1
In Evidenza - 11 lug 2019
Cia, farà tappa in Abruzzo il roadshow per portare sul territorio “Il Paese che vogliamo”
Farà tappa anche in Abruzzo il 23 ottobre il roadshow di Cia-Agricoltori Italiani per presentare il progetto di riforma, "Il Paese che vogliamo". L'iniziativa, lanciata da Cia nell'ultima assemblea nazionale, vuole richiamare l'attenzione sulle azioni ritenute non più rinviabili e necessarie all'Italia.
Dagli interventi di manutenzione delle infrastrutture alle politiche di governo del territorio, dallo sviluppo di filiere a vocazione territoriale a nuovi sistemi di gestione della fauna selvatica e alla coesione istituzioni-enti locali per il rilancio delle aree interne in Europa: queste le urgenze individuate da Cia e ora oggetto di una serie di tavoli tematici, organizzati da Nord a Sud Italia, proprio nelle aree rurali e interne dove crescono criticità legate alla geografia del territorio e soprattutto ai ritardi in manutenzione e ammodernamento delle infrastrutture fisiche e digitali. Il viaggio nelle tappe delle aree interne partirà da Liguria e Piemonte il 2 settembre a Sassello (Savona) e a seguire la Campania con Benevento il 4 settembre. Si passerà poi elle Marche con l’evento a Castelsantangelo sul Nera, centro fortemente colpito dal sisma 2016, e infine in Abruzzo, in una location da definire.
"Prosegue l’impegno di Cia nel delineare, attraverso azioni specifiche e mirate, programmi di rilancio delle aree della nostra regione” - afferma il presidente Cia Abruzzo, Mauro Di Zio – con il pieno coinvolgimento degli operatori del settore agricolo aprendoci a un confronto chiaro con interlocutori politici e sociali al fine di rendere più coeso il Paese anche dal punto di vista dei servizi”. L'obiettivo del roadshow, promosso dagli Agricoltori Italiani di Cia, è quello di attivare un confronto costruttivo a più voci che vada al di là degli obiettivi formali. Occorre, sottolinea la Cia, pianificare lo sviluppo di verde urbano e bioedilizia, passando per la valorizzazione del presidio degli agricoltori, il contrasto del consumo di suolo, l'abbandono e lo spopolamento delle aree rurali e marginali, e salvaguardando il patrimonio boschivo. E ancora: favorire reti d'impresa territoriali, nonché accelerare il piano di intervento sulla questione fauna selvatica.
Il progetto si concluderà nella primavera del 2020 con la presentazione dei risultati di questo lavoro, raccogliendo più voci tra istituzioni, associazioni e realtà economiche del territorio
Visualizza Allegato
1
In Evidenza - 05 lug 2019
ANP- Cia d’Abruzzo ha incontrato i quattro Prefetti delle rispettive Province.
Nell’ambito della grande mobilitazione promossa dall’Associazione Nazionale Pensionati della Cia, l’ANP d’Abruzzo si è attivata profondendo al riguardo il massimo impegno. Tutti e quattro i Prefetti delle province abruzzesi hanno ricevuto le nostre delegazioni dandoci udienza con la dovuta attenzione. Abbiamo iniziato il giorno 11 giugno con il Prefetto di Pescara, Dott.ssa Gerardina Basilicata, per proseguire il 12 con il Prefetto di Teramo, Dott.ssa Graziella Patrizi, il 18 con il Prefetto de L’Aquila, Dott. Giuseppe Linardi, ed infine il 4 luglio con il Prefetto di Chieti, Dott. Giacomo Barbato. Dopo aver consegnato ufficialmente ad ognuno di loro il documento assembleare che ANP ha approvato durante l’assise nazionale di Bologna del 16 aprile scorso, abbiamo esposto i punti principali del documento stesso, soffermandoci in particolare sugli aspetti pensionistici e su quelli sanitari. Le riflessioni e le argomentazioni addotte hanno suscitato il vivo interesse dei nostri egregi interlocutori, soprattutto in riferimento al fatto che le pensioni minime, in principal modo quelle agricole, non hanno tratto alcun beneficio dalle recenti normative in materia di Reddito e Pensione di Cittadinanza, che anzi hanno paradossalmente aggravato l’iniquità a svantaggio di chi ha alle spalle decenni di duro lavoro e di contributi regolarmente versati. Ha destato vero stupore lo scenario, da noi paventato con viva preoccupazione, che addirittura in regime contributivo puro le pensioni agricole di prima fascia, non potendo più godere nemmeno della soppressa integrazione al minimo, saranno inferiori a 300€ mensili e nella maggior parte dei casi non avranno comunque accesso alla Pensione di Cittadinanza. Dopo aver ricordato la lunga azione rivendicativa di ANP-Cia sul tema della rivalutazione delle pensioni minime, culminata con le oltre centomila firme consegnate in Parlamento nel 2016, abbiamo focalizzato il tema altrettanto spinoso delle lacunose politiche socio-sanitarie nelle aree interne. Gli agricoltori, sia in