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1 In Evidenza - 19 set 2025

CIA Abruzzo: “Blue Tongue, situazione drammatica. Servono subito interventi straordinari per gli allevatori”

CIA Abruzzo lancia un appello urgente alla Regione per fronteggiare l’emergenza causata dalla ripresa dell’epidemia di Blue Tongue, che sta mettendo in ginocchio il comparto zootecnico regionale.

Secondo i dati diffusi dall’IZS di Teramo e aggiornati al 15 settembre, i numeri parlano da soli: 9 casi nei bovini, 42 nelle capre e ben 1487 negli ovini, con oltre mille capi morti solo in quest’ultima specie. Una perdita che, sommata agli abbattimenti e agli animali distrutti, sta generando un impatto devastante per le aziende agricole, in particolare quelle delle aree montane e interne, già alle prese con enormi difficoltà.

“Questa epidemia”, afferma Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “non è soltanto una questione sanitaria: è un colpo durissimo alla tenuta sociale ed economica delle nostre comunità rurali. Senza un sostegno immediato, molti allevatori rischiano di non rialzarsi più. E quando chiudono le stalle, si spopola la montagna e si perde un presidio fondamentale per il territorio e la biodiversità”.

CIA Abruzzo chiede con forza alla Giunta e al Consiglio regionale di mettere subito in campo misure straordinarie:

  • indennizzi rapidi per le perdite subite,

  • rimborsi per i costi di vaccinazioni e repellenti,

  • aiuti per il ripristino del patrimonio zootecnico, sostenendo l’acquisto di nuovi riproduttori,

  • e l’avvio già dal 2026 di una campagna di vaccinazione preventiva, coordinata a livello regionale.

“Non possiamo permetterci ritardi”, aggiunge Sichetti, “La sopravvivenza degli allevamenti abruzzesi dipende dalla capacità delle istituzioni di dare risposte immediate e concrete. Il rischio, altrimenti, è il collasso del settore, con conseguenze pesantissime sull’economia regionale e sull’occupazione. Noi siamo pronti a collaborare con la Regione per costruire insieme un piano straordinario che dia respiro agli allevatori e garantisca la continuità di un comparto strategico per l’Abruzzo”.

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1 In Evidenza - 15 set 2025

Dazi: Cia, persi già 600 mln nell’export agroalimentare verso gli Usa


Persi 600 milioni di euro nell’export
 di beni agroalimentare verso gli Usaconfrontando il periodo gennaio-luglio del ’25 con i primi 7 mesi dell’anno precedente. Questa l’analisi dell'ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani sul dato Istat appena uscito. Le spedizioni agroalimentari Made in Italy sono in calo per il secondo mese consecutivo: nel mese di luglio si rileva una riduzione del 10% rispetto allo stesso mese del 2024.  I dati confermano, dunque, il rallentamento che ha caratterizzato l'andamento delle vendite delle produzioni agricole e alimentari italiane negli Stati Uniti, dopo l’annuncio dei dazi dell’amministrazione Trump.

Questa, secondo Cia, è una spiacevole novità rispetto alla costante e lunga tendenza di crescita che aveva contraddistinto, negli anni, le vendite del nostro cibo negli Usa. Il rallentamento della crescita mensile è partito proprio nel mese di aprile (solo il +1%) ed è proseguito con lo 0,4% a maggio. Da giugno il primo segno negativo (-3%), che ora arriva al -10% di luglio. Questo trend negativo ha inciso sulla crescita cumulata di tutto il periodo gennaio-luglio 2025. Cia rileva, infatti, che nei primi sette mesi dell’anno l’aumento delle esportazioni è stato del 3%, mentre nello stesso periodo del 2024, l'incremento annuo era valso ben 19 punti percentuali. In termini assoluti, la crescita annua sul mercato americano delle produzioni italiane ha ceduto dunque -nel periodo gennaio-luglio ’25- circa 600 milioni di euro, se confrontata con quella fatta registrare dall’Istat nel 2024. Riguardo alla bilancia commerciale, se si confronta l'avanzo di luglio 2025 con quello di luglio 2024, l’Istat conferma la timida ripresa che si era registrata nel mese di giugno. Il saldo commerciale di luglio cresce di soli 3 punti percentuali su base annua. Tale ripresa è dovuta, esclusivamente, ad una contrazione delle importazioni più marcata rispetto a quella che ha caratterizzato le vendite estere.

