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1 In Evidenza - 07 mag 2025

CIA Abruzzo: l’olio extravergine d’oliva abruzzese verso l’ IGP. Promosso un percorso di valorizzazione e tutela dell

L’olio extravergine d’oliva abruzzese si appresta a ricevere un importante e prestigioso riconoscimento: l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) «Olio d’Abruzzo». Un risultato che vede CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo in prima linea come promotrice convinta di questo percorso di valorizzazione della produzione olivicola regionale.
 

La proposta per l’istituzione del marchio IGP è stata accolta positivamente dalla Regione Abruzzo, che con Determinazione n. 19/140 del 12 giugno 2024, pubblicata sul BURA Abruzzo ordinario n. 26 del 3 luglio 2024, ha espresso parere favorevole all’istituzione dell’IGP «Olio d’Abruzzo». Si tratta di un passaggio fondamentale per il riconoscimento definitivo da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).
 

Questo strumento sarà garanzia di qualità per il consumatore e rappresenterà un volano per incrementare il reddito degli olivicoltori abruzzesi, tutelare la biodiversità e valorizzare il paesaggio olivicolo regionale anche sotto il profilo turistico.
 

A tal proposito, il 14 maggio 2025, dalle ore 11:00, si svolgerà un importante appuntamento pubblico presso la sala Camplone della Camera di Commercio Chieti Pescara in Via Conte di Ruvo, 2 – Pescara.

Si terrà la Riunione di Pubblico Accertamento inerente la richiesta di riconoscimento dell’IGP “Olio d’Abruzzo”, alla presenza dei funzionari del MASAF, dei rappresentanti della Regione Abruzzo, delle amministrazioni locali, delle organizzazioni professionali, dei produttori e degli operatori olivicoli della zona.
 

Durante l’incontro sarà data lettura del disciplinare di produzione, con la possibilità di esprimere osservazioni che saranno valutate in conformità al Regolamento UE n. 2024/1143, che disciplina i metodi leali e costanti per la concessione dell’IGP.
 

“Questo risultato è il frutto di un lavoro lungo e condiviso con il territorio”, ha dichiarato Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo, “Abbiamo creduto sin dall’inizio nell’IGP come strumento per difendere l’identità del nostro olio, garantire qualità e dare nuovo valore economico agli olivicoltori abruzzesi. La riunione pubblica del 14 maggio sarà un’occasione cruciale per compiere insieme l’ultimo passo verso questo traguardo”.

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1 In Evidenza - 06 mag 2025

Agia-Cia nel nuovo “Forum delle Forze economiche e sociali giovanili” del CNEL

Nasce il “Forum delle Forze economiche e sociali giovanili” del CNEL e i giovani di Cia-Agricoltori Italiani sono tra i protagonisti, insieme ad altre 32 organizzazioni del sistema Paese.

La prima riunione per rendere operativo il Forum, attraverso la definizione condivisa di obiettivi e finalità, si è tenuta presso la Sala Ruini di Villa Lubin a Roma, sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, con la partecipazione del presidente nazionale di Agia-Cia, Enrico Calentini.

Intento prioritario del Forum è quello di accrescere le forme di aggregazione e gli strumenti di partecipazione delle giovani generazioni ai processi decisionali locali e nazionali, andando a svolgere un vero e proprio ruolo propositivo nelle decisioni del CNEL. Con lo scopo preciso di includere la prospettiva generazionale nell’espletamento della funzione consultiva del Consiglio rispetto a Governo, Camere e Regioni.

“Si tratta di un’iniziativa davvero molto importante -ha sottolineato il presidente Calentini-. In questo modo, l’Italia assume il ruolo di apripista in Ue per realizzare finalmente la ‘strategia europea per la gioventù’ dando voce, attraverso il potere d’iniziativa legislativa, a coloro che sono meno rappresentati”.

D’altra parte, ha spiegato il presidente del CNEL Renato Brunetta nella convocazione del Forum, “riteniamo imprescindibile che, a partire dall’impegno di tutte le organizzazioni già rappresentate presso il Consiglio, venga promosso e sviluppato coerentemente un confronto aperto non solo ‘per’ i giovani, ma soprattutto ‘con’ loro e ‘per’ l’intero Paese”, nella consapevolezza che “la costruzione partecipata di un patto generazionale sia una sfida cruciale per la sostenibilità sociale, economica e demografica dell’Italia”. 

