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1 In Evidenza - 22 dic 2025

Agricoltura abruzzese a rischio: CIA lancia l’allarme e chiede interventi urgenti nella Legge di Previsione 2026/28

CIA Abruzzo lancia un allarme sulla situazione del comparto agricolo regionale e chiede alla Regione interventi urgenti nell’ambito della Legge di Previsione delle spese 2026/2028. 

In particolare, CIA Abruzzo sollecita la conferma dei fondi di 7,5 milioni di euro già previsti dall’articolo 24 della legge regionale n. 4/2024 a favore dei viticoltori danneggiati dalla peronospora nel 2023, fondi indispensabili per la sopravvivenza delle aziende vitivinicole, molte delle quali ancora in grave difficoltà economica. 

Parallelamente, l’organizzazione chiede il raddoppio del fondo per i danni da fauna selvatica per il triennio 2026/2028, attualmente considerato insufficiente, al fine di garantire agli agricoltori indennizzi adeguati e la possibilità di recuperare gli investimenti, proseguire la produzione nonostante le perdite causate da cinghiali, caprioli e altre specie e superare l’attuale sistema di rimborso a percentuale, giudicato del tutto insoddisfacente. 

Sul fronte della zootecnia, colpita dalla Lingua Blu nel 2025, CIA Abruzzo richiede l’attivazione immediata di un piano straordinario che preveda indennizzi per le perdite di capi, rimborso delle spese sostenute per vaccini e repellenti e contributi per il ripristino del patrimonio tramite nuovi riproduttori, oltre alla programmazione di una campagna vaccinale coordinata per il 2026, per evitare il collasso del settore e gravi danni all’economia e all’occupazione regionale. 

CIA sollecita inoltre l’istituzione di una piattaforma informatica unica regionale per la filiera agricola, capace di gestire in maniera integrata assegnazione del gasolio agricolo, presentazione della PUA, riconoscimento della qualifica IAP, iscrizioni agli albi specialistici e altri servizi, semplificando gli adempimenti, garantendo trasparenza e riducendo i costi per imprese e Pubblica Amministrazione, allineando l’Abruzzo alle migliori pratiche regionali esistenti. 

“Non possiamo permettere che i nostri agricoltori siano lasciati soli di fronte a emergenze sanitarie e danni continui”, commenta Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo, “È fondamentale che la Regione metta in campo subito risorse concrete: investire nell’agricoltura significa salvaguardare l’economia, proteggere i posti di lavoro e tutelare la vitalità dei nostri territori.” 

CIA Abruzzo sottolinea che l’attuazione di queste misure non è solo urgente, ma strategica per garantire la sostenibilità e la competitività del settore agricolo abruzzese, con effetti positivi sull’intera economia regionale e sul presidio sociale dei territori marginali, e auspica che la Legge di Previsione 2026/2028 preveda i fondi necessari per sostenere concretamente gli agricoltori.

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1 In Evidenza - 20 dic 2025

Cia: anche l’Abruzzo in prima linea a Bruxelles al fianco gli agricoltori europei

Una giornata storica per l’agricoltura europea: oltre 10mila produttori e centinaia di trattori hanno sfilato per le strade di Bruxelles, davanti al Parlamento Ue, per chiedere un futuro sostenibile e competitivo per il settore.

Cia–Agricoltori Italiani era presente in prima linea, con delegazioni da tutta Italia e, in particolare, una folta rappresentanza dall’Abruzzo, che ha voluto ribadire il sostegno agli agricoltori italiani ed europei.

La mobilitazione, sostenuta da oltre 40 organizzazioni agricole dei 27 Stati membri riunite nel Copa-Cogeca, ha lanciato un messaggio chiaro alle istituzioni europee: la riforma della Pac post 2027, così come proposta, è inaccettabile. I produttori hanno chiesto di ascoltare chi ogni giorno garantisce cibo, lavoro e futuro ai territori, denunciando tagli di bilancio, scelte politiche penalizzanti, concorrenza sleale e burocrazia opprimente.

