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1 In Evidenza - 14 lug 2025

Cia Abruzzo: Dazi USA minacciano vino, olio e pasta abruzzese: +36% di export in pericolo

“Un dazio del 30% sui prodotti agroalimentari italiani, come quello minacciato dagli Stati Uniti, è del tutto inaccettabile. Si tratta di una misura che rischia di penalizzare fortemente l’Abruzzo, regione che ha costruito negli ultimi anni un rapporto solido e crescente con il mercato americano grazie all’olio extravergine, al vino e alla pasta di alta qualità. L’Europa deve rispondere in modo unito e deciso, scongiurando una guerra commerciale che sarebbe devastante per le nostre aziende”. Così Nicola Sichetti, presidente di CIA Agricoltori Italiani Abruzzo, interviene a margine dell’allarme lanciato da Cia nazionale in merito ai dazi annunciati da Trump.

Secondo i dati aggiornati, nei primi nove mesi del 2024, i distretti agroalimentari abruzzesi hanno raggiunto 606 milioni di euro di export complessivo, con una crescita dell’11,2% rispetto all’anno precedente. Di questi, oltre 125 milioni di euro sono stati destinati al mercato statunitense, con un balzo del 36%, a conferma della centralità degli USA come sbocco commerciale.

“L’Abruzzo esporta sempre di più verso gli Stati Uniti prodotti che rappresentano l’identità del nostro territorio: dal Montepulciano d’Abruzzo al Trebbiano, dal Pecorino all’olio Dop delle Colline Teatine e dell’Aprutino Pescarese, fino alla pasta artigianale e ai prodotti da forno”, sottolinea Sichetti. “Colpire questi settori significa mettere a rischio non solo i fatturati, ma anche investimenti, occupazione e la reputazione che ci siamo conquistati all’estero con fatica”.


Nel dettaglio, il Montepulciano d’Abruzzo ha registrato 190 milioni di euro di export nei primi nove mesi del 2024, con oltre 42 milioni provenienti dagli Stati Uniti, in aumento del 100%. La pasta abruzzese, con quasi 200 milioni di euro di export complessivo, ha segnato una crescita del 15,4% proprio verso il mercato americano.

“Questi numeri”, aggiunge Sichetti, “parlano chiaro: gli Stati Uniti sono oggi un partner strategico per la nostra agricoltura. Per molte aziende abruzzesi, specialmente quelle medio-piccole, l’export rappresenta una fonte di reddito vitale. Se venissero applicati dazi del 30%, rischieremmo un crollo delle esportazioni, con ricadute drammatiche su tutta la filiera: dall’agricoltore al trasformatore, fino alla logistica”.

Infine, l’appello: “Il Governo italiano e l’Unione Europea devono intervenire con decisione. Chiediamo l’apertura urgente di un tavolo di confronto, regionale e nazionale, per difendere le nostre imprese e attivare misure straordinarie a sostegno dell’export agroalimentare. L’Abruzzo non può permettersi di arretrare proprio adesso, dopo aver costruito con fatica una posizione di rilievo nei mercati internazionali”.

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1 In Evidenza - 09 lug 2025

Fauna selvatica, CIA Abruzzo: “Finalmente un cambio di passo. Ora strumenti concreti per tutelare agricoltura e sicurez

“Accogliamo con favore il disegno di legge presentato dal ministro Lollobrigida: è il primo vero passo verso una revisione seria della legge 157/92, ormai inadeguata ad affrontare l’emergenza fauna selvatica che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura e minando la sicurezza pubblica anche in Abruzzo”. Così il presidente CIA Agricoltori Italiani Abruzzo, Nicola Sichetti, commenta l’incontro svoltosi a Roma tra Cia nazionale e il ministro dell’Agricoltura sulla proposta di riforma della normativa vigente sulla fauna selvatica.

“La situazione è fuori controllo, soprattutto in regioni come la nostra”, prosegue Sichetti, “dove la presenza eccessiva di cinghiali, cervi e caprioli ha ormai superato ogni soglia di tollerabilità. In Abruzzo stimiamo danni per milioni di euro ogni anno alle colture agricole, con aziende costrette a smettere di produrre o abbandonare intere aree rurali. Senza contare l’aumento costante degli incidenti stradali e i casi di incursioni sempre più frequenti nei centri abitati.”

Cia Abruzzo sottolinea l'importanza dell'inserimento nel Ddl del riconoscimento del ruolo attivo degli imprenditori agricoli nel contenimento della fauna selvatica. 

