News Regionali
In Evidenza - 17 dic 2024
La Onlus Ruralità & Solidarietà ETS, promossa da Cia Agricoltori Italiani di Abruzzo, Marche e Molise, continua a portare avanti la propria missione di supporto al benessere sociale e sanitario del territorio abruzzese attraverso iniziative concrete e di alto impatto.
Nell’ambito delle attività dedicate alla salute infantile, Ruralità e Solidarietà ETS ha donato un rifrattometro binoculare portatile al Lions Club di Lanciano. Questo strumento diagnostico di ultima generazione permetterà di organizzare giornate dedicate alla prevenzione dei difetti visivi per gli alunni delle scuole elementari del territorio, in collaborazione con professionisti del settore medico. La diagnosi precoce dei problemi visivi è fondamentale per garantire un corretto sviluppo della vista nei bambini e prevenire problematiche più gravi in età adulta.
La cerimonia di consegna si è svolta presso la Sala di Conversazione del Comune di Lanciano, alla presenza dei rappresentanti del Lions Club e del Sindaco Filippo Paolini. L’evento è stato accompagnato da un concerto di pianoforte e flauto, a sottolineare l’importanza dell’iniziativa.
La Onlus ha poi effettuato un’ulteriore donazione: una sonda ecografica wireless Cerbero 4.0 destinata all'unità mobile di soccorso della Croce Rossa Italiana di Lanciano. Questo dispositivo innovativo rappresenta un significativo passo avanti nel campo del soccorso d’emergenza, consentendo diagnosi rapide e precise direttamente sul luogo dell’intervento. Grazie a questa tecnologia all'avanguardia, i soccorritori potranno garantire interventi medici più efficaci, contribuendo a salvare numerose vite umane.
La cerimonia di consegna si è svolta presso l’Ospedale Civile di Lanciano alla presenza dei responsabili della Croce Rossa, medici e personale sanitario.
“Le due donazioni testimoniano come il contributo del 5 per mille possa fare la differenza nella vita delle comunità locali”, ha dichiarato il Presidente della Onlus Mariano Nozzi, “Grazie al sostegno dei cittadini, Ruralità e Solidarietà ETS può realizzare progetti innovativi e concreti, migliorando la qualità della vita degli abruzzesi”
News Regionali
In Evidenza - 16 dic 2024
Il 2024 sarà ricordato come uno degli anni più difficili per l'agricoltura abruzzese. La siccità senza precedenti, accompagnata dall'aumento dei costi di produzione e dai danni provocati dalla fauna selvatica, ha generato una crisi profonda che mette a rischio il futuro di centinaia di aziende agricole. A lanciare una griglia d’allarme è Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo che chiede interventi immediati e strutturali per salvare il settore primario.
"La nostra agricoltura è al collasso”, ha dichiarato Sichetti, “La siccità ha causato un crollo della produzione agricola, con punte drammatiche nel settore olivicolo (-60%) e vitivinicolo (-35%). Gli agricoltori si trovano schiacciati tra un aumento esponenziale dei costi di produzione e una redditività sempre più compromessa. È fondamentale che la Regione Abruzzo riconosca questa crisi per quello che è: un'emergenza straordinaria che richiede risposte rapide e incisive".
I numeri parlano chiaro: il settore olivicolo ha registrato una riduzione della produzione del 60%, con ripercussioni gravissime su uno dei simboli dell'agricoltura regionale. La viticoltura, altro fiore all'occhiello dell'economia abruzzese, ha visto un calo del 35%. Anche la produzione ortofrutticola e quella dei cereali hanno subito contrazioni significative, mentre l'assenza di foraggi sta mettendo in ginocchio gli allevatori.
"Non si può più rimandare”, continua Sichetti, “Le nostre richieste di dichiarare lo stato di calamità naturale sono rimaste inascoltate per troppo tempo. Le imprese agricole sono allo stremo e molte rischiano la chiusura. È necessario intervenire immediatamente per sostenere gli agricoltori, mettere in sicurezza le risorse idriche e garantire un futuro sostenibile al settore".
Cia Abruzzo ha delineato un pacchetto di proposte urgenti per affrontare la crisi. Tra le priorità c'è il miglioramento delle infrastrutture idriche regionali, con investimenti per modernizzare i sistemi di irrigazione e costruire nuovi invasi. Inoltre, si chiede l'istituzione di fondi a fondo perduto per risarcire le perdite subite nel 2023 e nel 2024.