attività che in pensione, dopo aver svolto manutenzione del territorio e provveduto ad assicurare l’alta qualità dei prodotti enogastronomici, non solo pagano pegno vedendosi riconoscere pensioni indecorose, ma sono costretti a patire anche l’inadeguatezza dei servizi (sanitari, ma non solo) nelle aree rurali. I quattro Prefetti incontrati, senza eccezioni, hanno espresso sincero apprezzamento per la modalità con cui ANP, facendosi portavoce di un legittimo e diffuso malcontento, ha scelto di incontrare le Istituzioni per portare avanti le proprie rivendicazioni. Una modalità, hanno detto, che denota la grande forza e il grande senso di responsabilità di ANP nel rappresentare i propri associati (368.000 in Italia, di cui quasi 28.000 in Abruzzo) e di tutelarne gli interessi. A tal proposito, i Prefetti hanno assunto l’impegno di inoltrare le nostre richieste e i contenuti del nostro documento assembleare al Presidente del Consiglio, al Ministro del Lavoro, al Ministro dell’Interno e all’INPS. A tutti gli incontri hanno preso parte il Presidente regionale ANP d’Abruzzo Dino Bruno e il segretario regionale ANP Claudio Sarmiento, di volta in volta accompagnati dai Presidenti ANP L’Aquila Teramo e Chieti Pescara, Walter Ferrari e Valterio Paolucci, dai rispettivi Direttori Cia Donato Di Marco e Alfonso Ottaviano, oltre che dai pensionati Giulio Contini e Alfonso Di Stefano. All’incontro iniziale con il Prefetto di Pescara ha partecipato anche il Direttore regionale Cia, Mariano Nozzi.
Visualizza Allegato
1
Eventi - 29 giu 2019
Tipici da Spiaggia, a Montesilvano
“Tipici da spiaggia” è un’iniziativa promossa dall’Associazione Balneatori di Confcommercio negli stabilimenti della nostra regione con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo. Il primo evento si tenuto oggi, sabato 29 giugno, presso lo stabilimento “Voglia di mare” a Montesilvano. Gli altri due appuntamenti con “Tipici da Spiaggia” si terranno invece nelle giornate di sabato 27 luglio e sabato 31 agosto. La Cia Agricoltori Italiani d’Abruzzo ha aderito con slancio all’iniziativa, ritenendola opportuna e idonea a divulgare la cultura dei prodotti tipici e di qualità, che sono le caratteristiche peculiari delle aziende agricole associate. Ogni iniziativa che, come questa, si pone l’obiettivo di promuovere la tradizione enogastronomica italiana e rafforzare il connubio fra turismo, cibo e agricoltura, non può non vedere la Cia tra i protagonisti e gli animatori. Così è stato anche oggi, infatti, durante il partecipato e interessante dibattito svolto in spiaggia e che ha visto relatori Riccardo Padovano, vice Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio e Mauro Di Zio, Presidente regionale di Cia Agricoltori Italiani nonché vice Presidente nazionale della stessa Confederazione. Il calibro dei relatori già spiega quanto Sib e Cia tengano a questo progetto. Entrambi hanno fatto notare che la vacanza balneare possa essere, sia per i turisti locali che per quelli che vengono in Abruzzo da fuori regione, un’occasione per far conoscere ed apprezzare il nostro territorio attraverso la degustazione di specialità locali (vini, formaggi, olio, frutta, ecc.), e di qualsiasi altro prodotto della nostra terra, presentati in spiaggia dagli stessi agricoltori. L’iniziativa è stata sposata dal Ministero del Turismo e dell’Agricoltura, al quale non può sfuggire l’importanza di promuovere turisticamente i territori e di esaltare le nostre eccellenze agroalimentari attraverso un modello di sviluppo che passi necessariamente dall’abbinamento agricoltura-turismo. In estate i nostri stabilimenti balneari diventano i luoghi della socializzazione, le nuove piazze dove ci si incontra, si familiarizza, si scambiano opinioni e pensieri e dove si può far conoscere meglio le eccellenze del territorio e della nostra agricoltura. La Cia e Sib puntano ad una reciproca e benefica contaminazione di interessi riguardanti le economie dei propri associati e la sempre maggiore affermazione di una vera cultura enogastronomica, la quale può fare da traino affinché anche il turista balneatore sia stimolato a visitare il nostro meraviglioso entroterra. Del resto la Cia da anni è impegnata fortemente, così come ha ribadito stamattina il Presidente Di Zio, nel progetto denominato “La spesa in Campagna”, tramite il quale il consumatore ha la possibilità sia di conoscere il produttore e di apprezzarne la passione e la dedizione, sia di fare acquisti di qualità in vendita diretta. Anzi, da tempo sono stati aperti anche due punti vendita urbani: il “Mercato Contadino” in Via Eusanio Stella a L’Aquila e “La spesa in Campagna” a Pescara in Via Firenze, 111.
