News in evidenza

1 In Evidenza - 05 set 2025

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere le imprese agricole che intendono innovare, migliorare la produttività e adottare soluzioni sostenibili, rafforzando così la competitività del settore.

Dotazione finanziaria e soglie di investimento

Il bando dispone di 15 milioni di euro, così ripartiti:

  • € 7,5 milioni per progetti fino a € 200.000

  • € 7,5 milioni per progetti oltre € 200.000

Sono ammissibili investimenti con:

  • importo minimo: € 20.000

  • importo massimo: € 3.000.000 (le eccedenze non vengono finanziate)

Intensità del sostegno

Il contributo base è pari al 50% delle spese ammissibili, con importanti maggiorazioni nei casi previsti:

  • 80% per giovani agricoltori (≤ 40 anni, insediati da non più di 5 anni)

  • 60% per aziende ubicate in zone montane, ZVN o aree Natura 2000

  • 80% per investimenti ambientali e in energia rinnovabile (es. riduzione inquinanti, efficientamento energetico, sistemi di irrigazione con risparmio idrico)

  • 60% per aziende biologiche (in fase di conversione o mantenimento)

È inoltre possibile combinare il contributo con il prestito Fi.R.A. a tasso zero, così da ridurre ulteriormente il fabbisogno finanziario.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

Imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.), singoli o associati.

Requisiti principali:

  • Iscrizione alla CCIAA con Partita IVA agricola

  • Fascicolo Aziendale aggiornato e validato

  • Dimensione economica ≥ € 15.000 PS (≥ € 10.000 per aziende in montagna o aree svantaggiate)

  • Disponibilità giuridica dei terreni (proprietà, usufrutto o affitto ≥ 9 anni)

  • Realizzazione degli investimenti nel territorio abruzzese

Tipologie di investimenti ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edilizie e infrastrutturali: fabbricati produttivi, serre, invasi idrici, stoccaggi, impianti per autoconsumo, bonifica amianto

  • Macchinari e attrezzature: destinati a produzione, trasformazione, commercializzazione, agricoltura di precisione

  • Software e brevetti legati al ciclo produttivo

  • Spese tecniche: fino al 4% del costo totale (8% in caso di opere edili)

  • Investimenti irrigui: ammessi solo se garantiscono un effettivo risparmio idrico, con sistemi di misurazione e nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE

Scadenza

Le domande devono essere presentate entro il 19 dicembre 2025.


Per maggiori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 02 set 2025

Danni da fauna selvatica: CIA Abruzzo contesta la nuova procedura regionale e chiede un confronto immediato

CIA Abruzzo esprime profonda preoccupazione per la Delibera Regionale n. 516 del 5 agosto 2025, con cui la Regione ha approvato le nuove modalità operative per la concessione dei contributi per i danni da fauna selvatica.

In rappresentanza di centinaia di aziende agricole e zootecniche, la CIA Abruzzo denuncia l’impraticabilità delle procedure previste e chiede la sospensione immediata del provvedimento, accompagnata dalla convocazione urgente di un tavolo tecnico con le Organizzazioni Professionali Agricole.

“Pur riconoscendo il principio di garantire trasparenza e regole chiare”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “le nuove modalità operative rischiano di trasformarsi in un ostacolo insormontabile per le aziende, già duramente provate dai danni crescenti causati dalla fauna selvatica”.

Tra le criticità segnalate:

  • Oneri procedurali insostenibili e tempi irrealistici, che paralizzano l’attività agricola e rendono difficile presentare domanda;

  • Meccanismi di accertamento iniqui, che espongono le aziende al rischio di sotto-indennizzo, soprattutto per i danni di entità ridotta;

  • Aleatorietà del risarcimento, subordinato alla disponibilità di fondi e privo di un fondo regionale dedicato e adeguatamente finanziato.

Per questo la CIA Abruzzo chiede:

  1. La sospensione della delibera dal 1° settembre 2025;

  2. La riscrittura condivisa delle procedure con le rappresentanze agricole;

  3. L’istituzione di un fondo regionale certo e adeguato;

  4. Il riconoscimento di un risarcimento integrale (100%) dei danni accertati, a tutela del ruolo economico e sociale degli agricoltori.

“Gli agricoltori e gli allevatori non possono essere lasciati soli davanti a un problema che mina la sostenibilità delle imprese e l’equilibrio del territorio”, conclude Sichetti, “Serve una risposta immediata, concreta e condivisa”.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 02 set 2025

Gaza: Cia, fermare la guerra e la carestia in atto

È inaccettabile usare la fame come arma di guerra. Anche l’Onu certifica che a Gaza è in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della Global Sumud Flotilla.   


