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1 In Evidenza - 21 mag 2025

Gaza: Cia, intollerabile affamare un popolo. Ora fermare Netanyahu

Subito dopo il 7 ottobre 2023, il mondo intero si è stretto al popolo israeliano, vittima di un vile attacco da parte della formazione terroristica Hamas. Era prevedibile e anche comprensibile una forte reazione di Israele per liberare gli ostaggi catturati e per difendere i propri cittadini da futuri attacchi. Ma, dopo quasi due anni, ci troviamo nella condizione in cui diventa impossibile distinguere tra la sacrosanta necessità di difesa di Israele e le palesi violazioni del diritto internazionale e dei basilari diritti umani perpetrati dal governo di Benjamin Netanyahu sulla popolazione civile di Gaza. È inaccettabile affamare un popolo, questo scempio va fermato subito. Così Cia-Agricoltori Italiani, in merito al conflitto in atto.

Sia come cittadini che come organizzazione di agricoltori, profondamente impegnati nella tutela del diritto al cibo, non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla fame deliberata che oggi colpisce la popolazione civile della Striscia di Gaza -sottolinea Cia-. Milioni di persone, in gran parte bambini, donne e anziani, stanno affrontando una crisi alimentare senza precedenti. Il blocco quasi totale degli approvvigionamenti, il bombardamento delle infrastrutture agricole e la distruzione sistematica di campi, serre, mercati e impianti idrici hanno reso impossibile qualsiasi forma di autosufficienza o di accesso regolare al cibo.

           
Secondo le principali agenzie umanitarie, oggi a Gaza si sta sfiorando il livello più estremo dell’insicurezza alimentare acuta, con il rischio concreto di carestia. Questa non è una conseguenza inevitabile della guerra, ma il risultato diretto di scelte politiche e militari scellerate da parte di Netanyahu, che stanno trasformando il cibo -un diritto fondamentale e inalienabile- in un’arma di pressione e punizione collettiva.

           
Come Cia, condanniamo fermamente ogni guerra e, in particolare, l’uso della fame come strumento di guerra. Il diritto al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti.

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1 In Evidenza - 21 mag 2025

Vino, l’export tiene, ma cambia il gusto: il consumatore guida la transizione verso bianchi, frizzanti e rosati

Le esportazioni europee di bevande alcoliche tengono il passo e segnano un nuovo traguardo: nel 2024 l’Unione Europea ha esportato prodotti per un valore complessivo di 29,8 miliardi di euro, con un incremento del 10% rispetto al 2019, secondo i dati Eurostat. A trainare il settore è sempre il vino, che rappresenta oltre la metà del totale, ma cambiano le tendenze all’interno del comparto: è il consumatore a dettare le nuove regole del mercato.


Nonostante la stabilità nei volumi complessivi, si registra una forte diversificazione dei prodotti esportati. A crescere sono infatti i vini bianchi, i bianchi frizzanti e i rosati, mentre cala progressivamente la domanda di rossi strutturati, tradizionalmente forti nell’export italiano. Una trasformazione che riflette le nuove preferenze del mercato globale, sempre più orientato verso prodotti più freschi, versatili e in linea con i trend di consumo contemporanei.


“La tenuta dell’export è un segnale positivo, ma dobbiamo leggere con attenzione quello che sta accadendo: il consumatore oggi ha un ruolo centrale e condiziona le scelte produttive”, afferma Domenico Mastrogiovanni, responsabile vitivinicolo di CIA – Agricoltori Italiani, “La domanda si sta orientando verso vini più leggeri, aromatici, adatti a un consumo quotidiano e spesso legati a stili di vita più dinamici. È una sfida e al contempo un’opportunità per le nostre aziende agricole, che devono saper innovare e adattarsi. In uno scenario che vede la Francia mantenere la leadership con 12,1 miliardi di euro di export, l’Italia conferma la propria posizione di rilievo ma dovrà continuare a investire sulla qualità, sulla differenziazione dei prodotti e sulla capacità di intercettare i gusti dei nuovi consumatori internazionali”, continua Mastrogiovanni.


