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Eventi - 25 lug 2022

Parte la terza edizione di "Tipici da Spiaggia"

Torna per la terza edizione “TipiCI da Spiaggia”, la manifestazione ideata dal Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio e in collaborazione con Cia-Agricoltori Italiani.

Quest’estate due gli appuntamenti ai quali non mancare assolutamente: l’ultimo sabato di luglio (il 30) e di agosto (il 27), quando negli stabilimenti balneari aderenti al S.I.B. si svolgeranno una serie di iniziative volte alla promozione della tradizione enogastronomica italiana. Protagonisti chef, ristoratori e agricoltori locali che racconteranno - e faranno assaporare - la storia del territorio e dei prodotti tipici.

In pratica la bellezza dei nostri litorali associata alla degustazione di specialità locali (vini, formaggi, olio, frutta, ecc.), e qualsiasi altro prodotto della nostra terra per rendere la vacanza unica ed esclusiva. 

Obiettivo: far conoscere i luoghi e apprezzarne le specialità locali. Associare il territorio della vacanza ai prodotti tipici significa, anche, valorizzare e promuovere le eccellenze agroalimentari e i litorali Made in Italy. Mare e cibo, da sempre, costituiscono il sinonimo perfetto di vacanza.

L’abbinamento agricoltura-turismo è la chiave di volta per tornare a essere competitivi a livello internazionale. C’è ancora un’Italia da vedere, da scoprire, ma soprattutto da mangiare e da bere. E lo sanno bene i milioni di turisti stranieri che stanno affollando le nostre spiagge.

“Il successo delle due precedenti edizioni, dove nei nostri stabilimenti associati è stata distribuita anche tanta frutta di stagione per combattere il caldo - ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato – ci ha convinto a confermare TipiCI da spiaggia nel 2022. Siamo di fronte a un metodo vincente di vivere la vacanza, affiancando due realtà del nostro Made in Italy: l’offerta turistico-balneare dei 30.000 stabilimenti con la cultura enogastronomica, fondere il mare con la terra. Nelle precedenti edizioni abbiamo coinvolto oltre 750.000 turisti, quest’anno contiamo di superare quota 1 milione”.  

Siamo lieti di tornare a collaborare alla terza edizione di TipiCI da Spiaggia – ha detto Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani –. La promozione e la valorizzazione del buon cibo nelle imprese balneari, attraverso l’incontro e il racconto diretto degli stessi agricoltori, è un’opportunità ulteriore per far conoscere ai turisti, soprattutto stranieri, il nostro grande patrimonio enogastronomico”. Un patrimonio, ha aggiunto Fini, “composto da oltre 5.000 prodotti agroalimentari tradizionali, che raccontano saperi e sapori di ogni territorio e tutto il lavoro dei nostri agricoltori”.



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In Evidenza - 20 lug 2022

Siccità: Cia, per il pomodoro è corsa contro il tempo. Tardivo giù del 15%

Per il pomodoro da industria l’emergenza siccità è una corsa contro il tempo. Dopo un 2021 da record, con oltre 6 milioni di tonnellate, adesso i 40° gradi al suolo e l’assenza di pioggia, rischiano di lasciare il segno anche sui campi rossi. Da Cia-Agricoltori Italiani, in ricognizione da Nord a Centro Sud, le prime stime sul comparto con previsione di un calo produttivo pari ad almeno il 15% e picchi fino al 30% per il pomodoro tardivo, atteso per settembre. Partita già, invece, anticipata anche di due settimane, la raccolta dei trapianti fatti tra marzo e aprile. Il caldo ha accelerato la maturazione, oltre può solo bruciare e rovinare tutto. 

Più di 100 giorni di secca e ondate di calore tropicale -sottolinea Cia- hanno già colpito rese importanti (mais -50%, riso -30%; grano duro -35%) e, ora, stanno mettendo seriamente sotto stress l’ortofrutta che rischia di perdere 3 settimane su 4 di raccolti, e il pomodoro da industria, già estremamente delicato, ma che pure fa dell’Italia il secondo produttore mondiale di fresco per le conserve. Il comparto vale 3,7 miliardi di euro, di cui quasi 2 miliardi solo di export. 

