News Regionali
In Evidenza - 17 gen 2020
Il Centro autorizzato di Assistenza Agricola è stato costituito dalla Confederazione Italiana Agricoltori per assistere le aziende agricole in tutti i procedimenti amministrativi e per erogare servizi agli adempimenti e alla consulenza aziendale.
Il CAA-CIA è operativo in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, con 426 sedi territoriali accreditate e riconosciute con determinazione della Regione Lazio che operano solo nelle 12 Regioni che fanno riferimento ad AGEA Pagatore.
Lo stesso CAA-CIA coordina altri cinque CAA della Cia presenti in Regioni con Organismo Pagatore come Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Lombardia e Toscana. Nel complesso il Sistema del CAA della Cia ha circa 900 tecnici impegnati a vario livello nelle attività di assistenza e consulenza.
Per ampliamento del nostro organico ricerchiamo:
OPERATORE CAA
Requisiti:
• buona conoscenza del portale SIAN e degli applicativi
• buona conoscenza del PSR Abruzzo
• buona conoscenza OCM Vino
• esperienza biennale in analoga mansione preferibilmente in aziende analoghe
• buona conoscenza del Pacchetto Office
• automunito
• disponibilità a muoversi in altre sedi
Si richiede disponibilità immediata.
Orario di lavoro: full time
Si offre: contratto a tempo determinato per mesi 6 con possibilità di proroga e passaggio a tempo indeterminato; CCNL Commercio IV o V livello.
Per candidarsi: inviare Curriculum con autorizzazione al trattamento dei dati personali all’indirizzo direttore.chietipescara@cia.it
I dati saranno trattati e conservati esclusivamente per le finalità di selezione presenti e future, garantiti dalla legge sulla Privacy italiana e dal GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione Dati, in vigore in tutti i paesi dell’Unione Europea dal 25 maggio 2018 (in inglese General Data Protection Regulation, ufficialmente regolamento UE n. 2016/679). Titolare del trattamento è CIA MULTISERVICE SRL. La ricerca è rivolta a candidati di entrambi i sessi (L. 903/77 e s.m.i.).
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In Evidenza - 15 gen 2020
Martedì 14 gennaio, presso lo Scout Center a Roma, sono stati consegnati gli attestati agli oltre 200 giovani volontari che hanno appena terminato di svolgere il loro anno di Servizio Civile presso le sedi accreditate del nostro Patronato Inac. Il raduno nazionale, appositamente convocato, è stato aperto con il benvenuto del Direttore Inac nazionale Laura Ravagnan per poi svolgersi nel corso dell’intera giornata. Al mattino si sono tenuti i laboratori per la preparazione dei lavori che poi sono stati presentati nel pomeriggio alla presenza di illustri ospiti: Titti Postiglione, Direttore Ufficio Servizio Civile Universale del Dipartimento; Diego Cipriani, Presidente della Consulta Nazionale del Servizio Civile; Licio Palazzini, Presidente della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile. Prima delle conclusioni del Presidente nazionale Inac Antonio Barile, il Vice Presidente nazionale della Cia Agricoltori Italiani Mauro Di Zio è intervenuto per testimoniare l’attenzione che la Confederazione rivolge a questo settore ormai da anni. Di Zio è entrato nel merito della questione non solo per esprimere la soddisfazione della Cia, ma anche per sottolineare il fatto che occorrerebbe, da parte della Politica, una forte consapevolezza - da tradursi concretamente con finanziamenti più adeguati e con maggiori certezze - dell’importanza che il Servizio Civile può rivestire per i giovani e per il Paese. La giornata si è conclusa con la consegna degli attestati a tutti i giovani volontari (nella foto il Vice Presidente Mauro Di Zio con la delegazione dei volontari abruzzesi).
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In Evidenza - 14 gen 2020
Fare fronte comune per sostenere il mercato agroalimentare e le imprese italiane che rischiano di essere nuovamente colpite dai dazi Usa, a tre mesi dalla prima blacklist che ha già colpito formaggi, salami e liquori. E’ l’appello che Cia-Agricoltori Italiani lancia al commissario Ue al Commercio, Phil Hogan, che domani sarà in missione a Washington per provare ad arrestare l’escalation della guerra commerciale voluta da Trump in seguito agli aiuti europei al consorzio Airbus.
