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1 In Evidenza - 09 mag 2025

L’augurio di Cia a Papa Leone XIV. Insieme per la sicurezza alimentare globale


Da Cia-Agricoltori Italiani l’augurio a Papa Leone XIV. La Confederazione tutta accoglie con speranza e impegno l’elezione a pontefice del cardinale Roberto Francis Prevost, apprezzandone la mitezza e la semplicità condivisa nel suo primo saluto dalla Loggia delle Benedizioni.

“Nel nome e nelle parole scelte per presentarsi al mondo, rintracciamo con partecipazione il cammino francescano avviato da Bergoglio, vicino agli ultimi e a madre terra, rafforzato da una nuova attenzione alla giustizia sociale e alla solidarietà di cui la pace, da lui invocata, ha estremamente bisogno. La sua esperienza missionaria in Perù guidi al rispetto e alla tutela delle aree rurali e marginali del mondo, spinga a un’intesa globale per cibo sicuro e accessibile a tutti”. Questo l’omaggio del presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, a Papa Leone XIV, esprimendo la vicinanza dei tanti agricoltori associati.

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1 In Evidenza - 07 mag 2025

CIA Abruzzo: l’olio extravergine d’oliva abruzzese verso l’ IGP. Promosso un percorso di valorizzazione e tutela dell

L’olio extravergine d’oliva abruzzese si appresta a ricevere un importante e prestigioso riconoscimento: l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) «Olio d’Abruzzo». Un risultato che vede CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo in prima linea come promotrice convinta di questo percorso di valorizzazione della produzione olivicola regionale.
 

La proposta per l’istituzione del marchio IGP è stata accolta positivamente dalla Regione Abruzzo, che con Determinazione n. 19/140 del 12 giugno 2024, pubblicata sul BURA Abruzzo ordinario n. 26 del 3 luglio 2024, ha espresso parere favorevole all’istituzione dell’IGP «Olio d’Abruzzo». Si tratta di un passaggio fondamentale per il riconoscimento definitivo da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).
 

Questo strumento sarà garanzia di qualità per il consumatore e rappresenterà un volano per incrementare il reddito degli olivicoltori abruzzesi, tutelare la biodiversità e valorizzare il paesaggio olivicolo regionale anche sotto il profilo turistico.
 

A tal proposito, il 14 maggio 2025, dalle ore 11:00, si svolgerà un importante appuntamento pubblico presso la sala Camplone della Camera di Commercio Chieti Pescara in Via Conte di Ruvo, 2 – Pescara.

Si terrà la Riunione di Pubblico Accertamento inerente la richiesta di riconoscimento dell’IGP “Olio d’Abruzzo”, alla presenza dei funzionari del MASAF, dei rappresentanti della Regione Abruzzo, delle amministrazioni locali, delle organizzazioni professionali, dei produttori e degli operatori olivicoli della zona.
 

Durante l’incontro sarà data lettura del disciplinare di produzione, con la possibilità di esprimere osservazioni che saranno valutate in conformità al Regolamento UE n. 2024/1143, che disciplina i metodi leali e costanti per la concessione dell’IGP.
 

“Questo risultato è il frutto di un lavoro lungo e condiviso con il territorio”, ha dichiarato Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo, “Abbiamo creduto sin dall’inizio nell’IGP come strumento per difendere l’identità del nostro olio, garantire qualità e dare nuovo valore economico agli olivicoltori abruzzesi. La riunione pubblica del 14 maggio sarà un’occasione cruciale per compiere insieme l’ultimo passo verso questo traguardo”.

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1 In Evidenza - 06 mag 2025

Agia-Cia nel nuovo “Forum delle Forze economiche e sociali giovanili” del CNEL

Nasce il “Forum delle Forze economiche e sociali giovanili” del CNEL e i giovani di Cia-Agricoltori Italiani sono tra i protagonisti, insieme ad altre 32 organizzazioni del sistema Paese.

La prima riunione per rendere operativo il Forum, attraverso la definizione condivisa di obiettivi e finalità, si è tenuta presso la Sala Ruini di Villa Lubin a Roma, sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, con la partecipazione del presidente nazionale di Agia-Cia, Enrico Calentini.