“L’accesso al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti -dice il presidente nazionale Cristiano Fini-. Come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la Striscia. Migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali”. Adesso, continua Fini, “auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perché non è tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”. 

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 01 set 2025

CIA Abruzzo: “Agricoltura al primo posto per imprenditori over 70. Urgente investire su giovani"

L’agricoltura è il settore più colpito dall’invecchiamento imprenditoriale in Italia. Quasi un titolare su tre (28,3%) ha oltre 70 anni e più di due su tre superano i 55 anni. In Abruzzo, la situazione è ancora più marcata: secondo i dati Unioncamere e InfoCamere, il 14% delle aziende agricole è guidato da over 70, mentre i giovani sotto i 25 anni sono appena 330 su oltre 44.000 imprese.

Un fenomeno che si inserisce in un quadro di forte riduzione strutturale: dal 2010 al 2025 hanno chiuso i battenti 182.424 imprese agricole in Italia, pari a una contrazione del 21%, con oltre 200mila imprese individuali scomparse. In Abruzzo, la provincia di Chieti figura tra le più colpite a livello nazionale, con il 17,6% di over 70 tra i titolari e un incremento di quasi 5 punti percentuali in dieci anni.

“Il settore agricolo resiste, ma senza ricambio generazionale rischia di non avere futuro”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “Non possiamo permettere che il peso delle aziende resti sulle spalle di una classe imprenditoriale che invecchia, senza garantire ai giovani opportunità reali di ingresso”.

Il problema è strutturale: solo il 9% delle aziende italiane è oggi condotto da under 40. Le difficoltà di accesso al credito, i costi di avviamento elevati e la burocrazia scoraggiano i giovani. “Occorre un piano straordinario che metta al centro i giovani agricoltori, sostenendoli con incentivi fiscali, formazione, digitalizzazione, innovazione tecnologica e transizione ecologica”, prosegue Sichetti, “Bisogna offrire strumenti moderni che rendano l’agricoltura non solo tradizione, ma un settore competitivo, sostenibile e redditizio”.

L’innovazione è la chiave per rendere l’agricoltura attrattiva: agricoltura di precisione, uso di droni e sensori, energie rinnovabili, gestione digitale delle aziende e pratiche sostenibili possono rappresentare il vero motore del ricambio generazionale. “La formazione dei giovani e il loro coinvolgimento nei programmi di ricerca e sviluppo devono diventare una priorità. È l’unico modo per trasformare l’invecchiamento in un’opportunità di rinnovamento”, conclude il Presidente della Confederazione.

A ribadire l’urgenza di interventi concreti arriva anche la voce dei giovani: Diego Pasqualone, Presidente Agia Abruzzo, sottolinea come “gli istituti di credito abbiano una responsabilità fondamentale in questa fase. Senza un reale sostegno finanziario i giovani restano fuori dall’agricoltura, nonostante entusiasmo e idee innovative. Servono strumenti di accesso al credito semplici, veloci e sostenibili, perché solo così possiamo trasformare la voglia di impresa delle nuove generazioni in aziende solide e capaci di competere”.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 25 ago 2025

Olio d’Abruzzo: qualità e valore crescono, mentre i produttori guardano con fiducia alla nuova annata

L’olivicoltura abruzzese conferma il suo ruolo strategico nello scenario nazionale, pur registrando per la campagna 2024/2025 un calo produttivo significativo. Secondo le elaborazioni ISMEA, l’Abruzzo ha prodotto 6.288 tonnellate di olio, in flessione del -24% rispetto al 2023 e del -21% rispetto alla media delle ultime quattro campagne, un dato più pesante rispetto alla media nazionale (-15%). La causa principale è la fisiologica annata di scarica, aggravata dalle difficoltà climatiche che hanno penalizzato le regioni del Sud.

La provincia di Chieti rimane il cuore della produzione regionale con 3,1 milioni di kg di olio, circa il 50% del totale, seguita da Pescara (25%), Teramo (23%) e L’Aquila (2%).

Nonostante i volumi in calo, la qualità degli oli abruzzesi è rimasta elevata. Le due DOP regionali, Aprutino Pescarese e Colline Teatine, hanno raggiunto nel 2025 quotazioni record di 12 €/kg, tra le più alte d’Italia, confermando il valore e l’identità dei prodotti locali.

