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1 In Evidenza - 28 lug 2025

ColtivaItalia: Cia, adesso veloce approvazione Parlamento


Le risorse annunciate da Lollobrigida con il piano “ColtivaItalia” sono essenziali per sostenere le imprese agricole in uno dei momenti più difficili per il comparto. Auspichiamo, però, che il miliardo stanziato dal ministro trovi in Parlamento un iter veloce di approvazione che trasformi i finanziamenti in strumenti concreti ed efficaci, a supporto di molte produzioni del Centro Sud, come grano, zootecnia e olivicoltura. Così, il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, commenta il pacchetto “per il consolidamento e lo sviluppo del settore”, collegato agricolo alla finanziaria 2026, approvato ieri dal Cdm.

“In particolare -continua Fini- apprezziamo le risorse consistenti riservate a molte filiere produttive del Centro Sud in sofferenza. Inoltre, consideriamo molto importanti anche i fondi dedicati al ricambio generazionale e all’imprenditoria femminile, agevolando l’accesso alla terra e il recupero dei terreni abbandonati, anche in un’ottica di contrasto al dissesto idrogeologico e di freno allo spopolamento delle aree interne. Così come -conclude- restano cruciali gli investimenti per la ricerca e la digitalizzazione del comparto, in risposta alla sempre maggiore urgenza di soluzioni innovative per fronteggiare la crisi climatica”.   

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1 In Evidenza - 24 lug 2025

CIA Abruzzo: “Tagli pesanti e nessuna visione: la Regione penalizza l’agricoltura abruzzese”

“Mentre l’Abruzzo si confronta con un deficit sanitario fuori controllo, il settore agricolo viene nuovamente messo all’angolo, sacrificato come fosse un comparto marginale”. È questa la denuncia di CIA Abruzzo, commentando la recente variazione di bilancio regionale approvata dalla Giunta Marsilio.

Con la delibera del 23 maggio 2025, la Regione ha infatti decurtato oltre 6 milioni di euro ai capitoli destinati ad agricoltura e pesca, colpendo in modo trasversale interventi vitali per la sopravvivenza delle imprese agricole e zootecniche.

Nel dettaglio:

  • I contributi per i danni da fauna selvatica, destinati a risarcire gli agricoltori colpiti da predazioni e devastazioni, subiscono un taglio di oltre il 67%. Una decisione incomprensibile in un territorio già duramente provato da cinghiali, cervi e lupi.

  • Le consulenze tecniche per la zootecnia, indispensabili per la gestione sanitaria e produttiva degli allevamenti, passano da 437.000 a poco più di 167.000 euro, con una riduzione pari al 62%.

  • Il finanziamento al Consorzio di Bonifica del Fucino, infrastruttura strategica per l’approvvigionamento idrico e la difesa del suolo nella Marsica, viene ridotto del 61%.

  • Vengono ridimensionati anche i trasferimenti agli enti locali per gli investimenti in ambito agricolo e agroalimentare, colpendo le aree rurali più fragili della regione.

“Siamo davanti a una scelta politica chiara e sbagliata: quella di colpire il settore primario proprio mentre servirebbero investimenti strutturali e continui”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “È evidente che l’agricoltura, in Abruzzo, interessa solo come scenografia nelle passerelle istituzionali. Poi, nei bilanci, sparisce. Tagliare in questo modo significa indebolire l’economia reale, aggravare la crisi delle aree interne e voltare le spalle a chi ogni giorno lavora per garantire cibo, presidio del territorio e sostenibilità ambientale.”

CIA Abruzzo sottolinea come questi tagli non rappresentino solo un riequilibrio contabile, ma un atto politico che nega dignità al lavoro agricolo e alle sue funzioni sociali e ambientali. A fronte di una crisi climatica crescente, della difficoltà di accesso al credito, dell’assenza di una rete tecnica pubblica e del mancato ricambio generazionale, questa manovra è una condanna.

“Per questo chiediamo il ripristino immediato dei fondi tagliati, a partire da quelli per i danni da fauna selvatica, per la consulenza tecnica e per il sistema irriguo”, continua Sichetti, “Ma non basta: serve un piano pluriennale regionale per lo sviluppo agricolo, con obiettivi chiari, risorse certe e monitoraggio costante.
 

