News Regionali
In Evidenza - 17 apr 2021

Covid: Anp-Cia, subito vaccini a domicilio per over 80. Gravi ritardi in aree rurali

A tutela urgente della salute degli anziani, è necessario attivare subito unità mobili per la somministrazione del vaccino a domicilio, così come occorre intervenire rapidamente con servizi che supportino, nelle prenotazioni, le persone sole. E’ questo l’appello che Anp, l’Associazione nazionale dei pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, rivolge ora al commissionario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo e a tutte le Regioni, estremamente preoccupata per il grave ritardo della campagna vaccinale sugli over 80.

Le criticità -sottolinea Anp-Cia- si stanno verificando soprattutto nelle aree rurali e montane, sia al Sud che al Centro Nord, e vanno a minare la sicurezza sanitaria di anziani già fragili che hanno difficoltà a muoversi o a utilizzare piattaforme online per la richiesta del vaccino. In queste aree, la campagna sta procedendo molto lentamente -fa sapere Anp-Cia- al punto che un numero assai rilevante di over 80 non ha ancora ricevuto la prima dose. Preoccupa e indigna, dunque, percepire da parte delle istituzioni regionali e locali, una scarsa attenzione al problema.

La scelta di dare precedenza nelle vaccinazioni alle persone più deboli e per fasce di età, risponde a un criterio che non è soltanto relativo alla protezione sanitaria dei soggetti interessati. Infatti, è anche un obiettivo che qualifica il carattere civile di una società. Regioni e amministrazioni sul territorio -precisa Anp-Cia- non possono, quindi, sottovalutare i ritardi evidenti, tanto più che spetta proprio a loro, il compito di organizzare e monitorare i sistemi di vaccinazione e le modalità di prenotazione nel rigoroso rispetto delle priorità indicate dalle autorità sanitarie.

Con il Paese intero in emergenza, Anp-Cia non può che accendere i riflettori sulle difficoltà  nelle comunità più isolate e con il rischio di rimanere fuori focus. Serve il massimo impegno per dare impulso alla campagna vaccinale, anche alla luce dell’annunciata maggiore disponibilità delle dosi e rispettando sempre e rigorosamente i criteri più volte ribaditi.

Dunque, da parte di Anp-Cia la richiesta alle istituzioni di superare i ritardi e correggere le disfunzioni, adottando per le persone anziane e con fragilità, il carattere di priorità. Si tratta di un passaggio chiave -conclude l’Associazione nazionale pensionati di Cia- anche della ripresa graduale e in sicurezza di tutte le attività ricettive e dei servizi, così importanti per la ripartenza economica e sociale del Paese.



News Regionali
In Evidenza - 17 apr 2021

Riso: Cia, via libera a export in Cina è risultato storico per Made in Italy

 Il riso da risotto italiano alla conquista delle tavole dei cinesi. Dopo un lungo negoziato è finalmente arrivato l’ok delle Autorità competenti di Pechino all’import delle nostre varietà da risotto, vere eccellenze del Made in Italy agroalimentare. Grazie a questo accordo, il riso italiano potrà esser apprezzato anche da decine di milioni di consumatori del Paese del Dragone. L’Italia è, attualmente, il primo produttore dell’Unione europea, assicurando oltre il 50% della produzione di riso, che si distingue da quello coltivato nel resto del mondo grazie a varietà tipiche, valorizzate grazie a marchi Dop e Igp che riconoscono le specificità dei territori di origine. Con 228mila ettari coltivati (+4% nel 2020) e 4mila aziende che raccolgono 1 milione di tonnellate di riso lavorato, si contano più di 200 varietà: dal Carnaroli, il “re dei risi”, all’Arborio e al Vialone Nano, primo riso Igp, passando per il Roma e il Baldo. Attualmente il 60% del riso italiano è destinato all’export, soprattutto in Germania e in Inghilterra. 

L’intesa corona un lungo negoziato diplomatico e tecnico condotto insieme al mondo imprenditoriale del comparto. Le agenzie fitosanitarie cinesi hanno, infatti, effettuato controlli molto severi e pignoli prima di autorizzare l’import del nostro riso, mandando in questi anni diverse delegazioni nelle aziende italiane per  verificarne l’eccellenza dei metodi di produzione.

