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2 In Evidenza - 07 nov 2025

Fossacesia conquista la Bandiera Verde Agricoltura 2025: riconoscimento nazionale per la Fondazione “Teatro degli Ulivi”

Prestigioso riconoscimento per l’Abruzzo: tra i Comuni premiati quest’anno con la Bandiera Verde Agricoltura, spicca Fossacesia, grazie alla Fondazione “Teatro degli Ulivi”, vincitrice del premio nazionale Agri-Culture promosso da Cia–Agricoltori Italiani.

Il riconoscimento celebra l’impegno della Fondazione nel valorizzare il territorio attraverso un innovativo connubio tra agricoltura e cultura, portando in un sito agricolo uno scenario artistico e teatrale capace di unire tradizione, comunità e creatività.

La candidatura del Teatro degli Ulivi nasce a conferma di un grande legame tra agricoltura e cultura. Partendo da un luogo di produzione orientato all’olivicoltura, il sito agricolo è stato integrato all’interno di un progetto di divulgazione rivolto alla sostenibilità della natura, del sociale e della cultura. Un teatro naturale che diventa luogo inclusivo, in cui si alternano ragazzi con disabilità, giovani che incontrano il mondo del lavoro, un pubblico a cui si offre un palcoscenico per l’intrattenimento, e artisti che trovano finalmente un posto dove esibirsi.

Grazie all’impegno e alla dedizione degli ideatori del progetto Emilio Marcucci e Matteo Sartini, si organizzano spettacoli su ambiti diversi e con la partecipazione di artisti locali: dalla lirica al teatro, passando per la poesia e la letteratura.

Con l’assegnazione della Bandiera Verde Agricoltura 2025, si vuole riconoscere e valorizzare un’esperienza unica nel suo genere. Con il Teatro degli Ulivi, partendo dall’attività agricola, si rafforza un legame naturale e necessario: senza cultura non si riesce a rispettare, apprezzare e convivere con la natura; senza cultura non si può essere sostenibili.

A ritirare il premio, nella cerimonia nazionale di consegna tenutasi a Roma, è stata Maria Elisa Martinotti, “Il Teatro degli Ulivi rappresenta perfettamente lo spirito con cui Cia assegna la Bandiera Verde Agricoltura: la capacità di innovare partendo dalle radici, di costruire comunità attraverso la bellezza e la partecipazione. È un orgoglio per l’Abruzzo e per la nostra Cia poter condividere questo riconoscimento, che dimostra come l’agricoltura sia anche cultura, inclusione e visione del futuro.”

La Bandiera Verde Agricoltura, giunta alla sua XXII edizione, rappresenta uno dei più importanti riconoscimenti assegnati da Cia-Agricoltori Italiani a livello nazionale a chi promuove e valorizza l’agricoltura multifunzionale e sostenibile.

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1 In Evidenza - 07 nov 2025

“Un futuro più sano e consapevole parte dalle scuole”: CIA Abruzzo aderisce alla proposta di legge

CIA Abruzzo ha aderito con convinzione alla proposta di legge di iniziativa popolare "Firma per un’Italia che cresce consapevole e sana! A scuola si coltiva salute, rispetto, futuro", che prevede l’introduzione dell’insegnamento obbligatorio di Educazione Alimentare, Stili di Vita Sani e Sostenibilità Ambientale nelle scuole italiane. La proposta mira a sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche fondamentali per il benessere individuale e collettivo, contribuendo a costruire una società più sana, consapevole e sostenibile.

La proposta, presentata nella prestigiosa Sala Caduti di Nassiriya del Senato della Repubblica durante una conferenza stampa promossa da alcuni senatori con la collaborazione di Longaevitas APS e delle principali realtà italiane impegnate in salute, alimentazione, scuola e sostenibilità, è stata illustrata da Beatrice Tortora, presidente nazionale de La Spesa in Campagna e rappresentante di Cia-Agricoltori Italiani. L’obiettivo è raccogliere 50.000 firme entro il 28 novembre 2025, per portare in Parlamento un progetto che guarda al futuro delle nuove generazioni e del Paese.

Un’iniziativa che CIA ritiene fondamentale per formare una generazione di cittadini più consapevoli, responsabili e in salute, capace di fare scelte alimentari più equilibrate e di adottare comportamenti sostenibili.