Anche l’Italia, secondo esportatore europeo con 6 miliardi di euro di vendite verso Paesi extra UE (di cui oltre l’80% legato al vino), è pienamente coinvolta in questa evoluzione. Le esportazioni tricolore beneficiano della crescita dei bianchi frizzanti e dei rosati, soprattutto in mercati come Stati Uniti e Regno Unito, che da soli rappresentano quasi la metà dell’intero export UE di bevande alcoliche.


“Il nostro territorio sta rispondendo bene a questa svolta”, commenta Domenico Bomba, presidente di CIA Chieti-Pescara, “Le aziende agricole abruzzesi, in particolare quelle vitivinicole, stanno già puntando su vitigni a bacca bianca e su metodologie di produzione che valorizzano vini più freschi e meno strutturati. Bisogna sostenere questa transizione con politiche mirate, supporto all’innovazione e promozione sui mercati esteri”.

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1 In Evidenza - 20 mag 2025

Settimo: un incontro tra paesaggio, agricoltura e architettura per il futuro del turismo sostenibile

Nel cuore delle colline costiere del Comune di Tortoreto sta nascendo Settimo, un polo turistico innovativo pensato per offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e rigenerante. Il progetto propone un modello di eco-villaggio in armonia con l’ambiente naturale e agricolo del territorio, dove bioedilizia, sostenibilità e cultura rurale si fondono per costruire un nuovo approccio all’ospitalità.

All’interno di questo contesto, si terrà venerdì 23 maggio un evento che offrirà una visita guidata al sito e una serie di interventi da parte di esperti del settore per riflettere sulle potenzialità di un turismo che valorizza il territorio, l’agricoltura e la qualità architettonica.

Domenica Trovarelli, presidente dell’associazione Turismo Verde Abruzzo ha voluto sostenere questa iniziativa sottolineando l’importanza di fare rete tra il mondo agricolo e quello turistico.

"
La sinergia tra agricoltura e turismo è fondamentale per lo sviluppo dei nostri territori", ha dichiarato Trovarelli, "Settimo rappresenta una visione concreta e innovativa: un progetto capace di unire sostenibilità ambientale, valorizzazione del paesaggio e rilancio delle aziende agricole. Come CIA Abruzzo siamo orgogliosi di essere partner di questa iniziativa, perché crediamo che il futuro dell’accoglienza rurale passi proprio da esperienze come questa".

La partnership con CIA Abruzzo rafforza il legame tra le imprese agricole locali e le nuove forme di ospitalità, rendendo il progetto Settimo non solo un esempio di eccellenza architettonica e ambientale, ma anche un modello replicabile di integrazione tra agricoltura e turismo esperienziale.

L’evento si concluderà con un buffet a base di prodotti tipici, celebrando ancora una volta il valore del territorio attraverso i suoi sapori più autentici.

In allegato locandina.

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1 In Evidenza - 20 mag 2025

PAC 2023-2027: le semplificazioni proposte spiegate bene

L’Unione Europea sta preparando una serie di modifiche alla Politica Agricola Comune (PAC), con l’obiettivo di semplificare le regolerafforzare il sostegno nei momenti di crisi e dare più attenzione ai piccoli agricoltori.
 

Ecco una sintesi facile e veloce di ciò che potrebbe cambiare dal 2026, se il Parlamento e il Consiglio UE approveranno le nuove proposte:

 

1. Meno burocrazia per i piccoli agricoltori

  • I piccoli agricoltori saranno esonerati da molti obblighi complessi.
  • Le regole saranno più flessibili, adattate alle leggi nazionali.
  • Chi fa agricoltura biologica sarà già conforme a diversi standard, senza dover fare controlli doppi.

