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1 In Evidenza - 05 set 2025

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere le imprese agricole che intendono innovare, migliorare la produttività e adottare soluzioni sostenibili, rafforzando così la competitività del settore.

Dotazione finanziaria e soglie di investimento

Il bando dispone di 15 milioni di euro, così ripartiti:

  • € 7,5 milioni per progetti fino a € 200.000

  • € 7,5 milioni per progetti oltre € 200.000

Sono ammissibili investimenti con:

  • importo minimo: € 20.000

  • importo massimo: € 3.000.000 (le eccedenze non vengono finanziate)

Intensità del sostegno

Il contributo base è pari al 50% delle spese ammissibili, con importanti maggiorazioni nei casi previsti:

  • 80% per giovani agricoltori (≤ 40 anni, insediati da non più di 5 anni)

  • 60% per aziende ubicate in zone montane, ZVN o aree Natura 2000

  • 80% per investimenti ambientali e in energia rinnovabile (es. riduzione inquinanti, efficientamento energetico, sistemi di irrigazione con risparmio idrico)

  • 60% per aziende biologiche (in fase di conversione o mantenimento)

È inoltre possibile combinare il contributo con il prestito Fi.R.A. a tasso zero, così da ridurre ulteriormente il fabbisogno finanziario.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

Imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.), singoli o associati.

Requisiti principali:

  • Iscrizione alla CCIAA con Partita IVA agricola

  • Fascicolo Aziendale aggiornato e validato

  • Dimensione economica ≥ € 15.000 PS (≥ € 10.000 per aziende in montagna o aree svantaggiate)

  • Disponibilità giuridica dei terreni (proprietà, usufrutto o affitto ≥ 9 anni)

  • Realizzazione degli investimenti nel territorio abruzzese

Tipologie di investimenti ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edilizie e infrastrutturali: fabbricati produttivi, serre, invasi idrici, stoccaggi, impianti per autoconsumo, bonifica amianto

  • Macchinari e attrezzature: destinati a produzione, trasformazione, commercializzazione, agricoltura di precisione

  • Software e brevetti legati al ciclo produttivo

  • Spese tecniche: fino al 4% del costo totale (8% in caso di opere edili)

  • Investimenti irrigui: ammessi solo se garantiscono un effettivo risparmio idrico, con sistemi di misurazione e nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE

Scadenza

Le domande devono essere presentate entro il 19 dicembre 2025.


Per maggiori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Danni da fauna selvatica: CIA Abruzzo contesta la nuova procedura regionale e chiede un confronto immediato

CIA Abruzzo esprime profonda preoccupazione per la Delibera Regionale n. 516 del 5 agosto 2025, con cui la Regione ha approvato le nuove modalità operative per la concessione dei contributi per i danni da fauna selvatica.

In rappresentanza di centinaia di aziende agricole e zootecniche, la CIA Abruzzo denuncia l’impraticabilità delle procedure previste e chiede la sospensione immediata del provvedimento, accompagnata dalla convocazione urgente di un tavolo tecnico con le Organizzazioni Professionali Agricole.

“Pur riconoscendo il principio di garantire trasparenza e regole chiare”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “le nuove modalità operative rischiano di trasformarsi in un ostacolo insormontabile per le aziende, già duramente provate dai danni crescenti causati dalla fauna selvatica”.

Tra le criticità segnalate:

  • Oneri procedurali insostenibili e tempi irrealistici, che paralizzano l’attività agricola e rendono difficile presentare domanda;

  • Meccanismi di accertamento iniqui, che espongono le aziende al rischio di sotto-indennizzo, soprattutto per i danni di entità ridotta;

  • Aleatorietà del risarcimento, subordinato alla disponibilità di fondi e privo di un fondo regionale dedicato e adeguatamente finanziato.

Per questo la CIA Abruzzo chiede:

  1. La sospensione della delibera dal 1° settembre 2025;

  2. La riscrittura condivisa delle procedure con le rappresentanze agricole;

  3. L’istituzione di un fondo regionale certo e adeguato;

  4. Il riconoscimento di un risarcimento integrale (100%) dei danni accertati, a tutela del ruolo economico e sociale degli agricoltori.