“Un via libera tanto atteso su un mercato di primaria rilevanza per l’agroalimentare italiano –dichiara Dino Scanavino, presidente di Cia-Agricoltori Italiani-. Si tratta di un successo che ha visto le istituzioni e la filiera risicola nazionale unite in difesa del riso italiano e alla conquista di nuove quote di mercato. Per l’Italia, primo produttore europeo, si apre ora un mercato importante, con milioni di cinesi pronti ad apprezzare il nostro risotto”.



News Regionali
In Evidenza - 16 apr 2021

Covid: Cia, riaperture graduali e in sicurezza. Garantire estate di ripresa

Il cronoprogramma per la riapertura garantisca gradualità e, soprattutto sicurezza, perché ai cittadini e ai settori produttivi va assicurata una ripresa effettiva e senza il perdurare dei continui shock che stanno duramente colpendo economia e società. Così Cia-Agricoltori Italiani sulle varie ipotesi per un allentamento progressivo delle restrizioni sui cui il Governo dovrà pronunciarsi nelle prossime settimane.

Per Cia resta fondamentale che siano il dato sanitario e l’intensificarsi delle vaccinazioni a dettare la tabella di marcia. Allo stesso tempo, in attesa di indicazioni ufficiali, è evidente che per il settore agricolo e agroalimentare far ripartire ristoranti, bar e agriturismi, così come tutte le attività commerciali, sia ormai cruciale alla sussistenza.

Le aziende agricole, ricorda Cia, stanno facendo da mesi del loro meglio, ora anche sostenendo gli effetti del maltempo, per non mettere a repentaglio l’approvvigionamento alimentare, ma né le consegne a domicilio né l’e-commerce, che si stanno rivelando strategici da mesi, possono in alcun modo compensare la chiusura del canale dell’Horeca e, quindi, il blocco dei consumi fuori casa che rappresentano un terzo del totale con perdite superiori stimate oltre 40 miliardi di euro.

Il comparto agrituristico conta danni pari a 1,2 miliardi da inizio pandemia a oggi e, quindi, i prossimi mesi, saranno determinanti a decidere le sorti delle 24 mila strutture ricettive in campagna. L’avvicinarsi dell’estate non deve indurre a riaperture affrettate e scellerate, ma -aggiunge Cia- far ragionevolmente pianificare e programmare nuove misure che, se confermate le zone arancioni, agevolino l’attività di ristoranti e agriturismi, bar e hotel, privilegiando con l’arrivo del caldo gli spazi all’aperto, favorendo il ricorso alle prenotazioni con le riaperture anche nelle ore serali, il distanziamento e ancora l’uso della mascherina. 

Il richiamo alla stagione del turismo, insomma, deve rappresentare -secondo Cia- il punto di ripresa su cui investire con un piano organico che tuteli la salute del Paese nel breve, nel medio e nel lungo periodo.  



News Regionali
In Evidenza - 14 apr 2021

Vendita diretta: Cia, sempre più famiglie comprano dagli agricoltori (+10%)

A un anno dalla pandemia è più costante e stretto il rapporto tra agricoltori e cittadini. Legame rinsaldato, per effetto delle restrizioni, nei mercati contadini e nelle botteghe di prossimità, ma anche online dove l’e-commerce funziona se mette sempre al centro il contatto diretto. Così, negli ultimi 12 mesi, sono aumentate del 5% le aziende agricole entrate nella vendita diretta, terzo canale scelto dagli agricoltori nel 2020, e del 10% le famiglie che la prediligono. A fare il punto sul settore è Cia-Agricoltori Italiani con la sua Associazione per la promozione della vendita diretta, la Spesa in Campagna, in occasione del webinar sul ruolo chiave del mercato contadino.