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1 In Evidenza - 06 mag 2025

Cia a Macfrut con un Piano d’azione straordinario sull’acqua

Un Piano d’azione straordinario sull’acqua, territoriale, nazionale e Ue, per fare degli agricoltori i veri protagonisti delle strategie idriche e con l’ortofrutta comparto pilota, tra i più idro-esigenti, ma anche più innovativi e avanzati nella gestione della risorsa. È quanto annunciato dal presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, al convegno inaugurale di Macfrut, al Rimini Expo Centre fino all’8 maggio.

“L’acqua è il futuro -ha detto Fini- e l’agricoltura, a partire dall’ortofrutta, è la chiave per custodirlo. Non basta più passare da un approccio emergenziale a una pianificazione strutturale, serve rivedere il modo in cui pensiamo la gestione della risorsa idrica”.

IL PIANO DI CIA - Da parte di Cia la proposta di un Piano per una governance più vicina ai territori, differenziata e adattiva, per una visione d’insieme che superi la frammentazione decisionale e restituisca valore a Consorzi di Bonifica e Autorità di Bacino, ottimizzando le funzioni e snellendo i vincoli, anche per recepire al meglio la futura strategia Ue per la resilienza idrica. Quella che Cia immagina comprensiva di interventi strutturali nelle zone a più alto rischio; di grandi invasi integrati, e non alternativi ai piccoli; di finanziamenti per le infrastrutture resilienti; di riuso agricolo delle acque reflue; come di una legge contro il consumo di suolo e un quadro normativo per le funzioni di custodia e presidio del territorio.

 A dettare i tempi gli eventi estremi legati all’acqua, che in Italia sono aumentati del 400% in soli cinque anni, con ormai miliardi di danni sulle produzioni, alla prova di resistenza contro alluvioni, siccità, dissesto e fitopatologie che in alcune zone hanno già mangiato il 30-35% del prossimo raccolto.

COMPARTO E MALTEMPO - Oggi, piove troppo e male al Nord Italia. Le colture autunno primaverili -rileva Cia- dai cereali all’orzo, stanno morendo di asfissia naturale per terreni saturi a causa della pioggia eccessiva. Rischia, invece, il 30% della superficie già trapiantata, la filiera del pomodoro da industria, quella Made in Italy da 5 miliardi di euro e 35 mila occupati. Ormai è tardi per nuove piantumazioni. Troppa acqua nel momento sbagliato anche sulle risaie, e bisognerà riseminare. Mentre i vigneti sono inaccessibili, ma fertili, purtroppo, per la peronospora; irraggiungibili anche tanti frutteti e saltano così i trattamenti che salverebbero la stagione. Non meno complicata, ovviamente, la fase vegetativa al Sud, costantemente a secco. Si prevedono crolli produttivi tra il 10 e il 30% per il rischio approvvigionamento idrico e il trapianto è sempre più un’incognita a monte per molte delle orticole.

QUESTIONE IDRICA - Nel mezzo, il dramma vero della dispersione idrica che nel Paese è arrivata anche al 72%, con una media nazionale del 42% e situazioni gravi per almeno il 50% dei comuni. L’Italia vive nell’obsolescenza delle infrastrutture idriche, per il 60% vecchie di 30 anni, con capacità di contenimento all’11%, Spagna e altri Paesi Ue sono al 35%.

“Basta col dire che tanto l’acqua va nei campi -è stato l’affondo di Fini-. L’agricoltura non può fare da cassa di espansione naturale di tutte le calamità naturali e se così deve essere che venga sostenuta in quanto soluzione e non il problema”.

Cia ricorda, infatti, che un terreno ben coperto da vegetazione trattiene fino al 30% in più di pioggia e che, quindi, investire sulla manutenzione, contrastare il consumo di suolo, che sta viaggiando su una media di 20 ettari ogni giorno, rilanciare le aree interne, puntare su più innovazione e ricerca nel comparto, in primis agevolando le Tea, è la strada da intraprendere subito.