“Gli agricoltori e gli allevatori non possono essere lasciati soli davanti a un problema che mina la sostenibilità delle imprese e l’equilibrio del territorio”, conclude Sichetti, “Serve una risposta immediata, concreta e condivisa”.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Gaza: Cia, fermare la guerra e la carestia in atto

È inaccettabile usare la fame come arma di guerra. Anche l’Onu certifica che a Gaza è in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della Global Sumud Flotilla.   


“L’accesso al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti -dice il presidente nazionale Cristiano Fini-. Come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la Striscia. Migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali”. Adesso, continua Fini, “auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perché non è tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”. 

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1 In Evidenza - 01 set 2025

CIA Abruzzo: “Agricoltura al primo posto per imprenditori over 70. Urgente investire su giovani"

L’agricoltura è il settore più colpito dall’invecchiamento imprenditoriale in Italia. Quasi un titolare su tre (28,3%) ha oltre 70 anni e più di due su tre superano i 55 anni. In Abruzzo, la situazione è ancora più marcata: secondo i dati Unioncamere e InfoCamere, il 14% delle aziende agricole è guidato da over 70, mentre i giovani sotto i 25 anni sono appena 330 su oltre 44.000 imprese.

Un fenomeno che si inserisce in un quadro di forte riduzione strutturale: dal 2010 al 2025 hanno chiuso i battenti 182.424 imprese agricole in Italia, pari a una contrazione del 21%, con oltre 200mila imprese individuali scomparse. In Abruzzo, la provincia di Chieti figura tra le più colpite a livello nazionale, con il 17,6% di over 70 tra i titolari e un incremento di quasi 5 punti percentuali in dieci anni.

“Il settore agricolo resiste, ma senza ricambio generazionale rischia di non avere futuro”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “Non possiamo permettere che il peso delle aziende resti sulle spalle di una classe imprenditoriale che invecchia, senza garantire ai giovani opportunità reali di ingresso”.

Il problema è strutturale: solo il 9% delle aziende italiane è oggi condotto da under 40. Le difficoltà di accesso al credito, i costi di avviamento elevati e la burocrazia scoraggiano i giovani. “Occorre un piano straordinario che metta al centro i giovani agricoltori, sostenendoli con incentivi fiscali, formazione, digitalizzazione, innovazione tecnologica e transizione ecologica”, prosegue Sichetti, “Bisogna offrire strumenti moderni che rendano l’agricoltura non solo tradizione, ma un settore competitivo, sostenibile e redditizio”.

L’innovazione è la chiave per rendere l’agricoltura attrattiva: agricoltura di precisione, uso di droni e sensori, energie rinnovabili, gestione digitale delle aziende e pratiche sostenibili possono rappresentare il vero motore del ricambio generazionale. “La formazione dei giovani e il loro coinvolgimento nei programmi di ricerca e sviluppo devono diventare una priorità. È l’unico modo per trasformare l’invecchiamento in un’opportunità di rinnovamento”, conclude il Presidente della Confederazione.

A ribadire l’urgenza di interventi concreti arriva anche la voce dei giovani: Diego Pasqualone, Presidente Agia Abruzzo, sottolinea come “gli istituti di credito abbiano una responsabilità fondamentale in questa fase. Senza un reale sostegno finanziario i giovani restano fuori dall’agricoltura, nonostante entusiasmo e idee innovative. Servono strumenti di accesso al credito semplici, veloci e sostenibili, perché solo così possiamo trasformare la voglia di impresa delle nuove generazioni in aziende solide e capaci di competere”.

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1 In Evidenza - 25 ago 2025

Olio d’Abruzzo: qualità e valore crescono, mentre i produttori guardano con fiducia alla nuova annata

L’olivicoltura abruzzese conferma il suo ruolo strategico nello scenario nazionale, pur registrando per la campagna 2024/2025 un calo produttivo significativo. Secondo le elaborazioni ISMEA, l’Abruzzo ha prodotto 6.288 tonnellate di olio, in flessione del -24% rispetto al 2023 e del -21% rispetto alla media delle ultime quattro campagne, un dato più pesante rispetto alla media nazionale (-15%). La causa principale è la fisiologica annata di scarica, aggravata dalle difficoltà climatiche che hanno penalizzato le regioni del Sud.

