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1 In Evidenza - 03 nov 2025

Ue: Cia, accordi commerciali solo con reciprocità e vera tutela per gli agricoltori


Gli accordi commerciali devono servire a creare efficienza, competitività e vantaggi reciproci, non a scaricare i costi sulle imprese agricole. È questo il messaggio che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha portato al Masaf, nell’incontro con il commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, ribadendo la posizione dell’organizzazione: reciprocità e tutela effettiva dei produttori devono essere il punto di partenza di ogni trattativa internazionale.
“Parlare di fondi di compensazione significa già ammettere che un accordo crea squilibri -ha detto Fini-. L’Europa deve garantire parità di regole e condizioni per tutti: solo così gli accordi possono essere strumenti di crescita e non di crisi”.

Cia ha richiamato la necessità di una valutazione d’impatto cumulativa sui vari accordi commerciali oggi in discussione, affinché la politica commerciale dell’Ue non diventi un fattore di instabilità per i mercati agricoli. Allo stesso tempo, ha chiesto clausole di salvaguardia realmente efficaci e tempestive per proteggere le produzioni sensibili.

Nel corso dell’incontro, Cia ha sollecitato il commissario Ue a rilanciare con decisione il dialogo con gli Stati Uniti per raggiungere l’obiettivo “zero per zero” sui dazi, a partire dal vino. “La stabilità nei rapporti con Washington è prioritaria”, ha spiegato Fini, ancora di più “dopo i pesanti segni di rallentamento del nostro export agroalimentare verso gli Usa, che da giugno ad agosto ha perso oltre 210 milioni di euro rispetto al 2024” e anche “contro il rischio di nuovi dazi antidumping sulla pasta italiana”.

Sul dossier Mercosur, Cia ha espresso forti preoccupazioni per l’insufficienza delle clausole di salvaguardia proposte dalla Commissione. “Servono meccanismi automatici e vincolanti, non discrezionali -ha osservato Fini-. Abbiamo necessità di maggiori certezze giuridiche rispetto alle soglie previste del 10% e di un sistema di monitoraggio trasparente e veloce per evitare l’import incontrollato di carne bovina, pollame, miele, zucchero e riso, che rischiano di mettere in crisi le filiere europee”.
Cia, infine, ha richiamato l’attenzione di Šefčovič sulla revisione del Regolamento SPG (Sistema di Preferenze Generalizzate). “Siamo preoccupati, il riso europeo non può essere lasciato senza difese -ha evidenziato Fini-. Per questo, occorre arrivare a stabilire una soglia di importazione ragionevole, da ripartire tra i Paesi beneficiari secondo le tendenza storiche di import, al fine di evitare concentrazioni eccessive e distorsioni di mercato”.

“Gli agricoltori europei non chiedono protezionismo -ha concluso il presidente di Cia- ma parità di condizioni. Solo con reciprocità, regole uguali per tutti e strumenti di tutela rapidi potremo affrontare la sfida della competitività globale senza sacrificare la nostra agricoltura”.

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2 In Evidenza - 24 ott 2025

CIA Talent debutta alla Fiera Progress: formazione e lavoro per i giovani del territorio

È stato presentato oggi, alla Fiera Progress di Lanciano, CIA Talent, il nuovo programma di CIA Agricoltori Italiani Chieti-Pescara dedicato alla formazione e all’inserimento dei giovani nel mondo dei servizi agricoli e sociali.

L’iniziativa nasce all’interno di CIA Next, il piano strategico di innovazione e sviluppo 2026–2028, e punta a costruire un vivaio di competenze locali, offrendo ai giovani un percorso chiaro, meritocratico e orientato al lavoro.

L’evento, moderato dalla giornalista Francesca Piccioli, ha visto i saluti di Ombretta Mercurio, Presidente Lancianofiera e di Domenico Bomba, presidente CIA Chieti-Pescara. A seguire gli interventi di Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara, Serena Giuliani, Sales Development e Marica Micolucci di GEVI che hanno spiegato il dettaglio del funzionamento del tirocinio formativo, insieme alle testimonianze di giovani che hanno già avviato il loro percorso all’interno della rete CIA.

CIA Talent accompagna i giovani in un percorso che parte dall’orientamento, con la presentazione dell’organizzazione e la candidatura online, e prosegue con una formazione mirata su competenze tecniche e trasversali.
Segue una fase di stage e affiancamento pratico nelle sedi territoriali CIA Chieti-Pescara, per poi arrivare alla valutazione finale e all’inserimento lavorativo dei profili più idonei.

