News in evidenza

1 In Evidenza - 20 dic 2025

Cia: anche l’Abruzzo in prima linea a Bruxelles al fianco gli agricoltori europei

Una giornata storica per l’agricoltura europea: oltre 10mila produttori e centinaia di trattori hanno sfilato per le strade di Bruxelles, davanti al Parlamento Ue, per chiedere un futuro sostenibile e competitivo per il settore.

Cia–Agricoltori Italiani era presente in prima linea, con delegazioni da tutta Italia e, in particolare, una folta rappresentanza dall’Abruzzo, che ha voluto ribadire il sostegno agli agricoltori italiani ed europei.

La mobilitazione, sostenuta da oltre 40 organizzazioni agricole dei 27 Stati membri riunite nel Copa-Cogeca, ha lanciato un messaggio chiaro alle istituzioni europee: la riforma della Pac post 2027, così come proposta, è inaccettabile. I produttori hanno chiesto di ascoltare chi ogni giorno garantisce cibo, lavoro e futuro ai territori, denunciando tagli di bilancio, scelte politiche penalizzanti, concorrenza sleale e burocrazia opprimente.

Sul palco di Place du Luxembourg, davanti al Parlamento Ue, il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, ha sottolineato: “Non accetteremo scelte che indeboliscono il settore. È il momento di cambiare rotta e ascoltare gli agricoltori, il cuore pulsante dell’Europa.”

La partecipazione dell’Abruzzo testimonia l’unità e la determinazione dei territori italiani nel difendere un’agricoltura forte, sostenibile e sicura.

"La nostra presenza dall’Abruzzo a Bruxelles dimostra quanto i nostri agricoltori sentano sulla propria pelle le conseguenze di scelte europee lontane dalla realtà dei territori” – ha dichiarato Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. “La Pac post 2027, così come impostata, rischia di penalizzare in modo particolare le regioni come la nostra, caratterizzate da aree interne, agricoltura familiare e produzioni di qualità. Chiediamo un’Europa che investa davvero in chi presidia il territorio, garantisce sicurezza alimentare e tutela l’ambiente, riducendo burocrazia e concorrenza sleale. Senza agricoltori non c’è futuro né per l’Abruzzo né per l’Europa.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 20 dic 2025

Cia in piazza a Bruxelles. Agricoltura non si svende, con riforma Pac a rischio 270mila aziende


“Siamo in piazza per dire no a un’Europa che svende l’agricoltura, mette le armi davanti al cibo, compromette la sicurezza alimentare dell’Unione e rischia di far chiudere, solo in Italia, oltre 270mila aziende del settore. È inaccettabile: o arriva una scossa politica forte e un cambio di rotta deciso o si condanna il nostro futuro”. Questo l’appello del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dalla grande manifestazione a Bruxelles, con 10mila produttori e centinaia di trattori provenienti da ogni parte del continente.


In prima linea la folta delegazione Cia, riunita sotto lo striscione “Ursula, basta bugie”, con cartelli che parlano chiaro: “Pac post 2027: non è una riforma, è la fine dell’agricoltura”, “Agricoltori senza Pac, Europa senza cibo” e “Terra chiama Ursula, la sicurezza siamo noi”. Una presa di posizione netta, a tutela di tutti i cittadini europei, contro la proposta della Commissione targata von der Leyen, che vuole tagliare le risorse del 22%, sottraendo all’Italia 9 miliardi di euro, e far confluire la Pac in un fondo unico, generando competizione tra settori, mettendo a rischio il mercato comune e colpendo al cuore il sistema produttivo europeo e nazionale.


Un allarme che non è solo politico, ma supportato da dati concreti. Secondo le stime di Cia, infatti, se confermata, la proposta di riforma della Pac post 2027 con meno risorse e fondo unico potrebbe avere effetti devastanti per l’agricoltura italiana, mettendo a rischio la sopravvivenza di 270mila aziende del settore, pari a quasi un terzo del totale (31,65%), a partire dalle più piccole e vulnerabili. Le conseguenze sarebbero diffuse su tutto il territorio: -26% al Nord, -33% al Centro e fino al -51% al Sud, colpendo in modo particolare le aree rurali e interne e aggravando divari economici e sociali già profondi. Guardando ai singoli comparti, il prezzo più alto ricadrebbe sui seminativi (-64%), sull’olivicoltura (-27%) e sulla zootecnia (-5%).