“Da Macfrut -ha concluso- facciamo rete avendo chiaro il ruolo competitivo della risorsa acqua per l’agroalimentare nazionale di cui l’ortofrutta ne è settore trainante, da 17 miliardi di euro per 300 mila aziende attive. Chiediamo una Pac davvero al servizio della sicurezza idrica e alimentare e la messa a terra concreta dei fondi per le infrastrutture dedicate”. 

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1 CAF Informa - 23 apr 2025

Figli, scuola e sport: tutte le detrazioni fiscali che puoi richiedere nel 730

Se hai figli nel 730 puoi detrarre il 19% su tantissime voci: dall’asilo nido all’università, fino allo sport e agli strumenti didattici.

Asilo nido (pubblico e privato)
Puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per l’asilo nido, sia pubblico che privato, fino a un massimo di € 632 per figlio.
Importante: conserva le ricevute di pagamento e verifica che siano intestate al genitore che richiede la detrazione.

Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
Anche le spese scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado possono essere detratte:

19% di detrazione, fino a un massimo di € 800 per ciascun figlio.

Oltre alla retta, rientrano anche:

  • Spese per gite scolastiche

  • Assicurazioni scolastiche

  • Contributi deliberati dall’istituto per arricchire l’offerta formativa

Università
La detrazione del 19% si applica anche alle spese universitarie:

  • Università statali: puoi detrarre l’intero importo delle tasse e contributi.

  • Università non statali: puoi detrarre nei limiti stabiliti ogni anno dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).

Se tuo figlio studia fuori sede, puoi detrarre anche parte del canone di affitto:

Fino a € 2.633 all’anno.

Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)
Se hai un reddito complessivo inferiore a € 36.000, puoi detrarre:

Il 19% delle spese, fino a un massimo di € 1.000 per ciascun figlio di età compresa tra 5 e 18 anni,

Per la frequenza di conservatori e istituti AFAM.

Spese per studenti con diagnosi di DSA
Per i figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è prevista la detrazione del 19% per:

Acquisto di strumenti utili all’apprendimento (es. software compensativi, dispositivi elettronici, ecc.)

Fino al termine della scuola secondaria di secondo grado

Erogazioni liberali alle scuole
Hai effettuato una donazione alla scuola dei tuoi figli?

Puoi detrarre il 19% senza limite d’importo.

Valido per scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie.

Attività sportive dei figli

Puoi detrarre il 19% delle spese sportive

Fino a un massimo di € 210 per ciascun figlio

Età compresa tra 5 e 18 anni


Controlla bene tutte le spese sostenute per i tuoi figli durante l’anno e verifica se possono rientrare tra le voci detraibili.

Per maggiori informazioni ivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 10 lug 2024

Dl agricoltura: Cia, pesa mancata deroga obbligo assicurativo per trattori non impiegati su strada

Contrarietà da parte di Cia-Agricoltori Italiani per lo stralcio nel Dl Agricoltura dell’emendamento sulla proroga dell’entrata in vigore dell'obbligo assicurativo per i veicoli agricoli non circolanti su strada. Per Cia, la proroga dal 30 giugno almeno a fine 2024 avrebbe permesso una valutazione più attenta del recepimento della Direttiva Ue 2021/2118 in materia di assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli. Malgrado l’attuale decisione, Cia continuerà a sollecitare le istituzioni per definire nuovi e più coerenti parametri per la definizione degli obblighi assicurativi, che riguardano circa 3 milioni di veicoli. L’obbligo assicurativo su mezzi perlopiù destinati ad impieghi statici ed esclusivamente nel perimetro aziendale, potrebbe -secondo Cia- produrre effetti negativi sul conto economico aziendale di molte piccole e medie aziende italiane. Cia auspica che vengano individuate soluzioni assicurative che privilegino la copertura del rischio aziendale, e non soltanto del singolo bene, per fare in modo che gli agricoltori, già obbligati alla copertura assicurativa RCT per i mezzi che transitano su strada, possano estenderla anche ai mezzi agricoli che limitano il loro impiego nell’ambito del fondo aziendale, senza eccessivo aggravio di costi. 