Lungo tutta la penisola -spiega Cia- la situazione del comparto è disomogenea, ma comunque drammatica. Tolto qualche temporale sparso al Sud che ha dato un po’ di respiro alle piante, irrigare è faticoso. Vengono ridotti al minimo gli sprechi, si lavora in turnazione tra produttori e si confida nell’operato dei consorzi di bonifica. Si osserva attentamente il processo di maturazione del pomodoro per dosare l’apporto di acqua e garantire tempi e metodi giusti d’intervento. Al Nord come al Centro Sud, infatti, il precoce che è ora in rapida raccolta, non è stato più irrigato viste le temperature. Sarà un prodotto volendo ancora più sano, perché meno reduce dalla solita lotta contro funghi e muffe, ma più a rischio marciume apicale, il lungo in particolare, per via degli sbalzi idrici. Dovrebbe piovere, ma la grandine, più temuta solitamente in questo periodo, sarebbe chiaramente devastante. 

Del resto, aggiunge Cia, il settore è già devastato da costi produttivi fuori misura e se da un lato il clima agevola qualche taglio sull’acquisto del concime, il cui prezzo è più che raddoppiato, stesso discorso è impensabile per il gasolio agricolo, fondamentale, ma arrivato fino a 1,60 euro a litro e senza una benché minima proroga sul credito d’imposta da parte del Governo nel Dl Aiuti. Sostegno, a questo punto, vitale per le imprese e tutta la campagna 2022 che già a fatica, prima al Nord e poi al Centro Sud, aveva raggiunto l’accordo sul prezzo del pomodoro. 

A essere un’incognita, poi, anche i mercati Ue dove cambiano di continuo le richieste di polpa e concentrato e, comunque, con le speculazioni internazionali sempre dietro l’angolo e pure gli scioperi degli autotrasportatori. Legittimi -chiosa Cia-, ma sarebbero una mannaia sull’agroalimentare e per il conferimento di un prodotto ad alta deperibilità come, appunto, il pomodoro da industria.

“I danni sono in continuo aumento e supereranno di gran lunga i noti 3 miliardi -dichiara il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini-. Questa disarmante siccità e carenza idrica sollecita -ripete Fini- un serio e urgente intervento per la costruzione di una rete di nuovi bacìni e invasi, piccoli e distribuiti sul territorio per l’accumulo e lo stoccaggio di acqua piovana; manutenzioni efficienti e anti-dispersioni; l’uso delle acque reflue in agricoltura e più tecnologia per rallentare la risalita del cuneo salino. Il Paese non può permettersi, ora più che mai, di fermarsi”.



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In Evidenza - 14 lug 2022

Ue: Cia, bene 1,2 mld per fotovoltaico su tetti agricoli, ma superare limite autoconsumo

Le risorse messe in campo per sostenere il fotovoltaico sui tetti agricoli rappresentano una grande opportunità per ammodernare ed efficientare il sistema produttivo agricolo e rendere le imprese sostenibili sul piano economico, ambientale e sociale, a beneficio delle comunità rurali e dell’intero sistema Paese. Ma deve essere assolutamente superato il limite dell’autoconsumo, che rischia di ridurre drasticamente la portata e l’efficacia degli investimenti per il settore. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta l’approvazione da parte della Commissione Ue della misura del PNRR a sostegno della realizzazione di impianti fotovoltaici sulle strutture produttive agricole, con una dotazione di 1,2 miliardi di euro.

            Il via libera di Bruxelles apre alla fase attuativa della misura su cui Cia, adesso, si aspetta tempi rapidi e azioni efficaci in modo da non disperdere un patrimonio di buone idee.

Per fare questo, “serve una forte iniziativa politica del Governo nei confronti della Commissione europea -spiega il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- affinché modifichi rapidamente le norme sugli aiuti di Stato in agricoltura e consenta il riconoscimento di aiuti alle imprese agricole che realizzano sui tetti delle proprie strutture produttive impianti fotovoltaici della potenza superiore all’autoconsumo. Senza questo intervento, infatti, la misura rischia di avere un effetto limitato e circoscritto e di non produrre i risultati attesi, con gravi ripercussioni per il settore agricolo e per il processo di transizione ecologica che il Paese ha intrapreso”.

