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In Evidenza - 26 feb 2024

Abruzzo, aperte le domande per l'impianto di nuovi vigneti

Hai tempo fino al 31 marzo 2024 per presentare la domanda per l'installazione di nuovi vigneti in Abruzzo.

Possono essere richiesti tutte le superfici non utilizzate a vigneto o con vincoli condotte dall’azienda in proprietà, affitto o comodato gratuito. Le richieste ammissibili saranno accettate nella loro totalità se saranno uguali o inferiore alla superficie nazionale ammissibile. In caso di una richiesta superiore alla superficie nazionale sarà calcolata in maniera proporzionata a livello regionale.

Le assegnazioni delle superfici da impiantare entro i 3 anni successivi verranno effettuate entro agosto.


Per ulteriori informazioni e per inviare la domanda, ti preghiamo di recarti presso l'ufficio Cia più vicino a te.






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In Evidenza - 26 feb 2024

Grano: Cia, produttori ancora in attesa di risposte. Avanti su Granaio Italia

Inaccettabile che gli agricoltori debbano continuare a lavorare in perdita; inconcepibile che in Italia, primo produttore Ue di grano duro, continuino ad aumentare i costi di produzione per il settore, mentre si riducono i prezzi di mercato; non è possibile che non sia stato ancora istituito il registro telematico Granaio Italia. Abbiamo raccolto oltre 75 mila firme con la petizione online “salva-grano” Made in Italy, condiviso con le istituzioni il nostro dossier di proposte e richieste, siamo scesi in piazza, a Roma, il 26 ottobre scorso. Cia-Agricoltori Italiani lancia l’ennesimo appello al Governo: si stringano i tempi e si diano risposte concrete al comparto cerealicolo in emergenza.

Oggi, fa notare Cia, considerando le ultime quotazioni sul grano duro pari a circa 37 euro al quintale e le rese degli agricoltori di circa 30 quintali a ettaro, si arriva di fatto a una produzione lorda vendibile di 1.100 euro a ettaro, ma con costi di produzione di gran lunga superiori ai 1.400 euro a ettaro.

Non solo, i primi dati Cia sulle nuove semine segnalano un preoccupante calo delle superfici coltivate a grano duro di circa 130 mila ettari, una perdita tale da far prospettare per il Paese, anche a causa dei cambiamenti climatici, un raccolto tra i più bassi di sempre.

E, come se non bastasse, ci sono le politiche Ue penalizzanti per gli agricoltori, i bassi prezzi di listino e l’import sempre più significativo da Paesi terzi che rischiano di mortificare le imprese del comparto costringendole all’abbandono con gravi ripercussioni, non solo economiche, ma anche sociali e ambientali. Serve più attenzione e trasparenza per il mercato del grano duro, chiosa Cia, non sottovalutando l’import crescente da Russia e Turchia, non tradizionalmente esportatori verso l’Italia.

“Non ci stancheremo di ribadire le nostre istanze -conclude il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- e tra queste, l’urgenza del registro telematico sulle giacenze, Granaio Italia, per garantire maggiore trasparenza sui mercati, e una certificazione dei costi di produzione per definire, in modo chiaro, anche i termini di contrattazione. In gioco il nostro patrimonio cerealicolo, materia prima d’eccellenza per la pasta,  simbolo del Made in Italy nel mondo con quasi 4 milioni di tonnellate di produzione nazionale annua e un fatturato sui 7 miliardi di euro”.



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In Evidenza - 22 feb 2024

Gestione rischio: Cia, grazie a nostro lavoro nuove risorse per agricoltori

Soddisfazione da parte di Cia-Agricoltori Italiani dopo la decisione di implementare la contribuzione pubblica e le agevolazioni sulle polizze a tutela delle aziende agricole dagli eventi catastrofali. “Aiutare gli agricoltori a far fronte ai costi necessari alla gestione del rischio in loro favore -dichiara il presidente Cia, Cristiano Fini-, è fondamentale dopo il susseguirsi di gravi emergenze meteoclimatiche su vari fronti (alluvione, siccità, grandinate), che sta fortemente pesando sulle nostre aziende”.