Un altro nodo cruciale è la gestione della fauna selvatica: i danni provocati dagli ungulati aggravano ulteriormente una situazione già critica. Cia propone un piano straordinario per il contenimento degli animali, accompagnato da un fondo per sostenere gli agricoltori colpiti.
Non meno importante è la questione della manodopera agricola: la carenza di personale qualificato frena il rilancio del settore. L’ organizzazione agricola chiede politiche che incentivano i giovani a intraprendere questa professione, oltre a misure per semplificare l'accesso alla manodopera straniera.
"L'agricoltura abruzzese non può più aspettare", ribadisce Sichetti, "La Regione deve convocare subito un tavolo tecnico per mettere in campo soluzioni concrete. Non è solo una questione economica, ma di salvaguardia dell'identità e del futuro del nostro territorio."
Intanto, Cia sottolinea la necessità di un cambio di rotta nella gestione delle risorse regionali. La digitalizzazione dei processi amministrativi, come l'erogazione del gasolio agricolo agevolato, e il sostegno alla ricerca per sviluppare colture resistenti alla siccità sono interventi che non possono essere rimandati.
News Regionali
In Evidenza - 13 dic 2024
Una legge di Bilancio che dimentica i pensionati e lascia a secco la sanità, riservando agli anziani assegni non dignitosi con aumenti irrisori di 3 euro al mese per le minime e tagliando ancora il Servizio sanitario nazionale con solo 460 milioni di euro disponibili. Lo dice Anp, l’Associazione pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, spiegando che così la manovra non guarda più ai bisogni veri delle persone. Come dimostra anche la mancanza di nuove risorse per la non autosufficienza, la riduzione del finanziamento della carta “Dedicata a te” per l’acquisto dei beni di prima necessità, i cali previsti per i Comuni con effetti diretti sull’efficienza dei servizi per le comunità.
In particolare, secondo Anp-Cia, se negli ultimi due anni l’inflazione molto alta aveva spinto gli assegni grazie alla rivalutazione automatica, nel 2025 l’inflazione da recuperare sarà soltanto dello 0,8%, come ha confermato il decreto del Ministero dell’Economia e del Lavoro, certificando un aumento anche più basso di quanto stimato negli ultimi mesi. Il risultato finale è, dunque, una perdita sostanziale delle retribuzioni; così come, in termini di carico fiscale, non si prevede alcuna diminuzione per le pensioni, che sono le più tassate d’Europa. Il tutto a fronte di una perdita del potere d’acquisto certificato dall’Inps pari al 15,7% in dieci anni.
Ancora, per Anp, nella manovra è assente ogni riferimento all’Ape Sociale per gli agricoltori, a cui non viene riconosciuto il lavoro usurante; mentre si conferma l’Opzione donna in formato selettivo, come l’anno scorso, già considerata non conveniente se non punitiva verso le lavoratrici, ma con un ulteriore peggioramento delle condizioni di calcolo per l’accesso alla pensione anticipata (Quota 103 in versione contributiva).
Sulla sanità, invece, continua la tendenza al definanziamento, quando all’opposto bisognerebbe investire per uscire dall’emergenza e migliorare le strutture ospedaliere, istituire le case di comunità sui territori e affrontare il tema del personale sanitario, oggi carente nel numero, migliorandone le condizioni di lavoro a cominciare dagli stipendi. Non solo, nella manovra manca ogni riferimento alla non autosufficienza, a fronte della necessità di dare attuazione alla legge di riforma per il riordino del sistema: dall’assistenza domiciliare continuativa alla funzione delle Rsa al ruolo dei caregiver.
Per tutti questi motivi, sottolinea il presidente nazionale Alessandro Del Carlo, “Anp-Cia auspica che il Parlamento modifichi gli orientamenti attuali su pensioni, sanità e politiche sociali per garantire diritti e dignità, in primis ai soggetti più fragili e meno abbienti”.
Per l’Associazione, questo vuol dire sostenere la rivalutazione piena di tutte le pensioni e aumentare le minime almeno a 800 euro; modificare l’Opzione donna in senso migliorativo; istituire la pensione base per i giovani. Soprattutto, significa aumentare sensibilmente le risorse destinate al Servizio sanitario nazionale e assicurare il diritto d’accesso a tutti i cittadini, partendo dagli anziani residenti nelle aree interne e rurali del Paese.