La provincia di Chieti rimane il cuore della produzione regionale con 3,1 milioni di kg di olio, circa il 50% del totale, seguita da Pescara (25%), Teramo (23%) e L’Aquila (2%).

Nonostante i volumi in calo, la qualità degli oli abruzzesi è rimasta elevata. Le due DOP regionali, Aprutino Pescarese e Colline Teatine, hanno raggiunto nel 2025 quotazioni record di 12 €/kg, tra le più alte d’Italia, confermando il valore e l’identità dei prodotti locali.

Un passo decisivo per la valorizzazione del comparto è l’istituzione della nuova Indicazione Geografica Protetta “Olio d’Abruzzo”, fortemente voluta da CIA Agricoltori Italiani Abruzzo e approvata con parere favorevole dalla Regione (Determinazione n. 19/140 del 12 giugno 2024, pubblicata sul BURA n. 26 del 3 luglio 2024). L’IGP, ora in attesa del riconoscimento ministeriale, definisce standard di qualità elevati e promette ricadute positive sul reddito dei produttori locali.

“Il calo produttivo era in parte atteso, ma non deve oscurare la forza del nostro olio”, commenta Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo. “I valori record raggiunti sul mercato testimoniano la qualità, l’identità territoriale e l’impegno dei nostri produttori. Guardando al prossimo raccolto, tra circa un mese, le previsioni sono molto positive: la sanità del prodotto è ottima e ci attendiamo una raccolta in linea con le annate di carica. Questa prospettiva ci dà fiducia e conferma il grande potenziale dell’olivicoltura abruzzese. Allo stesso tempo, l’avanzamento dell’IGP Olio d’Abruzzo rappresenta un’opportunità concreta per valorizzare le produzioni locali, aumentare il reddito dei nostri olivicoltori e generare benefici anche sul paesaggio e sul turismo.”

Nonostante la riduzione dei volumi, l’olivicoltura resta un pilastro dell’agroalimentare abruzzese. Per CIA Abruzzo, la crescita dei prezzi, il riconoscimento delle DOP e l’IGP indicano chiaramente la strada da seguire: puntare su qualità, distintività e sostenibilità per consolidare la presenza dell’Abruzzo sui mercati nazionali e internazionali.

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1 In Evidenza - 18 ago 2025

Al via la vendemmia 2025 in Abruzzo: qualità alta, ma pesano giacenze e mercati in calo

È partita in Abruzzo la vendemmia 2025, anticipata in molte zone per le varietà bianche e precoci a causa del caldo di inizio stagione. I vignaioli sono già al lavoro tra la Costa dei Trabocchi, le colline teatine, la Valle Peligna e il Teramano. Le prospettive in campagna sono incoraggianti: le rese risultano regolari, lo stato sanitario delle uve è ottimo e, dopo due annate complesse, la produzione appare in ripresa, con aspettative qualitative molto alte.

L’improvviso downburst del 3 agosto caratterizzato da forte vento e grandine ha però colpito a macchia di leopardo diverse aree vitate, dalla costa al Chietino interno fino al Pescarese. A Fossacesia, in particolare, alcuni vigneti hanno subito danni nei filari più esposti.

Il Trebbiano e il Pecorino hanno già raggiunto un equilibrio ideale tra zuccheri e acidità, offrendo le basi per vini freschi e aromatici. Il Montepulciano, più tardivo, sta beneficiando delle escursioni termiche tra giorno e notte, condizione che favorisce maturazione fenolica e complessità aromatica. Nel complesso, il vigneto Abruzzo si presenta in buona salute e pronto a confermare l’identità territoriale che da sempre contraddistingue i suoi vini.

Accanto alle buone notizie in campagna, rimane però l’incertezza legata al mercato. Le cantine devono fare i conti con giacenze elevate, consumi interni stagnanti e un rallentamento delle esportazioni. A ciò si aggiungono le preoccupazioni per i dazi statunitensi, che rischiano di pesare ulteriormente sull’export abruzzese. Per affrontare la situazione, la Regione ha scelto di introdurre un blocco temporaneo della produzione, una misura straordinaria volta a riequilibrare il rapporto tra domanda e offerta e a contenere le eccedenze.