“CIA Talent è un progetto che guarda lontano: un investimento sulle persone e sul futuro della nostra organizzazione,” ha dichiarato Alfonso Ottaviano, direttore CIA Chieti-Pescara, “Attraverso la formazione e la valorizzazione delle competenze, vogliamo costruire una nuova generazione di professionisti che portino innovazione, efficienza e vicinanza al territorio.”

La selezione avverrà con il supporto della società Aaron King International del gruppo Reverse, specializzata in HR e recruiting, in sinergia con i responsabili CIA. Il programma è inoltre integrato con il Servizio Civile INAC, creando un canale di crescita coerente e continuativo per i giovani che vogliono costruire un futuro nel sistema CIA.

L’obiettivo è rafforzare la presenza CIA sul territorio, valorizzando il capitale umano abruzzese e promuovendo ricambio generazionale, innovazione e qualità nei servizi rivolti agli agricoltori e ai cittadini.

Da oggi 24 ottobre 2025 è attivo il form online di candidatura sul sito ufficiale: www.cia-business.odoo.com/cia-talent

Gli interessati, studenti, neodiplomati e neolaureati under 25, possono inviare la propria candidatura e partecipare alle selezioni.

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1 In Evidenza - 22 ott 2025

CIA: Bene la declaratoria di eccezionalità per le avversità atmosferiche. Ora risposte rapide e concrete per le aziende

CIA Abruzzo CIA Chieti–Pescara esprimono grande soddisfazione per la decisione della Giunta regionale che ha approvato la declaratoria dell’eccezionalità delle avversità atmosferiche che tra il 2 luglio e il 3 agosto 2025 hanno colpito i territori agricoli di Pescina, San Benedetto dei Marsi, Cerchio, Fossacesia, Rocca San Giovanni, Treglio e Frisa, con danni stimati in oltre 31 milioni di euro.

Il provvedimento riconosce ufficialmente la gravità del downburst del 3 agosto, un evento atmosferico di straordinaria intensità che ha devastato ampie zone della provincia di Chieti, in particolare Fossacesia, Frisa, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro, Bucchianico e Casalincontrada, causando perdite tra il 50% e il 90% delle produzioni di vite, olivo, ortaggi, frutta e pomodori, oltre a danni gravi a serre, impianti e strutture aziendali.

“È un risultato importante per il nostro comparto”, dichiara il presidente di CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, “Fin dalle prime ore successive all’evento abbiamo raccolto le segnalazioni degli agricoltori, documentato i danni e chiesto con forza il riconoscimento della calamità naturale. Oggi arriva una risposta concreta alle nostre richieste.”

“Il riconoscimento dell’eccezionalità”, aggiunge il presidente di CIA Chieti–Pescara, Domenico Bomba, “è il primo passo verso il ristoro delle imprese che hanno perso quasi tutto. Ora serve che i tempi per l’attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale siano rapidi e certi, perché le aziende non possono più attendere.”

Le confederazioni rinnovano l’appello alla Regione e al Governo affinché vengano adottate misure strutturali di prevenzione e adattamento climatico, potenziando la rete irrigua, gli strumenti assicurativi agevolati e gli interventi di difesa attiva, per proteggere il patrimonio agricolo e il reddito degli imprenditori.

“Questo evento”, conclude Sichetti, “è l’ennesima prova che il cambiamento climatico è una realtà con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno. La politica deve essere pronta a sostenerci con strumenti efficaci, rapidi e moderni.”


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1 In Evidenza - 21 ott 2025

CIA Abruzzo: “Regolamento sul territorio rurale va semplificato, troppe barriere per le aziende agricole”

CIA Abruzzo lancia l’allarme sulla bozza del “Regolamento degli Interventi sul Territorio Rurale” (Art. 63 della L.R. 58/2023), definito oggi un ostacolo più che uno strumento di crescita per le piccole e medie imprese agricole della regione.

“Abbiamo analizzato con attenzione la bozza e riconosciamo l’intento della Regione di dotare il settore di uno strumento moderno per sostenere gli investimenti”, spiega Nicola Sichetti, presidente CIA Abruzzo, “Tuttavia, la realtà delle procedure evidenzia criticità concrete che possono bloccare le aziende prima ancora che possano usufruire dei benefici previsti.”

La burocrazia è eccessiva: per presentare un Progetto di Sviluppo Aziendale servono decine di documenti e professionisti esterni, con tempi e costi spesso insostenibili.

Il vincolo decennale di conduzione aziendale e mantenimento del bilancio attivo è troppo rigido: il settore agricolo è volatile e soggetto a crisi climatiche e di mercato, e dieci anni rischiano di trasformare un investimento in un vincolo oppressivo.