Nel mirino, il vino e l’olio italiani con nuovi dazi Usa che potrebbero schizzare fino al 100%, mentre i formaggi, già passati sotto la scure dell’amministrazione americana, dall’attuale 25% rischiano di aumentare al 50%, con un grave danno per il tutto settore lattiero-caseario.
Gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato di sbocco dell’export agroalimentare tricolore. Nell’ultimo anno l’Italia ha spedito 4,2 miliardi di euro sul mercato statunitense. Ogni 10 prodotti agroalimentari Made in Italy venduti nel mondo, uno finisce sulle tavole a stelle e strisce. Per le vendite estere di vino, gli Usa sono il primo mercato di sbocco con 1,5 miliardi di euro e un peso sulle esportazioni totali oltreoceano del 35%. Dato in crescita, visto che nei primi 9 mesi del 2019 il controvalore delle esportazioni italiane aveva già superato del 4,6% il dato dell’anno precedente con un’impennata per gli spumanti (+9%).
“L'imposizione di nuovi dazi doganali non farebbe che infliggere danni alle imprese e ai cittadini e mettere a rischio un mercato florido per le nostre aziende -spiega Dino Scanavino, presidente Cia-. Se tra Stati Uniti ed Europa non si fosse interrotto il processo negoziale del TTIP all'interno di una cornice commerciale bilaterale nel rispetto del principio di reciprocità delle regole commerciali, tutto questo non sarebbe successo”.
Le ripercussioni di questi nuovi dazi avrebbero forte impatto negativo anche per la filiera del vino oltreoceano, che comprende importatori, distributori, trasportatori, enoteche fino a includere tutto il settore della ristorazione a stelle e strisce, che -evidenzia Cia- da solo vale 180 miliardi di dollari e dà lavoro a 3 milioni di persone. Alcuni importatori hanno recentemente posticipato gli ordini per paura che le tariffe applicate alle merci in transito possano stravolgere il mercato. Il rischio è di lasciar strada libera ai competitor che potranno aggredire una quota di mercato davvero appetibile: dal Malbec argentino, allo Shiraz australiano, fino al Merlot cileno. Cia evidenzia che gli stessi produttori americani di vino hanno lanciato una petizione contro la nuova ondata di dazi, essendo preoccupati dai danni per la filiera distributiva, che oltre ai vini locali commercia anche quelli esteri.
Dalla parte dei produttori di vino italiani, Cia ricorda anche come sia difficile recuperare rapporti solidi con i buyer Usa, una volta che questi siano costretti a interrompere i rapporti con l’Europa per cercare altri mercati internazionali.
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In Evidenza - 13 gen 2020
Workshop tematico “La filiera della selvaggina come opportunità di valorizzazione delle risorse naturali del territorio abruzzese”.
L’incontro, avvenuto il 20 dicembre del 2019, era finalizzato al lancio del progetto “Risorse Naturali d’Abruzzo” finanziato dal PSR 2014-2020 a valere sulla misura 16.4, che mira a ridimensionare il “problema cinghiali” costruendo una filiera forte finalizzata al consumo di carne di selvaggina.
Di seguito si allega la relazione del Presidente della Cia Abruzzo, Mauro Di Zio, presentato nell'introduzione del workshop.
Vedi allegato in PDF di seguito riportato....
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In Evidenza - 07 gen 2020
Nuovo ed innovativo servizio di Cia - Agricoltori Italiani alle aziende vitivinicole interessate al mercato giapponese, ideato e svolto in collaborazione con la Japan Italy Economic Federation (JIEF) partner Cia per il Giappone. Si tratta di un servizio “Pilota” che permette di svolgere in video-collegamento con la città di Tokyo o di Fukuoka gli incontri BtoB con un gruppo selezionato d’importatori-distributori giapponesi.
Tra le aziende che invieranno la manifestazione d’interesse ne verranno selezionate 6 (in base alla preferenza e alle richieste degli operatori giapponesi). Le aziende che resteranno fuori dalla lista verranno inserite con priorità nel calendario del prossimo incontro da programmare.
Gli operatori giapponesi verranno selezionati precedentemente dalla JIEF in base al grado di compatibilità con le aziende produttrici; la compatibilità sarà verificata attraverso un matching preventivo.
Il video-incontro avrà una durata di 20 minuti ad azienda e quest’ultima potrà svolgere il BToB direttamente dalla propria sede attraverso una videoconferenza guidata e assistita dall’ufficio internazionale Cia.
