News in evidenza

1 In Evidenza - 11 nov 2025

Le novità per l’agricoltura nella Legge di Bilancio 2026

La bozza della Legge di Bilancio 2026, attualmente all’esame del Consiglio dei Ministri, introduce alcune novità nel settore agricoltura. 

Agevolazioni fiscali: proroga dell’esenzione IRPEF

Sul fronte fiscale, la Legge di Bilancio 2026 estende per un altro anno l’esenzione parziale dalle imposte sul reddito dei terreni agricoli.
In particolare:

  • i redditi dominicali e agrari fino a 10.000 euro restano totalmente esclusi dalla base imponibile IRPEF;

  • per la fascia tra 10.000 e 15.000 euro, l’esclusione è del 50%.

Il meccanismo ricalca quello già in vigore per il 2025 e continua a rappresentare un sollievo per molte imprese agricole di piccole dimensioni.
Non sono tuttavia previsti interventi di semplificazione per le società semplici agricole, dove il calcolo della quota esente resta complesso.

Ritorna l’ammortamento maggiorato per gli investimenti

Dopo alcuni anni di prevalenza dei crediti d’imposta, torna in primo piano lo strumento dell’ammortamento maggiorato per stimolare gli investimenti produttivi.
La misura riguarda due categorie di beni:

  • Beni “Industria 4.0”, materiali e immateriali, interconnessi al sistema di gestione aziendale o alla rete di fornitura;

  • Beni per l’autoproduzione energetica, cioè impianti e macchinari destinati alla produzione e all’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, inclusi i sistemi di accumulo.

Livelli di maggiorazione previsti

Valore dell’investimentoMaggiorazione
Fino a 2,5 milioni €180%
Oltre 2,5 e fino a 10 mln €100%
Oltre 10 e fino a 20 mln €50%

Incentivi “green”: maggiorazioni per la riduzione dei consumi

Per gli investimenti che contribuiscono alla transizione ecologica, la maggiorazione è ulteriormente incrementata.
È sufficiente dimostrare una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva di almeno il 3%, o dei processi produttivi interessati di almeno il 5%.

Valore dell’investimentoMaggiorazione “green”
Fino a 2,5 milioni €220%
Oltre 2,5 e fino a 10 mln €140%
Oltre 10 e fino a 20 mln €90%

Rientrano automaticamente tra gli investimenti “green” anche:

  • la sostituzione di beni obsoleti (ammortizzati da almeno 24 mesi) con nuovi beni 4.0;

  • i progetti di efficientamento energetico realizzati tramite Energy Service Company (ESCo) con contratto EPC (Energy Performance Contract).

Credito d’imposta del 40% per beni strumentali 4.0

La principale novità per il comparto agricolo è introdotta dall’articolo 97 della bozza: un credito d’imposta del 40% per gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0, destinato a imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.

Sono agevolabili macchinari, impianti e software digitali inclusi negli Allegati A e B della Legge 232/2016, fino a un tetto di 1 milione di euro per impresa.
Le spese devono essere sostenute nel corso del 2026, oppure entro il 30 giugno 2027 se l’investimento è prenotato entro il 31 dicembre 2026 con un acconto minimo del 20%.

Il credito è utilizzabile in compensazione (modello F24) e può essere cumulato con altri aiuti, ma non con:

  • il credito d’imposta per nuovi beni strumentali previsto dalla L. 207/2024;

  • i benefici fiscali legati alle Zone Economiche Speciali (ZES) e Zone Logistiche Semplificate (ZLS).

Documentazione richiesta

Per evitare la revoca del beneficio, le imprese devono conservare:

  • fatture e documenti di trasporto con esplicito riferimento all’art. 97;

  • certificazione dei costi rilasciata da un revisore legale o società di revisione.

In caso di vendita o dismissione del bene prima del quinto anno successivo all’investimento, il credito viene ridotto proporzionalmente e la quota indebitamente fruita va restituita.

Questa misura rappresenta un vantaggio concreto per le piccole imprese agricole, poiché consente un recupero immediato sotto forma di credito d’imposta, a differenza dell’ammortamento maggiorato.
Tuttavia, il fondo nazionale è limitato: 1,4 milioni di euro per il 2026 e 700mila per il 2027, rendendo l’incentivo selettivo ma strategico.