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1 In Evidenza - 09 lug 2024

Biologico: Anabio-Cia, intervenire su fisco e burocrazia per rilanciare settore


Procedure di certificazione più snelle, campagne informative e di comunicazione per incentivare i consumi, meno burocrazia nella fase di conversione al biologico e in quella di mantenimento, sgravi fiscali per i produttori del bio, uniformità in Europa riguardo a produzione, commercializzazione e controlli nel comparto e maggiori sostegni a ricerca, innovazione e formazione per il settore. Sono questi i sei pilastri su cui costruire il futuro dell’agricoltura biologica oggetto del memorandum messo a punto da Anabio, l’associazione di Cia-Agricoltori Italiani per la promozione del settore, che oggi è tornata a parlarne in Assemblea nazionale, a Roma, ribadendo le priorità per rilanciare le produzioni bio nazionali.

In Italia, infatti, il settore continua a crescere in termini di superfici e operatori del bio: sono 2,4 milioni gli ettari coltivati (+ 7,5%) con un’incidenza media sulla Sau totale prossima al 19% (quasi un campo su cinque) e ben oltre quota 92 mila gli addetti, 83 mila le aziende, quasi il 10% in più rispetto a quattro anni fa. Eppure, il peso del bio nella Gdo è fermo al 3% per un giro d’affari sui 2,1 miliardi di euro.

“Dobbiamo fare di più e tutelare il podio europeo del biologico Made in Italy anche sul fronte dei consumi -ha detto il presidente nazionale di Anabio-Cia, Giuseppe De Noia-. La crescita del mercato interno deve superare e consolidare la doppia cifra (+9% nel 2023). Per questo bisogna accelerare con il Piano d’azione nazionale per il bio e fare la differenza, soprattutto con iniziative concrete e mirate che diffondano in modo più organico e capillare, corrette informazioni sul valore delle produzioni biologiche”.

Il tema della contrazione dei consumi è, dunque, per Anabio-Cia il nodo al pettine del settore, rischio e opportunità da affrontare subito attraverso strumenti che agevolino l’aggregazione della domanda, anche tramite i contratti di rete, i distretti bio, le intese di filiera e le Organizzazioni interprofessionali.

Da parte di Anabio-Cia massimo impegno a collaborare per portare a casa questi obiettivi. Esemplare la campagna attivata con IBMA Italia, ormai quasi cinque anni fa, per la diffusione del biocontrollo e la difesa fitosanitaria delle colture. Promozione della conoscenza scientifica, sperimentazione e divulgazione sono fondamentali per un nuovo protagonismo delle imprese vocate al bio, così come altrettanto strategico è il progetto avviato da Anabio-Cia, e finanziato dal Masaf, sul connubio tra tradizione e innovazione nel settore, che ha già portato seminari formativi in 10 regioni d’Italia coinvolgendo più di 70 operatori biologici. Punta a raggiungere le 100 unità entro l’anno, implementando servizi di consulenza e aggiornamento tecnico specialistico. La promozione, il tassello chiave che fa spazio all’eccellenza delle produzioni bio nelle più importanti partecipazioni fieristiche di Cia, dal Vinitaly al Macfrut.

“Per il biologico è ancora più evidente la rilevanza di un patto produttori-consumatori e il ruolo delle istituzioni nell’agevolare un comparto che è espressione distintiva di sostenibilità -ha concluso il presidente De Noia. Va creato un canale di tutela per l’agricoltura bio, che sostenga il reddito delle imprese agricole del comparto, anche segnate dai cambiamenti climatici, e favorisca gli acquisti, anteponendo la qualità alla variabile prezzo”. 

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1 In Evidenza - 05 lug 2024

Acqua: Cia, contro crisi climatica serve piano invasi con cabina di regia unica

Sul tema acqua “bisogna passare dalle parole ai fatti. Abbiamo un’Italia divisa in due meteorologicamente e una crisi climatica in corso, che sta mettendo in grave difficoltà le aziende agricole. È tempo di mettere in campo sia politiche che risorse per affrontare in particolare siccità e alluvioni”. Parola del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenuto oggi all’Assemblea dell’Anbi.

“Occorre una visione, una pianificazione e, soprattutto, una cabina di regia unica che sia in grado di programmare -ha spiegato Fini-. Programmare nuove infrastrutture, invasi piccoli e grandi, riutilizzo delle acque reflue. Dobbiamo mettere in campo una strategia comune e integrata per salvaguardare un bene preziosissimo come l’acqua. Tutelando al contempo agricoltura e territorio”.

