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INAC - 17 feb 2021

Pensioni: ultimo anno di Quota 100, le possibilità di uscita in sintesi

Ultimo anno per andare in pensione con Quota 100. Approvata la Legge di Bilancio 2021 sono rimaste immutate le possibilità di pensionamento per chi possiede i requisiti richiesti dal sistema previdenziale (Pensione di Vecchiaia e Anticipata). Sono state prorogate inoltre l’Opzione Donna e l’Ape Sociale.

 

Pensione di vecchiaia

Occorrono 67 anni di età, sia per gli uomini che per le donne, e 20 anni di contribuzione. Così come stabilito dal decreto dello scorso 5 novembre 2019 il requisito anagrafico rimane invariato anche nel 2021 e nel 2022.

Il pensionamento di vecchiaia scatta dal primo giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti.

Per i lavoratori impiegati da almeno 7 anni nei 10 precedenti il pensionamento in mansioni gravose, il pensionamento di vecchiaia è accessibile a 66 anni e 7 mesi a condizione che sussistano almeno 30 anni di anzianità contributiva.

 

Pensione anticipata

A prescindere dall’età anagrafica, è possibile il pensionamento anticipato con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

La pensione anticipata prevede una finestra di 3 mesi per la decorrenza.

 

Pensione anticipata “precoce”

Requisiti differenti invece per i lavoratori “precoci”. Sono richiesti almeno 12 mesi di attività lavorativa prima dei 19 anni i quali devono maturare solamente 41 anni di contributi (sempre a prescindere dall’età anagrafica del lavoratore e sia per gli uomini che per le donne) e appartenenti a particolari categorie (disoccupati, invalidi civili, caregiver e lavoratori addetti a mansioni gravose).

Rientrano in questa categoria:

  • Disoccupati a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale con esaurimento degli ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi;
  • Invalidi civili con una invalidità non inferiore al 74%;
  • Soggetti che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o parente di primo grado con handicap;
  • Persone che svolgono lavori usuranti o a lavori gravosi da 7 anni negli ultimi 10 o da 6 negli ultimi 7 anni.

Quota 100

La pensione con Quota 100, nel caso di requisiti maturati per il triennio “2019-2021” prevede la possibilità di conseguire il diritto alla pensione anticipata per i lavoratori con età anagrafica non inferiore a 62 anni e anzianità contributiva non inferiore a 38 anni. Questo è quindi l’ultimo anno per aderire a questa modalità di uscita, dopodiché Quota 100 decadrà dal sistema pensionistico italiano. Può accedere a Quota 100 anche chi ha carriere frammentate in più gestioni.

Ape sociale

Prorogato anche l’Ape sociale. Si tratta di un’indennità a carico dello Stato erogata dall’Inps a soggetti in determinate condizioni di svantaggio previste dalla legge che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero. L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.

Opzione Donna

E’ stata rinnovata “l’Opzione donna”, riservata esclusivamente alle lavoratrici iscritte all’Ago (Assicurazione generale obbligatoria), ed ai fondi ad essa sostitutivi od esclusivi (dipendenti del settore privato, pubblico impiego e lavoratrici autonome) in possesso di contribuzione alla data del 31 dicembre 1995.

Per poter accedere a tale strumento, le lavoratrici devono maturare i requisiti pensionistici minimi (35 anni di contributi) entro il 31 dicembre 2020.

Le donne lavoratrici aventi diritto, potranno lasciare il lavoro anticipatamente anche il prossimo anno, se entro il 31 dicembre 2020 avranno maturato i requisiti richiesti: 58 anni di età (59 per le lavoratrici autonome) e 35 anni di contributi.

La decorrenza della pensione è pari a 12 mesi dalla maturazione dei predetti requisiti per le dipendenti e 18 mesi per le autonome.

Per avere maggiori dettagli e completezza rispetto alla propria categoria rivolgersi agli uffici Inac predisposti.



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INAC - 18 feb 2019

Quota 100 - Parte la campagna informativa

Quota 100, tutto ciò che bisogna conoscere per l'invio delle domande per l’accesso alla pensione.
Alcune brevi considerazioni che serve sapere su requisiti, scadenze e regole generali. 