Il PSA Semplificato, pensato per le piccole aziende, è inefficace: troppe aree, comprese quelle naturali protette, sono escluse, lasciando fuori proprio chi più ha bisogno di strumenti snelli per modernizzarsi.


CIA Abruzzo propone di:

  • Introdurre un Documento Unico di Progetto (DUP) per ridurre tempi e costi e semplificare la valutazione.

  • Ridurre il vincolo decennale a cinque anni, consentendo aggiornamenti del piano aziendale in base al mercato e alle condizioni ambientali.

  • Rendere il PSA Semplificato realmente fruibile anche nelle aree vincolate, per interventi a basso impatto paesaggistico, con la compatibilità valutata dagli enti competenti.

“Snellire le procedure non è un favore agli agricoltori, ma un investimento strategico per il futuro dell’economia rurale abruzzese,” conclude Sichetti, “Accogliere queste proposte significherebbe trasformare un regolamento oggi inapplicabile in un vero alleato delle nostre imprese, liberando energie e risorse per competitività, sostenibilità e tenuta sociale dei territori rurali.”

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1 In Evidenza - 18 ott 2025

PAC 2025, primi 18,8 milioni alle aziende abruzzesi: CIA Abruzzo, “Boccata d’ossigeno, ma i tagli continuano a pesare"

“Bene i pagamenti Pac ma non cancellano le difficoltà del settore”. È partita la campagna di pagamenti PAC 2025 con l’erogazione dei primi 18,8 milioni di euro destinati alle aziende agricole abruzzesi.

Tuttavia, le difficoltà strutturali del settore restano evidenti e il rischio derivante dai tagli complessivi alla PAC futura continua a preoccupare.

“Va bene ricevere gli anticipi: sono risorse che gli agricoltori si sono guadagnati con il loro lavoro quotidiano”, sottolinea il presidente di CIA Abruzzo, Nicola Sichetti. “Ma non possiamo dimenticare che la PAC post-2027, secondo le stime nazionali, subirà un ridimensionamento significativo: il peso della politica agricola comune scenderà dal 31% al 15% delle risorse complessive, con una perdita di circa 9 miliardi per l’Italia rispetto al periodo attuale. Questo riduce le prospettive di sostegno per le nostre aziende e mette sotto pressione l’intero comparto. Gli anticipi aiutano, ma non sono un regalo.”

La PAC attuale ammonta a 378 miliardi a livello europeo, mentre quella futura potrà contare su circa 294 miliardi. “In un periodo segnato dagli effetti del cambiamento climatico, dall’instabilità dei mercati e dalle sfide geopolitiche, servono risorse certe e adeguate, non solo anticipi temporanei”, aggiunge Sichetti.


Particolare attenzione va alle aree interne e montane, spesso marginali ma cruciali per l’economia e il territorio regionale. “Presidiare questi territori significa proteggere biodiversità, paesaggio e comunità locali. Sostenere le aziende agricole significa proteggere l’Abruzzo nel suo insieme.”

CIA Abruzzo si unisce alla preoccupazione espressa da CIA-Agricoltori Italiani e sostiene l’obiettivo di far cambiare rotta alla Commissione Europea, evitando che si frammenti e si indebolisca una delle politiche fondanti dell’UE.

“Gli anticipi PAC sono un segnale positivo, ma non devono farci dimenticare le criticità strutturali e i tagli in arrivo”, conclude Sichetti. “Continueremo a sollecitare attenzione e sostegno, perché il lavoro degli agricoltori merita risposte concrete e durature. Gli anticipi aiutano oggi, ma senza un flusso stabile di risorse, i tagli continueranno a penalizzare le imprese e a mettere a rischio l’intero settore agricolo regionale.”

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1 In Evidenza - 17 ott 2025

Donne in Campo-Cia: un piano d’azione per le imprenditrici agricole e i territori rurali


Dalla ripresa degli incentivi dedicati all’introduzione del co-manager aziendale, passando per il rilancio dei consultori familiari rurali. Sono queste alcune delle proposte presentate da Donne in Campo-Cia nella sua Assemblea nazionale, “Donne rurali: energia vitale per un territorio in salute”, oggi a Roma in Auditorium Giuseppe Avolio. Proposte non solo politiche ed economiche, ma anche sociosanitarie, pensate per dare risposte concrete e complete alle aziende agricole femminili, soprattutto nelle aree interne del Paese.