Un passo decisivo per la valorizzazione del comparto è l’istituzione della nuova Indicazione Geografica Protetta “Olio d’Abruzzo”, fortemente voluta da CIA Agricoltori Italiani Abruzzo e approvata con parere favorevole dalla Regione (Determinazione n. 19/140 del 12 giugno 2024, pubblicata sul BURA n. 26 del 3 luglio 2024). L’IGP, ora in attesa del riconoscimento ministeriale, definisce standard di qualità elevati e promette ricadute positive sul reddito dei produttori locali.

“Il calo produttivo era in parte atteso, ma non deve oscurare la forza del nostro olio”, commenta Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo. “I valori record raggiunti sul mercato testimoniano la qualità, l’identità territoriale e l’impegno dei nostri produttori. Guardando al prossimo raccolto, tra circa un mese, le previsioni sono molto positive: la sanità del prodotto è ottima e ci attendiamo una raccolta in linea con le annate di carica. Questa prospettiva ci dà fiducia e conferma il grande potenziale dell’olivicoltura abruzzese. Allo stesso tempo, l’avanzamento dell’IGP Olio d’Abruzzo rappresenta un’opportunità concreta per valorizzare le produzioni locali, aumentare il reddito dei nostri olivicoltori e generare benefici anche sul paesaggio e sul turismo.”

Nonostante la riduzione dei volumi, l’olivicoltura resta un pilastro dell’agroalimentare abruzzese. Per CIA Abruzzo, la crescita dei prezzi, il riconoscimento delle DOP e l’IGP indicano chiaramente la strada da seguire: puntare su qualità, distintività e sostenibilità per consolidare la presenza dell’Abruzzo sui mercati nazionali e internazionali.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 18 ago 2025

Al via la vendemmia 2025 in Abruzzo: qualità alta, ma pesano giacenze e mercati in calo

È partita in Abruzzo la vendemmia 2025, anticipata in molte zone per le varietà bianche e precoci a causa del caldo di inizio stagione. I vignaioli sono già al lavoro tra la Costa dei Trabocchi, le colline teatine, la Valle Peligna e il Teramano. Le prospettive in campagna sono incoraggianti: le rese risultano regolari, lo stato sanitario delle uve è ottimo e, dopo due annate complesse, la produzione appare in ripresa, con aspettative qualitative molto alte.

L’improvviso downburst del 3 agosto caratterizzato da forte vento e grandine ha però colpito a macchia di leopardo diverse aree vitate, dalla costa al Chietino interno fino al Pescarese. A Fossacesia, in particolare, alcuni vigneti hanno subito danni nei filari più esposti.

Il Trebbiano e il Pecorino hanno già raggiunto un equilibrio ideale tra zuccheri e acidità, offrendo le basi per vini freschi e aromatici. Il Montepulciano, più tardivo, sta beneficiando delle escursioni termiche tra giorno e notte, condizione che favorisce maturazione fenolica e complessità aromatica. Nel complesso, il vigneto Abruzzo si presenta in buona salute e pronto a confermare l’identità territoriale che da sempre contraddistingue i suoi vini.

Accanto alle buone notizie in campagna, rimane però l’incertezza legata al mercato. Le cantine devono fare i conti con giacenze elevate, consumi interni stagnanti e un rallentamento delle esportazioni. A ciò si aggiungono le preoccupazioni per i dazi statunitensi, che rischiano di pesare ulteriormente sull’export abruzzese. Per affrontare la situazione, la Regione ha scelto di introdurre un blocco temporaneo della produzione, una misura straordinaria volta a riequilibrare il rapporto tra domanda e offerta e a contenere le eccedenze.

“L’annata 2025 ci consegna un quadro incoraggiante sul piano qualitativo”, commenta Nicola Sichetti, presidente di Cia Abruzzo, “Dopo anni difficili, i nostri vigneti hanno reagito bene e la vendemmia promette vini di grande identità. Tuttavia, non possiamo ignorare i segnali che arrivano dal mercato: consumi fermi, esportazioni rallentate e dazi ci obbligano a ragionare su un modello produttivo più equilibrato, che metta al centro la qualità e il valore del nostro vino. Il blocco temporaneo della produzione deciso dalla Regione va proprio in questa direzione: tutelare i produttori e il giusto rapporto tra domanda e offerta”.

La vendemmia proseguirà a più riprese fino a ottobre, con l’auspicio che il mese in corso non riservi altri eventi climatici estremi. 