“Non è una riforma tecnica, è un vero e proprio cambio di paradigma -ha evidenziato il presidente di Cia-. La Pac è la politica più antica, più solida e più europea che esista. Ha garantito per oltre 50 anni stabilità, reddito, presidio del territorio e sicurezza alimentare. Smantellarla significa indebolire l’Europa”. Una scelta che appare ancora più miope e pericolosa se letta nel contesto globale. “Non possiamo permetterci che l’Ue disinvesta sull’agricoltura -ha sottolineato Fini- mentre gli altri grandi attori mondiali, dagli Stati Uniti alla Cina, stanziano risorse sempre più importanti a difesa e sostegno del settore primario”.


È in questo scenario che si inseriscono anche le altre ragioni della mobilitazione, dalla richiesta di una linea europea più ferma sugli accordi commerciali, per contrastare la concorrenza sleale e garantire reciprocità nelle regole e nei controlli, fino alla necessità di una semplificazione reale che liberi le imprese agricole da burocrazia e vincoli inutili.


“Quella che arriva oggi non è una protesta di categoria, ma un richiamo politico a tutte le istituzioni Ue. La Pac non è il passato dell’Europa, è una scelta strategica per il suo futuro -ha concluso il presidente di Cia-. Senza una politica agricola forte e autonoma non c’è cibo sicuro, tutela dell’ambiente, resilienza dei territori e futuro delle comunità. Ora è il momento che Bruxelles stia dalla nostra parte e scelga davvero di essere alleata di chi produce. Noi non ci fermeremo qui: continueremo a far sentire la nostra voce, con determinazione e senza arretrare di un passo”.

Visualizza Allegato

2 In Evidenza - 17 dic 2025

Nutrire il Futuro 2.0: per la prima volta insieme Istituto Agrario e Alberghiero

Si è svolto ieri, 16 dicembre 2025, presso l’IPSEOA “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria l’evento finale del progetto “Nutrire il Futuro 2.0”, iniziativa realizzata con il contributo della Camera di Commercio Chieti-Pescara che ha rappresentato un’importante esperienza di integrazione tra formazione, filiera agroalimentare e valorizzazione del territorio.

Un progetto innovativo che ha segnato un passaggio storico: per la prima volta due scuole strategiche per l’agroalimentare, l’Istituto Agrario e l’Istituto Alberghiero, hanno lavorato insieme in un percorso strutturato, mettendo in dialogo produzione agricola, trasformazione e cultura enogastronomica.

Protagonisti della giornata sono stati gli studenti. I ragazzi dell’Istituto Agrario “Cosimo Ridolfi” di Scerni hanno studiato, analizzato e presentato alcune eccellenze dell’agroalimentare abruzzese, tra cui Ventricina del Vastese, Peperone Dolce di Altino, Aglio Rosso di Sulmona, Zafferano dell’Aquila, Patata del Fucino e Mostocotto, approfondendone origine, filiera, tracciabilità e caratteristiche qualitative.
Le competenze acquisite hanno poi incontrato quelle degli studenti dell’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria che, affiancati dai docenti, hanno trasformato la ricerca in piatti, dando vita a un pranzo interattivo che ha raccontato il territorio attraverso il cibo.

L’evento è stato arricchito dalla presenza di numerose autorità e partner del progetto: Giuseppe Finamore, sindaco di Villa Santa Maria, Gianluca De Santis della Camera di Commercio Chieti-Pescara, Ettore Cianchetti Presidente dell’Associazione ISA e David Falcinelli del Mercato Contadino di Pescara, che ha moderato l’incontro e intrattenuto i ragazzi con approfondimenti e spiegazioni sui prodotti tipici.