Rifinanziamento della “Nuova Sabatini”

L’articolo 98 interviene sulla “Nuova Sabatini”, rifinanziando lo strumento con ulteriori risorse:

  • +200 milioni di euro per il 2026

  • +450 milioni di euro per il 2027

L’obiettivo è continuare a sostenere gli investimenti delle PMI agricole e industriali, favorendo l’acquisto di beni strumentali e tecnologie innovative.


Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 11 nov 2025

Pac: Cia, von der Leyen rispetti l’agricoltura. Serve autonomia e risorse

 La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, torni sui suoi passi. La sua Pac non è degna della nostra agricoltura, deve restare autonoma e con più risorse a disposizione. Cia-Agricoltori Italiani rincara così il pressing su Bruxelles in apertura di settimana calda per il Quadro finanziario pluriennale 2028-2034 e già sotto i riflettori per l’incontro von der Leyen-Metsola di oggi.

“Accogliamo le dichiarazioni da parte della presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, sulle modifiche al Qfp, ma l’agricoltura resta per noi sotto attacco -commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Auspichiamo che il Parlamento europeo non indietreggi, anche in vista della plenaria del 12 novembre, o saranno state vane tutte le battaglie e gli appelli di questi mesi contro il Fondo unico e il taglio di budget del 22%”.

Da sempre, a non convincere per nulla Cia è l’idea del Piano di partenariato in cui confluirebbero i fondi della politica di coesione, ma anche quelli della Pac, della politica sociale, per la migrazione e la sicurezza interna. “Così si frammentano le politiche nazionali e si crea disparità tra Stati -aggiunge Fini- senza parlare delle ricadute sulla ripartizione delle risorse che mette in competizioni comparti strategici se alleati. Un danno che, ancora una volta, chiama alla mobilitazione perché ricade sul reddito degli agricoltori, sulle aree rurali; più in generale sulla tenuta del mercato unico.

Per Cia, questa governance non può tenere: è priva di semplificazione normativa e oltretutto indebolita sul fronte delle risorse. Mentre il Bilancio Ue aumenta fino a 2000 miliardi, la dotazione finanziaria prevista per la Pac post 27 perde peso, passando dal 31% al 15%, assegnando all’Italia circa 31 miliardi, 9 miliardi in meno sul valore attuale.

“Forse non è chiaro -conclude Fini- che questo non è un braccio di ferro con gli agricoltori, ma una sfida comune a difesa della sicurezza alimentare di milioni di cittadini europei”.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 10 nov 2025

CIA Abruzzo: “Serve ripristinare i fondi del bando SRD01. Così si penalizzano le imprese agricole abruzzesi”

Profondo rammarico quello espresso da CIA Abruzzo per il definanziamento del bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, la cui dotazione è stata ridotta da 15 a 10 milioni di euro, come indicato nella determinazione DPD018/874 del 4 novembre 2025.

“Si tratta di una scelta grave e incomprensibile”, dichiara Nicola Sichetti, presidente CIA Abruzzo, “perché incide direttamente sulla capacità di investimento delle imprese agricole abruzzesi e sulla loro competitività, in un momento in cui il settore ha bisogno di sostegno e certezze”.

L’organizzazione sottolinea inoltre la mancanza di concertazione su una decisione tanto importante, “Una riduzione così significativa delle risorse”, prosegue Sichetti, “è stata adottata senza alcun confronto preventivo con le Organizzazioni Professionali Agricole, che rappresentano il tessuto produttivo e conoscono le reali necessità del territorio”.

Il bando SRD01 rappresenta una misura strategica per favorire investimenti produttivi orientati all’innovazione, alla sostenibilità ambientale e al miglioramento della redditività aziendale. Tagliare i fondi, denuncia CIA Abruzzo, significa lasciare indietro molte aziende meritevoli, vanificando un’importante opportunità di crescita in una fase storica già segnata da forti difficoltà economiche e strutturali.

