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1 In Evidenza - 24 giu 2025

Pac: Cia, uniti in Europa a difesa del cibo. No al Fondo unico


“L’agricoltura è sotto attacco. L’ipotesi di un Fondo unico europeo che taglia le risorse e aggrega tutti i settori, non è la soluzione. Colpire la Pac vuol dire mettere a rischio lo spirito comunitario dell’Europa che è nata nei campi e ora ci chiede coesione e coraggio a difesa degli agricoltori, a garanzia della sicurezza alimentare globale”. È questo l’appello a tutto il mondo agricolo lanciato, oggi, dal presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, in occasione dell’incontro sul tema con i vertici confederali.

“Non possiamo accettare l’oscurantismo che sta accompagnando la data del 16 luglio e la proposta di riforma della Pac che la Commissione Ue presenterà in quella giornata -ha detto Fini-. Di fronte a un’Europa che prende le distanze dall’ascolto e dal confronto con gli agricoltori, dobbiamo dire basta alle nostre divisioni per dare forma a una battaglia unitaria, da Roma a Bruxelles, che impedisca la distruzione dell’unica e più importante politica europea che assicura cibo a tutti”.

CIA PER LA PAC - Dalla campagna contro le rendite fondiarie alle sollecitazioni inviate, via lettera, anche alla premier Meloni, dall’adesione alla petizione del Copa-Cogeca al lavoro tra i Paesi del Mediterraneo, non si ferma la mobilitazione per la Pac messa in atto dalla Confederazione: perché è un pilastro fondamentale a sostegno del reddito degli agricoltori, ma anche l’unico strumento in grado di incentivare lo sviluppo rurale e la tutela dell’ambiente. Perché il Fondo unico toglie autonomia alla Pac, riduce le risorse e cancella le specificità agricole; crea disparità tra gli Stati membri, mette in competizione agricoltura, salute, energia e ricerca, compromette il mercato unico e tutta l’Europa. Perché resta aperto il nodo budget, non adeguato alle sfide globali, ai livelli dell’inflazione e alle garanzie di cibo sano e sicuro. Perché il tema riguarda tutti, in gioco c’è l’agricoltura che contrasta la crisi climatica e il dissesto, gli agricoltori che sono custodi del territorio e della biodiversità, argine contro l’abbandono delle aree interne.

“Stiamo affrontando tutto questo in un contesto complesso -ha concluso Fini-. I conflitti e le tensioni geopolitiche, sempre più su scala mondiale, hanno di nuovo spostato l’asse dell’attenzione e con indiscutibile urgenza e importanza. Eppure, Bruxelles dovrebbe ricordare che l’Europa è stata fondata sulla pace, e non sulla guerra che alimenta la fame, e per questo anteporre il cibo alle armi. Lo tenga a mente il prossimo Consiglio Ue, il 26 e 27 giugno, ultima occasione ufficiale per far invertire la rotta”.  

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1 In Evidenza - 23 giu 2025

Assemblea Anp-Cia: priorità a pace, welfare e sanità universale

Pensioni dignitose, sanità pubblica, servizi sociosanitari adeguati, soprattutto nelle aree interne e rurali, e nuove politiche Ue di pace. Questi i temi al centro dell'Assemblea di Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, che si è tenuta a Bologna lo scorso 21 giugno, inaugurata dalla Festa interregionale delle regioni del Nord. In centinaia, tra delegati e ospiti, alla due giorni di condivisione e dibattito su temi sempre più cruciali per gli anziani e il Paese.

 “Ribadire il nostro impegno per la pace e tornare a insistere sulle pensioni dignitose e una sanità pubblica con servizi sociosanitari realmente adeguati, in particolare nelle zone marginali d’Italia è oggi sempre più necessario e importante -ha detto, in apertura dell’assemblea, il presidente nazionale Anp-Cia, Alessandro Del Carlo, richiamando anche il documento programmatico dell’Associazione-. C’è una scarsa attenzione della politica verso gli anziani e i pensionati, in un contesto globale segnato da nuove guerre, crisi delle istituzioni internazionali e mancanza di visione comune. Per questo Anp-Cia -ha aggiunto- lancia un appello all’Europa affinché ritrovi il suo spirito guida per tornare a orientare scelte e decisioni alla coesione sociale e al contrasto dello spopolamento dei piccoli centri. Valorizzare l’agricoltura e il welfare di comunità sia la strategia cardine, anche a sostegno del sistema sociosanitario che deve restare equo e realmente universale”.

