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Eventi - 05 feb 2019
Agrichef Festival d'Abruzzo - Mercoledì 13 Febbraio 2019
Appuntamento il 13 febbraio 2019 all'Istituto di Istruzione Superiore "Di Poppa-Rozzi" in via Felice Barnabei, 2 - 64100 TERAMO. con il #Festival di #TurismoVerde della Cia (Agricoltori Italiani) e con i cuochi degli #agriturismi della regione #Abruzzo! Una manifestazione per valorizzare tutte le risorse messe in campo dagli agriturismi del territorio, dalla produzione in loco alla ristorazione: è il Festival degli Agrichef, la rassegna organizzata da Turismo Verde di Cia-Agricoltori Italiani che si appresta ad approdare per la prima volta in Abruzzo, mercoledì 13 febbraio presso l'Istituto di Istruzione Superiore "Di Poppa-Rozzi" di Teramo. Secondo la definizione coniata proprio da Cia, che ne ha depositato il marchio, l'Agrichef è un cuoco di comprovata abilità ed esperienza che esercita il suo mestiere all'interno della cucina dell'agriturismo, impegnandosi a trasformare principalmente produzioni agricole aziendali, o di prossimità, nel rispetto della stagionalità e dei saperi contadini, e utilizzando nella realizzazione dei piatti ingredienti legati alla tutela della biodiversità. Gli Agrichef che abbiamo selezionato si affronteranno in un evento culinario che vuole anche essere un momento di confronto e di crescita professionale e che, non a caso, prevede il coinvolgimento delle scuole alberghiere. I cuochi professionisti verranno così affiancati nella preparazione dei piatti dagli alunni dell'Istituto di Istruzione Superiore "Di Poppa-Rozzi" di Teramo. Dieci le aziende agricole che, con i rispettivi cuochi di riferimento, prenderanno parte a questa edizione del Festival degli Agrichef.
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Eventi - 30 gen 2019
”La filiera del Luppolo Italiano in Abruzzo, dalla coltivazione alla vendita sul mercato” – 31 Gennaio 2019 Scerni (CH)
Domani Giovedì 31 Gennaio, alle ore 9,00 presso l’Istituto Agrario “Ridolfi-Zimarino” di Scerni (CH), AGIA Chieti-Pescara, Associazione Giovani Imprenditori Agricoli, promossa da CIA, in collaborazione con CIA Agricoltori Italiani Chieti-Pescara e Istituto Agrario C. Ridolfi-Zimarino di Scerni, si terrà un Convegno dal tema: ”La filiera del Luppolo Italiano in Abruzzo, dalla coltivazione alla vendita sul mercato”.
Durante la mattinata si approfondirà la tematica della coltivazione del Luppolo in Abruzzo, quali sono le zone maggiormente vocate per il suo sviluppo e le varietà che meglio si prestano ad essere impiantate sul nostro territorio; verranno toccate le tematiche della trasformazione in ambito brassicolo ed extra brassicolo e si avrà una testimonianza aziendale importante da parte di un imprenditore tra i primi in Italia a sviluppare questa erbacea e costruirci sopra un progetto aziendale ormai consolidato.
L’obiettivo di questa giornata di studio e confronto, è capire come approcciare questo nuovo prodotto e come il Luppolo, data la sua duttilità e le importanti proprietà nutraceutiche, potrebbe essere la base di futuri progetti di start-up agricole condotte da giovani imprenditori, che andrebbero ad occuparsi di coltivazione e trasformazione per la filiera della birra, della cosmesi e della farmaceutica.
Programma dei lavori:
Saluti – Preside ITAS Scerni Gaetano Luigi Fuiano; Sindaco di Scerni Alfonso Ottaviano; Presidente CIA Agricoltori Italiani Chieti-Pescara Nicola Antonio Sichetti;
Introduce Enrico Calentini, Presidente AGIA Chieti-Pescara.
Interverranno Katya Carbone, coordinatrice nazionale del progetto Luppolo.It promosso dal CREA, Tommaso Ganino, Professore e ricercatore dell’Università di Parma, Marco Faieta, ricercatore dell’Università di Teramo, Eugenio Pellicciari, socio fondatore di Italian Hops Company di Modena e Pino Cornacchia, Capo Dipartimento Sviluppo Agroalimentare e Territorio di CIA – Agricoltori Italiani;
Conclude Stefano Francia, Presidente Nazionale AGIA;
Modera Francesca Valente, Presidente AGIA Abruzzo.
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In Evidenza - 04 gen 2019
Filiera grano-pasta.