Per queste ragioni, CIA Abruzzo chiede alla Regione di ripristinare la dotazione finanziaria originaria di 15 milioni di euro, al fine di garantire pari opportunità di accesso e sostenere concretamente lo sviluppo del settore agricolo regionale.

“Chiediamo un segnale chiaro e concreto di attenzione verso l’agricoltura abruzzese”, conclude Sichetti, “e restiamo disponibili a un confronto urgente con la Regione per affrontare insieme le criticità e individuare soluzioni condivise”.

Visualizza Allegato

2 In Evidenza - 07 nov 2025

Fossacesia conquista la Bandiera Verde Agricoltura 2025: riconoscimento nazionale per la Fondazione “Teatro degli Ulivi”

Prestigioso riconoscimento per l’Abruzzo: tra i Comuni premiati quest’anno con la Bandiera Verde Agricoltura, spicca Fossacesia, grazie alla Fondazione “Teatro degli Ulivi”, vincitrice del premio nazionale Agri-Culture promosso da Cia–Agricoltori Italiani.

Il riconoscimento celebra l’impegno della Fondazione nel valorizzare il territorio attraverso un innovativo connubio tra agricoltura e cultura, portando in un sito agricolo uno scenario artistico e teatrale capace di unire tradizione, comunità e creatività.

La candidatura del Teatro degli Ulivi nasce a conferma di un grande legame tra agricoltura e cultura. Partendo da un luogo di produzione orientato all’olivicoltura, il sito agricolo è stato integrato all’interno di un progetto di divulgazione rivolto alla sostenibilità della natura, del sociale e della cultura. Un teatro naturale che diventa luogo inclusivo, in cui si alternano ragazzi con disabilità, giovani che incontrano il mondo del lavoro, un pubblico a cui si offre un palcoscenico per l’intrattenimento, e artisti che trovano finalmente un posto dove esibirsi.

Grazie all’impegno e alla dedizione degli ideatori del progetto Emilio Marcucci e Matteo Sartini, si organizzano spettacoli su ambiti diversi e con la partecipazione di artisti locali: dalla lirica al teatro, passando per la poesia e la letteratura.

Con l’assegnazione della Bandiera Verde Agricoltura 2025, si vuole riconoscere e valorizzare un’esperienza unica nel suo genere. Con il Teatro degli Ulivi, partendo dall’attività agricola, si rafforza un legame naturale e necessario: senza cultura non si riesce a rispettare, apprezzare e convivere con la natura; senza cultura non si può essere sostenibili.

A ritirare il premio, nella cerimonia nazionale di consegna tenutasi a Roma, è stata Maria Elisa Martinotti, “Il Teatro degli Ulivi rappresenta perfettamente lo spirito con cui Cia assegna la Bandiera Verde Agricoltura: la capacità di innovare partendo dalle radici, di costruire comunità attraverso la bellezza e la partecipazione. È un orgoglio per l’Abruzzo e per la nostra Cia poter condividere questo riconoscimento, che dimostra come l’agricoltura sia anche cultura, inclusione e visione del futuro.”

La Bandiera Verde Agricoltura, giunta alla sua XXII edizione, rappresenta uno dei più importanti riconoscimenti assegnati da Cia-Agricoltori Italiani a livello nazionale a chi promuove e valorizza l’agricoltura multifunzionale e sostenibile.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 07 nov 2025

“Un futuro più sano e consapevole parte dalle scuole”: CIA Abruzzo aderisce alla proposta di legge

CIA Abruzzo ha aderito con convinzione alla proposta di legge di iniziativa popolare "Firma per un’Italia che cresce consapevole e sana! A scuola si coltiva salute, rispetto, futuro", che prevede l’introduzione dell’insegnamento obbligatorio di Educazione Alimentare, Stili di Vita Sani e Sostenibilità Ambientale nelle scuole italiane. La proposta mira a sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche fondamentali per il benessere individuale e collettivo, contribuendo a costruire una società più sana, consapevole e sostenibile.