Con il 
climate change in atto è, infatti, indispensabile far ricorso a strumenti assicurativi per garantirsi da compromissioni del reddito aziendale causati dagli eventi avversi. “L’ampliamento della base delle aziende assicurate e la diffusione di questi strumenti -conclude Fini- è importante soprattutto nelle aree del centro-sud. Auspichiamo, ora, che le risorse aggiuntive vengano erogate in tempi celeri e che -in ottica di maggiore efficacia- vengano anche adottate misure di semplificazione di tutto il sistema”. 



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In Evidenza - 22 feb 2024

Aperto il bando per la XXII edizione del Premio Bandiera Verde Cia

Bandiera Verde Agricoltura giunge alla sua XXII edizione. Anche quest’anno, torna il riconoscimento di Cia-Agricoltori Italiani per premiare aziende, comuni, enti e organizzazioni che si sono distinte per il loro impegno a favore dell’agricoltura, dello sviluppo rurale, della valorizzazione del patrimonio enogastronomico, paesaggistico e ambientale.

Sarà possibile inviare la propria candidatura fino al 12 aprile 2024.


Con Bandiera Verde, Cia vuole mantenere sempre alta l’attenzione sul valore e la centralità dell'agricoltura, premiando la forza e la tenacia del settore e dei suoi protagonisti.


Per il 2024, come negli ultimi anni, il riconoscimento di Cia-Agricoltori Italiani sarà assegnato a 10 aziende agricole, distinte nelle diverse categorie come da bando; 6 iniziative “extra-aziendali”, per esempio scuole, parchi naturali, eventi culturali; 3 comuni virtuosi. Soltanto uno tra tutti i premiati, riceverà poi la “Bandiera Verde Gold”.


Il Regolamento e tutti i documenti utili per candidarsi QUI



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In Evidenza - 20 feb 2024

Agricoltura: Donne in Campo-Cia, imprese femminili grandi assenti da fondi e misure

L’agricoltura femminile sembra sparita dalle politiche nazionali ed europee. È l’allarme lanciato da Donne in Campo-Cia, secondo cui non solo non ci sono provvedimenti specifici dedicati né nel Pnrr né nella Pac, ma sono pure scomparsi gli incentivi ad hoc della misura Più Impresa, non rifinanziata dall’ultima legge di Bilancio. E anche il Fondo Impresa Donna oggi ammette agli stanziamenti le imprenditrici di tutti i settori, compreso quello della trasformazione alimentare, ma tiene fuori la produzione agricola.

“Le donne si trovano così escluse sia dai fondi nazionali finanziati dal Piano di ripresa e resilienza che da quelli dedicati all’agricoltura, risultando fortemente penalizzate e discriminate nei confronti delle colleghe di altri comparti -spiega la presidente di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi-. Stessa situazione con la Politica agricola comune dell’Ue, che prescrive regole uguali per tutti piuttosto che valorizzare le differenze garantendo pari opportunità”. Con il risultato che “a fronte di una grande attenzione ai temi femminili sul fronte mediatico, le azioni concrete sembrano andare in un altro verso”.

Ecco perché Donne in Campo-Cia torna a chiedere l’approvazione di una legge quadro per l’imprenditoria femminile in agricoltura, che preveda tra l’altro la costituzione di un Ufficio permanente presso il Masaf e di un Osservatorio, con l’obiettivo di promuovere l’accesso delle donne all’attività agricola e di potenziare le politiche attive del lavoro nel settore primario.

“Vogliamo che la visione femminile dell’agricoltura torni protagonista e continui a crescere -sottolinea Terenzi-. Già ora le oltre 200.000 imprenditrici agricole italiane sono in prima linea per difendere il settore quale asset strategico del Paese, dove la produzione di cibo e la tutela del territorio camminano insieme, rappresentando il patrimonio di biodiversità, salute e benessere, cultura e tradizione del Made in Italy”.   