OCCHIO A ETÀ E CONTRIBUTI  
Per avere diritto al pensionamento in quota 100 occorrono almeno 38 anni di contributi (dei quali non meno di 35 effettivi) e almeno 62 anni di età. Tali requisiti devono essere posseduti entro il 31 dicembre 2021, in quanto per ora si tratta di una misura sperimentale con scadenza fissata in tale data. Per tutti gli altri, ma anche per coloro che decidessero di non richiedere la pensione in quota 100 pur avendone i requisiti, continuano ad essere applicate le regole della Legge Fornero.

FINESTRE DI USCITA 
La pensione in quota 100 decorrerà con uno slittamento di tre mesi (sei mesi nel settore pubblico) rispetto alla data di perfezionamento dei requisiti; pertanto chi li ha raggiunti entro il 31.12.2018, potrà andare in pensione già con la prima decorrenza utile, cioè il 1 aprile 2019 (il 1 agosto nel settore pubblico e il 1 settembre nel comparto Scuola).  Con i requisiti maturati dal 1 gennaio 2019 in poi, invece, si potrà andare in pensione tre mesi dopo la maturazione. 

QUANDO FARE LA DOMANDA   
Purché si siano perfezionati i requisiti richiesti, la domanda può essere presentata in qualsiasi momento, anche dopo che sia trascorso il trimestre di slittamento, tenendo presente che in tal caso la pensione decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda stessa. Attenzione! I dipendenti del settore pubblico devono dare un preavviso di almeno sei mesi, mentre quelli del comparto scuola devono fare la domanda entro febbraio!

DIVIETO DI CUMULO QUOTA 100/ REDDITI DA LAVORO      
Chi decide di andare in pensione anticipatamente con quota 100, non può contemporaneamente lavorare, almeno fino a quando non raggiungerà la normale età di vecchiaia, cioè 67 anni. Viene consentita soltanto la possibilità di svolgere attività di lavoro autonomo occasionale, purché non si superi il limite di reddito annuale di 5000,00€.
CONVIENE O NON CONVIENE?  
Non affidarti al “sentito dire”. Presso il nostro Patronato INAC riceverai la consulenza di qualità che meriti e le indicazioni che ti aiuteranno a fare la scelta migliore fra quelle per te possibili. Se si tratterà di quota 100, bene, altrimenti verrai comunque messo al corrente sulla tua posizione e sulle ipotesi di collocamento in pensione riferibili al tuo caso personale. 

(IN ALEGATO IL MANIFESTO IN FORMATO PDF)

Per ulteriori Informazioni è possibile contattare l'Ufficio INAC Regionale al numero 085 4216816 oppure 085 8623577
Oppure è possibile rivolgersi agli uffici INAC Provinciali e di zona, di seguito riportati:

Sedi CIA in Provincia di Chieti

CHIETI - Via Maiella, 86 - Chieti
Tel 0871 64342 - Fax 087165939

Francavilla via adriatica 253 - 0854910085
CASOLI - via San Nicola, 27 - 0872 981804
CASTIGLIONE MESSER MARINO - via E. Alessandrini, 4 - 0873 978237
FOSSACESIA - SS 524 Lanciano-Fossacesia, 18 - 0872 607731
GUARDIAGRELE - via Tripio, 94/1 - 0871 82847 / 800580
LANCIANO - via Milano, 26/1 - 0872 712951 / 714426
ORSOGNA - via R. Paolucci, 3 - 0871 86464
ORTONA - via G. Bernabeo, 6 - 085 9067226 / 9067453
SAN SALVO - via Venezia, 13 - 0873 341799 / 54246
SCERNI - via D. Alighieri, 130 - 0873 919719
VASTO - via Maddalena, 91 - 0873 363230

Sedi CIA in Provincia di Pescara

PESCARA - via Milano, 19 - 085 28403

LORETO APRUTINO - via IV Novembre, 1 - 085 8290292
PENNE - viale Ringa, 29 - 085 8279934
ROSCIANO - Villa S. Giovanni - C.da Sant'Andrea 23/C - 085 8505104