La proposta, presentata nella prestigiosa Sala Caduti di Nassiriya del Senato della Repubblica durante una conferenza stampa promossa da alcuni senatori con la collaborazione di Longaevitas APS e delle principali realtà italiane impegnate in salute, alimentazione, scuola e sostenibilità, è stata illustrata da Beatrice Tortora, presidente nazionale de La Spesa in Campagna e rappresentante di Cia-Agricoltori Italiani. L’obiettivo è raccogliere 50.000 firme entro il 28 novembre 2025, per portare in Parlamento un progetto che guarda al futuro delle nuove generazioni e del Paese.

Un’iniziativa che CIA ritiene fondamentale per formare una generazione di cittadini più consapevoli, responsabili e in salute, capace di fare scelte alimentari più equilibrate e di adottare comportamenti sostenibili.

“Questa proposta rappresenta un’opportunità cruciale per affrontare le sfide sanitarie e ambientali del nostro tempo. Investire in un’educazione che metta al centro la salute, la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente è il passo giusto per costruire un futuro più sano e consapevole”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo. La proposta non solo promuove la salute dei cittadini, ma sostiene anche le filiere locali e l’economia del territorio, puntando a valorizzare la dieta mediterranea e le tradizioni alimentari italiane.

È possibile firmare digitalmente con QR code tramite SPID o CIE. L’adesione è possibile online al link: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/3700000

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 07 nov 2025

CIA Abruzzo: “Il calo del prezzo dell’olio è una speculazione. Nessuna giustificazione economica”

CIA Abruzzo denuncia l’anomala ondata ribassista che sta interessando il mercato dell’olio extravergine di oliva italiano. Il calo dei prezzi, scesi fino a 8 euro/kg, non ha alcuna base economica reale e appare frutto di una manovra speculativa organizzata per condizionare il mercato.

Secondo quanto emerge, un gruppo di imprenditori oleari e imbottigliatori toscani e umbri, da tempo legati da stretti rapporti commerciali, avrebbe avviato da inizio ottobre una strategia concertata proponendo acquisti di olio nuovo a non più di 7,5 euro/kg. Pochi contratti, soprattutto tra Bisceglie e Corato, sono bastati a generare un effetto domino sui mercati, spingendo artificiosamente le quotazioni verso il basso.
In diversi casi, si è trattato di oli di qualità inferiore, talvolta con difetti organolettici o residui non autorizzati, venduti comunque come extravergine per influenzare il mercato.

“Non ci sono i presupposti per un’ondata ribassista, è una pura speculazione,” afferma Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo. “I costi di produzione restano elevati e la qualità dell’olio italiano è ottima. Parlare di crollo dei prezzi è del tutto ingiustificato.”

A confermare la tenuta del comparto è Pierluigi Pace, produttore olivicolo del pescarese, “La vendita procede bene e non ci sono motivi per un calo. La domanda è stabile e l’olio abruzzese mantiene un’ottima reputazione. Chi parla di crisi crea solo allarmismo utile a chi vuole speculare.”

CIA Abruzzo invita le istituzioni e gli organi di controllo a monitorare attentamente le dinamiche commerciali e ad intervenire contro comportamenti scorretti che danneggiano il lavoro dei produttori e l’immagine dell’olio italiano.

“L’olio extravergine di oliva va difeso, non svenduto,” conclude Sichetti.

Visualizza Allegato
News Cia Abruzzo

2 In Evidenza - 15 set 2025

Dal campo alla tavola: il CIA Village protagonista a Val di Sangro Expo

Cia sarà presente a Val di Sangro Expo, in programma dal 18 al 21 settembre, con un’edizione completamente rinnovata del suo spazio espositivo: il CIA Village, luogo d’incontro e di scoperta dedicato alle eccellenze agricole e alimentari del territorio.

Il CIA Village sarà il cuore pulsante delle attività proposte da CIA: uno spazio dinamico dove la filiera corta diventa protagonista, con percorsi che porteranno i visitatori “dal campo alla tavola” e “dal campo al bicchiere”, valorizzando i prodotti locali e le esperienze culinarie.

Durante le quattro giornate, il pubblico potrà assistere a cooking show realizzati in collaborazione con il GAL Maiella Verde e Slow Food Lanciano, dove i protagonisti non saranno solo i piatti, ma le storie e i valori di chi coltiva e trasforma le materie prime. 