Non possiamo più assistere a decisioni prese sopra le nostre teste, senza confronto, senza ascolto, senza rispetto per chi rappresenta migliaia di aziende agricole abruzzesi. Non accetteremo che l’agricoltura venga trattata come un settore residuale. Senza agricoltura non c’è Abruzzo”, conclude, “E senza rispetto per chi lavora la terra non ci sarà futuro né per l’economia né per i territori.”

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1 In Evidenza - 23 lug 2025

CIA: “Sull’assegnazione del gasolio agricolo servono strumenti adeguati. Va adottata una piattaforma unica regionale"

CIA Abruzzo ribadisce con fermezza la propria posizione rispetto alle gravi criticità che continuano a colpire il sistema regionale per l’assegnazione del gasolio agricolo agevolato.

Nel corso dell’audizione alla 3ª Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale, CIA Abruzzo ha evidenziato come i malfunzionamenti della piattaforma ABACO abbiano generato pesanti disservizi per le imprese agricole, impedendo la tempestiva assegnazione del carburante, bloccando le verifiche sui consumi e costringendo le aziende ad acquistare gasolio a prezzo pieno, con ricadute economiche insostenibili e potenziali rischi sanzionatori.

“Il gasolio agevolato è uno strumento fondamentale per la sopravvivenza e la competitività delle imprese agricole”, dichiara il Presidente CIA regionale, Nicola Sichetti, “ma oggi viene gestito con strumenti informatici inadeguati, che causano ritardi, confusione e danni economici. Non si può parlare di agricoltura moderna se il sistema digitale non è all’altezza delle esigenze del settore.”

CIA Abruzzo ribadisce quindi la necessità di una piattaforma informatica unica regionale dedicata alla gestione dell’intero processo di assegnazione del gasolio agricolo agevolato, in grado di assicurare:

  • tempestività nell’erogazione;

  • tracciabilità e trasparenza delle procedure;

  • riduzione della burocrazia per aziende e amministrazioni.

Una piattaforma unica rappresenterebbe una risposta strutturale alle inefficienze del sistema attuale, allineando l’Abruzzo alle migliori pratiche adottate in altre regioni italiane.

“È il momento di dotare l’agricoltura abruzzese di strumenti realmente funzionanti e all’avanguardia”, conclude Sichetti, “non possiamo permettere che disservizi informatici cronici penalizzino chi ogni giorno lavora per garantire cibo, economia e presidio del territorio.”

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2 In Evidenza - 22 lug 2025

Consorzio di Bonifica Sud, CIA Chieti-Pescara: “Serve un cambio di passo, ma anche una vera alleanza per il territorio”

Un confronto aperto, diretto e molto partecipato si è svolto ieri sera presso la sede CIA di Rocca San Giovanni, con la presenza di numerosi sindaci del comprensorio Sangro (tra cui i rappresentanti di Fossacesia, Altino, Casoli, Mozzagrogna, Sant’Eusanio del Sangro, Lanciano, Paglieta, Perano, Atessa, Santa Maria Imbaro), i consiglieri del Consorzio di Bonifica Sud, la governance consortile e i rappresentanti di CIA Chieti-Pescara e CIA Abruzzo.

L’incontro, promosso da CIA, ha rappresentato un momento di ascolto e confronto su una realtà che desta ancora oggi forti preoccupazioni per il mondo agricolo: il funzionamento del Consorzio di Bonifica Sud e le sue prospettive future.

“Questo incontro non nasce per cercare colpevoli o per giustificare, ma per riaffermare con determinazione il bisogno di interventi concreti e una visione chiara di rilancio”, ha dichiarato il Presidente provinciale Domenico Bomba.

CIA Chieti-Pescara è presente nel Consorzio con propri rappresentanti, espressione diretta del mondo agricolo, e l’unico interesse che guida l’impegno della confederazione è quello di garantire un servizio efficiente ad un costo equo e sostenibile per le imprese agricole e i consorziati.

Le notizie approssimative o poco corrette non aiutano il confronto, anzi rischiano di esasperare i toni. Così come la mancanza di informazioni chiare genera solo confusione e disaffezione. 


