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1 In Evidenza - 09 lug 2025

Fauna selvatica, CIA Abruzzo: “Finalmente un cambio di passo. Ora strumenti concreti per tutelare agricoltura e sicurez

“Accogliamo con favore il disegno di legge presentato dal ministro Lollobrigida: è il primo vero passo verso una revisione seria della legge 157/92, ormai inadeguata ad affrontare l’emergenza fauna selvatica che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura e minando la sicurezza pubblica anche in Abruzzo”. Così il presidente CIA Agricoltori Italiani Abruzzo, Nicola Sichetti, commenta l’incontro svoltosi a Roma tra Cia nazionale e il ministro dell’Agricoltura sulla proposta di riforma della normativa vigente sulla fauna selvatica.

“La situazione è fuori controllo, soprattutto in regioni come la nostra”, prosegue Sichetti, “dove la presenza eccessiva di cinghiali, cervi e caprioli ha ormai superato ogni soglia di tollerabilità. In Abruzzo stimiamo danni per milioni di euro ogni anno alle colture agricole, con aziende costrette a smettere di produrre o abbandonare intere aree rurali. Senza contare l’aumento costante degli incidenti stradali e i casi di incursioni sempre più frequenti nei centri abitati.”

Cia Abruzzo sottolinea l'importanza dell'inserimento nel Ddl del riconoscimento del ruolo attivo degli imprenditori agricoli nel contenimento della fauna selvatica. 

“È fondamentale”, aggiunge Sichetti, “che gli agricoltori formati e abilitati possano intervenire direttamente nei piani di controllo, al fianco delle istituzioni, per proteggere le proprie produzioni e garantire la continuità dell’attività agricola. In Abruzzo molte aziende si trovano isolate, senza alcun tipo di presidio efficace: così non si può andare avanti.”

Positivo, per la Confederazione regionale, anche il rafforzamento del ruolo degli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) e la previsione di una maggiore sinergia con il mondo agricolo. “Serve una regia unica e più autorevole”, dichiara Sichetti, “capace di superare l’attuale frammentazione delle competenze. Non possiamo più permetterci scarichi di responsabilità tra enti, province, forze di polizia e gestori delle aree protette.”

Infine, Cia Abruzzo rilancia con forza la necessità di un fondo nazionale per gli indennizzi automatici e di procedure rapide per il ristoro dei danni. “Non è più accettabile che gli agricoltori debbano attendere anni per vedersi riconosciuti risarcimenti, spesso parziali o insufficienti. La riforma è un’occasione storica: ora serve il coraggio politico di portarla a termine e la volontà di ascoltare chi ogni giorno presidia e lavora il territorio”, conclude il presidente.

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1 In Evidenza - 09 lug 2025

Grande partecipazione all’incontro “Agricoltura Sicura”: al centro salute, sicurezza e legalità nel lavoro agricolo

Si è svolto a Crecchio, presso la Società Cooperativa Progresso Agricolo, l’incontro “Agricoltura Sicura – Vendemmia e caldo: lavora in sicurezza!”, promosso da CIA Agricoltori Italiani Abruzzo in collaborazione con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro Chieti-Pescara. L’iniziativa, che rientra tra le attività promozionali previste dall’art. 8 del D. Lgs. 124/2004, ha registrato un’ampia partecipazione da parte di imprenditori agricoli, tecnici del settore, lavoratori e rappresentanti delle istituzioni.

Dopo i saluti di Luigi Colasante, Presidente Cantina Progresso Agricolo, gli ispettori del lavoro Gabriele D’Intino e Michela Formichetti hanno offerto un importante approfondimento sui principali obblighi normativi in materia di lavoro agricolo e sicurezza, affrontando tematiche di grande rilevanza operativa.

Sono stati trattati argomenti come le assunzioni contestuali, la codatorialità, il rapporto di lavoro a termine, la retribuzione, gli adempimenti assicurativi, il regime sanzionatorio, nonché gli aspetti legati all’appalto e subappalto di opere e servizi.

Particolare attenzione è stata inoltre riservata agli adempimenti rivolti ai lavoratori subordinati e alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali, elementi fondamentali per garantire condizioni di lavoro sicure e regolari.



A moderare l’incontro è stato Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara.