Non mancheranno le esposizioni dei prodotti del mercato contadino “La Spesa in Campagna” di Pescara, insieme ad altre aziende agricole del territorio. E a confermare la vivacità del panorama enogastronomico locale, ci sarà anche la degustazione di birre artigianali del Birrificio Maiella e degustazioni di vino guidate curate dall’AIS – Associazione Italiana Sommelier, pensate per accompagnare gli cooking show e far scoprire abbinamenti di qualità con la cucina locale. 

Spazio anche alla cultura agroalimentare con un focus dedicato all’avvio dell’iter per l’IGP del Peperone dolce di Altino, un riconoscimento che valorizzerà ancora di più uno dei prodotti simbolo dell’identità rurale della Val di Sangro.

Un’attenzione particolare sarà rivolta ai più giovani: le scuole del territorio saranno coinvolte nella presentazione del progetto “Nutrire il Futuro 2.0”, finanziato dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, che promuove corretti stili alimentari e una maggiore consapevolezza sulle scelte quotidiane a tavola.

Inoltre, il CIA Village proporrà aperitivi, momenti conviviali, promozioni e gadget, rendendo lo spazio ancora più accogliente e interattivo.

“Con il CIA Village a Val di Sangro Expo vogliamo raccontare il valore della nostra agricoltura, fatta di filiera corta, sostenibilità e identità territoriale”, sostiene il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “Sarà uno spazio aperto a tutti, dove cittadini, famiglie e giovani potranno scoprire da vicino i prodotti e le storie di chi lavora la terra. È anche un’occasione per guardare al futuro, con progetti che avvicinano le nuove generazioni a un’alimentazione più consapevole e legata al territorio”.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 05 set 2025

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere le imprese agricole che intendono innovare, migliorare la produttività e adottare soluzioni sostenibili, rafforzando così la competitività del settore.

Dotazione finanziaria e soglie di investimento

Il bando dispone di 15 milioni di euro, così ripartiti:

  • € 7,5 milioni per progetti fino a € 200.000

  • € 7,5 milioni per progetti oltre € 200.000

Sono ammissibili investimenti con:

  • importo minimo: € 20.000

  • importo massimo: € 3.000.000 (le eccedenze non vengono finanziate)

Intensità del sostegno

Il contributo base è pari al 50% delle spese ammissibili, con importanti maggiorazioni nei casi previsti:

  • 80% per giovani agricoltori (≤ 40 anni, insediati da non più di 5 anni)

  • 60% per aziende ubicate in zone montane, ZVN o aree Natura 2000

  • 80% per investimenti ambientali e in energia rinnovabile (es. riduzione inquinanti, efficientamento energetico, sistemi di irrigazione con risparmio idrico)

  • 60% per aziende biologiche (in fase di conversione o mantenimento)

È inoltre possibile combinare il contributo con il prestito Fi.R.A. a tasso zero, così da ridurre ulteriormente il fabbisogno finanziario.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

Imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.), singoli o associati.

Requisiti principali:

  • Iscrizione alla CCIAA con Partita IVA agricola

  • Fascicolo Aziendale aggiornato e validato

  • Dimensione economica ≥ € 15.000 PS (≥ € 10.000 per aziende in montagna o aree svantaggiate)

  • Disponibilità giuridica dei terreni (proprietà, usufrutto o affitto ≥ 9 anni)

  • Realizzazione degli investimenti nel territorio abruzzese

Tipologie di investimenti ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edilizie e infrastrutturali: fabbricati produttivi, serre, invasi idrici, stoccaggi, impianti per autoconsumo, bonifica amianto

  • Macchinari e attrezzature: destinati a produzione, trasformazione, commercializzazione, agricoltura di precisione

  • Software e brevetti legati al ciclo produttivo

  • Spese tecniche: fino al 4% del costo totale (8% in caso di opere edili)

  • Investimenti irrigui: ammessi solo se garantiscono un effettivo risparmio idrico, con sistemi di misurazione e nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE

Scadenza

Le domande devono essere presentate entro il 19 dicembre 2025.