“Vogliamo costruire un piano d’azione che parte dalle esigenze reali delle imprenditrici agricole -ha detto la presidente di Donne in Campo, Pina Terenzi- pilastri di un’agricoltura sostenibile e multifunzionale e motore dei territori rurali, ma troppo spesso dimenticate dalle politiche di welfare e sviluppo”.

In Italia il 31,5% delle imprese agricole è guidato da donne, circa 355 mila aziende, e le lavoratrici rappresentano il 32% della manodopera, pari a 470 mila persone. In totale, oltre 800 mila donne che contribuiscono ogni giorno alla vitalità economica e sociale delle aree interne. Eppure, ha sottolineato Terenzi, “questa forza diffusa opera in contesti dove la desertificazione dei servizi – dall’assistenza sanitaria ai trasporti, dagli asili ai consultori – limita pesantemente la possibilità di conciliare vita e lavoro, sovraccaricando le imprenditrici, spesso madri o caregiver di familiari anziani o con bisogni speciali, con conseguenze su produttività e salute fisica e mentale”.

Per questo, Donne in Campo-Cia ha messo in fila un insieme di interventi “fondamentali per sostenere la permanenza della donna e della sua famiglia agricola nei territori -ha ribadito Terenzi- e per trasformare l’impegno quotidiano delle imprenditrici in sviluppo per tutto il Paese”.

Tra le proposte, l’introduzione del co-manager dell’imprenditrice agricola, per garantire la continuità dell’attività durante i periodi di gestazione, maternità o assenza forzata, consentendo alla donna di scegliere personale di fiducia. Centrale anche la richiesta di mantenere e potenziare i punti nascita nelle aree interne, superando lo scoglio demografico che oggi ne determina la chiusura. Altro punto chiave è il rilancio dei consultori familiari rurali, come presidi di medicina di genere e sostegno psicologico per donne e giovani agricoltori. Fra le priorità, inoltre, valorizzare il ruolo sociale delle imprese agricole femminili, riconoscendo la loro capacità di offrire servizi educativi e di assistenza nelle comunità: fattorie didattiche e sociali, agriasili e agriturismi come centri di welfare di prossimità. Altrettanto necessario è prevedere una congrua dotazione finanziaria dedicata a livello nazionale e una legge quadro per l’imprenditoria agricola femminile, oggi marginale nei principali fondi e programmi come la Pac e il Pnrr, oltre a un pieno riconoscimento dei bisogni delle donne nel ridisegno della politica agricola europea.

Tutti interventi che si affiancano alle alleanze strategiche costruite da Donne in Campo-Cia con il mondo dell’associazionismo, della ricerca e della cultura e portate in Assemblea: la collaborazione con Cittadinanzattiva per il diritto alla salute delle donne nelle aree interne, la partnership con l’Università di Cassino e SIDEA sull’impresa femminile, la sinergia con la Fondazione Lagostena Bassi per la prevenzione della violenza di genere attraverso il lavoro e l’indipendenza economica.


“In un momento di grande trasformazione per il mondo agricolo, il lavoro di Donne in Campo rappresenta un segnale concreto di innovazione e di visione -ha chiosato il presidente di Cia, Cristiano Fini-. La transizione verso sistemi agroalimentari più inclusivi, resilienti e sostenibili passa dal pieno riconoscimento del ruolo delle donne. Garantire loro pari accesso alle risorse, alla terra, al credito non è solo una questione di equità, ma una leva strategica per l’efficienza dell’intero settore. Sostenere il contributo delle donne in agricoltura significa investire nell’energia vitale dei territori e nel futuro delle nostre comunità rurali”.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 24 dic 2024

Siccità 2024: via libera ai contributi a fondo perduto per le imprese agricole abruzzesi. Soddisfazione di CIA

Cia Agricoltori Italiani Abruzzo esprime soddisfazione per l'approvazione del decreto legge che introduce contributi a fondo perduto destinati alle aziende agricole duramente colpite dalla siccità che ha segnato il 2024.

Il decreto, promosso dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) e approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, rappresenta un passo fondamentale per sostenere il comparto agricolo regionale, duramente provato dalla carenza di precipitazioni.

Le misure prevedono contributi differenziati in base alla percentuale di danno subito dalle coltivazioni:

  • Dal 30 al 50% di danno: 110 euro per ettaro (64.300 ettari coinvolti)

  • Dal 50 al 70% di danno: 163 euro per ettaro (5.275 ettari coinvolti)

I settori più colpiti, tra cui vitivinicolo, olivicolo, cerealicolo, ortofrutticolo e fienagione, riceveranno un supporto cruciale per mitigare le perdite economiche.