Sul palco di Place du Luxembourg, davanti al Parlamento Ue, il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, ha sottolineato: “Non accetteremo scelte che indeboliscono il settore. È il momento di cambiare rotta e ascoltare gli agricoltori, il cuore pulsante dell’Europa.”

La partecipazione dell’Abruzzo testimonia l’unità e la determinazione dei territori italiani nel difendere un’agricoltura forte, sostenibile e sicura.

"La nostra presenza dall’Abruzzo a Bruxelles dimostra quanto i nostri agricoltori sentano sulla propria pelle le conseguenze di scelte europee lontane dalla realtà dei territori” – ha dichiarato Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. “La Pac post 2027, così come impostata, rischia di penalizzare in modo particolare le regioni come la nostra, caratterizzate da aree interne, agricoltura familiare e produzioni di qualità. Chiediamo un’Europa che investa davvero in chi presidia il territorio, garantisce sicurezza alimentare e tutela l’ambiente, riducendo burocrazia e concorrenza sleale. Senza agricoltori non c’è futuro né per l’Abruzzo né per l’Europa.

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1 In Evidenza - 20 dic 2025

Cia in piazza a Bruxelles. Agricoltura non si svende, con riforma Pac a rischio 270mila aziende


“Siamo in piazza per dire no a un’Europa che svende l’agricoltura, mette le armi davanti al cibo, compromette la sicurezza alimentare dell’Unione e rischia di far chiudere, solo in Italia, oltre 270mila aziende del settore. È inaccettabile: o arriva una scossa politica forte e un cambio di rotta deciso o si condanna il nostro futuro”. Questo l’appello del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dalla grande manifestazione a Bruxelles, con 10mila produttori e centinaia di trattori provenienti da ogni parte del continente.


In prima linea la folta delegazione Cia, riunita sotto lo striscione “Ursula, basta bugie”, con cartelli che parlano chiaro: “Pac post 2027: non è una riforma, è la fine dell’agricoltura”, “Agricoltori senza Pac, Europa senza cibo” e “Terra chiama Ursula, la sicurezza siamo noi”. Una presa di posizione netta, a tutela di tutti i cittadini europei, contro la proposta della Commissione targata von der Leyen, che vuole tagliare le risorse del 22%, sottraendo all’Italia 9 miliardi di euro, e far confluire la Pac in un fondo unico, generando competizione tra settori, mettendo a rischio il mercato comune e colpendo al cuore il sistema produttivo europeo e nazionale.


Un allarme che non è solo politico, ma supportato da dati concreti. Secondo le stime di Cia, infatti, se confermata, la proposta di riforma della Pac post 2027 con meno risorse e fondo unico potrebbe avere effetti devastanti per l’agricoltura italiana, mettendo a rischio la sopravvivenza di 270mila aziende del settore, pari a quasi un terzo del totale (31,65%), a partire dalle più piccole e vulnerabili. Le conseguenze sarebbero diffuse su tutto il territorio: -26% al Nord, -33% al Centro e fino al -51% al Sud, colpendo in modo particolare le aree rurali e interne e aggravando divari economici e sociali già profondi. Guardando ai singoli comparti, il prezzo più alto ricadrebbe sui seminativi (-64%), sull’olivicoltura (-27%) e sulla zootecnia (-5%).


“Non è una riforma tecnica, è un vero e proprio cambio di paradigma -ha evidenziato il presidente di Cia-. La Pac è la politica più antica, più solida e più europea che esista. Ha garantito per oltre 50 anni stabilità, reddito, presidio del territorio e sicurezza alimentare. Smantellarla significa indebolire l’Europa”. Una scelta che appare ancora più miope e pericolosa se letta nel contesto globale. “Non possiamo permetterci che l’Ue disinvesta sull’agricoltura -ha sottolineato Fini- mentre gli altri grandi attori mondiali, dagli Stati Uniti alla Cina, stanziano risorse sempre più importanti a difesa e sostegno del settore primario”.