News Chieti-Pescara
Vitivinicolo - 10 dic 2024
Un evento dedicato alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo abruzzese, tra riflessioni sul passato e visioni per il futuro, ha riunito venerdì 6 dicembre 2024 esperti, istituzioni e imprenditori presso Rosarubra Zen, in occasione del III Forum Vitivinicolo dal titolo “L’Abruzzo del Vino: past, present, future”, organizzato da CIA Chieti-Pescara. La giornata ha messo al centro la qualità, la sostenibilità e le opportunità del mercato vitivinicolo e dell’enoturismo, tracciando le linee guida per il rilancio di uno dei settori chiave dell’economia regionale.
Ad aprire i lavori, il Direttore CIA Chieti-Pescara, Alfonso Ottaviano, ha ricordato il valore identitario del vino per l’Abruzzo, “È fondamentale preservare ciò che ci rende unici, ma al tempo stesso dobbiamo innovare per competere in un mercato globale.” Il Presidente CIA provinciale, Domenico Bomba, ha aggiunto, “Questa giornata è una straordinaria opportunità per costruire una visione condivisa, che unisca produttori, istituzioni e consumatori in un percorso di crescita comune”. Il Presidente provinciale ha avanzato alla platea alcune proposte per il settore vitivinicolo abruzzese come stabilire un criterio unico per le rese di uva per ettaro valido per tutte le regioni italiane, sostegno al mondo delle cooperative, sollecitare l’immediata erogazione dei fondi promessi per i danni da peronospora e elaborare un piano strategico per la gestione delle risorse idriche.
Parola poi a Domenico Mastrogiovanni, Responsabile Vitivinicolo CIA Nazionale, che ha sottolineato come il settore sia in una fase cruciale di transizione, “Dobbiamo affrontare con coraggio un cambiamento strutturale: il clima, i mercati e i consumatori stanno cambiando rapidamente. È necessario innovare la filiera, puntando su sostenibilità, diversificazione e promozione internazionale”. Tiziana Sarnari, analista di mercato del settore vitivinicolo per ISMEA, ha offerto una panoramica sulle tendenze attuali del mercato, “La domanda globale di vino è in evoluzione. Assistiamo a una crescente attenzione alla qualità e alla sostenibilità, ma anche a una polarizzazione dei consumi tra segmenti premium e di base. Le nuove generazioni si stanno allontanando dal vino tradizionale, richiedendo strategie di comunicazione e prodotti innovativi per riconquistare questi consumatori”.
La prima sessione, dedicata al tema “L’Abruzzo del Vino: passato, presente e futuro”, ha visto confrontarsi figure di spicco del settore come Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, che ha ribadito l’importanza della qualità, “Il nostro vino è già un’eccellenza, ma dobbiamo continuare a migliorarci e a raccontare al mondo la nostra storia”.
Camillo Zulli, di Orsogna Winery, ha posto l’accento sull’agricoltura biologica, “Il rispetto per l’ambiente è il vero valore aggiunto dei nostri vini”.
Luigi Bersano di ARGEA Group ha indicato nella digitalizzazione uno strumento chiave, “L’innovazione tecnologica è la strada per conquistare nuovi mercati e soddisfare consumatori sempre più attenti.”
Riccardo Iacobone, CEO del Rosarubra Group, ha sottolineato l'importanza dell'innovazione e dell'apertura a nuovi mercati, “La nostra esperienza ci insegna che passione, dedizione alla qualità e apertura all’innovazione possono convergere nella creazione di progetti straordinari”. Enrico Marramiero, Presidente dell’Associazione Terre dei Vestini, ha sottolineato la necessità di un cambio di mentalità tra i produttori abruzzesi, “Il vero salto di qualità passa attraverso una maggiore coesione e l’ambizione di andare oltre le posizioni già conquistate.”
Nel 2023, la produzione delle aziende vitivinicole CIA è stata pari a 1,2 milioni di ettolitri, con una flessione del 70% rispetto agli anni precedenti. Questo risultato si colloca in un contesto più ampio di crisi produttiva nazionale: in Italia, la produzione complessiva è stata tra le più basse dal dopoguerra, con un calo del 23%, che ha portato alla perdita temporanea della leadership mondiale a favore della Francia. Tuttavia, il 2024 segna una ripresa con un incremento stimato del 7% per la produzione italiana.
