1
In Evidenza - 04 apr 2025
Dazi: Cia, conto salato per province. 1 su 5 esposta per oltre 100 mln in export food verso Usa
I dazi imposti dagli Usa metterebbero a rischio il settore agroalimentare di una provincia italiana su cinque. Nella lista delle province ad alto rischio, a seguito delle barriere protezionistiche annunciate da Trump, secondo l’Ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani ce ne sono 21 - su un totale di 107 - le cui esportazioni di food verso gli Stati Uniti generano un valore superiore ai 100 milioni di euro.
La più esposta, in questa classifica che guarda ai valori assoluti dell’export, è la provincia di Salerno con 518 milioni, suddivisi soprattutto in ortofrutta lavorata e conserve di pomodoro, oltre a zucchero, cacao e condimenti vari. Segue Milano, con 422 milioni di spedizioni verso gli Stati Uniti, che vedono in primo piano le bevande alcoliche da aperitivo. Cuneo è, invece, regina dell’export di vini con quasi 400 milioni di euro venduti negli Usa dalle cantine dell’Albese, delle Langhe e del Roero (Barolo e Barbaresco, in primis). Poco fuori dal triste podio il trevigiano con il prosecco delle colline di Valdobbiadene (355 milioni) e la Food Valley di Parma, 306 milioni, nella quale i dazi colpiranno soprattutto i Consorzi di Parmigiano e Prosciutto e le conserve di pomodoro.
C’è, poi, il confronto sui valori percentuali, con un quadro ugualmente allarmante, che mette in risalto le province più vulnerabili, perché tanto dipendenti dall’export verso gli Stati Uniti. Se Grosseto, infatti, esporta negli Usa 236 milioni di olio d’oliva, preoccupa ancor di più che queste spedizioni rappresentino il 71% di tutte le vendite agroalimentari della provincia verso l’estero.
Senza contare che “anche con un valore inferiore ai 100 milioni di export, sono tante le province piccole e rurali per le quali l’impatto sull’economia locale sarebbe maggiore rispetto ai territori più ricchi, che riescono a diversificare i loro sbocchi commerciali”, ricorda il presidente nazionale Cia, Cristiano Fini.
Cia valuta particolarmente fragili le situazioni di Nuoro e Sassari, che destinano al mercato statunitense il 65% di tutta la loro produzione agroalimentare, soprattutto quel Pecorino romano prodotto per il 90% in Sardegna utilizzato oltreoceano dall’industria alimentare per aromatizzare patatine in busta e altri snack. “Se il prezzo del Pecorino romano non sarà più competitivo, verrà probabilmente sostituito da altri formaggi di pecora americani -evidenzia Fini- determinando un crollo per l’economia delle province dell’isola che si regge su quella filiera. A preoccupare sarà il prezzo del latte, che potrà subire contraccolpi immediati”.
Tra le province più esposte, fuori dal territorio sardo, ci sono anche Catanzaro, dove il mercato Usa assorbe il 42% della produzione agroalimentare provinciale (ortofrutta lavorata, marmellate e conserve di pomodoro), Siena (vino e olio d’oliva) con il 34% e Roma (vino, olio d’oliva e di semi) con il 33%.
Visualizza Allegato
1
In Evidenza - 04 apr 2025
Lotta alle Fitopatie in Agricoltura: successo per il convegno di CIA Abruzzo alla Cantina Sangro
Grande partecipazione ieri, 3 aprile, alla Cantina Sangro di Fossacesia per il convegno "Lotta alle Fitopatie in Agricoltura", organizzato da CIA Abruzzo. L'evento ha rappresentato un momento di confronto fondamentale per agricoltori, ricercatori ed esperti del settore, con l'obiettivo di approfondire le strategie più innovative per la gestione delle fitopatie e promuovere pratiche agricole sempre più sostenibili.
La giornata si è aperta alle 9:30 con la registrazione dei partecipanti, seguita dai saluti istituzionali di Nicola Sichetti, Presidente della CIA Abruzzo, che ha evidenziato l'importanza di affrontare le sfide fitosanitarie con un approccio integrato e innovativo. I lavori sono stati moderati da Domenico Mastrogiovanni, Responsabile Vitivinicolo della CIA Agricoltori Italiani, che ha introdotto i vari interventi della giornata.
Il primo intervento a cura di Fabio Chessa, di CIA Agricoltori Italiani, che ha parlato delle potenzialità del biocontrollo e del ruolo del microbioma nella protezione delle colture. "L’uso di microrganismi benefici può migliorare la resistenza delle piante alle malattie, riducendo la necessità di trattamenti chimici", ha sottolineato.
