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1 In Evidenza - 15 set 2025

Dazi: Cia, persi già 600 mln nell’export agroalimentare verso gli Usa


Persi 600 milioni di euro nell’export
 di beni agroalimentare verso gli Usaconfrontando il periodo gennaio-luglio del ’25 con i primi 7 mesi dell’anno precedente. Questa l’analisi dell'ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani sul dato Istat appena uscito. Le spedizioni agroalimentari Made in Italy sono in calo per il secondo mese consecutivo: nel mese di luglio si rileva una riduzione del 10% rispetto allo stesso mese del 2024.  I dati confermano, dunque, il rallentamento che ha caratterizzato l'andamento delle vendite delle produzioni agricole e alimentari italiane negli Stati Uniti, dopo l’annuncio dei dazi dell’amministrazione Trump.

Questa, secondo Cia, è una spiacevole novità rispetto alla costante e lunga tendenza di crescita che aveva contraddistinto, negli anni, le vendite del nostro cibo negli Usa. Il rallentamento della crescita mensile è partito proprio nel mese di aprile (solo il +1%) ed è proseguito con lo 0,4% a maggio. Da giugno il primo segno negativo (-3%), che ora arriva al -10% di luglio. Questo trend negativo ha inciso sulla crescita cumulata di tutto il periodo gennaio-luglio 2025. Cia rileva, infatti, che nei primi sette mesi dell’anno l’aumento delle esportazioni è stato del 3%, mentre nello stesso periodo del 2024, l'incremento annuo era valso ben 19 punti percentuali. In termini assoluti, la crescita annua sul mercato americano delle produzioni italiane ha ceduto dunque -nel periodo gennaio-luglio ’25- circa 600 milioni di euro, se confrontata con quella fatta registrare dall’Istat nel 2024. Riguardo alla bilancia commerciale, se si confronta l'avanzo di luglio 2025 con quello di luglio 2024, l’Istat conferma la timida ripresa che si era registrata nel mese di giugno. Il saldo commerciale di luglio cresce di soli 3 punti percentuali su base annua. Tale ripresa è dovuta, esclusivamente, ad una contrazione delle importazioni più marcata rispetto a quella che ha caratterizzato le vendite estere.

Tuttavia, la crescita annua del surplus commerciale (+3%) risulta di gran lunga inferiore rispetto a quella che aveva caratterizzato la bilancia commerciale nel mese di luglio 2024 (+28%).

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2 In Evidenza - 15 set 2025

Dal campo alla tavola: il CIA Village protagonista a Val di Sangro Expo

Cia sarà presente a Val di Sangro Expo, in programma dal 18 al 21 settembre, con un’edizione completamente rinnovata del suo spazio espositivo: il CIA Village, luogo d’incontro e di scoperta dedicato alle eccellenze agricole e alimentari del territorio.

Il CIA Village sarà il cuore pulsante delle attività proposte da CIA: uno spazio dinamico dove la filiera corta diventa protagonista, con percorsi che porteranno i visitatori “dal campo alla tavola” e “dal campo al bicchiere”, valorizzando i prodotti locali e le esperienze culinarie.

Durante le quattro giornate, il pubblico potrà assistere a cooking show realizzati in collaborazione con il GAL Maiella Verde e Slow Food Lanciano, dove i protagonisti non saranno solo i piatti, ma le storie e i valori di chi coltiva e trasforma le materie prime. 

Non mancheranno le esposizioni dei prodotti del mercato contadino “La Spesa in Campagna” di Pescara, insieme ad altre aziende agricole del territorio. E a confermare la vivacità del panorama enogastronomico locale, ci sarà anche la degustazione di birre artigianali del Birrificio Maiella e degustazioni di vino guidate curate dall’AIS – Associazione Italiana Sommelier, pensate per accompagnare gli cooking show e far scoprire abbinamenti di qualità con la cucina locale. 

Spazio anche alla cultura agroalimentare con un focus dedicato all’avvio dell’iter per l’IGP del Peperone dolce di Altino, un riconoscimento che valorizzerà ancora di più uno dei prodotti simbolo dell’identità rurale della Val di Sangro.