“Lo squilibrio climatico, troppa acqua o assenza idrica, ha generato zone fragili che oggi sono a rischio spopolamento -ha continuato il presidente di Cia-. Dobbiamo evitare in tutti i modi l’abbandono dei territori, tenere gli agricoltori nelle aree rurali e interne significa tutelarle e prevenire il dissesto idrogeologico”.

Per questo “non c’è più tempo da perdere -ha concluso Fini-. Serve procedere spediti con la programmazione, mettendo al centro di ogni azione il ruolo fondamentale dei consorzi di bonifica, indispensabili per la sicurezza del territorio”.     

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1 In Evidenza - 05 lug 2024

Dl agricoltura: Cia, accolte da Governo nostre richieste

"Accogliamo positivamente le misure del Dl Agricoltura, che rappresentano un segnale di grande attenzione del Governo al settore agricolo, con risposte a quasi tutte le emergenze sollecitate dalla nostra Confederazione: dalla moratoria sui mutui, agli aiuti alle filiere in sofferenza fino al rafforzamento delle pratiche sleali”. Così oggi il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, sul decreto Agricoltura dopo il voto odierno al Senato. “Questo decreto risponde con efficacia alle esigenze dell'agricoltura italiana -aggiunge Fini- a partire dal sostegno al credito delle aziende con la moratoria dei mutui, all’intervento sul carburante agricolo agevolato, oltre alle misure per coprire danni alle coltivazioni e agli allevamenti, le norme sugli impianti fotovoltaici e gli interventi per la lotta al caporalato”.

Fra i molti interventi previsti, Cia reputa importante il sostegno alle nostre imprese colpite da fenomeni idrogeologici, con i 15 milioni previsti in favore delle aziende danneggiate dalla siccità persistente in Sicilia e i fondi per ristorare gli agricoltori di Romagna, Marche e Toscana, dopo la straordinaria alluvione del 2023.  Cia ringrazia il Governo anche per la fondamentale proroga di un anno per la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea), strumenti indispensabili all’ottenimento di produzioni vegetali in grado di garantire produttività, resilienza e sostenibilità ambientale.

Soddisfazione anche per gli stanziamenti previsti in favore dei viticoltori: 50 milioni per i produttori del centro-sud afflitti dalla peronospera e altri 2 milioni per quelli danneggiati dalla flavescenza. Cia apprezza anche l’attenzione dell’Esecutivo a contrasto della xylella (30 milioni di euro destinati ai reimpianti e alle riconversioni) e del granchio blu, nonché lo stanziamento di 4 milioni per i coltivatori di kiwi colpiti dal fenomeno della moria. Bene per Cia la spinta annunciata sugli abbattimenti dei cinghiali, anche con l’esercito, per far fronte alla PSA e l’entrata in funzione del Registro telematico per i cereali (Granaio Italia), strumento fondamentale per riportare trasparenza sui mercati. Cia reputa, inoltre, positivo il mantenimento della tassazione fiscale agevolata per agricoltori che realizzano piccoli impianti fotovoltaici destinati al solo uso aziendale, fondamentali per il contenimento dei costi di produzione e per fare fronte a eventuali emergenze climatiche. Resta l’amarezza per la mancata proroga al 31 dicembre dell’obbligo assicurativo per i trattori e le macchine agricole non circolanti su strada, che riguarda circa 3 milioni di veicoli.

In merito alle norme sul caporalato, Cia reputa positiva l’istituzione di una banca dati sui contratti di appalto in agricoltura, che permetterà alle nostre aziende agricole di agire con la massima tranquillità e nel rispetto delle norme previste.  Relativamente al potenziamento del personale ispettivo, Cia sia aspetta un coordinamento tra le varie amministrazioni che punti ad un efficientamento delle risorse. La nascita di un sistema informativo per la lotta al caporalato, con tutte le amministrazioni pubbliche presenti, sembra -invece- una duplicazione della rete del lavoro agricolo di qualità e quindi bisognerebbe capirne meglio il suo funzionamento e la finalità.

