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CAA - Infobandi - 10 gen 2025
La Regione Abruzzo annuncia l’apertura dello sportello per il Bando SRD04 – Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientali. Un’opportunità rivolta ad agricoltori, singoli o associati, per realizzare interventi mirati a contrastare la perdita di biodiversità e preservare il paesaggio rurale.
Obiettivo dell’intervento
L’iniziativa, con una dotazione finanziaria di 1.000.000 di euro, sostiene investimenti non produttivi su superfici prevalentemente agricole, anche se non attualmente utilizzate, con chiara caratterizzazione ambientale.
Caratteristiche del contributo
- Intensità del sostegno: 100% della spesa ammissibile
- Importo concedibile: da 3.000 a 50.000 euro per domanda
Tempistiche
- Apertura funzionalità SIAN: 14 gennaio 2025, ore 11:00
- Chiusura sportello: 31 gennaio 2025
Le domande devono essere presentate esclusivamente attraverso il portale SIAN, nei termini indicati.
Per ulteriori dettagli e assistenza ti invitiamo a contattarci e a prendere un appuntamento nell'ufficio CIA a te più vicino.
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In Evidenza - 03 gen 2025
La PAC (Politica Agricola Comune) rappresenta uno strumento fondamentale dell'Unione Europea per sostenere le imprese agricole, promuovendo reddito equo, sostenibilità ambientale, biodiversità, sviluppo socio-economico e digitalizzazione.
Cos'è la PAC e quali sono gli obiettivi?
La PAC 2023-2027 è un pacchetto di aiuti che mira a:
- Garantire un reddito equo per gli agricoltori.
- Promuovere la sostenibilità ambientale attraverso la riduzione dei fitofarmaci e l'adozione di pratiche agricole sostenibili.
- Favorire la biodiversità, con particolare attenzione alla tutela delle specie pollinifere.
- Incentivare pratiche agricole moderne e digitalizzate.
I principali aiuti previsti dalla PAC 2025
1. Ecoschemi
Gli ecoschemi rappresentano pagamenti diretti per pratiche agricole sostenibili:
- Ecoschema 1: Riduzione dell'uso di antibiotici negli allevamenti e promozione del benessere animale (fino a 66 euro per bovino e 24 euro per suino).
- Ecoschema 2: Inerbimento delle colture arboree per ridurre pesticidi e favorire l'insediamento delle api.
- Ecoschema 3: Tutela degli olivi paesaggistici.
- Ecoschema 4: Avvicendamento colturale per migliorare la fertilità del suolo.
- Ecoschema 5: Protezione degli impollinatori.
2. Titoli di Base
I Titoli di Base rappresentano la parte principale del sostegno al reddito, con un valore medio di 167 euro per ettaro. Per ottenerli, gli agricoltori devono rispettare:
- 9 BCAA (Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali).
- 11 CGO (Criteri di Gestione Obbligatori).
3. Pagamenti Accoppiati
La PAC prevede poi i pagamenti accoppiati. Si tratta di contributi diretti, rivolti agli allevatori che hanno l'obiettivo di tutelare specifiche specie e tipologie di allevamenti. Ad esempio, si possono ottenere contributi economici per l'allevamento di:
- Agnelle da rimonta;
- Bufale da latte;
- Vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico;
- Vacche da latte;
- Ovini e caprini macellati IG;
- Capi bovini macellati di età compresa tra 12 e 24 mesi e allevati per almeno 6 mesi;
- Capi bovini macellati di età compresa tra 12 e 24 mesi, allevati per almeno 6 mesi e aderenti ai sistemi di etichettatura o IGP, oppure allevati per almeno 12 mesi.
I pagamenti accoppiati si possono, inoltre, avere per specifiche produzioni, ad esempio barbabietola da zucchero, girasole, riso, agrumi, soia, olio, grano duro, leguminose, riso e pomodoro da industria.
4. Bonus Giovani Agricoltori e Piccoli Agricoltori
La PAC prevede il sostegno con redistribuzione del reddito per le piccole aziende agricole. Il sostegno viene erogato sotto forma di pagamento pari a 81,7 euro ad ettaro per le aziende sotto i 50 ettari e sopra 0,5 ettari. Al massimo un'azienda può ottenere il sostegno per 14 ettari.