Inaccettabile per Anp-Cia che 5 milioni di italiani rinuncino alle cure perché non possono accedere alle prestazioni pubbliche, né permettersi quelle private. Servono investimenti per almeno il 7,5% del Pil, in linea con le previsioni dei maggiori Paesi Ue. Così come le pensioni dovrebbero essere di almeno 800 euro mensili perché possano essere definite dignitose. “Proponiamo di adottare l’indice europeo IPCA per una rivalutazione più equa degli assegni pensionistici -ha concluso Del Carlo- e rilanciamo la necessità di politiche efficaci per l’invecchiamento attivo, con una legge nazionale e fondi adeguati da parte delle Regioni”.

A fargli eco il caso territoriale con gli interventi del presidente di Cia Emilia-Romagna, Stefano Francia; del presidente dell’Assemblea legislativa della Regione, Maurizio Fabbri, e dell’assessore Scuola e agricoltura del Comune di Bologna, Daniele Ara.

Insieme a loro Pierino Liverani, presidente Anp-Cia Emilia-Romagna e vicepresidente nazionale dell’Associazione, ha detto: “La vita media si sta allungando e la popolazione mondiale sta invecchiando, ma non ci si sofferma abbastanza sugli anziani risorsa per l'economia del Paese. Con la mole di volontariato e di aiuto alle giovani famiglie, il valore del nostro ‘lavoro’ ammonta, oggi, a circa 8-9 miliardi di euro annui. Una cifra ragguardevole che andrebbe tenuta a mente per rispondere a richieste basilari come il diritto alla salute e a un invecchiamento attivo, a risorse per la non autosufficienza, a servizi nelle aree rurali e presidi sul territorio, a pensioni che consentano davvero di lasciare il posto alle nuove generazioni. Riconosciamo la nostra responsabilità e quanto giovani e donne, sempre più presenti nel settore, siano il cuore pulsante dell’agricoltura. L’Italia e l’Europa si prendano l’onere di un cambiamento radicale a loro sostegno”.

Di estremo supporto la tavola rotonda con l’europarlamentare Annalisa Corrado, la segretaria generale Cittadinanzattiva, Annalisa Mandorino e la consigliera Age Platform Europe, Daniela Zilli.  

Infine, la chiusura dei lavori da parte del presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini: “La situazione attuale, per il Paese e per l’agricoltura, è complessa. I prezzi aumentano, ma non c’è alcun adeguamento né degli stipendi, né delle pensioni, con l’inevitabile impoverimento progressivo, soprattutto tra la classe medio-bassa. Continueremo, da unica associazione che da subito ha lanciato l’allarme sui rischi per la tenuta sociale, a sollecitare il Governo sull’urgenza di rimettere in sesto la sanità e garantire livelli adeguati di sussistenza alle persone, con l’alimentazione tassello chiave e gli agricoltori motore fondamentale dell’intera filiera. Una battaglia -ha concluso Fini- nient’affatto scontata visto quanto sta accadendo in Europa. Un Fondo unico che ingloba Pac e fondi di coesione non è la soluzione che ci saremmo aspettati da un Commissione che sembrava aver compreso le priorità. Cia continuerà a far sentire la sua voce manifestando a Bruxelles e dialogando finché avrà voce per un’Europa più giusta, più equa, più umana”.

Poi, i titoli di coda con la proiezione del film "Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi".

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1 In Evidenza - 23 giu 2025

Ue: Cia, in mobilitazione contro fondo unico. Pac mantenga sua autonomia


Cia-Agricoltori Italiani
 si mobilita contro l’ipotesi di un fondo unico in cui la Pac potrebbe essere diluita dopo il 2027
 e aderisce alla petizione del Copa-Cogeca per una politica agricola comune, forte e adeguatamente finanziata. In un momento in cui l'Europa deve affrontare le sfide dall'instabilità geopolitica, del climate change e dei mutamenti del commercio mondiale, Cia ribadisce che la Pac è uno strumento fondamentale per garantire l'accesso a prodotti alimentari sicuri, sostenibili e sostiene le comunità rurali e milioni di agricoltori, contribuendo alla resilienza economica, ambientale e sociale dell'Europa.