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In Evidenza - 09 feb 2024

Cia: bene riconoscimento agricoltori come custodi di territorio e ambiente

Il riconoscimento normativo della figura dell’agricoltore custode è un atto fondamentale per valorizzare e promuovere le molteplici attività del settore a tutela dell’ambiente e del territorio. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, commenta il via libera dell’aula della Camera alla proposta di legge sul tema, che istituisce anche la Giornata nazionale dell’Agricoltura.

“A dispetto di tutte le fake news, gli agricoltori non inquinano, anzi garantiscono un presidio insostituibile dal punto di vista ambientale, come certifica anche questo provvedimento -spiega Fini-. Il ruolo strategico del comparto, infatti, non è solo quello di produrre cibo sano e sicuro per tutti, ma anche di assicurare la tenuta e lo sviluppo delle aree interne; salvaguardare il suolo e i territori contro il dissesto idrogeologico; gestire le risorse idriche; produrre energia da fonti rinnovabili; difendere il paesaggio e la biodiversità”.



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In Evidenza - 08 feb 2024

Rispetto per gli agricoltori, Cia chiede al Governo misure urgenti per gestire la crisi

Cia solleva richieste urgenti alle istituzioni affinché intervengano per gestire la crisi che sta impattando il settore agricolo e per garantire un futuro sostenibile per l'agricoltura italiana. 

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In Evidenza - 08 feb 2024

Cia al Governo, risposte concrete per garantire reddito a aziende agricole

Occorrono risposte concrete per garantire il reddito delle aziende e permettere al settore agricolo di occupare un ruolo centrale nell’economia del Paese. Cia-Agricoltori Italiani pone nuovamente all’attenzione del Governo e dell’Ue, dopo la manifestazione dell’associazione il 26 ottobre a Roma. Le richieste di Cia al Governo riguardano gli sgravi fiscali, gli interventi contro i rincari e le misure a favore dei giovani. Sul versante Ue, servono cambiamenti sostanziali alla proposta della Commissione sui terreni incolti, oltre alla riduzione dell’impatto del Green Deal sulle aziende. Cia ha, dunque, chiesto un incontro urgente col ministro Lollobrigida, finalizzato ad individuare tutte le misure da mettere in campo. Si terranno, in seguito, incontri territoriali con parlamentari e presidenti regionali.

Cia ricorda che il biennio 2022-23 è stato particolarmente difficile per gli agricoltori a causa delle ripetute avversità meteorologiche, delle fitopatie e gli alti costi di produzione per una congiuntura di mercato complessa. Si chiede, quindi, al Governo di gestire l’emergenza in atto introducendo sgravi fiscali per il settore primario: dall’Irpef sui redditi agricoli, all’esonero contributivo per gli agricoltori, oltre a una maggiore compensazione dell’Iva zootecnica (bovini e suini). Per mitigare l’impatto del rincaro dei fattori di produzione, Cia chiede, invece, la reintroduzione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio, già ottenuto nel 2023 dopo una lunga battaglia portata avanti dall’associazione. Sul fronte delle giovani imprese, Cia ritiene necessario l’esonero contributivo per gli agricoltori under 40 e il rifinanziamento del “Fondo più impresa”. A sostegno dei comparti più deboli, si intervenga con un immediato utilizzo delle risorse del Fondo per le emergenze e facilitazioni nell’accesso al credito.

A livello europeo, per Cia è urgente una maggiore semplificazione nelle regole sui pagamenti per l’attuale Pac per rispettare le tempistiche previste e garantire agli agricoltori la sostenibilità economica delle loro aziende. Per quanto concerne le politiche green della Commissione, si reputa essenziale la proroga alla deroga del 4% per l’incolto, con periodicità triennale e senza vincoli ambientali legati alle scelte produttive dell’azienda. Si introducano, inoltre, le deroghe approvate in Parlamento sui prodotti agroalimentari nel “Regolamento imballaggi” e si approvino definitivamente le regole Ue sulle nuove biotecnologie (Ngt-Tea) per dare alle aziende strumenti alternativi, in grado di ridurre gli impatti negativi del Green deal. Necessario, infine, confermare l’esclusione delle attività zootecniche dalla direttiva sulle emissioni industriali, facendo prevalere la sostenibilità concreta alle scelte ideologiche.



