamere, il 14% delle aziende agricole è guidato da over 70, mentre i giovani sotto i 25 anni sono appena 330 su oltre 44.000 imprese.

Un fenomeno che si inserisce in un quadro di forte riduzione strutturale: dal 2010 al 2025 hanno chiuso i battenti 182.424 imprese agricole in Italia, pari a una contrazione del 21%, con oltre 200mila imprese individuali scomparse. In Abruzzo, la provincia di Chieti figura tra le più colpite a livello nazionale, con il 17,6% di over 70 tra i titolari e un incremento di quasi 5 punti percentuali in dieci anni.

“Il settore agricolo resiste, ma senza ricambio generazionale rischia di non avere futuro”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “Non possiamo permettere che il peso delle aziende resti sulle spalle di una classe imprenditoriale che invecchia, senza garantire ai giovani opportunità reali di ingresso”.

Il problema è strutturale: solo il 9% delle aziende italiane è oggi condotto da under 40. Le difficoltà di accesso al credito, i costi di avviamento elevati e la burocrazia scoraggiano i giovani. “Occorre un piano straordinario che metta al centro i giovani agricoltori, sostenendoli con incentivi fiscali, formazione, digitalizzazione, innovazione tecnologica e transizione ecologica”, prosegue Sichetti, “Bisogna offrire strumenti moderni che rendano l’agricoltura non solo tradizione, ma un settore competitivo, sostenibile e redditizio”.

L’innovazione è la chiave per rendere l’agricoltura attrattiva: agricoltura di precisione, uso di droni e sensori, energie rinnovabili, gestione digitale delle aziende e pratiche sostenibili possono rappresentare il vero motore del ricambio generazionale. “La formazione dei giovani e il loro coinvolgimento nei programmi di ricerca e sviluppo devono diventare una priorità. È l’unico modo per trasformare l’invecchiamento in un’opportunità di rinnovamento”, conclude il Presidente della Confederazione.

A ribadire l’urgenza di interventi concreti arriva anche la voce dei giovani: Diego Pasqualone, Presidente Agia Abruzzo, sottolinea come “gli istituti di credito abbiano una responsabilità fondamentale in questa fase. Senza un reale sostegno finanziario i giovani restano fuori dall’agricoltura, nonostante entusiasmo e idee innovative. Servono strumenti di accesso al credito semplici, veloci e sostenibili, perché solo così possiamo trasformare la voglia di impresa delle nuove generazioni in aziende solide e capaci di competere”.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 05 lug 2024

Dl agricoltura: Cia, accolte da Governo nostre richieste

"Accogliamo positivamente le misure del Dl Agricoltura, che rappresentano un segnale di grande attenzione del Governo al settore agricolo, con risposte a quasi tutte le emergenze sollecitate dalla nostra Confederazione: dalla moratoria sui mutui, agli aiuti alle filiere in sofferenza fino al rafforzamento delle pratiche sleali”. Così oggi il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, sul decreto Agricoltura dopo il voto odierno al Senato. “Questo decreto risponde con efficacia alle esigenze dell'agricoltura italiana -aggiunge Fini- a partire dal sostegno al credito delle aziende con la moratoria dei mutui, all’intervento sul carburante agricolo agevolato, oltre alle misure per coprire danni alle coltivazioni e agli allevamenti, le norme sugli impianti fotovoltaici e gli interventi per la lotta al caporalato”.

Fra i molti interventi previsti, Cia reputa importante il sostegno alle nostre imprese colpite da fenomeni idrogeologici, con i 15 milioni previsti in favore delle aziende danneggiate dalla siccità persistente in Sicilia e i fondi per ristorare gli agricoltori di Romagna, Marche e Toscana, dopo la straordinaria alluvione del 2023.  Cia ringrazia il Governo anche per la fondamentale proroga di un anno per la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea), strumenti indispensabili all’ottenimento di produzioni vegetali in grado di garantire produttività, resilienza e sostenibilità ambientale.