È in questo scenario che si inseriscono anche le altre ragioni della mobilitazione, dalla richiesta di una linea europea più ferma sugli accordi commerciali, per contrastare la concorrenza sleale e garantire reciprocità nelle regole e nei controlli, fino alla necessità di una semplificazione reale che liberi le imprese agricole da burocrazia e vincoli inutili.


“Quella che arriva oggi non è una protesta di categoria, ma un richiamo politico a tutte le istituzioni Ue. La Pac non è il passato dell’Europa, è una scelta strategica per il suo futuro -ha concluso il presidente di Cia-. Senza una politica agricola forte e autonoma non c’è cibo sicuro, tutela dell’ambiente, resilienza dei territori e futuro delle comunità. Ora è il momento che Bruxelles stia dalla nostra parte e scelga davvero di essere alleata di chi produce. Noi non ci fermeremo qui: continueremo a far sentire la nostra voce, con determinazione e senza arretrare di un passo”.

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2 In Evidenza - 17 dic 2025

Nutrire il Futuro 2.0: per la prima volta insieme Istituto Agrario e Alberghiero

Si è svolto ieri, 16 dicembre 2025, presso l’IPSEOA “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria l’evento finale del progetto “Nutrire il Futuro 2.0”, iniziativa realizzata con il contributo della Camera di Commercio Chieti-Pescara che ha rappresentato un’importante esperienza di integrazione tra formazione, filiera agroalimentare e valorizzazione del territorio.

Un progetto innovativo che ha segnato un passaggio storico: per la prima volta due scuole strategiche per l’agroalimentare, l’Istituto Agrario e l’Istituto Alberghiero, hanno lavorato insieme in un percorso strutturato, mettendo in dialogo produzione agricola, trasformazione e cultura enogastronomica.

Protagonisti della giornata sono stati gli studenti. I ragazzi dell’Istituto Agrario “Cosimo Ridolfi” di Scerni hanno studiato, analizzato e presentato alcune eccellenze dell’agroalimentare abruzzese, tra cui Ventricina del Vastese, Peperone Dolce di Altino, Aglio Rosso di Sulmona, Zafferano dell’Aquila, Patata del Fucino e Mostocotto, approfondendone origine, filiera, tracciabilità e caratteristiche qualitative.
Le competenze acquisite hanno poi incontrato quelle degli studenti dell’Istituto Alberghiero di Villa Santa Maria che, affiancati dai docenti, hanno trasformato la ricerca in piatti, dando vita a un pranzo interattivo che ha raccontato il territorio attraverso il cibo.

L’evento è stato arricchito dalla presenza di numerose autorità e partner del progetto: Giuseppe Finamore, sindaco di Villa Santa Maria, Gianluca De Santis della Camera di Commercio Chieti-Pescara, Ettore Cianchetti Presidente dell’Associazione ISA e David Falcinelli del Mercato Contadino di Pescara, che ha moderato l’incontro e intrattenuto i ragazzi con approfondimenti e spiegazioni sui prodotti tipici.

Mettere insieme, per la prima volta, un istituto agrario e uno alberghiero significa costruire una visione completa della filiera agroalimentare, dalla terra al piatto. È un investimento sui giovani, sulle competenze e sul futuro del nostro territorio”, ha dichiarato Domenico Bomba, Presidente CIA Chieti-Pescara.

Sulla stessa linea il Direttore CIA Chieti-Pescara, Alfonso Ottaviano, che ha sottolineato il valore strategico dell’iniziativa, “Nutrire il Futuro 2.0 dimostra quanto sia fondamentale partire dalla formazione per rafforzare l’agroalimentare italiano. I ragazzi hanno lavorato su prodotti identitari, imparando che dietro ogni eccellenza c’è agricoltura, cultura, tutela e responsabilità. Inoltre”, continua, “progetti come questo sono cruciali per valorizzare le scuole delle aree interne, che spesso possono incontrare difficoltà legate a risorse e opportunità. Dare visibilità e opportunità formative a queste realtà significa investire sul futuro dei territori e dei giovani che li abitano”.