Cia è pertanto contraria alla revisione della struttura della Pac, che rischia di essere diluita in un fondo generale, andando in competizione con altre priorità politiche. Questo aumenterebbe l'incertezza e minerebbe la sopravvivenza degli agricoltori europei e il futuro agricolo del continente. La Pac deve rimanere la spina dorsale della strategia alimentare e agricola dell'Ue, come sancito nei trattati, attraverso la sua natura condivisa, la sua struttura e l'assegnazione specifica delle risorse. La politica agricola Ue deve, infatti, rimanere “comune” per non rischiare di frammentare il mercato unico, approfondendo le disuguaglianze tra gli stati membri e minando il reddito degli agricoltori. Integrare la Pac con altre politiche danneggerebbe gli investimenti agricoli a lungo termine nelle aree rurali, nonché l'adozione di innovazioni, il ricambio generazionale e la sostenibilità ambientale. Cia ribadisce, inoltre, che qualunque riforma della Pac deve essere accompagnata da risorse finanziarie adeguate.

Cia appoggia, dunque, la petizione intitolata nosecuritywithoutcap.eu lanciata dal Copa Cogeca con l'obiettivo di sensibilizzare e mobilitare l'intera comunità agricola europea contro l'idea di un fondo unico che potrebbe indebolire la Pac dopo il 2027, poiché l'approccio perseguito dalla Commissione europea contraddirebbe sia la storia che i suoi stessi messaggi sull'importanza strategica dell'agricoltura.

“Durante l’odierno praesidium del Copa Cogeca -dichiara il vicepresidente nazionale Cia, Matteo Bartolini- si è, inoltre, deciso di orientarsi con fermezza verso i capi di stato in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno, con una lettera in cui le associazioni e le cooperative agricole ribadiscono la necessità della difesa di una Pac autonoma e richiedono, pertanto, un incontro specifico sul tema, a latere del Consiglio”.

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1 In Evidenza - 23 giu 2025

CIA Abruzzo: "Agea acceleri i pagamenti e semplifichi le procedure per sostenere davvero le aziende agricole"

CIA Agricoltori Italiani Abruzzo, commentando il Rapporto Annuale 2024 di Agea, riconosce i progressi nell’innovazione digitale ma sottolinea criticità ancora troppo pesanti che ostacolano concretamente il lavoro e la competitività delle aziende agricole regionali.

Ritardi nei pagamenti, burocrazia e inefficienze amministrative restano problemi strutturali che penalizzano il settore, già duramente colpito da crisi climatiche, instabilità dei mercati e incremento dei costi produttivi.

“Le imprese agricole abruzzesi non possono più permettersi di attendere mesi per ricevere gli aiuti comunitari e nazionali. La mancanza di liquidità mette a rischio la programmazione aziendale e la sopravvivenza stessa di molte attività”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo.

L’organizzazione agricola sollecita pagamenti puntuali, l’adeguamento ai migliori standard europei e l’eliminazione di una burocrazia che grava inutilmente sulle aziende: moduli ripetitivi, controlli eccessivi, sistemi digitali non sempre affidabili. In particolare, la CIA evidenzia che strumenti innovativi come la Carta Nazionale dell’Uso del Suolo (CNdS) e l’Area Monitoring System (AMS), pur rappresentando un passo in avanti, devono essere resi più precisi, trasparenti e accessibili per evitare contestazioni e rallentamenti.

Fondamentale anche il rafforzamento dei Centri di Assistenza Agricola (CAA): punto di riferimento indispensabile per le imprese, spesso però limitati da carenze operative e burocratiche.

“Servono meno carte e più sostegno concreto, con procedure snelle e assistenza tempestiva. Solo così si potrà rilanciare un’agricoltura competitiva e sostenibile, liberandola dal peso di una macchina amministrativa ancora troppo lenta”, sottolinea Sichetti.

CIA rivolge un appello al Governo e alle istituzioni europee: è il momento di passare dalle parole ai fatti. Accelerare i pagamenti, migliorare gli strumenti digitali, semplificare le procedure e potenziare i CAA sono azioni indispensabili per restituire slancio all’agricoltura abruzzese e nazionale.

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1 Associazioni - 20 giu 2025

Incontro AGIA - CIA a Teramo: grande partecipazione e confronto sulle sfide del settore agricolo giovanile

Si è svolto ieri, giovedì 19 giugno, a Teramo, l’incontro promosso da AGIA CIA (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli della Confederazione Italiana Agricoltori).