Il Presidente di CIA Chieti-Pescara, Domenico Bomba, ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, “La partecipazione e l’interesse conferma quanto sia sentita l’esigenza, da parte del mondo agricolo, di ricevere informazioni chiare e aggiornate su normative e adempimenti. Lavorare in sicurezza non è solo un dovere, ma un investimento sulla qualità e sulla sostenibilità delle nostre imprese. Ringraziamo l’Ispettorato del Lavoro per la disponibilità e l’alto livello dei contenuti offerti.”

L’incontro si inserisce in un più ampio percorso di sensibilizzazione portato avanti da CIA Abruzzo, volto a diffondere una cultura della legalità, della salute e della sicurezza nel settore primario.

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1 In Evidenza - 09 lug 2025

CIA Abruzzo e Ruralità & Solidarietà donano un pulmino all’Accademia Soccer: più accessibilità per lo sport inclusivo

Una giornata carica di emozione e significato si è svolta ieri presso il Parco dei Gesuiti a Pescara in un evento che ha rappresentato un punto di incontro tra calcio, solidarietà e impegno sociale.

CIA Abruzzo, da sempre vicina al territorio e promotrice di inclusione e partecipazione attiva, è orgogliosa di aver contribuito alla donazione di un pulmino destinato ai ragazzi e alle ragazze dell’Accademia Soccer, reso possibile grazie alla collaborazione con la onlus Ruralità & Solidarietà e all’impegno del direttore regionale Mariano Nozzi.

Questo gesto simbolico ma concreto segna un importante passo avanti verso l'accessibilità nello sport e dimostra quanto sia fondamentale unire le forze per creare opportunità reali per tutte e tutti. Lo sport deve essere uno spazio aperto, senza barriere, in cui ognuno possa sentirsi accolto e valorizzato: una visione che CIA Abruzzo condivide pienamente con la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC.

Particolarmente toccante il momento in cui i giovani atleti dell’Accademia hanno premiato il vicepresidente della FIGC, Daniele Ortolano e il presidente della LND Abruzzo, Concezio Memmo con una medaglia, un segno di riconoscenza verso chi crede e investe in un calcio dal volto umano e inclusivo.

Concezio Memmo, presidente della LND Abruzzo, ha voluto ringraziare pubblicamente CIA Abruzzo, “Un ringraziamento particolare al direttore della CIA 

Abruzzo, Mariano Nozzi, il cui straordinario contributo attraverso l'associazione Ruralità & Solidarietà ha reso possibile la donazione di questo pulmino, fondamentale per il trasporto dei ragazzi. La sua generosità e il suo impegno nel promuovere l'inclusione sono un esempio da seguire per tutti noi.”

CIA Abruzzo si unisce alle parole di Memmo e rinnova il proprio impegno a sostenere progetti e iniziative che promuovano l’inclusione sociale e lo sviluppo del territorio, anche attraverso lo sport, un linguaggio universale capace di generare cambiamento.

Un sentito ringraziamento va a Simone Vitale, instancabile guida dell’Accademia Soccer, e a tutti i suoi collaboratori, per l'impegno quotidiano con cui costruiscono un ambiente dove i valori di rispetto, condivisione e solidarietà diventano pratica concreta.

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1 In Evidenza - 30 giu 2025

Emergenza Blue Tongue: CIA Abruzzo chiede interventi immediati e sostegni per salvare la zootecnia regionale

Si aggrava la situazione sanitaria negli allevamenti ovini abruzzesi, colpiti in queste settimane da una violenta recrudescenza del virus Blue Tongue (Lingua Blu). A lanciare l’allarme è CIA Abruzzo, che chiede alla Regione un intervento urgente per contenere la diffusione della malattia e garantire il sostegno economico agli allevatori duramente colpiti.

"La Blue Tongue sta causando gravi perdite di capi, calo della produttività e blocchi alla movimentazione degli animali, con ricadute pesantissime sul comparto ovicaprino”, dichiara il Presidente regionale Nicola Sichetti, “Se non si agisce immediatamente, il rischio è quello di una crisi irreversibile per centinaia di aziende zootecniche".