Alcune settimane prima del video-incontro le aziende italiane prepareranno le informazioni necessarie e invieranno i campioni dei prodotti richiesti dagli importatori giapponesi. Al momento dell’incontro gli importatori avranno già avuto modo di valutare il prodotto ed il listino prezzi, e di conseguenza il BToB avrà carattere di approfondimento o di chiusura di accordi.
Questo nuovo format ha come obiettivo quello di dare concrete opportunità di business alle imprese italiane senza i rilevanti investimenti di tempo e di spesa necessari ad una missione estera.
DETTAGLI ORGANIZZATIVI
• L’iniziativa si svolgerà il giorno 5 MARZO 2020, in orario da definire (mattina per questione di fuso orario), e riguarderà aziende produttrici di vino (si accetta qualsiasi tipologia e produzione geografica).
• Le aziende devono inviare la manifestazione d’interesse (che segue sotto) entro il 13 GENNAIO 2020 e riceveranno riscontro sulla partecipazione e sui dettagli connessi (incluse le specifiche sui campioni da spedire) entro il 24 Gennaio.
• Le aziende scelte dovranno inserire entro il 15 febbraio il materiale informativo sulla piattaforma SMAPPON (vedi informazioni allegate per conoscere e ottenere l’APP SMAPPON) e inviare una piccola campionatura dei prodotti richiesti entro il 29 febbraio.
COSTI A CARICO DELL’AZIENDA
- Come copertura dei costi organizzativi in Giappone (organizzazione, assistenza nello scambio dei materiali e interpretariato) è richiesto un contributo di 100€ ad azienda.
- Costi dell’APP Smappon: Abbonamento annuale 36€, servizio traduzione inglese e giapponese UNA TANTUM 49,90€ (facoltativo) e gestione dell’account da un operatore in Giappone UNA TANTUM 49,90€ (facoltativo).
- Costi di spedizione in Giappone della campionatura.
I dettagli organizzativi sugli incontri, i nomi degli importatori selezionati, e tutti i dettagli connessi alla gestione del follow up verranno comunicati alle aziende scelte non appena terminato il matching con gli operatori giapponesi, al fine di massimizzare le opportunità di esiti positivi.
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In Evidenza - 07 gen 2020
Pubblicato dalla Regione Abruzzo il bando “Pacchetto giovani” con la misura 611 e 411 finalizzato all'attivazione, in modalità combinata, del premio previsto per l’avvio di attività imprenditoriali per i giovani agricoltori, con il sostegno agli investimenti finanziabili per il miglioramento della redditività nelle aziende agricole.
Il sostegno è rivolto a giovani agricoltori che intendono avviare una impresa agricola e che si insediano per la prima volta nella stessa in qualità di capo azienda in forma singola o associata.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 28 febbraio 2020.
Per maggiori dettagli consultare l'allegato in Pdf.
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In Evidenza - 23 dic 2019
“La Filiera della Selvaggina come Opportunità di Valorizzazione delle Risorse Naturali del Territorio Abruzzese” al centro del convegno che si è svolto a Pescara, nella sede di Aurum, nell’ambito del progetto “Risorse Naturali d’Abruzzo”. L’obiettivo è il ridimensionamento del “problema cinghiali” contribuendo alla riduzione del numero dei capi, salvaguardando il territorio dai danni provocati da questi selvatici e costruendo una filiera forte, competitiva e qualificata capace di incrementare il consumo di carne di selvaggina trasformata in maniera sicura e di qualità così da far crescere il reddito delle imprese agricole che partecipano al progetto e di quelle economie delle aree interne. Il progetto è governato da una ATI con capofila la Cooperativa ASCA ed aggrega ben 22 partner fra investitori diretti ed indiretti ed è finanziato dal PSR Abruzzo 2014-2020 a valere sulla misura 16.4 ‘Filiere Corte e Mercati Locali’.
Regione pioniera in termini di destinazione della fauna abbattuta è stata l’ Emilia-Romagna che nel 2007 ha consentito l’utilizzo della selvaggina per autoconsumo.
“Grazie a queste iniziative”, spiega Maria Luisa Zanni della Regione Emilia-Romagna, “è possibile reperire prodotto fresco dell’Appennino nelle macellerie anche del centro città e degustare piatti cucinati da chef qualificati realizzati con carni di prima qualità, frollata e sezionata correttamente al fine di valorizzarne al meglio il sapore”.