Secondo Cia, con la situazione attuale, ormai emergenziale sul piano energetico, economico e produttivo, occorre mettere in campo misure e azioni straordinarie, non ci si può limitare alla gestione ordinaria del bene comune.

“Bene ha fatto il Governo a inserire nel Dl 50/22, ora legge dello Stato, una misura programmatica indirizzata a incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili del settore agricolo -ribadisce Fini-. Ora, però, ci aspettiamo atti concreti in questa direzione, primo tra tutti il superamento dell’autoconsumo sugli impianti agrisolari”. Anche perché “un esito differente dell’azione del Governo non sarebbe compreso dal mondo agricolo, soprattutto in un momento in cui si sta parlando di ritorno alle centrali a carbone per produrre energia, con un impatto devastante sul piano ambientale”. 

Tra le azioni da intraprendere, il presidente di Cia propone di considerare come energia “autoconsumata” quella utilizzata da tutti coloro che aderiscono a una “Comunità energetica”, assicurando in questo modo aiuti alle imprese agricole per gli impianti di potenza superiore all’autoconsumo aziendale. “Attraverso le Comunità energetiche rurali -conclude Fini- saremo in grado di sostenere il tessuto produttivo delle aree interne e marginali, le comunità di quei territori e le politiche sociali degli Enti locali che, attraverso le comunità energetiche, potrebbero assicurare sostegno anche alle fasce meno abbienti della popolazione”.



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In Evidenza - 14 lug 2022

Grano: Cia, speculazione beffa agricoltori. Duro crolla (-45€/ton) mentre prezzo pasta sale

Il crollo di 45 euro/ton. del grano duro alla Borsa merci di Bari rischia di mettere in ginocchio gli agricoltori, già vittime dei folli aumenti dei costi di produzione e della siccità. Il pesante deprezzamento va contro ogni logica, in un momento di stallo del mercato cerealicolo dopo il conflitto ucraino e con il prezzo della pasta aumentato del 17% (il frumento duro ne è il principale ingrediente). Cia-Agricoltori Italiani lancia, dunque, l’allarme per il forte ribasso delle quotazioni, condizionate dagli effetti speculativi della finanza internazionale: da 565 euro/ton. alle attuali 520, nell’arco di una sola settimanaL’indice dei future sul grano duro alla Borsa di Chicago è, infatti, schizzato dopo le notizie -fatte girare "ad arte"- di presunte stime abbondanti sul prossimo raccolto in Canada. Secondo Cia, tali stime, molto affrettate (la trebbiatura in Nord America si effettua fra tre/quattro mesi), vengono pubblicizzate al solo scopo di indurre i cerealicoltori italiani a vendere subito, con la logica conseguenza del calo dei prezzi.

Le attuali quotazioni del grano duro sono ben lontane da quelle di qualche settimana fa e gli imprenditori agricoli ne reclamano, pertanto, il giusto prezzo, condizione essenziale per la copertura dei costi di produzione fortemente maggiorati. Se il costo medio di produzione per un ettaro di grano duro si attestava, secondo Cia, sui 700 euro, oggi ne occorrono almeno 1200. La gran parte di questi aumenti è da riversare sull’aumento del costo del carburante agricolo (schizzato a 1,60 euro al litro), per cui Cia lamenta nel Decreto Aiuti la mancata proroga del credito d’imposta. A questo si aggiunge il calo della produzione, con rese che saranno inferiori di circa il 35% alle medie degli ultimi anni, diretta conseguenza del prolungato periodo di siccità.  In queste condizioni, sarà difficile seminare nuovamente frumento duro in autunno, col risultato di una maggiore dipendenza di materie prime dall’estero e un danno alla filiera della pasta 100% Made in Italy.