Il virus, trasmesso da insetti vettori, è noto per la sua alta letalità e per gli effetti devastanti su economia e commercio. Alla luce della crescente emergenza, CIA Abruzzo rivolge un appello alla Giunta Regionale e agli assessorati competenti chiedendo:

  1. la disponibilità immediata di vaccini e presidi veterinari contro i sierotipi circolanti, con accesso agevolato e finanziamenti pubblici;
  2. un piano straordinario di monitoraggio, sorveglianza e disinfestazione, con il pieno coinvolgimento dei servizi veterinari delle ASL;



  3. l’attivazione urgente di indennizzi per le aziende colpite, in linea con i regolamenti nazionali ed europei;
  4. il coinvolgimento del Governo e dell’Unione Europea tramite un tavolo di crisi interregionale e lo stanziamento di risorse straordinarie.

"La zootecnia abruzzese”, sottolinea Sichetti, “è un comparto chiave per l’economia e l’identità del nostro territorio, ma già fragile e in difficoltà. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Servono risposte immediate e fondi dedicati. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni regionali e nazionali per attuare ogni misura utile al contenimento dell’emergenza”.

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1 In Evidenza - 24 giu 2025

Pac: Cia, uniti in Europa a difesa del cibo. No al Fondo unico


“L’agricoltura è sotto attacco. L’ipotesi di un Fondo unico europeo che taglia le risorse e aggrega tutti i settori, non è la soluzione. Colpire la Pac vuol dire mettere a rischio lo spirito comunitario dell’Europa che è nata nei campi e ora ci chiede coesione e coraggio a difesa degli agricoltori, a garanzia della sicurezza alimentare globale”. È questo l’appello a tutto il mondo agricolo lanciato, oggi, dal presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, in occasione dell’incontro sul tema con i vertici confederali.

“Non possiamo accettare l’oscurantismo che sta accompagnando la data del 16 luglio e la proposta di riforma della Pac che la Commissione Ue presenterà in quella giornata -ha detto Fini-. Di fronte a un’Europa che prende le distanze dall’ascolto e dal confronto con gli agricoltori, dobbiamo dire basta alle nostre divisioni per dare forma a una battaglia unitaria, da Roma a Bruxelles, che impedisca la distruzione dell’unica e più importante politica europea che assicura cibo a tutti”.

CIA PER LA PAC - Dalla campagna contro le rendite fondiarie alle sollecitazioni inviate, via lettera, anche alla premier Meloni, dall’adesione alla petizione del Copa-Cogeca al lavoro tra i Paesi del Mediterraneo, non si ferma la mobilitazione per la Pac messa in atto dalla Confederazione: perché è un pilastro fondamentale a sostegno del reddito degli agricoltori, ma anche l’unico strumento in grado di incentivare lo sviluppo rurale e la tutela dell’ambiente. Perché il Fondo unico toglie autonomia alla Pac, riduce le risorse e cancella le specificità agricole; crea disparità tra gli Stati membri, mette in competizione agricoltura, salute, energia e ricerca, compromette il mercato unico e tutta l’Europa. Perché resta aperto il nodo budget, non adeguato alle sfide globali, ai livelli dell’inflazione e alle garanzie di cibo sano e sicuro. Perché il tema riguarda tutti, in gioco c’è l’agricoltura che contrasta la crisi climatica e il dissesto, gli agricoltori che sono custodi del territorio e della biodiversità, argine contro l’abbandono delle aree interne.

“Stiamo affrontando tutto questo in un contesto complesso -ha concluso Fini-. I conflitti e le tensioni geopolitiche, sempre più su scala mondiale, hanno di nuovo spostato l’asse dell’attenzione e con indiscutibile urgenza e importanza. Eppure, Bruxelles dovrebbe ricordare che l’Europa è stata fondata sulla pace, e non sulla guerra che alimenta la fame, e per questo anteporre il cibo alle armi. Lo tenga a mente il prossimo Consiglio Ue, il 26 e 27 giugno, ultima occasione ufficiale per far invertire la rotta”.  

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1 In Evidenza - 23 giu 2025

Assemblea Anp-Cia: priorità a pace, welfare e sanità universale

Pensioni dignitose, sanità pubblica, servizi sociosanitari adeguati, soprattutto nelle aree interne e rurali, e nuove politiche Ue di pace. Questi i temi al centro dell'Assemblea di Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, che si è tenuta a Bologna lo scorso 21 giugno, inaugurata dalla Festa interregionale delle regioni del Nord. In centinaia, tra delegati e ospiti, alla due giorni di condivisione e dibattito su temi sempre più cruciali per gli anziani e il Paese.