“Per questo ribadiamo la necessità di costruire un rapporto più trasparente e continuo tra Consorzio e territorio”, continua Bomba, “Durante l’incontro abbiamo ascoltato dal Direttore del Consorzio un intervento preciso, dettagliato e professionale, con un programma di interventi corredato da cifre, tempi e obiettivi. Un lavoro che apprezziamo e ringraziamo, e che deve ora diventare patrimonio informativo condiviso con tutti i consorziati”, prosegue il Presidente CIA provinciale. 

“Allo stesso modo, abbiamo ascoltato con attenzione e rispetto le parole del Presidente Torricella, che con passione, spirito di sacrificio e senso di responsabilità ha dettato una linea chiara di azione, supportata da determinazione e volontà di fare bene”.

Il Presidente ha ricordato come il 2024 sia stato un anno drammatico per la siccità, mentre il 2025 si sta rivelando particolarmente complesso sul fronte delle manutenzioni, molte delle quali difficili da gestire, in un contesto segnato da una siccità persistente e da aumenti sui ruoli imposti dalla necessità di garantire investimenti indispensabili.

“È stata una scelta impopolare ma necessaria”, ha dichiarato Nicolino Torricella, “senza la quale non avremmo potuto programmare e realizzare alcun intervento, seppur con tempi non brevissimi. Io stesso sono un agricoltore consorziato, sento da vicino ogni problema e ogni disagio, che ricade anche sulla mia azienda. Per questo sto cercando di fare il massimo, con serietà e senso del dovere, per l’interesse della categoria e di tutto il comparto.”

Numerosi anche gli interventi dei sindaci e degli amministratori locali, che hanno ribadito con forza l’importanza di fare squadra. In prima linea, quotidianamente incalzati dai consorziati, chiedono risposte chiare, concrete e condivise per il futuro dell’ente e del territorio.

Il peso del passato continua però a frenare il presente e il futuro. I tanti anni di commissariamento e una gestione storicamente complicata non possono ricadere interamente sulle spalle degli agricoltori. Oggi servono risorse nuove, garanzie istituzionali e un impegno straordinario, perché la coperta è troppo corta rispetto alle esigenze di un territorio vasto e complesso.

Resta aperta l’attesa per la nomina da parte della Regione Abruzzo dei componenti mancanti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, passaggio fondamentale per dare piena operatività all’ente.

Per questo, CIA Chieti-Pescara propone l’istituzione di un tavolo permanente, che coinvolga Regione, enti locali, associazioni agricole, tecnici e stakeholder del territorio, con l’obiettivo di:

garantire informazione chiara e costante ai consorziati;

definire un programma condiviso di priorità;

promuovere azioni concrete e misurabili per il rilancio dell’ente.


“Serve più dialogo, più collaborazione, più visione”, conclude il Presidente Bomba, “Siamo pronti a fare la nostra parte con fermezza e spirito di servizio, ma è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Il territorio ha bisogno di risposte, non di promesse. E il tempo per agire è adesso.”

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1 In Evidenza - 17 lug 2025

Donazione in memoria di Roberto Furlotti

In memoria di Roberto, CIA Abruzzo ha destinato una donazione alla scuola di Amure, in Etiopia, per coprire il costo di un insegnante nell’anno scolastico 2025/2026.

Un gesto semplice, per offrire opportunità e continuare a coltivare futuro nel ricordo di Roberto Furlotti, nel modo che gli sarebbe stato più caro: sostenendo chi ogni giorno si dedica a formare e ispirare nuove generazioni.

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1 In Evidenza - 17 lug 2025

Addio a Roberto Furlotti

CIA Abruzzo – Confederazione Italiana Agricoltori


Con profonda commozione, CIA Abruzzo ricorda Roberto Furlotti, collega e formatore, che con il suo impegno ha contribuito alla crescita della nostra organizzazione.


Attraverso corsi di formazione, progetti e attività divulgative, ha favorito lo sviluppo professionale di numerosi imprenditori agricoli, promuovendo un’agricoltura moderna, consapevole e orientata al futuro.

La sua passione per l’insegnamento e la sua capacità di ascolto e vicinanza alle persone resteranno per sempre un esempio per tutti noi.


Alla sua famiglia e ai suoi cari esprimiamo il nostro più sentito cordoglio, unendoci al loro dolore con affetto e riconoscenza.