“È fondamentale”, aggiunge Sichetti, “che gli agricoltori formati e abilitati possano intervenire direttamente nei piani di controllo, al fianco delle istituzioni, per proteggere le proprie produzioni e garantire la continuità dell’attività agricola. In Abruzzo molte aziende si trovano isolate, senza alcun tipo di presidio efficace: così non si può andare avanti.”

Positivo, per la Confederazione regionale, anche il rafforzamento del ruolo degli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) e la previsione di una maggiore sinergia con il mondo agricolo. “Serve una regia unica e più autorevole”, dichiara Sichetti, “capace di superare l’attuale frammentazione delle competenze. Non possiamo più permetterci scarichi di responsabilità tra enti, province, forze di polizia e gestori delle aree protette.”

Infine, Cia Abruzzo rilancia con forza la necessità di un fondo nazionale per gli indennizzi automatici e di procedure rapide per il ristoro dei danni. “Non è più accettabile che gli agricoltori debbano attendere anni per vedersi riconosciuti risarcimenti, spesso parziali o insufficienti. La riforma è un’occasione storica: ora serve il coraggio politico di portarla a termine e la volontà di ascoltare chi ogni giorno presidia e lavora il territorio”, conclude il presidente.

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1 In Evidenza - 09 lug 2025

Grande partecipazione all’incontro “Agricoltura Sicura”: al centro salute, sicurezza e legalità nel lavoro agricolo

Si è svolto a Crecchio, presso la Società Cooperativa Progresso Agricolo, l’incontro “Agricoltura Sicura – Vendemmia e caldo: lavora in sicurezza!”, promosso da CIA Agricoltori Italiani Abruzzo in collaborazione con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro Chieti-Pescara. L’iniziativa, che rientra tra le attività promozionali previste dall’art. 8 del D. Lgs. 124/2004, ha registrato un’ampia partecipazione da parte di imprenditori agricoli, tecnici del settore, lavoratori e rappresentanti delle istituzioni.

Dopo i saluti di Luigi Colasante, Presidente Cantina Progresso Agricolo, gli ispettori del lavoro Gabriele D’Intino e Michela Formichetti hanno offerto un importante approfondimento sui principali obblighi normativi in materia di lavoro agricolo e sicurezza, affrontando tematiche di grande rilevanza operativa.

Sono stati trattati argomenti come le assunzioni contestuali, la codatorialità, il rapporto di lavoro a termine, la retribuzione, gli adempimenti assicurativi, il regime sanzionatorio, nonché gli aspetti legati all’appalto e subappalto di opere e servizi.

Particolare attenzione è stata inoltre riservata agli adempimenti rivolti ai lavoratori subordinati e alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali, elementi fondamentali per garantire condizioni di lavoro sicure e regolari.



A moderare l’incontro è stato Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara.

Il Presidente di CIA Chieti-Pescara, Domenico Bomba, ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, “La partecipazione e l’interesse conferma quanto sia sentita l’esigenza, da parte del mondo agricolo, di ricevere informazioni chiare e aggiornate su normative e adempimenti. Lavorare in sicurezza non è solo un dovere, ma un investimento sulla qualità e sulla sostenibilità delle nostre imprese. Ringraziamo l’Ispettorato del Lavoro per la disponibilità e l’alto livello dei contenuti offerti.”

L’incontro si inserisce in un più ampio percorso di sensibilizzazione portato avanti da CIA Abruzzo, volto a diffondere una cultura della legalità, della salute e della sicurezza nel settore primario.

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1 In Evidenza - 09 lug 2025

CIA Abruzzo e Ruralità & Solidarietà donano un pulmino all’Accademia Soccer: più accessibilità per lo sport inclusivo

Una giornata carica di emozione e significato si è svolta ieri presso il Parco dei Gesuiti a Pescara in un evento che ha rappresentato un punto di incontro tra calcio, solidarietà e impegno sociale.

CIA Abruzzo, da sempre vicina al territorio e promotrice di inclusione e partecipazione attiva, è orgogliosa di aver contribuito alla donazione di un pulmino destinato ai ragazzi e alle ragazze dell’Accademia Soccer, reso possibile grazie alla collaborazione con la onlus Ruralità & Solidarietà e all’impegno del direttore regionale Mariano Nozzi.

Questo gesto simbolico ma concreto segna un importante passo avanti verso l'accessibilità nello sport e dimostra quanto sia fondamentale unire le forze per creare opportunità reali per tutte e tutti. Lo sport deve essere uno spazio aperto, senza barriere, in cui ognuno possa sentirsi accolto e valorizzato: una visione che CIA Abruzzo condivide pienamente con la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC.