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In Evidenza - 29 gen 2024

Lettera ai Soci Cia dal presidente Fini

Caro/a Socio/a,

il 2023 è stato un anno particolarmente difficile per gli agricoltori italiani a causa delle avversità meteorologiche, delle fitopatie, degli elevati costi di produzione e di una congiuntura di mercato molto complessa. La nostra Confederazione ha avanzato strategie e proposte che consentissero al settore di far fronte ai numerosi problemi e sviluppare una visione forte per il futuro.

Dalla Conferenza economica di febbraio scorso alla più recente Assemblea nazionale di fine novembre, abbiamo attivato un confronto serrato con le istituzioni nazionali ed europee, come con i principali stakeholders, sottoponendo ai decisori politici il nostro Piano nazionale per l’agricoltura.

Abbiamo  presentato  un  documento,  con  obiettivi  e  misure,  per  accrescere  il  peso economico e la forza negoziale del settore, incentivarne il ruolo e il presidio ambientale, mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne, salvaguardare i servizi e le attività sociali, cruciali per i territori rurali, e consolidare la crescita dell’export agroalimentare Made in Italy. Allo stesso tempo, per affrontare le grandi emergenze, crisi climatica e fauna selvatica in primis, ma anche questioni annose come la carenza di manodopera e il tema della semplificazione burocratica.


Il 26 ottobre scorso, ben consapevoli della situazione drammatica e dell’importanza, urgente, di dare voce al comparto, siamo scesi in piazza a Roma, con la nostra mobilitazione nazionale, sotto lo slogan “Prezzi alle stelle, agricoltori più poveri”, per rivendicare la centralità dell’impresa agricola e del suo reddito. Una manifestazione, fortemente voluta, che ha visto in Piazza Santi Apostoli 3 mila agricoltori arrivati da tutta Italia per esprimere, civilmente, tutto il dissenso e malessere delle imprese agricole e presentare le istanze più dirimenti per il settore.

Oggi, ciò che sta avvenendo oltralpe non va certo sottovalutato e mi offre l’occasione di evidenziare le nostre azioni e il valore del confronto, nelle sedi opportune, tra organismi accreditati  e  istituzioni  e  interlocutori  economici.  Nel  nostro  agire  ci  siamo  posti  obiettivi concreti e non ideologici con spirito di unitarietà che fa parte del nostro Dna.

Questa mia comunicazione vuole evidenziarti quanto emerso nella recente Assemblea Nazionale che rappresenta la posizione di Cia-Agricoltori Italiani, rispetto ad asset prioritari per il settore:


Valore lungo la filiera
– Stiamo proponendo una legge quadro per il riconoscimento del valore delle produzioni delle imprese agricole lungo la filiera, prima di tutto garantendo l’equo compenso, certificato e incentivando gli accordi di filiera.

Centralità aree interne e agricoltura familiare – Proponiamo norme che valorizzino il ruolo dell’agricoltura familiare nelle aree interne del Paese, dove è necessario uno snellimento burocratico  e  il  riconoscimento  economico per  chi,  da  sempre,  agisce  come  custode  del territorio.

Consumo di suolo zero - Partendo dalle esperienze legislative di alcune regioni, proponiamo una legge quadro per il consumo zero del suolo agricolo. Quindi, il no a nuove cementificazioni o a pannelli solari a terra.

Risorsa acqua - Subito un Piano strategico nazionale per la costruzione di grandi invasi a usi plurimi, che, insieme a soluzioni aziendali, facciano fronte al problema della carenza idrica, contrastando alluvioni e dissesto idrogeologico.

Emergenza fauna selvatica – Raccordo di tutte le leggi regionali per rendere operativa ed

applicabile la legge nazionale, fornendo così lo strumento applicativo alle regioni.

Revisione della Pac – Questa Pac non funziona, troppa burocrazia e inapplicabilità degli eco- schemi che colpevolizzano l’agricoltura e gli sottraggono importanti risorse. Va abolito, immediatamente, l’obbligo al 4% di incolto. Occorre, dunque, stringere i tempi e intervenire efficacemente per una Pac non più punitiva, ma incentivante, capace di orientare le risorse verso la tutela del reddito delle imprese e non sulla rendita fondiaria e per politiche attive di gestione del rischio.