Il Presidente, il Direttore

e tutta la comunità di CIA Abruzzo

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News Cia Abruzzo

1 Speciale Coronavirus COVID19 - 10 mar 2020

Coronavirus: Conte, garantito regolare approvvigionamento alimentare

“Sarà garantito regolarmente l’approvvigionamento alimentare. Non è necessario e, soprattutto, è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni. Non c’è alcuna ragione di affrettarsi”. Questa la nota diramata da Palazzo Chigi subito dopo l’annuncio delle nuove misure restrittive in tutta Italia per contenere l’epidemia di Coronavirus. Specifica del Presidente del Consiglio emersa come necessaria per arginare, immediatamente, le corse e le lunghe file nei supermercati h24 per l’acquisto dei generi alimentari che si sono verificati con estrema rapidità in tutto il Paese.

 

"Il decreto del presidente del Consiglio -viene, infatti, spiegato dal Presidente del Consiglio- prevede la possibilità di uscire di casa per motivi strettamente legati al lavoro, alla salute e alle normali necessità, quali, per esempio, recarsi a fare la spesa. Non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte".

 

Per quanto riguarda il rifornimento di supermercati e negozi di prodotti alimentari è consentita, come disposto da DPCM, la libera circolazione delle merci. 

 

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1 Speciale Coronavirus COVID19 - 10 mar 2020

Coronavirus: nuovo decreto #iorestoacasa, tutta Italia è "zona protetta"

Tutta Italia diventa “zona protetta”. Quindi stop agli spostamenti, scuole e università chiuse fino al prossimo 3 aprile, blocco di ogni manifestazione sportiva e culturale. L’annuncio è arrivato dal premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa, che ha spiegato la necessità e l’urgenza di allargare all’intero territorio nazionale le misure già previste dal Dpcm dell’8 marzo per contrastare la diffusione del Coronavirus.

 

Il testo, dopo la firma del presidente del Consiglio, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e le nuove misure sono operative da oggi.

 

Come già deciso in Lombardia e nelle 14 province del nord, gli spostamenti delle persone sono vietati se non per comprovati motivi di salute, di necessità o di lavoro. “Inoltre -ha spiegato Conte- aggiungiamo anche un divieto degli assembramenti, sia all’aperto che nei locali chiusi. Sono costretto a intervenire in maniera decisa per tutelare la salute dei tutti e, in particolare, quella dei più fragili”.

 

Il nuovo decreto, definito #iorestoacasa, ha un obiettivo ben preciso: “Misure più forti per contenere il più possibile l’avanzata del Coronavirus e per tutelare la salute di tutti i cittadini -ha sottolineato il premier-. Siamo consapevoli di quanto sia difficile modificare le nostre abitudini. Ma purtroppo non c’è tempo. I numeri ci dicono di una crescita importante dei contagi, dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi. Le nostre abitudini vanno cambiate ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia e lo dobbiamo fare subito”.

 

Ovviamente “non è all’ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici, per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare” quando necessario, ha precisato Conte. Sarà possibile “l'autocertificazione” per la giustificazione degli spostamenti, “ma se ci fosse una autocertificazione non veritiera, sarebbe un reato”.

 

Adesso “non possiamo permetterci di abbassare la guardia -ha concluso il premier-. E’ il momento della responsabilità e tutti l’abbiamo. Voi cittadini tutti con me. La decisione giusta oggi è di restare a casa. Il futuro nostro è nelle nostre mani”.

 

Leggi il decreto in Gazzetta Ufficiale 

 

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1 CAA - Info Assistenza Tecnica - 09 mar 2020

Domanda Unica 2020

CARO ASSOCIATO
TI INVITIAMO A CONTATTARE L'UFFICIO CIA DI RIFERIMENTO PER PRENOTARE UN APPUNTAMENTO PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA UNICA 2020.

VISTA LA SITUAZIONE RELATIVA AL  CORONA VIRUS E  ATTENENDOSI ALLE DISPOSIZIONI GOVERNATIVE ONDE EVITARE SOVRAFFOLAMENTI 
LA INVITIAMO A RECARSI NEGLI UFFICI CIA SOLO PREVIO APPUNTAMENTO. 

