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1 In Evidenza - 07 ago 2025

DDL Semplificazioni 2025: tutte le novità per l’agricoltura

Il 4 agosto 2025 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge Semplificazioni, un provvedimento organico volto a snellire oltre 600 procedure entro il 2026.
Tra le misure contenute nel testo, diverse riguardano direttamente il mondo agricolo, con l’obiettivo di ridurre gli oneri burocratici, favorire l’accesso alle agevolazioni fiscali e incentivare la nascita di nuove imprese nel settore primario.

Di seguito un riepilogo delle principali novità per l’agricoltura.

1. Qualifica IAP: più tempo per rispettare i requisiti
Una delle modifiche più rilevanti riguarda la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP).
Chi presenta richiesta potrà, per i primi cinque anni, non rispettare i requisiti economici previsti (percentuale di reddito da lavoro agricolo).

L’obiettivo è favorire l’ingresso di giovani e nuovi agricoltori, dando tempo per avviare l’attività e raggiungere gradualmente i parametri richiesti.

Le Regioni potranno comunque effettuare verifiche al sesto anno per accertare la sussistenza dei requisiti.

2. Semplificazioni fiscali per Transizione 5.0
Per gli investimenti relativi ai beni “Industria 4.0” e “Transizione 5.0”, non sarà più necessario indicare riferimenti normativi su fatture e documenti di trasporto.
Sarà sufficiente un codice univoco definito dall’Agenzia delle Entrate per identificare l’agevolazione.

Inoltre, viene introdotta una procedura di “salvataggio” per le dichiarazioni scartate dal sistema. Se corrette e ritrasmesse entro i termini stabiliti da un prossimo decreto MEF, non comporteranno sanzioni.

3. Semplificazioni nel lavoro agricolo
Il DDL introduce anche interventi mirati sul lavoro nel settore agricolo, in particolare:

Le pubbliche amministrazioni non potranno più richiedere documenti già in loro possesso.

Sarà possibile coinvolgere esperti aziendali nei corsi di formazione degli ITS Academy.

Semplificazioni anche per i corsi di primo soccorso aziendale, che potranno avvalersi della collaborazione di personale sanitario.

4. Ospitalità ammessa tra le attività enoturistiche e oleoturistiche
Un’altra importante novità riguarda le attività turistiche in ambito agricolo.
L’ospitalità entra a pieno titolo tra le attività riconosciute nell’enoturismo e nell’oleoturismo.

Le linee guida nazionali saranno aggiornate per includere anche questa possibilità, aprendo nuove opportunità alle aziende agricole attive nel settore dell’accoglienza.

5. Semplificazioni ambientali e autorizzative
Il DDL interviene anche su aspetti ambientali e autorizzativi:

Le imprese agricole in possesso di autorizzazioni ambientali non saranno più considerate attività insalubri.

Sono previste procedure semplificate per la bonifica dei siti contaminati in aree agricole.

Accelerazioni per i contratti di sviluppo, installazione di insegne d’esercizio, e autorizzazioni uniche SUAP.

Conclusioni
Il DDL Semplificazioni rappresenta un passaggio strategico per rendere il settore agricolo più moderno, accessibile e competitivo, soprattutto per chi intende iniziare un’attività o investire in innovazione.

Molte delle misure entreranno in vigore dopo l’adozione di decreti attuativi: sarà quindi importante seguirne l’evoluzione e aggiornarsi in tempo reale.


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1 In Evidenza - 06 ago 2025

Cia Abruzzo: “Il 3 agosto evento atmosferico di eccezionale violenza: danni tra il 50 e il 90%. Aziende in ginocchio

Un evento meteorologico straordinario per intensità e conseguenze ha colpito nel pomeriggio del 3 agosto vaste aree dell’Abruzzo, provocando danni ingenti alle aziende agricole nei comuni di Fossacesia, Casalincontrada, Bucchianico, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro e Frisa.

Non si è trattato di una semplice grandinata estiva: secondo quanto riportato dai principali siti meteorologici nazionali, l’area è stata interessata da un downburst, un fenomeno caratterizzato da raffiche di vento violente e discendenti, accompagnate da pioggia intensa e grandine, che ha devastato non solo le colture ma anche strutture aziendali, impianti, tettoie, recinzioni e serre.