 

2. Più aiuti in caso di crisi e maltempo

  • Previsti nuovi pagamenti per chi subisce danni da eventi climatici estremi o disastri naturali.
  • I fondi europei (riserva agricola) saranno usati solo in vere emergenze di mercato.
  • Possibile anche il coinvolgimento dei fondi nazionali.

 

3. Più protezione dai rischi

  • Aumentano gli incentivi per chi usa strumenti di gestione del rischio, come le assicurazioni.
  • Cambia anche il modo di calcolare le perdite, per rendere il sostegno più giusto.

 

4. Sostegno mirato a filiere e piccole aziende

  • Più aiuti per il settore ortofrutticolo, per dare forza agli agricoltori nelle trattative e nella filiera.
  • Pagamenti specifici per sostenere lo sviluppo delle piccole aziende agricole.
  • Più sinergia tra gli strumenti finanziari della PAC, con procedure semplificate.

 

5. Meno controlli, più tempo per lavorare

  • Novità importante: “un solo controllo all’anno” per ogni agricoltore.
  • Obiettivo: meno carte, più lavoro in campo.

 

E adesso?

Il percorso legislativo è in corso: la parola passa a Parlamento e Consiglio UE.
Se saranno approvate, le nuove regole entreranno in vigore nel 2026.

 

Restiamo in attesa degli sviluppi ufficiali, ma già da ora è importante essere informati per prepararsi al cambiamento.
 

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1 In Evidenza - 16 mag 2025

Bonus giovani 2025: incentivo per l’assunzione di Under 35

È attivo il Bonus Giovani 2025, un incentivo dedicato ai datori di lavoro che assumono o stabilizzano lavoratori under 35 con contratto a tempo indeterminato.

 

  • Esonero contributivo totale fino a 500€/mese
  • Fino a 650€/mese se la sede di lavoro è in Abruzzo o in altre Regioni ZES del Mezzogiorno!
  • l’Abruzzo rientra tra le Regioni ZES (Zona Economica Speciale), insieme a Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
     

Chi può richiederlo?

  • Tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori
  • Anche nel settore agricolo
  • Per assunzioni o trasformazioni effettuate tra 1° settembre 2024 e 31 dicembre 2025

 

Durata dell’incentivo: fino a 24 mesi

 

Non sono ammessi:

  • Dirigenti
  • Apprendisti
  • Lavoro domestico
  • Se il precedente contratto si è interrotto per dimissioni o mancato superamento del periodo di prova

 

 

 


Per maggiori informazioni prenota subito un appuntamento o recati presso l'ufficio CIA a te più vicino.

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2 In Evidenza - 14 mag 2025

Bonus donne 2025: incentivi per nuove assunzioni al femminile

È attivo il nuovo incentivo per chi assume donne in condizioni svantaggiate con contratto a tempo indeterminato.


Cos'è?

Un esonero contributivo del 100% (fino a 650€ al mese per lavoratrice) per 12 o 24 mesi, in base alla categoria della persona assunta.


Chi può beneficiarne?

Tutti i datori di lavoro che assumono donne appartenenti ad almeno una di queste categorie:

  • Disoccupate da oltre 24 mesi (ovunque residenti)
  • Disoccupate da oltre 6 mesi residenti nelle Regioni del Mezzogiorno:
    Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
  • Donne occupate in settori con elevata disparità di genere (elenco aggiornato dal Ministero del Lavoro)


Quando?

Valido per assunzioni dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.


Durata del beneficio:

12 o 24 mesi, a seconda della situazione della persona assunta.

Attenzione: per usufruire dell'incentivo, l’azienda deve essere in regola con i contributi e garantire un reale incremento dell’occupazione netta.