 “Ribadire il nostro impegno per la pace e tornare a insistere sulle pensioni dignitose e una sanità pubblica con servizi sociosanitari realmente adeguati, in particolare nelle zone marginali d’Italia è oggi sempre più necessario e importante -ha detto, in apertura dell’assemblea, il presidente nazionale Anp-Cia, Alessandro Del Carlo, richiamando anche il documento programmatico dell’Associazione-. C’è una scarsa attenzione della politica verso gli anziani e i pensionati, in un contesto globale segnato da nuove guerre, crisi delle istituzioni internazionali e mancanza di visione comune. Per questo Anp-Cia -ha aggiunto- lancia un appello all’Europa affinché ritrovi il suo spirito guida per tornare a orientare scelte e decisioni alla coesione sociale e al contrasto dello spopolamento dei piccoli centri. Valorizzare l’agricoltura e il welfare di comunità sia la strategia cardine, anche a sostegno del sistema sociosanitario che deve restare equo e realmente universale”.

Inaccettabile per Anp-Cia che 5 milioni di italiani rinuncino alle cure perché non possono accedere alle prestazioni pubbliche, né permettersi quelle private. Servono investimenti per almeno il 7,5% del Pil, in linea con le previsioni dei maggiori Paesi Ue. Così come le pensioni dovrebbero essere di almeno 800 euro mensili perché possano essere definite dignitose. “Proponiamo di adottare l’indice europeo IPCA per una rivalutazione più equa degli assegni pensionistici -ha concluso Del Carlo- e rilanciamo la necessità di politiche efficaci per l’invecchiamento attivo, con una legge nazionale e fondi adeguati da parte delle Regioni”.

A fargli eco il caso territoriale con gli interventi del presidente di Cia Emilia-Romagna, Stefano Francia; del presidente dell’Assemblea legislativa della Regione, Maurizio Fabbri, e dell’assessore Scuola e agricoltura del Comune di Bologna, Daniele Ara.

Insieme a loro Pierino Liverani, presidente Anp-Cia Emilia-Romagna e vicepresidente nazionale dell’Associazione, ha detto: “La vita media si sta allungando e la popolazione mondiale sta invecchiando, ma non ci si sofferma abbastanza sugli anziani risorsa per l'economia del Paese. Con la mole di volontariato e di aiuto alle giovani famiglie, il valore del nostro ‘lavoro’ ammonta, oggi, a circa 8-9 miliardi di euro annui. Una cifra ragguardevole che andrebbe tenuta a mente per rispondere a richieste basilari come il diritto alla salute e a un invecchiamento attivo, a risorse per la non autosufficienza, a servizi nelle aree rurali e presidi sul territorio, a pensioni che consentano davvero di lasciare il posto alle nuove generazioni. Riconosciamo la nostra responsabilità e quanto giovani e donne, sempre più presenti nel settore, siano il cuore pulsante dell’agricoltura. L’Italia e l’Europa si prendano l’onere di un cambiamento radicale a loro sostegno”.

Di estremo supporto la tavola rotonda con l’europarlamentare Annalisa Corrado, la segretaria generale Cittadinanzattiva, Annalisa Mandorino e la consigliera Age Platform Europe, Daniela Zilli.  

Infine, la chiusura dei lavori da parte del presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini: “La situazione attuale, per il Paese e per l’agricoltura, è complessa. I prezzi aumentano, ma non c’è alcun adeguamento né degli stipendi, né delle pensioni, con l’inevitabile impoverimento progressivo, soprattutto tra la classe medio-bassa. Continueremo, da unica associazione che da subito ha lanciato l’allarme sui rischi per la tenuta sociale, a sollecitare il Governo sull’urgenza di rimettere in sesto la sanità e garantire livelli adeguati di sussistenza alle persone, con l’alimentazione tassello chiave e gli agricoltori motore fondamentale dell’intera filiera. Una battaglia -ha concluso Fini- nient’affatto scontata visto quanto sta accadendo in Europa. Un Fondo unico che ingloba Pac e fondi di coesione non è la soluzione che ci saremmo aspettati da un Commissione che sembrava aver compreso le priorità. Cia continuerà a far sentire la sua voce manifestando a Bruxelles e dialogando finché avrà voce per un’Europa più giusta, più equa, più umana”.