Crisi  climatica  -  Puntare  sulla  ricerca  agricola,  anche  varietale,  per  ridurre  i  costi  di

produzione e aumentare la redditività delle imprese. Le Tecnologie di evoluzione assistita (Tea) siano una priorità, per colture resistenti ai patogeni e resilienti ai cambiamenti climatici. Fitofarmaci – Non possiamo rinunciare, per imposizioni normative comunitarie, a principi attivi senza la disponibilità di valide alternative.

Mercati - Serve una maggiore attenzione alla politica commerciale europea, in particolare sul

Mediterraneo, garantendo la reciprocità delle regole negli scambi.


Queste sono alcune delle molteplici sfide che, come Cia-Agricoltori Italiani,  abbiamo riconosciuto e accolto da protagonisti attivi del confronto, del dibattito e del dialogo con le istituzioni nazionali ed europee. Prima ancora continuando ad ascoltare voi, anima della nostra agricoltura e di un intero Paese. Questo è, e resta, il nostro impegno per un’agricoltura davvero al centro.


La nostra mobilitazione partita il 26 ottobre a Roma, con il tuo supporto, continuerà in

Europa perché siamo convinti che l’agricoltura non è il problema ma la soluzione!


Cristiano Fini



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In Evidenza - 25 gen 2024

Riconoscimento dello stato di calamità naturale per attacchi da peronospora: soddisfazione di Cia Abruzzo

Cia Abruzzo esprime grande soddisfazione per la recente sottoscrizione del decreto che riconosce lo stato di calamità naturale per l’Abruzzo. Questa decisione, frutto di intense negoziazioni e sforzi congiunti, apre la strada a importanti misure di sostegno per le imprese agricole colpite dalla peronospora.

Il decreto, appena pubblicato, attiva una serie di strumenti che consentiranno alle imprese agricole danneggiate di ottenere un adeguato risarcimento del danno. In particolare, si prevede la possibilità di congelare i mutui per un periodo di 24 mesi e di accedere a agevolazioni sui contributi previdenziali.

Gli agricoltori abruzzesi colpiti dalla calamità avranno la possibilità di presentare le domande di beneficio entro 45 giorni dalla pubblicazione del decreto-legge, che avverrà entro i prossimi 15 giorni. Questo passo importante è il risultato di un tavolo ministeriale tenutosi ieri a Roma, che ha visto la partecipazione del Presidente regionale Nicola Sichetti, del direttore Mariano Nozzi, alla presenza del Ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida e di altre sigle sindacali.

Il ruolo determinante svolto da Cia Abruzzo nel corso di questi mesi ha contribuito in modo significativo al raggiungimento di questo risultato. 

“La nostra organizzazione ha sostenuto attivamente l'attivazione del decreto Legge 102 per le calamità naturali, oltre ai provvedimenti regionali fondamentali per la tutela degli interessi agricoli abruzzesi”, commenta così il Presidente Sichetti, “La firma del decreto rappresenta un importante passo avanti nel supporto alle imprese agricole della nostra regione”.

Il Ministro, nell'incontro di ieri, ha sottolineato quanto sia importante il ruolo della rappresentanza per ottenere risultati tangibili.

L'impegno di Cia Abruzzo non finisce qui, continueremo a vigilare attentamente sull'attuazione dei provvedimenti, collaborando strettamente con la regione e il Ministero per garantire un supporto efficace ed equo. Ora, con l'approvazione del decreto, ci auguriamo una rapida attuazione dei provvedimenti per garantire risposte certe e concrete al mondo agricolo abruzzese”, conclude il Presidente. 