Intento prioritario del Forum è quello di accrescere le forme di aggregazione e gli strumenti di partecipazione delle giovani generazioni ai processi decisionali locali e nazionali, andando a svolgere un vero e proprio ruolo propositivo nelle decisioni del CNEL. Con lo scopo preciso di includere la prospettiva generazionale nell’espletamento della funzione consultiva del Consiglio rispetto a Governo, Camere e Regioni.

“Si tratta di un’iniziativa davvero molto importante -ha sottolineato il presidente Calentini-. In questo modo, l’Italia assume il ruolo di apripista in Ue per realizzare finalmente la ‘strategia europea per la gioventù’ dando voce, attraverso il potere d’iniziativa legislativa, a coloro che sono meno rappresentati”.

D’altra parte, ha spiegato il presidente del CNEL Renato Brunetta nella convocazione del Forum, “riteniamo imprescindibile che, a partire dall’impegno di tutte le organizzazioni già rappresentate presso il Consiglio, venga promosso e sviluppato coerentemente un confronto aperto non solo ‘per’ i giovani, ma soprattutto ‘con’ loro e ‘per’ l’intero Paese”, nella consapevolezza che “la costruzione partecipata di un patto generazionale sia una sfida cruciale per la sostenibilità sociale, economica e demografica dell’Italia”. 

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1 In Evidenza - 06 mag 2025

Cia a Macfrut con un Piano d’azione straordinario sull’acqua

Un Piano d’azione straordinario sull’acqua, territoriale, nazionale e Ue, per fare degli agricoltori i veri protagonisti delle strategie idriche e con l’ortofrutta comparto pilota, tra i più idro-esigenti, ma anche più innovativi e avanzati nella gestione della risorsa. È quanto annunciato dal presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, al convegno inaugurale di Macfrut, al Rimini Expo Centre fino all’8 maggio.

“L’acqua è il futuro -ha detto Fini- e l’agricoltura, a partire dall’ortofrutta, è la chiave per custodirlo. Non basta più passare da un approccio emergenziale a una pianificazione strutturale, serve rivedere il modo in cui pensiamo la gestione della risorsa idrica”.

IL PIANO DI CIA - Da parte di Cia la proposta di un Piano per una governance più vicina ai territori, differenziata e adattiva, per una visione d’insieme che superi la frammentazione decisionale e restituisca valore a Consorzi di Bonifica e Autorità di Bacino, ottimizzando le funzioni e snellendo i vincoli, anche per recepire al meglio la futura strategia Ue per la resilienza idrica. Quella che Cia immagina comprensiva di interventi strutturali nelle zone a più alto rischio; di grandi invasi integrati, e non alternativi ai piccoli; di finanziamenti per le infrastrutture resilienti; di riuso agricolo delle acque reflue; come di una legge contro il consumo di suolo e un quadro normativo per le funzioni di custodia e presidio del territorio.

 A dettare i tempi gli eventi estremi legati all’acqua, che in Italia sono aumentati del 400% in soli cinque anni, con ormai miliardi di danni sulle produzioni, alla prova di resistenza contro alluvioni, siccità, dissesto e fitopatologie che in alcune zone hanno già mangiato il 30-35% del prossimo raccolto.

COMPARTO E MALTEMPO - Oggi, piove troppo e male al Nord Italia. Le colture autunno primaverili -rileva Cia- dai cereali all’orzo, stanno morendo di asfissia naturale per terreni saturi a causa della pioggia eccessiva. Rischia, invece, il 30% della superficie già trapiantata, la filiera del pomodoro da industria, quella Made in Italy da 5 miliardi di euro e 35 mila occupati. Ormai è tardi per nuove piantumazioni. Troppa acqua nel momento sbagliato anche sulle risaie, e bisognerà riseminare. Mentre i vigneti sono inaccessibili, ma fertili, purtroppo, per la peronospora; irraggiungibili anche tanti frutteti e saltano così i trattamenti che salverebbero la stagione. Non meno complicata, ovviamente, la fase vegetativa al Sud, costantemente a secco. Si prevedono crolli produttivi tra il 10 e il 30% per il rischio approvvigionamento idrico e il trapianto è sempre più un’incognita a monte per molte delle orticole.