Ci sono, infine, i pagamenti previsti per i giovani agricoltori. Il sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori viene erogato sulla base degli ettari per ogni anno, fino ad un massimo di 5.
L'importo è pari al 50% del valore medio dei Titoli per il pagamento di base ed è previsto a 83,50 euro/ettaro nel limite massimo di 90 ettari.
Scadenza e modalità di domanda
Uno dei vantaggi della PAC è determinato dal fatto che gli aiuti sono cumulabili, quindi Titolo base, ecoschemi, pagamenti accoppiati e di conseguenza si possono ottenere ogni anno risorse davvero importanti. Occorre però, come detto, rispettare tutte le condizioni previste.
Per ottenere i contributi PAC è necessario presentare istanza. La domanda deve essere presentata ogni anno entro il 15 maggio, questo è il termine ordinario. La domanda può essere presentata anche nei 25 giorni seguenti rispetto alla scadenza, ma con una riduzione dell'1% degli importi per ogni giorno di ritardo. La domanda può essere presentata presso gli uffici della Regione se sono stati istituiti. In alternativa può essere presentata attraverso Agea e, infine, attraverso i CAA.
Per quanto riguarda, invece, i pagamenti: a partire dal 16 ottobre è consentito agli Stati membri di versare anticipi fino al 50% per gli interventi sotto forma di pagamento diretto e fino al 75% per gli interventi di sviluppo rurale basati sulle superfici e sugli animali.
Gli anticipi possono essere pagati fino al 30 novembre, poi si passa al pagamento del saldo.
Per ulteriori dettagli e assistenza nell'invio della domanda ti invitiamo a contattarci e a prendere un appuntamento nell'ufficio CIA a te più vicino.
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In Evidenza - 24 dic 2024
Cia Agricoltori Italiani Abruzzo esprime soddisfazione per l'approvazione del decreto legge che introduce contributi a fondo perduto destinati alle aziende agricole duramente colpite dalla siccità che ha segnato il 2024.
Il decreto, promosso dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) e approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, rappresenta un passo fondamentale per sostenere il comparto agricolo regionale, duramente provato dalla carenza di precipitazioni.
Le misure prevedono contributi differenziati in base alla percentuale di danno subito dalle coltivazioni:
I settori più colpiti, tra cui vitivinicolo, olivicolo, cerealicolo, ortofrutticolo e fienagione, riceveranno un supporto cruciale per mitigare le perdite economiche.
"Accogliamo con favore questo intervento che risponde concretamente alle esigenze delle imprese agricole abruzzesi”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “La siccità ha messo a dura prova il nostro settore, ma questi contributi rappresentano un primo passo fondamentale verso la ripresa. È importante sottolineare che i fondi non risolvono completamente i problemi delle aziende agricole, ma offrono un aiuto concreto per affrontare questa emergenza. Ora è essenziale che i fondi vengano erogati con tempestività per permettere alle aziende di superare questa fase critica."
Cia Abruzzo si impegna a garantire un costante monitoraggio sull'attuazione delle misure e a fornire il supporto necessario affinché i fondi siano utilizzati in modo efficace.
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In Evidenza - 17 dic 2024
La Onlus Ruralità & Solidarietà ETS, promossa da Cia Agricoltori Italiani di Abruzzo, Marche e Molise, continua a portare avanti la propria missione di supporto al benessere sociale e sanitario del territorio abruzzese attraverso iniziative concrete e di alto impatto.
Nell’ambito delle attività dedicate alla salute infantile, Ruralità e Solidarietà ETS ha donato un rifrattometro binoculare portatile al Lions Club di Lanciano. Questo strumento diagnostico di ultima generazione permetterà di organizzare giornate dedicate alla prevenzione dei difetti visivi per gli alunni delle scuole elementari del territorio, in collaborazione con professionisti del settore medico. La diagnosi precoce dei problemi visivi è fondamentale per garantire un corretto sviluppo della vista nei bambini e prevenire problematiche più gravi in età adulta.