Visualizza Allegato
1
Consorzi Di Bonifica - 27 giu 2019
Lettera aperta di Mauro Di Zio su riforma consorzi di bonifica
In pochi punti, con grande chiarezza e mettendo a fuoco gli aspetti principali su cui, a parere della Cia d’Abruzzo, è indispensabile intervenire, il Presidente regionale Mauro Di Zio anima il dibattito con una lettera aperta in merito all’ineludibile esigenza di riformare i Consorzi di Bonifica, sollecitando al riguardo la convocazione di un tavolo tecnico specifico.
“Urge riorganizzare i Consorzi di Bonifica abruzzesi aumentandone l’efficienza e rendendoli meno costosi. Fare in modo che siano sempre più indispensabile strumento di una agricoltura di qualità, che esprime a livello nazionale oltre 5.047 specialità alimentari e 300 prodotti a denominazione di origine (175 specialità alimentari solo in Abruzzo, che diventano 236 tenendo conto dei prodotti trasformati). Occorre creare le condizioni affinché concorrano alla mitigazione e all’adattamento degli effetti dei cambiamenti climatici in atto, distribuendo senza interruzione acqua irrigua durante i sempre più frequenti e lunghi periodi di assenza di precipitazioni, garantendo l’accumulo, (ad oggi solo l’11% delle precipitazioni viene trattenuto dagli invasi) e gestendo l’eccedenza di piogge, allontanando l’acqua in eccesso in modo da evitare danni alle colture e prevenire problemi di dissesto idrogeologico. Funzioni quelle descritte che, insieme alla tutela dell’ambiente, a volte non sono esercitate o sono garantite solo in maniera inadeguata o insufficiente, e il cui rilevante costo viene riversato sui consorziati, spesso senza un reale collegamento a reali utilità o fruizione dei servizi.
Risale a 23 anni fa la riforma dei Consorzi di Bonifica abruzzesi, quando passarono da un numero di 15 agli attuali 5. L'operazione costò complessivamente 120 miliardi di lire: costi sostenuti in parte dai consorziati e, per l'80 % circa, furono posti a carico del bilancio regionale. Oggi è il momento di una nuova riorganizzazione, da realizzare stavolta a costo zero, e con una priorità che forse non è più quella di procedere ad una nuova aggregazione di consorzi.
Probabilmente l'utilità maggiore potrà derivare dalla organizzazione di servizi comuni: a partire dalla emissione dei ruoli, dalla gestione del servizio di riscossione, del contenzioso, della progettazione per le opere da realizzare, dei servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, dalla gestione degli appalti, del catasto, degli acquisti o, più banalmente, delle buste paga e di tanto altro. E per organizzare tutto questo vanno individuate figure tecniche e dirigenziali comuni tra i consorzi.
Ribadiamo, con forza, quanto da anni andiamo ripetendo: la necessità di una riforma che metta al centro gli operatori di un comparto, quello agricolo, che tanto ancora può esprimere in termini di produzioni di eccellenza, garantendo la salvaguardia di biodiversità animale e vegetale e la manutenzione del territorio. Non pretendiamo come Cia Agricoltori Italiani d’Abruzzo di dare ricette o esprimere autonomamente proposte di modifica della legge regionale che disciplina il funzionamento dei Consorzi di Bonifica. Vogliamo però dare il nostro contributo, partendo da un’analisi attenta della situazione e dei dati, sapendo che ogni pensionamento di personale, sia esso dovuto a raggiunti limiti
di età, ricorso a quota 100, accordo con il lavoratore non rappresenta necessariamente una perdita di professionalità, ma può al contrario essere una opportunità di riorganizzazione per l’intero sistema delle bonifiche abruzzesi. Siamo in paziente attesa della convocazione del gruppo di lavoro la cui istituzione è stata tempo fa condivisa alla presenza delle quattro organizzazioni professionali agricole e del Vice Presidente della Giunta regionale con delega alle risorse irrigue e all’agricoltura, Emanuele Imprudente. Sulla vicenda acqua nessuno ha supremazie da rivendicare. Il mondo agricolo ha da tempo imboccato la strada dell'innovazione per un uso consapevole nell'ottica della sostenibilità.
Dal confronto serio e pacato tra attori sociali e politica devono scaturire le migliori proposte per la gestione di una risorsa fondamentale per il mondo agricolo e per la società intera, così come le migliori soluzioni per dare una governance moderna ed efficiente agli enti che questa risorsa devono gestire. Per questo, e per tanto altro, noi di Cia Agricoltori Italiani ci siamo”.