Soddisfazione di Cia, Aci, Aidepi, Confagricoltura, Assosementi, Copagri, Italmopa e Compag per impegno assunto dal Ministro Centinaio.
Con un comunicato congiunto Aidepi, Alleanza delle cooperative agroalimentari, Assosementi, Cia-agricoltori italiani, Compag, Confagricoltura, Copagri e Italmopa, al termine della riunione della filiera grano pasta svoltasi presso il ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo alla presenza del Ministro Gian Marco Centinaio e del Sottosegretario Alessandra Pesce, prendono atto con soddisfazione dell'impegno del Ministro a convocare dall'inizio del nuovo anno dei tavoli tecnici che analizzino ed esaminino nel dettaglio le principali questioni e problematiche riguardanti la filiera del grano e della pasta. Nel comunicato si afferma inoltre che "altrettanto importante è l'aver avviato un dialogo concreto con tutti gli altri rappresentanti della filiera e l'aver individuato una serie di azioni strategiche, tra cui la promozione della pasta all'estero come obiettivo operativo fondamentale per il 2019, che auspichiamo possano concretizzarsi nel breve periodo e contribuire al rilancio di un settore strategico del made in Italy. Quello di cui il comparto ha estremo bisogno è una seria strategia di sistema che punti sulla programmazione per dare maggiore sostenibilità' economica a ogni anello della filiera, in una logica di lungo termine, e che porti a una migliore qualificazione della produzione nazionale. Servono investimenti nella ricerca, che deve dare risposte concrete agli attori della filiera. In occasione della riunione è stato consegnato al Ministro un documento contenente una serie di proposte della filiera, consultabile cliccando su DMXLAB ha rilevato un possibile tentativo di frode proveniente da "agrapress.us18.list-manage.com" https://bit.ly/2EIyN1u". Nel corso degli ultimi anni", prosegue il comunicato, “i prezzi di mercato, ben al di sotto dei costi di produzione, hanno messo a dura prova i produttori di grano duro italiano. Le criticità e le debolezze strutturali condizionano le scelte imprenditoriali agricole e non aiutano la filiera ad avere un prodotto di qualità costante nel tempo". Le organizzazioni sottolineano che "la pasta italiana rappresenta l'eccellenza del made in Italy e ha bisogno di una filiera organizzata e tracciata per poter competere al meglio nei mercati nazionali e internazionali”. Infine si esprime soddisfazione “per l'annunciato rinnovo dei contratti di filiera della campagna 2019, che era stato caldeggiato con una lettera a firma congiunta di tutte le organizzazioni della filiera, per il quale sono stati individuati 20 milioni di euro complessivi per il biennio 2020/2021, che saranno erogati, insieme a eventuali residui della campagna precedente, a valere sulla campagna 2019 per i contratti di filiera". In rappresentanza della Cia-Agricoltori Italiani ha preso parte all’incontro il Vice Presidente nazionale, nonché Presidente regionale Abruzzo, Mauro Di Zio.
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In Evidenza - 18 dic 2018
Buone Feste!
Auguriamo a tutti i nostri associati e a tutti coloro che ci seguono, buon Natale e felice anno nuovo.
CIA Agricoltori Italiani Abruzzo
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In Evidenza - 29 nov 2018
Assemblea nazionale della Cia del 29 novembre: la relazione di apertura del Vice Presidente Mauro Di Zio
Il Vice Presidente
Nazionale della Cia, Mauro Di Zio, ha dato inizio con la propria relazione ai
lavori dell’Assemblea tenutasi a Roma il 29 novembre scorso. Dopo aver rivolto
il saluto e il benvenuto agli oltre 2000 delegati arrivati da ogni parte
d'Italia in rappresentanza dell’intero sistema confederale, è entrato subito
nel vivo di tutte le questioni affrontate dal documento assembleare, sui quali
da anni la CIA tiene alta l'attenzione: “Prima la ‘Carta di Matera’ e poi il ‘Territorio
come Destino’ presentato a EXPO – ha detto Di Zio – hanno visto la Cia
impegnata nel forte coinvolgimento degli Enti Locali, i quali hanno risposto
con la condivisione attraverso migliaia di Consigli e di Giunte Comunali. Ciò é
avvenuto anche per il documento che caratterizza la discussione di questa
Assemblea, alla quale sono presenti tanti Sindaci e Amministratori locali di
tutte le regioni Italiane, che accogliamo con un caloroso benvenuto e con un
ringraziamento sentito e sincero. La loro partecipazione è un’ulteriore