La cerimonia di consegna si è svolta presso la Sala di Conversazione del Comune di Lanciano, alla presenza dei rappresentanti del Lions Club e del Sindaco Filippo Paolini. L’evento è stato accompagnato da un concerto di pianoforte e flauto, a sottolineare l’importanza dell’iniziativa.
La Onlus ha poi effettuato un’ulteriore donazione: una sonda ecografica wireless Cerbero 4.0 destinata all'unità mobile di soccorso della Croce Rossa Italiana di Lanciano. Questo dispositivo innovativo rappresenta un significativo passo avanti nel campo del soccorso d’emergenza, consentendo diagnosi rapide e precise direttamente sul luogo dell’intervento. Grazie a questa tecnologia all'avanguardia, i soccorritori potranno garantire interventi medici più efficaci, contribuendo a salvare numerose vite umane.
La cerimonia di consegna si è svolta presso l’Ospedale Civile di Lanciano alla presenza dei responsabili della Croce Rossa, medici e personale sanitario.
“Le due donazioni testimoniano come il contributo del 5 per mille possa fare la differenza nella vita delle comunità locali”, ha dichiarato il Presidente della Onlus Mariano Nozzi, “Grazie al sostegno dei cittadini, Ruralità e Solidarietà ETS può realizzare progetti innovativi e concreti, migliorando la qualità della vita degli abruzzesi”
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In Evidenza - 16 dic 2024
Il 2024 sarà ricordato come uno degli anni più difficili per l'agricoltura abruzzese. La siccità senza precedenti, accompagnata dall'aumento dei costi di produzione e dai danni provocati dalla fauna selvatica, ha generato una crisi profonda che mette a rischio il futuro di centinaia di aziende agricole. A lanciare una griglia d’allarme è Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo che chiede interventi immediati e strutturali per salvare il settore primario.
"La nostra agricoltura è al collasso”, ha dichiarato Sichetti, “La siccità ha causato un crollo della produzione agricola, con punte drammatiche nel settore olivicolo (-60%) e vitivinicolo (-35%). Gli agricoltori si trovano schiacciati tra un aumento esponenziale dei costi di produzione e una redditività sempre più compromessa. È fondamentale che la Regione Abruzzo riconosca questa crisi per quello che è: un'emergenza straordinaria che richiede risposte rapide e incisive".
I numeri parlano chiaro: il settore olivicolo ha registrato una riduzione della produzione del 60%, con ripercussioni gravissime su uno dei simboli dell'agricoltura regionale. La viticoltura, altro fiore all'occhiello dell'economia abruzzese, ha visto un calo del 35%. Anche la produzione ortofrutticola e quella dei cereali hanno subito contrazioni significative, mentre l'assenza di foraggi sta mettendo in ginocchio gli allevatori.
"Non si può più rimandare”, continua Sichetti, “Le nostre richieste di dichiarare lo stato di calamità naturale sono rimaste inascoltate per troppo tempo. Le imprese agricole sono allo stremo e molte rischiano la chiusura. È necessario intervenire immediatamente per sostenere gli agricoltori, mettere in sicurezza le risorse idriche e garantire un futuro sostenibile al settore".
Cia Abruzzo ha delineato un pacchetto di proposte urgenti per affrontare la crisi. Tra le priorità c'è il miglioramento delle infrastrutture idriche regionali, con investimenti per modernizzare i sistemi di irrigazione e costruire nuovi invasi. Inoltre, si chiede l'istituzione di fondi a fondo perduto per risarcire le perdite subite nel 2023 e nel 2024.
Un altro nodo cruciale è la gestione della fauna selvatica: i danni provocati dagli ungulati aggravano ulteriormente una situazione già critica. Cia propone un piano straordinario per il contenimento degli animali, accompagnato da un fondo per sostenere gli agricoltori colpiti.
Non meno importante è la questione della manodopera agricola: la carenza di personale qualificato frena il rilancio del settore. L’ organizzazione agricola chiede politiche che incentivano i giovani a intraprendere questa professione, oltre a misure per semplificare l'accesso alla manodopera straniera.