Visualizza Allegato
2
Associazioni - 11 giu 2019
Le aziende agricole in rosa aprono le porte ai visitatori - di Stefania Sorge per Il Centro
Quattro imprenditrici aderenti alla Cia Chieti-Pescara mostrano la loro realtà
Ad Altino raccolta del peperone dolce nella fattoria di Annamaria D'Alonzo
Le imprenditrici agricole aprono le porte delle loro aziende per una giornata alla scoperta della vita in campagna e delle eccellenze del territorio. Prende il via domenica il progetto "Scampagnate in fattoria" promosso dall'associazione Donne in Campo Chieti-Pescara della Cia (Confederazione italiana agricoltori). Quattro appuntamenti per scoprire il mondo dell'agricoltura al femminile, che declina salute e benessere, storia e tradizioni, cibo rurale e gusto. «L'idea è nata da un viaggio-studio fatto in Trentino», spiega Antonella Vicoli, presidente di Donne in Campo Chieti-Pescara che riunisce circa 800 imprese agricole in rosa, «come associazione ci chiediamo come avvicinare le persone alla campagna, far conoscere le aziende e i prodotti e come fare business. Nel nord Italia, anche con meno risorse di noi, lo fanno da anni, e così abbiamo preso spunto da un progetto già avviato e di successo. Quest'anno partiamo con quattro aziende che rappresentano il Chietino, il Pescarese, il Sangro e il Vastese. Nei prossimi anni faremo turnover per dare visibilità a tutte». Si parte domenica 16 giugno da Cugnoli (Pescara), dall'agriturismo "Rosso di sera" di Domenica Trovarelli, presidente regionale del movimento. «L'obiettivo è far conoscere la campagna», spiega, «ci sarà una passeggiata tra l'orto, l'uliveto e il vigneto, il laboratorio del miele per grandi e piccini, il mercatino con i prodotti delle donne dell'associazione, il pranzo con i piatti tipici della tradizione abruzzese e poi giochi e musica fino a sera». Il 7 luglio ci si sposta a San Martino sulla Marrucina, nell'agriturismo "La brocca" di Carla Di Crescenzo: nel programma un laboratorio per fare il formaggio, il mercatino artigianale, un incontro su cibo e salute, gli antichi mestieri e il pranzo della tradizione. A settembre doppio appuntamento in due aziende agricole. L'8 settembre tra San Salvo e Montenero di Bisaccia (Campobasso) da Antonella Vicoli con yoga tra gli ulivi per parlare di cibo e salute, passeggiata tra le colline molisane, laboratori di panificazione e biscotti, i giochi di una volta, mercatino e pranzo a buffet. Il 22 settembre è la volta di Altino, nell'azienda "Terrafonte" di Annamaria D'Alonzo: qui i partecipanti visiteranno la piantagione del peperone dolce di Altino, raccoglieranno un cestino di peperoni per poi imparare a fare la tipica collana con ago e filo che rimarrà come ricordo, poi visita al Museo del peperone dolce e pranzo. «Diamo visibilità alle donne imprenditrici», sottolineano Anna Lucia D'Achille e Nicoletta Ranieri, che insieme alle altre fanno parte della giunta di Donne in Campo. Le giornate, che iniziano alle 10 e proseguono fino a sera, hanno un costo, per il pranzo e le varie attività, di 25 euro per gli adulti e 10 per i bambini (dai 5 anni). Per partecipare si possono contattare direttamente le aziende.
Visualizza Allegato
1
Associazioni - 04 giu 2019
Scampagnate in Fattoria - Associazione Donne in Campo
Con grande piacere presentiamo la nuova iniziativa dell'Associazione Donne in Campo, denominata "Scampagnate in Fattoria". 🍏🍎🍐🍇🥦🥬
Quattro aziende agricole e agrituristiche vi aspettano per vivere una domenica diversa, all'insegna della vita rurale contadina, attraverso sapori eccellenti, la riscoperta degli antichi saperi, laboratori, approfondimenti tematici, mercatini e tante altre iniziative rivolte anche ai più piccoli.
Questi sono gli appuntamenti in programma:
📅 Domenica 16 Giugno - Agriturismo Rosso Di Sera a Cugnoli (PE) di Domenica Trovarelli
📅 Domenica 7 Luglio - Agriturismo La Brocca a San Martino sulla Marrucina (CH) di Carla di Crescenzo
📅 Domenica 8 Settembre - Azienda Agricola Biologica Antonella Vicoli a Montenero di Bisaccia (CB)
📅 Domenica 22 Settembre - Azienda Agricola Terrafonte - Prodotti tipici abruzzesiad Altino (CH) di Annamaria D'Alonzo
Nell'allegato il programma integrale dell'iniziativa.
Visualizza Allegato