Poi, i titoli di coda con la proiezione del film "Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi".

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 21 feb 2025

Ue: Cia, visione Hansen su agricoltura apre nuova strada. Assicurare budget


Nel paper sul futuro dell’agricoltura Ue del commissario Christophe Hansen c’è la risposta alle richieste, avanzate da tempo all’Europa, rispetto a Pac e semplificazione, reddito equo e sostenibilità, lotta alle fitopatie e gestione del rischio, reciprocità e trasparenza, fino al rilancio delle aree interne, al ricambio generazionale e alla previsione di una strategia di resilienza idrica. Positivo, dunque, il giudizio di Cia-Agricoltori Italiani che trova innegabile il cambio di passo narrativo, una svolta importante se confermata dai fatti.

“C’è tutto e anche più di quello che ci si poteva aspettare -commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Il documento di visione per il sistema agroalimentare Ue da qui al 2040, presentato oggi, interpreta finalmente i nostri input per ridare vero protagonismo all’agricoltura, da incentivare, sostenere, difendere e non da mistificare e penalizzare come accaduto fino a ora. L’impresa sarà ardua sia sotto il profilo politico che sul fronte della riorganizzazione delle risorse -aggiunge-, monitoreremo roadmap e azioni, da Bruxelles a Roma, perché questa sia la volta buona”.

Si rafforza, quindi, l’attenzione di Cia su una serie di punti scritti: dal più generale riposizionamento della dimensione economica e sociale, prioritaria rispetto a quella ambientale, e dove la sostenibilità trova nell’agricoltura un’alleata strategica, all’impegno per la redditività e la competitività delle imprese agricole alle quali va riconosciuto il giusto prezzo, garantito il rispetto del principio di reciprocità nelle relazioni commerciali e assicurata la trasparenza sull’origine in etichetta.

A queste promesse, si aggiunge quella lungamente sollecitata da Cia per una Pac più semplice e mirata, soprattutto a sostegno maggiore degli agricoltori davvero attivi; e quella auspicata rispetto al binomio fitofarmaci-Tea. Bene che si prospetti ancora l’uso dei primi se manca l’offerta di valide alternative, come le tecniche genomiche su cui accelerare, nella difesa delle colture dalle malattie.

Piace a Cia anche il paragrafo sulla zootecnia, affinché metta fine a fake news e attacchi ingiustificati nei confronti di un settore strategico per l’economia del Paese, ma ancora di più essenziale per l’agricoltura e la coesione delle aree interne. Quest’ultime che il testo definisce “funzionali”, facendo sintesi, di fatto, rispetto all’approccio atteso da Cia, in prima linea per la valorizzazione delle zone rurali anima dell’agricoltura italiana, poli di comunità, radici fondamentali di quella sovranità alimentare tra gli obiettivi dichiarati dalla stessa comunicazione Hansen.

Cia prende nota anche del richiamo concreto, e nel metodo, al ricambio generazionale in agricoltura e alla fiscalità agevolata per favorire la connessione pensionati-giovani, alla multifunzionalità e alla creazione di una piattaforma che valorizzi l’apporto delle donne nel comparto, ad asset chiave come l’innovazione e la digitalizzazione, la formazione e la consulenza, cruciali per lo sviluppo del settore.

“L’agricoltura può tornare davvero a essere attraente e autorevole -conclude Fini-. Il cibo buono e sicuro deve tutto ad aziende agricole solide, territori forti, generazioni di imprenditori messi nelle condizioni di innovare e al legame da ristabilire tra questi tre attori. Grazie al commissario Hansen per il tenore dell’impegno scritto, adesso serve la certezza dei regolamenti, ma soprattutto del budget. Ci appelliamo, per questo, anche al ruolo di supervisore dell’agricoltura affidato al vicepresidente esecutivo, Raffaele Fitto. C’è un lavoro importante da fare per la revisione del Quadro finanziario pluriennale e occorre una valutazione seria della proposta di un Piano unico per l’utilizzo dei fondi di coesione e Pac”.  

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1 CAA - Infobandi - 18 feb 2025

Assegnazione nuovi impianti vigneti: aperte le domande 2025

Le domande per l’assegnazione di nuove superfici per l’impianto di vigneti sono ufficialmente aperte.

Chi può partecipare?