“Questa proposta rappresenta un’opportunità cruciale per affrontare le sfide sanitarie e ambientali del nostro tempo. Investire in un’educazione che metta al centro la salute, la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente è il passo giusto per costruire un futuro più sano e consapevole”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo. La proposta non solo promuove la salute dei cittadini, ma sostiene anche le filiere locali e l’economia del territorio, puntando a valorizzare la dieta mediterranea e le tradizioni alimentari italiane.

È possibile firmare digitalmente con QR code tramite SPID o CIE. L’adesione è possibile online al link: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/3700000

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1 In Evidenza - 07 nov 2025

CIA Abruzzo: “Il calo del prezzo dell’olio è una speculazione. Nessuna giustificazione economica”

CIA Abruzzo denuncia l’anomala ondata ribassista che sta interessando il mercato dell’olio extravergine di oliva italiano. Il calo dei prezzi, scesi fino a 8 euro/kg, non ha alcuna base economica reale e appare frutto di una manovra speculativa organizzata per condizionare il mercato.

Secondo quanto emerge, un gruppo di imprenditori oleari e imbottigliatori toscani e umbri, da tempo legati da stretti rapporti commerciali, avrebbe avviato da inizio ottobre una strategia concertata proponendo acquisti di olio nuovo a non più di 7,5 euro/kg. Pochi contratti, soprattutto tra Bisceglie e Corato, sono bastati a generare un effetto domino sui mercati, spingendo artificiosamente le quotazioni verso il basso.
In diversi casi, si è trattato di oli di qualità inferiore, talvolta con difetti organolettici o residui non autorizzati, venduti comunque come extravergine per influenzare il mercato.

“Non ci sono i presupposti per un’ondata ribassista, è una pura speculazione,” afferma Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo. “I costi di produzione restano elevati e la qualità dell’olio italiano è ottima. Parlare di crollo dei prezzi è del tutto ingiustificato.”

A confermare la tenuta del comparto è Pierluigi Pace, produttore olivicolo del pescarese, “La vendita procede bene e non ci sono motivi per un calo. La domanda è stabile e l’olio abruzzese mantiene un’ottima reputazione. Chi parla di crisi crea solo allarmismo utile a chi vuole speculare.”

CIA Abruzzo invita le istituzioni e gli organi di controllo a monitorare attentamente le dinamiche commerciali e ad intervenire contro comportamenti scorretti che danneggiano il lavoro dei produttori e l’immagine dell’olio italiano.

“L’olio extravergine di oliva va difeso, non svenduto,” conclude Sichetti.

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1 In Evidenza - 05 nov 2025

Credito agricolo in calo anche in Abruzzo: -12% sugli investimenti. Cia: “Senza liquidità paralisi del settore"

Anche in Abruzzo si fa sentire la stretta del credito che sta colpendo il settore primario in tutta Italia. Secondo il Report Ismea 2024 sull’accesso al credito agricolo, nella regione lo stock complessivo dei prestiti alle imprese agricole è sceso dell’1,2% rispetto al 2023, fermandosi a 560 milioni di euro, pari all’1,5% del totale nazionale.

Ma il dato più allarmante riguarda gli investimenti a medio e lungo termine, crollati del 12,1% in un solo anno: -10,4% per la costruzione di fabbricati rurali, -14,7% per l’acquisto di macchine e attrezzature e -6,4% per l’acquisto di immobili.

“Questi numeri parlano chiaro: l’agricoltura abruzzese sta rallentando, non per mancanza di idee o di progetti, ma per assenza di credito”, denuncia Nicola Sichetti, presidente Cia Abruzzo. “Molte aziende non riescono più a investire, schiacciate tra costi produttivi in aumento, eventi climatici estremi e banche sempre più prudenti. Così si rischia di fermare un settore che è fondamentale per l’economia e la coesione dei nostri territori rurali”.

Il rapporto Ismea certifica un quadro nazionale altrettanto difficile: nel 2024 il credito al settore primario è calato del 3,3% (da 39,4 a 38,3 miliardi di euro), e l’80% delle aziende agricole non ha chiesto prestiti. La maggior parte – il 75% – dichiara di non averne avuto bisogno, ma un ulteriore 5% ha rinunciato per paura di un rifiuto.