Tuttavia, la crescita annua del surplus commerciale (+3%) risulta di gran lunga inferiore rispetto a quella che aveva caratterizzato la bilancia commerciale nel mese di luglio 2024 (+28%).

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2 In Evidenza - 15 set 2025

Dal campo alla tavola: il CIA Village protagonista a Val di Sangro Expo

Cia sarà presente a Val di Sangro Expo, in programma dal 18 al 21 settembre, con un’edizione completamente rinnovata del suo spazio espositivo: il CIA Village, luogo d’incontro e di scoperta dedicato alle eccellenze agricole e alimentari del territorio.

Il CIA Village sarà il cuore pulsante delle attività proposte da CIA: uno spazio dinamico dove la filiera corta diventa protagonista, con percorsi che porteranno i visitatori “dal campo alla tavola” e “dal campo al bicchiere”, valorizzando i prodotti locali e le esperienze culinarie.

Durante le quattro giornate, il pubblico potrà assistere a cooking show realizzati in collaborazione con il GAL Maiella Verde e Slow Food Lanciano, dove i protagonisti non saranno solo i piatti, ma le storie e i valori di chi coltiva e trasforma le materie prime. 

Non mancheranno le esposizioni dei prodotti del mercato contadino “La Spesa in Campagna” di Pescara, insieme ad altre aziende agricole del territorio. E a confermare la vivacità del panorama enogastronomico locale, ci sarà anche la degustazione di birre artigianali del Birrificio Maiella e degustazioni di vino guidate curate dall’AIS – Associazione Italiana Sommelier, pensate per accompagnare gli cooking show e far scoprire abbinamenti di qualità con la cucina locale. 

Spazio anche alla cultura agroalimentare con un focus dedicato all’avvio dell’iter per l’IGP del Peperone dolce di Altino, un riconoscimento che valorizzerà ancora di più uno dei prodotti simbolo dell’identità rurale della Val di Sangro.

Un’attenzione particolare sarà rivolta ai più giovani: le scuole del territorio saranno coinvolte nella presentazione del progetto “Nutrire il Futuro 2.0”, finanziato dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, che promuove corretti stili alimentari e una maggiore consapevolezza sulle scelte quotidiane a tavola.

Inoltre, il CIA Village proporrà aperitivi, momenti conviviali, promozioni e gadget, rendendo lo spazio ancora più accogliente e interattivo.

“Con il CIA Village a Val di Sangro Expo vogliamo raccontare il valore della nostra agricoltura, fatta di filiera corta, sostenibilità e identità territoriale”, sostiene il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “Sarà uno spazio aperto a tutti, dove cittadini, famiglie e giovani potranno scoprire da vicino i prodotti e le storie di chi lavora la terra. È anche un’occasione per guardare al futuro, con progetti che avvicinano le nuove generazioni a un’alimentazione più consapevole e legata al territorio”.

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1 In Evidenza - 05 set 2025

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere le imprese agricole che intendono innovare, migliorare la produttività e adottare soluzioni sostenibili, rafforzando così la competitività del settore.