Per maggiori informazioni prenota subito un appuntamento o recati presso l'ufficio CIA a te più vicino.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 04 feb 2020

Sprechi alimentari: Cia, buttiamo sempre meno cibo. Fissare nuovi obiettivi

In un’epoca in cui la sicurezza alimentare e la sostenibilità della produzione agricola si vanno affermando come sfide da affrontare con sempre maggiore urgenza, ridurre lo spreco è un obbligo necessario. Occorre investire su sensibilità e buone pratiche dimostrate negli ultimi tempi, dagli italiani. Ad affermarlo è Cia-Agricoltori Italiani in occasione della 7° Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che si tiene ogni anno il 5 febbraio, commentando positivamente il calo del 25% annuo del cibo buttato nella spazzatura.

Le imprese agricole, con il loro impegno, svolgono un ruolo centrale nella riduzione degli sprechi durante la fase di produzione e -sottolinea Cia- confermano ogni giorno il loro contributo attivo all'obiettivo ambizioso, fissato dalla legge nazionale anti-spreco 166/2016, di recuperare un milione di tonnellate di cibo l'anno e donarle a chi ne ha bisogno.

Più in generale, -ricorda Cia- il problema degli sprechi coinvolge tutti gli anelli della filiera alimentare, inclusi i consumatori che però sono sempre più consapevoliPer la prima volta dopo dieci anni nelle case degli italiani, si butta meno cibo e quasi 7 italiani su 10 (il 66%) sono finalmente coscienti della connessione fra spreco alimentare, salute dell’ambiente e dell’uomo. E’ un dato rilevante -continua Cia- che vede scendere il costo dello spreco settimanale medio per nucleo familiare a 4,9 euro, per un totale di oltre 10 miliardi se si includono gli scarti di produzione e distribuzione, rispetto ai 6,6 euro registrati nel corso del 2019, pari a circa 8,4 miliardi complessivi.

Nonostante ciò, l’Italia resta al 13simo posto in Europa per quantità di cibo edibile che si perde lungo la filiera agroalimentare. Per questo è fondamentale -conclude Cia- recuperare efficienza nell’utilizzo delle risorse e dare nuovo impulso all’importante legge nazionale contro lo spreco alimentare,  guardando anche al percorso segnato dall’Agenda 2030 dell’Onu sullo Sviluppo Sostenibile.

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1 In Evidenza - 22 gen 2020

Agrichef: valorizzazione della cucina del territorio

Si è tenuto, martedì 21 gennaio, a Pescara, presso l’Istituto Alberghiero “De Cecco”, la manifestazione Agrichef Abruzzo, dedicata alla valorizzazione della cucina del territorio.

Nella prima parte della mattinata si è svolto un convegno dedicato al valore culturale della cucina contadina, con la partecipazione di esperti di chiara fama e giornalisti del settore. Sono intervenuti Mauro Di Zio Presidente regionale della Cia, la Preside dell’Istituto Alberghiero, Alessandra Di Pietro, Leonardo Seghetti, Gino Primavera, Leo Nodali, Iolanda Ferrara, Enrico Bruno, Lorenzo Pace. Ha moderato la giornalista Monica Di Pillo.

Nella seconda parte della mattinata le sei aziende agrituristiche partecipanti, in rappresentanza della tradizione gastronomica di tutta la regione, hanno preparato i piatti con il coinvolgimento degli studenti della scuola e di alcuni professori che hanno dato un significativo contributo alla buona riuscita dell’iniziativa.

Gli imprenditori e le imprenditrici intervenute hanno poi compiuto una narrazione delle ricette e dei territori ed infine, il Comitato Tecnico composto dagli esperti sopra citati ha fatto una valutazione critica.

Il risultato è stato soddisfacente, come ha dichiarato con entusiasmo il prof. Gino Primavera che ha definito come “significativamente alta la qualità dei piatti”.
Il professore ha continuato dicendo che è rimasto “colpito dal notevole livello qualitativo delle ricette contadine tale da porre la proposta gastronomica degli agriturismi sicuramente nella élite ristretta della cucina di qualità”.