In Abruzzo, dove il tasso di deterioramento del credito resta relativamente basso (1,81% nell’area Sud), la contrazione degli investimenti preoccupa soprattutto nelle aree interne e di montagna, dove l’accesso al credito è storicamente più difficile.

“Serve un piano straordinario per la liquidità”, aggiunge Sichetti, “Chiediamo alla Regione di attivare fondi di garanzia dedicati, strumenti di microcredito agricolo e canali preferenziali per i giovani agricoltori. Senza misure mirate, il rischio è che le aziende restino ferme proprio mentre il mercato chiede innovazione e sostenibilità”.

La preoccupazione del mondo agricolo cresce anche sul fronte nazionale. Il presidente Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenendo in audizione al Senato sulla legge di Bilancio 2026, ha parlato di una “batosta per l’agricoltura”, denunciando che “non c’è nulla nella manovra che aiuti davvero il comparto”.
In particolare, Cia critica l’articolo 26, che impedisce la compensazione dei crediti d’imposta con i contributi previdenziali e assistenziali, togliendo alle imprese agricole una delle poche possibilità di recupero delle spese sostenute per innovare.

Cia chiede il rifinanziamento del Fondo per le filiere agricole e la gestione delle crisi di mercato, nuovi investimenti per comparti in difficoltà come il cerealicolo, la proroga della Zes Agricola, oltre a maggiori risorse per “Più Impresa” e per i sostegni contro fitopatie ed epizoozie.

Cia Abruzzo si unisce dunque all’appello lanciato dal livello nazionale, ribadendo la necessità di politiche creditizie e fiscali realmente efficaci, capaci di ridare fiducia agli agricoltori e garantire liquidità a un comparto che resta pilastro economico e sociale della regione.

“Il credito non è solo una leva finanziaria”, conclude Cia Abruzzo, “ma una condizione essenziale per mantenere vivo il tessuto agricolo e garantire cibo, lavoro e presidio del territorio”

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1 In Evidenza - 03 nov 2025

Ue: Cia, accordi commerciali solo con reciprocità e vera tutela per gli agricoltori


Gli accordi commerciali devono servire a creare efficienza, competitività e vantaggi reciproci, non a scaricare i costi sulle imprese agricole. È questo il messaggio che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha portato al Masaf, nell’incontro con il commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, ribadendo la posizione dell’organizzazione: reciprocità e tutela effettiva dei produttori devono essere il punto di partenza di ogni trattativa internazionale.
“Parlare di fondi di compensazione significa già ammettere che un accordo crea squilibri -ha detto Fini-. L’Europa deve garantire parità di regole e condizioni per tutti: solo così gli accordi possono essere strumenti di crescita e non di crisi”.

Cia ha richiamato la necessità di una valutazione d’impatto cumulativa sui vari accordi commerciali oggi in discussione, affinché la politica commerciale dell’Ue non diventi un fattore di instabilità per i mercati agricoli. Allo stesso tempo, ha chiesto clausole di salvaguardia realmente efficaci e tempestive per proteggere le produzioni sensibili.

Nel corso dell’incontro, Cia ha sollecitato il commissario Ue a rilanciare con decisione il dialogo con gli Stati Uniti per raggiungere l’obiettivo “zero per zero” sui dazi, a partire dal vino. “La stabilità nei rapporti con Washington è prioritaria”, ha spiegato Fini, ancora di più “dopo i pesanti segni di rallentamento del nostro export agroalimentare verso gli Usa, che da giugno ad agosto ha perso oltre 210 milioni di euro rispetto al 2024” e anche “contro il rischio di nuovi dazi antidumping sulla pasta italiana”.

Sul dossier Mercosur, Cia ha espresso forti preoccupazioni per l’insufficienza delle clausole di salvaguardia proposte dalla Commissione. “Servono meccanismi automatici e vincolanti, non discrezionali -ha osservato Fini-. Abbiamo necessità di maggiori certezze giuridiche rispetto alle soglie previste del 10% e di un sistema di monitoraggio trasparente e veloce per evitare l’import incontrollato di carne bovina, pollame, miele, zucchero e riso, che rischiano di mettere in crisi le filiere europee”.
Cia, infine, ha richiamato l’attenzione di Šefčovič sulla revisione del Regolamento SPG (Sistema di Preferenze Generalizzate). “Siamo preoccupati, il riso europeo non può essere lasciato senza difese -ha evidenziato Fini-. Per questo, occorre arrivare a stabilire una soglia di importazione ragionevole, da ripartire tra i Paesi beneficiari secondo le tendenza storiche di import, al fine di evitare concentrazioni eccessive e distorsioni di mercato”.