Un’attenzione particolare sarà rivolta ai più giovani: le scuole del territorio saranno coinvolte nella presentazione del progetto “Nutrire il Futuro 2.0”, finanziato dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, che promuove corretti stili alimentari e una maggiore consapevolezza sulle scelte quotidiane a tavola.

Inoltre, il CIA Village proporrà aperitivi, momenti conviviali, promozioni e gadget, rendendo lo spazio ancora più accogliente e interattivo.

“Con il CIA Village a Val di Sangro Expo vogliamo raccontare il valore della nostra agricoltura, fatta di filiera corta, sostenibilità e identità territoriale”, sostiene il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “Sarà uno spazio aperto a tutti, dove cittadini, famiglie e giovani potranno scoprire da vicino i prodotti e le storie di chi lavora la terra. È anche un’occasione per guardare al futuro, con progetti che avvicinano le nuove generazioni a un’alimentazione più consapevole e legata al territorio”.

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1 In Evidenza - 05 set 2025

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere le imprese agricole che intendono innovare, migliorare la produttività e adottare soluzioni sostenibili, rafforzando così la competitività del settore.

Dotazione finanziaria e soglie di investimento

Il bando dispone di 15 milioni di euro, così ripartiti:

  • € 7,5 milioni per progetti fino a € 200.000

  • € 7,5 milioni per progetti oltre € 200.000

Sono ammissibili investimenti con:

  • importo minimo: € 20.000

  • importo massimo: € 3.000.000 (le eccedenze non vengono finanziate)

Intensità del sostegno

Il contributo base è pari al 50% delle spese ammissibili, con importanti maggiorazioni nei casi previsti:

  • 80% per giovani agricoltori (≤ 40 anni, insediati da non più di 5 anni)

  • 60% per aziende ubicate in zone montane, ZVN o aree Natura 2000

  • 80% per investimenti ambientali e in energia rinnovabile (es. riduzione inquinanti, efficientamento energetico, sistemi di irrigazione con risparmio idrico)

  • 60% per aziende biologiche (in fase di conversione o mantenimento)

È inoltre possibile combinare il contributo con il prestito Fi.R.A. a tasso zero, così da ridurre ulteriormente il fabbisogno finanziario.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

Imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.), singoli o associati.

Requisiti principali:

  • Iscrizione alla CCIAA con Partita IVA agricola

  • Fascicolo Aziendale aggiornato e validato

  • Dimensione economica ≥ € 15.000 PS (≥ € 10.000 per aziende in montagna o aree svantaggiate)

  • Disponibilità giuridica dei terreni (proprietà, usufrutto o affitto ≥ 9 anni)

  • Realizzazione degli investimenti nel territorio abruzzese

Tipologie di investimenti ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edilizie e infrastrutturali: fabbricati produttivi, serre, invasi idrici, stoccaggi, impianti per autoconsumo, bonifica amianto

  • Macchinari e attrezzature: destinati a produzione, trasformazione, commercializzazione, agricoltura di precisione

  • Software e brevetti legati al ciclo produttivo

  • Spese tecniche: fino al 4% del costo totale (8% in caso di opere edili)

  • Investimenti irrigui: ammessi solo se garantiscono un effettivo risparmio idrico, con sistemi di misurazione e nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE

Scadenza

Le domande devono essere presentate entro il 19 dicembre 2025.


Per maggiori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Danni da fauna selvatica: CIA Abruzzo contesta la nuova procedura regionale e chiede un confronto immediato

CIA Abruzzo esprime profonda preoccupazione per la Delibera Regionale n. 516 del 5 agosto 2025, con cui la Regione ha approvato le nuove modalità operative per la concessione dei contributi per i danni da fauna selvatica.

In rappresentanza di centinaia di aziende agricole e zootecniche, la CIA Abruzzo denuncia l’impraticabilità delle procedure previste e chiede la sospensione immediata del provvedimento, accompagnata dalla convocazione urgente di un tavolo tecnico con le Organizzazioni Professionali Agricole.