Soddisfazione anche per gli stanziamenti previsti in favore dei viticoltori: 50 milioni per i produttori del centro-sud afflitti dalla peronospera e altri 2 milioni per quelli danneggiati dalla flavescenza. Cia apprezza anche l’attenzione dell’Esecutivo a contrasto della xylella (30 milioni di euro destinati ai reimpianti e alle riconversioni) e del granchio blu, nonché lo stanziamento di 4 milioni per i coltivatori di kiwi colpiti dal fenomeno della moria. Bene per Cia la spinta annunciata sugli abbattimenti dei cinghiali, anche con l’esercito, per far fronte alla PSA e l’entrata in funzione del Registro telematico per i cereali (Granaio Italia), strumento fondamentale per riportare trasparenza sui mercati. Cia reputa, inoltre, positivo il mantenimento della tassazione fiscale agevolata per agricoltori che realizzano piccoli impianti fotovoltaici destinati al solo uso aziendale, fondamentali per il contenimento dei costi di produzione e per fare fronte a eventuali emergenze climatiche. Resta l’amarezza per la mancata proroga al 31 dicembre dell’obbligo assicurativo per i trattori e le macchine agricole non circolanti su strada, che riguarda circa 3 milioni di veicoli.

In merito alle norme sul caporalato, Cia reputa positiva l’istituzione di una banca dati sui contratti di appalto in agricoltura, che permetterà alle nostre aziende agricole di agire con la massima tranquillità e nel rispetto delle norme previste.  Relativamente al potenziamento del personale ispettivo, Cia sia aspetta un coordinamento tra le varie amministrazioni che punti ad un efficientamento delle risorse. La nascita di un sistema informativo per la lotta al caporalato, con tutte le amministrazioni pubbliche presenti, sembra -invece- una duplicazione della rete del lavoro agricolo di qualità e quindi bisognerebbe capirne meglio il suo funzionamento e la finalità.

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2 In Evidenza - 04 lug 2024

Peronospora, Cia Ch-Pe: “Bene stanziamento dal Governo di ulteriori risorse ma quanti fondi destinati all’Abruzzo?

Cia Chieti-Pescara accoglie con soddisfazione la recente notizia dello stanziamento di ulteriori 30 milioni di euro da parte del governo per far fronte ai danni causati dalla peronospora, nonostante alcune preoccupazioni. La commissione Agricoltura del Senato ha approvato l’emendamento presentato dai relatori De Carlo e Bergesio al decreto Agricoltura, che prevede un incremento della dotazione del fondo di solidarietà nazionale. Questo emendamento aggiunge ulteriori 30 milioni di euro ai già previsti 10 milioni nel testo originario, destinati a sostenere le imprese agricole colpite dagli attacchi di peronospora nelle produzioni viticole.

“Sebbene apprezziamo l'impegno del governo nell'affrontare questa emergenza fitosanitaria che ha gravemente colpito il settore agricolo, rimaniamo in attesa di conoscere l'entità dei fondi destinati alla regione Abruzzo”, commenta il presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, "Accogliamo positivamente il fatto che il governo abbia riconosciuto la gravità della situazione e abbia deciso di stanziare ulteriori risorse. Tuttavia, i fondi attualmente disponibili appaiono insufficienti rispetto alla portata dei danni subiti dalle nostre aziende agricole. Siamo seriamente preoccupati per il futuro del settore e auspichiamo che vengano stanziate ulteriori risorse per sostenere adeguatamente i nostri agricoltori. È cruciale che queste risorse vengano erogate velocemente per evitare ulteriori perdite".

La peronospora ha causato danni ingenti alle coltivazioni viticole abruzzesi, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte aziende locali.

La Confederazione invita il governo a considerare con urgenza l'allocazione di ulteriori fondi per garantire un supporto adeguato e tempestivo ai produttori colpiti.

"In questo momento cruciale," ha aggiunto Bomba, "è essenziale che le istituzioni dimostrino concretezza e vicinanza al nostro territorio. Inoltre, la moratoria sui mutui, che dovrebbe essere estesa almeno a 24 mesi, e lo sgravio sui contributi previdenziali potrebbero rappresentare una boccata d’ossigeno immediata per i nostri agricoltori”.

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1 In Evidenza - 27 giu 2024

Emergenza fauna selvatica in Abruzzo: appello di Cia Abruzzo

La Cia Agricoltori Italiani Abruzzo, attraverso il suo Presidente Nicola Sichetti, lancia un allarme sull’aggravarsi dell’emergenza fauna selvatica nella regione, che sta causando danni significativi agli agricoltori e rappresenta un crescente pericolo per la sicurezza stradale.

In particolare, i cinghiali stanno devastando i campi di grano, provocando perdite economiche rilevanti per gli agricoltori locali. Questi danni compromettono non solo la produzione agricola, ma anche l’intera economia rurale e la sicurezza alimentare della nostra regione. Gli agricoltori sono in una situazione di grande difficoltà e chiedono un intervento immediato e risolutivo.