“Gli agricoltori europei non chiedono protezionismo -ha concluso il presidente di Cia- ma parità di condizioni. Solo con reciprocità, regole uguali per tutti e strumenti di tutela rapidi potremo affrontare la sfida della competitività globale senza sacrificare la nostra agricoltura”.

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2 In Evidenza - 24 ott 2025

CIA Talent debutta alla Fiera Progress: formazione e lavoro per i giovani del territorio

È stato presentato oggi, alla Fiera Progress di Lanciano, CIA Talent, il nuovo programma di CIA Agricoltori Italiani Chieti-Pescara dedicato alla formazione e all’inserimento dei giovani nel mondo dei servizi agricoli e sociali.

L’iniziativa nasce all’interno di CIA Next, il piano strategico di innovazione e sviluppo 2026–2028, e punta a costruire un vivaio di competenze locali, offrendo ai giovani un percorso chiaro, meritocratico e orientato al lavoro.

L’evento, moderato dalla giornalista Francesca Piccioli, ha visto i saluti di Ombretta Mercurio, Presidente Lancianofiera e di Domenico Bomba, presidente CIA Chieti-Pescara. A seguire gli interventi di Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara, Serena Giuliani, Sales Development e Marica Micolucci di GEVI che hanno spiegato il dettaglio del funzionamento del tirocinio formativo, insieme alle testimonianze di giovani che hanno già avviato il loro percorso all’interno della rete CIA.

CIA Talent accompagna i giovani in un percorso che parte dall’orientamento, con la presentazione dell’organizzazione e la candidatura online, e prosegue con una formazione mirata su competenze tecniche e trasversali.
Segue una fase di stage e affiancamento pratico nelle sedi territoriali CIA Chieti-Pescara, per poi arrivare alla valutazione finale e all’inserimento lavorativo dei profili più idonei.

“CIA Talent è un progetto che guarda lontano: un investimento sulle persone e sul futuro della nostra organizzazione,” ha dichiarato Alfonso Ottaviano, direttore CIA Chieti-Pescara, “Attraverso la formazione e la valorizzazione delle competenze, vogliamo costruire una nuova generazione di professionisti che portino innovazione, efficienza e vicinanza al territorio.”

La selezione avverrà con il supporto della società Aaron King International del gruppo Reverse, specializzata in HR e recruiting, in sinergia con i responsabili CIA. Il programma è inoltre integrato con il Servizio Civile INAC, creando un canale di crescita coerente e continuativo per i giovani che vogliono costruire un futuro nel sistema CIA.

L’obiettivo è rafforzare la presenza CIA sul territorio, valorizzando il capitale umano abruzzese e promuovendo ricambio generazionale, innovazione e qualità nei servizi rivolti agli agricoltori e ai cittadini.

Da oggi 24 ottobre 2025 è attivo il form online di candidatura sul sito ufficiale: www.cia-business.odoo.com/cia-talent

Gli interessati, studenti, neodiplomati e neolaureati under 25, possono inviare la propria candidatura e partecipare alle selezioni.

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News Cia Abruzzo

2 Eventi - 07 ott 2020

Inaugurazione del monumento dedicato alle lotte contadine di Bosco Motticce, sostegno della Cia-Agricoltori Italiani

Sabato 10 ottobre alle ore 17, in occasione del 70esimo anniversario dell'occupazione di Bosco Mottice, si terrà l'inaugurazione del monumento "Humus" ideato e progettato dallo scultore Claudio Gaspari, dedicato ai contadini sansalvesi per le lotte sociali del 1950, voluto dal Comitato "Il bosco e la bandiera", con il patrocinio del Comune di San Salvo.
La Confederazione Italiana Agricoltori sostiene con grande orgoglio l'iniziativa 
che suggella in modo indelebile una giusta rivendicazione di popolo per il pane ed il lavoro nel tristissimo immediato ultimo dopoguerra. 
Alla cerimonia, che avverrà all'incrocio di via Trignina con via Montenero, nel luogo dove 1500 contadini si ritrovarono per andare ad occupare i terreni di Bosco Motticce, s
arà presente il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, il Sottosegretario di Stato, Gianluca Castaldi, il presidente della Regione, Marco Marsilio, il presidente della Provincia, Mario Pupillo, il presidente della Eurortofrutticola del Trigno, Nicolino Torricella ed i rappresentati sindacali.