testimonianza dell’attenzione che essi hanno verso la drammatica attualità dei
temi che trattiamo.” Il Vice Presidente nazionale ha quindi proseguito l’intervento
rimarcando alcune di tali drammaticità, ad iniziare dalle sempre più frequenti
problematiche legate al clima, la cui gravità viene tragicamente amplificata
dall’abusivismo e dall’incuria che devastano il territorio. “Il monologo
dell’attore ci riporta a tempi solo apparentemente lontani – ha sottolineato –
rispetto ai quali, però, la possibilità di programmare il raccolto in base alle
stagioni è sempre più un miraggio. Sbalzi di temperatura anche di 15 gradi
nell'arco di poche ore sono tutt'altro che infrequenti, così come l'alternanza
di lunghi periodi di caldo torrido e siccità con precipitazioni di eccezionale
violenza ed intensità”. Circa il concetto di eccezionalità Di Zio ha tenuto a
mettere in dubbio che sia il più appropriato, stante il fatto che oggi gli
eventi che si rivelano catastrofici sono ormai quotidiani, come dimostrano
anche quelli che hanno funestato tante Regioni italiane anche nelle ultime
settimane. Straordinaria poteva essere considerata l’alluvione di Firenze di
cinquantadue anni fa, che infatti ricordiamo perfettamente pur essendo
trascorsi 52 anni, mentre il susseguirsi frenetico degli eventi attuali rende
difficoltoso persino tenerli a mente e riuscire a portarne il macabro conto di
vittime e danni. “A tal proposito – è stato il puntuale affondo di Di Zio – è
doveroso segnalare cose che dovrebbero essere abbondantemente acquisite. Ad
esempio è fondamentale che canali di scolo, fossi, alvei fluviali siano tenuti
in condizioni idonee ad assicurare un deflusso delle acque tale da non mettere
mai a rischio né l'incolumità delle persone né le colture. Garantire l'accumulo,
quando c'è acqua in abbondanza, così da consentirne la sufficiente e regolare
erogazione (a costi sostenibili), è un’imprescindibile necessità per un sistema
agricolo di qualità, come quello italiano, che conta 5047 specialità alimentari
di cui una gran parte a marchio di origine. Compiti gravosi che fanno capo al
sistema delle bonifiche, una realtà che anziché essere strumento di autogoverno
degli agricoltori rischia di diventare sempre più un mezzo di pura gestione di
potere, poco o per nulla trasparente, nelle mani di una sola parte del mondo
agricolo. In conseguenza di tutto ciò, a vivere difficoltà estreme sono soprattutto
tutte le aree interne della nostra penisola. Lo spopolamento in atto equivale a
una perdita di identità culturale e di coesione sociale, e l’abbandono
determina un progressivo deterioramento della qualità del paesaggio. Infatti la
mancanza di attività umane provoca perdita di stabilità dei pendii che lascia
spazio al dissesto idrogeologico”. A questo punto il Vice Presidente nazionale
ha posto l’accento su uno dei problemi più gravi e sentiti. “La mancata
manutenzione del territorio – ha detto – favorisce sia gli incendi che il proliferare
incontrollato della fauna selvatica, soprattutto dei cinghiali. A tal proposito
diciamo che non è più rinviabile una revisione della normativa nazionale che
introduca finalmente il concetto di gestione della fauna, al fine di contenerne
la diffusione entro limiti sostenibili e compatibili con diritti fondamentali
quali la sicurezza delle persone e l’esercizio della libera attività
imprenditoriale. Non ci possono più essere argomenti tabù: animalisti,
ambientalisti, agricoltori, cacciatori: portatori, tutti, di legittimi
interessi. Sia chiaro, però, che è assolutamente necessario ristabilire
l’ordine delle priorità, ed è compito della politica farsi carico e operare le
scelte, favorendo il confronto soprattutto quando, come in questo caso, le
decisioni da prendere sono difficili. Chiediamo, con ferma e risoluta
pacatezza, la soluzione in tempi rapidi anche della questione “de minimis”,
attraverso una notifica alla Comunità Europea che faccia finalmente comprendere
l’assurdità di considerare un attentato alla libera concorrenza e un aiuto di
Stato il ristorno di danni subiti da fauna che è patrimonio indisponibile dello
Stato stesso”. Continuando sul tema, Di Zio ha introdotto anche la questione
riguardante il lupo, la cui popolazione è fortemente consolidata e la cui
presenza è ormai ubiquitaria, come viene ampiamente dimostrato dal fatto che branchi
di piccole e medie dimensioni popolano tutta la penisola, comprese le periferie
di città e paesi, e che sentire ululare di notte è ormai cosa frequentissima.