"Accogliamo con favore questo intervento che risponde concretamente alle esigenze delle imprese agricole abruzzesi”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “La siccità ha messo a dura prova il nostro settore, ma questi contributi rappresentano un primo passo fondamentale verso la ripresa. È importante sottolineare che i fondi non risolvono completamente i problemi delle aziende agricole, ma offrono un aiuto concreto per affrontare questa emergenza. Ora è essenziale che i fondi vengano erogati con tempestività per permettere alle aziende di superare questa fase critica."

Cia Abruzzo si impegna a garantire un costante monitoraggio sull'attuazione delle misure e a fornire il supporto necessario affinché i fondi siano utilizzati in modo efficace.


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1 In Evidenza - 17 dic 2024

Donazioni solidali per la salute e il soccorso: l’impegno di Ruralità e Solidarietà ETS

La Onlus Ruralità & Solidarietà ETS, promossa da Cia Agricoltori Italiani di Abruzzo, Marche e Molise, continua a portare avanti la propria missione di supporto al benessere sociale e sanitario del territorio abruzzese attraverso iniziative concrete e di alto impatto. 

Nell’ambito delle attività dedicate alla salute infantile, Ruralità e Solidarietà ETS ha donato un rifrattometro binoculare portatile al Lions Club di Lanciano. Questo strumento diagnostico di ultima generazione permetterà di organizzare giornate dedicate alla prevenzione dei difetti visivi per gli alunni delle scuole elementari del territorio, in collaborazione con professionisti del settore medico. La diagnosi precoce dei problemi visivi è fondamentale per garantire un corretto sviluppo della vista nei bambini e prevenire problematiche più gravi in età adulta.

La cerimonia di consegna si è svolta presso la Sala di Conversazione del Comune di Lanciano, alla presenza dei rappresentanti del Lions Club e del Sindaco Filippo Paolini. L’evento è stato accompagnato da un concerto di pianoforte e flauto, a sottolineare l’importanza dell’iniziativa.

La Onlus ha poi effettuato un’ulteriore donazione: una sonda ecografica wireless Cerbero 4.0 destinata all'unità mobile di soccorso della Croce Rossa Italiana di Lanciano. Questo dispositivo innovativo rappresenta un significativo passo avanti nel campo del soccorso d’emergenza, consentendo diagnosi rapide e precise direttamente sul luogo dell’intervento. Grazie a questa tecnologia all'avanguardia, i soccorritori potranno garantire interventi medici più efficaci, contribuendo a salvare numerose vite umane.

La cerimonia di consegna si è svolta presso l’Ospedale Civile di Lanciano alla presenza dei responsabili della Croce Rossa, medici e personale sanitario.

“Le due donazioni testimoniano come il contributo del 5 per mille possa fare la differenza nella vita delle comunità locali”, ha dichiarato il Presidente della Onlus Mariano Nozzi, “Grazie al sostegno dei cittadini, Ruralità e Solidarietà ETS può realizzare progetti innovativi e concreti, migliorando la qualità della vita degli abruzzesi”


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1 In Evidenza - 16 dic 2024

Agricoltura abruzzese: annata 2024 difficile, necessario un intervento urgente e strutturale per salvare il settore pri

Il 2024 sarà ricordato come uno degli anni più difficili per l'agricoltura abruzzese. La siccità senza precedenti, accompagnata dall'aumento dei costi di produzione e dai danni provocati dalla fauna selvatica, ha generato una crisi profonda che mette a rischio il futuro di centinaia di aziende agricole. A lanciare una griglia d’allarme è Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo che chiede interventi immediati e strutturali per salvare il settore primario.

"La nostra agricoltura è al collasso”, ha dichiarato Sichetti, “La siccità ha causato un crollo della produzione agricola, con punte drammatiche nel settore olivicolo (-60%) e vitivinicolo (-35%). Gli agricoltori si trovano schiacciati tra un aumento esponenziale dei costi di produzione e una redditività sempre più compromessa. È fondamentale che la Regione Abruzzo riconosca questa crisi per quello che è: un'emergenza straordinaria che richiede risposte rapide e incisive".

I numeri parlano chiaro: il settore olivicolo ha registrato una riduzione della produzione del 60%, con ripercussioni gravissime su uno dei simboli dell'agricoltura regionale. La viticoltura, altro fiore all'occhiello dell'economia abruzzese, ha visto un calo del 35%. Anche la produzione ortofrutticola e quella dei cereali hanno subito contrazioni significative, mentre l'assenza di foraggi sta mettendo in ginocchio gli allevatori.