“Sebbene i prodotti di selvaggina ricoprono un ruolo importantissimo nella green economy, il valore
di essi è stato a lungo sottostimato”, dice Roberto Viganò dello studio associato AlpVet, “Questo ci deve far ragionare su quanto finora in Italia ci siamo lasciati sfuggire non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto dal punto di vista di immagine dell’attività venatoria, la quale, ancora oggi, non viene riconosciuta come qualcosa in grado di produrre degli alimenti, ma più che altro come un’attività ricreativa e con una forte e radicata caratterizzazione sociale, essendo prevalentemente praticata più per convivialità”.
“Il progetto si pone l’obiettivo ambizioso di trasformare un problema in risorsa e opportunità”, afferma il coordinatore del progetto Fabio De Marinis, “Con la vendita di carne di selvaggina attraverso una filiera, controllata e certificata, si potrà far emergere un consumo sempre regolare e sicuro per il consumatore, ma anche integrare il reddito delle aziende agricole aderenti”.
Le intere province di Pescara e di Chieti e oltre la metà della provincia dell’Aquila saranno i principali fornitori della selvaggina, in particolare del cinghiale. “Si ipotizza”, continua De Marinis, “che, a regime, la Filiera possa intercettare almeno un 55% di tutti i cinghiali abbattuti annualmente in Abruzzo, pari a circa 6000 capi. Questi potrebbero risultare divisi in 4000 capi derivanti dalla caccia collettiva (52% dei capi abbattuti in braccata/girata) e 2000 capi provenienti dalla caccia di selezione e controllo (64% dei capi totali abbattuti in queste forme)”.
“Una soluzione per le buone pratiche di conservazione del prodotto consiste nel favorire la realizzazione di una rete locale di Centri di Sosta (CdS) con celle frigorifere di adeguate capacità, indifferentemente che un cacciatore voglia commercializzare il suo capo tramite un CdLS, oppure cederlo direttamente al consumatore finale o riservarselo per l’autoconsumo nel proprio ambito domestico”, sostiene Mauro Ferri, esperto del S.I.E.F. (Società Italiana Ecopatologia della Fauna).
“Sono fiducioso sul contributo che questo progetto possa dare in termini di salvaguardia e valorizzazione del territorio riducendo gli effetti che la fauna selvatica sta creando”, dice Mauro Di Zio, Presidente Cia Abruzzo, “La nostra confederazione, a livello nazionale, è già promotrice di una radicale riforma della legge 157 del 1992 che regola l’attività di caccia e che, innanzitutto, si pone l’obiettivo di sostituire il concetto di protezione con quello di gestione, e prevede varie iniziative volte a tutelare l’attività agricola”.
Vedi gli Abstract dei relatori del workshop che sono allegati al documento PDF di seguito riportato.
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In Evidenza - 23 dic 2019
Con l’arrivo delle feste, la tradizione torna protagonista a tavola. Messe in disparte le mode esotiche in cucina, vincono anche quest’anno pranzi e cene casalinghi con prodotti legati al territorio, per una spesa complessiva di 4,8 miliardi di euro tra Natale e Capodanno. Sono le stime di Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui oltre due italiani su tre trascorreranno le festività tra le mura domestiche con parenti e amici, preferendo piatti locali nel 75% dei casi.
Anche se le tredicesime restano impegnate soprattutto su scadenze fiscali e risparmi, non si rinuncia alle classiche tavolate natalizie, per le quali si spenderanno fino a 2,8 miliardi, in media 140 euro a famiglia -rileva Cia-. Quasi 2 miliardi, invece, il budget alimentare previsto per allestire il cenone di Capodanno e il pranzo del primo gennaio nelle case. Mentre il 25% degli italiani sceglierà ristoranti, trattorie o agriturismi per attendere l’arrivo del 2020.
Rispetto ai menù, vincono le ricette tradizionali e regionali: ragù, bollito, tortellini in brodo, verdure pastellate, abbacchio, cotechino e lenticchie, pandoro e panettone. E per il cenone della Vigilia, che vedrà al centro il pesce (che registra proprio in questi giorni il consumo più elevato dell’anno, con una spesa prevista di circa 500 milioni) -continua Cia- le famiglie compreranno alici, baccalà, orate, spigole, trote e capitone invece del costoso caviale d’importazione.
Anche in queste feste, poi, spumante e prosecco trionferanno sullo champagne, con il 90% dei brindisi tricolori e oltre 70 milioni di tappi pronti a saltare da qui all’anno nuovo.