L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di confronto per i giovani imprenditori agricoli, che hanno potuto discutere sfide, opportunità e nuove prospettive per il futuro del settore.

Durante la serata si è parlato di:

  • Programmazione delle attività 2025 e progetti di riorganizzazione territoriale;

  • Valorizzazione delle risorse locali e riconoscimento dei servizi ecosistemici (PES);

  • Innovazione tecnologica e uso del 5G in ambito agricolo;

  • Politiche di sostegno e agevolazioni per l’imprenditoria agricola giovanile.

L’evento ha visto la partecipazione attiva di numerosi giovani imprenditori, oltre che del Presidente Regionale e Nazionale AGIA, della dirigenza CIA e di rappresentanti di TIM, con cui si è discusso l’utilizzo delle nuove tecnologie a servizio delle aree rurali.

Una serata densa di spunti, condivisione di idee e nuove progettualità che conferma il forte impegno della CIA e di AGIA nel sostenere l’innovazione e la crescita del comparto agricolo giovanile.

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1 In Evidenza - 20 giu 2025

Agricoltura sotto attacco. Non arriviamo al Fondo!

Cia in mobilitazione permanente a difesa della Pac

L'agricoltura è sotto attacco. Cia-Agricoltori Italiani non intende accettare i rischi legati alla proposta di un Fondo unico che riduce le risorse e cancella le specificità agricole.

L'Europa è nata nei campi e la Politica agricola comune è il suo cuore verde. Colpire la Pac vuol dire, dunque, mettere a repentaglio l'Euorpa.

Non arriviamo al Fondo! La Confederazione continua a promettere battaglia e punto per punto spiega perchè.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 24 gen 2025

AVV. PUBBLICO PER IL REPERIMENTO DELLE IMPRESE AGRICOLE E FORESTALI INTERESSATE ALLA FORNITURA DI SERVIZI DI CONSULENZA

In allegato link con l'avviso

https://www.regione.abruzzo.it/system/files/bandi-pac/175289/agricoltura_e_vita_abruzzo.pdf

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2 In Evidenza - 22 gen 2025

Assegno di Inclusione e Supporto Formazione Lavoro: novità per il 2025

L'Inps ha annunciato importanti aggiornamenti relativi all'Assegno di Inclusione (ADI) e al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), introdotti dalla Legge 30 dicembre 2024, n. 207. Le nuove disposizioni mirano a rafforzare queste misure, ampliando la platea di beneficiari, incrementando gli importi erogati e prolungando l'orizzonte temporale delle prestazioni.

Di seguito, i principali cambiamenti in vigore dal 1° gennaio 2025:

 
Assegno di Inclusione (ADI): modifiche principali
  • Aumento della soglia ISEE: incrementata la soglia dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente per l'accesso al beneficio.
  • Maggiore inclusività: innalzata anche la soglia di reddito familiare per il calcolo e l'erogazione del beneficio economico.
  • Specifiche per le famiglie in affitto: introdotta una soglia di reddito specifica per i nuclei familiari residenti in abitazioni in affitto, come dichiarato nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica).
 
Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL): novità principali
  • Soglia ISEE e reddito più elevato: aumentati i parametri economici per l'accesso alla misura.
  • Incremento dell'importo mensile: maggiore sostegno economico per i beneficiari.
  • Proroga: durata della misura estesa fino a ulteriori 12 mensilità in presenza di determinate condizioni.
 

Rimani aggiornato per ulteriori dettagli e approfondimenti!
 

Per ulteriori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 15 gen 2025

Approvate le procedure per il​ Prestito di Conduzione a sostegno delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha approvato un nuovo strumento per agevolare l’accesso al prestito di conduzione, un supporto per affrontare le spese aziendali legate alla produzione e alla trasformazione agricola.

Cosa prevede l’intervento? 

Il prestito di conduzione potrà essere utilizzato per:

  • Acquisto di mezzi tecnici: fertilizzanti, sementi, mangimi, antiparassitari, piantine.
  • Coltivazione e attività zootecniche: mano d’opera, carburanti, energia, manutenzione.
  • Attività agrituristiche e idrocoltura: premi di assicurazione, contributi consortili, INPS.
  • Impianti di lavorazione e trasformazione: materie prime, salari, stipendi, energia elettrica.

Chi può partecipare? 