In Abruzzo, il valore della produzione vitivinicola IG (Indicazione Geografica) è così ripartito nel 2023: 195,2 milioni di euro per i vini DOP; 75,4 milioni di euro per i vini IGP.
Il mercato mondiale del vino, dal canto suo, ha subito una contrazione, con cali in tutti i segmenti nel 2023, a causa di cambiamenti nei consumi globali e di sfide legate alla sostenibilità e alla competitività.
La seconda sessione ha esplorato il potenziale del turismo legato al vino. Elena Sico, Direttrice del Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo, ha affermato, “L’enoturismo è il ponte tra i produttori e i visitatori, un modo per far vivere la nostra terra attraverso il calice”.
Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino Abruzzo, ha evidenziato l’importanza di creare esperienze uniche, “Non basta un buon vino, serve una storia che lo accompagni e che inviti le persone a tornare”. Vito Di Nunzio, rappresentante dell’azienda agricola La Vinarte, ha condiviso la filosofia aziendale incentrata sulla sostenibilità e la valorizzazione del territorio, “Abbiamo scelto di adottare tecniche agronomiche sostenibili, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando la biodiversità. La nostra azienda non è solo un’attività commerciale, è un modo di vivere e di condividere con gli altri la bellezza della natura e dei suoi frutti”.
Angelo Radica, Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, ha evidenziato l'importanza di una gestione sostenibile e innovativa dei territori del vino, “Dobbiamo promuovere buone pratiche di gestione ambientale e sviluppare l'enoturismo attraverso la transizione digitale, per rendere le nostre città del vino sempre più attrattive e sostenibili.”
L’Assessore regionale Emanuele Imprudente ha sottolineato il supporto della Regione, “La crescita del vino abruzzese è anche la crescita dell’intero territorio. Faremo tutto il possibile per sostenere i produttori”.
Nelle sue conclusioni, Cristiano Fini, Presidente della CIA Nazionale, ha evidenziato l’importanza della collaborazione, “Questo Forum ha dimostrato che l’Abruzzo è un modello di eccellenza. Lavorando insieme, possiamo fare la differenza”.
Il Forum si è concluso con un light lunch, occasione per proseguire il dialogo in un’atmosfera informale. La grande partecipazione e gli interventi di alto livello hanno dimostrato che il vino abruzzese è un patrimonio da preservare e valorizzare, simbolo di identità e innovazione.
News Regionali
In Evidenza - 04 dic 2024
CIA Agricoltori Abruzzo esprime forte preoccupazione per la situazione critica che sta vivendo il settore vitivinicolo regionale, messo in ginocchio da fitopatie come la peronospora e da un mercato sempre più competitivo. La viticoltura, pilastro dell'economia abruzzese e simbolo della qualità del nostro territorio, necessita di interventi urgenti per evitare ulteriori danni irreparabili.
In merito a quanto previsto dall’articolo 24 della Legge Regionale 4/2024, che istituisce un fondo da 7,5 milioni di euro per il sostegno alle imprese agricole danneggiate da condizioni meteorologiche avverse, CIA Abruzzo sollecita l'effettiva erogazione delle risorse stanziate. Questi fondi, essenziali per la sopravvivenza delle aziende vitivinicole, ad oggi non sono ancora stati resi disponibili, nonostante gli impegni assunti dalla Regione.
“Non possiamo permetterci di aspettare oltre”, dichiara il Presidente CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, “Le aziende agricole abruzzesi, già duramente colpite da sfide climatiche e di mercato, non possono sopravvivere senza il supporto economico previsto. L’erogazione dei fondi stanziati dall’articolo 24 della L.R. 4/2024 deve essere una priorità assoluta per la Regione, e chiediamo che venga confermata con la Legge di Bilancio 2025. Solo così potremo garantire un futuro a uno dei comparti più strategici per l'economia e l'identità del nostro territorio."
CIA Abruzzo invita la Giunta e il Consiglio regionale ad agire con urgenza e concretezza per salvaguardare la viticoltura abruzzese e sostenere le aziende nel continuare a produrre vini di eccellenza, ambasciatori del nostro patrimonio.
News Regionali
In Evidenza - 29 nov 2024
Le aree interne e svantaggiate d’Italia potrebbero diventare “zone franche” con fiscalità agevolata soprattutto per le attività economiche e produttive. Questa la ricetta di Cia-Agricoltori Italiani per rilanciare i territori marginali e fermarne il progressivo abbandono. Ad accompagnarla una proposta che verrà formulata al Governo prossimamente. È quanto ha annunciato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, davanti al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e al viceministro dell'Economia, Maurizio Leo.