"L'agricoltura abruzzese non può più aspettare", ribadisce Sichetti, "La Regione deve convocare subito un tavolo tecnico per mettere in campo soluzioni concrete. Non è solo una questione economica, ma di salvaguardia dell'identità e del futuro del nostro territorio."
Intanto, Cia sottolinea la necessità di un cambio di rotta nella gestione delle risorse regionali. La digitalizzazione dei processi amministrativi, come l'erogazione del gasolio agricolo agevolato, e il sostegno alla ricerca per sviluppare colture resistenti alla siccità sono interventi che non possono essere rimandati.
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In Evidenza - 13 dic 2024
Una legge di Bilancio che dimentica i pensionati e lascia a secco la sanità, riservando agli anziani assegni non dignitosi con aumenti irrisori di 3 euro al mese per le minime e tagliando ancora il Servizio sanitario nazionale con solo 460 milioni di euro disponibili. Lo dice Anp, l’Associazione pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, spiegando che così la manovra non guarda più ai bisogni veri delle persone. Come dimostra anche la mancanza di nuove risorse per la non autosufficienza, la riduzione del finanziamento della carta “Dedicata a te” per l’acquisto dei beni di prima necessità, i cali previsti per i Comuni con effetti diretti sull’efficienza dei servizi per le comunità.
In particolare, secondo Anp-Cia, se negli ultimi due anni l’inflazione molto alta aveva spinto gli assegni grazie alla rivalutazione automatica, nel 2025 l’inflazione da recuperare sarà soltanto dello 0,8%, come ha confermato il decreto del Ministero dell’Economia e del Lavoro, certificando un aumento anche più basso di quanto stimato negli ultimi mesi. Il risultato finale è, dunque, una perdita sostanziale delle retribuzioni; così come, in termini di carico fiscale, non si prevede alcuna diminuzione per le pensioni, che sono le più tassate d’Europa. Il tutto a fronte di una perdita del potere d’acquisto certificato dall’Inps pari al 15,7% in dieci anni.
Ancora, per Anp, nella manovra è assente ogni riferimento all’Ape Sociale per gli agricoltori, a cui non viene riconosciuto il lavoro usurante; mentre si conferma l’Opzione donna in formato selettivo, come l’anno scorso, già considerata non conveniente se non punitiva verso le lavoratrici, ma con un ulteriore peggioramento delle condizioni di calcolo per l’accesso alla pensione anticipata (Quota 103 in versione contributiva).
Sulla sanità, invece, continua la tendenza al definanziamento, quando all’opposto bisognerebbe investire per uscire dall’emergenza e migliorare le strutture ospedaliere, istituire le case di comunità sui territori e affrontare il tema del personale sanitario, oggi carente nel numero, migliorandone le condizioni di lavoro a cominciare dagli stipendi. Non solo, nella manovra manca ogni riferimento alla non autosufficienza, a fronte della necessità di dare attuazione alla legge di riforma per il riordino del sistema: dall’assistenza domiciliare continuativa alla funzione delle Rsa al ruolo dei caregiver.
Per tutti questi motivi, sottolinea il presidente nazionale Alessandro Del Carlo, “Anp-Cia auspica che il Parlamento modifichi gli orientamenti attuali su pensioni, sanità e politiche sociali per garantire diritti e dignità, in primis ai soggetti più fragili e meno abbienti”.
Per l’Associazione, questo vuol dire sostenere la rivalutazione piena di tutte le pensioni e aumentare le minime almeno a 800 euro; modificare l’Opzione donna in senso migliorativo; istituire la pensione base per i giovani. Soprattutto, significa aumentare sensibilmente le risorse destinate al Servizio sanitario nazionale e assicurare il diritto d’accesso a tutti i cittadini, partendo dagli anziani residenti nelle aree interne e rurali del Paese.
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In Evidenza - 04 dic 2024
CIA Agricoltori Abruzzo esprime forte preoccupazione per la situazione critica che sta vivendo il settore vitivinicolo regionale, messo in ginocchio da fitopatie come la peronospora e da un mercato sempre più competitivo. La viticoltura, pilastro dell'economia abruzzese e simbolo della qualità del nostro territorio, necessita di interventi urgenti per evitare ulteriori danni irreparabili.