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In Evidenza - 14 lug 2022

Decreto Aiuti: Cia, agricoltura a secco. Ultima chiamata a Governo su gasolio agricolo

E’ questa l’ultima chiamata al Governo. Dimostri seriamente di avere a cuore le sorti dell’agricoltura italiana, tanto osannata in pandemia e ora inesistente nel Decreto Aiuti alla voce credito d’imposta per il caro carburanti. Nella giornata del passaggio in Senato, Cia-Agricoltori Italiani non può che rimarcare, a malincuore, la disattenzione del Parlamento rispetto agli emendamenti presentati dall’Organizzazione, anche rispetto al gasolio agricolo, ed espressione del grave disagio delle aziende del comparto, strette tra rincari, emergenza siccità e difficoltà ataviche del settore.

La mancata proroga, nel Decreto Aiuti, del credito d’imposta per l’acquisto del gasolio agricolo resta un fatto gravissimo, ribadisce Cia che torna, quindi, a chiedere a politica e istituzioni dimostrazione di coerenza e lealtà verso il settore, attraverso interventi concreti e urgenti.

Per Cia, servono subito nuove agevolazioni in altri provvedimenti e utili a compensare il vuoto legislativo dimostrato con un decreto da cui sembrava scontato attendersi, invece, aiuti puntuali ed efficaci proprio a sostegno di settori strategici per l’economia del Paese.

“Le imprese agricole sono davvero stanche e pretendono rispetto -sottolinea il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Le difficoltà che stanno affrontando sono ormai sotto gli occhi di tutti, mentre si continua a chiedere loro solo di fare sacrifici. Eppure sono in arrivo settimane ancora più dure, senza pioggia e con temperature mai viste a luglio e in Italia. La crisi è globale, coinvolge tutti i settori e intere popolazioni, ma il Governo -conclude Fini- riporti una logica nella lista delle priorità perché con la sicurezza alimentare non si può scherzare e ne abbiamo già ampiamente le prove”. 



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In Evidenza - 14 lug 2022

Cia Abruzzo, “Istituire olio Igp per rilanciare la filiera olivicola regionale”

Proporre l’istituzione della Igp Abruzzo dell’Olio extravergine d’oliva come spinta per l’innovazione e la valorizzazione di questa produzione, specie in contesti come l’Abruzzo, dove a fronte di oli di altissimo profilo qualitativo si contrappone spesso una struttura di filiera molto poco organizzata, che ha sicuramente bisogno di diventare più forte. Se ne è discusso stamane a Penne al convegno sul progetto di macrofiliera “Innovaolio”, un progetto finalizzato a consolidare in maniera formale i rapporti tra i diversi soggetti portatori di interesse relativi ad una filiera olivicola abruzzese coinvolgendo soggetti attivi nell’ambito della produzione, della trasformazione, della commercializzazione, dell’innovazione e della formazione, allo scopo di rilanciare la competitività introducendo nelle diverse fasi della filiera innovazioni strutturali, tecnologie e tecniche già collaudate positivamente in altri contesti nazionali sia dal punto di vista della sostenibilità economica ed ambientale della coltivazione che della valorizzazione  delle tipicità locali come elemento distintivo.

L’Abruzzo è la quinta regione tra le più produttive in Italia per quanto riguarda la produzione di olio d’oliva. Circa 530 frantoi sparsi nel territorio abruzzese vengono registrati ogni anno. La produzione annuale ammonta ad oltre 250mila quintali di olio, di cui, quasi il 50% si concentra nella provincia di Chieti, mentre l’altra metà della produzione è ripartita nelle città di Pescara (30%), Teramo (16%) e l’Aquila (4%).

 

 

“L’olio d’oliva, rappresenta per l’economia abruzzese una fonte piuttosto redditizia, tanto da considerarlo “l’oro verde” dell’Abruzzo”, afferma il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “La nostra Confederazione si sta muovendo per portare valore aggiunto al settore olivicolo affinché continui ad essere un’eccellenza ma anche per tutelare la bellezza paesaggistica con gli uliveti, soprattutto in chiave turistica”.