Per maggiori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 02 set 2025

Danni da fauna selvatica: CIA Abruzzo contesta la nuova procedura regionale e chiede un confronto immediato

CIA Abruzzo esprime profonda preoccupazione per la Delibera Regionale n. 516 del 5 agosto 2025, con cui la Regione ha approvato le nuove modalità operative per la concessione dei contributi per i danni da fauna selvatica.

In rappresentanza di centinaia di aziende agricole e zootecniche, la CIA Abruzzo denuncia l’impraticabilità delle procedure previste e chiede la sospensione immediata del provvedimento, accompagnata dalla convocazione urgente di un tavolo tecnico con le Organizzazioni Professionali Agricole.

“Pur riconoscendo il principio di garantire trasparenza e regole chiare”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “le nuove modalità operative rischiano di trasformarsi in un ostacolo insormontabile per le aziende, già duramente provate dai danni crescenti causati dalla fauna selvatica”.

Tra le criticità segnalate:

  • Oneri procedurali insostenibili e tempi irrealistici, che paralizzano l’attività agricola e rendono difficile presentare domanda;

  • Meccanismi di accertamento iniqui, che espongono le aziende al rischio di sotto-indennizzo, soprattutto per i danni di entità ridotta;

  • Aleatorietà del risarcimento, subordinato alla disponibilità di fondi e privo di un fondo regionale dedicato e adeguatamente finanziato.

Per questo la CIA Abruzzo chiede:

  1. La sospensione della delibera dal 1° settembre 2025;

  2. La riscrittura condivisa delle procedure con le rappresentanze agricole;

  3. L’istituzione di un fondo regionale certo e adeguato;

  4. Il riconoscimento di un risarcimento integrale (100%) dei danni accertati, a tutela del ruolo economico e sociale degli agricoltori.

“Gli agricoltori e gli allevatori non possono essere lasciati soli davanti a un problema che mina la sostenibilità delle imprese e l’equilibrio del territorio”, conclude Sichetti, “Serve una risposta immediata, concreta e condivisa”.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 02 set 2025

Gaza: Cia, fermare la guerra e la carestia in atto

È inaccettabile usare la fame come arma di guerra. Anche l’Onu certifica che a Gaza è in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della Global Sumud Flotilla.   


“L’accesso al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti -dice il presidente nazionale Cristiano Fini-. Come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la Striscia. Migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali”. Adesso, continua Fini, “auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perché non è tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”. 

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 01 set 2025

CIA Abruzzo: “Agricoltura al primo posto per imprenditori over 70. Urgente investire su giovani"

L’agricoltura è il settore più colpito dall’invecchiamento imprenditoriale in Italia. Quasi un titolare su tre (28,3%) ha oltre 70 anni e più di due su tre superano i 55 anni. In Abruzzo, la situazione è ancora più marcata: secondo i dati Unioncamere e InfoCamere, il 14% delle aziende agricole è guidato da over 70, mentre i giovani sotto i 25 anni sono appena 330 su oltre 44.000 imprese.

Un fenomeno che si inserisce in un quadro di forte riduzione strutturale: dal 2010 al 2025 hanno chiuso i battenti 182.424 imprese agricole in Italia, pari a una contrazione del 21%, con oltre 200mila imprese individuali scomparse. In Abruzzo, la provincia di Chieti figura tra le più colpite a livello nazionale, con il 17,6% di over 70 tra i titolari e un incremento di quasi 5 punti percentuali in dieci anni.

“Il settore agricolo resiste, ma senza ricambio generazionale rischia di non avere futuro”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “Non possiamo permettere che il peso delle aziende resti sulle spalle di una classe imprenditoriale che invecchia, senza garantire ai giovani opportunità reali di ingresso”.

Il problema è strutturale: solo il 9% delle aziende italiane è oggi condotto da under 40. Le difficoltà di accesso al credito, i costi di avviamento elevati e la burocrazia scoraggiano i giovani. “Occorre un piano straordinario che metta al centro i giovani agricoltori, sostenendoli con incentivi fiscali, formazione, digitalizzazione, innovazione tecnologica e transizione ecologica”, prosegue Sichetti, “Bisogna offrire strumenti moderni che rendano l’agricoltura non solo tradizione, ma un settore competitivo, sostenibile e redditizio”.