Tutte le aziende agricole con superfici non utilizzate a vigneto, in conduzione (proprietà, affitto o comodato gratuito).

Criteri e vantaggi:

  • Le superfici richieste saranno assegnate in maniera proporzionata in base alle disponibilità nazionali e regionali.
  • Se l’autorizzazione rilasciata è inferiore al 50% della superficie richiesta, potrai rinunciare entro 10 giorni, con redistribuzione ai richiedenti.
  • Le autorizzazioni sono valide per 3 anni per impiantare i vigneti e rappresentano un’opportunità unica per far crescere la tua azienda!

Nota importante: Queste autorizzazioni non possono accedere al finanziamento per la Ristrutturazione e Riconversione Vigneti.

Come partecipare?

Rivolgiti all’ufficio CIA a te più vicino per ricevere tutte le informazioni necessarie e per essere assistito nella compilazione e presentazione della domanda. Hai tempo fino al 31 marzo 2025.

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2 In Evidenza - 18 feb 2025

CIA Chieti-Pescara: stop ad attacchi al vino dall’UE, simbolo di cultura e risorsa economica

“Il vino è cultura, tradizione e identità del nostro territorio, non un rischio per la salute da combattere, ma una risorsa da tutelare e valorizzare”. Queste le parole di Domenico Bomba, presidente di CIA Chieti-Pescara, esprimendo pieno sostegno alle parole del presidente nazionale Cristiano Fini, intervenuto ieri agli Stati Generali del vino in Campidoglio. L’evento, promosso dalla rappresentanza del Parlamento Europeo in Italia e dalla Commissione Europea, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, tra cui il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, e delle principali associazioni del settore. Tra le principali preoccupazioni, le proposte di etichette allarmistiche e l’ipotesi di una nuova tassazione mirata a scoraggiarne il consumo, discusse in sede comunitaria.

“Basta attacchi dall’Europa: se consumato in modo misurato, il vino fa bene e rappresenta un elemento distintivo del nostro stile di vita”, ha dichiarato il presidente nazionale CIA Cristiano Fini, “Non possiamo accettare un’etichettatura che riporti diciture come ‘nuoce gravemente alla salute’. Dobbiamo piuttosto puntare sul connubio tra innovazione e tradizione, esplorando nuovi mercati e potenziando una rete distributiva efficace. Anche il vino dealcolato può essere una risposta per incontrare le esigenze dei consumatori, purché non si snaturi il prodotto”.

Queste dichiarazioni trovano pieno supporto anche da parte di CIA Chieti-Pescara, che evidenzia come il settore vitivinicolo, da sempre centrale per l’economia e la cultura del territorio abruzzese, stia attraversando un periodo difficile a causa della stagnazione dei consumi, delle spinte inflazionistiche e delle minacce legate a nuovi dazi o restrizioni comunitarie.

“Il nostro territorio vive di viticoltura e tutela della biodiversità”, ha aggiunto Bomba, “Il vino non è solo un prodotto economico, ma un simbolo di convivialità, un elemento che lega innovazione, paesaggio e tradizione. La proposta di etichette penalizzanti è inaccettabile e rischia di colpire ingiustamente un comparto già fragile. È fondamentale invece valorizzare il bere responsabile e promuovere il vino made in Italy nei mercati emergenti con politiche di sostegno che semplifichino l’accesso ai fondi europei”.

Bomba ha inoltre sottolineato l’importanza di investire sulla comunicazione e sulla promozione delle eccellenze italiane, adattandosi alle nuove esigenze del mercato globale senza perdere di vista la qualità e l’autenticità del prodotto. “Non possiamo accettare che il vino venga trattato come un problema. Difendere il vino significa tutelare un patrimonio culturale millenario, un sistema economico che dà lavoro a migliaia di famiglie e una risorsa insostituibile per la valorizzazione del nostro territorio”.

Infine, Bomba ha sottolineato la necessità di interventi concreti per sostenere il comparto vitivinicolo, “Chiediamo una semplificazione delle procedure per l’accesso ai fondi europei dedicati alla promozione del vino sui mercati internazionali, specialmente quelli emergenti. Il nostro territorio ha bisogno di strumenti agili per competere e di politiche che incentivino il consumo responsabile, tutelando allo stesso tempo la biodiversità, il paesaggio e la qualità che rendono unico il nostro prodotto”.