Mettere insieme, per la prima volta, un istituto agrario e uno alberghiero significa costruire una visione completa della filiera agroalimentare, dalla terra al piatto. È un investimento sui giovani, sulle competenze e sul futuro del nostro territorio”, ha dichiarato Domenico Bomba, Presidente CIA Chieti-Pescara.

Sulla stessa linea il Direttore CIA Chieti-Pescara, Alfonso Ottaviano, che ha sottolineato il valore strategico dell’iniziativa, “Nutrire il Futuro 2.0 dimostra quanto sia fondamentale partire dalla formazione per rafforzare l’agroalimentare italiano. I ragazzi hanno lavorato su prodotti identitari, imparando che dietro ogni eccellenza c’è agricoltura, cultura, tutela e responsabilità. Inoltre”, continua, “progetti come questo sono cruciali per valorizzare le scuole delle aree interne, che spesso possono incontrare difficoltà legate a risorse e opportunità. Dare visibilità e opportunità formative a queste realtà significa investire sul futuro dei territori e dei giovani che li abitano”.

Il progetto si inserisce inoltre in un contesto più ampio: il riconoscimento UNESCO della cultura alimentare italiana, che valorizza non solo la cucina, ma l’intero sistema produttivo fatto di territori, agricoltori, tradizioni e saperi.

“Vedere i nostri studenti trasformare le eccellenze agroalimentari in piatti creativi è una soddisfazione enorme. La collaborazione con l’agrario apre nuove prospettive formative e professionali”, ha dichiarato Marilena Montaquila, Dirigente IPSEOA Alberghiero.


“I nostri ragazzi hanno avuto l’opportunità di valorizzare le produzioni del territorio, mentre collaborare con l’alberghiero ha reso l’esperienza concreta e tangibile, unendo teoria e pratica”, ha affermato Antonietta Ciffolilli, Dirigente Istituto Agrario.

“Nutrire il Futuro 2.0” conferma così il successo di un’iniziativa capace di unire scuole, filiere e istituzioni, mettendo al centro i giovani e il valore dell’agroalimentare come leva di sviluppo culturale, sociale ed economico.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 10 dic 2025

La cucina italiana entra nel Patrimonio Unesco. Cia, premiati agricoltura e territori

La forza del Made in Italy agroalimentare sta nella stretta sinergia tra agricoltura e ristorazione, tra chi produce e chi trasforma. Nella collaborazione lungo la filiera, dal campo alla tavola, risiede il valore aggiunto del cibo italiano nel mondo. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, commenta con soddisfazione l’ingresso ufficiale della cucina italiana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco.


“La cucina nazionale è un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali. Saperi e sapori -sottolinea Fini- che riflettono l’immensa biodiversità di prodotti e territori rappresentata dalla nostra agricoltura e valorizzata nelle tante ricette di agriturismi e ristoranti che raccontano cultura e tradizioni regionali. Così vaste e peculiari da rendere la cucina tricolore la più amata e ricercata anche all’estero”.


Per il presidente di Cia, il riconoscimento Unesco – frutto dell’impegno del governo e di un grande lavoro di squadra anche con le organizzazioni agricole – “rappresenta una nuova, grande opportunità per tutelare, garantire e promuovere sempre di più la cucina italiana nel mondo, a partire dai prodotti agricoli”.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 05 dic 2025

Ue: Cia, accordo su Ngt svolta storica che agricoltori aspettavano da anni


“Finalmente, dopo mesi di laboriose trattative che hanno visto Cia-Agricoltori Italiani in prima fila, l’Ue ha raggiunto un accordo preliminare che permetterà di produrre piante utilizzando New Genomic Techniques (NGT) ovvero, Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). Noi ne abbiamo sempre sostenuto con convinzione l’importanza strategica e continueremo a vigilare per consentire che questo strumento sia accessibile per tutti gli agricoltori”. Così, il presidente di Cia, Cristiano Fini, commenta la svolta storica che consentirà al mondo agricolo di affrontare le sfide della transizione green, contrastando con efficacia le malattie delle piante e i cambiamenti climatici.