Particolarmente toccante il momento in cui i giovani atleti dell’Accademia hanno premiato il vicepresidente della FIGC, Daniele Ortolano e il presidente della LND Abruzzo, Concezio Memmo con una medaglia, un segno di riconoscenza verso chi crede e investe in un calcio dal volto umano e inclusivo.

Concezio Memmo, presidente della LND Abruzzo, ha voluto ringraziare pubblicamente CIA Abruzzo, “Un ringraziamento particolare al direttore della CIA 

Abruzzo, Mariano Nozzi, il cui straordinario contributo attraverso l'associazione Ruralità & Solidarietà ha reso possibile la donazione di questo pulmino, fondamentale per il trasporto dei ragazzi. La sua generosità e il suo impegno nel promuovere l'inclusione sono un esempio da seguire per tutti noi.”

CIA Abruzzo si unisce alle parole di Memmo e rinnova il proprio impegno a sostenere progetti e iniziative che promuovano l’inclusione sociale e lo sviluppo del territorio, anche attraverso lo sport, un linguaggio universale capace di generare cambiamento.

Un sentito ringraziamento va a Simone Vitale, instancabile guida dell’Accademia Soccer, e a tutti i suoi collaboratori, per l'impegno quotidiano con cui costruiscono un ambiente dove i valori di rispetto, condivisione e solidarietà diventano pratica concreta.

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1 In Evidenza - 30 giu 2025

Emergenza Blue Tongue: CIA Abruzzo chiede interventi immediati e sostegni per salvare la zootecnia regionale

Si aggrava la situazione sanitaria negli allevamenti ovini abruzzesi, colpiti in queste settimane da una violenta recrudescenza del virus Blue Tongue (Lingua Blu). A lanciare l’allarme è CIA Abruzzo, che chiede alla Regione un intervento urgente per contenere la diffusione della malattia e garantire il sostegno economico agli allevatori duramente colpiti.

"La Blue Tongue sta causando gravi perdite di capi, calo della produttività e blocchi alla movimentazione degli animali, con ricadute pesantissime sul comparto ovicaprino”, dichiara il Presidente regionale Nicola Sichetti, “Se non si agisce immediatamente, il rischio è quello di una crisi irreversibile per centinaia di aziende zootecniche".

Il virus, trasmesso da insetti vettori, è noto per la sua alta letalità e per gli effetti devastanti su economia e commercio. Alla luce della crescente emergenza, CIA Abruzzo rivolge un appello alla Giunta Regionale e agli assessorati competenti chiedendo:

  1. la disponibilità immediata di vaccini e presidi veterinari contro i sierotipi circolanti, con accesso agevolato e finanziamenti pubblici;
  2. un piano straordinario di monitoraggio, sorveglianza e disinfestazione, con il pieno coinvolgimento dei servizi veterinari delle ASL;



  3. l’attivazione urgente di indennizzi per le aziende colpite, in linea con i regolamenti nazionali ed europei;
  4. il coinvolgimento del Governo e dell’Unione Europea tramite un tavolo di crisi interregionale e lo stanziamento di risorse straordinarie.

"La zootecnia abruzzese”, sottolinea Sichetti, “è un comparto chiave per l’economia e l’identità del nostro territorio, ma già fragile e in difficoltà. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Servono risposte immediate e fondi dedicati. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni regionali e nazionali per attuare ogni misura utile al contenimento dell’emergenza”.

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1 In Evidenza - 24 giu 2025

Pac: Cia, uniti in Europa a difesa del cibo. No al Fondo unico


“L’agricoltura è sotto attacco. L’ipotesi di un Fondo unico europeo che taglia le risorse e aggrega tutti i settori, non è la soluzione. Colpire la Pac vuol dire mettere a rischio lo spirito comunitario dell’Europa che è nata nei campi e ora ci chiede coesione e coraggio a difesa degli agricoltori, a garanzia della sicurezza alimentare globale”. È questo l’appello a tutto il mondo agricolo lanciato, oggi, dal presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, in occasione dell’incontro sul tema con i vertici confederali.