“Pur riconoscendo il principio di garantire trasparenza e regole chiare”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “le nuove modalità operative rischiano di trasformarsi in un ostacolo insormontabile per le aziende, già duramente provate dai danni crescenti causati dalla fauna selvatica”.

Tra le criticità segnalate:

  • Oneri procedurali insostenibili e tempi irrealistici, che paralizzano l’attività agricola e rendono difficile presentare domanda;

  • Meccanismi di accertamento iniqui, che espongono le aziende al rischio di sotto-indennizzo, soprattutto per i danni di entità ridotta;

  • Aleatorietà del risarcimento, subordinato alla disponibilità di fondi e privo di un fondo regionale dedicato e adeguatamente finanziato.

Per questo la CIA Abruzzo chiede:

  1. La sospensione della delibera dal 1° settembre 2025;

  2. La riscrittura condivisa delle procedure con le rappresentanze agricole;

  3. L’istituzione di un fondo regionale certo e adeguato;

  4. Il riconoscimento di un risarcimento integrale (100%) dei danni accertati, a tutela del ruolo economico e sociale degli agricoltori.

“Gli agricoltori e gli allevatori non possono essere lasciati soli davanti a un problema che mina la sostenibilità delle imprese e l’equilibrio del territorio”, conclude Sichetti, “Serve una risposta immediata, concreta e condivisa”.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Gaza: Cia, fermare la guerra e la carestia in atto

È inaccettabile usare la fame come arma di guerra. Anche l’Onu certifica che a Gaza è in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della Global Sumud Flotilla.   


“L’accesso al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti -dice il presidente nazionale Cristiano Fini-. Come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la Striscia. Migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali”. Adesso, continua Fini, “auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perché non è tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”. 

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1 In Evidenza - 01 set 2025

CIA Abruzzo: “Agricoltura al primo posto per imprenditori over 70. Urgente investire su giovani"

L’agricoltura è il settore più colpito dall’invecchiamento imprenditoriale in Italia. Quasi un titolare su tre (28,3%) ha oltre 70 anni e più di due su tre superano i 55 anni. In Abruzzo, la situazione è ancora più marcata: secondo i dati Unioncamere e InfoCamere, il 14% delle aziende agricole è guidato da over 70, mentre i giovani sotto i 25 anni sono appena 330 su oltre 44.000 imprese.

Un fenomeno che si inserisce in un quadro di forte riduzione strutturale: dal 2010 al 2025 hanno chiuso i battenti 182.424 imprese agricole in Italia, pari a una contrazione del 21%, con oltre 200mila imprese individuali scomparse. In Abruzzo, la provincia di Chieti figura tra le più colpite a livello nazionale, con il 17,6% di over 70 tra i titolari e un incremento di quasi 5 punti percentuali in dieci anni.

“Il settore agricolo resiste, ma senza ricambio generazionale rischia di non avere futuro”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “Non possiamo permettere che il peso delle aziende resti sulle spalle di una classe imprenditoriale che invecchia, senza garantire ai giovani opportunità reali di ingresso”.

Il problema è strutturale: solo il 9% delle aziende italiane è oggi condotto da under 40. Le difficoltà di accesso al credito, i costi di avviamento elevati e la burocrazia scoraggiano i giovani. “Occorre un piano straordinario che metta al centro i giovani agricoltori, sostenendoli con incentivi fiscali, formazione, digitalizzazione, innovazione tecnologica e transizione ecologica”, prosegue Sichetti, “Bisogna offrire strumenti moderni che rendano l’agricoltura non solo tradizione, ma un settore competitivo, sostenibile e redditizio”.

L’innovazione è la chiave per rendere l’agricoltura attrattiva: agricoltura di precisione, uso di droni e sensori, energie rinnovabili, gestione digitale delle aziende e pratiche sostenibili possono rappresentare il vero motore del ricambio generazionale. “La formazione dei giovani e il loro coinvolgimento nei programmi di ricerca e sviluppo devono diventare una priorità. È l’unico modo per trasformare l’invecchiamento in un’opportunità di rinnovamento”, conclude il Presidente della Confederazione.