Secondo Cia, con questo accordo l’Ue non è più fanalino di coda a livello internazionale e dimostra di voler tutelare il settore agroalimentare, investendo in tecnologia per renderlo più forte e competitivo e riducendo la dipendenza dai Paesi terzi.

“I critici delle Tea hanno parlato di ‘nuovi Ogm’ ma così non è -aggiunge Fini- perché il miglioramento genetico che si ottiene con queste tecniche esclude qualsiasi trasferimento di Dna tra organismi appartenenti a specie diverse. In questo modo possiamo rispondere alle esigenze e alle difficoltà che i nostri agricoltori fronteggiano ogni giorno. Nessun passo indietro, ora, per la prossima approvazione finale da parte della plenaria di Parlamento europeo e Consiglio”.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 05 dic 2025

Grano: Cia a Icqrf, prezzi borse merci sotto costi produzione. Serve monitoraggio contro pratiche sleali


Cia-Agricoltori Italiani auspica il pronto e deciso intervento dell’ICQRF – Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, per verificare eventuali pratiche commerciali sleali che penalizzino gli agricoltori e compromettano la trasparenza del mercato cerealicolo. L’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) ha pubblicato il monitoraggio dei costi medi di produzione per la campagna 2025 del frumento duro e tenero. Dai dati emerge che le principali borse merci continuano a quotare il grano duro su livelli molto inferiori ai costi di produzione sostenuti dagli agricoltori.

Ad esempio, nelle regioni del Sud, il costo medio di produzione per il grano duro è stato rilevato da ISMEA a 318 euro a tonnellata, mentre le quotazioni della borsa merci di Foggia oscillano tra 287 e 290 euro. Situazione analoga si riscontra a Bologna, dove il costo medio di produzione è di 302,9 euro a tonnellata, ma le quotazioni si attestano tra 276 e 281 euro. Questi dati confermano una situazione di marcata criticità per il settore cerealicolo nazionale, con il rischio concreto di disimpegno da parte degli agricoltori nella prossima campagna di semina.

Alla luce delle novità normative che hanno rafforzato la disciplina contro le pratiche commerciali sleali, si ritiene urgente intensificare il monitoraggio delle borse merci, verificando eventuali violazioni che danneggiano la redditività degli agricoltori e la trasparenza dei mercati.

Visualizza Allegato
News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 18 mag 2024

Progetto "La Spesa Consapevole": coinvolti 700 bambini, protocollo per estendere l'iniziativa alle scuole di Pescara

Si è svolto con successo giovedì 16 maggio alle ore 17:00 presso l'aula magna dell'Istituto Comprensivo Pescara 4, in via Milano, 58, l'evento di chiusura del progetto "La Spesa Consapevole: dai banchi del mercato ai banchi di scuola". Organizzato dall'Associazione La Spesa in Campagna, dal Mercato Contadino di Pescara e dall'Istituto Comprensivo 4 di Pescara, l'evento ha rappresentato un momento di confronto e riflessione sulle pratiche alimentari sostenibili e consapevoli.

I relatori intervenuti durante l'evento hanno condiviso le loro esperienze e prospettive, offrendo contributi significativi al dibattito in corso sulla sostenibilità alimentare. Ha aperto il dibattito Daniela Morgione, Dirigente dell'Istituto Comprensivo 4 di Pescara, che ha sottolineato l'importanza dell'educazione alimentare nelle scuole e il ruolo fondamentale delle istituzioni nel promuovere pratiche alimentari consapevoli. A moderare l’incontro Alfonso Ottaviano, Direttore della CIA Chieti-Pescara, che ha fornito un quadro sulle politiche agricole regionali e sulle prospettive future del settore.

Il dottor Ettore Cianchetti, Presidente dell'Associazione ISA e medico oncologo, ha sottolineato l'importanza cruciale dell'alimentazione per la salute. Nel suo intervento, ha evidenziato come una corretta educazione alimentare possa svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione di molte patologie, nonché nel promuovere uno stile di vita sano e sostenibile. Domenico Francomano, Direttore del GAL Terre Pescaresi, ha illustrato le opportunità di sviluppo economico legate al settore agroalimentare e la necessità di valorizzare le produzioni locali.