“Non possiamo accettare l’oscurantismo che sta accompagnando la data del 16 luglio e la proposta di riforma della Pac che la Commissione Ue presenterà in quella giornata -ha detto Fini-. Di fronte a un’Europa che prende le distanze dall’ascolto e dal confronto con gli agricoltori, dobbiamo dire basta alle nostre divisioni per dare forma a una battaglia unitaria, da Roma a Bruxelles, che impedisca la distruzione dell’unica e più importante politica europea che assicura cibo a tutti”.

CIA PER LA PAC - Dalla campagna contro le rendite fondiarie alle sollecitazioni inviate, via lettera, anche alla premier Meloni, dall’adesione alla petizione del Copa-Cogeca al lavoro tra i Paesi del Mediterraneo, non si ferma la mobilitazione per la Pac messa in atto dalla Confederazione: perché è un pilastro fondamentale a sostegno del reddito degli agricoltori, ma anche l’unico strumento in grado di incentivare lo sviluppo rurale e la tutela dell’ambiente. Perché il Fondo unico toglie autonomia alla Pac, riduce le risorse e cancella le specificità agricole; crea disparità tra gli Stati membri, mette in competizione agricoltura, salute, energia e ricerca, compromette il mercato unico e tutta l’Europa. Perché resta aperto il nodo budget, non adeguato alle sfide globali, ai livelli dell’inflazione e alle garanzie di cibo sano e sicuro. Perché il tema riguarda tutti, in gioco c’è l’agricoltura che contrasta la crisi climatica e il dissesto, gli agricoltori che sono custodi del territorio e della biodiversità, argine contro l’abbandono delle aree interne.

“Stiamo affrontando tutto questo in un contesto complesso -ha concluso Fini-. I conflitti e le tensioni geopolitiche, sempre più su scala mondiale, hanno di nuovo spostato l’asse dell’attenzione e con indiscutibile urgenza e importanza. Eppure, Bruxelles dovrebbe ricordare che l’Europa è stata fondata sulla pace, e non sulla guerra che alimenta la fame, e per questo anteporre il cibo alle armi. Lo tenga a mente il prossimo Consiglio Ue, il 26 e 27 giugno, ultima occasione ufficiale per far invertire la rotta”.  

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 04 ago 2023

Promozione vino abruzzese in UK: Wine52 per promuovere le eccellenze vitivinicole dell'Abruzzo nel Regno Unito

E' pervenuta dall'Agenzia Ice una proposta per le aziende vinicole della Regione Abruzzo. Si tratta di inviare vini a denominazione di origine a un wine club digitale inglese Wine52 che promuoverà le bottiglie a marchio del club (private label).

Nell’ambito del Patto per l’export, l'Agenzia ICE ha concluso un accordo con la Wine52, un wine club inglese con un abbonamento mensile che consegna al domicilio degli iscritti delle Wine Box contenenti una selezione dei vini a catalogo e la rivista specializzata Glug Magazine che presenta contenuti di approfondimento riguardanti la tipologia di vino e la cantina che lo produce. 

Il progetto "Best of Italy" WINE52 punta a potenziare l’offerta di prodotti italiani autentici nel Regno Unito attraverso i canali digitali.  L’accordo prevede una promozione che si svolgerà attraverso la realizzazione di 5 “Italian Themes” dedicati a 5 diverse Regioni italiane ed una campagna marketing online e offline che offrirà visibilità, informazioni e approfondimenti sulle aziende italiane che prenderanno parte all’iniziativa. 
Per ciascuno dei 5 Italian Theme, i membri del wine club riceveranno a casa una Box brandizzata con i vini delle cantine italiane selezionate.

Il progetto "Best of Italy" WINE52 inizia la sua attività con la regione Abruzzo, seguiranno altre 3 regioni che l'Agenzia ICE individuerà insieme a Wine52.

Le adesioni delle aziende dovranno pervenire entro il 31 agosto tramite il modulo online accessibile a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSezwdt-hlwLUdbh4b8Fmj3fXgfxML3_MkzVgZ9EdDLmO6d8Iw/viewform

Requisiti specifici aziende vino

- Il vino deve avere una DOC, DOCG o IGT coerente con la Regione oggetto dell’Italian Theme (la cantina stessa o il vigneto);
L’azienda deve essere in grado di imbottigliare il vino in private label, in quanto le bottiglie saranno etichettate Wine52. La visibilità dell'azienda sarà garantita dalla pagina dedicata sulla rivista Glug e dalle quelle web della piattaforma;
- L’azienda deve essere in grado di fornire il materiale stampa (testo e immagini) per la rivista Glug come indicato nella sezione “materiale editoriale”;
- Tipologie di vino ammesse: Vini rossi e bianchi, fermi o effervescenti (no rosé)