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In Evidenza - 23 gen 2024

Cia protagonista a Fieragricola. Interventi, convegni e focus su climate change, rinnovabili e hi-tech

Roma, 23 gen - Cia-Agricoltori Italiani pronta per la 116° edizione di Fieragricola, a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio. Torna, dunque, un appuntamento storico per la Confederazione che conferma la sua presenza con un grande spazio istituzionale ed espositivo al Padiglione 11 Stand B4. Anche per quest'anno Cia preannuncia, tra Area Meeting dell'organizzazione e Palaexpo, un'agenda ricca di incontri e tavole rotonde, in particolare con la partecipazione di Esco Agroenergetica e AIEL Associazione Italiana Energie Agroforestali; workshop e seminari di approfondimento insieme a partner tecnici di Cia.


GLI INTERVENTI DEL PRESIDENTE DI CIA, FINI - Giornata d'apertura di Fieragricola 2024, mercoledì 31 gennaio, al Padiglione 8 Area Forum con il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, al taglio del nastro, previsto per le 11:30, con il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Alle 14:30, stessa location per il Convegno inaugurale dal titolo "L'agricoltura nel clima che cambia. Strategie, pratiche, tecnologie per la mitigazione e l'adattamento" con l'intervento del presidente Fini alla Tavola rotonda dedicata al confronto tra i presidenti delle associazioni agricole.


IL PROGRAMMA DI CIA A FIERAGRICOLA - Sempre, mercoledì 31 gennaio, Cia inaugura la rassegna dei suoi appuntamenti dallo spazio espositivo Confederale al Padiglione 11 Stand B4. Alle 12 a cura di XFarm l'incontro su "Gestione digitale dell'azienda agricola", mentre alle 15 si terrà il convegno Esco Agroenergetica e Cia "Le imprese agricole e agroindustriali a confronto con i vertici del Masaf sui bandi Parchi agrisolari". 

Il giorno seguente, giovedì 1° febbraio, alle 11, il Convegno Cia nella Sala Salieri del PalaExpo su "Dop e Igp nella crisi climatica". Ad aprire i lavori la relazione introduttiva del presidente nazionale Cia, Cristiano Fini  che dà l'avvio alla Tavola rotonda con la partecipazione di Paolo De Castro, Parlamento Europeo; Pierluigi Randi, climatologo; Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita; Enrico Manni, presidente Consorzio Gran Terre e Benedetto Fracchiolla, presidente Finoliva Global Service. Modera la giornalista Mediaset, Gaia Padovan.  Alle 15, a cura di Aiel ed Esco Agroenergetica dal titolo "Decarbonizzare le aziende agricole: da obiettivo a opportunità. Energia dal legno dal fuori foresta, motore dell'economia circolare".

Penultimo giorno, venerdì 2 febbraio, con allo stand della Confederazione tre appuntamenti: alle 10:30 promosso da Cia Toscana "iVine: il digital twin per ottimizzare i trattamenti in vigneto"; alle 12 a cura di Esco Agroenergetica "Comunità energetiche rurali. Un'opportunità per i piccoli Comuni italiani". Parteciperanno e interverranno anche sindaci dei borghi della penisola. Alle 15, spazio a Cia Chieti-Pescara per la "Presentazione del Progetto Smart Business".

Infine, sabato 3 febbraio, alle 10:30, torna XFarm con un focus su "I vantaggi dei droni in agricoltura" e, alle 12, chiude Fieragricola targata Cia, l'evento del Consorzio Birra Origine Piemonte e Cia Cuneo "L'agricoltura 4.0 nella coltivazione dell'orzo da birra".



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CAA - Info Assistenza Tecnica - 14 dic 2023

CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI PRESTITI AGRARI A MEDIO TERMINE (5 ANNI) A TASSO ZERO

Per l’anno 2023, le sole imprese possono dimostrare oggettivamente di aver subito una riduzione della produzione, di almeno il 30% rispetto al 2022 mediante la Dichiarazione di vendemmia e di produzione 2023: - (per le imprese di produzione): totale colonna 3 quadro “C” (Dati relativi alla raccolta delle uve); - (per le imprese di trasformazione): totale (bianco + rosso) del quadro “G” (Dati relativi alle operazioni di vinificazioni