La situazione è resa ancora più critica dal rischio di incidenti stradali causati dalla presenza incontrollata dei cinghiali sulle strade, un problema che sta aumentando esponenzialmente. La sicurezza dei cittadini è a rischio e necessita di una risposta urgente da parte delle istituzioni.

Per questo, la Confederazione sollecita la Regione Abruzzo a prendere misure immediate per affrontare e risolvere questa emergenza. È essenziale implementare strategie efficaci di contenimento e controllo della popolazione di fauna selvatica, con particolare attenzione ai cinghiali, e garantire un giusto risarcimento agli agricoltori colpiti.

Ricordiamo inoltre che la Cia Agricoltori Italiani nazionale aveva proposto una riforma alcuni anni fa per gestire in modo più efficace la problematica della fauna selvatica. Questa riforma prevedeva un piano di gestione sostenibile che coinvolgesse tutte le parti interessate, dagli agricoltori agli enti locali, per creare un equilibrio tra le attività umane e la fauna selvatica. Riteniamo che sia il momento opportuno per riprendere e aggiornare questa proposta, adattandola alle esigenze attuali.


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1 In Evidenza - 23 giu 2024

Cia Abruzzo esprime rammarico per mancata audizione sull'arrosticino abruzzese

Cia Abruzzo esprime profondo rammarico e stupore per non essere stata invitata ai recenti lavori della Commissione Agricoltura riguardanti l'arrosticino abruzzese, prodotto identitario della nostra regione.

Come rappresentante di circa 9.500 agricoltori e allevatori abruzzesi, con una base associativa che comprende probabilmente la maggioranza dei produttori di ovini della regione, Cia Abruzzo ritiene che avrebbe dovuto essere coinvolta in un'iniziativa così importante e strategica per il futuro di questo prodotto.

L'arrosticino abruzzese è un'eccellenza gastronomica riconosciuta a livello nazionale e internazionale. La sua tutela e valorizzazione richiedono un impegno comune da parte di tutti gli attori coinvolti, compresi gli allevatori abruzzesi che, con la loro esperienza e dedizione, svolgono un ruolo fondamentale nella produzione della materia prima di questo prodotto tipico.

“La mancata audizione di Cia Abruzzo rappresenta una grave lacuna nel processo decisionale relativo all'arrosticino abruzzese”, sostiene il Presidente regionale Nicola Sichetti, “Una parte importante del mondo allevatoriale abruzzese è stata privata della possibilità di apportare il proprio contributo costruttivo alla discussione e di condividere le proprie proposte per il futuro di questo prodotto. Confidiamo che la Commissione Agricoltura tenga conto di ciò che rappresenta e intenda coinvolgere attivamente la nostra organizzazione in tutte le iniziative riguardanti il settore agricolo e, in particolare, la valorizzazione dei prodotti tipici abruzzesi”.


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1 In Evidenza - 20 giu 2024

Cia incontra D’Eramo: salvare le aree interne dall’abbandono


“Non lasciamo, ancora, indietro le aree interne. È arrivato il momento di mettere le zone rurali del Paese al riparto dal rischio di un irrimediabile abbandono. Parliamo di quasi la metà dei Comuni italiani, il 48%, che non devono rimanere fuori da quella riorganizzazione, in primis infrastrutturale e dei servizi essenziali, tanto invocata con il Pnrr. Il perno è l’agricoltura, motore di progresso e sostenibilità per comunità e territori, per 13 milioni di persone”. A ribadirlo, oggi, è il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che è tornato a Via XX Settembre, insieme al vicepresidente Matteo Bartolini, per fare il punto sul tema con il sottosegretario Luigi D’Eramo.
Per Cia, siamo a un punto di non ritorno rispetto alle criticità che stanno affrontando le campagne italiane, quando sono le uniche in grado di immagazzinare al loro interno uno straordinario inventario sotto il profilo ambientale, culturale e identitario. Connotazioni che fanno dei territori svantaggiati un fattore vitale per la tenuta del sistema nazionale e dove l’agricoltura può continuare a essere un elemento vincente per il presidio e il rilancio.