In Veneto, c’è l’esempio forte di Padova - con la Spesa in Campagna-Cia sono 9 i mercati contadini (4 solo in città) - che durante tutta l’emergenza Covid, in accordo con il Comune e nel pieno rispetto delle regole anti-contagio, è riuscita ad assicurare banchi sempre aperti. In regione, il mercato contadino ha registrato in media, subito dopo il primo lockdown, un +14%.

Scendendo verso il Centro Italia, la Toscana di Firenze, Prato e Pistoia conta con la Spesa in Campagna-Cia, 10 mercati settimanali, 7 solo in provincia di Firenze, coinvolgendo complessivamente oltre 100 aziende. Qui le chiusure ci sono state, soprattutto lo scorso anno, ma poi i mercati sono tornati operativi anche in zona rossa. A compensare durante il blocco, la consegna a domicilio che sul portale dedicato Cia, in sei mesi dall’attivazione, ha avuto l’adesione di oltre mille aziende agricole. Sul territorio è cresciuto del 10% l’interesse degli agricoltori per un banco di vendita e soprattutto a Firenze, dove per un singolo mercato si calcola un giro d’affari pari a circa 300 mila euro l’anno. 

Al Sud, Palermo è re del mercato. La Spesa in Campagna-Cia ne conta 3 solo in città e per un totale di 75 espositori agricoli. Il canale è in grande espansione e spinge a fare sistema tra i produttori di tutta la regione. Quanto alle vendite, dopo il boom della scorsa primavera, ora la situazione è stabile e con fatturato, in due mesi, sui 50/60 mila euro a mercato.

Oggi l’Italia conta in totale circa 1200 mercati contadini e danno linfa a piccole e medie imprese agricole, rappresentando un punto di riferimento unico per i cittadini. La Spesa in Campagna-Cia ha in tutto il Paese, circa 6 mila aziende impegnate nella vendita diretta, canale che a livello nazionale nel 2020 ha fatturato più di 6,5 mld. E’ forte di produttori di olio, vino e ortaggi, frutta, latticini e salumi, marmellate e composte. Prelibatezze che arrivano anche nelle botteghe e stanno spopolando online dove nel 2020 si è registrato un +134% dell’acquisto di generi alimentari. Il trend potrebbe raggiungere un +62% entro il 2021, sempre se saprà tutelare, anche sul digitale, la relazione tra cittadini e aziende. Principio base della piattaforma Cia dalcampoallatavola.it, primo e-commerce con protagonisti gli agricoltori italiani. 

“Con le aziende lavoriamo per tutelare la qualità dei nostri mercati contadini -ha dichiarato il presidente de la Spesa in Campagna-Cia, Matteo Antonelli-. La fiducia consolidata in questo periodo, porta lontano solo continuando a garantire ai consumatori produzioni proprie, stagionalità delle materie prime e il monitoraggio costante di questi requisiti. Allo stesso tempo -ha aggiunto- i mercati contadini contribuiscono alla sostenibilità delle aziende delle aree rurali d’Italia e alla promozione del territorio, tra i punti chiave della ripresa turistica dei prossimi mesi”.

“La vendita diretta è un’occasione importante per il reddito degli imprenditori agricoli -ha aggiunto Claudia Merlino, direttore generale di Cia-Agricoltori Italiani- e l’intervento de la Spesa in Campagna sul territorio con i mercati contadini, è cruciale per la promozione tra i cittadini dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano, fatto di qualità e autenticità. La valorizzazione del Made in Italy, della Dieta Mediterranea e delle tipicità regionali, passano per un costante dialogo tra chi produce e chi porta in tavola". 


Il webinar sul mercato contadino è il primo di tre incontri online promossi da la Spesa in Campagna-Cia. I prossimi due appuntamenti, saranno dedicati a botteghe ed e-commerce.