Dotazione finanziaria e soglie di investimento

Il bando dispone di 15 milioni di euro, così ripartiti:

  • € 7,5 milioni per progetti fino a € 200.000

  • € 7,5 milioni per progetti oltre € 200.000

Sono ammissibili investimenti con:

  • importo minimo: € 20.000

  • importo massimo: € 3.000.000 (le eccedenze non vengono finanziate)

Intensità del sostegno

Il contributo base è pari al 50% delle spese ammissibili, con importanti maggiorazioni nei casi previsti:

  • 80% per giovani agricoltori (≤ 40 anni, insediati da non più di 5 anni)

  • 60% per aziende ubicate in zone montane, ZVN o aree Natura 2000

  • 80% per investimenti ambientali e in energia rinnovabile (es. riduzione inquinanti, efficientamento energetico, sistemi di irrigazione con risparmio idrico)

  • 60% per aziende biologiche (in fase di conversione o mantenimento)

È inoltre possibile combinare il contributo con il prestito Fi.R.A. a tasso zero, così da ridurre ulteriormente il fabbisogno finanziario.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

Imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.), singoli o associati.

Requisiti principali:

  • Iscrizione alla CCIAA con Partita IVA agricola

  • Fascicolo Aziendale aggiornato e validato

  • Dimensione economica ≥ € 15.000 PS (≥ € 10.000 per aziende in montagna o aree svantaggiate)

  • Disponibilità giuridica dei terreni (proprietà, usufrutto o affitto ≥ 9 anni)

  • Realizzazione degli investimenti nel territorio abruzzese

Tipologie di investimenti ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edilizie e infrastrutturali: fabbricati produttivi, serre, invasi idrici, stoccaggi, impianti per autoconsumo, bonifica amianto

  • Macchinari e attrezzature: destinati a produzione, trasformazione, commercializzazione, agricoltura di precisione

  • Software e brevetti legati al ciclo produttivo

  • Spese tecniche: fino al 4% del costo totale (8% in caso di opere edili)

  • Investimenti irrigui: ammessi solo se garantiscono un effettivo risparmio idrico, con sistemi di misurazione e nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE

Scadenza

Le domande devono essere presentate entro il 19 dicembre 2025.


Per maggiori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Danni da fauna selvatica: CIA Abruzzo contesta la nuova procedura regionale e chiede un confronto immediato

CIA Abruzzo esprime profonda preoccupazione per la Delibera Regionale n. 516 del 5 agosto 2025, con cui la Regione ha approvato le nuove modalità operative per la concessione dei contributi per i danni da fauna selvatica.

In rappresentanza di centinaia di aziende agricole e zootecniche, la CIA Abruzzo denuncia l’impraticabilità delle procedure previste e chiede la sospensione immediata del provvedimento, accompagnata dalla convocazione urgente di un tavolo tecnico con le Organizzazioni Professionali Agricole.

“Pur riconoscendo il principio di garantire trasparenza e regole chiare”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “le nuove modalità operative rischiano di trasformarsi in un ostacolo insormontabile per le aziende, già duramente provate dai danni crescenti causati dalla fauna selvatica”.

Tra le criticità segnalate:

  • Oneri procedurali insostenibili e tempi irrealistici, che paralizzano l’attività agricola e rendono difficile presentare domanda;

  • Meccanismi di accertamento iniqui, che espongono le aziende al rischio di sotto-indennizzo, soprattutto per i danni di entità ridotta;

  • Aleatorietà del risarcimento, subordinato alla disponibilità di fondi e privo di un fondo regionale dedicato e adeguatamente finanziato.

Per questo la CIA Abruzzo chiede:

  1. La sospensione della delibera dal 1° settembre 2025;

  2. La riscrittura condivisa delle procedure con le rappresentanze agricole;

  3. L’istituzione di un fondo regionale certo e adeguato;

  4. Il riconoscimento di un risarcimento integrale (100%) dei danni accertati, a tutela del ruolo economico e sociale degli agricoltori.

“Gli agricoltori e gli allevatori non possono essere lasciati soli davanti a un problema che mina la sostenibilità delle imprese e l’equilibrio del territorio”, conclude Sichetti, “Serve una risposta immediata, concreta e condivisa”.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Gaza: Cia, fermare la guerra e la carestia in atto

È inaccettabile usare la fame come arma di guerra. Anche l’Onu certifica che a Gaza è in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della Global Sumud Flotilla.   


“L’accesso al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti -dice il presidente nazionale Cristiano Fini-. Come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la Striscia. Migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali”. Adesso, continua Fini, “auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perché non è tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”. 