L’innovazione tecnologica è stata al centro dell’intervento di Alessandro Camarda e Matteo Passeri, esperti di XFarm Technologies, che hanno illustrato come droni, sensori e intelligenza artificiale possano rivoluzionare il monitoraggio delle fitopatie. "Grazie a questi strumenti possiamo raccogliere dati in tempo reale e intervenire in modo tempestivo e mirato", hanno spiegato.
Dopo una breve pausa, i lavori sono ripresi con l’intervento di Maria Assunta Scotillo, della Regione Abruzzo, che ha illustrato il ruolo del Servizio Fitosanitario regionale nella sorveglianza delle fitopatie. "Monitorare e intervenire rapidamente è essenziale per proteggere le colture e garantire la qualità delle produzioni agricole", ha affermato.
Parola poi a Riccardo Velasco, Direttore del Centro di Ricerca in Viticoltura ed Enologia (CREA-VE), in collegamento video, che ha approfondito il tema della resistenza genetica delle piante come strumento per il controllo delle fitopatie. "La selezione di varietà resistenti è una delle strategie più promettenti per ridurre l’uso di fitofarmaci e garantire una viticoltura sostenibile", ha spiegato Velasco.
Successivamente, Stefano Di Russo, sempre della Regione Abruzzo, ha parlato della difesa integrata dalle principali fitopatie che colpiscono il territorio. "Un approccio combinato tra metodi biologici, chimici e agronomici è la chiave per un’agricoltura sostenibile", ha dichiarato.
A chiudere la sessione degli interventi è stato Cesare Tiberio, agronomo, che ha affrontato il tema delle varietà PIWI e del loro impatto sulla viticoltura sostenibile. "Questi vitigni resistenti alle malattie fungine permettono di ridurre drasticamente l’uso di fitofarmaci, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più attento all’ambiente", ha evidenziato.
La giornata si è conclusa con le considerazioni finali del moderatore e un light lunch, occasione informale per continuare il confronto tra i partecipanti.
Visualizza Allegato
1
In Evidenza - 04 apr 2025
Dazi Usa: Cia, serve risposta negoziale immediata dell’Ue
La scure di Trump è arrivata, con l’annuncio di dazi al 20% che colpiranno indistintamente tutti i prodotti europei, a partire dall’agroalimentare Made in Italy. Per questo serve subito una risposta ferma e immediata dell’Ue per aprire una trattativa e scongiurare una guerra commerciale con un’escalation devastante in cui perderebbero tutti. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini.
“La politica dei dazi è sbagliata e controproducente -ribadisce Fini-. Adesso non bisogna andare in ordine sparso ma agire uniti come Europa, con un approccio non di sudditanza. Occorre un’azione diplomatica rapida, forte e decisa”. Va recuperato, insomma, quel sogno europeo di coesione che aveva animato i padri fondatori e che si è via via sgretolato, con gli Stati membri sempre più arroccati su posizioni e interessi nazionalistici, ritrovando un approccio condiviso e mirato per reagire alle forzature di Trump.
Allo stesso tempo, continua il presidente di Cia, “è necessario ridefinire le politiche di globalizzazione, che evidentemente stanno mostrando tutte le loro crepe, anche attraverso il ruolo del WTO”.
Visualizza Allegato
2
In Evidenza - 03 apr 2025
CIA Chieti-Pescara alla Fiera dell'Agricoltura di Lanciano: gusto, tradizione e sicurezza
CIA - Agricoltori Italiani Chieti-Pescara sarà presente anche quest’anno alla Fiera dell'Agricoltura di Lanciano, uno degli eventi più attesi nel settore agricolo abruzzese, che si terrà dall’11 al 13 aprile 2025.
Durante la manifestazione, CIA Chieti-Pescara sarà protagonista al proprio stand con iniziative volte a valorizzare le eccellenze enogastronomiche locali e promuovere la sicurezza in agricoltura.
Protagonisti dell'evento saranno i prodotti tipici del territorio e la cultura gastronomica locale, grazie alla collaborazione con Slow Food Lanciano e agli agriturismi che delizieranno i visitatori con piatti della cucina popolare frentana.
Il programma prevede momenti di approfondimento con un convegno sulla sicurezza in agricoltura, un tema cruciale per il futuro del settore e la tutela di lavoratori e imprese, oltre a momenti di confronto e degustazioni.