A ribadire l’urgenza di interventi concreti arriva anche la voce dei giovani: Diego Pasqualone, Presidente Agia Abruzzo, sottolinea come “gli istituti di credito abbiano una responsabilità fondamentale in questa fase. Senza un reale sostegno finanziario i giovani restano fuori dall’agricoltura, nonostante entusiasmo e idee innovative. Servono strumenti di accesso al credito semplici, veloci e sostenibili, perché solo così possiamo trasformare la voglia di impresa delle nuove generazioni in aziende solide e capaci di competere”.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 06 mar 2023

Carenza di medici di base nei Comuni montani, Cia Abruzzo chiede l’intervento della Regione

C’è carenza di medici di base nei Comuni montani abruzzesi. Esprime preoccupazione la Cia-Agricoltori Italiani Abruzzo che, con una lettera indirizzata all’Assessore alla Sanità regionale, Nicoletta Verì, chiede di ripristinare il servizio di medicina di base in tutti i Comuni dove non è più  presente e potenziare lo stesso laddove è saltuario, al fine di ridare sicurezza e  assistenza agli abitanti di quelle aree che non possono assolutamente sopportare l’onere di  uno spostamento che comunque risulta irragionevole e spesso impossibile.

“Quotidianamente, nella nostra attività, incontriamo imprese agricole e cittadini che vivono e  operano nelle aree rurali e montane della nostra regione e che, con insistenza, ci  trasmettono la loro profonda e motivata preoccupazione circa la mancanza, in tanti Comuni  del nostro Abruzzo, del servizio di medicina di base”, sostiene il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti.

A livello nazionale, i dati indicano che ormai dal 2019  circa 1.000 ambulatori all’anno chiudono senza essere sostituiti e negli ultimi dieci anni, i medici di famiglia mai  rimpiazzati sono quasi 6mila, oltre il 10% del totale. 

“Per tanti italiani sta diventando una vera  e propria chimera trovare il proprio dottore di fiducia, un trend negativo che riscontriamo appieno anche nella nostra Regione con l’aggravante  che, essendo un territorio prettamente rurale e montano, gli spostamenti dei cittadini per  raggiungere i servizi sanitari di base risultano maggiormente difficoltosi”, continua Sichetti, “Infatti, spesso, l’accorpamento del servizio medico di base su più comuni limitrofi, costringe  il cittadino, soprattutto anziani con difficoltà di spostamenti, a rinunciare alla consulenza  medica con le ripercussioni che possiamo immaginare. E’ ora che la Regione faccia scelte concrete”. 


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1 In Evidenza - 01 mar 2023

Abruzzo, aperte le domande per l'impianto di nuovi vigneti

Ci sarà tempo fino al 31 marzo 2023 per fare richiesta per l'impianto di nuovi vigneti in Abruzzo.

Le richieste di autorizzazioni per nuovi impianti di vigneto sono considerate ammissibili se dal fascicolo aziendale risulta in conduzione una superficie agricola pari o superiore a quella del nuovo impianto richiesto. Non si può quindi richiedere l'autorizzazione per un impianto che abbia una superficie superiore a quella condotta dall'azienda.

L'autorizzazione non è concessa anche in caso di vincoli (ambientali, archeologici ecc...) a meno che non siano stati rimossi dalle autorità competenti.

Sono considerate ammissibili le superfici agricole condotte e inserite nel fascicolo aziendale esclusi gli usi del suolo con vigneti o con vincoli.

Entro giugno verranno fatte le assegnazioni  delle superfici da impiantare entro i 3 anni successivi. 

Per maggiori informazioni e per l’inoltro della domanda puoi recarti presso l’ufficio Cia più vicino a te.