QUESTIONE IDRICA - Nel mezzo, il dramma vero della dispersione idrica che nel Paese è arrivata anche al 72%, con una media nazionale del 42% e situazioni gravi per almeno il 50% dei comuni. L’Italia vive nell’obsolescenza delle infrastrutture idriche, per il 60% vecchie di 30 anni, con capacità di contenimento all’11%, Spagna e altri Paesi Ue sono al 35%.

“Basta col dire che tanto l’acqua va nei campi -è stato l’affondo di Fini-. L’agricoltura non può fare da cassa di espansione naturale di tutte le calamità naturali e se così deve essere che venga sostenuta in quanto soluzione e non il problema”.

Cia ricorda, infatti, che un terreno ben coperto da vegetazione trattiene fino al 30% in più di pioggia e che, quindi, investire sulla manutenzione, contrastare il consumo di suolo, che sta viaggiando su una media di 20 ettari ogni giorno, rilanciare le aree interne, puntare su più innovazione e ricerca nel comparto, in primis agevolando le Tea, è la strada da intraprendere subito.

“Da Macfrut -ha concluso- facciamo rete avendo chiaro il ruolo competitivo della risorsa acqua per l’agroalimentare nazionale di cui l’ortofrutta ne è settore trainante, da 17 miliardi di euro per 300 mila aziende attive. Chiediamo una Pac davvero al servizio della sicurezza idrica e alimentare e la messa a terra concreta dei fondi per le infrastrutture dedicate”. 

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 17 dic 2020

Natale: PescAgri-Cia, pesce alla vigilia come da tradizione per 15 mln di famiglie. Fatturato ittico delle feste a -25%

Covid e stretta sugli spostamenti non toglieranno agli italiani il menù di pesce, tipico della Vigilia di Natale e della notte di San Silvestro. Sarà portato a tavola in 2 case su 3, con una spesa media di 70 euro a nucleo, rispetto ai 90 dello scorso anno. Per circa 15 milioni di famiglie la scelta del menù sarà orientata a ricette povere della tradizione con tonno e baccalà o pesci come l’orata per piatti non troppo elaborati. A tracciare una stima è l’analisi di PescAgri, l’Associazione Pescatori Italiani promossa da Cia e che conta già per il settore ittico, in questo 2020, un calo del fatturato oltre il 40%. Segno negativo dovuto eccedenza di prodotto e calo dei prezzi per via soprattutto delle restrizioni su ristoranti, catering e hotel.

A condizionare radicalmente i consumi di pesce durante le feste, spiega AgriPesca-Cia, l’impatto del Dpmc sui cenoni, rigorosamente a casa e, si presume, per non più di 6 persone, almeno il 24 dicembre. Quest’aspetto ridimensionerà in proporzione, le quantità acquistate che in media per la spesa di Natale e Capodanno, non andranno oltre i 3 kg a carrello. Si tenderà a essere più precisi nelle porzioni, ma anche a scegliere il pesce fresco. Dunque, poco ma buono. Vinceranno i piatti tipici della Vigilia, quindi sulle coste italiane, quelli più legati alla cucina a base di pesce locale e per ricette elaborate, mentre nell’entroterra si prediligeranno quelle più essenziali, con prodotto fresco e trasformato. Baccalà e tonno, ma anche alici, sarde e sgombri, orate e spigole avranno la maggiore sul pescato più pregiato. Molluschi e crostacei, protagonisti delle feste in ristoranti e hotel, vivranno, invece, un serio calo. 

Rendono, riferisce PescAgri-Cia, i dati del Mercato Ittico all'ingrosso di Chioggia, la più grande Marineria d’Italia che, oggi conta 2 sole giornate di lavoro a settimana, quando soprattutto a fine anno, prima del Covid, si è sempre lavorato senza sosta. Ne sono conseguenza le perdite importanti, già registrare a novembre, in termini di volumi del prodotto locale: crostacei (-31%), pesce bianco (-17%) e molluschi che reggono meglio (-5%). Quanto al valore, il pescato di Chioggia (pesce azzurro e bianco) è già a -22% per il solo mese di novembre rispetto al 2019. Che non andrà bene al mercato dei crostacei può, inoltre, dirlo il dato sull’import con l’Italia sprovvista, per esempio, di aragoste e astici. Rispetto al 2019, i crostacei a novembre hanno fatto in termini di volumi un -78%. Il quadro nazionale si attesta più o meno sulle stesse cifre e mette in guardia sul rischio per il fresco e il Made in Italy. Il settore ittico perderà con le sole festività 300 milioni di euro di fatturato (-25%).