I danni, stimati tra il 50% e il 90% della produzione di vite, olivo, ortaggi, alberi da frutto, pomodori prossimi alla raccolta, sono stati già segnalati da decine di aziende agricole attraverso il form predisposto da CIA, corredati da fotografie eloquenti che mostrano lo scenario post-evento: filari abbattuti, piante divelte, frutti distrutti, strutture danneggiate o completamente rase al suolo.

"In un attimo abbiamo visto il nostro lavoro andare in fumo", racconta un agricoltore della zona di Frisa, "Le raffiche erano così violente che sembrava un tornado. Le piante sono state gravemente danneggiate compromettendo il prossimo raccolto".

Già nelle ore successive all’evento, CIA Abruzzo ha richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale, ma è fondamentale che emerga chiaramente l’eccezionalità del fenomeno, e non venga confuso con eventi atmosferici ordinari.

"Siamo di fronte a un fenomeno di straordinaria intensità e imprevedibilità, che ha colpito in modo selettivo ma gravissimo alcune delle aree agricole più produttive del nostro territorio", dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Chiediamo che le istituzioni, a tutti i livelli, si attivino con urgenza per sostenere concretamente le aziende colpite, che da sole non possono sostenere questo ennesimo colpo. 

Serve un piano straordinario di ristori e la massima attenzione da parte della Regione”, continua Sichetti, “Come associazione continueremo a monitorare la situazione e a raccogliere segnalazioni dai territori per fornire un quadro completo dei danni, sostenendo passo dopo passo le imprese agricole nel percorso di richiesta di risarcimenti e misure di sostegno”.

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1 In Evidenza - 05 ago 2025

Vino: Cia a Governo, promozione, educazione al consumo, misure compensative e strutturali


Promozione, educazione al consumo, oltre a misure compensative e strutturali. Sono queste le principali richieste di Cia-Agricoltori Italiani al tavolo del vino riunito a Palazzo Chigi alla presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Obiettivo, il rafforzamento e il rilancio di un comparto di punta del Made in Italy agroalimentare, ora sotto scacco sia per la minaccia dei dazi Usa, che per un cambiamento nelle modalità dei consumi (disaffezione nelle fasce più giovanili) e l’incremento dei costi di produzione. A suscitare preoccupazione anche le campagne di comunicazione che si inseriscono in contesti normativi a livello europeo e sconsigliano il consumo di vino per ragioni di salute, senza distinguere tra consumo moderato e abuso, creando preoccupazioni tra i produttori di vino.

Cia ha, dunque, ribadito la necessità di interventi compensativi per indennizzare le aziende dell'effetto dumping, che sarà superiore alle attese, considerando l'incremento dei costi lungo la filiera distributiva e la svalutazione del dollaro. In aggiunta, sono state richieste misure contingenti, quali sgravi fiscali e mutui a tasso agevolato, che possano facilitare l’accesso al credito per le imprese, in particolare per investimenti finalizzati allo sviluppo, consolidamento e innovazione.

Occorre anche una programmazione di interventi a medio e lungo termini, finalizzati a mantenere competitivo il settore con interventi diretti e indiretti. Prioritario, il rafforzamento della promozione e delle iniziative mirate all’educazione al consumo delle giovani generazioni nei mercati maturi e in quelli emergenti, difendendo il vino da pregiudizi e fake news. In ultimo -ma non meno importante- la gestione della produzione di uve in funzione delle richieste di mercato, attraverso una corretta analisi della domanda e dell’offerta, per prevenire potenziali crisi.

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1 In Evidenza - 05 ago 2025

Giovani in agricoltura: tutte le agevolazioni previste dalla Legge 36/2024

A oltre un anno dall’entrata in vigore della Legge n. 36/2024, è utile fare il punto sulle principali misure introdotte per promuovere l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo. Le agevolazioni, pensate per incentivare il ricambio generazionale, si rivolgono a imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti, sia in forma individuale che societaria.