“Basta chiacchiere, servono interventi di carattere tecnico e non politico -ha chiarito Fini nella sua relazione-. Le aree rurali e marginali del Paese non possono più aspettare, nessuno lo sa meglio dell’agricoltura che in questi territori, tra produzione e attività connesse, rappresenta fino all’80% dell’economia locale e spesso sopperisce anche ai servizi per la comunità”.
Per Cia, il nodo è sulle difficoltà ormai croniche che la crisi climatica e gli eventi catastrofali non hanno fatto altro che amplificare, soprattutto nelle aree interne e di montagna. “Siccità estrema al Sud e alluvioni devastanti al Nord, i tragici terremoti degli ultimi 15 anni, fino agli ultimi shock geopolitici ed economici mondiali -ha aggiunto Fini- hanno fatto in assoluto più danni lì dove erano già pesanti i problemi delle infrastrutture e dei servizi, dove non si è lavorato per ammodernare o per innescare margini di innovazione, rendendo quasi impossibile fare impresa e incentivare le nuove generazioni a restare”.
Dunque, la misura pensata da Cia potrebbe riguardare l'acquisto e la ristrutturazione di case a tassi agevolati, trattenute minime su pensioni e buste paga, tariffe agevolate sui servizi, tipo luce e gas, ma anche mense scolastiche e alcune visite specialistiche a carico dello Stato. E, soprattutto, bisognerebbe creare le condizioni per aprire aziende a costo zero.
“Dalla Liguria alla Basilicata, c’è una questione strutturale che riguarda l’entroterra e non è più accettabile nel 2024 -ha proseguito Fini- e che nelle regioni meridionali arriva a compromettere oggi anche la sussistenza”. Al Sud, infatti, si registrano le percentuali più alte di persone a rischio povertà ed esclusione sociale d’Europa: in testa la Campania con il 46,3% e la Calabria con il 42,8%.
“Con la manovra già scritta -ha concluso Fini- auspichiamo un impegno di misure e risorse già a partire dall’anno prossimo, che taglino drasticamente il carico fiscale sulle aree interne, agevolando imprese e famiglie agricole. Questo resta per Cia un pilastro cardine su cui rimettere in piedi il Paese, insieme a una più equa redistribuzione del reddito agricolo lungo la filiera e una gestione nuova e più efficiente delle risorse idriche rispetto ai cambiamenti climatici”.
News Regionali
In Evidenza - 27 nov 2024
Un sistema in affanno e scadenze che rischiano di mettere in ginocchio gli agricoltori. CIA Agricoltori Italiani Abruzzo interviene con fermezza contro la comunicazione del Dipartimento Agricoltura regionale, che chiede ai Centri di Assistenza Agricola (CAA) di completare le assegnazioni a saldo del gasolio agricolo per il 2024 entro il 31 dicembre, un termine che, secondo CIA, non tiene conto delle numerose problematiche che hanno caratterizzato l’intero anno.
“Le tempistiche indicate dalla Regione sono irrealistiche e insostenibili”, ha dichiarato Nicola Sichetti, presidente CIA Abruzzo, “Stiamo parlando di un sistema che, a causa di inefficienze organizzative e un software scelto dalla Regione malfunzionante, ha lasciato le aziende agricole e i tecnici CAA a dover gestire ritardi e complicazioni. Queste difficoltà non sono mai state risolte, nonostante un intero anno di segnalazioni e richieste di intervento e ora, a meno di un mese dalla fine dell’anno, è impensabile risolvere tutto”.
A fronte di questo, CIA Abruzzo avanza una serie di richieste alla Regione, volte a garantire una gestione più equa e razionale del gasolio agricolo.
In primo luogo, è indispensabile una proroga dei termini per la presentazione del saldo almeno fino al 31 gennaio 2025. Inoltre, è necessario rivedere le regole che attualmente considerano come “rimanenze” i litri di gasolio prelevati a ridosso della fine dell’anno. Questa revisione permetterebbe di evitare che le quantità non utilizzate vengano sottratte dalle assegnazioni future, proteggendo le aziende da ulteriori ripercussioni.
Si chiede anche che venga effettuata un’analisi approfondita delle criticità che hanno caratterizzato il 2024 e infine di rendere urgente l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga la Regione, i rappresentanti degli agricoltori e i tecnici.