A‍ causa dell'elevato traffico telefonico, le linee potrebbero risultare intasate. Ci scusiamo per il disagio

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1 Speciale Coronavirus COVID19 - 06 mar 2020

Coronavirus: Turismo Verde-Cia, sostenere agriturismi per far fronte a pioggia disdette

L’agriturismo non si ferma. L’emergenza Coronavirus non deve essere sottovalutata, ma neppure ingigantita. Fatte salve le precauzioni indicate, non bisogna aver paura di scegliere le attività ricettive in campagna. Occorre sostenere le aziende agricole e agrituristiche di tutta Italia, che assicurano un ambiente sano e incontaminato, attività a contatto con la natura e soprattutto prodotti e cibi genuini, sicuri e di qualità garantita. Così Turismo Verde, l’associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, che lancia un appello a cittadini e istituzioni: non lasciamo soli gli agricoltori e gli agrichef, che sono un patrimonio del Made in Italy.

            L’impatto del Coronavirus sul turismo nazionale è stato immediato e fortissimo -ribadisce Turismo Verde Cia-. Nelle regioni coinvolte direttamente dall’emergenza, come Lombardia e Veneto, ci sono state disdette di massa nelle strutture, soprattutto da parte dei turisti stranieri. Prenotazioni quasi azzerate anche per aprile, con le festività di Pasqua che rappresentano uno dei periodi più importanti per la stagione turistica. Ma il danno economico coinvolge gli agriturismi di tutta Italia, con una riduzione fino al 50% delle richieste di soggiorno.     

            Le misure precauzionali per evitare la diffusione del virus sono corrette ed efficaci -continua Turismo Verde Cia-. Ora, però, pensiamo anche a come far ripartire l’economia. I provvedimenti presi dal governo vanno nella direzione giusta, ma è chiaro che serve un intervento strutturale e di lungo periodo che sostenga le imprese e rilanci l’economia dei territori, partendo da quelli più danneggiati dall’epidemia. Per gli oltre 23.000  agriturismi italiani, servono sospensioni dei contributi previdenziali e dei pagamenti delle rate dei mutui per un periodo non inferiore a 12 mesi. Allo stesso tempo, occorrono incentivi che rilancino il settore, con adozione di coupon a parziale rimborso spese, detrazioni fiscali e sospensione della tassa di soggiorno, nonché un piano di promozione straordinario. Non da ultimo, bisogna tutelare il Made in Italy agroalimentare, che è tra i più controllati al mondo, da pratiche sleali che mettono in cattiva luce le nostre eccellenze. 

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1 Speciale Coronavirus COVID19 - 06 mar 2020

Cia e Japan Italy Economy Federation lanciano gli incontri virtuali con buyer

Incontrare i buyer esteri anche in tempi di Coronavirus è possibile. A pensarci, sono Cia-Agricoltori Italiani e la Japan Italy Economic Federation che per mettere in contatto produttori dell’agroalimentare Made in Italy e operatori di mercato internazionali, hanno lanciato il nuovo format per il BtoB in versione virtuale, inaugurato con la videoconferenza Roma-Fukuoka.

Voli e fiere annullati e rinviati per rispondere all’emergenza epidemica hanno, infatti, rafforzato in Cia e JIEF la convinzione, già da tempo condivisa, che fosse necessario andare oltre le consuete modalità d’incontro e offrire a produttori italiani e acquirenti esteri anche la possibilità d’incontro commerciale in versione virtuale.

Iniziativa pilota l’incontro dedicato al mondo del vino che ha fatto incontrare, coordinati dalla sede nazionale di Cia, i produttori di sei regioni (Piemonte, Toscana, Marche e Sicilia) con importatori e distributori giapponesi. 

A rendere l’operazione realmente innovativa, l’utilizzo in videoconferenza, dei sistemi informatici a disposizione delle aziende appartenenti al network della Japan Italy Economic Federation, tra questi un’App sviluppata da partner JIEF per la gestione delle informazioni a distanza e la condivisione rapida, snella e affidabile di materiale informativo. 

Gli incontri prevedono una prima fase di selezione delle aziende italiane da parte dei buyer individuati da JIEF, un secondo momento informativo per l’invio dei dati tramite App. Segue la spedizione dei campioni richiesti dagli importatori per una valutazione preventiva di prodotto e listino prezzi in vista dell’incontro, 15 giorni dopo, in videoconferenza guidata e assistita dall’ufficio internazionale di Cia. L'incontro dura 15-20 minuti per l’approfondimento e la chiusura di accordi. Oogni produttore ha modo di collegarsi direttamente dalla sua azienda, usufruendo di una reale opportunità di business che però non richieda rilevanti investimenti di tempo e denaro, di solito necessari nelle missioni all’estero.