“L’annata 2025 ci consegna un quadro incoraggiante sul piano qualitativo”, commenta Nicola Sichetti, presidente di Cia Abruzzo, “Dopo anni difficili, i nostri vigneti hanno reagito bene e la vendemmia promette vini di grande identità. Tuttavia, non possiamo ignorare i segnali che arrivano dal mercato: consumi fermi, esportazioni rallentate e dazi ci obbligano a ragionare su un modello produttivo più equilibrato, che metta al centro la qualità e il valore del nostro vino. Il blocco temporaneo della produzione deciso dalla Regione va proprio in questa direzione: tutelare i produttori e il giusto rapporto tra domanda e offerta”.

La vendemmia proseguirà a più riprese fino a ottobre, con l’auspicio che il mese in corso non riservi altri eventi climatici estremi. 


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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 20 ago 2024

Cia Abruzzo: "Necessario ristabilire l'equilibrio tra agricoltura e ambiente"

In seguito alle recenti notizie riguardanti l'abbattimento di cervi nella regione, Cia Abruzzo esprime il proprio parere in merito, sottolineando l'importanza di ristabilire un equilibrio sostenibile tra le attività agricole e la conservazione dell'ambiente.

"Comprendiamo l'urgenza di adottare misure che garantiscano la tutela delle colture agricole, spesso messe a rischio dalla crescente popolazione di cervi e altri ungulati”, dichiara il presidente della Confederazione, Nicola Sichetti, “È fondamentale trovare un bilanciamento tra la necessità di proteggere il lavoro dei nostri agricoltori e quella di preservare la fauna selvatica. Tuttavia, non entriamo nel merito dei metodi utilizzati nel provvedimento, ma ribadiamo la nostra priorità di mantenere un equilibrio sostenibile tra agricoltura e ambiente."

“Restiamo a disposizione per collaborare con le autorità competenti al fine di individuare soluzioni che siano al tempo stesso efficaci e rispettose dell'ecosistema regionale”, conclude Sichetti.


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1 In Evidenza - 02 ago 2024

Danni da peronospora, Cia Abruzzo: “Fondi ministeriali inadeguati”

Cia Abruzzo esprime profondo rammarico riguardo all'allocazione dei fondi destinati all'Abruzzo per far fronte ai danni causati dalla peronospora ai vigneti nel corso del 2023, previsti dal Decreto del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MIPAF).

“Nonostante il Ministero abbia stanziato complessivamente 47 milioni di euro attraverso il Fondo di Solidarietà Nazionale, di cui 7 milioni già disponibili e 40 milioni ancora senza copertura finanziaria, siamo dispiaciuti di constatare che all'Abruzzo siano stati assegnati esclusivamente poco più di 6 milioni di euro complessivamente, a fronte di un danno totale di € 155.691.921,39 subito dalle 5.459 aziende che hanno fatto domanda”, dichiara il Presidente Nicola Sichetti. “Il danno complessivamente subito dalla nostra regione rappresenta una cifra considerevole che richiede un sostegno adeguato per le nostre aziende vitivinicole. La somma di circa 6 milioni di euro, di cui già trasferito in Agea solo per € 933.526,61, risulta chiaramente insufficiente per far fronte a questa situazione”.

"Chiediamo al Ministero di procedere immediatamente con gli anticipi dei ristori per le cifre già stanziate, in modo da consentire alle aziende vitivinicole dell'Abruzzo di far fronte al mancato reddito e alle conseguenze della peronospora. È inoltre fondamentale che il Ministero si adoperi per incrementare il finanziamento, garantendo ristori adeguati all'ammontare dei danni subiti. La nostra produzione vinicola è un patrimonio prezioso che va preservato, e i nostri agricoltori, duramente colpiti da questa fitopatia, devono ricevere il sostegno necessario”, conclude Sichetti, “Confidiamo nelle istituzioni per un impegno concreto a favore del settore vitivinicolo abruzzese, auspicando velocità nel pagamento dei ristori e un incremento adeguato del capitolo di spesa."


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1 Eventi - 02 ago 2024

Autonomia differenziata: Cia, referendum occasione importante per i cittadini

Il referendum sull’Autonomia differenziata è un’occasione importante per tutti i cittadini e le 500mila firme, già raccolte in favore, sono una buona notizia per la democrazia del nostro Paese. Così Cia-Agricoltori Italiani auspicando si preservi il rispetto della partecipazione per il raggiungimento del quorum, sia in termini di scelta di campo.