Nicola Quattrocelli, Presidente del Consorzio Mercato Contadino d’Abruzzo, ha ribadito l'importanza del sostegno alle filiere agricole locali e della promozione di una produzione e commercializzazione sostenibile.

Il progetto "La Spesa Consapevole" ha coinvolto circa 700 bambini, offrendo loro la possibilità di conoscere da vicino il mondo della produzione alimentare locale e di acquisire una maggiore consapevolezza riguardo all'importanza di una dieta equilibrata e sostenibile.

Durante l'evento è stato annunciato che verrà firmato un protocollo d'intesa tra le istituzioni coinvolte per estendere il progetto a tutte le scuole di Pescara. Questo accordo segna un importante passo avanti nella promozione di pratiche alimentari consapevoli e sostenibili nell'ambito dell'istruzione scolastica, evidenziando l'impegno congiunto delle autorità locali e delle organizzazioni non governative nella lotta contro il dilagare del consumismo alimentare non sostenibile.

Presente anche Carlo Masci, Sindaco di Pescara, ha sottolineato l'impegno dell'amministrazione locale nel promuovere pratiche alimentari sostenibili e la necessità di coinvolgere attivamente la cittadinanza in questo processo.

Le conclusioni dell'evento sono state affidate a Beatrice Tortora, Presidente dell'Associazione La Spesa in Campagna CIA, che ha riassunto i temi trattati durante l'incontro e ha delineato le prospettive future del progetto "La Spesa Consapevole".

L'evento si è concluso con un bilancio positivo, evidenziando l'importanza del coinvolgimento di tutte le parti interessate nella promozione di una spesa consapevole e sostenibile, e confermando l'impegno delle organizzazioni coinvolte nel continuare a lavorare verso questo obiettivo.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 16 mag 2024

Cia Chieti-Pescara: quali opportunità e strumenti per i giovani agricoltori

Presso Villa Tamerici si è tenuto con successo il convegno "Giovani agricoltori: opportunità, prospettive e idee per il futuro". L'evento ha visto la partecipazione di esperti del settore agricolo, rappresentanti istituzionali e giovani imprenditori agricoli, i quali hanno condiviso esperienze e conoscenze fondamentali per il futuro dell'agricoltura.


Il convegno è stato inaugurato con i saluti dei Comuni di Francavilla al Mare e Ortona, seguiti dai discorsi del Presidente CIA Chieti-Pescara, Domenico Bomba, e del Presidente CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, che hanno sottolineato l'importanza del ruolo dei giovani nell'ambito agricolo e hanno espresso il loro impegno nel supportare e promuovere le loro iniziative.


Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara, ha illustrato i servizi CIA Smart a disposizione dei giovani agricoltori, offrendo strumenti e risorse utili per l'avvio e lo sviluppo delle loro attività.


Martina Lovat, Analista della Fondazione Openpolis, ha analizzato dati significativi che delineano il panorama attuale dell'agricoltura abruzzese e nazionale sottolineando che, in Abruzzo, l'8,6% delle imprese agricole è guidata da persone con età compresa tra i 30 e i 44 anni, mentre solo il 1,7% è gestito da individui con meno di 29 anni. “Questi numeri ci indicano una bassa presenza di giovani nel settore, il che evidenzia la necessità di incoraggiare e supportare l'imprenditorialità giovanile nel mondo agricolo”, ha commentato Lovat, “Un altro dato rilevante è che le aziende più innovative sono tendenzialmente guidate da giovani istruiti, così come l'aggiornamento e l'incidenza degli investimenti innovativi in queste aziende è quattro volte superiore rispetto a quelle guidate da individui over 64. Questo dato evidenzia l'importanza di promuovere programmi formativi e di supporto per i giovani agricoltori”.