 

Al convegno ha partecipato il Presidente Cia Chieti Pescara, Domenico Bomba, “Studi sostengono che la presenza in una stessa Regione di oli Dop e di oli Igp fa sì che gli oli Dop abbiano un prezzo mediamente più alto rispetto a quelli riferiti ad aree in cui non è presente una Igp regionale. Le due certificazioni di origine, infatti, non rischiano di essere beni fra loro competitivi ma oli percepiti dal consumatore come prodotti diversi nella qualità e questo non può che incentivare all’acquisto delle Dop”, sostiene Bomba, L’Igp dovrà comunque garantire che tutte e tre le fasi che compongono la filiera (produzione, trasformazione e imbottigliamento) siano effettuate in Abruzzo”.

A tal proposito, l’Abruzzo vanta sul suo territorio, la presenza di 3 Dop: la D.O.P. Aprutino Pescarese, la D.O.P. Colline Teatine e la D.O.P. Pretuziano delle Colline Teramane.

“Occorre lavorare di concerto con le istituzioni regionali, nazionali ed europee affinché al più presto si inizi a imbottigliare con Igp Abruzzo”, conclude Sichetti.



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In Evidenza - 30 giu 2022

Pensioni: Anp-Cia, a luglio quattordicesima e bonus 200 euro. Un sollievo per gli anziani

A luglio torna la quattordicesima mensilità per oltre 3 milioni di pensionati con assegni sotto i mille euro e arriva il bonus di 200 euro per i redditi fino a 35 mila euro lordi. Lo ricorda Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, sottolineando che si tratta di una boccata d’ossigeno indispensabile, di un segnale importante di attenzione, verso un’intera fascia di popolazione che è precipitata in una condizione di grave disagio sociale a causa della crisi, tra inflazione, caro bollette e post pandemia. A certificarlo sono gli stessi dati Istat, che registrano un aumento della povertà assoluta in Italia, arrivata ormai alla cifra record di oltre 5 milioni di famiglie.

            Tuttavia, secondo Anp-Cia, quattordicesima e bonus non sono sufficienti in questa fase, ma restano misure tampone a cui vanno affiancati provvedimenti strutturali. Occorre, per esempio, aumentare le pensioni al minimo almeno a 780 euro; modificare i criteri di accesso alle pensioni di cittadinanza; adeguare le modalità di indicizzazione delle pensioni per difendere il potere d’acquisto degli anziani, che è calato già del 4 per cento; istituire una pensione di garanzia per i giovani.

            Inoltre, “bisogna assolutamente modificare le regole previdenziali per le donne, oggi assai penalizzanti -aggiunge la vicepresidente nazionale di Anp-Cia, Giovanna Gazzetta-. Ricordiamo, infatti, che la quattordicesima ha un importo variabile a seconda della contribuzione con cui è stata liquidata la pensione, elemento che penalizza le donne, che hanno alle spalle una carriera lavorativa spesso discontinua”.

            Insomma, oggi “serve una strategia -conclude il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo- che da una parte sostenga le persone in difficoltà, mentre dall’altra occorre rafforzare un sistema di previdenza e di protezione sociale che metta al riparo lavoratori e pensionati dalle crisi economiche”.   



News Chieti-Pescara
In Evidenza - 28 giu 2022

Siccità: agricoltura a rischio. Allarme di Cia Chieti-Pescara

La siccità minaccia l’agricoltura e le soglie di allerta crescono. Le ondate di calore anomale e, soprattutto, le precipitazioni dimezzate di questi ultimi sei mesi, con la perdita di risorsa idrica drammaticamente pari al 90%, stanno prosciugando ettari di terreno. 

“Questa situazione sta spingendo zone dell’Abruzzo verso la desertificazione”, afferma il presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “le colture più colpite sono il grano e le colture foraggere. Per quanto riguarda il settore cerealicolo le rese sono basse e a volte non coprono i costi di produzione con il rischio di portare le aziende in perdita. Oltre al settore cerealicolo raccogliamo la preoccupazione dei nostri associati riguardo l’ortofrutticolo dato che quest’ultimo ha bisogno di continua irrigazione, seppur non in quantità eccessive, oltre all’olivilocolo con danni ai frutti”, continua Bomba. 

Problemi anche per il settore vitivinicolo, uno dei settori trainanti dell’economia abruzzese. L’assenza di precipitazioni prevista per i prossimi 15 giorni potrebbe portare uno stress idrico alle viti.