“Questi interventi non sono più rinviabili”, sottolinea Nicola Sichetti, “perché il nostro settore non può permettersi di affrontare ogni anno gli stessi problemi, con il rischio di penalizzare gravemente le aziende agricole. La situazione attuale”, continua Sichetti, “non è solo un problema di scadenze, ma di rispetto per il lavoro degli agricoltori e dei tecnici che li assistono. La nostra regione non può ignorare queste difficoltà, scaricando le sue inefficienze su chi già si confronta con problemi economici, climatici e burocratici ogni giorno”.
News Chieti-Pescara
CAA - Infobandi - 26 nov 2024
É stato pubblicato un nuovo bando FIRA dedicato al settore agricolo per la concessione di contributi a fondo perduto per l'abbattimento degli interessi passivi sui finanziamenti già erogati alle aziende agricole, con l'obiettivo di sostenere le imprese agricole che hanno subito danni da maltempo, come l'eccesso di pioggia che ha interessato tutto il territorio regionale nei mesi da aprile a giugno 2023. Apertura e chiusura delle domande Apertura: 28 novembre 2024, ore 12:00Chiusura: 9 dicembre 2024, ore 12:00 Chi può partecipare? Sono ammessi i seguenti soggetti:- Imprenditori agricoli in forma singola o associata.
- Imprese agricole di trasformazione e/o commercializzazione, sia singole che associate (inclusi consorzi e cooperative agricole secondo Art. 2135 del Codice Civile).
Requisiti principali Per accedere al contributo, le imprese devono: - Dimostrare di aver contratto un finanziamento già in corso, in regolare ammortamento o soggetto a moratoria/allungamento.
- Settore vitivinicolo: dimostrare una riduzione della produzione di almeno il 30% confrontando le dichiarazioni di produzione vitivinicola 2023 e 2022.
- Altre colture: dimostrare una riduzione del volume d'affari di almeno il 30% confrontando le dichiarazioni IVA 2023 e 2022 (Rigo VE 50 del Modello IVA).
Entità del contributo - Imprenditori agricoli singoli/associati:
Contributo pari al 50% degli interessi passivi maturati dai dati di presentazione della domanda fino alla conclusione del finanziamento, per un massimo di 25.000 €. - Imprese agricole di trasformazione/commercializzazione:
contributo pari al 50% degli interessi passivi maturati dalla data di presentazione della domanda fino a conclusione del finanziamento, per un massimo di 50.000 €.
La dotazione finanziaria complessiva del bando è di 2.327.500 €. Come presentare la domanda - Documenti da allegare:
Certificazione dell'Istituto di credito che ha erogato il finanziamento (Allegato B). - Dichiarazione di produzione 2022 e 2023 per aziende vitivinicole (Allegato C).
- Dichiarazioni IVA 2022 e 2023 per altre colture (Allegato D).
Per ulteriori dettagli e assistenza nell'invio della domanda ti invitiamo a contattarci e a prendere un appuntamento nell'ufficio CIA a te più vicino. |
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News Regionali
In Evidenza - 22 nov 2024
“Piantiamola!” con la violenza sulle donne. L’associazione Donne in Campo di Cia-Agricoltori Italiani rilancia la sua campagna, in occasione del 25 novembre, con cui invita tutti i cittadini a recarsi nei tantissimi vivai sparsi in tutt’Italia per comprare o regalare una piantina, un seme, un alberello.
“Non è solo un gesto ecologico, puramente simbolico -spiega la presidente Pina Terenzi-. Imparare a prendersi cura di una pianta è un buon modo per promuovere il rispetto della vita, a partire da quella vegetale, e combattere la violenza che si esprime a tutti i livelli, in particolare verso le donne”.
Dall’inizio del 2024 sono più di novanta le donne uccise, il 90% in ambito familiare. Per questo “non c’è più tempo da perdere -continua Terenzi-. Servono nuove politiche pubbliche, leggi più severe, percorsi educativi a cominciare dai giovani. Soprattutto, è necessario investire di più e meglio sul fronte occupazionale. Il sostegno all’indipendenza economica delle donne resta infatti una delle leve più potenti per contrastare la violenza di genere”.