Menù locali e legati al territorio vinceranno anche negli agriturismi, dove le tradizioni della cucina contadina vengono valorizzate dagli Agrichef Cia. Secondo la nostra associazione agrituristica Turismo Verde, queste lunghe festività premieranno la vacanza in campagna (+6%), soprattutto sul fronte della ristorazione. Merito anche dei prezzi competitivi, con la possibilità di pacchetti e offerte “last minute”.
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In Evidenza - 20 dic 2019
PSR ABRUZZO 2014–2020
Avviso pubblico
Misura M02 - Sottomisura 2.1 “Sostegno allo scopo di aiutare gli aventi diritto ad avvalersi di servizi di consulenza”
Determinazioni n. DPD022/22 del 06/06/2019, n. DPD022/31 del 02/10/2019 e n. DPD022/48 del 04/12/2019
AVVISO PUBBLICO PER LA RICHIESTA FORMALE DA PARTE
DELLE AZIENDE AGRICOLE DI FORNITURA DEL SERVIZIO DI CONSULENZA
Il presente Avviso Pubblico regola l’attuazione della Misura M02 "Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole" - Sottomisura 2.1 - "Sostegno allo scopo di aiutare gli aventi diritto ad avvalersi dei servizi di consulenza" del Programma di Sviluppo Rurale 2014 - 2020 della Regione Abruzzo, rivolto alle imprese agricole, definendo i criteri e le procedure per la presentazione delle domande di aiuto e di pagamento da parte dei potenziali beneficiari.
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In Evidenza - 18 dic 2019
Cia-Agricoltori Italiani lancia la piattaforma online dedicata al progetto nazionale “Il Paese che Vogliamo”. La presentazione ufficiale in occasione dell’Assemblea annuale che si è tenuta a Roma.
Il sito web, raggiungibile al link ilpaesechevogliamo.cia.it, è stato pensato, in primo luogo, per promuovere il dibattito pubblico sui 5 asset al centro dell’iniziativa (infrastrutture, governo del territorio, filiere a vocazione territoriale, fauna selvatica, enti locali e politiche Ue) e quindi come contesto virtuale per raccogliere proposte di rilancio delle aree interne.
La piattaforma risponde all’obiettivo di informare e aggiornare in merito all’iniziativa, ma soprattutto apre il progetto a una maggiore partecipazione, prevedendo al suo interno la sezione ad hoc “Lascia la tua proposta” per dare spazio a idee e suggerimenti. Chiamati a contribuire non solo istituzioni, enti, mondo accademico e associazioni, ma anche stakeholder, giornalisti e cittadini.
Stile e approccio, che traggono ispirazione dal sito web degli Agricoltori Italiani, sono stati scelti per una navigazione intuitiva e snella, una fruizione dei contenuti facile e immediata. Tanti gli approfondimenti sulle questioni sollevate con “Il Paese che Vogliamo”. Grande attenzione a documenti, analisi, report e focus, frutto del roadshow dedicato, che Cia sta portando avanti da Nord a Sud Italia.
“Chiudiamo il 2019 carichi di quattro mesi di intensa attività focalizzata sull’importante viaggio nel territorio de “Il Paese che Vogliamo” -ha detto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino.- Il roadshow, fondamentale per dialogare con governatori, sindaci, presidenti di enti e associazioni, accademici e cittadini -ha raccontato Scanavino- finora ha toccato 4 tappe, coinvolgendo 12 regioni (a Nord Liguria e Piemonte; a Sud Campania, Puglia e Basilicata; nel Centro Italia Toscana, Emilia-Romagna e Umbria; nelle zone terremotate Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria e Molise) radunando nei tavoli tematici oltre 200 ospiti istituzionali. La piattaforma arriva, ora, a rafforzare gli intenti del progetto Cia per realizzare, attraverso anche i prossimi appuntamenti in giro per l’Italia, il più dettagliato, organico e puntuale dossier sulle aree interne, da presentare presto al governo”.
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In Evidenza - 12 dic 2019
Claudia Merlino è il nuovo direttore generale di Cia-Agricoltori Italiani. Nominata dalla Giunta, riunita a Roma, arriva all’incarico dopo aver ricoperto prima il ruolo di responsabile Lavoro e Relazioni sindacali e poi di capo del settore Organizzazione.