 

Di seguito i piatti presentati dalle aziende agrituristiche ( visibili nella foro collage allegata all'articolo):

 

Scrippelle Mbusse – Agriturismo Bellavista di Assunta Di Michele – Arsita - TE

Sformato di Capretto – Agriturismo La Porta dei Parchi di Viola Marcelli – Anversa degli Abruzzi – AQ

Ngiuline (Salsicce, bacche e Uova)– Agriturismo L’Aperegia di Marino Recchini – Corvara – PE

Zuppa di Farro e legumi – Agriturismo La Fattoria di Maria Donata di Stefania Sergiampietri – Cugnoli – PE

Pallotte Cacie e Ove – Agriturismo Rosso di Sera di Domenica Trovarelli – Cugnoli PE

Acado (Carne di vitello in arrosto) – Agriturismo L’Antico Tratturo di Nico Ciavalini – Fara Fliorum Petri - CH

A completamento della manifestazione, gli allievi dell’Istituto Alberghiero “De Cecco”, hanno presentato un loro piatto tipico della tradizione contadina abruzzese.

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1 In Evidenza - 21 gen 2020

“Destinazione Solidarietà”: un pasto al giorno per 400 bambini

Alfabetizzazione, acqua, assistenza sanitaria e ora anche sostegno alimentare. Prende il via la nuova iniziativa di Cia - Agricoltori Italiani Abruzzo e Molise in collaborazione con “Progetto Etiopia Onlus - Lanciano” e ASeS Agricoltori, Solidarietà e Sviluppo, denominata “Destinazione Solidarietà: un pasto al giorno per 400 bambini”. Il progetto intende garantire a quattrocento bambini che frequentano le scuole di Agamsa e Awursè in Etiopia – Regione del Guraghe - un pasto al giorno. Secondo l’ultimo rapporto sullo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo realizzato dalle Nazioni Unite, sono più di 3 milioni, ogni anno, i bambini che, di fatto, muoiono di fame. Oggi il 22 per cento dei bambini sotto i 5 anni, pari a 149 milioni, è rachitico: cioè oltre a essere molto magri, le loro ossa non si rafforzano bene, lo sviluppo fisico e intellettivo è rallentato e sono più esposti alle malattie, in sostanza crescono male. Più della metà dei bambini rachitici vive in Africa, dove il numero è aumentato nell’ultimo decennio. Gli studi dimostrano che, senza un’adeguata nutrizione, i bambini fanno più difficoltà ad apprendere a scuola. Il prossimo 25 gennaio una delegazione formata da Mariano Nozzi, direttore Cia Abruzzo, Alfonso Ottaviano, direttore Cia Chieti - Pescara e da Angelo Rosato, presidente dell’associazione Progetto Etiopia Onlus, partirà in missione per l’Etiopia, al fine di verificare l’andamento del progetto e inaugurare le nuove aule della scuola nel villaggio di Maganasse, a circa 200 km a sud-ovest di Addis Abeba, che in totale avrà sei aule e una direzione didattica. Tra i progetti in cantiere, c’è anche la realizzazione di un pozzo a 150 mt. di profondità per il poverissimo villaggio dei Gumuz a 180 km a sud-ovest di Addis Abeba e agli stessi, con un progetto pilota firmato tra ASeS, Progetto Etiopia Onlus e con la partecipazione economica di Cia Abruzzo,  il 28 gennaio p.v. verranno consegnati bovini e sementi al fine di aiutare la popolazione a sostenersi con l’agricoltura, garantirsi il raccolto e diversificare la loro alimentazione, oggi poverissima di elementi nutritivi, con carne e latte.

 

“Nessun bambino dovrebbe andare a scuola affamato”, spiega Mariano Nozzi “L’obiettivo di Destinazione Solidarietà è quello di fornire un contributo tangibile nella lotta alla fame ed al sostegno dei diritti dell’infanzia, chiamando ciascuno ad essere artefice del cambiamento. Assemblando pochi e semplici ingredienti si arrivano a produrre diverse razioni di cibo che andranno a sfamare i bambini delle scuole costruite da Progetto Etiopia Onlus. Inoltre l’alimentazione scolastica incoraggia le famiglie povere a mandare i propri figli a scuola e a fare in modo che frequentino regolarmente permettendo loro di avere un’istruzione”.