News Chieti-Pescara
In Evidenza - 14 apr 2021

Incremento invaso Diga di Chiauci, Cia Chieti-Pescara: “Risposta positiva per il mondo agricolo”

“E’ in qualche modo un momento storico, un passaggio fondamentale per il sistema di approvvigionamento idrico del territorio”. Il Presidente Cia-Agricoltori Italiani Chieti-Pescara, Nicola Sichetti, ha espresso tutta la soddisfazione della confederazione per l’incremento del livello d’invaso della diga di Chiauci a tutta la struttura del Consorzio di Bonifica Sud Vasto, gestore del serbatoio, che si è particolarmente impegnata su questo obiettivo nell’ultimo decennio. “E’ il raggiungimento del traguardo finale di un percorso iniziato già dalla precedente gestione e che si è concluso tecnicamente solo ora”, continua Sichetti, “Una notizia che accogliamo favorevolmente per un intervento per il quale la Cia Chieti-Pescara si è più volte spesa al fine di garantire un servizio efficiente agli agricoltori e che ci fa finalmente tirare un sospiro di sollievo e guardare con fiducia al futuro. La nuova capienza idrica, pari a più del doppio dell’attuale, assicurerà le risorse necessarie per lo sviluppo economico dei settori interessati. Una risposta positiva”, conclude il presidente, “per il mondo agricolo, industriale e del turismo che permette di avere certezze e garanzie per la prossima stagione irrigua”.




News Regionali
In Evidenza - 10 apr 2021

Il mercato contadino: webinar dedicato con la Spesa in Campagna-Cia

"Il mercato contadino: punto d'incontro tra agricoltore e cittadino-consumatore" titolo e tema del webinar organizzato da la Spesa in Campagna, Associazione per la vendita diretta delle aziende Cia-Agricoltori Italiani e in agenda per mercoledì 14 aprile alle 10:30.

 In apertura dell'incontro, l'intervento di Dino Scanavino, Presidente nazionale Cia e Matteo Antonelli, Presidente nazionale La Spesa in Campagna-Cia. Con la moderazione di Tommaso Buffa, Direttore nazionale La Spesa in Campagna-Cia, a seguire anche la relazione di Marco Boschetti, Direttore Consorzio agrituristico mantovano e le testimonianze dal mondo dei mercati di Cia-Agricoltori Italiani e la Spesa in campagna con l'esperienza di Massimo Lazzarin, Cia Padova; Lapo Baldini, Direttore Cia Toscana Centro e Luca Basset, Direttore Cia Sicilia Occidentale.

 

Segue la DIRETTA: https://youtu.be/7PKstukvQt4

 

 



News Regionali
In Evidenza - 09 apr 2021

Agricoltura digitale: Agia-Cia pronta a guidare rivoluzione bigdata

I giovani imprenditori agricoli sono pronti a guidare la vera rivoluzione dei bigdata in agricoltura per renderla protagonista di una vera transizione ecologica, ma chiedono il superamento del digital divide e una regolamentazione europea per la proprietà, la gestione e l’uso dei dati. Questi i nodi cruciali del secondo dibattito online (clicca QUI) promosso da Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani, che ha fatto appello ad un’azione concreta da parte di istituzioni nazionali ed Ue.

In gioco, ha sottolineato più volte Agia-Cia, la grande opportunità di utilizzare davvero i dati prodotti dall’attività nei campi e negli allevamenti, per migliorarne la produttività in chiave sostenibile l’azienda, l’ambiente e i cittadini. Punto forza, ora, una grande propensione delle giovani generazioni, più sensibili al valore di un approccio analitico e consapevoli della responsabilità e del contributo che posso portare alla ricerca e al Green Deal Ue. 

Da sciogliere la questione del divario digitale con l’ultimo miglio ancora da raggiungere nelle aree rurali d’Italia che la pandemia ha, in qualche modo, riportato al centro, facendo emergere l’urgenza anche tra le istituzioni preposte, di governance, incentivi e tutele che rispettino davvero il diritto alla digitalizzazione. E’ il requisito per la sussistenza delle attività economiche nella aree interne dove il mondo agricolo è linfa e collante per le comunità. Senza contare che digitalizzare, è stato evidenziato nel webinar Agia-Cia, vuol dire anche semplificare e snellire la burocrazia. 