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2 In Evidenza - 15 feb 2025

Verso un piano strategico per l'agricoltura europea: sala gremita a Vasto per discutere delle sfide del settore primario

Grande partecipazione alla Pinacoteca di Palazzo D'Avalos, dove ieri pomeriggio si è tenuto l’atteso convegno organizzato da CIA Agricoltori Italiani Chieti-Pescara dal titolo "Verso un piano strategico per l'agricoltura europea: sfide e opportunità per il settore primario". L’incontro, pensato non solo come occasione di confronto tra relatori esperti, ma anche per ascoltare le opinioni e le proposte dei partecipanti, ha visto la sala gremita di agricoltori, rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria e cittadini interessati al futuro del settore primario. 

L’evento, introdotto e moderato da Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara, ha visto la presenza dell’europarlamentare Stefano Bonaccini, membro della Commissione AGRI.

L’incontro è stato un’importante occasione di confronto sulle prospettive offerte dalla nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC), con un’attenzione particolare alla necessità di innovazione e di soluzioni concrete per sostenere il reddito degli agricoltori e rafforzare la competitività del settore.

Ad aprire il confronto è stato il Sindaco di Vasto e Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, che ha sottolineato come l’agricoltura debba tornare al centro delle politiche di sviluppo territoriale.

A seguire, Domenico Bomba, Presidente CIA Chieti-Pescara, ha ribadito la necessità di un impegno concreto per ridare centralità al settore primario, “La PAC ha bisogno di innovazione e di una maggiore attenzione alle problematiche reali degli agricoltori. Solo attraverso una mobilitazione fondiaria e il sostegno all’agricoltura attiva possiamo garantire il futuro del settore e affrontare le sfide del cambiamento climatico”.

Un contributo significativo è arrivato anche da Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, che ha evidenziato l’urgenza di trasformare le opportunità offerte dai fondi europei in strumenti efficaci per il territorio, “Serve un approccio strategico che renda gli agricoltori protagonisti, non solo beneficiari. Innovazione e sostenibilità devono andare di pari passo, ma è fondamentale che le politiche europee siano più efficienti e tempestive”.

Domenico Mastrogiovanni, rappresentante CIA Agricoltori Italiani, ha insistito sull’importanza di una gestione più trasparente e rapida del sistema dei pagamenti europei, “Gli agricoltori devono poter contare su un sostegno al reddito più immediato e su un sistema di pagamenti più efficace. Senza queste condizioni, rischiamo di perdere competitività sui mercati internazionali”.

Anche Alessandra De Santis, in collegamento, ha posto l’accento sulle sfide legate al cambiamento climatico, sottolineando come l’agricoltura europea debba adattarsi a un contesto in rapida evoluzione, “Non possiamo ignorare l’impatto del clima sul nostro settore. Servono investimenti in ricerca e innovazione per garantire la resilienza delle coltivazioni e per favorire una gestione sostenibile delle risorse”.

Infine l’intervento dell’europarlamentare Stefano Bonaccini ha catalizzato l’attenzione della platea. Bonaccini ha analizzato il contesto globale, soffermandosi sull’accordo Mercosur e sul ruolo dell’Europa nei mercati internazionali, “Le eccellenze italiane sono uniche e difficilmente replicabili. Tuttavia, dobbiamo confrontarci con una competizione sempre più forte, soprattutto in uno scenario di inflazione crescente. È essenziale rendere più efficiente il sistema dei pagamenti e garantire un sostegno concreto al reddito degli agricoltori. Allo stesso tempo, dobbiamo affrontare le sfide del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) con pragmatismo, puntando su una PAC capace di rispondere ai cambiamenti climatici e alle richieste dei consumatori”.

Spazio poi dedicato al dibattito con i presenti in cui agricoltori e rappresentanti delle associazioni hanno preso la parola per condividere le proprie esperienze, porre domande e proporre soluzioni ai temi emersi durante gli interventi. 

A chiudere l’evento è stato Antonio Decaro, membro del Parlamento europeo, che ha ribadito l’importanza del dialogo tra agricoltori e istituzioni, “Stiamo cercando di ascoltare i problemi del settore per dare soluzioni concrete. Solo attraverso un confronto costruttivo possiamo costruire una strategia che metta al centro il futuro del nostro settore primario”.