Visualizza Allegato
News Cia Abruzzo

2 In Evidenza - 13 gen 2024

Rischio di stop al gasolio agricolo agevolato in Italia: allarme che segue l'esempio tedesco, preoccupazione di Cia

In seguito all'implementazione della decisione tedesca di interrompere gli incentivi fiscali sul gasolio agricolo, Cia Chieti-Pescara esprime profonda preoccupazione riguardo al rischio di adottare una misura simile in Italia.


Il gasolio agricolo agevolato, nonostante la sua importanza cruciale per il settore agricolo italiano, ha subito negli ultimi tempi incrementi vertiginosi che hanno inciso pesantemente sul bilancio delle aziende agricole. Questo sostegno è stato fondamentale per garantire un costo del carburante più accessibile agli agricoltori, ma la recente escalation dei prezzi mette a rischio la sostenibilità economica delle imprese agricole.


"La decisione della Germania di interrompere gli incentivi fiscali sul gasolio agricolo ha sollevato una seria preoccupazione nel nostro settore. Tale misura minaccia la stabilità economica delle aziende agricole, già sotto pressione per vari fattori, tra cui le sfide climatiche e la crescente competitività a livello globale”, commenta il Presidente Cia provinciale, Domenico Bomba


Per ora l’Italia non sembra essere coinvolta dal provvedimento ma, stando alla normativa vigente, le agevolazioni per il gasolio agricolo potrebbero presto scomparire. Infatti, come previsto dall'Art. 68 della Legge 221/2015, il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (Cite) redige una lista dei sussidi caratterizzati da un impatto dannoso (Sad) o favorevole sull’ambiente, tra i quali compaiono i contributi legati al gasolio agricolo. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede, nel capitolo REPowerEU, una revisione dei sussidi ambientalmente dannosi a partire dal 2026: quindi anche in Italia sarà probabile un ridimensionamento del gasolio agricolo agevolato, con il pretesto di contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’economia verde. 


Bomba continua sottolineando l'importanza di un dialogo costruttivo tra il governo italiano e i rappresentanti del settore agricolo, "È fondamentale che il governo ascolti le preoccupazioni del settore. Il gasolio agricolo agevolato è un elemento chiave per la nostra competitività e un provvedimento del genere rischierebbe di produrre solo abbandono dell’agricoltura e nessun beneficio. Rendere sostenibile l’agricoltura significa incentivarla con sgravi fiscali che interessano gli agricoltori e non eliminarli".


Visualizza Allegato





1 CAA - Info Assistenza Tecnica - 14 dic 2023

CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI PRESTITI AGRARI A MEDIO TERMINE (5 ANNI) A TASSO ZERO

Per l’anno 2023, le sole imprese possono dimostrare oggettivamente di aver subito una riduzione della produzione, di almeno il 30% rispetto al 2022 mediante la Dichiarazione di vendemmia e di produzione 2023: - (per le imprese di produzione): totale colonna 3 quadro “C” (Dati relativi alla raccolta delle uve); - (per le imprese di trasformazione): totale (bianco + rosso) del quadro “G” (Dati relativi alle operazioni di vinificazioni

SOGGETTI BENEFICIARI Possono beneficiare dell’aiuto esclusivamente le imprese agricole di produzione e quelle produzione e/o trasformazione di cui all’art. 2135 del Codice civile, in forma singola o associata, che possano dimostrare di aver subito un danno alla produzione o al fatturato nell’anno 2023, attive ed aventi sede operativa in Abruzzo al momento di presentazione della domanda di aiuto. Le imprese devono inoltre operare su terreni che ricadono prevalentemente nel territorio regionale; devono essere in possesso di partita IVA, dell’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera competente e del fascicolo aziendale appositamente costituito. Essere iscritti all’INPS - sezione Agricoltura, ovvero aver presentato istanza di iscrizione all’INPS – sezione Agricoltura;

CARATTERISTICHE DEL PRESTITO Il valore nominale del prestito può essere di € 5.000,00 o di € 10.000,00 per le imprese agricole singole e di € 15.000,00 per quelle associate e per le società di trasformazione. La durata del prestito è di cinque anni, con due anni di preammortamento. Gli oneri finanziari sul prestito sono azzerati mediante la concessione di un contributo in regime di “de minimis”, nei limiti del massimale disponibile in capo al richiedente.