Claudia Merlino subentra a Rossana Zambelli, in carica dal 2010, che lascia la guida amministrativa di Cia per la raggiunta maturità previdenziale.
“A nome di tutta la Cia, esprimiamo a Rossana Zambelli i più vivi ringraziamenti per il lavoro e l’impegno svolto per la nostra organizzazione e per l’agricoltura del nostro Paese -ha dichiarato il presidente Cia, Dino Scanavino, in rappresentanza della Giunta nazionale-. Nei suoi tanti anni di attività, Zambelli ha contribuito in maniera fattiva alla crescita dell’organizzazione dedicata alla tutela degli imprenditori agricoli”. Allo stesso tempo, ha continuato Scanavino, “facciamo i nostri migliori auguri a Claudia Merlino per questo nuovo importante incarico, sicuri che saprà garantire a Cia passione e professionalità”.
Claudia Merlino è la seconda donna a ricoprire il ruolo di direttore generale di Cia-Agricoltori Italiani.
Congratulazioni a nome di tutta la CIA d'Abruzzo.
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In Evidenza - 05 dic 2019
Fondazione AIRC e gli olivicoltori di Cia-Agricoltori Italiani e Italia Olivicola insieme per il progetto ‘Un extra per la ricerca’, iniziativa pensata per sostenere il lavoro dei 5mila ricercatori AIRC e valorizzare il prodotto principe della dieta mediterranea, l’olio extravergine d’oliva.
Una collaborazione articolata in diversi appuntamenti per informare il pubblico sull’importanza di adottare comportamenti e abitudini salutari per ridurre il rischio di cancro. Da tempo, siamo consapevoli che il fumo è il rischio evitabile che più incide sulla salute. Oggi, sappiamo che anche il cibo che consumiamo può influire ed essere un prezioso alleato per la prevenzione, se insieme riduciamo altri fattori di rischio come la sedentarietà e l’obesità. Alcuni tipi di tumore – in particolare quelli che interessano esofago, stomaco e intestino – sono fra i più sensibili agli effetti di una dieta sbilanciata.
Un numero crescente di studi scientifici sta dimostrando la stretta correlazione tra un’alimentazione varia ed equilibrata e la prevenzione del cancro. L’American Institute for Cancer Research ha calcolato che abitudini alimentari poco salubri sono responsabili di circa tre tumori su dieci. Inoltre, è sempre più chiaro che una dieta salutare va adottata fin dalla più tenera età, anche se non è mai troppo tardi per migliorare le proprie abitudini a tavola.
I risultati di un recente studio italiano, sostenuto da Fondazione AIRC, hanno dimostrato in esperimenti di laboratorio che il consumo quotidiano di olio extravergine di oliva aiuta a prevenire e combattere i tumori intestinali. La scoperta, pubblicata sulla rivista Gastroenterology, è del gruppo di ricerca di Antonio Moschetta all’Università degli Studi di Bari: “L’olio extravergine di oliva tipico del nostro territorio è ricco di acido oleico, una sostanza in grado di regolare la proliferazione cellulare. In studi preclinici abbiamo potuto simulare geni alterati e stati di infiammazione intestinale, dimostrando che la somministrazione di una dieta arricchita di acido oleico è in grado di garantire notevoli benefici per la salute”.
L’olio extravergine d’oliva è il protagonista del progetto “Un extra per la ricerca” che prenderà il via nel fine settimana del 7 e 8 dicembre in 40 cooperative e frantoi in molte regioni. Per ogni bottiglia o lattina di olio novello distribuita in questi due giorni, i frantoi partecipanti destineranno 2 euro ai progetti di Fondazione AIRC. Inoltre, per fare un regalo buono e sano per il prossimo Natale, su shop.airc.it sono già disponibili confezioni regalo di bottiglie da 500 ml di olio extravergine 100% italiano estratto a freddo
In Abruzzo vi segnaliamo i seguenti frantoi:
Capo - Soc. Coop.Va Agricola Via Modena, 484 - 65019 Pianella (Pe)
Frantoio O. Giocondo Di La Barba Maria S. Rocco Vecchio 9 San Vito Chietino (Ch)
Frantoio Di Amoroso Via Gesi, 5 - S. Maria Imbaro (Ch)
Altobelli Alfonso Fattoria Bardella C.Da Bardella 73 - Ortona (Ch)
Oleificio Priori Via Montesecco 3 - Torino Di Sangro (Ch)
Per informazioni consultate il sito airc.it