"Non si può più rimandare”, continua Sichetti, “Le nostre richieste di dichiarare lo stato di calamità naturale sono rimaste inascoltate per troppo tempo. Le imprese agricole sono allo stremo e molte rischiano la chiusura. È necessario intervenire immediatamente per sostenere gli agricoltori, mettere in sicurezza le risorse idriche e garantire un futuro sostenibile al settore".



Cia Abruzzo ha delineato un pacchetto di proposte urgenti per affrontare la crisi. Tra le priorità c'è il miglioramento delle infrastrutture idriche regionali, con investimenti per modernizzare i sistemi di irrigazione e costruire nuovi invasi. Inoltre, si chiede l'istituzione di fondi a fondo perduto per risarcire le perdite subite nel 2023 e nel 2024.

Un altro nodo cruciale è la gestione della fauna selvatica: i danni provocati dagli ungulati aggravano ulteriormente una situazione già critica. Cia propone un piano straordinario per il contenimento degli animali, accompagnato da un fondo per sostenere gli agricoltori colpiti.

Non meno importante è la questione della manodopera agricola: la carenza di personale qualificato frena il rilancio del settore. L’ organizzazione agricola chiede politiche che incentivano i giovani a intraprendere questa professione, oltre a misure per semplificare l'accesso alla manodopera straniera.

"L'agricoltura abruzzese non può più aspettare", ribadisce Sichetti, "La Regione deve convocare subito un tavolo tecnico per mettere in campo soluzioni concrete. Non è solo una questione economica, ma di salvaguardia dell'identità e del futuro del nostro territorio."

Intanto, Cia sottolinea la necessità di un cambio di rotta nella gestione delle risorse regionali. La digitalizzazione dei processi amministrativi, come l'erogazione del gasolio agricolo agevolato, e il sostegno alla ricerca per sviluppare colture resistenti alla siccità sono interventi che non possono essere rimandati.


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1 In Evidenza - 13 dic 2024

Legge di Bilancio: Anp-Cia, pensionati dimenticati e sanità a secco

Una legge di Bilancio che dimentica i pensionati e lascia a secco la sanità, riservando agli anziani assegni non dignitosi con aumenti irrisori di 3 euro al mese per le minime e tagliando ancora il Servizio sanitario nazionale con solo 460 milioni di euro disponibili. Lo dice Anp, l’Associazione pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, spiegando che così la manovra non guarda più ai bisogni veri delle persone. Come dimostra anche la mancanza di nuove risorse per la non autosufficienza, la riduzione del finanziamento della carta “Dedicata a te” per l’acquisto dei beni di prima necessità, i cali previsti per i Comuni con effetti diretti sull’efficienza dei servizi per le comunità.
In particolare, secondo Anp-Cia, se negli ultimi due anni l’inflazione molto alta aveva spinto gli assegni grazie alla rivalutazione automatica, nel 2025 l’inflazione da recuperare sarà soltanto dello 0,8%, come ha confermato il decreto del Ministero dell’Economia e del Lavoro, certificando un aumento anche più basso di quanto stimato negli ultimi mesi. Il risultato finale è, dunque, una perdita sostanziale delle retribuzioni; così come, in termini di carico fiscale, non si prevede alcuna diminuzione per le pensioni, che sono le più tassate d’Europa. Il tutto a fronte di una perdita del potere d’acquisto certificato dall’Inps pari al 15,7% in dieci anni.

Ancora, per Anp, nella manovra è assente ogni riferimento all’Ape Sociale per gli agricoltori, a cui non viene riconosciuto il lavoro usurante; mentre si conferma l’Opzione donna in formato selettivo, come l’anno scorso, già considerata non conveniente se non punitiva verso le lavoratrici, ma con un ulteriore peggioramento delle condizioni di calcolo per l’accesso alla pensione anticipata (Quota 103 in versione contributiva).

Sulla sanità, invece, continua la tendenza al definanziamento, quando all’opposto bisognerebbe investire per uscire dall’emergenza e migliorare le strutture ospedaliere, istituire le case di comunità sui territori e affrontare il tema del personale sanitario, oggi carente nel numero, migliorandone le condizioni di lavoro a cominciare dagli stipendi. Non solo, nella manovra manca ogni riferimento alla non autosufficienza, a fronte della necessità di dare attuazione alla legge di riforma per il riordino del sistema: dall’assistenza domiciliare continuativa alla funzione delle Rsa al ruolo dei caregiver.
Per tutti questi motivi, sottolinea il presidente nazionale Alessandro Del Carlo, “Anp-Cia auspica che il Parlamento modifichi gli orientamenti attuali su pensioni, sanità e politiche sociali per garantire diritti e dignità, in primis ai soggetti più fragili e meno abbienti”.