MODALITA’ DI AMMORTAMENTO durata per la restituzione della sola quota capitale: 60 mesi; di cui preammortamento: 24 mesi; rateo rimborso: semestrale costante posticipato.

SOGGETTI ESCLUSI Non possono accedere al credito agrario le imprese agricole: a. Con esposizioni classificate come “sofferenze” ai sensi della disciplina bancaria; b. Che presentano, nei confronti delle banche, esposizioni classificate come “inadempienze probabili” o “scadute” o “sconfinamenti deteriorati” ai sensi del paragrafo 2, parte B della circolare n. 272 del 30 luglio 2008 della Banca d’Italia e successive modificazioni ed integrazioni; c. Che hanno a carico protesti, procedure esecutive o iscrizioni pregiudizievoli.

AGEVOLAZIONI il prestito è concesso a tasso zero per l’intera sua durata.

PROCEDURA DI INOLTRO DOMANDE: Per presentare la domanda è necessario essere in possesso dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di livello uguale o superiore al 2, riconducibile al legale rappresentante. La domanda a valere sul presente Avviso può essere presentata esclusivamente attraverso la piattaforma digitale sportello, raggiungibile dal sito web https://sportello.regione.abruzzo.it/ selezionando l’apposita voce (“CATALOGO SERVIZI”, poi “Sportello Agricoltura e Pesca” e infine scegliendo la voce “Avviso Piccolo Prestito Agrario”).

L’autenticazione tramite SPID equivale alla sottoscrizione della domanda. La piattaforma digitale Sportello, per la compilazione on line della Domanda di Ammissione, sarà accessibile a partire dalle ore 12:00 del 16 Dicembre 2023 e fino alle ore 12:00 del 22 Dicembre 2023

È possibile inviare una nuova domanda che annulla la precedente entro i termini di validità dell’Avviso. In caso di più domande presentate dalla stessa impresa viene presa in considerazione l’ultima domanda inviata. La nuova domanda assume un nuovo ordine di arrivo e un nuovo numero progressivo di trasmissione. Una volta chiusa la procedura di presentazione della domanda come sopra descritta, non è possibile apportare modifiche e/o integrazioni.

Occorrono come documentazione:
- Dichiarazione di vendemmia e produzione annualità 2022 e 2023
- Coordinate bancarie
- Documento identità

Per i beneficiari ammessi e finanziati, la pubblicazione della graduatoria ha valore di atto di concessione del beneficio, senza necessità di ulteriore comunicazione, né di conferma da parte del beneficiario stesso della volontà di accettare il contributo e determina il diritto all’erogazione con le modalità indicate nel presente

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 05 dic 2023

Agriturismi di Turismo Verde Abruzzo collaborano per garantire sicurezza alimentare: incontro con i N.A.S. a Pescara

Gli agriturismi affiliati all'Associazione Turismo Verde Abruzzo si sono riuniti presso la sede della CIA Abruzzo a Pescara per un incontro informativo cruciale con i N.A.S. (Nuclei Antisofisticazione e Sanità).


L'iniziativa, promossa dalla Presidente dell'Associazione Turismo Verde Abruzzo, Domenica Trovarelli, e supportata dal Direttore della CIA Abruzzo, Mariano Nozzi, ha offerto l’occasione per approfondire le regole e le procedure che regolamentano i controlli alimentari, promuovendo la massima trasparenza e sicurezza nella filiera agrituristica.


Durante l'incontro, sono stati esaminati i protocolli più recenti e le best practice per garantire la conformità normativa, rafforzando ulteriormente l'impegno collettivo degli agriturismi ad assicurare la qualità e la sicurezza dei prodotti offerti ai consumatori.


"Questo incontro tra gli agriturismi e i N.A.S. è importante per rafforzare la cultura del rispetto delle regole e lavorare in sicurezza, elevando, nel contempo, gli standard nel settore agrituristico e della gastronomia rurale", ha dichiarato con entusiasmo la Presidente Trovarelli, "Ci impegniamo a garantire esperienze autentiche e sicure ai nostri visitatori, sostenendo al contempo la legalità e la qualità."


L'obiettivo dell'incontro è stato anche promuovere la concezione del controllo come verifica di azioni e procedure, anziché come un momento vessatorio da temere. In linea con questo principio, Turismo Verde Abruzzo intende organizzare incontri simili anche con enti come le Asl e gli ispettorati del lavoro.