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1 In Evidenza - 01 ott 2020

Cinghiali in autostrada: Cia, situazione fuori controllo. Avanti su nostra riforma legge

La sciagura stradale avvenuta stanotte nel tratto della novarese della A26, causata ancora una volta dall'impatto tra cinghiali e un'autovettura, è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi drammatici che vede protagonisti gli animali selvatici. E’, dunque, urgente intervenire su una questione ormai fuori controllo. Lo afferma Cia-Agricoltori Italiani, rilanciando la sua proposta di modifica alla legge 157/92 che regola la materia, su cui è mobilitata anche attraverso il progetto “Il Paese che Vogliamo”.

Una riforma radicale, già presentata a Camera e Senato, nata dopo il sostanziale flop delle misure tampone adottate negli ultimi anni -spiega Cia-. Il proliferare dei cinghiali, passati da una popolazione di 900 mila capi in Italia nel 2010 ai quasi 2 milioni di oggi (+111%), crea danni milionari all’agricoltura (circa 50-60 milioni di euro l’anno), e non solo. Aumenta il rischio di malattie (in aumento in Europa i casi di Peste Suina Africana), provoca incidenti stradali sempre più frequenti –circa 10mila ogni anno- e minaccia la sicurezza dei cittadini anche nelle aree urbane.

Per questo è necessario riscrivere e aggiornare la legislazione sulla fauna selvatica, ormai obsoleta e totalmente carente sia sul piano economico che su quello ambientale. Per invertire la rotta, la proposta normativa lanciata da Cia: sostituire il concetto di “protezione” con quello di “corretta gestione”, non delegare all’attività venatoria le azioni di controllo della fauna selvatica, ma prevedere la possibilità di istituire personale ausiliario; rafforzare l’autotutela degli agricoltori e garantire il risarcimento integrale dei danni subiti.

 

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2 In Evidenza - 01 ott 2020

Convenzione Cia e Studio Cesaroni, attivato il servizio di sorveglianza sanitaria itinerante rivolto agli associati dato

Attivato il servizio di sorveglianza sanitaria itinerante rivolto agli associati datori di lavoro e ai loro dipendenti. Visite mediche preventive e periodiche e certificato di idoneità alla mansione, sopralluogo con cadenza annuale nei locali di lavoro, individuazione delle misure preventive e protettive, sono alcune delle prestazioni previste nella convenzione stipulata a livello regionale con lo Studio Cesaroni di San Salvo. “Prosegue il progetto ‘Agricoltura in sicurezza’ che stiamo portando avanti da alcuni anni”, afferma il direttore di Cia Chieti-Pescara Alfonso Ottaviano, “nello specifico in questo periodo attraverso delle stazioni mobili stiamo effettuando su tutto il territorio provinciale visite da parte di un medico competente. Un servizio fondamentale in un momento in cui la sicurezza ricopre un ruolo ancora più importante”. “La convenzione stipulata con Cia ci permette di erogare alle aziende associate una serie di servizi, tra cui quello della sorveglianza sanitaria, che ricordiamo essere indispensabile”, dichiara Danilo Bolognese dello Studio Cesaroni, “Vengono effettuati, direttamente in sede, prelievi e tutto il necessario per il rilascio dell’idoneità. Cerchiamo di non sottovalutare questo adempimento poichè è una premura nei confronti del dipendente ma soprattutto una tutela per l’azienda agricola”.Con il Covid 19 è necessario adottare ulteriori misure di prevenzione”, conclude Ottaviano, “e, oltre alla parte informativa che quotidianamente viene svolta nei nostri uffici, saremo sempre pronti a dare alle aziende gli strumenti adeguati e un supporto costante al fine di lavorare in sicurezza”.