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1 In Evidenza - 28 feb 2023

Rinnovata la convenzione tra FCA Italy e Cia-Agricoltori Italiani

Rinnovata la convenzione tra FCA Italy e Cia-Agricoltori Italiani che consente alle imprese associate di acquistare autovetture e veicoli commerciali dei marchi Fiat, Abarth, Alfa Romeo, Lancia, Jeep e Fiat Professional presso tutti i concessionari autorizzati della rete, usufruendo di speciali condizioni di trattamento a loro riservate, in via esclusiva, per le vetture ordinate entro il 31 dicembre 2023.

Per poter usufruire delle speciali condizioni di trattamento l'impresa associata alla Cia-Agricoltori Italiani, all'atto della prenotazione del veicolo, dovrà consegnare alla Concessionaria copia della tessera confederale.

Maggiori info in allegato.

 

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1 In Evidenza - 22 feb 2023

𝗔𝗽𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮, 𝗯𝗮𝗻𝗱𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯: 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗮𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝟭𝟱 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼

L'Abruzzo ha aperto il bando dello Sviluppo Rurale per la concessione di aiuti previsti per l'apicoltura per l'annualità 2023.
 
Il bando, attivato sull'intervento Sr18 - Aca18 del complemento dello Sviluppo Rurale, mette a disposizione 1 milione di euro per fornire contributi ad alveare agli apicoltori che hanno o portano apiari in determinate zone della Regione in cui l'azione di impollinazione delle api da miele è stata ritenuta importante per l'ambiente.
 
Al bando possono partecipare tutti gli apicoltori ai sensi della legge 313/2004, quindi chiunque detiene e conduce un alveare, indipendentemente che abbia o meno partita Iva, e gli enti pubblici che conducano degli alveari.
 
Per poter fare richiesta dei contributi è necessario avere nelle zone indicate da un minimo di 50 alveari a un massimo di 80 alveari per apiario  e lo stesso apicoltore potrà richiedere contributi per più apiari se questi sono distanti almeno 2,2 chilometri tra loro.
 
Per poter fare domanda è necessario che le api siano della sottospecie Apis mellifera ligustica.
 
Oltre a questo è necessaria una relazione tecnica dove siano indicate le aree prescelte per il posizionamento degli apiari, le speciebotaniche interessate, come definite dalla carta delle aree eleggibili all'intervento, il numero di alveari che si intende posizionare per postazione, il periodo di permanenza degli alveari.
 
Il bando prevede 2 tipi di azioni:
- azione A per gli alveari stanziali, che devono rimanere in loco per 365 giorni;
- azione B per gli alveari nomadi, che devono rimanere in loco per almeno 60 giorni nei periodi stabiliti per le fioriture interessate.

Il contributo però non è diverso tra alveari stanziali e nomadi ed è dato come contributo forfettario annuale di:

1450 euro, per apiari con un numero compreso tra 50 e 60 alveari;
1850 euro, per apiari con un numero compreso tra 60 e 80 alveari.
contributi verranno erogati per 5 anni, durante i quali gli apicoltori saranno tenuti a mantenere le condizioni previste dal bando.
 
Le domande, insieme alla documentazione necessaria, dovranno essere inviate entro il 15 maggio 2023.

Puoi rivolgerti ai nostri uffici per la presentazione della domanda.

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1 In Evidenza - 07 feb 2023

Calano le imprese agricole in Abruzzo, 3772 unità in meno negli ultimi 10 anni

Cala il numero delle imprese agricole in Abruzzo con un saldo negativo di -3772 aziende negli ultimi 10 anni. Secondo i dati Movimprese elaborati da Unioncamere il trend non sembra arrestarsi e il 2022 si conclude con il -1,02% di aziende in agricoltura registrate, una diminuzione netta di 431 unità. 

A subire il calo maggiore è la provincia di Chieti che perde l’1,72%, al secondo posto c’è la provincia di Pescara con lo 0,90% in meno seguita dall’ Aquila con -0,37% e Teramo che registra -0,35%. 