Il Direttore Mariano Nozzi ha sottolineato l'importanza della collaborazione e ha elogiato gli sforzi congiunti nel creare un ambiente in cui gli agriturismi possano prosperare rispettando rigorosamente le norme vigenti.


Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 05 dic 2023

Forum Olivicolo di Cia Chieti-Pescara: esperti e relatori illuminano il settore a Città Sant’Angelo

Nella mattinata odierna, presso il Mood Hotel a Città Sant'Angelo, si è tenuto con grande successo il primo Forum Olivicolo organizzato da Cia-Chieti Pescara con il patrocinio dell'Accademia Nazionale dell'Olivo e dell'Olio. L'evento ha rappresentato un momento di eccellenza per il settore olivicolo, riunendo esperti, agricoltori, e appassionati interessati ad esplorare le nuove frontiere dell'olivicoltura nella regione.


Dopo i saluti istituzionali del direttore Cia Chieti-Pescara, Alfonso Ottaviano, il sindaco di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, del Presidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara, Gennaro Strever e del Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, ha aperto il lavoro il Presidente provinciale Domenico Bomba con il suo discorso inaugurale, “Lo slogan scelto per questo convegno, "guardiamo al futuro, con radici profonde", riflette appieno lo spirito dell’iniziativa. La giornata di oggi non solo ci consente di aggiornarci su nuove tecniche e conoscenze, ma funge anche da ponte per la condivisione di esperienze e la costruzione di rapporti solidi, elementi chiave nella crescita e nello sviluppo dell’agricoltura e nello specifico della comunità olivicola”, ha esordito. 


Il Forum ha offerto un palcoscenico ai principali esperti e relatori del settore olivicolo, che hanno condiviso conoscenze, esperienze e prospettive sulle sfide e le opportunità che caratterizzano l'olivicoltura moderna. Moderate dal giornalista Enrico Giancristoforo, le presentazioni hanno spaziato dalla gestione sostenibile delle coltivazioni all'applicazione di tecnologie innovative nella produzione di olio d'oliva, fornendo visioni e strumenti preziosi per affrontare le dinamiche in evoluzione del mercato. 


Riccardo Gucci, Presidente dell’Accademia nazionale dell’Olivo e dell’Olio ha presentato i punti di forza e di crisi del settore, in particolare della varietà più produttiva, il leccino. Parola poi a Errico Maria Lodolini, Professore associato dell’Università Politecnica delle Marche che ha sottolineato l’importanza del recupero degli oliveti tradizionali e della coltivazione dell’olivo con varietà locali. Dario Ricci, Coordinatore Tecnico OP, Cooperativa CAPO di Pianella ha presentato il progetto della Macrofiliera Innovaolio. A seguire intervento di Pietro Di Paolo, Coordinatore comitato promotore IGP Abruzzo Olio, con cui Cia collabora fianco a fianco per lo sviluppo del settore olivicolo in Abruzzo, specialmente per l’idea di istituire l’IGP dell’olio extravergine d’oliva abruzzese. Un progetto ambizioso, avviato già da tempo, che mira a rilanciare la produzione e la vendita sul territorio regionale, promuovendo la collaborazione e l'integrazione. Dati recenti evidenziano che l'Abruzzo è la quinta regione in Italia per produzione olivicola, con 530 frantoi e una produzione di oltre 250mila quintali di olio, di cui, quasi il 50% si concentra nella provincia di Chieti, mentre l’altra metà della produzione è ripartita nelle città di Pescara (30%), Teramo (16%) e l’Aquila (4%). L'istituzione di un'IGP abruzzese può conferire un valore aggiunto al settore, garantendo che tutte le fasi della filiera siano effettuate in Abruzzo, con benefici economici e paesaggistici. 


Tommaso Visco, Responsabile ufficio Promozione delle filiere in ambito sviluppo rurale e programmi OP della Regione Abruzzo ha illustrato le attività della Regione per la valorizzazione della filiera olivicola e a supporto delle Organizzazioni di Produttori del comparto. 

"L'istituzione del marchio Igp è vicino, ma sarà solo un punto di partenza, dobbiamo valorizzare la nostra terra e supportare in maniera strategica la produzione di olio”, ha affermato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, “Abbiamo da poco emanato un bando specifico per i frantoi per l'ammodernamento degli impianti di trasformazione, stoccaggio e confezionamento dell’olio extravergine di oliva, con l'obiettivo di migliorare la sostenibilità del processo produttivo”. 