Secondo Agia-Cia, per i bigdata in agricoltura va realizzata una grande rivoluzione, necessaria a fare ordine nel caos normativo esistente e a definire regole ad hoc per il settore a livello europeo. Devono riconoscere un ruolo centrale all’imprenditore agricolo e riportare equità tra chi produce i dati e chi li gestisce. Fornire standard chiari di raccolta e prima ancora modalità sostenibili e bilanciate lungo il flusso dal campo all’elaborazione in studio. 

Da anni, i giovani di Cia stanno aprendo le porte a ricerca e sperimentazione, ma è evidente che serve mettere a sistema un metodo con obiettivi misurabili nel breve, medio e lungo periodo. Anche con il PNRR c’è l’occasione di investire in competenze e su una vera cultura dell’uso del dato, partendo dalla formazione continua degli agricoltori e dalle scuole, in collaborazione con le università. Occorre creare un dizionario condiviso tra pubblico e privato, oltre a una rete aperta di dialogo che richiami anche le istituzioni sul ruolo della digitalizzazione come opportunità di crescita economica e culturale. 

Anche l’Europa, è emerso dal webinar, dovrà fare un salto da gigante e gradi attese ci sono rispetto all’annunciata creazione di un Geoportale. Di sicuro occorrerà cominciare a sburocratizzare la Pac, semplificando le domande Uniche e accelerando i pagamenti. 

Il margine di crescita nel campo dei bigdata, stimolato dal Next Generation Eu, è questa volta enorme e la stessa Europa spinge per la sostenibilità anche in quest’ambito con regole globali, partendo dalla revisione delle normative esistenti. Centrale un maggior altruismo dei dati con l’eliminazione degli squilibri esistenti. Di tutela ed equità, si parlerà nell’ultimo webinar Agia-Cia sull’agricoltura digitale, martedì 27 aprile sempre alle 17:30. Segui la DIRETTA: https://youtu.be/2KZ1bZzapsY


Oltre al presidente nazionale di Agia-Cia, Stefano Francia e a Valeria Villani, della Giunta nazionale Agia e presidente Agia-Cia Emilia-Romagna, sono intervenuti: Assuntela Messina, Sottosegretaria alla Transizione digitale; Susanna Cenni, Vicepresidente Commissione Agricoltura della Camera; Gianpaolo Vallardi, Presidente Commissione Agricoltura del Senato; Nicola Danti, Europarlamentare e Relatore ombra proposta di regolamento Governance europea dei dati; Massimo Durante, Docente di Informatica Giuridica Università degli Studi di Torino; Ivano Valmori, CEO Image Line e Salvatore Carfì, AGEA Bruxelles.



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In Evidenza - 07 apr 2021

Biologico: Anabio-Cia, Piano strategico nazionale e Pac cruciali per il settore

Il Piano strategico nazionale così come la Pac rappresentano un punto cruciale anche per il settore biologico e il PNRR finanziato dai fondi del Next Generation EU va definito attraverso un approccio sinergico e integrato con la Pac, perché sia di reale beneficio anche per l’agricoltura. A dirlo è Anabio, l’Associazione per il biologico di Cia-Agricoltori Italiani che, nell’audizione in Commissione Agricoltura della Camera sugli obiettivi del Piano strategico nazionale nel quadro della nuova Pac, ha chiesto al Ministro Patuanelli che venga istituito uno specifico Tavolo al Mipaaf. 

Per Anabio-Cia, infatti, è oggettivamente difficile e comunque azzardato esprimere indicazioni precise mancando ancora una bozza del Piano srategico nazionale che rappresenta, di fatto, una novità rispetto alla precedente programmazione comunitaria 2013-2020. 

Anche la vita degli imprenditori del bio, precisa Anabio-Cia, è stata stravolta dalla pandemia, producendo uno scenario inedito che richiede l’individuazione di politiche e azioni che siano davvero strategiche per il settore agricolo, con l’obiettivo di superare l’attuale crisi economica e di sfruttare ogni nuova opportunità di sviluppo sostenibile. La Pac è sicuramente chiamata a supportare questo processo di cambiamento.  