Il progetto si inserisce inoltre in un contesto più ampio: il riconoscimento UNESCO della cultura alimentare italiana, che valorizza non solo la cucina, ma l’intero sistema produttivo fatto di territori, agricoltori, tradizioni e saperi.

“Vedere i nostri studenti trasformare le eccellenze agroalimentari in piatti creativi è una soddisfazione enorme. La collaborazione con l’agrario apre nuove prospettive formative e professionali”, ha dichiarato Marilena Montaquila, Dirigente IPSEOA Alberghiero.


“I nostri ragazzi hanno avuto l’opportunità di valorizzare le produzioni del territorio, mentre collaborare con l’alberghiero ha reso l’esperienza concreta e tangibile, unendo teoria e pratica”, ha affermato Antonietta Ciffolilli, Dirigente Istituto Agrario.

“Nutrire il Futuro 2.0” conferma così il successo di un’iniziativa capace di unire scuole, filiere e istituzioni, mettendo al centro i giovani e il valore dell’agroalimentare come leva di sviluppo culturale, sociale ed economico.

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1 In Evidenza - 10 dic 2025

La cucina italiana entra nel Patrimonio Unesco. Cia, premiati agricoltura e territori

La forza del Made in Italy agroalimentare sta nella stretta sinergia tra agricoltura e ristorazione, tra chi produce e chi trasforma. Nella collaborazione lungo la filiera, dal campo alla tavola, risiede il valore aggiunto del cibo italiano nel mondo. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, commenta con soddisfazione l’ingresso ufficiale della cucina italiana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco.


“La cucina nazionale è un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali. Saperi e sapori -sottolinea Fini- che riflettono l’immensa biodiversità di prodotti e territori rappresentata dalla nostra agricoltura e valorizzata nelle tante ricette di agriturismi e ristoranti che raccontano cultura e tradizioni regionali. Così vaste e peculiari da rendere la cucina tricolore la più amata e ricercata anche all’estero”.


Per il presidente di Cia, il riconoscimento Unesco – frutto dell’impegno del governo e di un grande lavoro di squadra anche con le organizzazioni agricole – “rappresenta una nuova, grande opportunità per tutelare, garantire e promuovere sempre di più la cucina italiana nel mondo, a partire dai prodotti agricoli”.

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1 In Evidenza - 05 dic 2025

Ue: Cia, accordo su Ngt svolta storica che agricoltori aspettavano da anni


“Finalmente, dopo mesi di laboriose trattative che hanno visto Cia-Agricoltori Italiani in prima fila, l’Ue ha raggiunto un accordo preliminare che permetterà di produrre piante utilizzando New Genomic Techniques (NGT) ovvero, Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA). Noi ne abbiamo sempre sostenuto con convinzione l’importanza strategica e continueremo a vigilare per consentire che questo strumento sia accessibile per tutti gli agricoltori”. Così, il presidente di Cia, Cristiano Fini, commenta la svolta storica che consentirà al mondo agricolo di affrontare le sfide della transizione green, contrastando con efficacia le malattie delle piante e i cambiamenti climatici.

Secondo Cia, con questo accordo l’Ue non è più fanalino di coda a livello internazionale e dimostra di voler tutelare il settore agroalimentare, investendo in tecnologia per renderlo più forte e competitivo e riducendo la dipendenza dai Paesi terzi.

“I critici delle Tea hanno parlato di ‘nuovi Ogm’ ma così non è -aggiunge Fini- perché il miglioramento genetico che si ottiene con queste tecniche esclude qualsiasi trasferimento di Dna tra organismi appartenenti a specie diverse. In questo modo possiamo rispondere alle esigenze e alle difficoltà che i nostri agricoltori fronteggiano ogni giorno. Nessun passo indietro, ora, per la prossima approvazione finale da parte della plenaria di Parlamento europeo e Consiglio”.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 20 nov 2020

Assemblea nazionale Cia “Agricoltura-Territorio-Società. Riprogettiamo il futuro” - Venerdì 27 novembre 2020

Roma, 20 nov - “Agricoltura-Territorio-Società. Riprogettiamo il futuro”. Questo lo slogan dell’Assemblea nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, che si terrà venerdì 27 novembre, a partire dalle ore 10, in modalità webinar.