Conclusioni affidate a Gennaro Sicolo, vice Presidente Cia Agricoltori Italiani e Presidente Cia Puglia, “Uno degli obiettivi primari della nostra organizzazione è la diffusione della cultura dell’olio evo che deve servire a raccontare la bellezza e lo sforzo produttivo dei nostri territori, oltre che a far conoscere le ca- ratteristiche organolettiche e salutistiche, la sostenibilità dell’alimento principe della Dieta Mediterranea”.

Il Forum ha offerto anche l'opportunità per un dialogo aperto e costruttivo, incoraggiando lo scambio di idee tra i partecipanti. 


Il Forum Olivicola della CIA Chieti Pescara è stato un passo significativo verso la costruzione di una comunità olivicola resilientemente connessa e orientata al futuro.


Visualizza Allegato





2 In Evidenza - 04 dic 2023

Cia-Chieti Pescara rivoluziona la comunicazione aziendale: costi telefonici abbattuti del 50% con Zoom

Nel panorama sempre più competitivo delle comunicazioni aziendali, Cia-Chieti Pescara, attraverso l'adozione di Zoom Phone, è riuscita a ridurre i costi della telefonia del 50%, segnando un importante passo avanti nell'efficienza operativa e nella gestione delle risorse.


Semplicità di installazione e utilizzo, qualità e sostenibilità economica le skills che hanno avvicinato Cia a Zoom diventando una delle 3 best practice italiane di Zoom. La flessibilità e la scalabilità offerte dalla piattaforma hanno reso possibile non solo migliorare la qualità delle comunicazioni interne ed esterne ma anche ridurre i costi associati a tali servizi. 


Momento chiave di tale trasformazione è stato il periodo del Covid, quando si valutavano le prime applicazioni di videoconferenze. “Dopo le prime esperienze nell’ambito delle attività di videoconferenza, che sono state molto positive per le nostre persone sul territorio, Zoom ci ha aperto un mondo, che abbiamo cominciato a esplorare e approfondire, a cominciare dalla chat interna, affidata in precedenza a Skype, e dalla telefonia”,  spiega Alfonso Ottaviano, Direttore Cia Chieti-Pescara, “In seguito il test di Zoom Phone è stato subito performante e il sistema ci ha colpito per la sua semplicità d’uso e di gestione”. 


Cia ha distribuito un telefono cellulare aziendale a tutti i dipendenti, equipaggiandoli con la app di Zoom Phone. Ciò ha permesso di dismettere tutti i telefoni fissi aziendali offrendo così più flessibilità a chi lavora, mentre grazie alla chat interna gli operatori possono fare meno telefonate e utilizzare maggiormente la comunicazione scritta. La app è stata distribuita agli utenti in modo automatico e si è rivelata performante e affidabile.


Un altro tassello del potenziamento dei servizi di Cia verso gli utenti con il digitale riguarda l’utilizzo delle Zoom Room, sale di videoconferenza allestite in circa 20 sedi Cia in tutta Italia. Queste sale vengono utilizzate per erogare sessioni di consulenza in remoto. L’utente può raggiungere la sede più vicina, accomodarsi nella Zoom Room ed entrare in videoconferenza con un consulente remoto. Questa soluzione permette di ottimizzare la disponibilità dei consulenti, che altrimenti sarebbero costretti a continue trasferte, offrendo al contempo agli utenti un’esperienza semplice di utilizzo, sia da casa sia in sede.


“Grazie a Zoom Rooms eroghiamo i nostri servizi di consulenza in presenza, una presenza virtuale, ma che prevede una relazione personale tra utente e consulente, oltre ai necessari servizi di firma digitale e pagamento”, commenta Ottaviano: “è il nostro approccio “Smart”.


L’innovazione digitale in Cia continua con la sperimentazione di Zoom Huddle, un nuovo spazio di coworking digitale pensato per interazioni ibride dei team di lavoro.



Al seguente link l’articolo completo sul sito Zoom: CIA-Agricoltori Italiani abbatte i costi telefonici del 50% con Zoom | Zoom


Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 01 dic 2023

Assemblea nazionale Cia-Agricoltori Italiani: presentato il Piano nazionale per l’agricoltura

In un clima di forte partecipazione e impegno, si è svolta lo scorso 29 novembre l'Assemblea annuale di Cia-Agricoltori italiani all’Auditorium Antonianum di Roma dove ha partecipato una folta delegazione abruzzese insieme a più di 400 delegati provenienti da tutta Italia che si sono ritrovati sotto lo slogan “Salvare l’agricoltura per salvare il futuro”. Cinque le mosse da cui parte il Piano nazionale per l’Agricoltura e l’Alimentazione lanciato da Cia: accrescere peso economico e forza negoziale dell’agricoltura; incentivare ruolo e presidio ambientale del settore; mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne; salvaguardare servizi e attività sociali vitali per i territori rurali; consolidare la crescita dell’export agroalimentare Made in Italy.