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 22 set 2020

Commercio estero: Cia, Made in Italy agroalimentare regge al Covid. +3% tra gennaio e luglio

Nonostante gli effetti della crisi globale da Covid-19, reggono le esportazioni del Made in Italy agroalimentare, che valgono 26,1 miliardi di euro tra gennaio e luglio, con una crescita del 3% sullo stesso periodo del 2019. Così Cia-Agricoltori Italiani a commento dei dati Istat pubblicati oggi, spiegando che si tratta di un segnale di ripresa, in controtendenza rispetto agli altri settori, che aiuta a compensare le perdite dei mesi di lockdown.

Allo stesso tempo, si riducono del 5% le importazioni di cibo e bevande, producendo un surplus della bilancia agroalimentare nazionale che sfiora il miliardo di euro e rende il Paese esportatore netto nei primi sette mesi del 2020. Una circostanza più unica che rara -sottolinea Cia- visto che l’Italia importa più di quanto spedisce all’estero e che, qualora fosse confermata a fine anno, porterebbe a un risultato storico.

Il rialzo dell’export agroalimentare è ancora più evidente se poi si considerano i principali mercati di sbocco di cibo e bevande tricolori. Tra gennaio e luglio, infatti, crescono Germania (+6%), Francia (+3,4%), Usa (+5%), Regno Unito (+5%), Giappone (+9%).

            Nel solo mese di luglio, l’export agroalimentare Made in Italy guadagna poco più di 4 miliardi di euro (+1% annuo), con un aumento delle vendite sostenuto in particolare in Germania (+9%) e Regno Unito (+11%). Di fronte a queste percentuali -osserva Cia- preoccupa ancora di più l’andamento negativo dei negoziati tra UE e UK post Brexit, considerato che un “no deal” colpirebbe l’Italia in modo significativo, mettendo a rischio gli scambi commerciali con quello che è il quarto mercato di riferimento mondiale per le esportazioni di cibo nazionali.

            Più in generale -aggiunge Cia- i segnali incoraggianti di questi mesi non bastano a invertire la tendenza. Per rilanciare sul serio il Made in Italy all’estero, riportandolo ai livelli pre crisi dopo il freno imposto dall’emergenza, serve un grande piano nazionale strategico che, riaffermando il ruolo economico, sociale e ambientale di agricoltura e agroalimentare, punti sempre di più su innovazione e digitalizzazione. In tal senso, l’implementazione interna del Next Generation Eu rappresenta un’opportunità da cogliere assolutamente.           

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1 In Evidenza - 22 set 2020

Dl Rilancio: Cia, caos su codici Ateco per esonero previdenziale straordinario

E’ caos fra gli agricoltori che, al momento, non sanno se potranno beneficiare dell’esonero straordinario dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, previsto dal Dl Rilancio. Fra i codici Ateco del decreto interministeriale che dovrebbe rendere fruibile il suddetto Dl mancano, infatti, comparti produttivi di grande rilievo come l’olivicolo, il frutticolo e l’orticolo. 

Per Cia-Agricoltori Italiani si tratta di una grave disattenzione del Governo nei confronti del sistema agroalimentare italiano che, pur tra mille difficoltà, sta contribuendo fattivamente alla tenuta socio-economica del Paese. Cia sollecita, dunque, l’allargamento della platea dei beneficiari con l’intervento risolutivo da parte dei ministeri coinvolti (Economia e Finanze, Lavoro e Politiche agricole) e ricorda che proprio ieri è scaduto il termine per il pagamento degli F24.

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1 In Evidenza - 22 set 2020

Agricoltura: Donne in Campo-Cia, al via domande per “bonus” imprenditrici

Mutui a tasso zero, fino a 300 mila euro, per progetti nel settore agricolo e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti a favore di piccole e medie imprese amministrate e condotte da donne o società a maggioranza femminile. Per accedere agli incentivi previsti dal “bonus donne in campo” voluto dalla ministra Teresa Bellanova, da oggi è attivo e operativo sul sito dell’Ismea il portale con le istruzioni e i requisiti per presentare le domande.

