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In Evidenza - 20 mag 2025
L’Unione Europea sta preparando una serie di modifiche alla Politica Agricola Comune (PAC), con l’obiettivo di semplificare le regole, rafforzare il sostegno nei momenti di crisi e dare più attenzione ai piccoli agricoltori.
Ecco una sintesi facile e veloce di ciò che potrebbe cambiare dal 2026, se il Parlamento e il Consiglio UE approveranno le nuove proposte:
1. Meno burocrazia per i piccoli agricoltori
- I piccoli agricoltori saranno esonerati da molti obblighi complessi.
- Le regole saranno più flessibili, adattate alle leggi nazionali.
- Chi fa agricoltura biologica sarà già conforme a diversi standard, senza dover fare controlli doppi.
2. Più aiuti in caso di crisi e maltempo
- Previsti nuovi pagamenti per chi subisce danni da eventi climatici estremi o disastri naturali.
- I fondi europei (riserva agricola) saranno usati solo in vere emergenze di mercato.
- Possibile anche il coinvolgimento dei fondi nazionali.
3. Più protezione dai rischi
- Aumentano gli incentivi per chi usa strumenti di gestione del rischio, come le assicurazioni.
- Cambia anche il modo di calcolare le perdite, per rendere il sostegno più giusto.
4. Sostegno mirato a filiere e piccole aziende
- Più aiuti per il settore ortofrutticolo, per dare forza agli agricoltori nelle trattative e nella filiera.
- Pagamenti specifici per sostenere lo sviluppo delle piccole aziende agricole.
- Più sinergia tra gli strumenti finanziari della PAC, con procedure semplificate.
5. Meno controlli, più tempo per lavorare
- Novità importante: “un solo controllo all’anno” per ogni agricoltore.
- Obiettivo: meno carte, più lavoro in campo.
E adesso?
Il percorso legislativo è in corso: la parola passa a Parlamento e Consiglio UE.
Se saranno approvate, le nuove regole entreranno in vigore nel 2026.
Restiamo in attesa degli sviluppi ufficiali, ma già da ora è importante essere informati per prepararsi al cambiamento.