Importante, dunque, secondo Anabio-Cia, ricordare le richieste arrivate da Bruxelles attraverso il Piano d’azione europeo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica. Dagli Stati Membri l’Europa si aspetta, attraverso la definizione dei Piani strategici nazionali della PAC post 2022, d’individuare azioni specifiche per sostenere il comparto bio. Si tratta di un aspetto rilevante, se si pensa che il Governo italiano nell’aprile del 2016 ha approvato il Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico in maniera avulsa dai 21 Piani Regionali di Sviluppo rurale. 

Inoltre, guardandoci dall’Europa, Anabio-Cia sottolinea quanto l’approccio adottato implichi una conversione significativa dell'agricoltura convenzionale alla produzione bio. Serve, quindi, che anche l’Italia e non solo la Commissione Ue, pianifichi un'analisi d'impatto per capire gli effetti che avrebbe un aumento della produzione biologica su: agricoltura totale, tenuta delle aziende e, infine, sui cittadini.  Cruciale, poi, che il Piano strategico nazionale della Pac arrivi a spiegare come si intenda costruire il processo di piena integrazione e coordinamento con i Psr. A supporto, Anabio-Cia propone il documento della Rete Rurale nazionale “AGROECOLOGIA E PAC – Un’analisi degli strumenti della programmazione post 2022”.

Infine, Anabio-Cia ribadisce a Governo e Ministero delle Politiche agricole la necessità sempre più impellente di aggiornare la Strategia nazionale sul bio, integrandola nel Piano Strategico nazionale per tutelare nel mondo la leadership del biologico Made in Italy.



News Regionali
In Evidenza - 06 apr 2021

Dl Sostegni: Cia, attenzione a filiere in crisi e liquidità aziende

Con l’economia nazionale soffocata da più di un anno di restrizioni per la pandemia, occorre prestare estrema attenzione alle filiere agricole più crisi e garantire liquidità agli imprenditori a rischio tracollo. Così Cia-Agricoltori Italiani nell’audizione in Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato sul Dl Sostegni, rimarcando la necessità di interventi che incidano concretamente sul bilancio degli agricoltori in difficoltà.

Positive per Cia alcune misure incluse nel provvedimento, in particolar modo l’inserimento, a pieno titolo, del settore agricolo nel ristoro a fondo perduto, come anche il finanziamento, destinato a tutte le aziende agricole, di 300 milioni di euro per la decontribuzione previdenziale del mese di gennaio e, ancora, l’aggiunta di 150 milioni per le filiere in crisi. 

Rispetto alle filiere, Cia chiede più spazio per il settore zootecnico, incrementando la compensazione IVA; per il settore ortofrutticolo che oltre ai disagi per il Covid, ha sofferto gli eventi atmosferici e per i comparti di qualità che trovano sbocco nell’Horeca, primo fra tutti il vino. Non può più aspettare, con l’alta stagione alle porte, neanche il comparto agrituristico che per Cia necessità di promozione ampia coinvolgendo anche il turismo. 

Infine, per Cia il riavvio delle riscossioni fiscali, come previsto dal cronoprogramma del Decreto, rischia di procurare crisi di liquidità alle aziende e occorre adottare un procedimento che, pur nel rispetto degli adempimenti, possa scongiurarne il fallimento.



News Regionali
In Evidenza - 06 apr 2021

PNRR: Cia, Governo renda strutturale Transizione 4.0 a tutela salute agricoltori

L’innovazione in agricoltura è sempre sinonimo di sicurezza sul lavoro. Il calo del 19,4% nel 2020 delle denunce di infortuni nel settore rurale dichiarato, oggi, dall'Inail (da 32.692 a 26.287) è anche merito delle nuove tecnologie, che hanno permesso a imprenditori e lavoratori di contrastare il rischio di incidenti mortali e invalidanti. Nella fase di finalizzazione del PNRRCia-Agricoltori Italiani chiede, dunque, al Governo Draghi misure specifiche per le imprese agricole che diano continuità al Piano Transizione 4.0, attualmente esteso al 31 dicembre 2022 dalla Legge di Bilancio.