Un appuntamento importante che vedrà centinaia di agricoltori collegati a distanza da ogni parte d’Italia, nonché la partecipazione di ospiti istituzionali e di governo, durante il quale emergeranno spunti di riflessione e proposte progettuali.

Gli effetti drammatici della pandemia hanno riacceso la discussione sui modelli di crescita e sviluppo che dovranno caratterizzare il prossimo futuro. La ripresa dipenderà dalla capacità di interpretare il cambiamento cogliendo le opportunità delle strategie programmate, a partire dal Green Deal europeo, dove l’agricoltura, in sinergia con le altre risorse economiche dei territori, è chiamata a svolgere un ruolo da protagonista.

Sfide ambiziose su cui poggiano le decisioni, i provvedimenti e gli strumenti messi in campo con il Covid, tra cui il Next Generation EU, pacchetto per la ripresa in un’ottica più verde, digitale e resiliente per garantire alle nuove generazioni un futuro sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale. Senza trascurare le misure economiche promosse a livello nazionale per rilanciare lo sviluppo dell’Italia.

Per tali ragioni, Cia ha scelto di concentrare i lavori della propria Assemblea nazionale intorno alle dinamiche caratterizzanti il rapporto tra Agricoltura-Territorio-Società e ai percorsi capaci di reinterpretare tale rapporto, facendone un pilastro delle future strategie di pianificazione per la ripresa. Non solo agricoltura, quindi, ma una visione di insieme capace di includere il settore all’interno di un progetto di ampio respiro insieme a tutte le altre attività economiche e forze sociali diffuse sui territori.

Per seguire la diretta, basta collegarsi al link: https://youtu.be/I1ce4svphqw


Guarda il video promo dell'Assemblea Cia 2020: https://bit.ly/38Xt2vm‍

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1 In Evidenza - 18 nov 2020

Cinghiali: Di Zio scrive al vice Presidente della giunta regionale Emanuele Imprudente

Riattivare immediatamente il controllo dei cinghiali o qualsiasi altra forma di prelievo venatorio a tutela delle colture agricole. E’ la richiesta, urgente e accorata, fatta al vicepresidente della Regione Abruzzo e assessore alla Caccia, Emanuele Imprudente, dal presidente regionale della Cia Abruzzo, Mauro Di Zio. Una richiesta che assume un significato ancor più forte perché siglata alla vigilia dell’entrata dell’Abruzzo in zona rossa. La caccia al cinghiale è di fatto stata bloccata dall’introduzione della zona rossa e quindi nessuna forma di prelievo è al momento possibile. Considerazione questa che sta preoccupando fortemente gli agricoltori. In altre zone rosse d’Italia la caccia selettiva agli ungulati non si ferma affatto, perché ritenuta troppo importante.

«Gentilissimo Vice Presidente, la drammatica situazione nelle campagne a causa della presenza abnorme di fauna selvatica, cinghiali in particolare, rischia la totale degenerazione se non saranno garantite le attività di controllo messe in atto dalla Polizia provinciale, dagli operatori faunistici e dai proprietari e conduttori di fondi abilitati. – scrive Di Zio – I campi appena seminati vengono immediatamente danneggiati e, saranno sempre di più gli agricoltori esasperati che rinunceranno al secondo o terzo intervento di semina sullo stresso appezzamento. È di vitale importanza – aggiunge il presidente della Cia – proseguire con le operazioni di controllo, ma anche rendere possibile, disciplinandola in un’ottica di compatibilità con l’emergenza sanitaria in atto, l’attività di prelievo venatorio e qualsiasi altra forma di contenimento utile a fronteggiare la situazione. Sono di vitale importanza interventi immediatamente risolutivi. Il mondo agricolo ne ha assoluto bisogno e non può più aspettare».‍