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2 In Evidenza - 04 lug 2024

Peronospora, Cia Ch-Pe: “Bene stanziamento dal Governo di ulteriori risorse ma quanti fondi destinati all’Abruzzo?

Cia Chieti-Pescara accoglie con soddisfazione la recente notizia dello stanziamento di ulteriori 30 milioni di euro da parte del governo per far fronte ai danni causati dalla peronospora, nonostante alcune preoccupazioni. La commissione Agricoltura del Senato ha approvato l’emendamento presentato dai relatori De Carlo e Bergesio al decreto Agricoltura, che prevede un incremento della dotazione del fondo di solidarietà nazionale. Questo emendamento aggiunge ulteriori 30 milioni di euro ai già previsti 10 milioni nel testo originario, destinati a sostenere le imprese agricole colpite dagli attacchi di peronospora nelle produzioni viticole.

“Sebbene apprezziamo l'impegno del governo nell'affrontare questa emergenza fitosanitaria che ha gravemente colpito il settore agricolo, rimaniamo in attesa di conoscere l'entità dei fondi destinati alla regione Abruzzo”, commenta il presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, "Accogliamo positivamente il fatto che il governo abbia riconosciuto la gravità della situazione e abbia deciso di stanziare ulteriori risorse. Tuttavia, i fondi attualmente disponibili appaiono insufficienti rispetto alla portata dei danni subiti dalle nostre aziende agricole. Siamo seriamente preoccupati per il futuro del settore e auspichiamo che vengano stanziate ulteriori risorse per sostenere adeguatamente i nostri agricoltori. È cruciale che queste risorse vengano erogate velocemente per evitare ulteriori perdite".

La peronospora ha causato danni ingenti alle coltivazioni viticole abruzzesi, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte aziende locali.

La Confederazione invita il governo a considerare con urgenza l'allocazione di ulteriori fondi per garantire un supporto adeguato e tempestivo ai produttori colpiti.

"In questo momento cruciale," ha aggiunto Bomba, "è essenziale che le istituzioni dimostrino concretezza e vicinanza al nostro territorio. Inoltre, la moratoria sui mutui, che dovrebbe essere estesa almeno a 24 mesi, e lo sgravio sui contributi previdenziali potrebbero rappresentare una boccata d’ossigeno immediata per i nostri agricoltori”.

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1 In Evidenza - 27 giu 2024

Emergenza fauna selvatica in Abruzzo: appello di Cia Abruzzo

La Cia Agricoltori Italiani Abruzzo, attraverso il suo Presidente Nicola Sichetti, lancia un allarme sull’aggravarsi dell’emergenza fauna selvatica nella regione, che sta causando danni significativi agli agricoltori e rappresenta un crescente pericolo per la sicurezza stradale.

In particolare, i cinghiali stanno devastando i campi di grano, provocando perdite economiche rilevanti per gli agricoltori locali. Questi danni compromettono non solo la produzione agricola, ma anche l’intera economia rurale e la sicurezza alimentare della nostra regione. Gli agricoltori sono in una situazione di grande difficoltà e chiedono un intervento immediato e risolutivo.

La situazione è resa ancora più critica dal rischio di incidenti stradali causati dalla presenza incontrollata dei cinghiali sulle strade, un problema che sta aumentando esponenzialmente. La sicurezza dei cittadini è a rischio e necessita di una risposta urgente da parte delle istituzioni.

Per questo, la Confederazione sollecita la Regione Abruzzo a prendere misure immediate per affrontare e risolvere questa emergenza. È essenziale implementare strategie efficaci di contenimento e controllo della popolazione di fauna selvatica, con particolare attenzione ai cinghiali, e garantire un giusto risarcimento agli agricoltori colpiti.

Ricordiamo inoltre che la Cia Agricoltori Italiani nazionale aveva proposto una riforma alcuni anni fa per gestire in modo più efficace la problematica della fauna selvatica. Questa riforma prevedeva un piano di gestione sostenibile che coinvolgesse tutte le parti interessate, dagli agricoltori agli enti locali, per creare un equilibrio tra le attività umane e la fauna selvatica. Riteniamo che sia il momento opportuno per riprendere e aggiornare questa proposta, adattandola alle esigenze attuali.


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