Elena Sico, Direttrice del Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo, ha presentato dettagliatamente le opportunità offerte dalla programmazione dello sviluppo rurale, fornendo informazioni preziose per l'accesso a finanziamenti e sostegni alle imprese agricole. 

“Per un settore agricolo dinamico c’è bisogno di giovani agricoltori qualificati e aperti all’innovazione, in grado di rispondere alle esigenze della società, della produzione di alimenti di qualità e alla fornitura di beni pubblici ambientali”, ha dichiarato la Sico dimostrando che l’Abruzzo si posiziona al terzo posto in Italia, dopo Lazio e Veneto, per risorse finanziarie destinate ai giovani.


Il focus nazionale è stato affrontato attraverso un'analisi della Legge Carloni da Matteo Ansanelli, Segretario nazionale Agia, e da Nicola Lasorsa, Funzionario Ismea Dipartimento Comunicazione, che ha approfondito gli strumenti di Ismea per i giovani agricoltori, nello specifico “Generazione Terra”, studiato per avviare o ampliare un’attività agricola.


Parola poi a Matteo Pagliarani, Vice Presidente Ceja (Associazione giovani agricoltori europei), che ha parlato delle politiche europee per i giovani agricoltori fornendo una panoramica esauriente sulle prospettive future del settore. 


Infine l'intervento dell'Assessore all'Agricoltura della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, ha arricchito ulteriormente il convegno, offrendo una prospettiva istituzionale sulle politiche e gli incentivi previsti per sostenere l'agricoltura giovanile nella regione.


Le conclusioni del convegno hanno visto il Presidente Nazionale AGIA, Enrico Calentini, riflettere sul ruolo fondamentale dei giovani nell'agricoltura abruzzese e sulle sfide che dovranno affrontare nel prossimo futuro, evidenziando l'importanza della formazione, dell'innovazione e della sostenibilità per garantire un settore agricolo prospero e resilienti.


L’evento si è concluso con gli interventi del pubblico presente e un ampio consenso sulla necessità di continuare a sostenere e promuovere l'agricoltura giovanile, considerandola un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della regione.


Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 14 mag 2024

Olio: Cia, avanti con nuovo piano nazionale di settore e risorse adeguate

Avanti con nuovo piano nazionale per il comparto olivicolo-oleario e a politiche, supportate da adeguate risorse, che riconoscano le sfide sulle spalle del settore tra emergenze climatiche e fitosanitarie, rischio abbandono dei campi e urgenza di riorganizzarsi e innovare. Così Cia-Agricoltori Italiani al termine della riunione promossa, al Masaf, dal sottosegretario di Stato, Patrizio Giacomo La Pietra, preliminare alla revisione di una strategia quasi decennale e alla costituzione del Tavolo di settore.

E, dunque, dal presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, e di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo, il ringraziamento al sottosegretario La Pietra per l’attenzione riservata al comparto e, soprattutto, per l’organizzazione del lavoro, già orientata ai prossimi passi e a interventi per ridurre i costi di produzione.

Confermato l’impegno a contribuire, fattivamente, alla costruzione del piano, consapevoli delle priorità da cui ripartire. Serve incentivare la produzione nazionale attraverso un’azione di ristrutturazione e ammodernamento degli impianti olivicoli esistenti, da rafforzare anche con ulteriori strutture, più innovative e in grado di esaltare il patrimonio di varietà e l’orografia del territorio italiano. Necessario, poi, l’input di pratiche e soluzioni tecnologiche per tutelare la risorsa acqua, stabilizzare le rese, preservare la qualità, ma anche il reddito dei produttori.

In difficoltà un comparto che oggi deve fare, tristemente, i conti con almeno 200 mila ettari di oliveti in stato di totale abbandono e oltre 300 mila a rischio tenuta (dati Centro Studi Italia Olivicola). Per Cia va invertita la rotta prima che venga compromesso non solo il potenziale produttivo agricolo, ma anche la vitalità delle aree rurali. A tal riguardo, ampio spazio va dato alla ricerca, in particolare rispetto alla Xylella e, quindi, all'esigenza di rigenerare le aree compromesse e proteggere efficacemente quelle indenni. A chiudere il cerchio, l’anello fondamentale rappresentato dal ruolo delle Organizzazioni di produttori (Op) e dalla necessità di approdare a un’unica interprofessione inclusiva e rappresentativa. 