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1 Speciale Coronavirus COVID19 - 16 nov 2020

COVID19: al via fondo ristorazione da 600 milioni. Per la domanda c'è tempo fino al 28 novembre

Via libera alla presentazione delle domande per ottenere il fondo ristorazione. A disposizione 600 milioni di euro destinati ad agriturismi, ristoranti, mense, catering e alberghi. Potranno richiedere il contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 10 mila euro, per l'acquisto di prodotti delle filiere agricole e alimentari, anche Dop e Igp, inclusi quelli vitivinicoli.

Per fare domanda è attivo fino al 28 novembre il portale dedicato www.portaleristorazione.it

Il meccanismo viene presentato come semplice ed efficace. Sarà sufficiente collegarsi al sito o andare in un ufficio postale e presentare le fatture degli acquisti effettuati da agosto in poi di prodotti agroalimentari italiani e vitivinicoli. Dopo un primo controllo, sarà versato in automatico un anticipo del 90% degli acquisti effettuati. Verificata la documentazione, saranno emessi i bonifici a saldo del contributo concesso.

"In questo difficile momento per il mondo della ristorazione, diamo un segnale concreto alle aziende, alle donne e agli uomini che ci lavorano quotidianamente e a tutta la filiera agroalimentare. Garantiamo liquidità immediata e rafforziamo la straordinaria alleanza tra mondo della ristorazione e della produzione -ha sottolineato la Ministra Bellanova-. E' una misura che ho fortemente voluto per sostenere la ristorazione, la filiera agroalimentare, rilanciare gli acquisti di prodotti agroalimentari di qualità e di origine italiana, compreso il vino, impedire lo spreco alimentare per puntare al recupero virtuoso delle eccedenze. L'agroalimentare è la nostra forza. La ristorazione è parte integrante della filiera agroalimentare. Lavoriamo per sostenerli. Investiamo sul cibo. Portiamo in tavola il futuro".

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1 In Evidenza - 13 nov 2020

Premio Bandiera Verde Cia 2020 per l’agricoltura: in Abruzzo 3 vincitori

La valorizzazione delle aziende agricole attraverso iniziative culturali resta fondamentale anche, e soprattutto, in periodi in cui le criticità economiche rischiano di travolgere l’intero sistema Paese. Così Cia-Agricoltori Italiani annuncia l’immancabile appuntamento con il Premio Bandiera Verde Agricoltura che, in questo 2020 per la sua XVIII edizione, avrebbe dovuto tenersi come di consueto a Roma nella Protomoteca del Campidoglio.

“La consegna ufficiale dei riconoscimenti”, spiega Mauro Di Zio vice presidente nazionale CIA, “è stata annullata nel rispetto delle restrizioni per contrastare la diffusione del Covid-19, ma come i nostri agricoltori non si sono mai fermati, in questi mesi, per assicurare a tutti cibi sani e di qualità, così era impensabile sospendere un Premio che da sempre vuole riconoscere alle imprese agricole, il loro fattivo contributo alla crescita e allo sviluppo del settore e, quindi, anche della società. Ciò in ambito ecologico, sociale, innovativo e tecnologico, promuovendo il ruolo della famiglia, dei giovani e delle donne, la strategicità del Mediterraneo e l’importanza di una corretta informazione”. Anche l’Abruzzo ha i suoi vincitori e sono ben 3 le realtà selezionate in base a specifiche categorie.

Per la categoria enti locali, a ricevere il premio è il comune di Tollo, che ha messo in luce la sua grande tradizione vitivinicola e cooperativistica, da sempre con una particolare impronta innovativa e una spiccata sensibilità ambientale.