Chi può accedere alle misure
Le agevolazioni si applicano a:

  • Imprenditori agricoli professionali (IAP) e coltivatori diretti di età tra 18 e 40 anni

  • Società di persone e cooperative con almeno il 50% dei soci rientranti nei requisiti

  • Società di capitali con almeno il 50% del capitale sociale e degli organi amministrativi in mano a giovani imprenditori agricoli

Credito d’imposta per la formazione
L’art. 6 della Legge 36/2024 prevede un credito d’imposta pari all’80% delle spese sostenute nel 2024 per la partecipazione a corsi di formazione inerenti alla gestione aziendale. L'importo massimo riconoscibile è di 2.500 euro per beneficiario.

Sono agevolabili anche:

  • Le spese per seminari, coaching e conferenze

  • Le spese di viaggio e soggiorno (fino al 50% del costo totale della formazione)

La domanda deve essere presentata dal 25 agosto al 24 settembre 2025, esclusivamente tramite il software “Gestione Azienda Agricola” messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Il credito sarà utilizzabile in compensazione nel modello F24.

Imposta sostitutiva al 12,5% per nuove imprese
L’art. 4 introduce la possibilità per le imprese giovanili che avviano un’attività agricola di applicare un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, delle relative addizionali e dell’IRAP, con un’aliquota ridotta del 12,5%.

Attenzione: l’agevolazione vale solo per i redditi d’impresa (non per quelli agrari o forfettari) e può essere applicata solo nell’anno di inizio attività e per i quattro anni successivi. L’opzione si esercita nel quadro RQ dei modelli Redditi 2025.

Diritto di prelazione: priorità ai giovani
L’art. 8 modifica l’ordine di priorità nel diritto di prelazione in caso di vendita di terreni agricoli. In presenza di più confinanti, la precedenza spetta:

  • Ai giovani imprenditori agricoli in forma individuale

  • A società di persone o cooperative con almeno metà soci under 41

  • A società di capitali con capitale e CDA composti almeno per metà da giovani

  • A parità di condizioni, prevale chi possiede adeguate competenze tecniche o formative, secondo i criteri stabiliti dal Regolamento UE 2021/2115.

Imposte ridotte per l’acquisto di terreni
A partire dal 1° gennaio 2025, gli atti di compravendita e permuta di terreni agricoli e pertinenze effettuati da giovani imprenditori agricoli beneficiano di un’imposizione ridotta del 40%.

Il beneficio si aggiunge alle agevolazioni già previste per la piccola proprietà contadina (PPC), con una riduzione ulteriore:

  • Imposta di registro: 120 euro (invece di 200)

  • Imposta ipotecaria: 120 euro

  • Imposta catastale: 0,60% (invece dell’1%)

Fondo per il primo insediamento
L’art. 3 istituisce un Fondo nazionale per favorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura, con una dotazione di 15 milioni di euro annui a partire dal 2024.

I finanziamenti, co-gestiti con Regioni e Province autonome, sono destinati a sostenere:

  • L’acquisto di terreni, aziende o strutture agricole

  • L’ampliamento aziendale

  • L’acquisto di macchinari e tecnologie innovative

  • Il subentro in imprese agricole esistenti

I criteri operativi saranno stabiliti da un decreto attuativo del Ministero dell’Agricoltura.

Riduzione degli oneri notarili
Per gli atti di compravendita di terreni agricoli con un valore fino a 200.000 euro, stipulati da giovani imprenditori agricoli, il compenso notarile è ridotto del 50%. Una misura concreta per ridurre i costi di accesso alla proprietà fondiaria.

Vendita diretta: spazi riservati nei mercati
L’art. 11 consente ai Comuni di riservare fino al 50% dei posteggi nei mercati agricoli su aree pubbliche alle imprese agricole giovanili.
L’obiettivo è favorire la vendita diretta e il contatto tra produttore e consumatore.

Conclusioni
La Legge 36/2024 rappresenta un pacchetto organico di misure pensate per facilitare il ricambio generazionale e rafforzare l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo.
Con diverse scadenze in arrivo e modalità operative già definite per alcune misure, è fondamentale che i giovani agricoltori, i tecnici del settore e i consulenti si attivino per cogliere tutte le opportunità disponibili.

Rivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.

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1 In Evidenza - 04 ago 2025

Maltempo: Cia Abruzzo chiede stato di calamità per Fossacesia e Comuni limitrofi

CIA Abruzzo lancia un appello urgente alla Regione Abruzzo e alla Protezione Civile per affrontare la gravissima emergenza che ha colpito il territorio di Fossacesia e i Comuni limitrofi in provincia di Chieti, devastati dal violento nubifragio e dalle forti raffiche di vento che si sono abbattuti sull’area nella giornata di domenica 3 agosto 2025.

I danni riportati dalle aziende agricole sono enormi e diffusi: interi vigneti distrutti, uliveti e frutteti compromessi, ortaggi in pieno campo completamente perduti. Gravi le ripercussioni anche sulle strutture agricole: serre divelte, magazzini danneggiati, recinzioni e impianti di irrigazione compromessi, oltre a numerose attrezzature rese inutilizzabili.

"Parliamo di aziende familiari, che oggi si ritrovano senza raccolto, con strutture da ricostruire e una crisi di liquidità insostenibile”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo, “Il rischio concreto è che molte di queste imprese non riescano a rialzarsi."

CIA Abruzzo ha già formalmente richiesto:

  • un immediato monitoraggio dei danni da parte degli uffici regionali competenti;

  • la dichiarazione dello stato di calamità naturale per Fossacesia e i comuni colpiti;

  • l'attivazione urgente di tutti gli strumenti di sostegno previsti, incluso l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale, contributi a fondo perduto, sospensione di imposte e contributi, e moratorie sui mutui.

"La Regione agisca con tempestività”, conclude Sichetti, “La sopravvivenza di tante imprese agricole e la tenuta del territorio passano dalla capacità di rispondere subito a questa emergenza."

CIA Abruzzo si rende disponibile per supportare le operazioni di ricognizione e favorire il dialogo tra le istituzioni e le aziende colpite.

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1 In Evidenza - 04 ago 2025

Pioggia, grandine e anomale raffiche di vento: agricoltura flagellata. Colpita la costa teatina.

Un violento fronte temporalesco ha interessato la costa della provincia di Chieti, con particolare intensità a Fossacesia, Treglio e Frisa, ma con segnalazioni anche in diverse aree di comuni limitrofi.

Pioggia torrenziale e grandine, accompagnate da anomale raffiche di vento, hanno provocato la caduta di numerosi alberi e ingenti danni alle colture agricole. In alcune zone si segnalano criticità anche alla viabilità.

Secondo quanto emerso dalle prime segnalazioni raccolte da CIA Agricoltori Italiani, vaste porzioni di vigneti, uliveti e coltivazioni orticole risultano gravemente danneggiate o del tutto compromesse.

“Stiamo monitorando costantemente la situazione grazie a un modulo online che consente alle aziende agricole di inviare segnalazioni dirette. Nelle prossime ore – dichiara CIA – verranno effettuati sopralluoghi nei territori colpiti per documentare l’entità dei danni e sollecitare interventi urgenti da parte delle istituzioni.”

📌 Modulo per la segnalazione danni:

https://form.jotform.com/231361880662053


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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 18 mar 2021

Export: Cia, giù del 5% Made in Italy agroalimentare. Favorire accordi commerciali multilaterali

 Il 2021 non parte bene per l’export agroalimentare Made in Italy. Gli effetti della pandemia sul commercio internazionale continuano a pesare e fanno perdere a cibo e bevande tricolori il 5% annuo sui mercati esteri nel mese di gennaio. Così Cia-Agricoltori Italiani, analizzando i dati Istat pubblicati oggi.

            In forte calo sono tutti i principali mercati di sbocco, dal Regno Unito (-27,8%) agli Stati Uniti (-17,4%), dalla Francia (-10,5%) alla Germania (-1,5%). Fa eccezione solo il Giappone, dove le vendite di prodotti agroalimentari nazionali segnano +7,7% nel primo mese dell’anno.