Presenti i ministri Francesco Lollobrigida e Matteo Salvini, della segretaria del Pd Elly Schlein e del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, e con il messaggio dedicato del ministro Antonio Tajani.

Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, ha evidenziato la necessità di affrontare sfide quali la sostenibilità, l'innovazione tecnologica e la valorizzazione del territorio. “L’Assemblea annuale è il momento in cui si definisce l’agricoltura del futuro che noi intendiamo proseguire”, ha affermato, “Abbiamo avuto l’occasione di condividere il nostro programma con un parterre politico d’eccezione e di definire la nostra linea politica programmatica”.

Il Piano agricolo presentato da Cia all’Assemblea vuole essere concreto, propositivo, di respiro pluriennale, da sviluppare secondo cinque assi d’intervento organizzati per obiettivi chiari e relative misure. Accrescere peso economico e forza negoziale dell’agricoltura all’interno della filiera, incentivare ruolo e presidio ambientale svolti dall’agricoltura sui territori. È urgente un nuovo Piano di gestione delle acque a uso irriguo, secondo una logica che preveda il trattenimento quando l’acqua è disponibile e il suo utilizzo in periodi di siccità, con una programmazione oltre il 2026 e risorse dedicate all’agricoltura per la crescita del sistema dei grandi invasi da considerarsi integrati, e non alternativi, a quello dei piccoli invasi .


Inoltre, occorre favorire da subito il recupero di suolo agricolo e contrastare il dissesto idrogeologico, approvando la legge contro il consumo di suolo, creando un Fondo unico nazionale per premiare le attività di prevenzione e manutenzione del territorio fatte dagli agricoltori, affidando alle imprese agroforestali, a livello comunale, i lavori pubblici di sistemazione e cura del territorio. Mettere l’agricoltura al centro dei processi di mantenimento e sviluppo delle aree interne. Va anche riorganizzato il sistema della governance agricola territoriale, partendo dai Gal, i Consorzi e le Camere di commercio. Inoltre, è indispensabile favorire l’abitabilità nelle aree interne, con interventi di fiscalità agevolata, accesso al credito e liquidità per fare impresa nel settore primario.


Bisogna, quindi, definire una legge quadro per valorizzare e incentivare la dimensione familiare dell’attività agricola nelle zone rurali e finalizzare una normativa nazionale per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile. Indispensabili strumenti più flessibili e moderni per fare incontrare domanda e offerta di lavoro, oltre a una revisione della legge quadro sull’agricoltura sociale per il completo riallineamento tra le regioni. Infine, è strategico rilanciare il legame tra agricoltura e attività economiche locali, prima tra tutte il turismo, con nuovi fondi dedicati agli agriturismi e ai progetti sulle Comunità del cibo. Salvaguardare servizi e attività sociali vitali per i territori rurali.


È necessario adeguare il sistema pensionistico agricolo, portando gli assegni al minimo a 780 euro e introducendo la pensione di garanzia per i giovani agricoltori. In parallelo, nelle aree rurali e montane, bisogna riorganizzare i servizi pubblici essenziali, ad esempio tramite una «Strategia Nazionale sulla Medicina Territoriale» con particolare attenzione al ruolo della telemedicina. Consolidare crescita export Made in Italy agroalimentare e assicurare reciprocità delle regole commerciali lato import. Cia torna sull’urgenza di agevolare la crescita delle esportazioni sui mercati «storici» e di intercettare nuova domanda su quelli emergenti.


Altrettanto centrale, la tutela delle produzioni agricole nazionali dall’import selvaggio che richiede non solo misure per controlli più efficaci e orientati al rispetto della reciprocità delle regole commerciali, ma anche l’introduzione di un «Sistema Unico Digitale di Tracciabilità» per assicurare un monitoraggio costante delle importazioni agricole. Serve un’applicazione tempestiva e un utilizzo flessibile delle barriere commerciali Ue, in particolare le clausole di salvaguardia, per proteggere le produzioni europee da importazioni rischiose, soprattutto dal punto di vista fitosanitario.


Visualizza Allegato