Se la Corte costituzionale ammetterà il quesito -chiosa Cia- nel 2025 potrà svolgersi, infatti, una campagna referendaria oltremodo necessaria alla promozione di una più corretta e completa informazione su una questione estremamente delicata e strategica per l’assetto futuro dell’Italia intera. La legge approvata, infatti, concede alle Regioni maggiori poteri su ambiti già critici per il Paese, come la sanità, l’istruzione e i trasporti, andando ulteriormente a colpire le aree interne e rurali della penisola che su questi fronti, come più volte sottolineato da Cia, sono già enormemente penalizzate.

Dai piccoli borghi e dalle campagne d’Italia partirà, per questo, l’impegno di Cia al fianco degli associati e dei cittadini, con incontri e iniziative di approfondimento su aspetti e risvolti della legge Calderoli e sul ruolo del referendum abrogativo.


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1 In Evidenza - 30 lug 2024

Emergenza siccità: Cia avvia la conta dei danni

Allarme preoccupante quello che lancia Cia Abruzzo per la situazione critica che sta affrontando l’agricoltura regionale a causa della siccità causando danni ingenti e diffusi al settore. La mancanza di precipitazioni e le temperature eccezionalmente elevate hanno compromesso le colture, mettendo a rischio la sussistenza di molte aziende agricole locali.

I dati raccolti finora mostrano un quadro allarmante: le precipitazioni sono state inferiori del 40% rispetto alla media storica, causando gravi problemi di approvvigionamento idrico per le colture. La scarsità di piogge sta aggravando ulteriormente la situazione già critica dell'anno precedente. Nel 2023, infatti, le eccessive piogge avevano provocato danni ingenti dovuti alla peronospora, tanto che era stato riconosciuto lo stato di calamità naturale.

Le colture più colpite includono il grano, il mais, la vite, l'olivo e la frutta. In particolare, si registra una perdita significativa nella produzione di olio d'oliva, uno dei fiori all'occhiello della nostra regione. Anche la produzione vitivinicola, settore trainante per l'economia locale, è in seria difficoltà, con prospettive di vendemmia ridotte e qualità del prodotto compromessa.

"La situazione è critica. Gli agricoltori stanno affrontando una delle peggiori crisi degli ultimi anni”, commenta Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo, “La siccità sta mettendo in difficoltà aziende che già devono fare i conti con costi di produzione in aumento e prezzi di vendita in calo. È urgente un intervento tempestivo delle istituzioni per sostenere il settore e mitigare i danni."

Domenico Bomba, Presidente Cia Chieti-Pescara, prosegue sottolineando l'importanza di misure immediate: "Chiediamo al Governo regionale e nazionale di attivare subito i fondi di emergenza e di prevedere agevolazioni fiscali per gli agricoltori colpiti. Inoltre, è fondamentale investire in infrastrutture per l'irrigazione e nella gestione sostenibile delle risorse idriche, per prevenire future crisi."

La Confederazione sta avviando una stima accurata dei danni causati dalla siccità. Questa ricognizione è essenziale per comprendere appieno l'entità del fenomeno e per predisporre un quadro chiaro da presentare alle autorità regionali per sollecitare interventi urgenti a sostegno dei settori colpiti.


Per registrare i danni cliccare al link presente sul nostro sito www.ciaabruzzo.it dove è possibile specificare zona, tipo di coltura, superficie, stima della perdita del prodotto. Si possono allegare anche immagini.


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1 In Evidenza - 29 lug 2024

Pac: Cia ad Agea, utile nuova proroga Domanda Unica. Basta polemiche


I CAA conoscono bene il perimetro delle responsabilità e delle attività attribuite loro, in delegata, dagli Organismi Pagatori, così come tutte le motivazioni che hanno portato l’interno sistema, dal ministero alle organizzazioni professionali, a non centrare nessuna delle scadenze prefissate per la presentazione della Domanda Unica Pac 2024, ma addirittura a fissare un’ulteriore proroga al prossimo 31 agosto. Per Cia-Agricoltori Italiani è, dunque, utile il nuovo rinvio, ma non è più possibile continuare a subire attacchi dalla dirigenza di Agea, rispetto alla performance dei Centri di Assistenza Agricola. Basta polemiche.