Dal punto di vista della forma giuridica a essere più colpite dalla flessione sono le imprese individuali che diminuiscono del -1,43%, mentre si registra, anche quest’anno, come negli ultimi 10 anni, un aumento di società (di capitale e di persone) e altre forme di aggregazione.

“Dati che non ci rassicurano”, commenta il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “Oggi più che mai sono necessarie politiche adeguate di sostegno al settore primario. La pandemia prima e la guerra poi hanno contribuito a generare conseguenze devastanti come l’aumento delle materie prime, dell’energia e del carburante, e a pagarne le spese sono stati soprattutto i produttori agricoli”. 


Positiva, invece, in termini di crescita imprenditoriale, la scelta di costituire società, cooperative, e consorzi, con un aumento pari al 4,13%, anche se le imprese individuali sono circa il 93% e continuano a rappresentare un ruolo significativo nella nostra economia agricola.


“Sburocratizzazione, semplificazione dell’accesso ai bandi, favorire l’accesso ai finanziamenti, maggiori investimenti sul rinnovo delle infrastrutture (in particolare per ciò che riguarda le risorse idriche) potrebbero aiutare a invertire il trend e far sì che il settore diventi sempre più attrattivo ai giovani imprenditori, propensi a portare innovazioni e nuove tecnologie”, continua Sichetti che sottolinea come il ricambio generazionale sia uno dei problemi più preminenti del comparto. “Redditività e sostenibilità, sono questi i vettori su cui concentrarci nei prossimi anni”.


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1 In Evidenza - 02 feb 2023

Vitivinicolo, Cia Abruzzo: “Bene blocage su vendemmia 2022 ma occorrono regole chiare e giuste strategie di promozione”

“Bene l’approvazione del blocage sulla vendemmia 2022, ma occorre stabilire regole chiare e precise”. Cia Abruzzo e Cia Chieti-Pescara esprimono soddisfazione riguardo la regolamentazione sullo stoccaggio dei vini, dopo il via libera della Regione Abruzzo alla misura straordinaria che mira ad allineare domanda e offerta su un mercato che da tempo vede un ribasso dei prezzi dettato da un eccesso di produzione, e di conseguenza tutelare i produttori, garantire un prodotto di qualità ed evitare giacenze.


Il blocage è uno strumento previsto dall’art. 39 della legge 238/2016, comma 4, e sarà applicato con una percentuale del 20%, sugli sfusi di Montepulciano d’Abruzzo Doc rivendicati nell’annata 2022, ad eccezione del vino biologico e il vino delle cantine che imbottigliano tutta la loro produzione.


“Questo provvedimento”, afferma Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo, “rappresenta una prima risposta ad un disequilibrio del mercato che mette a dura prova la remunerazione dei nostri produttori. Come Confederazione abbiamo chiesto alla regione l’istituzione di un tavolo di lavoro regionale per la condivisione di regole precise e chiare, prima della raccolta delle uve, finalizzato a garantire certezze a tutto il comparto, in primis ai produttori del settore. Inoltre, auspichiamo”, continua Sichetti, “in una buona e proficua programmazione dell’attività di promozione del vino abruzzese sui mercati nazionali e internazionali, utilizzando le significative risorse disponibili in maniera mirata ed efficiente, aspetto da non sottovalutare dato che le azioni di promozione hanno una ricaduta positiva sul territorio abruzzese che sempre più si identifica nella sostenibilità e nel rispetto dell’ambiente, quali parole chiave e identitarie del sistema produttivo abruzzese”.




“Una misura di cui il comparto vitivinicolo abruzzese necessitava”, sottolinea il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “Siamo sempre più consapevoli che solo assumendoci la responsabilità di rispettare e tutelare la natura e le sue bellezze sarà possibile produrre un vino sempre più ricco di valore e qualità, azione che valorizza sempre di più i brand abruzzesi e nello stesso tempo garantiscono la crescita e lo sviluppo del comparto enogastronomico regionale, quale tratto distintivo dell’Abruzzo capace di coniugare i valori ambientali, la qualità del cibo, la storia e le tradizioni locali”.


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