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1 In Evidenza - 05 set 2025

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere le imprese agricole che intendono innovare, migliorare la produttività e adottare soluzioni sostenibili, rafforzando così la competitività del settore.

Dotazione finanziaria e soglie di investimento

Il bando dispone di 15 milioni di euro, così ripartiti:

  • € 7,5 milioni per progetti fino a € 200.000

  • € 7,5 milioni per progetti oltre € 200.000

Sono ammissibili investimenti con:

  • importo minimo: € 20.000

  • importo massimo: € 3.000.000 (le eccedenze non vengono finanziate)

Intensità del sostegno

Il contributo base è pari al 50% delle spese ammissibili, con importanti maggiorazioni nei casi previsti:

  • 80% per giovani agricoltori (≤ 40 anni, insediati da non più di 5 anni)

  • 60% per aziende ubicate in zone montane, ZVN o aree Natura 2000

  • 80% per investimenti ambientali e in energia rinnovabile (es. riduzione inquinanti, efficientamento energetico, sistemi di irrigazione con risparmio idrico)

  • 60% per aziende biologiche (in fase di conversione o mantenimento)

È inoltre possibile combinare il contributo con il prestito Fi.R.A. a tasso zero, così da ridurre ulteriormente il fabbisogno finanziario.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

Imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.), singoli o associati.

Requisiti principali:

  • Iscrizione alla CCIAA con Partita IVA agricola

  • Fascicolo Aziendale aggiornato e validato

  • Dimensione economica ≥ € 15.000 PS (≥ € 10.000 per aziende in montagna o aree svantaggiate)

  • Disponibilità giuridica dei terreni (proprietà, usufrutto o affitto ≥ 9 anni)

  • Realizzazione degli investimenti nel territorio abruzzese

Tipologie di investimenti ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edilizie e infrastrutturali: fabbricati produttivi, serre, invasi idrici, stoccaggi, impianti per autoconsumo, bonifica amianto

  • Macchinari e attrezzature: destinati a produzione, trasformazione, commercializzazione, agricoltura di precisione

  • Software e brevetti legati al ciclo produttivo

  • Spese tecniche: fino al 4% del costo totale (8% in caso di opere edili)

  • Investimenti irrigui: ammessi solo se garantiscono un effettivo risparmio idrico, con sistemi di misurazione e nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE

Scadenza

Le domande devono essere presentate entro il 19 dicembre 2025.


Per maggiori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Danni da fauna selvatica: CIA Abruzzo contesta la nuova procedura regionale e chiede un confronto immediato

CIA Abruzzo esprime profonda preoccupazione per la Delibera Regionale n. 516 del 5 agosto 2025, con cui la Regione ha approvato le nuove modalità operative per la concessione dei contributi per i danni da fauna selvatica.

In rappresentanza di centinaia di aziende agricole e zootecniche, la CIA Abruzzo denuncia l’impraticabilità delle procedure previste e chiede la sospensione immediata del provvedimento, accompagnata dalla convocazione urgente di un tavolo tecnico con le Organizzazioni Professionali Agricole.

“Pur riconoscendo il principio di garantire trasparenza e regole chiare”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “le nuove modalità operative rischiano di trasformarsi in un ostacolo insormontabile per le aziende, già duramente provate dai danni crescenti causati dalla fauna selvatica”.

Tra le criticità segnalate:

  • Oneri procedurali insostenibili e tempi irrealistici, che paralizzano l’attività agricola e rendono difficile presentare domanda;

  • Meccanismi di accertamento iniqui, che espongono le aziende al rischio di sotto-indennizzo, soprattutto per i danni di entità ridotta;

  • Aleatorietà del risarcimento, subordinato alla disponibilità di fondi e privo di un fondo regionale dedicato e adeguatamente finanziato.

Per questo la CIA Abruzzo chiede:

  1. La sospensione della delibera dal 1° settembre 2025;

  2. La riscrittura condivisa delle procedure con le rappresentanze agricole;

  3. L’istituzione di un fondo regionale certo e adeguato;

  4. Il riconoscimento di un risarcimento integrale (100%) dei danni accertati, a tutela del ruolo economico e sociale degli agricoltori.

“Gli agricoltori e gli allevatori non possono essere lasciati soli davanti a un problema che mina la sostenibilità delle imprese e l’equilibrio del territorio”, conclude Sichetti, “Serve una risposta immediata, concreta e condivisa”.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Gaza: Cia, fermare la guerra e la carestia in atto

È inaccettabile usare la fame come arma di guerra. Anche l’Onu certifica che a Gaza è in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della Global Sumud Flotilla.   


“L’accesso al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti -dice il presidente nazionale Cristiano Fini-. Come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la Striscia. Migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali”. Adesso, continua Fini, “auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perché non è tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”. 

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1 In Evidenza - 01 set 2025

CIA Abruzzo: “Agricoltura al primo posto per imprenditori over 70. Urgente investire su giovani"

L’agricoltura è il settore più colpito dall’invecchiamento imprenditoriale in Italia. Quasi un titolare su tre (28,3%) ha oltre 70 anni e più di due su tre superano i 55 anni. In Abruzzo, la situazione è ancora più marcata: secondo i dati Unioncamere e InfoCamere, il 14% delle aziende agricole è guidato da over 70, mentre i giovani sotto i 25 anni sono appena 330 su oltre 44.000 imprese.