Per ora -osserva l’Ufficio studi Cia- la riduzione delle importazioni nello stesso arco temporale si traduce comunque in un surplus della bilancia agroalimentare che, in termini assoluti, vale 139 milioni di euro e consente all’Italia di confermarsi a gennaio esportatore netto di cibo e bevande. È chiaro, però, che diventa sempre più importante dare risposte nuove alle imprese del settore che combattono tuttora con la situazione pandemica.

“Per preservare e rilanciare il Made in Italy agroalimentare sui mercati europei e internazionali -sottolinea il presidente Dino Scanavino- sicuramente serve un grande piano nazionale di promozione, strategie innovative sempre più focalizzate sui canali digitali, ma soprattutto, in questa fase di crisi globale, è sempre più urgente favorire tra Paesi accordi commerciali multilaterali e bilaterali”. A cominciare dagli Stati Uniti.

Gli Usa infatti -ricorda Cia- continuano a rappresentare un mercato assolutamente strategico per l’export di cibo e bevande tricolori, con un valore complessivo di 4,9 miliardi nel 2020 (+5%). Nonostante il calo di gennaio, oggi ben l’11% dei prodotti agroalimentari Made in Italy finisce sulle tavole dei consumatori americani, con una crescita delle esportazioni che ha segnato nell’ultimo decennio quota +118%, guidata dall’ortofrutta trasformata (+143%), pasta e simili (+82%) e vino (+77%).

“È chiaro, quindi, che la sospensione dei dazi Usa-Ue, relativi al contenzioso Airbus-Boeing, ora è di estrema importanza e permette alle nostre aziende di tirare un sospiro di sollievo in un momento difficile -evidenzia Scanavino-. Per Cia, però, questo ritorno al dialogo e al multilateralismo deve essere l’occasione non solo per sorpassare del tutto l’incubo dazi doganali, ma per riallacciare anche politiche di commercio bilaterali più strutturate e consolidate, come si stava facendo in passato con il negoziato sul TTIP, il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti, sulla scia degli accordi di libero scambio già entrati in vigore, ossia il CETA tra Ue e Canada e il JEFTA tra Ue e Giappone”.

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2 In Evidenza - 18 mar 2021

"La nuova PAC - L'Agricoltura Europea del Futuro" - Webinar venerdì 19 marzo ore 17,00

"La nuova PAC - L'Agricoltura Europea del Futuro", questo il titolo dell'evento online organizzato da Cia-Agricoltori Italiani Chieti-Pescara. Appuntamento a venerdì 19 marzo alle ore 17:00 per approfondire le novità principali della nuova Politica agricola comune, il principale canale di finanziamento per il settore agricolo europeo. Moderati dal giornalista di Agricoltura Oggi, Pasquale Tritapepe, interverranno Alessandra De Santis, Responsabile Affari Europei Cia-Agricoltori ItalianiEmanuele Imprudente, Assessore Politiche Agricole Regione Abruzzo e Paolo De Castro, Coordinatore S&D, COMAGRI - Parlamento Europeo. Dopo i saluti del Presidente Cia Chieti-Pescara Nicola Sichetti, aprirà l'incontro il Presidente Cia- Abruzzo Mauro Di Zio. Conclusioni affidate e Dino Scanavino, Presidente Cia- Agricoltori Italiani. 
Durante l'evento sarà possibile rivolgere domande tramite la piattaforma.
Segui la diretta: Youtube https://www.youtube.com/watch?v=2p2ecFBsiJ4, Facebook https://www.facebook.com/312696638939220/posts/1617399568468914/

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1 In Evidenza - 18 mar 2021

Etichette: Cia, l’Italia deve fare sistema con promozione “NutrInform Battery”

L’informazione al consumatore deve essere sempre trasparente e veritiera. In merito al NutrInform Battery, Cia-Agricoltori Italiani condivide la posizione del Governo italiano che, dopo aver ascoltato i pareri del mondo scientifico, ha proposto il sistema di etichettatura fronte-pacco come alternativa all’etichetta a semaforo francese, il Nutriscore, per l’adozione di un sistema di etichettatura armonizzata nel mercato unico.