 

“Ci sono dei diritti umani fondamentali come la vita, la dignità della persona, l’alfabetizzazione, il diritto all’acqua, alla salute, ad essere bambini, che nessuno può violare o dimenticare”, afferma Angelo Rosato, presidente della Onlus. “Operiamo in Etiopia da 15 anni manifestando il nostro impegno umanitario con progetti utili e concreti affinché chi è più sfortunato possa migliorare la propria esistenza nella propria terra”.

 

Perchè a un bambino possa essere garantito il diritto al cibo basta un contributo di 30 euro l’anno che ogni impresa e associato può decidere di versare. Ogni donatore riceverà aggiornamenti necessari sulla vita dei bambini e sull’andamento dei progetti. Per aderire rivolgersi agli uffici della Cia regionale.

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1 In Evidenza - 17 gen 2020

Dazi: Cia, rischi da Est e Ovest per export agroalimentare italiano


Una brusca frenata all’export agroalimentare Made in Italy sia a Est che a Ovest. Secondo Cia-Agricoltori Italiani, raddoppia
 il rischio per il comparto nazionale, dopo la firma della “fase uno” dell’accordo fra Usa e Cina che ha messo fine alla guerra dei dazi tra i due Paesi.
L’impegno della Cina per l’acquisto di merci americane per 197 miliardi, di cui 32 solo per soia e carne di maiale, avrà un impatto forte anche sull’export italiano nel Paese del Dragone. L’accordo potrebbe sottrarre quote di mercato importanti ai produttori nazionali, mettendo lo stop a una crescita del 129% nel settore agroalimentare (dal 2010 a oggi) che “vale” 450 milioni di euro. Primo impatto negativo della concorrenza a stelle e strisce ricadrà sugli allevatori italiani, che avevano esportato con successo carne a seguito della peste suina africana, che ha falcidiato il 40% dei maiali in Cina, primo consumatore mondiale. Senza contare il danno per settore del vino tricolore, leader indiscusso con il 29% del totale dell’export in Cina (127 milioni di euro), che ora potrebbe essere sostituito da quello californiano, estromettendo da un mercato così ambito uno dei prodotti a più alto valore aggiunto.
Altra minaccia all’export italiano resta la nuova black list in arrivo dagli Usa che potrebbe colpire tutto il mercato agroalimentare Ue, nell’escalation della guerra commerciale di Trump dopo gli aiuti europei al consorzio Airbus. Nel mirino il vino e l’olio italiani con nuovi dazi che potrebbero schizzare fino al 100%, mentre i formaggi, dall’attuale 25%, rischiano di aumentare al 50% con un ulteriore danno per il tutto settore lattiero-caseario.
Gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato di sbocco dell’export agroalimentare tricolore. Nell’ultimo anno l’Italia ha spedito 4,2 miliardi di euro sul mercato statunitense. Per le vendite estere di vino, gli Usa sono il primo mercato di sbocco con 1,5 miliardi di euro e un peso sulle esportazioni totali oltreoceano del 35%.
L'imposizione di nuovi dazi non farebbe che infliggere danni a imprese e consumatori -spiega il presidente nazionale Cia Dino Scanavino-. Le barriere protezionistiche, di fatto, impediscono di creare ricchezza con l’export, in particolare nei mercati dove l’Italia può giocare un ruolo di esportatore netto. Cia ritiene, quindi, necessario riprendere velocemente una politica di trattati internazionali, bilaterali e multilaterali”. Nel frattempo, aggiunge Scanavino, “è urgente rafforzare le azioni europee e nazionali nei confronti dell’amministrazione Trump, come la missione del commissario Phil Hogan a Washington, per scongiurare ulteriori e ingiustificati balzelli per tutta la filiera agroalimentare”.
In attesa della decisione Usa, primi segni di affanno per gli acquisti enologici americani: per la prima volta dopo 25 anni, l’International Wines and Spirits Record ha registrato un calo dei consumi di vino negli Usa (-1% nel 2019 rispetto all’anno precedente).