L’innovazione è la chiave per rendere l’agricoltura attrattiva: agricoltura di precisione, uso di droni e sensori, energie rinnovabili, gestione digitale delle aziende e pratiche sostenibili possono rappresentare il vero motore del ricambio generazionale. “La formazione dei giovani e il loro coinvolgimento nei programmi di ricerca e sviluppo devono diventare una priorità. È l’unico modo per trasformare l’invecchiamento in un’opportunità di rinnovamento”, conclude il Presidente della Confederazione.

A ribadire l’urgenza di interventi concreti arriva anche la voce dei giovani: Diego Pasqualone, Presidente Agia Abruzzo, sottolinea come “gli istituti di credito abbiano una responsabilità fondamentale in questa fase. Senza un reale sostegno finanziario i giovani restano fuori dall’agricoltura, nonostante entusiasmo e idee innovative. Servono strumenti di accesso al credito semplici, veloci e sostenibili, perché solo così possiamo trasformare la voglia di impresa delle nuove generazioni in aziende solide e capaci di competere”.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 25 ago 2025

Olio d’Abruzzo: qualità e valore crescono, mentre i produttori guardano con fiducia alla nuova annata

L’olivicoltura abruzzese conferma il suo ruolo strategico nello scenario nazionale, pur registrando per la campagna 2024/2025 un calo produttivo significativo. Secondo le elaborazioni ISMEA, l’Abruzzo ha prodotto 6.288 tonnellate di olio, in flessione del -24% rispetto al 2023 e del -21% rispetto alla media delle ultime quattro campagne, un dato più pesante rispetto alla media nazionale (-15%). La causa principale è la fisiologica annata di scarica, aggravata dalle difficoltà climatiche che hanno penalizzato le regioni del Sud.

La provincia di Chieti rimane il cuore della produzione regionale con 3,1 milioni di kg di olio, circa il 50% del totale, seguita da Pescara (25%), Teramo (23%) e L’Aquila (2%).

Nonostante i volumi in calo, la qualità degli oli abruzzesi è rimasta elevata. Le due DOP regionali, Aprutino Pescarese e Colline Teatine, hanno raggiunto nel 2025 quotazioni record di 12 €/kg, tra le più alte d’Italia, confermando il valore e l’identità dei prodotti locali.

Un passo decisivo per la valorizzazione del comparto è l’istituzione della nuova Indicazione Geografica Protetta “Olio d’Abruzzo”, fortemente voluta da CIA Agricoltori Italiani Abruzzo e approvata con parere favorevole dalla Regione (Determinazione n. 19/140 del 12 giugno 2024, pubblicata sul BURA n. 26 del 3 luglio 2024). L’IGP, ora in attesa del riconoscimento ministeriale, definisce standard di qualità elevati e promette ricadute positive sul reddito dei produttori locali.

“Il calo produttivo era in parte atteso, ma non deve oscurare la forza del nostro olio”, commenta Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo. “I valori record raggiunti sul mercato testimoniano la qualità, l’identità territoriale e l’impegno dei nostri produttori. Guardando al prossimo raccolto, tra circa un mese, le previsioni sono molto positive: la sanità del prodotto è ottima e ci attendiamo una raccolta in linea con le annate di carica. Questa prospettiva ci dà fiducia e conferma il grande potenziale dell’olivicoltura abruzzese. Allo stesso tempo, l’avanzamento dell’IGP Olio d’Abruzzo rappresenta un’opportunità concreta per valorizzare le produzioni locali, aumentare il reddito dei nostri olivicoltori e generare benefici anche sul paesaggio e sul turismo.”

Nonostante la riduzione dei volumi, l’olivicoltura resta un pilastro dell’agroalimentare abruzzese. Per CIA Abruzzo, la crescita dei prezzi, il riconoscimento delle DOP e l’IGP indicano chiaramente la strada da seguire: puntare su qualità, distintività e sostenibilità per consolidare la presenza dell’Abruzzo sui mercati nazionali e internazionali.

Visualizza Allegato