Secondo Cia il nostro Paese si è, finora, battuto a Bruxelles per promuovere un sistema normativo basato solo su rigorosi pareri scientifici, per garantire ai consumatori le informazioni più dettagliate e di facile comprensione sugli alimenti. Tutto questo senza che venga mai pregiudicata la competitività del sistema agricolo europeo o siano danneggiate le filiere di qualità.

Come è già stato ampiamente dimostrato, agire come sistema Italia si rivela sempre premiante. Occorre,ora, lavorare a stretto contatto col mondo della scienza e della ricerca per raggiungere un largo consenso sulla proposta del “sistema a batteria” italiano. Un metodo che premia la qualità e dei prodotti e informa davvero il consumatore.

L’Europa deve favorire un’etichettatura nutrizionale che sia informativa/formativa e non prescrittiva, come invece rischia di essere il Nutri-score, che -secondo Cia- comporta la stigmatizzazione di prodotti specifici che sono parte integrante della nostra dieta e delle tradizioni rurali europee.

 

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1 In Evidenza - 18 mar 2021

Ue: Cia, no a eliminazione dei fondi di promozione su vino, carne e salumi

No alla cancellazione dei fondi Ue per la promozione del consumo di vino, carne e salumi. Tutti i prodotti agroalimentari sostenibili devono essere considerati allo stesso modo, senza che nessun settore sia favorito rispetto ad altri. E’ questo l’appello di Cia-Agricoltori Italiania pochi giorni dalla consultazione pubblica, che dovrà esprimere il suo parere sulla volontà della Commissione Ue di rivedere le politiche promozionali dei prodotti agricoli. Tale revisione è mirata accrescerne il contributo ad una produzione e un consumo sostenibili e in linea con il passaggio a una dieta maggiormente basata sui cibi vegetali, con meno carni rosse e trasformate e più frutta e verdura.

Cia sostiene la volontà della Commissione europea di mettere in evidenza il valore aggiunto dei prodotti agricoli in termini di sostenibilità, tuttavia ricorda che il Green deal, a oggi, rimane una comunicazione e gli obiettivi enunciati non fanno ancora parte di un quadro legislativo vincolante.

Le attività promozionali sostenute dai fondi Ue sono da anni concepite per la creazione di nuove opportunità di mercato per gli agricoltori dell’Ue e dell’intera industria alimentare, nonché per aiutarli a consolidare il business delle aziende esistenti. Il rischio che si eliminino vino e carni trasformate da questi programmi potrebbe, dunque, penalizzare ingiustamente alcune eccellenze del Made in Italy -indipendentemente dalla quantità consumata- con un preoccupante impatto sull’economia e sull’occupazione di settori già pesantemente colpiti dalla crisi pandemica.

Secondo Cia, le politiche promozionali rivolte ai consumatori dovrebbero favorire una dieta sana ed equilibrata, ricercando un equilibrio nutrizionale tra i diversi cibi consumati e non condannando uno specifico prodotto. Cia si augura che l’imminente consultazione pubblica sia l’occasione per mettere in guardia dal rischio di scelte dannose per tante imprese agricole nazionali, minando la biodiversità dei territori e favorendo l’importazione di prodotto extra-Ue non sostenibile.

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1 In Evidenza - 16 mar 2021

Cia, al via “Dal Campo alla Tavola” primo e-commerce degli agricoltori italiani. Con il sostegno di J.P. Morgan

Supportare il Made in Italy in un momento di crisi per il Paese, agevolando la ripresa con la vendita diretta sul web dei prodotti agroalimentari e puntando sull’innovazione digitale delle aziende. E’ questo l’obiettivo della piattaforma dalcampoallatavola.it, il primo e-commerce che vede protagonisti gli agricoltori italiani su tutto il territorio nazionale. Nata dallo sforzo congiunto tra Cia-Agricoltori Italiani e J.P.Morgan, vuole mettere a disposizione delle imprese agricole uno strumento agile, intuitivo ed efficace, che dia un forte impulso al mercato agroalimentare, dopo lo scossa provocata dall’emergenza Covid. Le performance delle aziende agricole hanno, infatti, risentito degli effetti della pandemia, con una flessione del 3,8% del valore aggiunto nel 2020.