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1 In Evidenza - 29 set 2020

Agricoltura: ASeS-Cia nelle aree rurali per fornire assistenza su bonus anti-crisi

Un tour di informazione e sensibilizzazione per supportare aziende agricole e cittadini delle aree rurali nell’accesso ad aiuti e bonus anti-crisi previsti dal Governo. E’ il progetto #lanaturanonsiferma lanciato da Ases-Cia, che fa tappa a Firenze dopo aver girato nei mesi estivi le province della Toscana. Oltre 200 le imprese incontrate, più di mille le persone, per un viaggio solidale che adesso intende raggiungere tutta Italia, toccando le zone più interne e maggiormente interessate dall’emergenza.

Durante l’incontro, che rientra nelle iniziative della quarta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato dall’ASviS, la Ong di Cia ha fatto il punto sul progetto, nato durante il lockdown per sostenere i lavoratori della filiera agricola fornendo dispositivi di protezione individuale, e i cittadini più colpiti dalla crisi con raccolte di cibo e donazioni alimentari. Con la fase 2, anche #lanaturanonsiferma ha fatto un passo ulteriore, grazie anche al contributo di Enea ed Enel, iniziando un tour con tanto di unità mobile per fornire informazioni e assistenza sui diversi bonus messi a disposizione dall’esecutivo. A beneficiarne, appunto, famiglie e aziende delle aree rurali, dove sono più concentrate le attività agricole ma dove spesso si registrano ritardi sia nell’acquisire conoscenze che nell’accedere a servizi.

“La nostra è una storia di agricoltori per gli agricoltori e il nostro intento è di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e la dignità delle comunità rurali -ha spiegato la presidente di ASeS, Cinzia Pagni-. Con questa iniziativa, vogliamo dare un aiuto pratico a chi vive e lavora nelle campagne”. Per far fronte all’emergenza, “il Governo ha messo in campo diversi decreti, in tema di risorse stanziate, aiuti, agevolazioni e sussidi, ma è subito emerso che l’accesso a tali aiuti è spesso complicato e difficile, soprattutto per chi non ha totale padronanza dei nuovi sistemi telematici -ha continuato Pagni-. Ecco perché riteniamo doveroso supportare chi abita nelle aree interne, in particolare i cittadini e le micro imprese in condizioni di fragilità economica, sociale e geografica, così come le aziende agricole sociali che coinvolgono nelle attività categorie svantaggiate e fasce deboli della popolazione, come disabili e anziani. Si tratta di una scelta di responsabilità per dare un aiuto concreto a ripartire”.

La risposta, fin da subito, è stata positiva: tante le domande e i quesiti nel corso degli incontri di ASeS-Cia sul territorio toscano, soprattutto rispetto alle procedure di accesso ai sostegni, spesso complesse e farraginose. Oltre alle tante informazioni fornite, a margine delle iniziative sono stati distribuiti kit sanitari anti-Covid e vademecum agevoli, come per esempio la guida alle nuove detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica.

“Le esigenze e le priorità delle aree rurali -ha osservato il vicepresidente di Cia Toscana, Filippo Legnaioli- sono state amplificate con la crisi causata dal Covid-19. Come agricoltori, anche durante l’emergenza, siamo stati sempre in campo, non abbiamo mai smesso di portare sulle tavole dei consumatori le migliori produzioni e continueremo a farlo. Contemporaneamente, però, è necessario conoscere sempre di più il territorio e le difficoltà delle aziende, per non lasciare nessuno da solo e sostenere chi è alle prese con i problemi maggiori. Questo progetto di ASeS-Cia, che oggi arriva a Firenze, va proprio in questa direzione. La solidarietà e l’attenzione ai bisogni di ognuno fanno parte del dna di Cia e, in questo momento, è ancora più importante portare avanti questi principi”. 

“Il sostegno a cittadini e imprese non può venire meno in questa fase delicata -ha ribadito il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino, chiudendo i lavori-. Le aree rurali non si sono mai arrese e gli agricoltori sono stati sempre in prima linea per garantire cibo sano e sicuro durante il lockdown. Un impegno straordinario portato avanti con dedizione e tuttavia non sufficiente ad arginare crisi e perdite reddituali”. Per questo, ha concluso Scanavino, “ora bisogna continuare a supportare agricoltura e aree interne con misure e risorse adeguate, lavorando già attivamente per far entrare nel Recovery Plan italiano investimenti dedicati proprio all’ammodernamento delle infrastrutture fisiche e digitali di quelle zone che ‘fanno’ il 60% della superficie nazionale e rappresentano la spina dorsale e l’anima green del Made in Italy”.