La fase di selezione si articolerà in più fasi:
  • raccolta dei dati relativi alle aziende candidate tramite il form di adesione
  • prima selezione da parte di Wine52 delle aziende di cui richiedere campioni da provare
  • invio da parte delle aziende selezionate dei campioni alla sede di Wine52 tramite uno spedizioniere proprio o tramite uno spedizioniere indicato da Wine52 (costo della spedizione a carico dell'azienda)
  • selezione da parte di Wine52 attraverso una degustazione di tutti i campioni. La degustazione avviene contemporaneamente in condizioni identiche tra loro per garantire massima imparzialità
  • selezione finale per ciascuna regione a cura di Wine52
  • comunicazione di ammissione alle aziende selezionate tramite lettera di ammissione di Agenzia ICE e invio delle informazioni per la spedizione della merce e per lo sdoganamento dei prodotti
  • Wine52 provvederà ad effettuare ordini di acquisto dall'azienda.
I costi di invio dei campioni sono a carico delle aziende partecipanti.
I costi di sdoganamento e il pagamento dei dazi sono a carico di Wine52

La campagna promozionale avrà inizio nel mese di novembre 2023.

Circolare informativa con le informazioni dettagliatehttps://www.ice.it/it/sites/default/files/inline-files/Circolare%20WINE52_Regolamento.pdf

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1 In Evidenza - 04 ago 2023

Romania Collettiva vino ICE: ITALIAN LOUNGE A RO.WINE

Nell’ambito delle azioni di promozione a favore dei prodotti alimentari italiani in Romania, l'Agenzia ICE organizza una partecipazione collettiva per circa 20 aziende italiane al festival alimentare Ro.Wine, che si svolgerà a Bucarest dal 13 al 15 ottobre 2023.

L’evento, dedicato principalmente al settore vinicolo, ha anche un'area riservata ai prodotti gourmet. L’evento è aperto sia ad un target di visitatori ho.re.ca., GDO, che ad un pubblico consumer. Il giorno 13 ottobre sarà dedicato ai visitatori specializzati.

All’ultima edizione svoltasi a Bucarest dal 12 al 14 maggio 2023 hanno partecipato 167 espositori, di cui 90 esteri (da Italia, Repubblica di Moldavia, Bulgaria, Grecia, Spagna, Stati Uniti, Argentina, Chile, Australia, Nuova Zelanda).
I visitatori sono stati oltre 7.000, tra quelli specializzati e il pubblico interessato.

L'evento è stato visitato dalle principali catene di retail per le quali gli organizzatori hanno predisposto dei tour privati personalizzati, nonché dai gestori di primari ristoranti presenti sul territorio rumeno, chef e sommelier.


Settori interessati
ALIMENTARI E BEVANDE

Costo di adesione:
La quota agevolata di partecipazione è pari a € 500 per postazione.

1 postazione gratuita:
La postazione gratuita, valida esclusivamente per n° 1 postazione, si applica alle imprese che rientrano nelle misure di cui alla Delibera del Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia ICE “Misure straordinarie a sostegno delle imprese dei territori alluvionati dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana”, n. 636/23 del 29/05/2023, e che avranno prodotto idonea auto-certificazione ai sensi del D.lgs. n. 445/2000. (vedi link sotto modalità di adesione)

Scadenza registrazione:
11 agosto 2023

Per maggior informazioni:
https://www.ice.it/it/area-clienti/eventi/dettaglio-evento/2023/C1/021

Modalità di adesione:
https://www.ice.it/it/area-clienti/eventi/dettaglio-evento/2023/C1/021/modalita-adesione

Circolare ICE con dettagli:
https://www.ice.it/it/area-clienti/eventi/dettaglio-evento/2023/C1/021/allegati-generati/pdf-completo

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1 In Evidenza - 04 ago 2023

Pensioni: Anp-Cia Abruzzo si mobilita a sostegno del documento programmatico nazionale

Aumento delle pensioni minime, servizi sociosanitari efficienti, soprattutto nelle aree interne e rurali, urgenza di politiche di sostegno per un invecchiamento attivo, e infine valorizzare il ruolo sociale dell’anziano nella società. Questi i macro-temi dell’incontro svolto da Anp Abruzzo, Associazione Nazionale Pensionati di Cia-Agricoltori italiani con i rappresentanti istituzionali del territorio abruzzese che hanno risposto all’invito, l’onorevole Daniela Torto, il Senatore Michele Fina e la Senatrice Gabriella Di Girolamo. È stato portato sul tavolo del confronto istituzionale il documento programmatico messo a punto dall’Associazione per il Governo e il Parlamento. 