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1 In Evidenza - 11 feb 2025

Formazione in agricoltura: aperto l’Avviso Pubblico per l’Intervento SRH01 – Erogazione servizi di consulenza

A partire dal 30 gennaio 2025 è aperto l’Avviso Pubblico per la presentazione delle domande di sostegno nell’ambito dell’Intervento SRH01 - Erogazione servizi di consulenza del Complemento di Programmazione per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 della Regione Abruzzo.

Di cosa si tratta?
 

L’Intervento SRH01 fornisce un sostegno finanziario agli Organismi di consulenza, che offriranno servizi di supporto tecnico e gestionale alle imprese agricole e forestali per migliorarne la competitività e la sostenibilità.


Tematiche prioritarie

Sono considerate prioritarie le seguenti tematiche: l’implementazione delle tecnologie digitali in agricoltura, la gestione sostenibile dei nutrienti del suolo, gli obblighi dei datori di lavoro su salute e sicurezza sul lavoro e le pratiche aziendali che prevengono lo sviluppo della resistenza antimicrobica negli allevamenti zootecnici.


Chi può partecipare?

Beneficiari del sostegno: Organismi di consulenza accreditati.

Destinatari della consulenza: Imprese agricole e forestali della Regione Abruzzo.


Date importanti:

Apertura presentazione domande: 30 gennaio 2025

Scadenza presentazione domande: 30 aprile 2025 (entro 90 giorni dall’apertura dell’Avviso Pubblico)
 


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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2 In Evidenza - 10 feb 2025

Abruzzo, imprese agricole in calo. Cia: “Necessari interventi strutturali per sostenere il settore”

L’Abruzzo chiude il 2024 con 144.289 imprese registrate, di cui 123.150 attive. Tra queste, il settore agricolo rappresenta una quota significativa (17% del totale, contro il 12% nazionale), ma continua a registrare un calo preoccupante. La provincia di Chieti si conferma leader nel comparto agricolo con il 26% delle imprese regionali, seguita da Teramo e L’Aquila. Lo rileva il Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia (Cresa).

Dal 2023, il settore agricolo ha perso il 2,6% delle imprese (-653 unità), un calo che si aggiunge alla riduzione di -486 attività dell’anno precedente. La flessione è più marcata nelle province di Teramo e Chieti (-3%), mentre L’Aquila registra una contrazione più contenuta (-3%). Questo trend negativo evidenzia la crescente difficoltà del settore, colpito dal rincaro delle materie prime, dalle condizioni climatiche sfavorevoli e dalla concorrenza dei mercati internazionali.

Le imprese agricole artigiane, che rappresentano una parte essenziale della produzione locale, hanno registrato un saldo negativo di -301 unità nel 2024. Il tasso di crescita è del -1,10%, decisamente inferiore alla media nazionale (-0,09%). A livello provinciale, Pescara mostra il calo più marcato (-1,8%), seguita da Chieti (-1,4%), Teramo (-0,8%) e L’Aquila (-0,4%).

In 25 comuni abruzzesi (8,2%), nel 2024 non sono nate nuove imprese, un dato superiore alla media nazionale (5,9%). Questa stagnazione colpisce particolarmente l’agricoltura, evidenziando la difficoltà di attrarre giovani imprenditori nel settore. È urgente mettere in campo misure di incentivazione per stimolare la creazione di nuove attività agricole e garantire il ricambio generazionale.

Per invertire la tendenza negativa, è necessario un intervento strutturale che includa incentivi per la modernizzazione delle aziende agricole, un maggiore supporto nella gestione dei costi delle materie prime, programmi di formazione per favorire l’ingresso dei giovani nel settore e strategie di valorizzazione delle produzioni locali per migliorare la competitività sui mercati”, dichiara Domenico Bomba, Presidente Cia Chieti-Pescara, che richiama l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di un’azione congiunta per rafforzare il settore agricolo, pilastro dell’economia regionale, e garantire un futuro sostenibile alle imprese del comparto.

“L’agricoltura è il cuore pulsante dell’economia abruzzese, ma sta attraversando una crisi che rischia di compromettere il futuro di migliaia di aziende. È indispensabile un piano di rilancio che metta al centro gli agricoltori, offrendo loro strumenti adeguati per affrontare le sfide del mercato e dell’innovazione tecnologica”, conclude Bomba.

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