“Con il sottosegretario D’Eramo -continua Fini- stiamo ragionando su strategie più puntuali per mettere a terra tutte le progettualità e, quindi, gli interventi e le risorse già a disposizione, evitando che si disperdano in operazioni non percorribili per la natura stessa di questo Paese. Serve una programmazione univoca, a cominciare dalle reti stradali e dall’ultimo miglio digitale. Questa, però, non basta se non accompagnata da politiche in grado di spingere, con una normativa quadro, l’abitabilità di ciascuna zona periferica e di montagna. Occorrono misure di fiscalità agevolata e norme che favoriscano l’accesso al credito e alla liquidità, dunque in grado di innescare ricambio generazionale, a sostegno dei giovani, a tutela degli anziani”.
Sul tavolo, come da tempo sostiene Cia, l’apporto strategico del mondo agricolo, la necessità di un Piano nazionale per il settore, come di una legge quadro sulla valorizzazione della dimensione familiare agricola che includa, in primo luogo, il recupero dei terreni incolti, ma soprattutto il riconoscimento economico e sociale delle funzioni ambientali svolte dal comparto.

“Evitiamo il cortocircuito -conclude Fini-. È dal territorio, dai borghi, dalle aziende lungo l’Appennino che arriva il valore della nostra agricoltura, fatta di produzioni tipiche autentiche, tradizioni anima del turismo, senza le quali non ci sarebbe il Made in Italy agroalimentare e tanto meno la Dieta Mediterranea”.

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1 In Evidenza - 19 giu 2024

OMA: Cia, puntare su giovani e aree interne per la sicurezza alimentare globale


“La capacità di assicurare cibo sano e duraturo all’umanità, dipenderà dal sostegno che riceveranno i nostri giovani agricoltori, da quel necessario ricambio generazionale nei campi in grado di innescare il progresso delle comunità rurali dove si concentrano quasi 600 milioni di agricoltori familiari che fanno l’80% della produzione alimentare mondiale. Il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, saluta così il primo “World Young Farmers' Day” promosso dall’OMA, l’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori. Ieri sera l’evento conclusivo, nel giardino confederale, con 100 giovani arrivati da tutto il mondo, una delegazione Agia-Cia guidata da Enrico Calentini e la partecipazione del presidente dell’OMA, Arnold Puech D’Alissac.
Sviluppo delle aree interne, tutela del suolo, sostegno all’agricoltura under 40 e spinta su innovazione e formazione, dunque al centro del contributo di Cia alla XVII edizione del meeting annuale OMA, con il presidente nazionale di Cia, Fini oggi alla cerimonia di apertura nella sede della Fao a Roma.

“Per plasmare il futuro, dobbiamo costruire insieme un nuovo paradigma cultura, economico e sociale che riconosca il valore dell’agricoltura non solo lungo la filiera, ma soprattutto come indice della sostenibilità”, ha detto Fini dalla Green Room Fao rivolgendosi ai colleghi dell’OMA e alle istituzioni presenti, dal direttore generale Fao, QU Dongyu, al presidente Ifad, Alvaro Lario, al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

Le zone rurali ospitano 137 milioni di persone, quasi il 30% della popolazione e già oltre l’80% del territorio europeo. Rendere competitive queste zone vuol dire sviluppare interesse per investimenti strategici nel settore agricolo e, quindi, garantire al settore la possibilità di una stabilità e di programmazione sul lungo periodo. Guardare agli agricoltori con nuova lungimiranza è per Cia quanto di più responsabile e sostenibile si possa fare per il pianeta; sono produttori di cibo, custodi del territorio, protettori dell’ambiente, operatori sociali che creano benefici per la collettività.

Gli agricoltori sono per la transizione green -continua a sostenere Cia- ma non è pensabile nutrire 9 miliardi di persone entro il 2050, che corrispondono a una domanda di cibo oltre il 60% rispetto a oggi, senza canalizzare in favore del comparto le risorse più strategiche, in primis tecnologia e ricerca scientifica. Servono risposte innovative alle sfide globali: sistemi di logistica capaci di efficientare la produzione agricola, la blockchain per gestire in modo più efficace le attività dell’agroalimentare e meccanismi di snellimento della burocrazia. Ma occorre anche imprimere una svolta alle Tea per piante più resistenti a eventi climatici estremi e fitopatie, e insistere sull'agricoltura 4.0 verso l’intelligenza artificiale, per sanare il digital divide che riguarda ancora più di 2 miliardi di persone nel mondo.

"Bisogna invertire la rotta e portare i grandi della terra nelle nostre aree interne -ha rilanciato in chiusura Fini-. Rendiamo ancora più evidente quanto l’agricoltura sia l’unica leva contro i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico, a salvaguardia della biodiversità e del paesaggio, della saluta umana e dell’equità sociale".

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