Secondo Cia, infatti, dati alla mano, le problematiche sono talmente evidenti che, oggi, per tutti i CAA la media di validazione dei fascicoli si attesta all’80% del totale e, il numero di domande uniche depositate non supera il 70% di quelle complessive attese da Agea.
Era noto a tutti, sottolinea ancora Cia, che l’introduzione di una rivoluzione tecnologica innovativa, e di valore nel momento della sua piena funzionalità (si spera il prossimo anno), all’interno del processo tecnico di accompagnamento alla presentazione delle domande, con la costruzione del nuovo fascicolo aziendale, avrebbe comportato numerose difficoltà di funzionalità e di adattamento, così come era inevitabile che le criticità si sarebbero trasformate in forti ritardi e stress a cascata sugli operatori CAA, pur di consentire ai produttori di poter adempiere alle proprie esigenze.

Eppure, chiosa Cia, il rinnovamento messo in atto da Agea nel corso del 2024, ci ha visti disponibili, proprio nella convinzione che ciò avrebbe portato un indubbio vantaggio alle imprese agricole. Con questo spirito il nostro CAA, spiega Cia, ha quindi avviato tutte le attività necessarie all’aggiornamento dei fascicoli dei produttori e alla predisposizione delle domande uniche.

Ora, però, non si può negare quanto accaduto nel frattempo. L’impianto informatico predisposto e gestito da Agea, ricorda Cia, con la scadenza delle domande uniche fissata al 15 maggio 2024 è stato rilasciato il 29 aprile scorso, rendendo impossibile rispettare la prima scadenza. Il nostro CAA si è messo, dunque, a lavoro, a supporto di Agea e Masaf, per individuare i problemi, poi oggetto del riepilogo, presentato da Agea il 14 maggio, con tanto di annunciata risoluzione dei bug e ripartenza del sistema. Tuttavia, la quasi totale soluzione dei problemi è arrivata solo il 23 giugno, con il rilascio di una nuova versione del software, dopo più di un mese dall’annuncio. La scadenza della domanda unica è stata, quindi prorogata di nuovo, prima al 1° luglio, poi al 31° luglio, ma sempre senza motivazioni che evidenziassero la non funzionalità degli strumenti.

Sono chiare le responsabilità del sistema, ma noi non abbiamo mai strumentalizzato nessuna delle problematiche -commenta, oggi, il direttore nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Maurizio Scaccia-. Siamo consapevoli delle difficoltà e, nel rispetto del ruolo dei CAA, abbiamo sempre lavorato a testa bassa per limare le criticità e assicurare assistenza agli agricoltori e supporto ad Agea. Da qui a dover subire continui, ingiustificati attacchi, sotto anche una sbandierata iper-efficienza pubblica, ci appare, però -conclude- poco credibile e dannoso per l’intero sistema che dovrebbe vederci tutti dalla stessa parte, nell’esclusivo interesse delle imprese agricole”.

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1 In Evidenza - 26 lug 2024

Cia Abruzzo chiede aumento del gasolio agricolo per emergenza siccità

La Cia Agricoltori Italiani Abruzzo, con una lettera all’Assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha ufficialmente richiesto un incremento dell'assegnazione di gasolio agricolo a causa della persistente siccità che sta colpendo la regione. La prolungata carenza di piogge sta mettendo in crisi il settore agricolo, aumentando la necessità di irrigazione e quindi il consumo di carburante.


"Gli agricoltori stanno affrontando una situazione insostenibile”, dichiara il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “Senza un adeguato supporto, molte aziende rischiano di non sopravvivere. Chiediamo alla Regione di intervenire prontamente per garantire la continuità produttiva e salvaguardare il nostro comparto agricolo."


L'attuale assegnazione di gasolio agevolato non è sufficiente per coprire l'aumento dei consumi, causando gravi difficoltà economiche agli operatori del settore. Un aumento della quota permetterebbe di mantenere adeguate condizioni di irrigazione e proteggere le colture.


“Siamo fiduciosi che le istituzioni comprenderanno l'urgenza della situazione e adotteranno le misure necessarie per sostenere gli agricoltori in questo momento di crisi”, conclude Sichetti.


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