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1 In Evidenza - 17 gen 2020

Canapa: Cia, positivo il decreto. Ora si rivedano limiti Thc con agricoltori e filiera

Per Cia-Agricoltori Italiani è positivo che il Ministero della Salute abbia emanato, con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto che indica i limiti massimi di Thc negli alimenti. Un provvedimento che mette gli agricoltori nelle condizioni di operare in un regime di maggior trasparenza e minore incertezza.
Secondo Cia, però, i livelli proposti restano assai restrittivi per i produttoriVa avviata, quindi, una discussione tra il Ministero della Salute e tutti gli operatori della filiera con l’obiettivo di alzare i limiti massimi di Thc negli alimenti, fissati ora nel decreto, anche per essere più competitivi sul mercato.  
Gli imprenditori agricoli del settore vanno coinvolti, tanto più che negli ultimi anni sono centinaia le aziende che hanno fatto investimenti su questa coltura (+200%) che contribuisce a ridurre il consumo di suolo, diserbare i terreni e bonificarli dai metalli e, allo stesso tempo, è una produzione versatile grazie ai suoi mille impieghiFino agli anni Cinquanta del secolo scorso, come ricorda Cia, l’Italia era il secondo produttore mondiale di canapa dopo la Russia e contava fino a 100 mila ettari seminati per un milione di quintali prodotti. Oggi nel paese sono quasi 4.000, gli ettari di canapa seminati.

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1 In Evidenza - 17 gen 2020

Posizione Aperta: Operatore CAA Centro di Assistenza Agricola

Il Centro autorizzato di Assistenza Agricola è stato costituito dalla Confederazione Italiana Agricoltori per assistere le aziende agricole in tutti i procedimenti amministrativi e per erogare servizi agli adempimenti e alla consulenza aziendale.
Il CAA-CIA è operativo in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, con 426 sedi territoriali accreditate e riconosciute con determinazione della Regione Lazio che operano solo nelle 12 Regioni che fanno riferimento ad AGEA Pagatore.
Lo stesso CAA-CIA coordina altri cinque CAA della Cia presenti in Regioni con Organismo Pagatore come Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Lombardia e Toscana. Nel complesso il Sistema del CAA della Cia ha circa 900 tecnici impegnati a vario livello nelle attività di assistenza e consulenza.

Per ampliamento del nostro organico ricerchiamo:

OPERATORE CAA

Requisiti:
• buona conoscenza del portale SIAN e degli applicativi
• buona conoscenza del PSR Abruzzo
• buona conoscenza OCM Vino
• esperienza biennale in analoga mansione preferibilmente in aziende analoghe
• buona conoscenza del Pacchetto Office
• automunito
• disponibilità a muoversi in altre sedi

Si richiede disponibilità immediata.

Orario di lavoro: full time

Si offre: contratto a tempo determinato per mesi 6 con possibilità di proroga e passaggio a tempo indeterminato; CCNL Commercio IV o V livello.

Per candidarsi: inviare Curriculum con autorizzazione al trattamento dei dati personali all’indirizzo direttore.chietipescara@cia.it

I dati saranno trattati e conservati esclusivamente per le finalità di selezione presenti e future, garantiti dalla legge sulla Privacy italiana e dal GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione Dati, in vigore in tutti i paesi dell’Unione Europea dal 25 maggio 2018 (in inglese General Data Protection Regulation, ufficialmente regolamento UE n. 2016/679). Titolare del trattamento è CIA MULTISERVICE SRL. La ricerca è rivolta a candidati di entrambi i sessi (L. 903/77 e s.m.i.).

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