Per la categoria Agri-Family ad aggiudicarsi il premio è l’Azienda Agricola Valentini di Loreto Aprutino, per l’importante tradizione di produzione di eccellenza, che parte da Edoardo Valentini, il quale ha avuto un ruolo fondamentale nell’istituzione della DOC Montepulciano d’Abruzzo e che prosegue con il figlio Francesco Paolo e il nipote Gabriele. Di particolare rilevanza è la messa a disposizione del mondo scientifico e accademico, di oltre 200 anni di dati climatici appartenenti all’Azienda Valentini, che sono sfociati in uno studio pubblicato sul prestigioso archivio scientifico Science Direct, dove viene analizzato il cambiamento climatico utilizzando come chiave di lettura l'anticipazione del periodo di vendemmia.

Nella categoria Premi Speciali la Soc. Coop. Cogecstre di Penne, in quanto punto di riferimento territoriale sui temi della salvaguardia paesaggistica e della conservazione di flora e fauna.

“Mai come in questo periodo”, sottolinea il presidente CIA Chieti-Pescara Nicola Antonio Sichetti, “stiamo vedendo gli agricoltori fare grandi sacrifici, ma anche dimostrare grande tenacia e intraprendenza. Ai vincitori vanno i nostri complimenti in quanto rappresentano delle vere e proprie eccellenze del nostro territorio e affermarsi a livello nazionale è motivo di orgoglio per tutti noi”.

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1 Associazioni - 12 nov 2020

Innovazione: Agia-Cia, svolta green con giovani e meccanizzazione agricola

Fondi Recovery Fund su veri progetti di agricoltura 4.0, l’appello da EIMA Digital

Green Deal Ue, aree interne e formazione, sono queste le grandi sfide, del dopo Covid, che posso guidare agricoltura e agroalimentare verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale attesa da tempo. A sostenerlo è Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani, a EIMA Digital Preview 2020 di FerdUnacoma, con quattro webinar dedicati al futuro della meccanizzazione quale asset strategico della transizione verde del settore agricolo su scala globale.

Per Agia-Cia, infatti, sono maturi i tempi per fare della crisi socioeconomica scatenata dalla pandemia, un’occasione di crescita del comparto in chiave innovativa, ancor più tenuto conto del ruolo riconosciuto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, a progetti che contemplino investimenti in mezzi e tecnologie per l’agricoltura. 

In quest’ambito, sono i giovani a trainare il cambiamento con le imprese agricole italiane under 35 cresciute negli ultimi 5 anni oltre il 15%, fino a quota 60 mila e rappresentando un record in Europa, quasi l’8% sul totale. A guidarle i nativi digitali promotori dell’agricoltura 4.0, che in Italia cresce del 22% su base annua, e protagonisti della sperimentazione sul campo di software gestionali, sistemi di monitoraggio e mappatura, trattamenti con i droni e piattaforme per la tracciabilità alimentare. Sono imprenditori di realtà strutturate e multifunzionali che affrontano il mercato per lo più attraverso la tecnologia. 

Inoltre, ricorda Agia-Cia, sono i giovani imprenditori agricoli tra i cittadini più attenti al benessere del pianeta, generazione che ha scoperto il ruolo della sostenibilità crescendo di pari passo con la definizione degli obiettivi dell’Agenda 2030 Onu. Loro, dunque, secondo l’Associazione, ad aver segnato la rotta per un’agricoltura protagonista del Green Deal Ue che fa dell’innovazione meccanica e di processo, come dell’ammodernamento del parco macchine, la chiave di volta per essere più competitivi, ma anche rispettosi dell’ambiente. 

Per cogliere appieno la sfida lanciata dall’Europa con le strategie Farm to Fork e Biodiversity, necessario poi, per Agia-Cia, superare il gap tra mondo della scuola e imprenditoria agricola e sanare lo svantaggio delle aree rurali e interne d’Italia sul fronte delle infrastrutture fisiche e digitali.