“Le pensioni minime vanno alzate ad almeno 780 euro al mese e, comunque, a un importo non inferiore a quanto indicato dall’Europa riguardo la soglia di povertà”, afferma il Presidente ANP Abruzzo Giuseppe De Blasis. “Oggi i pensionati con un trattamento al minimo, più di 2 milioni e mezzo di persone, non sono nella condizione di soddisfare le esigenze basilari, mentre il perdurare della crisi energetica, l’aumento del costo della vita e l’inflazione rendono difficile la normale sussistenza.”


“Va profondamente riformata la misura Opzione donna”, sostiene Claudio Sarmiento, vicepresidente regionale ANP Abruzzo, “per renderla accessibile ed evitare la ‘punizione’ di un calcolo interamente contributivo degli assegni, già magri, delle lavoratrici. Inoltre, va rilanciata la proposta di legge giacente in Parlamento che affronta il nodo dell’eliminazione dell’integrazione al minimo pensionistico, dove, senza un intervento strutturale, in futuro saranno erogate pensioni che non arriveranno alle trecento euro mensili. Parallelamente, per i giovani si sollecita una vera pensione di garanzia.”



“Manca ancora il riconoscimento dell’attività agricola come lavoro gravoso e usurante”, dichiara Valterio Polucci, vicepresidente ANP Abruzzo. “Ai Coltivatori Diretti è negata la possibilità di attingere ai benefici di legge per anticipare la pensione (APE Social). Occorre anche l’azzeramento dell’IMU sui terreni agricoli per tutti i pensionati ex agricoltori non più iscritti alla previdenza.”


“Sono tutte sfide che dobbiamo vincere adesso”, commenta il Presidente della CIA Abruzzo Nicola Sichetti. “Non abbiamo mai abbandonato queste nostre battaglie finalizzate a rilanciare le aree marginali e interne della nostra Regione. Serve un piano sociosanitario con strutture ambulatoriali, case della salute di prossimità, potenziamento dell’assistenza domiciliare, servizi di telemedicina, reti sociali e di volontariato effettivamente valorizzate. È tempo di rilanciare le occasioni di confronto istituzionale”, continua Sichetti, “Rafforzando l’azione dell’associazione sul territorio lavorando insieme su argomenti come il miglioramento della condizione sociale e la qualità della vita di milioni di anziani anticipando l’appuntamento con la prossima Legge di Bilancio.”


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1 In Evidenza - 04 lug 2023

Gestione responsabile della fauna selvatica: Cia Abruzzo propone modifiche di legge per contenere i danni alle colture

Contenimento degli ungulati per preservare le colture e ristabilire con urgenza una corretta conciliazione fra le esigenze della fauna e quelle dell’agricoltura. Lo ha ribadito Cia Abruzzo in un manifesto inviato alla Prefettura e alla Regione in cui si esaminano una serie di proposte di legge recanti disposizioni in materia di danni provocati dalla fauna selvatica, nello specifico le leggi regionali 10/04 e 10/03 e il Regolamento Regionale 1/2017. 


L'incremento e la conseguente presenza di animali selvatici nei campi rappresentano una sfida significativa per gli agricoltori locali, che subiscono perdite economiche e difficoltà nell'esercizio delle proprie attività.


La Cia ritiene che sia possibile affrontare questa sfida attraverso l'adozione di buone pratiche e misure preventive, promuovendo un equilibrio sostenibile tra la conservazione della fauna selvatica e la protezione delle colture.


“Nell’anno in corso, già funestato dalle forti ed incessanti piogge, in prossimità delle trebbiature e dei raccolti estivi, la situazione sta letteralmente precipitando e molte aziende sono già al collasso, al punto da mettere in discussione la propria sussistenza”, ha affermato il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “Come Cia non possiamo assistere inermi di fronte ad una tale emergenza e per questo che abbiamo analizzato attentamente gli atti e la normativa inerente alla gestione della fauna selvatica nella regione Abruzzo, per meglio comprendere le criticità che hanno portato a questo stato di fatto di pura e vera emergenza regionale. Dall’analisi dei documenti abbiamo elaborato una serie di proposte dove è assolutamente necessario intervenire per gestire correttamente l’emergenza”.