Da qualche anno, la presenza dei produttori sul web risponde alle nuove esigenze del consumatore, sempre più incline a instaurare una relazione digitale con le aziende, che diventi vantaggiosa per entrambi.  Il trend è stato, poi, molto rafforzato dall’esperienza del lockdown, che ha consolidato la maggior propensione alla spesa via internet. Nel 2020 si è, infatti, registrato un incremento del +134% dell’acquisto di generi alimentari online, con picchi del +300% fra marzo-aprile e del +183% nelle feste natalizie, mentre si prevede un trend del +62% nel complesso del 2021. Da una survey sul target 18-65, il 95% incrementerà lo shopping di cibo su web (dati Nomisma). L’utilizzo delle piattaforme di e-commerce è diventato anche trasversale a livello generazionale, alla luce dei mutamenti negli stili di vita (7 milioni di smart worker durante il lockdown, DAD e spesa per i genitori più anziani ordinata sul web da parenti più hi-tech).

Il rapido sviluppo con l’incremento di richieste ha, dunque, spinto il mondo produttivo a investire con più convinzione nel digitale, con la finalità di creare community di consumatori che diventino ambassador dei loro acquisti su internet. Fra i molti i modelli di business esistenti (paniere proprietario del produttore, partnership territoriali, Gdo e grandi portali internazionali), Cia ha ritenuto strategico investire in una piattaforma a livello nazionale, che permetta a tutte le aziende -soprattutto quelle che non potrebbero gestire un e-commerce in autonomia- di vendere a un prezzo congruo, recuperando così sulla catena del valore. Con l’aggregazione di un ampio numero di produttori, si potranno offrire panieri molto diversificati ai consumatori, garantendo la sicurezza nei pagamenti e una logistica sostenibile. In questo ruolo si caratterizza la mission di un’associazione moderna di impresa che, oltre al tradizionale ruolo di rappresentanza e tutela degli interessi delle aziende, deve supportarne a 360 gradi il business.

Il portale, ricco di informazioni, servizi e possibilità di navigazione, vuole rendere semplice l’esperienza di acquisto delle eccellenze del Made in Italy -vino, olio, legumi, farine, conserve, ortofrutta, pasta artigianale, salumi e formaggi- anche grazie a blog, ricette, note culturali e racconti sulle nostre tradizioni alimentari. Sarà, inoltre, presente una sezione per il prodotto fresco attraverso un sistema di geo-localizzazione, che mette in contatto diretto l’acquirente con i venditori a lui più vicini.

“Gli imprenditori agricoli del nostro Paese -ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino- hanno fatto sforzi incredibili sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sia per assicurare gli approvvigionamenti necessari al Paese di cibo sano e di qualità, sia per tenere in piedi l’economia delle loro aziende. Occorre ora sostenerne la ripresa con iniziative concrete tagliate sulle nuove tendenze di acquisto e consumo agroalimentare e focalizzate, quindi, sul boom che ha registrato l’e-commerce nel 2020. Infine -conclude Scanavino- occorre rilanciare in modo evidente il valore dei sistemi produttivi territoriali e la qualità dei prodotti regionali. Anche online invitiamo a comprare italiano”.

Dopo “I Prodotti dell’Appennino”, il progetto dedicato alle aziende delle regioni colpite dal terremoto del 2016 che ha sancito l’avvio della collaborazione tra Cia e J.P. Morgan è, dunque, l’emergenza Covid-19 sul tessuto socioeconomico del Paese a impegnare nuovamente le due organizzazioni in un’operazione di rilancio del Made in Italy.

“La pandemia ha mostrato che la crescita delle imprese del settore agroalimentare dipende anche dalla loro capacità di innovarsi e acquisire competenze e strumenti per raggiungere i molti consumatori vicini e lontani che domandano i loro prodotti, mantenendo intatta l’eccellenza che li contraddistingue -ha commentato Francesco Cardinali, Senior Country Officer di J.P. Morgan in Italia-. Siamo orgogliosi di rinnovare il nostro sostegno a Cia e ci auguriamo che questo progetto contribuisca a costruire il futuro delle piccole imprese agricole e a creare opportunità occupazionali nelle comunità dove operano”.