"La Fiera dell'Agricoltura di Lanciano rappresenta un'opportunità unica per rafforzare il legame e creare connessioni tra produttori, consumatori e istituzioni”, dichiara il Presidente Cia Domenico Bomba, “e siamo orgogliosi di portare in questo contesto il valore delle nostre eccellenze locali e il nostro impegno per un’agricoltura sempre più sicura, sostenibile e innovativa."
Vi aspettiamo numerosi al nostro stand all’interno del Padiglione 3 per scoprire e degustare i sapori autentici della nostra terra e partecipare a momenti di approfondimento e confronto.
Visualizza Allegato
1
In Evidenza - 02 apr 2025
CIA Abruzzo denuncia le gravi disfunzioni del sistema UMA: agricoltori bloccati, urge un intervento immediato
Grido d’allarme di Cia Abruzzo sulle gravi disfunzioni del sistema informatico ABACO per l’assegnazione del gasolio agricolo agevolato, che sta mettendo in ginocchio le imprese agricole regionali. Il perdurare dei malfunzionamenti, aggravati dal blocco totale della piattaforma negli ultimi giorni, sta impedendo agli agricoltori di accedere al carburante necessario per svolgere le lavorazioni fondamentali per la stagione colturale, con pesanti ripercussioni sulla produttività del settore.
"Da oltre un anno denunciamo le inefficienze del sistema UMA, ma la situazione è ormai insostenibile", afferma Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo. "Le nostre imprese non possono più attendere: senza gasolio agricolo, le attività si fermano e il danno economico diventa irreparabile. La Regione deve intervenire immediatamente per sbloccare l’assegnazione del carburante e garantire il funzionamento del sistema."
CIA Abruzzo ha inviato una comunicazione ufficiale alla Regione Abruzzo, indirizzata al Presidente Marco Marsilio, al Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente e alla Direttrice del Dipartimento Agricoltura Elena Sico, chiedendo un intervento urgente per risolvere il problema.
Cia propone l’adozione di una piattaforma informatica regionale unica, che non solo garantisca la gestione efficiente dell’assegnazione del gasolio agricolo, ma che semplifichi anche altri adempimenti amministrativi per le imprese, come il riconoscimento della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) e l’iscrizione agli albi delle imprese agrituristiche e delle fattorie didattiche e sociali.
"Oltre alla soluzione strutturale, chiediamo un intervento immediato su ABACO e, se necessario, l’attivazione di una procedura semplificata e temporanea per l’assegnazione del gasolio", aggiunge Sichetti. "Non possiamo permettere che la burocrazia e l’inefficienza informatica compromettano l’intero settore agricolo regionale. Restiamo a disposizione della Regione per un confronto operativo e sollecitiamo un’azione tempestiva affinché gli agricoltori possano riprendere le proprie attività senza ulteriori ostacoli”, conclude il Presidente regionale
Visualizza Allegato
1
In Evidenza - 02 apr 2025
CIA Abruzzo: "No all'aumento dell'addizionale IRPEF. Penalizza famiglie e imprese"
CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo esprime il proprio fermo dissenso nei confronti del disegno di legge regionale n. 68/2025, che prevede un aumento delle aliquote dell’addizionale regionale all’IRPEF. "Si tratta di una misura ingiustificata e fortemente penalizzante per i cittadini abruzzesi, in particolare per il ceto medio e le famiglie, già gravate da un pesante carico fiscale", dichiara il Presidente di CIA Abruzzo, Nicola Sichetti.
"Pur comprendendo la necessità di garantire risorse per il sistema sanitario regionale, riteniamo che questo incremento non sia accompagnato da un reale piano di miglioramento dei servizi. Le liste d’attesa rimangono insostenibili e le prestazioni insufficienti, mentre appare evidente che tali risorse siano destinate a coprire disavanzi pregressi mai realmente chiariti ai cittadini", prosegue Sichetti.
In un contesto economico già caratterizzato da instabilità e difficoltà per famiglie e imprese, incluse quelle del comparto agricolo, l’inasprimento dell’addizionale IRPEF rappresenta un ulteriore peso che rischia di minare la fiducia nelle istituzioni e aggravare le difficoltà economiche della popolazione.
"Esortiamo con forza la Regione Abruzzo a riconsiderare questa proposta e a non procedere con l’aumento dell’addizionale IRPEF. Chiediamo piuttosto l’apertura di un confronto ampio e trasparente con le parti sociali per individuare soluzioni più eque ed efficaci per finanziare i servizi pubblici essenziali", conclude il Presidente di CIA Abruzzo.
Visualizza Allegato