Ecco perché “chiediamo di incentivare, con politiche e risorse ad hoc, le imprese femminili -aggiunge la presidente di Donne in Campo Cia-. Non si tratta solo di autonomia finanziaria, ma di empowerment, di valorizzazione delle donne come leader, che agisce come catalizzatore per un cambiamento culturale più ampio e inclusivo”. E in questo senso, conclude, “proprio l’agricoltura è uno dei settori produttivi su cui puntare, visto che già oggi in Italia le aziende agricole con a capo una donna sono 200.000, circa una su tre, mentre le lavoratrici rappresentano quasi il 40% della forza lavoro complessiva del comparto”.
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In Evidenza - 22 nov 2024
Di seguito le principali novità introdotte dal Decreto Ministeriale n. 0289235 del 28 giugno 2024 per la campagna agricola 2024/2025. Qui troverete informazioni pratiche e dettagli sui cambiamenti più rilevanti per le prossime semine.
Novità principali:
Esenzioni da controlli e sanzioni per aziende ≤ 10 ettari
- Le aziende con superfici agricole pari o inferiori a 10 ettari sono esentate da controlli e sanzioni legate alla condizionalità.
- Esclusione non applicabile per chi aderisce agli Eco-Schemi o impegni agro-climatici ambientali.
BCAA 7 – Diversificazione delle colture
- Alternativa alla rotazione obbligatoria, valida dal 2024.
- Richiede almeno 2 colture diverse per seminativi da 10 a 30 ha, e 3 colture per superfici superiori.
BCAA 8 – Eliminazione del 4% a superfici non produttive
- Non più obbligatorio mantenere il 4% dei seminativi a riposo.
- Opportunità: adesione all’Eco-Schema 5 livello 1, con un incentivo di 75 €/ha.
Eco-Schema 5 livello 2 – Introduzione della semente certificata
- Dal 2025, necessaria per accedere ai pagamenti su seminativi e superfici arboree.
- Contributi previsti:
186,63 €/ha per seminativi
160,30 €/ha per colture arboree
Eco-Schema 4 – Avvicendamento con sistemi foraggeri estensivi
- Impegno biennale: obbligo di rotazione colturale con almeno una coltura miglioratrice.
- Incentivo: 49,21 €/ha, con maggiorazioni per aree ZVN e Natura 2000.
Nuove combinazioni di Eco-Schemi e incentivi cumulabili:
- Seminativi: fino a 261,63 €/ha combinando avvicendamento ed Eco-Schema 5.
- Colture arboree: incentivi complessivi fino a 380,30 €/ha.
Scadenze importanti:
- 1 gennaio 2024: Entrata in vigore di BCAA 7 e BCAA 8.
- 15 maggio - 30 novembre: Periodo di verifica delle colture miglioratrici per l’Eco-Schema 4.
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali.
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In Evidenza - 22 nov 2024
Nuove risorse e una strategia politica mirata al rilancio delle aree interne e montane, ricordate ieri anche dal discorso del presidente, Sergio Mattarella. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, lancia il tema portante dell’assemblea nazionale dell’associazione, intitolata “Agricoltura al bivio: più valore a chi produce” che aprirà le porte il 29 novembre, giornata della sua sessione pubblica. E’ ora, secondo Fini, di passare dalle parole ai fatti, con la predisposizione di una strategia unica a livello nazionale che arresti lo spopolamento in queste zone, che soffrono -come ha sottolineato Mattarella- per la rarefazione dei servizi, lo smantellamento delle vecchie infrastrutture e una generale marginalizzazione che mette a rischio il 60% del territorio italiano, incidendo negativamente sui diritti di cittadinanza di circa 13 milioni di nostri concittadini, molti dei quali sono imprenditori agricoli.
Le aree interne, secondo Fini, hanno una valenza sia ambientale che sociale, ma devono essere in grado di incrementare le proprie condizioni economiche per poter sopravvivere e resistere all’impatto dei cambiamenti climatici, contrastando il dissesto idrogeologico. Sono prioritari gli interventi a tutela delle infrastrutture e dei servizi di prossimità, una gestione adeguata della risorsa acqua, l’equo accesso a istruzione e sanità e il superamento del digital divide. Per Fini, bisogna, inoltre, incentivare l'abitabilità di ciascuna zona periferica e di montagna, ma servono misure di fiscalità agevolata e norme che favoriscano l'accesso al credito e alla liquidità, in grado di innescare davvero il ricambio generazionale. “Investire sulle zone rurali è un'urgenza sociale -conclude Fini- oltre che economica, perché la produttività agricola è anche custode della cultura e delle nostre tradizioni, oltre che garante della sicurezza alimentare”.