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1 In Evidenza - 11 mar 2021

Agriturismi: Turismo Verde-Cia a Patuanelli, subito nuove misure per arginare crisi

Ripristinare il bonus vacanze nel secondo semestre del 2021 e rinnovare la cambiale agraria, rivedere le restrizioni sugli orari di apertura e sospendere il canone Rai speciale, ma soprattutto passare dai ristori a veri e propri “fondi per la ricostruzione”. Queste alcune delle misure richieste da Turismo Verde, l’associazione per la promozione degli agriturismi di Cia-Agricoltori Italiani, in una lettera inviata al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli.

“La situazione in cui versano gli oltre 24.000 agriturismi in Italia è drammaticamente nota -scrive il presidente nazionale di Turismo Verde, Giulio Sparascio-. I dati mostrano con chiarezza che si tratta di uno dei settori maggiormente colpiti a livello economico”. Nel 2020, tra misure di contenimento della pandemia e conseguente crollo del turismo, il settore ha perso oltre 900 milioni di euro, con picchi negativi del 70%, nonostante la breve parentesi di ripresa estiva. “Non possiamo resistere ancora a lungo -continua Sparascio-. Il comparto deve riappropriarsi del proprio ruolo, quello di leva economica e sociale per la ripartenza delle aree interne del Paese”. Ecco perché servono nuove misure per “guardare al futuro con prospettiva e progettualità”.

In particolare, Turismo Verde-Cia chiede al governo che “i futuri decreti o Dpcm vengano varati con largo anticipo, in modo da permettere alle aziende di programmare in un qualche modo le attività imprenditoriali”, che “i contributi a fondo perduto siano adeguati e immediati, per la sopravvivenza delle imprese” e finalmente “parametrati sulla perdita di fatturato su base annua” e soprattutto che “gradualmente, i ristori perdano la connotazione di ‘sussidi’ per diventare veri e propri fondi per la  ricostruzione”.

Nella lettera a Patuanelli, si richiede poi “un intervento dedicato a sostegno di tutte le Fattorie didattiche presenti negli Albi regionali” che anche quest’anno non potranno svolgere attività con le scuole, oltre al “rinnovo della cambiale agraria per assicurare liquidità alle imprese danneggiate dal Covid in tempi rapidi”.

Altrettanto importante, per aiutare sia gli agriturismi che le famiglie italiane, “il ripristino del bonus vacanze, grande assente dell’ultima legge di bilancio, per il secondo semestre del 2021”. Così come “partendo dalle indicazioni del Cts che recepisce le richieste di differenziazione del rischio in base alle caratteristiche strutturali dei locali, bisogna consentire nelle zone gialle il servizio serale nelle sale di somministrazione -scrive ancora Turismo Verde- e di operare, almeno nelle ore diurne, alle attività di ristorazione localizzate nelle zone arancioni, le uniche attività a rimanere chiuse mentre tutte le imprese commerciali restano aperte”.

Altra questione il canone Rai “speciale”, perché riservato a chi detiene apparecchi tv in alberghi, bar, ristoranti e, appunto, agriturismi, che è rimasto invariato per il 2020 nonostante il blocco generalizzato delle strutture ricettive. Per questo, Turismo Verde, considerate anche le attuali restrizioni, richiede all’esecutivo la sospensione o, almeno, la riduzione del canone di abbonamento Rai per l’anno 2021.

Infine, nella lettera al ministro, gli agriturismi associati a Cia chiedono la proroga del credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione fino al 31 dicembre 2021, nonché il ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori: “La più grossa sconfitta per noi è mandare a casa i nostri dipendenti”.

“Ora l’auspicio -conclude il presidente Sparascio- è che il settore agrituristico abbia l’attenzione che merita e trovi finalmente un adeguato riscontro nei prossimi provvedimenti che il Governo presenterà”.

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