Realizzare e accelerare la transizione verde e hi-tech dell’agricoltura è, dunque, per i giovani di Agia-Cia non solo urgente, ma anche possibile. A dimostrarlo, attraverso i webinar proposti a EIMA Digital, è l’attenzione riservata all’associazione da FerdeUnacoma, ma anche la collaborazione per attività di training portate avanti con l’Ente Nazionale per la Meccanizzazione (ENAMA) e la risposta entusiasta della Rete degli Istituti Agrari Senza Frontiere (RIASF) con la quale Agia ha attivato il secondo contest ‘La macchina agricola che vorrei!’. Chiude il cerchio, il ruolo di Agia nel Ceja e il confronto a livello europeo di cui i giovani di Cia si fanno promotori. 

“Siamo fieri -ha commentato il presidente nazionale di Agia-Cia, Stefano Francia- dello scambio costruttivo con FederUnacoma e degli incontri online realizzati per EIMA Digital, coinvolgendo istituzioni ed esperti, mettendo a fattore comune tante interessanti case history. Tutto ciò è parte del nostro contributo affinché si concretizzino progetti innovativi e di sviluppo in ambito agricolo. Il nostro appello è al Governo perché i fondi del Recovery Fund arrivino davvero a incentivare e sostenere i giovani e gli investimenti nella meccanizzazione agricola”.

Per il programma dei webinar CLICCA QUI 

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1 In Evidenza - 19 ott 2020

I pensionati protagonisti del IX incontro interregionale Anp-Cia

Aumento delle pensioni minime, potenziamento della sanità e dei servizi socio-sanitari nelle aree rurali, sistema di indicizzazione delle pensioni, riduzione della tassazione, istituzione della pensione di garanzia per i giovani agricoltori e non, riconoscimento dell’Ape sociale per gli agricoltori. Sono state queste le rivendicazioni che l’Anp-Cia ha sottoposto alle forze politiche e che sono state al centro del IX incontro interregionale dal titolo “Tutela del pensionato, una risorsa per la ripresa e lo sviluppo del Paese” che si è svolto nei giorni scorsi presso la sala rossa della Camera di Commercio di Chieti.


Quest’anno inevitabilmente non si può parlare di festa ma di incontro, mantenendo comunque il suo significato prioritario, ovvero un appuntamento consueto di impegno sindacale e di socialità, che si è tenuto in maniera virtuale con collegamenti web con le organizzazioni regionali e i dirigenti di Anp-Cia delle regioni del Centro Italia.


“In Italia sono 16 milioni i pensionati, il 26% della popolazione, e in Abruzzo 324mila di cui 27mila sono nostri associati”, ha dichiarato Dino Bruno, presidente regionale Anp, “pensioni di ex agricoltori che sono rimaste inchiodate a 515 euro mensili che non garantiscono uno stile di vita dignitoso”.


“Dobbiamo insistere sul ruolo sociale delle pensioni, ovvero quello di ammortizzatore sociale”, ha detto il deputato Camillo D’Alessandro, grazie al quale le famiglie fanno fronte a periodi di difficoltà, come la disoccupazione di un figlio offrendo un “paracadute” a giovani in cerca di lavoro, coniugi rimasti disoccupati, nipoti all’università. ”.


“Questo momento di crisi è l’occasione per ristabilire l’ordine di priorità delle cose”, sostiene il vice presidente nazionale Mauro Di Zio, “in un sistema che ha notevoli disfunzioni che incidono sulla qualità della vita delle persone”. 


Un’occasione utile per sollecitare Governo e Parlamento sulle priorità da affrontare nell’ambito di futuri provvedimenti legislativi, con particolare riferimento alla Legge di bilancio 2021. 


L’Anp nel ribadire l’impegno a sostenere la campagna di vaccinazione antinfluenzale massiva, così come indicato dalle autorità sanitarie, per alzare la soglia di protezione sanitaria, soprattutto riguardo alle persone anziane particolarmente fragili, ha previsto la relazione dell’infettivologo del Dipartimento di prevenzione della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti, Arturo Di Girolamo, che ha dispensato consigli e comportamenti su come difendersi dal Covid 19.


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