Le stragi notturne di cani di proprietà e gli attacchi alle greggi, anche
diurni, sono ormai innumerevoli. “Anche in questo caso – ha proseguito Di Zio –
le priorità vanno ristabilite. Individuare e considerare pericolosi, anche per
la stessa sopravvivenza del lupo, i soggetti ibridi, può forse rappresentare un
buon punto di partenza”. Dall’argomento fauna l’intervento si è rivolto a
quello delle aree interne, che vivono una drammatica carenza di infrastrutture.
“Lo stato delle strade – ha precisato – evidenzia la mancanza di manutenzione
ordinaria e straordinaria tali da rappresentare precarietà e pericolosità
allarmanti. La ormai cronica indisponibilità di fondi fa sentire i suoi
devastanti effetti, ai quali si aggiungono quelli di una tentata riforma che
aveva lo scopo di riorganizzare compiti e funzioni di Stato ed enti locali, ma
che dopo la mancata ratifica referendaria è rimasta in mezzo al guado. La
competenza fondamentale su funzioni come viabilità e scuole di II grado è
affidata ad un ente ormai destrutturato e insufficientemente finanziato.
Riorganizzare, intorno al fondamentale principio di sussidiarietà, è cosa
necessaria e non rinviabile così come quella di garantire servizi fondamentali”.
A questo punto un’altra nota dolente che Di Zio non ha mancato di sottoporre
all’attenzione dell’Assemblea: “Dopo più di 2 anni dal sisma che ha colpito il
Centro Italia sono diverse decine di migliaia i cittadini che ancora vivono
nelle cosiddette "casette" o con autonoma sistemazione. La
complessità normativa, la farraginosità delle procedure, la scarsità di
personale tecnico rendono oltremodo difficile e lenta la ricostruzione di
fabbricati ad uso civile e produttivo e non solo. Il codice unico di intervento
per le grandi calamità avrebbe grande rilevanza in un Paese ad alto rischio
sismico e idrogeologico come il nostro. Oltre il 60% del territorio è
costituito dalle aree interne e su di esso vive quasi un quarto della
popolazione. Ancor più dopo gli eventi sismici salute, istruzione,
infrastrutture per la mobilità collettiva, ma anche infrastrutture immateriali
come la banda larga devono essere garantiti per arrestare quel processo di
marginalizzazione in atto ormai da troppi anni. La ricchezza di risorse
idriche, beni forestali, paesaggio, beni archeologici, centri museali, edifici
di rilevanza storica ed architettonica possono concorrere, con lo stretto
coinvolgimento degli agricoltori, a mantenere e sviluppare sistemi agricoli in
grado di invertire il processo di spopolamento”. L’intervento, molto apprezzato
e incisivo, si è concluso con una chiara indicazione di rotta: “Un Paese con
quasi 8000 Km di coste, 8000 comuni, di cui ben 4261 (il 53%) situati nelle
aree interne, non ha prospettive se non punta ad una forte coesione, se non
incide sul forte potenziale di sviluppo, se non coniuga innovazione e
tradizione, se non individua una convinta, partecipata e condivisa strategia
che coinvolga tutti, da nord a sud, dalle aree costiere a quelle più
periferiche. Su questi temi la Cia Agricoltori Italiani ha dato, da e darà
sempre il suo convinto sostegno”.
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Eventi - 07 dic 2018
Agricoltura e Solidarietà - 14 Dicembre a Lanciano
Venerdì 14 Dicembre 2018 a Lanciano il mondo dell'Agricoltura e quello della Solidarietà si incontrano attraverso una iniziativa promossa da CIA Abruzzo e ASES, con il Patrocinio del Comune di Lanciano e la collaborazione di Progetto Etiopia.
La giornata è caratterizzata da diversi appuntamenti, che avranno inizio al mattino (e fino alle ore 19,00) in Piazza Plebiscito con il Mercatino di Natale delle Tipicità Abruzzesi, allestito dall'Associazione La Spesa in Campagna.
Nel pomeriggio si terrà un convegno presso il Palazzo degli Studi, in cui si discuterà di agricoltura sociale, immigrazione e integrazione, con l’illustrazione dei progetti, realizzati o in essere, dalle Onlus ASES e Progetto Etiopia.
Appuntamento finale il concerto di beneficenza che si terrà presso Teatro Fenaroli e vedrà protagonista la Tribute Band non ufficiale di Rino Gaetano: I Rinominati, con la partecipazione straordinaria da Marco Morandi.
I biglietti per il concerto, al costo di 10€, possono essere prenotati presso le sedi CIA in tutto il territorio regionale.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 345 3183708 oppure scrivere a chietipescara@cia.it.
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