L’iniziativa è aperta alle imprese agricole impegnate nella produzione primaria, nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, comprese quelle associate in cooperative.

Scadenze e modalità di presentazione 

Le domande di prestito devono essere presentate alle banche convenzionate entro il 31 marzo 2025.

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1 In Evidenza - 14 gen 2025

Novità per il comparto agricolo: Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 (L. 30.12.2024, n. 207) introduce significative misure a favore del settore agricolo e della pesca, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, alla modernizzazione e al sostegno diretto alle imprese e ai lavoratori. Di seguito una panoramica dettagliata delle disposizioni in vigore dal 1° gennaio 2025.

1. Rivalutazione dei terreni agricoli: una misura strutturale
La rivalutazione dei terreni agricoli diventa una misura permanente. A partire dal 2025, i contribuenti potranno aggiornare annualmente il valore dei terreni posseduti al 1° gennaio di ciascun anno.

Imposta sostitutiva: è stato stabilito un nuovo aliquota al 18%.
Adempimenti obbligatori entro il 30 novembre:
Redazione e asseverazione della perizia di stima da parte di un professionista abilitato.
Versamento dell’imposta sostitutiva, che potrà essere effettuato in un’unica soluzione o suddiviso in un massimo di 3 rate annuali.
Questa misura è volta a facilitare la gestione fiscale dei terreni agricoli, assicurando maggiore flessibilità per gli investitori e i proprietari.

2. Credito d’imposta ZES unica agricoltura: proroga e nuovi fondi
Prorogato il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nelle Zone Economiche Speciali (ZES) per il settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura.

Dotazione finanziaria: 50 milioni di euro per l’anno 2025.
Investimenti agevolabili: effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025.
Come accedere all’agevolazione:
Prima comunicazione: dal 31 marzo al 30 maggio 2025 (telematicamente all’Agenzia delle Entrate).
Comunicazione finale: obbligatoria dal 20 novembre al 2 dicembre 2025, per dichiarare l’ammontare delle spese sostenute. La mancata presentazione comporterà la decadenza dall’agevolazione.
Questa proroga rappresenta un’importante opportunità per le imprese che operano nelle ZES, favorendo la crescita economica nelle aree meno sviluppate e incentivando l’innovazione nel settore primario.

3. Sostegno ai lavoratori per fermo pesca marittimo
Confermata anche per il 2025 l’indennità giornaliera di 30 euro per i lavoratori dipendenti di imprese dedite alla pesca marittima.

Beneficiari: anche i soci lavoratori delle cooperative di piccola pesca.
Condizioni: sospensione lavorativa per fermo pesca obbligatorio o volontario.
Dotazione complessiva: 30 milioni di euro.
Questa misura garantisce un sostegno concreto ai lavoratori colpiti dalle interruzioni forzate dell’attività, assicurando stabilità economica e continuità occupazionale.

4. Sostegno alla ricerca genetica in agricoltura
La ricerca scientifica e l’innovazione sono al centro delle nuove politiche agricole. In particolare:

CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria):
Stanziamento di 3 milioni di euro annui per il triennio 2025-2027, destinati a progetti sperimentali che utilizzano tecniche avanzate di editing genomico per migliorare le colture agricole.
Contributo annuale di 6 milioni di euro per il funzionamento e la continuità delle attività istituzionali.
Questi finanziamenti rappresentano un passo avanti verso un’agricoltura più competitiva e sostenibile, promuovendo tecniche innovative che rispondano alle sfide climatiche e produttive.

5. Sostegno al Progetto LEO: innovazione e benessere animale
Il Progetto LEO (Livestock Environment Opendata) riceverà un contributo di 3 milioni di euro annui per supportare la gestione della Banca Dati Unica Zootecnica (BDUZ).

Obiettivi principali:
Raccogliere e organizzare dati su benessere animale, produttività, qualità e salute.
Promuovere una zootecnia moderna, sostenibile e trasparente.
Facilitare la digitalizzazione e l’efficienza nel settore zootecnico nazionale.
Questo investimento rafforza il sistema informativo agricolo, fornendo strumenti utili agli allevatori e migliorando la qualità complessiva della produzione zootecnica.

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1 CAA - Infobandi - 10 gen 2025

Regione Abruzzo: al via il bando per investimenti non produttivi agricoli a finalità ambientale

La Regione Abruzzo annuncia l’apertura dello sportello per il Bando SRD04 – Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientali. Un’opportunità rivolta ad agricoltori, singoli o associati, per realizzare interventi mirati a contrastare la perdita di biodiversità e preservare il paesaggio rurale.