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In Evidenza - 21 nov 2024
La gestione sostenibile delle risorse idriche, una sfida ormai imprescindibile per l'agricoltura, è stata al centro dell'incontro che si è tenuto ieri presso il Museo Michetti di Francavilla al Mare, organizzato da CIA Abruzzo in collaborazione con CREA. L'evento ha visto la partecipazione di esperti scientifici, rappresentanti istituzionali e giovani agricoltori, tutti impegnati in un confronto sul ruolo dell'innovazione e delle politiche pubbliche per mitigare l'impatto del cambiamento climatico su uno dei settori più vulnerabili.
Ad aprire i lavori, il presidente CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, che ha sottolineato come l’'aumento della temperatura, la distribuzione delle precipitazioni e l'intensificazione di eventi estremi stanno alterando il ciclo naturale dell'acqua, rendendola una risorsa sempre più scarsa. “I cambiamenti climatici stanno colpendo duramente il nostro territorio, con danni economici che in Abruzzo superano già i 90 milioni di euro. La sicurezza alimentare globale è in pericolo, e l'acqua è al centro di questa crisi,” ha dichiarato il Presidente regionale.
I consorzi di bonifica devono essere valorizzati e sostenuti, ha aggiunto, perché rappresentano uno strumento cruciale per ottimizzare le risorse idriche, anche attraverso il riutilizzo delle acque di depurazione.
La prima sessione, moderata da Cristina Giannetti, ha dato spazio agli esperti, che hanno analizzato il problema da una prospettiva scientifica. Andrea Rinaldo, Consigliere scientifico CREA, vincitore del Stockholm Water Prize 2023, ha affrontato il tema delle bombe d'acqua e degli eventi climatici estremi, come quelli recenti in Romagna e a Valencia. “Non possiamo fermare il cambiamento climatico, ma possiamo adattarci. Dobbiamo investire in sistemi resilienti e pratiche che ci permettono di convivere con queste nuove realtà,” ha affermato.
Roberto Verardi, docente dell'Università D'Annunzio, ha evidenziato l'enorme importanza del settore agricolo, spiegando come i cambiamenti climatici incidano non solo sulla produzione, ma anche sulla stabilità socio-economica delle aree rurali. Questo, ha aggiunto, rende urgente promuovere un “ecosistema favorevole” che includa non solo politiche di sostegno economico, ma anche un cambio di mentalità culturale, sia a livello locale che globale.
I rappresentanti del CREA, Veronica Manganiello e Domenico Ventrella, hanno invece presentato dati preoccupanti sull'insufficiente attenzione al fabbisogno irriguo nazionale. Secondo Manganiello, la mancanza di un piano nazionale strutturato espone molte aziende agricole, specialmente le più piccole, al rischio di non poter più sostenere la loro attività.
Nella tavola rotonda, rappresentanti istituzionali e agricoltori si confrontano sull'urgenza di intervenire con politiche pubbliche efficaci. Andrea Rocchi, presidente CREA, ha sottolineato l'importanza dei consorzi di bonifica come infrastrutture strategiche per la gestione delle risorse idriche. “La loro centralità è indiscutibile, ma serve una visione a lungo termine per garantire il loro ruolo in un contesto sempre più complesso”, ha dichiarato.
Stefano Calderoni, vicepresidente ANBI, ha fatto un'analisi critica: “In Italia, scopriamo l'importanza dell'acqua nel 2022, ma nel resto del mondo se ne parla da almeno trent'anni. Questo ritardo culturale e operativo è il principale ostacolo che dobbiamo superare.”
L'assessore all'Agricoltura della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, ha poi posto l'accento sulla necessità di cercare opere pubbliche di lungo respiro, capacità di rispondere alle sfide del cambiamento climatico. “I consorzi di bonifica sono una risorsa strategica, ma il Paese deve fare la sua parte, sia con finanziamenti che con una legislazione adeguata”, ha dichiarato.
Cristiano Fini, presidente di CIA Agricoltori Italiani, ha concluso l'evento con un messaggio di speranza e impegno. “Anche noi agricoltori possiamo fare la nostra parte, adottando pratiche che migliorino la fertilità dei suoli e valorizzino le risorse idriche. L'acqua non è solo un bene economico, ma un valore ambientale e sociale fondamentale,” ha affermato.