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2 In Evidenza - 29 set 2020

Manca l’acqua nei Consorzi Sud e Centro, Cia Chieti- Pescara: “A pagare sono gli agricoltori. Fenomeno che non siamo più

Manca l’acqua nei Consorzi e a pagare sono gli agricoltori. “Fenomeno che non siamo più disposti a tollerare”, incalza il presidente della Cia Chieti-Pescara Nicola Sichetti alla luce della situazione in cui si trovano i Consorzi di Bonifica Sud e Centro. “L’emergenza idrica delle ultime settimane ha messo a dura prova le imprese agricole, le quali non hanno potuto disporre di un adeguato approvvigionamento di acqua per le colture”, afferma, “Sicuramente la scarsità di precipitazioni di quest’anno ha inciso molto su questa grave e preoccupante situazione, ma l’azione di prevenzione del Consorzio, a nostro avviso, poteva essere più incisiva nonostante vari incontri, solleciti e avvertimenti ad adottare misure preventive efficaci”. 

Dopo la diga di Chiauci la preoccupazione sale anche per la diga di Penne, “Un maggiore accumulo di risorse idriche, l’adozione di un piano di turnazione, il ripristino delle pompe di sollevamento e una campagna di sensibilizzazione degli utenti ad un utilizzo oculato dell’acqua, avrebbero potuto contenere l’emergenza”, continua Sichetti. 

“Ora la necessità è evitare che una situazione emergenziale simile si verifichi anche nei prossimi anni. Per questo motivo, vista l’importanza fondamentale della risorsa idrica per il nostro settore e considerando che il contributo da parte degli agricoltori a sostenerne i costi è molto alto, chiediamo ai commissari dei Consorzi Sud e Centro, Michele Modesti e Paolo Costanzi, un incontro urgente per fare il punto della situazione sugli investimenti in essere e sul nuovo piano di classifica per il riparto della contribuenza consortile”, conclude Sichetti.


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1 In Evidenza - 29 set 2020

Fisco: Cia, Parlamento acceleri su cessione credito imposta per incentivare agricoltura hi-tech

 La possibilità di cessione del credito d'imposta per incentivare gli investimenti hi-tech in agricoltura, così come avviene per gli sgravi previsti per le ristrutturazioni domestiche. E’ questa la richiesta di Cia-Agricoltori Italiani, inserita nelle proposte di emendamento al Dl Agosto, dopo l'estensione al settore agricolo degli incentivi del Piano Impresa 4.0. nell'ultima manovra di bilancio.

Cia ritiene che i tempi siano maturi per l'approvazione e auspica che il Parlamento la recepisca, coinvolgendo non solo i produttori ma tutti gli attori della filiera agroalimentare. In una fase di ripresa in cui il sistema produttivo chiede con urgenza innovazione tecnologica, l'opzione di cessione del credito di imposta potrebbe accrescere di molto la platea dei beneficiari delle agevolazioni fiscali. La misura favorirebbe, inoltre, il rinnovo del parco macchine agricole con mezzi più moderni, tecnologici e a bassa emissione CO2, in linea con le sfide ambientali europee del Green Deal. 

“L’agricoltura non è più la Cenerentola dell'economia nazionale quando si parla di tecnologia e mantiene un dialogo costante con il mondo delle università e della ricerca –sottolinea Dino Scanavino, presidente Cia-. Il giro d'affari dell’agricoltura 4.0 in Italia ha toccato quota 450 milioni di euro con una crescita del 22% su base annua (Osservatorio Smart Agrifood) e comprende tutto il complesso di tecnologie usate dalle nostre aziende per migliorare le rese e la sostenibilità delle coltivazioni, la qualità dei prodotti finali e le condizioni dei lavoratori”.

“Per continuare a produrre cibo fresco e sano, gli agricoltori dovranno puntare sempre più all'integrazione con l’hi-tech –chiosa Scanavino-, utilizzando tutte le risorse messe in campo dalla scienza per affrontare con strumenti efficaci le conseguenze del climate change e del dilagare delle fitopatie. In un momento segnato da una grave crisi di liquidità per le aziende, la cessione del credito d'imposta favorirebbe, dunque, lo sviluppo economico dell'intera filiera agroalimentare, in un'ottica di rilancio del Paese”.

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