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 14 mag 2024

Abruzzo, aperti i corsi di formazione per Imprenditore Agricolo Professionale e Operatore Di Fattoria Didattica

L' agenzia formativa CIPAT Abruzzo, accreditata nella regione Abruzzo per le attività di formazione, ha pubblicato il bando per l'iscrizione ai corsi di:

  • Imprenditore agricolo professionale: della durata di 150 ore
  • Operatore di fattoria didattica: della durata di 78 ore
Le lezioni in aula verranno realizzate presso le sedi accreditate dell’ente (Viale G. Bovio n.85 e Via Raffaello n. 26, Pescara) e presso aule complementari accreditate, da individuare in base alle esigenze logistiche dei partecipanti.

In allegato in bando e le modalità di iscrizione.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 13 mag 2024

Cia Abruzzo incontra l'Assessore all'Agricoltura Imprudente: al centro proposte e dialogo per il futuro del settore

Si è tenuto nel pomeriggio di sabato un incontro di fondamentale importanza tra Cia Abruzzo e l'Assessore all'Agricoltura e Vice Presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente. La riunione, presieduta dal Direttore Cia regionale Mariano Nozzi, ha rappresentato un'occasione cruciale per discutere delle attuali sfide e opportunità del settore agricolo abruzzese.

Il Direttore Nozzi ha aperto l'incontro illustrando con dati statistici il ruolo significativo che Cia Abruzzo riveste attualmente, includendo il numero di associati, aziende rappresentate, estensione degli ettari coltivati e le associazioni di persone organizzate.

Successivamente, il Presidente di Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, ha presentato il documento di proposte elaborato dall'associazione, sottoponendolo all'attenzione dell'assessore Imprudente. “Il 2023 è stato un anno estremamente difficile per gli agricoltori abruzzesi, con avversità meteorologiche, malattie delle piante e una complessa situazione di mercato che hanno messo a dura prova la resilienza del settore”, ha affermato Sichetti.

Il Piano propone interventi strategici in tre aree chiave:

Valorizzazione delle produzioni agricole lungo la filiera: promuovere la qualità e la diversificazione delle produzioni, garantendo un equo ritorno economico per gli agricoltori.

Valorizzazione dell'agricoltura familiare nelle aree interne: Sostenere le comunità agricole nelle zone meno sviluppate, promuovendo pratiche sostenibili e innovative.

Limitazione del consumo di suolo agricolo: attraverso una legge quadro, proteggere le risorse agricole e favorire una gestione sostenibile del territorio.

L'Assessore Imprudente ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto da Cia Abruzzo negli ultimi anni, riconoscendo il ruolo cruciale e le battaglie condotte dall'associazione. Ha sottolineato l'importanza di valorizzare le produzioni agricole regionali e ha proposto di concentrarsi sulla certificazione della qualità dei prodotti per migliorare la competitività sui mercati nazionali e internazionali. Inoltre, ha evidenziato la necessità di promuovere il marchio "Made in Abruzzo" e ha proposto l'accordo dei Consorzi di bonifica per ottimizzare i costi e migliorare i servizi.

Nel corso dell'incontro sono stati affrontati diversi temi cruciali:

Approvvigionamento idrico: Il cambiamento climatico ha reso evidente la necessità di una gestione responsabile delle risorse idriche, soprattutto per uso agricolo. Per affrontare questa sfida, proponiamo un piano straordinario di investimenti per migliorare l'efficienza idrica e garantire una gestione sostenibile delle risorse.

Danni della fauna selvatica alle colture agricole: L'aumento della popolazione di fauna selvatica rappresenta una minaccia per l'agricoltura. È urgente introdurre una riforma della legislazione regionale per garantire una gestione equilibrata e sostenibile della fauna selvatica, proteggendo al contempo le colture agricole e la sicurezza pubblica.