Soddisfazione per la misura, che prevede un fondo rotativo di 15 milioni di euro per garantire mutui agevolati alle imprenditrici agricole, è stata espressa ancora una volta dalla presidente di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi. “Consideriamo questa un’opportunità rilevante -ha detto- sia per le donne dell’agricoltura che oggi intendono riprogrammare la loro attività aziendale, sia per le tante giovani interessate ad avviare un’impresa nel settore primario”.

“Le donne -ha aggiunto il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino- sono una risorsa preziosa per il Paese: portatrici di una visione imprenditoriale capace di coniugare crescita produttiva e tutela della biodiversità; innovatrici instancabili, promuovono la multifunzionalità nei campi, investendo nel valore culturale e sociale del cibo, nella tutela del suolo e del paesaggio”.

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1 Eventi - 17 set 2020

Avviso: modalità di partecipazione wine2wine exhibition dal 22 al 24 novembre 2020 a Verona

Cia – Agricoltori Italiani parteciperà al wine2wine exhibition con l’allestimento di uno spazio espositivo collettivo. Al fine di agevolare la partecipazione delle aziende vitivinicole associate al wine2wine exhibition, Cia - Agricoltori Italiani sosterrà parte dei costi necessari per l’allestimento dello spazio espositivo collettivo, pertanto le aziende potranno confermare la partecipazione versando una quota di adesione scontata pari a € 1.000,00 + IVA 22% per l’intera durata dell’evento, ovvero dal 22 al 24 novembre 2020 non essendo prevista la partecipazione a singole giornate.

Lo spazio espositivo collettivo Cia – Agricoltori Italiani, per una superficie complessiva pari a 240 mq, sarà allestito come di seguito: 
- area espositiva Walk Around: ospiterà giornalmente un numero massimo di aziende pari a 20. Ogni singola azienda avrà a disposizione un desk espositivo di colore bianco delle dimensioni di cm 120x50xh90;
- area servizi: magazzino per lo stoccaggio dei prodotti e frigoriferi per la refrigerazione dei vini;

Con il versamento della quota di partecipazione saranno garantiti anche i seguenti materiali e servizi: 
- bicchieri in vetro da vino
- lavaggio e sanificazione dei bicchieri
- refrigerazione vini
- 2 (due) ingressi giornalieri per ogni singola azienda
- personale Cia – Agricoltori Italiani per assistenza presso lo spazio espositivo.

Come partecipare: 
-  le aziende dovranno compilare e sottoscrivere la scheda di adesione allegata alla presente, da inoltrare all’indirizzo di posta elettronica organizzazione@cia.it entro e non oltre il prossimo mercoledì 30 settembre. I desk espositivi disponibili saranno assegnati su richiesta e fino ad esaurimento, secondo l'ordine cronologico di arrivo delle schede di adesione 
-  la Cia – Agricoltori Italiani, trascorso il suddetto termine, inoltrerà tramite posta elettronica alle aziende vitivinicole, che avranno sottoscritto la scheda di adesione, comunicazione in merito alla disponibilità dei desk espositivi 
-  le aziende dovranno effettuare il pagamento della quota dovuta pari a € 1.000,00 + IVA 22% tramite bonifico bancario entro e non oltre il prossimo giovedì 15 ottobre, solo dopo aver ricevuto da Cia – Agricoltori Italiani la conferma di assegnazione del desk espositivo. Il pagamento dovrà essere effettuato utilizzando le seguenti coordinate bancarie: 
Agricoltura è Vita s.r.l. Società per la difesa e lo sviluppo dell’agricoltura Sede Legale Via Mariano Fortuny n. 20 | 00196 Roma (RM)
Partita IVA e Codice Fiscale 04746801002 
Coordinate IBAN IT 22 I 01030 03232 000001136721 MPS Agenzia 88 Roma (RM) 
Causale: Saldo quota partecipazione 
La copia della ricevuta del bonifico bancario dovrà essere inoltrata all’indirizzo di posta elettronica organizzazione@cia.it