Secondo Cia, non è più rinviabile la costruzione di una rete di nuovi bacìni e invasi, piccoli e distribuiti sul territorio, utili all’accumulo e allo stoccaggio di acqua piovana; fare manutenzione efficiente e anti-dispersioni; lavorare per sviluppare l’uso delle acque reflue in agricoltura; sfruttare la tecnologia per rallentare la risalita del cuneo salino; immaginare anche grandi impianti di desalinizzazione dell’acqua di mare, abbattendo i costi con produzione di energia da fonti rinnovabili. “La nostra speranza è che i consorzi di bonifica riescano a irrorare l’acqua nei tempi e nei modi opportuni e superare questo periodo critico senza eccessive ripercussioni”, conclude Bomba. 




News Regionali
In Evidenza - 21 giu 2022

Decreto Aiuti: Cia, estendere credito d’imposta per acquisto gasolio agricolo

E’ urgente estendere il periodo di applicazione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo anche al secondo trimestre 2022. I prezzi dei carburanti sono sempre più insostenibili, ma le imprese già combattono con i rincari produttivi e gli effetti della siccità. Per questo, senza nuove agevolazioni, si rischia il blocco del settore in una fase importante di lavorazioni in campo. Questa la richiesta di Cia-Agricoltori Italiani, che sollecita le modifiche al Decreto Aiuti del Governo.

            In questa fase, in particolare, il prezzo eccezionale del gasolio agricolo, arrivato fino a 1,60 euro al litro, sta mettendo in pericolo le trebbiature, soprattutto nelle aree marginali -evidenzia Cia- riducendo i raccolti di grano duro, quando i mercati internazionali sono ormai ampiamente sotto stress per il conflitto in Ucraina.

            “Come Cia -spiega il presidente nazionale, Cristiano Fini- abbiamo presentato nelle scorse settimane un emendamento al Decreto Aiuti per estendere la misura oltre il primo trimestre dell’anno. Abbiamo apprezzato la sensibilità dei principali gruppi politici, che hanno depositato la nostra proposta di modifica, rendendola prioritaria. Ora è necessario che le Commissioni riunite Bilancio e Finanze approvino l’emendamento, senza perdere tempo, per sostenere il settore agricolo, alle prese con una crisi senza precedenti, per la portata delle emergenze in atto, dalla guerra al clima”.    



News Regionali
In Evidenza - 15 giu 2022

Eletti i nuovi vicepresidenti nazionali di Cia-Agricoltori Italiani

Gennaro Sicolo, Matteo Bartolini, Gianmichele Passarini e Luca Brunelli. Questi i nomi dei 4 nuovi vicepresidenti nazionali di Cia-Agricoltori Italiani, eletti a Roma durante il primo rinnovato Consiglio Direttivo dell’organizzazione. Affiancheranno il presidente Cristiano Fini per i prossimi quattro anni.

            Sicolo, imprenditore olivicolo di Bitonto, è attualmente presidente di Cia Puglia e del Consorzio nazionale Italia Olivicola. Bartolini, imprenditore agricolo e agrituristico di Città di Castello, dove si coltiva il pregiato tartufo locale, è alla guida di Cia Umbria. Passarini, allevatore avicolo di Bovolone, è presidente di Cia Veneto. Luca Brunelli, imprenditore vitivinicolo di Montalcino, è stato presidente di Cia Toscana e di Agia, l’associazione “under 40” di Cia.   

            “Ai nuovi vicepresidenti eletti, vanno le mie più vive congratulazioni -dichiara Fini- con l’augurio di lavorare e costruire insieme un nuovo corso, più inclusivo e innovativo, sempre al servizio degli agricoltori e delle famiglie. Oggi le sfide da affrontare per il mondo agricolo sono di una portata enorme: guerra, rincari, transizione verde, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare, tecnologie genetiche e digitali -continua il presidente nazionale di Cia- e serve responsabilità e nuova coesione per traguardarle. Noi siamo pronti a farlo”.  