In merito a quanto previsto dall’articolo 24 della Legge Regionale 4/2024, che istituisce un fondo da 7,5 milioni di euro per il sostegno alle imprese agricole danneggiate da condizioni meteorologiche avverse, CIA Abruzzo sollecita l'effettiva erogazione delle risorse stanziate. Questi fondi, essenziali per la sopravvivenza delle aziende vitivinicole, ad oggi non sono ancora stati resi disponibili, nonostante gli impegni assunti dalla Regione.
“Non possiamo permetterci di aspettare oltre”, dichiara il Presidente CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, “Le aziende agricole abruzzesi, già duramente colpite da sfide climatiche e di mercato, non possono sopravvivere senza il supporto economico previsto. L’erogazione dei fondi stanziati dall’articolo 24 della L.R. 4/2024 deve essere una priorità assoluta per la Regione, e chiediamo che venga confermata con la Legge di Bilancio 2025. Solo così potremo garantire un futuro a uno dei comparti più strategici per l'economia e l'identità del nostro territorio."
CIA Abruzzo invita la Giunta e il Consiglio regionale ad agire con urgenza e concretezza per salvaguardare la viticoltura abruzzese e sostenere le aziende nel continuare a produrre vini di eccellenza, ambasciatori del nostro patrimonio.
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In Evidenza - 29 nov 2024
Le aree interne e svantaggiate d’Italia potrebbero diventare “zone franche” con fiscalità agevolata soprattutto per le attività economiche e produttive. Questa la ricetta di Cia-Agricoltori Italiani per rilanciare i territori marginali e fermarne il progressivo abbandono. Ad accompagnarla una proposta che verrà formulata al Governo prossimamente. È quanto ha annunciato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, davanti al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e al viceministro dell'Economia, Maurizio Leo.
“Basta chiacchiere, servono interventi di carattere tecnico e non politico -ha chiarito Fini nella sua relazione-. Le aree rurali e marginali del Paese non possono più aspettare, nessuno lo sa meglio dell’agricoltura che in questi territori, tra produzione e attività connesse, rappresenta fino all’80% dell’economia locale e spesso sopperisce anche ai servizi per la comunità”.
Per Cia, il nodo è sulle difficoltà ormai croniche che la crisi climatica e gli eventi catastrofali non hanno fatto altro che amplificare, soprattutto nelle aree interne e di montagna. “Siccità estrema al Sud e alluvioni devastanti al Nord, i tragici terremoti degli ultimi 15 anni, fino agli ultimi shock geopolitici ed economici mondiali -ha aggiunto Fini- hanno fatto in assoluto più danni lì dove erano già pesanti i problemi delle infrastrutture e dei servizi, dove non si è lavorato per ammodernare o per innescare margini di innovazione, rendendo quasi impossibile fare impresa e incentivare le nuove generazioni a restare”.
Dunque, la misura pensata da Cia potrebbe riguardare l'acquisto e la ristrutturazione di case a tassi agevolati, trattenute minime su pensioni e buste paga, tariffe agevolate sui servizi, tipo luce e gas, ma anche mense scolastiche e alcune visite specialistiche a carico dello Stato. E, soprattutto, bisognerebbe creare le condizioni per aprire aziende a costo zero.
“Dalla Liguria alla Basilicata, c’è una questione strutturale che riguarda l’entroterra e non è più accettabile nel 2024 -ha proseguito Fini- e che nelle regioni meridionali arriva a compromettere oggi anche la sussistenza”. Al Sud, infatti, si registrano le percentuali più alte di persone a rischio povertà ed esclusione sociale d’Europa: in testa la Campania con il 46,3% e la Calabria con il 42,8%.
“Con la manovra già scritta -ha concluso Fini- auspichiamo un impegno di misure e risorse già a partire dall’anno prossimo, che taglino drasticamente il carico fiscale sulle aree interne, agevolando imprese e famiglie agricole. Questo resta per Cia un pilastro cardine su cui rimettere in piedi il Paese, insieme a una più equa redistribuzione del reddito agricolo lungo la filiera e una gestione nuova e più efficiente delle risorse idriche rispetto ai cambiamenti climatici”.