Di seguito le proposte di Cia:
1- mettere a rotazione almeno settimanalmente le squadre di Atc sul territorio contribuendo così alla riduzione della presenza della specie e quindi dei danni. Lo stesso principio vale anche per la caccia di selezione, i cacciatori devono ruotare liberamente su tutto il territorio vocato e non, per ottenere dei risultati concreti senza essere legati alla squadra che opera nella zona di caccia al cinghiale loro assegnata.
2- rivedere gli aspetti normativi legati al risarcimento danni prodotti dalla fauna selvatica. La legge regionale, al contrario della legge quadro nazionale per il ristoro dei danni alle colture agricole, non prevede competenze a carico degli Atc che non hanno alcun interesse a gestire correttamente la fauna selvatica se i danni li paga la regione e non gravano sui propri bilanci. Tra l’altro con il ristoro dei danni a carico degli Atc il “de minimis” non si applica tutto a vantaggio del mondo agricolo. 
3- modifica alla norma sull’elezione del presidente degli Atc
4- modifica della legge regionale, portando in capo alla polizia Provinciale e al Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, l’organizzazione delle attività gestionali del controllo e il coordinamento dei selecontrollori/bioregolatori.


Importante anche il contenimento del lupo, la cui presenza è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi anni causando danni alle attività zootecniche del territorio. Sono necessarie misure efficaci e sostenibili, tra cui:
1- monitoraggio continuo della quantità di lupi presenti, usando metodi scientifici e non empirici, per valutare lo stato della specie e le sue interazioni con le attività umane presenti sul territorio e, se necessario, autorizzare interventi di controllo mirati al ripristino del giusto equilibrio specie/territorio;
2- azione di prevenzione e riduzione dei conflitti tra il lupo e gli allevatori, concedendo gratuitamente strumenti di prevenzione dei danni come le recinzioni elettrificate, i cani da guardiania e i dissuasori acustici o luminosi, nonché la formazione degli allevatori;
3- risarcimento congruo e tempestivo dei danni causati dal lupo alle produzioni zootecniche, usando fondi pubblici o assicurativi, e garantendo una procedura trasparente e semplificata per le denunce dei danni da parte degli allevatori;
4- maggiore condivisione tra le diverse amministrazioni competenti sul territorio (Regioni, Province, Parchi nazionali, Riserve e Parchi regionali) per garantire una gestione coordinata e omogenea del lupo a livello regionale.


“Un altro aspetto che ci preme sottolineare è quello degli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica che annualmente vedono coinvolti gli automobilisti abruzzesi e che sono sempre più in aumento”, sostiene Sichetti, “Così come sono in aumento gli ungulati e i lupi che vagano liberamente per i centri cittadini della Regione mettendo a repentaglio la sicurezza soprattutto dei bambini, delle donne, degli anziani, e seminando terrore nella popolazione. 


Questa situazione non è più sopportabile, occorre agire immediatamente per ripristinare il giusto equilibrio tra le specie e il territorio. Se le nostre proposte non saranno ascoltate non esiteremo a scendere in piazza chiamando a raccolta tutto il mondo agricolo e la società civile sensibile al problema”, conclude il Presidente regionale.

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1 In Evidenza - 07 lug 2023

Calo delle imprese agricole in Abruzzo nel primo trimestre del 2023

Nel primo trimestre del 2023, l'Abruzzo ha registrato un preoccupante calo del numero di imprese attive nel territorio. I dati evidenziano un calo dello 0,36% con 337 aziende agricole in meno. Non sembra arrestarsi il trend che Cia Chieti-Pescara aveva già segnalato lo scorso febbraio riportando i dati del 2022, anch’esso chiuso in negativo con il -1,02% di aziende in agricoltura registrate, una diminuzione netta di 431 unità.


La differenza delle imprese agricole rappresenta una tendenza allarmante per il settore primario d’Abruzzo, regione che ha sempre avuto un ruolo di primo piano nell'agricoltura e nell'allevamento, contribuendo significativamente all'economia regionale.


Il presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, ha espresso profonda preoccupazione riguardo la situazione, "Il settore agricolo riveste un'importanza strategica per l'Abruzzo, sia dal punto di vista economico che ambientale. Il calo delle imprese agricole è un segnale allarmante che richiede una riflessione seria e un'azione immediata da parte delle istituzioni e degli attori del settore”, ha dichiarato in un commento. 


Ad essere più colpita è la provincia di Chieti che registra -157 aziende agricole solo nei primi tre mesi dell’anno.