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1 In Evidenza - 16 set 2020

Peste Suina: Cia, scongiurare rischio in Italia. Subito riforma legge sui selvatici

L’intensificarsi dei casi di Peste Suina Africana (PSA) in Europa, richiami per l’ennesima volta l’attenzione delle istituzioni Ue a un maggiore senso di responsabilità per la tutela della salute animale e delle produzioni zootecniche sul mercato, ma ancora di più spinga il Governo italiano a una riforma sostanziale della legge sulla fauna selvatica. A dirlo è Cia-Agricoltori Italiani dopo l’ultimo episodio di contagio da PSA su un cinghiale nel tedesco Brandeburgo.

Per Cia, quindi, è urgente intervenire su più fronti. Da una parte, con verifiche mirate e tempestive, oltre che con controlli intensificati, sulla merce importata e sul flusso di animali vivi (l’Italia ne importa per il 40% e solo in Ue, da Olanda, Francia e Germania). Dall’altra, predisponendo subito azioni efficaci ed efficienti di gestione e contenimento dei cinghiali, al fine di ristabilire il necessario equilibrio tra territorio e pressione faunistica. 

E’ importante ricordare, precisa Cia, che la peste suina, sebbene sia assolutamente innocua per gli esseri umani, è altamente letale per cinghiali e suini domestici. Inoltre, sembra siano valse davvero a poco le misure di prevenzione adottate dalla Germania, considerata la facilità con cui il virus si sta diffondendo in tutta Europa. Nel frattempo, non esiste ancora un vaccino a protezione degli animali e l’unica strada al momento percorribile a contrasto della malattia, quando si manifesta, è l’abbattimento dei capi infetti. 

Dunque, secondo Cia, è necessario che l’Italia provveda al contenimento del numero dei cinghiali, tenuto conto del fatto che il Paese, anche per effetto del lockdown, conta quasi 2 milioni di esemplari. Intervenire in tal senso, è urgente sia per la salvaguardia dell’agricoltura e la sicurezza pubblica che per scongiurare il rischio di diffusione del virus tra gli ungulati, liberi lungo tutta la penisola e negli allevamenti di suini che fanno, tra l’altro, della salumeria italiana un’eccellenza nel mondo. 

Il virus, del resto, non può che rappresentare una minaccia per l’itero settore europeo della carne suina e dei prodotti derivati, con la Germania che detiene il 23% della produzione europea suinicola e Paesi come Cina, Corea del Sud, Singapore, Giappone e Argentina che hanno già annunciato la chiusura dell’import dalla Germania stessa. Attenzione, ribadisce Cia, alle ripercussioni sul mercato. Tutto questo andrà a gravare pesantemente su un settore già duramente colpito dalla crisi per il Covid.

“Non aspettiamo che anche questo problema diventi emergenza italiana -dichiara il presidente di Cia, Dino Scanavino-. Le istituzioni preposte riprendano definitivamente in mano la legge 157/92 per adeguarla alle esigenze attuali. Serve maggiore coinvolgimento delle associazioni venatorie, non solo con occasioni di formazione e sensibilizzazione sul tema, ma soprattutto con linee guida riguardo lo smaltimento delle carcasse o la creazione di centri di stoccaggio. E’ opportuno avvalersi delle guardie forestali per il controllo e il presidio del territorio. Infine, -chiude Scanavino- la commissione Ue applichi il principio di regionalizzazione a tutela del commercio internazionale”. 

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1 In Evidenza - 16 set 2020

Export: accordo Cia e Alibaba.com, cibo Made in Italy alla conquista dell’e-commerce globale

Promuovere l’export del Made in Italy agroalimentare, aprendo nuovi canali commerciali online per le aziende associate e favorendo incontri sul web con i buyers di tutto il mondo. Questo l’obiettivo dell’accordo siglato oggi a Roma, nella Sala Stampa Estera, da Cia-Agricoltori Italiani e Alibaba.com, la più grande piattaforma di e-commerce B2B (business-to-business) a livello internazionale e parte del Gruppo Alibaba.