Secondo Cia, il dato positivo Inail conferma la valenza strategica del credito d'imposta in ambito agricolo, che ha per obiettivo l’incentivo degli investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica dei processi produttivi nel settore rurale.

“Occorre ora -dichiara il presidente Cia, Dino Scanavino- che le misure a sostegno dell’innovazione siano rese strutturali nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il programma di investimenti che il Governo dovrà presentare entro il 30 aprile alla Commissione per accedere del Next Generation Eu. E’ necessaria una programmazione pluriennale che permetta di attuare una grande azione di rinnovamento del parco macchine agricole che, oltre a diminuire sensibilmente il numero degli infortuni, permetterà all'agricoltura di giocare un ruolo da protagonista per uscire dalla crisi scatenata dalla pandemia, con l'obiettivo di una ripresa più sostenibile e green”.



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In Evidenza - 02 apr 2021

Pasqua: Cia, +10% spesa per la tavola a 1,1 mld. Vince menù della tradizione

La Pasqua blindata, con l’Italia tutta in zona rossa, allunga i danni miliardari per agriturismi, ristoranti, bar e alberghi, ma almeno a tavola non toglie alle famiglie la voglia di preparare e gustare le ricette della tradizione festiva. Nel carrello, la spesa alimentare cresce del 10% rispetto al 2020, quando il Paese era in pieno lockdown, attestandosi a 1,1 miliardi di euro, spinta dalla possibilità di poter andare a casa di parenti o amici per il pranzo di domenica e per Pasquetta, anche se con pochi commensali come impone la normativa. Queste le stime elaborate da Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui vince pure quest’anno il menù tipico regionale, scelto nell’80% dei casi.

         Protagonisti delle tavole, quindi, i piatti tradizionali del territorio, dalla pastiera alla colomba, dalla torta pasqualina all’agnello. Nonostante le flessioni degli anni scorsi, infatti, l’agnello resta in ogni caso un classico del pranzo di Pasqua -sottolinea Cia-. Domenica se ne consumeranno circa 4,5 milioni di chili, vale a dire quasi la metà (40%) del consumo annuo complessivo di carne ovina. A trionfare, poi, i dolci “fai da te” e la pasta fatta a mano, che trascineranno gli acquisti di uova: fino alla fine della settimana di Pasqua, se ne compreranno oltre 300 milioni tra decorazioni e preparazioni culinarie.

         Inoltre, un italiano su quattro utilizzerà il web per acquistare eccellenze enogastronomiche e prodotti agroalimentari dei territori, spesso direttamente dagli agricoltori, tramite i portali di e-commerce come quello di Cia (dalcampoallatavola.it). Una boccata d’ossigeno sia per le aziende che lavorano con il canale Horeca, completamente fermo, sia per gli agriturismi che, con la vendita diretta nei mercati e online, provano a reagire alla seconda “Pasqua perduta” con oltre 350mila presenze in fumo a causa del divieto di pranzi fuori e gite anche in campagna.        



News Regionali
In Evidenza - 01 apr 2021

DL Sostegni: gli interventi per il mondo agricolo e per i cittadini

Di seguito, in sintesi, si segnalano alcune delle misure e degli interventi più importanti

 


Nuovo contributo a fondo perduto per professionisti e imprese 


Connettore diritto 2

La norma prevede un nuovo contributo a fondo perduto per tutti i soggetti che abbiano subito un calo almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 rispetto a quello 2019. Rientrano nella misura di agevolazione gli imprenditori agricoli, indipendentemente dal sistema di tassazione adottato: sono interessati dunque anche gli agricoltori che determinato il reddito su base catastale e, ovviamente, anche le imprese agricole multifunzionali. 

 


Proroga del periodo di sospensione delle attività dell’Agente della riscossione e annullamento   dei carichi


Connettore diritto 3

 

L’articolo 4 interviene sull’attività di riscossione prevedendo la proroga della sospensione legata alla notifica di cartelle di pagamento. La sospensione dei termini di versamento, in scadenza nel periodo dall'8 marzo 2020 al 30 aprile 2021 termini di prescrizione.