News Chieti-Pescara
CAF Informa - 13 giu 2022

Contributo a fondo perduto per i settori HO.RE.CA, wedding, intrattenimento: al via le domande

A partire dal 9 giugno, e fino al 23 giugno le imprese del settore eventi - wedding, intrattenimento e Ho.Re.Ca (hotellerie-restaurant-catering) – particolarmente colpite durante l'emergenza Covid potranno richiedere contributi a fondo perduto presentando domanda online all’Agenzia dell’entrate.

Si tratta di una misura introdotta dal Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nel decreto Sostegni bis.

Potranno richiedere il contributo le imprese che nell’anno 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto a quello del 2019.

Le modalità di presentazione delle domande sono indicate nel provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle entrate in allegato.

I contributi verranno accreditati direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente.

Rivolgiti ai nostri uffici per inoltrare la domanda.

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News Regionali
In Evidenza - 10 giu 2022

Cipat Abruzzo: un successo il progetto ERMES per gli agriturismi

Ultimo step per il progetto ERMES “Strategie per una migliore qualificazione dell’offerta agrituristica di aziende abruzzesi e molisane” finanziato da FORAGRI e realizzato da Cipat Abruzzo. Arriva, infatti, a conclusione il percorso di formazione che ha interessato un totale di 13 aziende agrituristiche di Abruzzo e Molise, coinvolgendo fattivamente le rispettive Cia e Turismo Verde-Cia regionali, il supporto dell’organizzazione a livello nazionale, con il direttore nazionale dell’Associazione per la promozione agrituristica Tommaso Buffa, e la fattiva collaborazione dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti e di quella del Molise. 

A segnare l’arrivo a meta, l’evento dello scorso 7 giugno a Fara Filiorum Petri, presso l’agriturismo “L’Antico tratturo di Nico Ciavalini”, e dal titolo “Favorire scelte importanti per un ricambio culturale e per nuovi modelli organizzativi. Siate creativi, assicuratevi il futuro grazie al valore delle competenze creative ed imprenditoriali”. 

Più nel dettaglio, l’iniziativa formativa ha visto la partecipazione di ben 13 aziende (2 molisane ed 11 Abruzzesi) e ha coinvolto nei vari percorsi formativi (6 complessivamente per un totale di 100 ore) più di 40 lavoratori. A sostenere il progetto, il principio che è sempre più fondamentale investire sulla costruzione di una filiera forte e per migliorare le competenze delle persone in azienda. Inoltre, è stato individuato come strategico l’obiettivo del riconoscimento del profilo dell’Agrichef con la qualifica “unico in Italia” da parte della Regione Abruzzo, in sinergia con il Fondo FORAGRI. 

Nello specifico, per la prima volta, la qualifica dell’Agrichef è oggi presente nel repertorio dell’Abruzzo ed è spendibile su tutto il territorio. Indubbio motivo di orgoglio, come sottolinea Cipat Abruzzo, e forte di basi solide grazie a formazione e certificazione delle competenze, a garanzia di buona competitività e occupabilità. 

L’idea di sviluppo interterritoriale ha, infatti, dato ampio spazio alla condivisione e all’approfondimento di tematiche cruciali sul fronte della qualità, dalla sicurezza alimentare alla tutela della biodiversità, dalla salubrità alla tipicità degli alimenti e dei piatti, fino al rapporto che deve crescere tra cibo, salute e stili di vita. E ancora: salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, organizzazione dell’impresa, strategie di MKT e comunicazione, bisogno di innovazione e, non ultima, la salvaguardia dell’ambiente. Fare rete di filiera, l’ambizione che ha dato continuità al progetto, promuovendo lo scambio con portatori di interesse pubblici e privati e non solo locali, con le organizzazioni delle imprese e le associazioni di consumatori, con il mondo della ricerca, della formazione e della cultura. Quest’ultima, insieme a tradizione e innovazione, necessarie per guardare al futuro del settore.  

“Il progetto ERMES”, ha sottolineato Roberto Furlotti, direttore del Cipat Abruzzo, “ha significato, dunque, confrontarsi apertamente e fattivamente. Ha innescato processi di crescita per tutti gli interessati e sarà foriero di azioni capaci di favorire opportunità reali. Ci piace immaginare che, ancora una volta, questo sia il punto di partenza e non certo di arrivo perché gli Agrichef sono creatori di passioni ed emozioni”.



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