 

Obiettivo dell’intervento
 

L’iniziativa, con una dotazione finanziaria di 1.000.000 di euro, sostiene investimenti non produttivi su superfici prevalentemente agricole, anche se non attualmente utilizzate, con chiara caratterizzazione ambientale.

 

Caratteristiche del contributo

  • Intensità del sostegno: 100% della spesa ammissibile
  • Importo concedibile: da 3.000 a 50.000 euro per domanda

 

Tempistiche

  • Apertura funzionalità SIAN: 14 gennaio 2025, ore 11:00
  • Chiusura sportello: 31 gennaio 2025

 

Le domande devono essere presentate esclusivamente attraverso il portale SIAN, nei termini indicati.

 

Per ulteriori dettagli e assistenza ti invitiamo a contattarci e a prendere un appuntamento nell'ufficio CIA a te più vicino.

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2 INAC - 08 gen 2025

Pensioni 2025: tutte le novità della Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità in materia pensionistica, con proroghe e nuovi incentivi pensati per diverse categorie di lavoratori. 

 

Ecco un riepilogo dettagliato delle principali misure approvate:

 

Quota 103 (contributiva)

 

  • Potranno accedere i lavoratori dipendenti e autonomi che raggiungono 62 anni di età e 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2025.
  • Il calcolo della pensione avverrà interamente con il sistema contributivo.
  • L'assegno non potrà superare quattro volte il trattamento minimo INPS (2.394,44€ lordi al mese, da rivalutare per il 2025) fino a 67 anni.
  • Finestre mobili confermate: 7 mesi per il settore privato, 9 mesi per il settore pubblico.
  • Incentivo al posticipo della pensione: chi sceglie di restare al lavoro riceverà in busta paga la quota contributiva IVS esentasse.
  • Il comparto scuola coinvolto nella proroga potrà presentare domanda di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio 2025.

 

Opzione Donna

 

  • Confermata per chi ha raggiunto 61 anni di età e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024.
  • Accessibile solo a caregivers, donne con invalidità pari almeno al 74% e disoccupate.
  • Riduzione di un anno del requisito contributivo per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
  • Finestre mobili: 12 mesi per dipendenti, 18 mesi per autonome.

 

APE Sociale

 

  • Prorogata fino al 31 dicembre 2025 con il requisito di 63 anni e 5 mesi.
  • Assegno massimo di 1.500 euro lordi mensili.
  • Incumulabilità con redditi da lavoro dipendente o autonomo, salvo il lavoro occasionale fino a 5.000 euro annui.

 

Bonus Mamme

 

  • Estensione del bonus contributivo figurativo da 12 a 16 mesi per lavoratrici con 4 o più figli.
  • In alternativa ai mesi di anticipo della pensione, la lavoratrice può optare per l’applicazione di un coefficiente più alto (cioè, relativo a un’età più alta) per il calcolo della pensione. L’elevazione è pari ad un anno in caso di uno o due figli e di due anni in caso di tre o più figli.

 

Pubblico Impiego

 

  • Possibilità di trattenimento in servizio fino ai 70 anni nei limiti del 10% delle facoltà assunzionali.
  • Abrogato l'obbligo di collocamento in pensione d'ufficio.

 

Previdenza Complementare

 

  • I lavoratori senza anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 potranno computare le rendite complementari per il raggiungimento delle soglie pensionistiche.
  • Necessario un decreto interministeriale per le modalità operative.

 

Assegni Minimi

 

  • Confermato il ritorno ai criteri di perequazione tradizionali.
  • Incremento straordinario di 8 euro mensili per i pensionati in condizioni disagiate.

 

Altre Misure

 

  • Riduzione del 50% della contribuzione per artigiani e commercianti per i primi tre anni di attività.
  • Dal 2030, l'importo soglia per la pensione anticipata salirà a 3,2 volte l'assegno sociale.
  • Chi si iscrive per la prima volta alla previdenza pubblica obbligatoria dal 1° gennaio 2025 potrà scegliere di aumentare il montante contributivo con un'aliquota volontaria aggiuntiva fino a 2 punti percentuali.

 

 

Rimani aggiornato per ulteriori dettagli e approfondimenti!
 

Per ulteriori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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