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In Evidenza - 27 nov 2024
Un sistema in affanno e scadenze che rischiano di mettere in ginocchio gli agricoltori. CIA Agricoltori Italiani Abruzzo interviene con fermezza contro la comunicazione del Dipartimento Agricoltura regionale, che chiede ai Centri di Assistenza Agricola (CAA) di completare le assegnazioni a saldo del gasolio agricolo per il 2024 entro il 31 dicembre, un termine che, secondo CIA, non tiene conto delle numerose problematiche che hanno caratterizzato l’intero anno.
“Le tempistiche indicate dalla Regione sono irrealistiche e insostenibili”, ha dichiarato Nicola Sichetti, presidente CIA Abruzzo, “Stiamo parlando di un sistema che, a causa di inefficienze organizzative e un software scelto dalla Regione malfunzionante, ha lasciato le aziende agricole e i tecnici CAA a dover gestire ritardi e complicazioni. Queste difficoltà non sono mai state risolte, nonostante un intero anno di segnalazioni e richieste di intervento e ora, a meno di un mese dalla fine dell’anno, è impensabile risolvere tutto”.
A fronte di questo, CIA Abruzzo avanza una serie di richieste alla Regione, volte a garantire una gestione più equa e razionale del gasolio agricolo.
In primo luogo, è indispensabile una proroga dei termini per la presentazione del saldo almeno fino al 31 gennaio 2025. Inoltre, è necessario rivedere le regole che attualmente considerano come “rimanenze” i litri di gasolio prelevati a ridosso della fine dell’anno. Questa revisione permetterebbe di evitare che le quantità non utilizzate vengano sottratte dalle assegnazioni future, proteggendo le aziende da ulteriori ripercussioni.
Si chiede anche che venga effettuata un’analisi approfondita delle criticità che hanno caratterizzato il 2024 e infine di rendere urgente l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga la Regione, i rappresentanti degli agricoltori e i tecnici.
“Questi interventi non sono più rinviabili”, sottolinea Nicola Sichetti, “perché il nostro settore non può permettersi di affrontare ogni anno gli stessi problemi, con il rischio di penalizzare gravemente le aziende agricole. La situazione attuale”, continua Sichetti, “non è solo un problema di scadenze, ma di rispetto per il lavoro degli agricoltori e dei tecnici che li assistono. La nostra regione non può ignorare queste difficoltà, scaricando le sue inefficienze su chi già si confronta con problemi economici, climatici e burocratici ogni giorno”.
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In Evidenza - 22 nov 2024
“Piantiamola!” con la violenza sulle donne. L’associazione Donne in Campo di Cia-Agricoltori Italiani rilancia la sua campagna, in occasione del 25 novembre, con cui invita tutti i cittadini a recarsi nei tantissimi vivai sparsi in tutt’Italia per comprare o regalare una piantina, un seme, un alberello.
“Non è solo un gesto ecologico, puramente simbolico -spiega la presidente Pina Terenzi-. Imparare a prendersi cura di una pianta è un buon modo per promuovere il rispetto della vita, a partire da quella vegetale, e combattere la violenza che si esprime a tutti i livelli, in particolare verso le donne”.
Dall’inizio del 2024 sono più di novanta le donne uccise, il 90% in ambito familiare. Per questo “non c’è più tempo da perdere -continua Terenzi-. Servono nuove politiche pubbliche, leggi più severe, percorsi educativi a cominciare dai giovani. Soprattutto, è necessario investire di più e meglio sul fronte occupazionale. Il sostegno all’indipendenza economica delle donne resta infatti una delle leve più potenti per contrastare la violenza di genere”.
Ecco perché “chiediamo di incentivare, con politiche e risorse ad hoc, le imprese femminili -aggiunge la presidente di Donne in Campo Cia-. Non si tratta solo di autonomia finanziaria, ma di empowerment, di valorizzazione delle donne come leader, che agisce come catalizzatore per un cambiamento culturale più ampio e inclusivo”. E in questo senso, conclude, “proprio l’agricoltura è uno dei settori produttivi su cui puntare, visto che già oggi in Italia le aziende agricole con a capo una donna sono 200.000, circa una su tre, mentre le lavoratrici rappresentano quasi il 40% della forza lavoro complessiva del comparto”.