“Il format del web BtoB -spiegano da Cia e JIEF- si rivela uno strumento nuovo e funzionale alla promozione commerciale dell’agroalimentare Made in Italy, utile anche in frangenti particolari come quello attuale segnato dal Coronavirus. JIEF e CIA puntano a un ruolo di primo piano nel rafforzamento delle relazioni economiche tra i due paesi, coniugando la promozione delle eccellenze alla migliore tecnologia disponibile”.

Gli appuntamenti avranno cadenza bimestrale, il prossimo il 26 marzo, e coinvolgeranno produttori agricoli italiani di ogni settore, principali importatori e distributori giapponesi. L’iniziativa segue il programma 2019-2020 definito dalle due organizzazioni con un protocollo ufficiale finalizzato a interventi e iniziative per la promozione del Made in Italy agroalimentare e del turismo rurale attraverso i suoi agriturismi.


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1 Speciale Coronavirus COVID19 - 06 mar 2020

Coronavirus: Cia, sgravi a chi acquista cibo Made in Italy e green ticket per le imprese

 Sgravi fiscali a chi acquista cibo Made in Italy, estensione misure previste nella zona rossa a tutto il Nord Italia, sostegno ad agriturismi ed export, incentivi ai giovani agricoltori, semplificazione nell’accesso al credito, green ticket per imprese, richiesta di deroga agli aiuti di Stato. Queste alcune delle proposte presentate da Cia-Agricoltori Italiani al tavolo del Governo con le parti sociali, convocato dal premier Giuseppe Conte.

Nel dettaglio, per quanto riguarda gli sgravi fiscali, Cia chiede una detrazione fiscale per le famiglie, del 19% sulle spese per acquisto di prodotti agricoli e alimentari Dop e Igp e derivanti da agricoltura biologica.

Per fare fronte all’emergenza che coinvolge 3 regioni (Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna), che da sole valgono il 40% dall’agroalimentare tricolore per un totale di 24 miliardi di euro, Cia ritiene indispensabile estendere le misure previste per le zona rossa e le zone gialle, a tutto il Nord Italia, con lo stop delle tasse e dei contributi previdenziali. 

Oltre alla gestione immediata della crisi, Cia propone due linee d’intervento che riguardano: il settore agrituristico, già in allarme per le prenotazioni azzerate; l’export. Come misure tampone, infatti, Cia chiede per gli agriturismi italiani, sospensioni dei contributi previdenziali e dei pagamenti delle rate dei mutui per un periodo non inferiore a 12 mesi. Allo stesso tempo, occorrono incentivi che rilancino il settore, con adozione di coupon a parziale rimborso spese, detrazioni fiscali e sospensione della tassa di soggiorno. 

 A sostegno dell’export, Cia rilancia, invece, la necessità di una campagna promozionale all’estero che punti sugli elementi di salubrità del cibo italiano, oltre a incentivi a tutela del sistema fieristico internazionale. 

Quanto al sistema produttivo, per Cia è opportuno un intervento di natura finanziaria che dia ossigeno alle aziende agricole per almeno 24 mesi, parallelamente a una semplificazione dell’accesso al credito grazie al fondo Ismea. Nel piano di azione previsto dal Governo si auspicano anche interventi strutturali che fungano da volano per il comparto, come il prolungamento del credito d’imposta e la stabilizzazione delle esenzioni fiscali per i primi insediamenti in agricoltura, a supporto dei giovani imprenditori. 

Cia-Agricoltori Italiani propone, inoltre, l’ipotesi del green ticket per le imprese, uno strumento che semplifichi i rapporti di lavoro in agricoltura, introducendo una maggiore flessibilità. Infine, serve la rapida approvazione del “collegato agricolo” alla legge di Bilancio.

“Occorre pensare a un progetto di rilancio e sviluppo dell’intero sistema economico -ha sottolineato il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino-. Chiediamo misure concrete e immediate per fronteggiare il momento difficile. Servono anche impegni di prospettiva per tornare a crescere”.

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