Produzioni e aggregazioni di prodotti: Per migliorare la competitività e la resilienza del settore, è fondamentale promuovere il riconoscimento delle denominazioni IGP e DOP e incentivare la cooperazione tra le imprese agricole.

Nuovo CSR e burocrazia regionale: Semplificare le procedure e rendere più accessibili i finanziamenti è essenziale per sostenere lo sviluppo rurale e promuovere l'innovazione nel settore agricolo.

Il Presidente Sichetti ha chiuso l'incontro sottolineando la disponibilità di Cia Abruzzo a collaborare attivamente per costruire un futuro prospero per l'agricoltura regionale.

L'incontro si è concluso con un dibattito tra i partecipanti, arricchito dai contributi dei Presidenti delle associazioni Turismo Verde e Donne in Campo, Domenica Trovarelli e Annamaria D'Alonzo, rispettivamente.


Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 08 mag 2024

Cia Abruzzo al Tavolo verde regionale: ritardi inaccettabili per l’agricoltura abruzzese

“Nell'ambito del cosiddetto "Tavolo Verde" sull'agricoltura, tenutosi nei giorni scorsi, emergono decisioni che destano più perplessità che fiducia nel futuro del settore”. Così il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, nel condividere le principali decisioni emerse.
Si è affrontato il delicato tema della peronospora che ha colpito duramente le aziende abruzzesi. È stata deliberata un'importante somma di 2.5 milioni di euro per l'annualità 2023, con l'obiettivo di affrontare i danni causati da questa malattia. 

“Durante il tavolo, la governance della Fira, ha presentato le scuse per il ritardo inaccettabile accumulato nelle istruttorie delle domande. Ci troviamo di fronte a un' inefficienza amministrativa senza precedenti. Mentre i produttori affrontano perdite drammatiche, l'amministrazione si arrovella in procedure lente e inutili. Siamo consapevoli delle difficoltà incontrate da alcune aziende nel soddisfare tutti i requisiti richiesti e, per questo motivo, stiamo lavorando per garantire uno scorrimento di graduatoria che possa riflettere equamente le necessità del nostro territorio”
, sostiene Sichetti.

“Inoltre, abbiamo preso importanti decisioni riguardo all'impiego dei fondi per l'anno 2024. Abbiamo deciso di attivare un bando volto a ridurre il tasso di interesse per le aziende agricole che hanno subito un calo significativo del fatturato o della produzione. Vogliamo assicurarci che tutte le aziende che hanno bisogno di supporto possano accedere a queste risorse, non solo quelle vitivinicole ma tutte le realtà che operano nel nostro territorio”.
I restanti 5 milioni di euro e 7,5 milioni di euro impegnati ma non ancora finanziati saranno trasferiti all’Agea, che effettuerà pagamenti supplementari alle aziende situate in Abruzzo, utilizzando le graduatorie delle domande in corso di presentazione. 


Per quanto riguarda l'Uma, si è deciso di elevare gli anticipi al 95% dell'assegnato 2023 e di conferire alle nuove aziende un'assegnazione a forfait, in attesa della risoluzione delle problematiche tecniche. 

“Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un'incapacità di gestione che rischia di compromettere l'intero sistema di sostegno alle aziende agricole. Le promesse di risolvere le problematiche tecniche sono ormai come un ritornello stanco, ripetuto all'infinito senza mai tradursi in azioni concrete”, continua il Presidente.

Infine, le criticità connesse all'eco-schema 1 - Livello 1, che penalizzano in modo significativo le regioni del centro Italia, tra cui l’Abruzzo. Le proposte di semplificazione avanzate sono solo l'inizio di un dibattito che dovrebbe coinvolgere non solo le istituzioni regionali ma anche quelle nazionali.

"Le nostre aziende non hanno bisogno di promesse vuote, ma di azioni concrete e immediate. Ci aspettiamo una presa di responsabilità da parte delle istituzioni”, ha concluso Sichetti.

Visualizza Allegato