Difficile, aggiunge PescAgri-Cia, pensare poi a cenoni ristretti per Capodanno, ma esclusa la ristorazione, per gli oltre 6 milione di italiani abituati a mangiar fuori il 31 dicembre, sarà comunque inevitabile la cucina di casa. Davvero a poco servirà quel 15% di consumatori propensi al menù take away. Questo trend vale complessivamente circa 5 mld, mentre le restrizioni imposte all’Horeca, hanno tolto finora al settore alimentare, quasi 41 miliardi.

Infine, conclude PescAgri-Cia, va da sé che la crisi economica, le restrizioni sugli spostamenti per il Covid e le chiusure dei ristoranti, influiranno in negativo sulla domanda di pesce fresco e locale, a vantaggio di quello spesso più competitivo di importazione. Agli italiani chiediamo, come stanno già dimostrando, di preferire soprattutto prodotto ittico di origine nazionale, a sostegno dei produttori italiani, che potranno richiedere o scegliere sui banchi delle pescherie tradizionali o dei supermercati, selezionando le specie che riporteranno in etichetta oltre la zona di cattura anche un’ulteriore specifica con ben indicato che si tratta di prodotto “nazionale” o “nostrano”. Il consumatore può in questo modo cambiare l’offerta, oggi rappresentata per oltre il 70% da prodotto ittico di importazione. Per farlo deve cambiare la domanda ed è proprio il consumatore a poter fare la differenza diventando più consapevole ed esigente negli acquisti, premiando le pescherie che risultano più attente alla vera filiera corta e a una offerta più mirata a prodotti ittici dei nostri mari, dei nostri allevamenti e delle nostre acque dolci.

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1 In Evidenza - 17 dic 2020

Assemblea Anp-Cia: per “riprogettare il futuro” più pensioni, sanità e servizi

Pensioni più alte, puntando sulla revisione degli assegni al minimo, accompagnate da una riorganizzazione e da un rilancio di sanità e servizi dei territori, partendo dalle aree rurali, per garantire agli anziani una qualità della vita dignitosa e sicura. Soprattutto ora con la pandemia in atto. Questo il messaggio lanciato da Anp, l’Associazione pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, nel corso della sua Assemblea nazionale “Pensioni-Sanità-Servizi. Riprogettiamo il futuro”, che si è tenuta oggi in webinar con la partecipazione della ministra delle Pari opportunità e della Famiglia Elena Bonetti.

Occhi puntati prima di tutto sulla situazione Covid in Italia. “Permangono, a oggi, tutti gli elementi di preoccupazione circa il controllo e il contenimento dei contagi -ha detto nella sua relazione il presidente di Anp, Alessandro Del Carlo- con la conseguente pressione sulle strutture sanitarie e su tutti i servizi connessi alla cura delle persone coinvolte, nonché in relazione ai sistemi di tracciamento e prevenzione del contagio. Gli anziani stanno pagando un prezzo altissimo in termini di decessi. Si aggravano, inoltre, le condizioni dei malati cronici, mentre si sono ridotti di oltre il 50% gli screening oncologici”.

In questo senso, l’Anp-Cia ha confermato nell’Assemblea l’orientamento, più volte espresso, riguardo alla necessità di un comportamento individuale e collettivo teso alla responsabilità e al rispetto delle indicazioni provenienti dalle autorità sanitarie e dai decreti emanati al riguardo. In merito al vaccino, la cui distribuzione è prevista da gennaio, occorre che la somministrazione, secondo le indicazioni delle autorità sanitarie, sia rivolta prioritariamente alle persone anziane, in quanto soggetti a rischio fragilità.