Sedi CIA in Provincia di Teramo

TERAMO - Via P.Gammelli, 8 - 0861 245432

ATRI - Via Cherubini, 10 - 085 87723 
CASTELNUOVO VOMANO | CASTELLALTO - Via G. Milli, 2 - 0861 570205
CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO - Via G. Falcone - 0861 991479
GIULIANOVA - Via Ruetta Scarafoni snc - 085 8006064
MONTORIO - Piazza Orsini, 11 - 0861 591994
NERETO - Piazza Marconi - 0861 82203

Sedi CIA in Provincia di L’Aquila

L’AQUILA - Via Montorio - Via Montorio al Vomano, 2 - 0862 24030

LUCO DEI MARSI - via Duca degli Abruzzi, 163 - 0863 520063 
SULMONA - via F. Turati, 3 - 0864 54283 
CELANO - via Fontanelle, 60 - 0863 793444
AVEZZANO - via Garibaldi, 117 - 0863 37270

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News Chieti-Pescara
INAC - 04 gen 2015

Associazione Nazionale Pensionati. Petizione: "CAMBIARE VERSO ALLE PENSIONI BASSE E’ TEMA INELUDIBILE"

I pensionati hanno finora garantito, in larga misura, la tenuta sociale delle famiglie italiane subendo, nell’ultimo quindicennio, tagli, mancati aumenti, ridotte indicizzazioni, drenaggio fiscale: il potere d’acquisto dei loro assegni è ormai ridotto del 30%. Hanno sostenuto, negli ultimi anni, l’obiettivo di rilanciare l’economia, l’occupazione e l’impresa, riavviando la crescita e, in rigoroso silenzio e piena disponibilità, hanno fatto la loro parte accollandosi un carico di sacrifici ai limiti della sopportabilità. Sono impegnati sui temi della solidarietà, della difesa del suolo, dello sviluppo dei territori rurali, subendo il crescente isolamento ed i costi conseguenti a servizi pubblici sempre meno presenti in tali borghi. Ciò nonostante, tra impoverimento delle pensioni e disagi socio-assistenziali, i pensionati sono ormai relegati ai margini del dibattito politico-istituzionale e ben 8 milioni vivono in semi povertà, con assegni mensili sotto i mille euro e, 2,2 milioni addirittura sotto i 500 Euro. Anche Il Comitato per i diritti sociali del Consiglio d’Europa, nel rapporto di gennaio 2014, ha denunciato la violazione, in Italia, della Carta Sociale Europea: infatti i minimi di pensione dovrebbero essere pari al 40% del reddito medio nazionale: 650 Euro mensili anziché 502. CHIEDONO PERTANTO EQUITA’ E GIUSTIZIA SOCIALE PER UNA ESISTENZA DIGNITOSA attraverso prioritariamente - L’estensione ai pensionati sotto i 1000 euro mensili del bonus di 80 euro, l’adeguamento dei minimi di pensione, in un biennio, al 40% del reddito medio nazionale, l’ampliamento della no tax area; e inoltre - il recupero progressivo del potere d’acquisto delle pensioni conseguite dopo una vita di lavoro, con una più puntuale indicizzazione e la eliminazione del drenaggio fiscale; - la riorganizzazione della sanità pubblica concretizzando, con determinazione, il piano volto a territorializzare, anche nei centri rurali, i servizi con un ruolo primario dei medici di base e la costituzione dei pool di specialisti multidisciplinari 24 ore su 24; - la dotazione di risorse adeguate per la non autosufficienza, le politiche sociali, la lotta alla povertà e per politiche di prevenzione, di educazione alla salute per l’invecchiamento attivo e sano. Le risorse necessarie possono essere reperite, con la ripresa dello sviluppo e del PIL, con le necessarie riforme e con una più incisiva lotta: 1) alla evasione ed elusione fiscale, 2) alla corruzione ed alla criminalità, 3) agli sprechi ed ai privilegi di numerose caste, 4) con la trattenuta progressiva del contributo di solidarietà su tutte le pensioni superiori a 5.000 Euro mensili ivi compresi i vitalizi. ANP - Associazione Nazionale Pensionati promossa dalla CIA


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