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In Evidenza - 22 nov 2024
Di seguito le principali novità introdotte dal Decreto Ministeriale n. 0289235 del 28 giugno 2024 per la campagna agricola 2024/2025. Qui troverete informazioni pratiche e dettagli sui cambiamenti più rilevanti per le prossime semine.
Novità principali:
Esenzioni da controlli e sanzioni per aziende ≤ 10 ettari
- Le aziende con superfici agricole pari o inferiori a 10 ettari sono esentate da controlli e sanzioni legate alla condizionalità.
- Esclusione non applicabile per chi aderisce agli Eco-Schemi o impegni agro-climatici ambientali.
BCAA 7 – Diversificazione delle colture
- Alternativa alla rotazione obbligatoria, valida dal 2024.
- Richiede almeno 2 colture diverse per seminativi da 10 a 30 ha, e 3 colture per superfici superiori.
BCAA 8 – Eliminazione del 4% a superfici non produttive
- Non più obbligatorio mantenere il 4% dei seminativi a riposo.
- Opportunità: adesione all’Eco-Schema 5 livello 1, con un incentivo di 75 €/ha.
Eco-Schema 5 livello 2 – Introduzione della semente certificata
- Dal 2025, necessaria per accedere ai pagamenti su seminativi e superfici arboree.
- Contributi previsti:
186,63 €/ha per seminativi
160,30 €/ha per colture arboree
Eco-Schema 4 – Avvicendamento con sistemi foraggeri estensivi
- Impegno biennale: obbligo di rotazione colturale con almeno una coltura miglioratrice.
- Incentivo: 49,21 €/ha, con maggiorazioni per aree ZVN e Natura 2000.
Nuove combinazioni di Eco-Schemi e incentivi cumulabili:
- Seminativi: fino a 261,63 €/ha combinando avvicendamento ed Eco-Schema 5.
- Colture arboree: incentivi complessivi fino a 380,30 €/ha.
Scadenze importanti:
- 1 gennaio 2024: Entrata in vigore di BCAA 7 e BCAA 8.
- 15 maggio - 30 novembre: Periodo di verifica delle colture miglioratrici per l’Eco-Schema 4.
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali.
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In Evidenza - 22 nov 2024
Nuove risorse e una strategia politica mirata al rilancio delle aree interne e montane, ricordate ieri anche dal discorso del presidente, Sergio Mattarella. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, lancia il tema portante dell’assemblea nazionale dell’associazione, intitolata “Agricoltura al bivio: più valore a chi produce” che aprirà le porte il 29 novembre, giornata della sua sessione pubblica. E’ ora, secondo Fini, di passare dalle parole ai fatti, con la predisposizione di una strategia unica a livello nazionale che arresti lo spopolamento in queste zone, che soffrono -come ha sottolineato Mattarella- per la rarefazione dei servizi, lo smantellamento delle vecchie infrastrutture e una generale marginalizzazione che mette a rischio il 60% del territorio italiano, incidendo negativamente sui diritti di cittadinanza di circa 13 milioni di nostri concittadini, molti dei quali sono imprenditori agricoli.
Le aree interne, secondo Fini, hanno una valenza sia ambientale che sociale, ma devono essere in grado di incrementare le proprie condizioni economiche per poter sopravvivere e resistere all’impatto dei cambiamenti climatici, contrastando il dissesto idrogeologico. Sono prioritari gli interventi a tutela delle infrastrutture e dei servizi di prossimità, una gestione adeguata della risorsa acqua, l’equo accesso a istruzione e sanità e il superamento del digital divide. Per Fini, bisogna, inoltre, incentivare l'abitabilità di ciascuna zona periferica e di montagna, ma servono misure di fiscalità agevolata e norme che favoriscano l'accesso al credito e alla liquidità, in grado di innescare davvero il ricambio generazionale. “Investire sulle zone rurali è un'urgenza sociale -conclude Fini- oltre che economica, perché la produttività agricola è anche custode della cultura e delle nostre tradizioni, oltre che garante della sicurezza alimentare”.