Il presidente Bomba ha sottolineato l'importanza di supportare gli agricoltori abruzzesi e di creare le condizioni favorevoli per la crescita e la sostenibilità dell'agricoltura regionale, "Dobbiamo lavorare per creare un ambiente che promuova l'imprenditorialità agricola, investendo in infrastrutture, formazione e innovazione. Inoltre, dobbiamo favorire l'accesso al credito e semplificare le procedure burocratiche, al fine di incentivare la creazione di nuove imprese agricole e sostenere quelle esistenti”, ha affermato, “Solo attraverso un impegno collettivo possiamo invertire questa tendenza negativa e garantire la prosperità delle imprese agricole e dell'intera regione”.


A preoccupare sono anche le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime utilizzate in agricoltura, come i combustibili, i fertilizzanti ei mangimi, che possono influenzare i costi di produzione e, di conseguenza, i prezzi dei prodotti agricoli. “Gli sbalzi di mercato per i prezzi dei prodotti agricoli possono causare incertezza e rischi per gli agricoltori e possono influenzare la loro redditività e sostenibilità. Per affrontare questa sfida, sono necessarie strategie e politiche adeguate, come l'implementazione di strumenti di gestione del rischio, una cooperazione e un coordinamento più stretti tra gli attori del settore agricolo”, sostiene il Presidente provinciale della confederazione.


Importante lo sfruttamento dei fondi europei che non sempre vengono utilizzati appieno. “Complessità burocratica, mancanza di consapevolezza, risorse limitate devono lasciare il posto a semplificazioni per l’accesso ai bandi, sburocratizzazione delle procedure e stimolo alla competitività e all’innovazione favorendo così l’accesso ai finanziamenti. L'agricoltura è un settore chiave per l'occupazione e lo sviluppo delle aree rurali. Sfruttare appieno i fondi europei può aiutare le regioni a creare posti di lavoro nel settore agricolo e nelle attività correlate, favorendo l'attrazione di giovani imprenditori”, conclude Bomba.

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1 In Evidenza - 16 giu 2023

La peronospora colpisce i vigneti abruzzesi: Cia Abruzzo sollecita azioni da parte della Regione

La Cia Abruzzo ha espresso profonda preoccupazione per l'attacco diffuso di peronospora che sta colpendo i vigneti abruzzesi, soprattutto quelli in provincia di Chieti con una perdita di circa il 50 per cento in termini di produzione. Se ne è discusso nel corso dell’ultimo Tavolo Verde regionale dopo l’allarme lanciato dalle associazioni di categoria in seguito alle piogge prolungate del mese di maggio che ha favorito il proliferare della malattia e impedito i trattamenti dei vigneti. L’Abruzzo, rinomato per la sua produzione di vini di qualità, sta affrontando una sfida senza precedenti, mettendo a rischio l'economia e la sostenibilità degli agricoltori locali.


La peronospora, una malattia fungina che colpisce le piante di vite, può causare gravi danni alla produzione di uva, compromettendo la quantità del raccolto. Questo fenomeno ha creato una situazione di emergenza per il settore, che si trova ad affrontare una possibile identificazione delle rese e un impatto negativo sulle loro attività.


Per Cia è urgente adottare misure tempestive e adeguate per affrontare questa grave situazione. È necessaria una risposta immediata da parte delle autorità competenti per supportare gli agricoltori nella lotta contro la peronospora e mitigarne gli effetti sull'economia regionale.


Tra le richieste avanzate da Cia Abruzzo vi è l'istituzione di un fondo di sostegno per gli agricoltori colpiti dalla peronospora, al fine di fornire loro un aiuto economico per affrontare le spese di trattamenti fitosanitari e di ripristino dei vigneti danneggiati. 


“Il 2024 sarà un anno critico, l’attivazione di una linea di credito è fondamentale”, sostiene il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “Ovviamente questo sarebbe uno strumento in più, da aggiungere ad altre misure che si possono mettere in campo, come il riconoscimento dello stato di calamità naturale”. 

Lo stato di calamità viene richiesto da comuni, province o regioni e deve essere approvato dal ministero dell’Agricoltura. Riguarda infatti in modo specifico il settore agricolo, per far fronte ai danni causati, appunto, dalle calamità naturali, andando a garantire l’accesso a fondi di ricostruzione, rimborsi o agevolazioni fiscali.


Inoltre, con la delibera dello stato di calamità si attiva anche il fondo di solidarietà nazionale, che comporta la sospensione delle rate dei mutui e del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico delle imprese agricole danneggiate.


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