Preoccupazione e allarme estesi anche allo stato dell’economia, precipitata in una grave fase di crisi che “sta producendo un aumento delle diseguaglianze e del disagio sociale, nonché l’aumento dei fenomeni di povertà, particolarmente diffusi fra gli anziani, soprattutto tra i pensionati con assegni al minimo e residenti nelle aree interne e rurali -ha osservato Del Carlo- alle prese con ataviche carenze di servizi che ne compromettono la sicurezza sociale e la qualità della vita”.  

L’Assemblea di Anp, pertanto, ha sollecitato il Governo e il Parlamento affinché nella legge di Bilancio 2020, o interventi collegati, siano previsti interventi per l’aumento delle pensioni minime. “Una revisione del trattamento pensionistico per gli agricoltori è imprescindibile -ha ribadito il presidente nazionale dell’Associazione- per garantire giustizia ed equità sociale e per favorire il ricambio generazionale. Gli agricoltori, per esempio, con pensioni minime tra le più basse, ferme a 515 euro, sono costretti a rimanere a lavoro nei campi fino a tarda età”.

L’Assemblea di Anp-Cia ha, quindi, espresso apprezzamento per l’importante lavoro svolto dalle organizzazioni territoriali dell’Associazione, finalizzato a dare continuità alle iniziative sindacali e alle attività sociali, sia pure nelle condizioni consentite dalle restrizioni imposte e dalle precauzioni consigliate. Un lavoro politico e sindacale che deve proseguire, per sensibilizzare le diverse rappresentanze parlamentari dei territori, così come del livello nazionale, affinché le rivendicazioni contenute nella piattaforma Anp possano trovare risposta nei prossimi provvedimenti di Governo e Parlamento.

“Gli effetti della pandemia hanno messo in evidenza il legame stretto che esiste fra organizzazione economica e sistema dei servizi, a cominciare da quello socio-sanitario, affermando nella coscienza collettiva la consapevolezza del valore dei beni pubblici, a cominciare dalla sanità -ha continuato Del Carlo-. Ora il rilancio economico dei territori, in particolare delle aree interne e rurali, deve passare attraverso la dotazione di un sistema infrastrutturale e dei servizi in grado di sostenere la crescita economica assieme alla tutela sociale e alla qualità della vita delle persone”.

Ciò significa, ha concluso il presidente di Anp, “una nuova visione dello sviluppo che metta al centro la cura delle persone e il governo del territorio, traguardando la crescita economica, la sostenibilità ambientale e il progresso sociale”, come indicato dall’ultimo documento Cia “Agricoltura, Territorio, Società; riprogettiamo il futuro”.

“L’agricoltura è pronta a esercitare un ruolo da protagonista all’interno di un progetto di rilancio del Paese -ha aggiunto il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino, concludendo l’Assemblea di Anp-. Un progetto che prevede scelte importanti anche per rispondere alle condizioni di disagio sociale degli anziani e restituire dignità ai pensionati, prima di tutto quelli al minimo come gli agricoltori, che nella loro vita lavorativa hanno assicurato beni essenziali alla società, come il cibo, la tutela del territorio, la cura del paesaggio”.

 

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1 In Evidenza - 16 dic 2020

Covid: Cia, su portale spesa a domicilio arrivano i cesti di Natale

Un cesto di Natale con il meglio delle tipicità enogastronomiche del territorio. Dopo i prodotti agricoli freschi e i piatti della domenica preparati dagli Agrichef, arrivano sul portale per la consegna a domicilio di Cia-Agricoltori Italiani anche i tradizionali pacchi natalizi, da regalare a parenti o amici, senza muoversi di casa, con un semplice click all’indirizzo https://iprodottidalcampoallatavola.cia.it/.

L’obiettivo è doppio: da un lato sostenere le aziende agricole e agrituristiche fiaccate dal Covid, con perdite reddituali importanti, soprattutto legate alle misure restrittive per il canale ristorazione, che significa un danno di quasi 41 miliardi di euro per l’agroalimentare; dall’altro lato, incentivare la scelta di doni utili, in un momento di incertezza economica, puntando sul cibo che si conferma al top della classifica anche come idea regalo.