Per l’Associazione, questo vuol dire sostenere la rivalutazione piena di tutte le pensioni e aumentare le minime almeno a 800 euro; modificare l’Opzione donna in senso migliorativo; istituire la pensione base per i giovani. Soprattutto, significa aumentare sensibilmente le risorse destinate al Servizio sanitario nazionale e assicurare il diritto d’accesso a tutti i cittadini, partendo dagli anziani residenti nelle aree interne e rurali del Paese.        

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2 Vitivinicolo - 10 dic 2024

III Forum Vitivinicolo CIA, “L’Abruzzo del vino: uniti per tracciare un percorso unico verso il futuro”

Un evento dedicato alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo abruzzese, tra riflessioni sul passato e visioni per il futuro, ha riunito venerdì 6 dicembre 2024 esperti, istituzioni e imprenditori presso Rosarubra Zen, in occasione del III Forum Vitivinicolo dal titolo “L’Abruzzo del Vino: past, present, future”, organizzato da CIA Chieti-Pescara. La giornata ha messo al centro la qualità, la sostenibilità e le opportunità del mercato vitivinicolo e dell’enoturismo, tracciando le linee guida per il rilancio di uno dei settori chiave dell’economia regionale.


Ad aprire i lavori, il Direttore CIA Chieti-Pescara, Alfonso Ottaviano, ha ricordato il valore identitario del vino per l’Abruzzo, “È fondamentale preservare ciò che ci rende unici, ma al tempo stesso dobbiamo innovare per competere in un mercato globale.” Il Presidente CIA provinciale, Domenico Bomba, ha aggiunto, “Questa giornata è una straordinaria opportunità per costruire una visione condivisa, che unisca produttori, istituzioni e consumatori in un percorso di crescita comune”. Il Presidente provinciale ha avanzato alla platea alcune proposte per il settore vitivinicolo abruzzese come stabilire un criterio unico per le rese di uva per ettaro valido per tutte le regioni italiane, sostegno al mondo delle cooperative, sollecitare l’immediata erogazione dei fondi promessi per i danni da peronospora e elaborare un piano strategico per la gestione delle risorse idriche.

Parola poi a Domenico Mastrogiovanni, Responsabile Vitivinicolo CIA Nazionale, che ha sottolineato come il settore sia in una fase cruciale di transizione, “Dobbiamo affrontare con coraggio un cambiamento strutturale: il clima, i mercati e i consumatori stanno cambiando rapidamente. È necessario innovare la filiera, puntando su sostenibilità, diversificazione e promozione internazionale”. Tiziana Sarnari, analista di mercato del settore vitivinicolo per ISMEA, ha offerto una panoramica sulle tendenze attuali del mercato, “La domanda globale di vino è in evoluzione. Assistiamo a una crescente attenzione alla qualità e alla sostenibilità, ma anche a una polarizzazione dei consumi tra segmenti premium e di base. Le nuove generazioni si stanno allontanando dal vino tradizionale, richiedendo strategie di comunicazione e prodotti innovativi per riconquistare questi consumatori”.

La prima sessione, dedicata al tema “L’Abruzzo del Vino: passato, presente e futuro”, ha visto confrontarsi figure di spicco del settore come Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, che ha ribadito l’importanza della qualità, “Il nostro vino è già un’eccellenza, ma dobbiamo continuare a migliorarci e a raccontare al mondo la nostra storia”.

Camillo Zulli, di Orsogna Winery, ha posto l’accento sull’agricoltura biologica, “Il rispetto per l’ambiente è il vero valore aggiunto dei nostri vini”.

Luigi Bersano di ARGEA Group ha indicato nella digitalizzazione uno strumento chiave, “L’innovazione tecnologica è la strada per conquistare nuovi mercati e soddisfare consumatori sempre più attenti.”

Riccardo Iacobone, CEO del Rosarubra Group, ha sottolineato l'importanza dell'innovazione e dell'apertura a nuovi mercati, “La nostra esperienza ci insegna che passione, dedizione alla qualità e apertura all’innovazione possono convergere nella creazione di progetti straordinari”. Enrico Marramiero, Presidente dell’Associazione Terre dei Vestini, ha sottolineato la necessità di un cambio di mentalità tra i produttori abruzzesi, “Il vero salto di qualità passa attraverso una maggiore coesione e l’ambizione di andare oltre le posizioni già conquistate.”