Con la firma dell’intesa, che avrà durata di un anno, Cia e Alibaba.com si impegnano a collaborare -anche attraverso Adiacent, unico global service partner certificato da Alibaba.com per l’erogazione di servizi a valore aggiunto nella Comunità Europea- per sostenere, promuovere e valorizzare aziende locali e prodotti agroalimentari di qualità tramite il portale web internazionale, collegando acquirenti e fornitori, produttori e grossisti, per condurre affari in modalità virtuale.

“E’ un accordo che rinnova l’impegno dell’organizzazione -ha detto Dino Scanavino, Presidente nazionale di Cia- a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende agricole e agroalimentari nazionali. Si può vincere la sfida dell’export agevolando l’accesso delle nostre imprese sui mercati stranieri, facilitando non solo il rapporto diretto tra aziende e consumatori, ma anche tra aziende stesse, offrendo nuove e importanti occasioni di sviluppo attraverso il commercio elettronico”.

“La collaborazione siglata con Cia ci rende molto orgogliosi e si inserisce pienamente nel progetto a lungo termine di Alibaba.com per supportare le aziende italiane del settore agroalimentare, in particolare le realtà più piccole, nel loro percorso di digitalizzazione e internazionalizzazione”, ha dichiarato Rodrigo Cipriani Foresio, Managing Director di Alibaba per il Sud Europa, che ha aggiunto: “Alibaba.com conta 20 milioni di buyer in tutto il mondo: la categoria più ricercata è proprio il food, e ciò significa che i prodotti italiani hanno enormi possibilità di farsi conoscere. Alibaba.com, la più grande fiera online al mondo, e Cia, hanno unito le forze per permettere al meglio della nostra produzione agroalimentare di essere apprezzata a livello globale”.

D’altra parte, i dati parlano chiaro. Oggi l’e-commerce B2B (vale a dire lo scambio commerciale di prodotti o servizi tra aziende) è 11 volte più grande del B2C (business-to-consumer, ovvero rivolto dall’azienda al consumatore finale). Attualmente, l’export online italiano B2C vale 11,8 miliardi di euro, mentre l’export online tricolore B2B arriva a fatturare ben 132 miliardi. In questo contesto, Alibaba.com rappresenta la maggiore piattaforma di e-commerce B2B del mondo, con 150 milioni di utenti registrati, 190 tra Paesi e Regioni coinvolte, oltre 300.000 richieste al giorno per 40 settori merceologici. Con un occhio di riguardo proprio al “food&beverage”, che rappresenta la prima voce tra le “top 10 industries” della piattaforma online, con il 12% dei click sul vino e il 7% sulla pasta. 

Tra i punti dell’accordo tra Cia e Alibaba.com, anche tanti servizi a supporto delle aziende sul marketplace: creazione di materiale pubblicitario e informativo; commercializzazione di prodotti e fornitori sulla vetrina “Padiglione Italia” del portale; partecipazione a eventi e attività come roadshow, convegni, promozioni online tramite canali social o media; consulenza di marketing e comunicazione.

“Siamo orgogliosi di prendere parte a questa iniziativa -ha continuato Paola Castellacci, CEO di Adiacent- perché da un lato conferma e rafforza la nostra partnership con Alibaba.com, collaborazione che è stata avviata dal nostro gruppo già dal 2018 e ci ha portati, come Var Group, ad essere premiati come ’Outstanding channel partner of the year 2019’. Dall’altro lato perché siamo convinti che, con 45 anni di esperienza, oltre 2.500 collaboratori e 23 sedi in tutta Italia, il nostro gruppo possa sostenere la digitalizzazione delle imprese del Made in Italy e aiutare le aziende associate Cia a beneficiare al meglio delle opportunità offerte dal più grande marketplace B2B online al mondo”.

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