Mai come quest’anno, con nuovi livelli di povertà per effetto della pandemia e oltre 2 milioni di famiglie a rischio, le tredicesime restano comunque destinate prima di tutto a bollette, scadenze fiscali e risparmio -sottolinea Cia-. L’80% degli italiani, quindi, opterà per regali utili, in un caso su tre declinati in chiave enogastronomica, con la scelta di doni “da tavola”. Pacchi o cesti quasi tutti di taglia ridotta, rispetto agli anni scorsi, che il 45% delle famiglie riempirà con prodotti locali e caratteristici. Tra i più gettonati, ci sono vino, spumante, panettone e torrone, seguiti da salumi, conserve, olio extravergine d’oliva, pasta da grani antichi, legumi, miele e formaggi tipici.  

Ordinare i cesti di Natale degli agricoltori sul portale Cia è assolutamente semplice. Bastano pochi secondi per individuare la regione d’interesse e, quindi, visualizzare quali tra le aziende più vicine offrono questo servizio e procedere all’ordine. Saranno gli stessi produttori a consegnare il pacco regalo a domicilio, nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie previste dal governo per contenere la diffusione del Covid.

“E’ un periodo difficile per tutti -afferma il presidente di Cia, Dino Scanavino- ma a Natale si può essere un esempio di solidarietà acquistando regali utili da piccole imprese e aziende agricole locali. Basta davvero poco per dare un sostegno e premiare al contempo la qualità, la tipicità e la salubrità dei prodotti degli agricoltori italiani, che non si sono mai fermati”.

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1 In Evidenza - 15 dic 2020

Presentato l’opuscolo informativo "Coronavirus SARS-CoV-2: Contributo alla comprensione della pandemia COVID-19"

Nasce da un’idea dell’Associazione Nazionale Pensionati l’opuscolo "Coronavirus SARS-CoV-2: Contributo alla comprensione della pandemia COVID-19" realizzato con la collaborazione di Cia-Agricoltori Italiani Abruzzo e la supervisione scientifica del dottor Arturo Di Girolamo, Infettivologo dell'Asl Lanciano-Vasto-Chieti e membro del GTS Regione Abruzzo. Un contributo che fornisce in modo chiaro e sintetico tutte le informazioni utili riguardo il virus: malattia, sintomi e principali modalità di trasmissione. Sono 30mila le copie già in stampa a cui hanno contribuito anche l’Istituto Acustico Maico e l’UnipolSai Assicurazioni - Agenzia Generale Unipescara.

“Il nostro obiettivo è da un lato dare un piccolo contributo alla miglior comprensione della pandemia da SARS-CoV-2, dall’altro dare un segnale di quanto siano importanti per noi le future generazioni”, afferma Dino Bruno, Presidente Associazione nazionale pensionati della Cia d'Abruzzo. 


“Al contrario dei microrganismi noi umani siamo dotati di un pensiero razionale che ci permette di comprendere progressivamente quali siano le strategie messe in atto da questo nemico invisibile, dandoci l'opportunità di difenderci e di combatterlo, con l'obiettivo di sconfiggerlo definitivamente”, dichiara Arturo Di Girolamo, Infettivologo della ASL2 Lanciano - Vasto - Chieti e membro del GTS Regione Abruzzo che ha voluto sottolineare l’importanza del vaccino come strumento di prevenzione della malattia, fondamentale per evitare complicazioni soprattutto nelle persone più vulnerabili.


“La pubblicazione di questo opuscolo vuole essere uno strumento per accrescere la responsabilità individuale, collettiva e politica del periodo difficile che stiamo vivendo. Una responsabilità che non può esserci senza una adeguata consapevolezza e quindi senza una adeguata conoscenza che con questo contributo abbiamo voluto fornire”, ha concluso Mauro Di Zio, Presidente Cia Abruzzo.


L’opuscolo sarà consegnato ai tesserati Cia e sarà presente negli studi medici. Per ulteriori informazioni contattare l’ufficio Cia più vicino.


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1 In Evidenza - 15 dic 2020

Legge di Bilancio: Cia, più fondi per lo stoccaggio dei vini di qualità

Stanziare altri fondi per lo stoccaggio dei vini di qualità, attraverso la nuova legge di Bilancio, includendo non solo i vini sfusi ma anche quelli imbottigliati. Lo chiede Cia-Agricoltori Italiani, sottolineando che in Parlamento ci sono già numerosi emendamenti in questa direzione presentati da quasi tutte le forze politiche.