Nel 2023, la produzione delle aziende vitivinicole CIA è stata pari a 1,2 milioni di ettolitri, con una flessione del 70% rispetto agli anni precedenti. Questo risultato si colloca in un contesto più ampio di crisi produttiva nazionale: in Italia, la produzione complessiva è stata tra le più basse dal dopoguerra, con un calo del 23%, che ha portato alla perdita temporanea della leadership mondiale a favore della Francia. Tuttavia, il 2024 segna una ripresa con un incremento stimato del 7% per la produzione italiana.

In Abruzzo, il valore della produzione vitivinicola IG (Indicazione Geografica) è così ripartito nel 2023: 195,2 milioni di euro per i vini DOP; 75,4 milioni di euro per i vini IGP.

Il mercato mondiale del vino, dal canto suo, ha subito una contrazione, con cali in tutti i segmenti nel 2023, a causa di cambiamenti nei consumi globali e di sfide legate alla sostenibilità e alla competitività.

La seconda sessione ha esplorato il potenziale del turismo legato al vino. Elena Sico, Direttrice del Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo, ha affermato, “L’enoturismo è il ponte tra i produttori e i visitatori, un modo per far vivere la nostra terra attraverso il calice”.


Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino Abruzzo, ha evidenziato l’importanza di creare esperienze uniche, “Non basta un buon vino, serve una storia che lo accompagni e che inviti le persone a tornare”. Vito Di Nunzio, rappresentante dell’azienda agricola La Vinarte, ha condiviso la filosofia aziendale incentrata sulla sostenibilità e la valorizzazione del territorio, “Abbiamo scelto di adottare tecniche agronomiche sostenibili, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando la biodiversità. La nostra azienda non è solo un’attività commerciale, è un modo di vivere e di condividere con gli altri la bellezza della natura e dei suoi frutti”. 


Angelo Radica, Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, ha evidenziato l'importanza di una gestione sostenibile e innovativa dei territori del vino, “Dobbiamo promuovere buone pratiche di gestione ambientale e sviluppare l'enoturismo attraverso la transizione digitale, per rendere le nostre città del vino sempre più attrattive e sostenibili.”


L’Assessore regionale Emanuele Imprudente ha sottolineato il supporto della Regione, “La crescita del vino abruzzese è anche la crescita dell’intero territorio. Faremo tutto il possibile per sostenere i produttori”.


Nelle sue conclusioni, Cristiano Fini, Presidente della CIA Nazionale,  ha evidenziato l’importanza della collaborazione, “Questo Forum ha dimostrato che l’Abruzzo è un modello di eccellenza. Lavorando insieme, possiamo fare la differenza”.


Il Forum si è concluso con un light lunch, occasione per proseguire il dialogo in un’atmosfera informale. La grande partecipazione e gli interventi di alto livello hanno dimostrato che il vino abruzzese è un patrimonio da preservare e valorizzare, simbolo di identità e innovazione.


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1 In Evidenza - 04 dic 2024

CIA Abruzzo: "Urgente tutelare il settore vitivinicolo regionale. Serve l'immediata erogazione dei fondi previsti dalla

CIA Agricoltori Abruzzo esprime forte preoccupazione per la situazione critica che sta vivendo il settore vitivinicolo regionale, messo in ginocchio da fitopatie come la peronospora e da un mercato sempre più competitivo. La viticoltura, pilastro dell'economia abruzzese e simbolo della qualità del nostro territorio, necessita di interventi urgenti per evitare ulteriori danni irreparabili.  

In merito a quanto previsto dall’articolo 24 della Legge Regionale 4/2024, che istituisce un fondo da 7,5 milioni di euro per il sostegno alle imprese agricole danneggiate da condizioni meteorologiche avverse, CIA Abruzzo sollecita l'effettiva erogazione delle risorse stanziate. Questi fondi, essenziali per la sopravvivenza delle aziende vitivinicole, ad oggi non sono ancora stati resi disponibili, nonostante gli impegni assunti dalla Regione.  

Non possiamo permetterci di aspettare oltre”, dichiara il Presidente CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, “Le aziende agricole abruzzesi, già duramente colpite da sfide climatiche e di mercato, non possono sopravvivere senza il supporto economico previsto. L’erogazione dei fondi stanziati dall’articolo 24 della L.R. 4/2024 deve essere una priorità assoluta per la Regione, e chiediamo che venga confermata con la Legge di Bilancio 2025. Solo così potremo garantire un futuro a uno dei comparti più strategici per l'economia e l'identità del nostro territorio."

CIA Abruzzo invita la Giunta e il Consiglio regionale ad agire con urgenza e concretezza per salvaguardare la viticoltura abruzzese e sostenere le aziende nel continuare a produrre vini di eccellenza, ambasciatori del nostro patrimonio.  


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