SOGGETTI BENEFICIARI Possono beneficiare dell’aiuto esclusivamente le imprese agricole di produzione e quelle produzione e/o trasformazione di cui all’art. 2135 del Codice civile, in forma singola o associata, che possano dimostrare di aver subito un danno alla produzione o al fatturato nell’anno 2023, attive ed aventi sede operativa in Abruzzo al momento di presentazione della domanda di aiuto. Le imprese devono inoltre operare su terreni che ricadono prevalentemente nel territorio regionale; devono essere in possesso di partita IVA, dell’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera competente e del fascicolo aziendale appositamente costituito. Essere iscritti all’INPS - sezione Agricoltura, ovvero aver presentato istanza di iscrizione all’INPS – sezione Agricoltura;

CARATTERISTICHE DEL PRESTITO Il valore nominale del prestito può essere di € 5.000,00 o di € 10.000,00 per le imprese agricole singole e di € 15.000,00 per quelle associate e per le società di trasformazione. La durata del prestito è di cinque anni, con due anni di preammortamento. Gli oneri finanziari sul prestito sono azzerati mediante la concessione di un contributo in regime di “de minimis”, nei limiti del massimale disponibile in capo al richiedente.

MODALITA’ DI AMMORTAMENTO durata per la restituzione della sola quota capitale: 60 mesi; di cui preammortamento: 24 mesi; rateo rimborso: semestrale costante posticipato.

SOGGETTI ESCLUSI Non possono accedere al credito agrario le imprese agricole: a. Con esposizioni classificate come “sofferenze” ai sensi della disciplina bancaria; b. Che presentano, nei confronti delle banche, esposizioni classificate come “inadempienze probabili” o “scadute” o “sconfinamenti deteriorati” ai sensi del paragrafo 2, parte B della circolare n. 272 del 30 luglio 2008 della Banca d’Italia e successive modificazioni ed integrazioni; c. Che hanno a carico protesti, procedure esecutive o iscrizioni pregiudizievoli.

AGEVOLAZIONI il prestito è concesso a tasso zero per l’intera sua durata.

PROCEDURA DI INOLTRO DOMANDE: Per presentare la domanda è necessario essere in possesso dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di livello uguale o superiore al 2, riconducibile al legale rappresentante. La domanda a valere sul presente Avviso può essere presentata esclusivamente attraverso la piattaforma digitale sportello, raggiungibile dal sito web https://sportello.regione.abruzzo.it/ selezionando l’apposita voce (“CATALOGO SERVIZI”, poi “Sportello Agricoltura e Pesca” e infine scegliendo la voce “Avviso Piccolo Prestito Agrario”).

L’autenticazione tramite SPID equivale alla sottoscrizione della domanda. La piattaforma digitale Sportello, per la compilazione on line della Domanda di Ammissione, sarà accessibile a partire dalle ore 12:00 del 16 Dicembre 2023 e fino alle ore 12:00 del 22 Dicembre 2023

È possibile inviare una nuova domanda che annulla la precedente entro i termini di validità dell’Avviso. In caso di più domande presentate dalla stessa impresa viene presa in considerazione l’ultima domanda inviata. La nuova domanda assume un nuovo ordine di arrivo e un nuovo numero progressivo di trasmissione. Una volta chiusa la procedura di presentazione della domanda come sopra descritta, non è possibile apportare modifiche e/o integrazioni.

Occorrono come documentazione:
- Dichiarazione di vendemmia e produzione annualità 2022 e 2023
- Coordinate bancarie
- Documento identità

Per i beneficiari ammessi e finanziati, la pubblicazione della graduatoria ha valore di atto di concessione del beneficio, senza necessità di ulteriore comunicazione, né di conferma da parte del beneficiario stesso della volontà di accettare il contributo e determina il diritto all’erogazione con le modalità indicate nel presente

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Viale G. Bovio, 85 65124 Pescara

Tel 085 4216816 / 388255 - Fax 085 4223819

CIA Chieti-Pescara

Viale Maiella, 87 66100 Chieti

Tel 0871 64342 / 65939 - fax 0871 404322

CIA Teramo-L’Aquila

Via P. Gammelli 64100 Teramo

Tel 0861 245432 / 240264 - fax 0861 253793


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