 


Nuove disposizioni in materia di trattamenti di integrazione salariale 


Connettore diritto 19

 

I datori di lavoro privati che sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da COVID-19 possono presentare, per i lavoratori in forza alla data di entrata in vigore del presente decreto, domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO) per una durata massima di tredici settimane nel periodo compreso tra il 1° aprile e il 30 giugno 2021. 

 

Sempre i datori di lavoro privati che sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da COVID-19 possono presentare, per i lavoratori in forza alla data di entrata in vigore del presente decreto, domanda per i trattamenti di assegno ordinario e di cassa integrazione salariale in deroga per una durata massima di ventotto settimane nel periodo tra il   1° aprile e il 31 dicembre 2021. 

 

Il trattamento di cassa integrazione salariale operai agricoli (CISOA) richiesto per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da COVID-19, è concesso, in deroga ai limiti di fruizione riferiti al singolo lavoratore e al numero di giornate lavorative da svolgere presso la stessa azienda, per una durata massima di centoventi giorni, nel periodo ricompreso tra il 1° aprile e il 31 dicembre 2021

 

E’ precluso inoltre fino al 30 giugno 2021 l'avvio delle procedure di licenziamento sia individuale che collettivo e restano altresì sospese le procedure pendenti avviate successivamente al 23 febbraio 2020. 

Dal 1° luglio al 31 ottobre 2021 ai datori di lavoro che faranno ricorso al FIS CIGD e CISOA resta precluso l'avvio delle procedure di licenziamento e restano altresì sospese le procedure pendenti avviate successivamente al 23 febbraio 2020. 

 

 

Rifinanziamento del Fondo per il Reddito di Cittadinanza


Connettore diritto 3

Fa parte delle misure anti povertà e deroga al concetto della decadenza del beneficio in caso di variazioni reddituali. L’assegnazione di 1 miliardo per il reddito di cittadinanza, con la novità della sospensione dell’assegno per chi trova il lavoro per sei mesi, se il valore del reddito familiare non supera i 10mila euro (alla fine del lavoro non si devono riavviare le pratiche). Introduce per il solo anno 2121 la sospensione e non la decadenza in chiave di incentivazione all’attivazione dei disoccupati.

 

 

Ulteriori disposizioni in materia di Reddito di Emergenza


Connettore diritto 3

Con complessivi 1,5 miliardi si finanziano ancora tre mensilità del reddito d’emergenza (marzo, aprile e maggio). Vengono attenuati i requisiti di accesso per le famiglie che vivono in affitto: il limite di reddito familiare aumenta di un dodicesimo del valore annuo di locazione, come dichiarato ai fini Isee. Il sussidio viene esteso ai lavoratori che hanno terminato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 l’indennità Naspi e Discoll.

 

Esonero contributivo a favore delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura


Connettore diritto 3

 

E’ previsto  l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, per la quota a carico dei datori di lavoro per la mensilità relativa di GENNAIO 2021, Stesso esonero sarà riconosciuto anche a tutti i lavoratori autonomi iscritti alla gestione previdenziali INPS (CD CM IAP) per 1/12 del totale da versare per l’anno 2021.

 

 

Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica 


Connettore diritto 3

 

Si introduce un Fondo nello stato di previsione del MEF da destinare “al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite dall'emergenza da COVID-19, ivi incluse le imprese esercenti attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati”. 

 

Incremento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura  



Connettore diritto 3

Si provvede a rifinanziare il Fondo introdotto dalla legge di bilancio 2021 e finalizzato al sostegno del settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura. Alla luce di tale incremento, le risorse finanziarie dello strumento ammonteranno a 300 milioni di euro per il 2021. 

 

 

Proroga del periodo di sospensione delle attività dell’Agente della riscossione e annullamento   dei carichi


Connettore diritto 1

 

Tra le disposizioni previste a favore dei soggetti con debiti tributari e contributivi vi è l’annullamento  automatico dei debiti di importo residuo, alla data del 23 marzo 2021, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. 

 

L’agevolazione spetta alle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro e ai soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta in corso alla  data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30.000 euro.



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