La pandemia sta avendo effetti drammatici sul comparto, tra il forte calo delle vendite a fronte della chiusura, totale o parziale, della ristorazione sia in Italia che all’estero, e il conseguente freno delle esportazioni, con una riduzione stimata a fine 2020 del 4,6% pari a -300 milioni di euro.

Per questo, Cia ha accolto positivamente il decreto del Ministero delle Politiche agricole, con lo stanziamento di risorse dedicate allo stoccaggio dei vini Dop e Igp. Tuttavia, la dotazione finanziaria di 9,5 milioni di euro non si è rivelata sufficiente a soddisfare le richieste da parte dei produttori. Ecco perché, in vista dell’approvazione della legge di Bilancio, Cia ha proposto che il fondo sia incrementato e che riguardi non solo i vini sfusi, ma anche quelli imbottigliati.

“Abbiamo appreso con favore la presentazione di emendamenti da parte di quasi tutti i gruppi politici delle proposte avanzate da Cia -ribadisce il presidente nazionale Dino Scanavino-. Confidiamo ora nella sensibilità del Governo affinché ci sia un accoglimento definitivo”.

D’altro canto, il comparto del vino di qualità, che rappresenta una delle punte di diamante della produzione e dell’export Made in Italy, con un crescente peso sulla bilancia commerciale, è tra quelli più a rischio. È necessario, dunque, mettere in campo misure di sostegno capaci di andare incontro alle tante aziende che, in questo momento, lavorano a basso regime, nonostante la vendemmia di altissima qualità.

 

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1 In Evidenza - 15 dic 2020

Ue: PescAgri, riduzione giornate in mare nuova minaccia per filiera al -40% dopo pandemia

Porre un veto al Consiglio Ue Agrifish, per contrastare la proposta di Bruxelles di riduzione del 15% le giornate di pesca nel Mediterraneo occidentale, che potrebbe essere estesa anche all’Adriatico. E’ questo l’appello dell’Associazione PescAgri al Governo e alla ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, per evitare di dare un colpo mortale alla filiera ittica, già in forte sofferenza per le pesanti ripercussioni della crisi pandemica. Secondo il presidente PescAgri, Antonino Algozino: “Il Covid non ha risparmiato il settore ittico nazionale e in particolare quello delle marinerie, che operano quasi esclusivamente nel Mediterraneo. Si è registrato un calo del fatturato del 40% rispetto al 2019, con la chiusura di importanti segmenti di mercato, come il canale Ho.Re.Ca., che ha portato a un surplus di prodotto e al crollo dei prezzi, oltre a una generale contrazione dei consumi pro capite, aggravata dall’incertezza delle imminenti festività natalizie”.

A queste difficoltà si aggiungono le problematiche derivanti dalla gestione delle acque territoriali ed internazionali, dall'applicazione dei piani di gestione per lo sforzo di pesca e dei regolamenti emanati o da emanare in seno alla Commissione Ue, che ora prevedono un’ulteriore diminuzione delle giornate di pesca per l'anno 2021. Questo piano europeo, secondo Algozino,  “metterebbe seriamente a rischio migliaia di imbarcazioni dei nostri pescatori, impossibilitati a raggiungere la sostenibilità economica necessaria a proseguire l’attività”.

L’Associazione PescAgri mostra, dunque, solidarietà e vicinanza al comparto in difficoltà e auspica che le nostre istituzioni mettano in moto un’intensa attività di mediazione con la Commissione Ue a difesa del settore ittico, per riequilibrare le risorse alieutiche del Mediterraneo, in modo che i piani di gestione possano essere frutto di una condivisione tra operatori del settore, Stati membri e Paesi extraeuropei. Senza dimenticare il ruolo strategico dell’Italia nelle scelte politiche da attuarsi sul Mare Nostrum nel prossimo futuro con la programmazione del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP 2021-2027).

“Auguriamo, infine, -conclude Algozino- una rapida risoluzione delle azioni diplomatiche per la liberazione dei pescatori italiani sequestrati in Libia, affinché possano ricongiungersi con le rispettive famiglie prima di Natale”.

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