Un fenomeno che si inserisce in un quadro di forte riduzione strutturale: dal 2010 al 2025 hanno chiuso i battenti 182.424 imprese agricole in Italia, pari a una contrazione del 21%, con oltre 200mila imprese individuali scomparse. In Abruzzo, la provincia di Chieti figura tra le più colpite a livello nazionale, con il 17,6% di over 70 tra i titolari e un incremento di quasi 5 punti percentuali in dieci anni.

“Il settore agricolo resiste, ma senza ricambio generazionale rischia di non avere futuro”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “Non possiamo permettere che il peso delle aziende resti sulle spalle di una classe imprenditoriale che invecchia, senza garantire ai giovani opportunità reali di ingresso”.

Il problema è strutturale: solo il 9% delle aziende italiane è oggi condotto da under 40. Le difficoltà di accesso al credito, i costi di avviamento elevati e la burocrazia scoraggiano i giovani. “Occorre un piano straordinario che metta al centro i giovani agricoltori, sostenendoli con incentivi fiscali, formazione, digitalizzazione, innovazione tecnologica e transizione ecologica”, prosegue Sichetti, “Bisogna offrire strumenti moderni che rendano l’agricoltura non solo tradizione, ma un settore competitivo, sostenibile e redditizio”.

L’innovazione è la chiave per rendere l’agricoltura attrattiva: agricoltura di precisione, uso di droni e sensori, energie rinnovabili, gestione digitale delle aziende e pratiche sostenibili possono rappresentare il vero motore del ricambio generazionale. “La formazione dei giovani e il loro coinvolgimento nei programmi di ricerca e sviluppo devono diventare una priorità. È l’unico modo per trasformare l’invecchiamento in un’opportunità di rinnovamento”, conclude il Presidente della Confederazione.

A ribadire l’urgenza di interventi concreti arriva anche la voce dei giovani: Diego Pasqualone, Presidente Agia Abruzzo, sottolinea come “gli istituti di credito abbiano una responsabilità fondamentale in questa fase. Senza un reale sostegno finanziario i giovani restano fuori dall’agricoltura, nonostante entusiasmo e idee innovative. Servono strumenti di accesso al credito semplici, veloci e sostenibili, perché solo così possiamo trasformare la voglia di impresa delle nuove generazioni in aziende solide e capaci di competere”.

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1 In Evidenza - 25 ago 2025

Olio d’Abruzzo: qualità e valore crescono, mentre i produttori guardano con fiducia alla nuova annata

L’olivicoltura abruzzese conferma il suo ruolo strategico nello scenario nazionale, pur registrando per la campagna 2024/2025 un calo produttivo significativo. Secondo le elaborazioni ISMEA, l’Abruzzo ha prodotto 6.288 tonnellate di olio, in flessione del -24% rispetto al 2023 e del -21% rispetto alla media delle ultime quattro campagne, un dato più pesante rispetto alla media nazionale (-15%). La causa principale è la fisiologica annata di scarica, aggravata dalle difficoltà climatiche che hanno penalizzato le regioni del Sud.

La provincia di Chieti rimane il cuore della produzione regionale con 3,1 milioni di kg di olio, circa il 50% del totale, seguita da Pescara (25%), Teramo (23%) e L’Aquila (2%).

Nonostante i volumi in calo, la qualità degli oli abruzzesi è rimasta elevata. Le due DOP regionali, Aprutino Pescarese e Colline Teatine, hanno raggiunto nel 2025 quotazioni record di 12 €/kg, tra le più alte d’Italia, confermando il valore e l’identità dei prodotti locali.

Un passo decisivo per la valorizzazione del comparto è l’istituzione della nuova Indicazione Geografica Protetta “Olio d’Abruzzo”, fortemente voluta da CIA Agricoltori Italiani Abruzzo e approvata con parere favorevole dalla Regione (Determinazione n. 19/140 del 12 giugno 2024, pubblicata sul BURA n. 26 del 3 luglio 2024). L’IGP, ora in attesa del riconoscimento ministeriale, definisce standard di qualità elevati e promette ricadute positive sul reddito dei produttori locali.

“Il calo produttivo era in parte atteso, ma non deve oscurare la forza del nostro olio”, commenta Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo. “I valori record raggiunti sul mercato testimoniano la qualità, l’identità territoriale e l’impegno dei nostri produttori. Guardando al prossimo raccolto, tra circa un mese, le previsioni sono molto positive: la sanità del prodotto è ottima e ci attendiamo una raccolta in linea con le annate di carica. Questa prospettiva ci dà fiducia e conferma il grande potenziale dell’olivicoltura abruzzese. Allo stesso tempo, l’avanzamento dell’IGP Olio d’Abruzzo rappresenta un’opportunità concreta per valorizzare le produzioni locali, aumentare il reddito dei nostri olivicoltori e generare benefici anche sul paesaggio e sul turismo.”

Nonostante la riduzione dei volumi, l’olivicoltura resta un pilastro dell’agroalimentare abruzzese. Per CIA Abruzzo, la crescita dei prezzi, il riconoscimento delle DOP e l’IGP indicano chiaramente la strada da seguire: puntare su qualità, distintività e sostenibilità per consolidare la presenza dell’Abruzzo sui mercati nazionali e internazionali.

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1 In Evidenza - 18 ago 2025

Al via la vendemmia 2025 in Abruzzo: qualità alta, ma pesano giacenze e mercati in calo

È partita in Abruzzo la vendemmia 2025, anticipata in molte zone per le varietà bianche e precoci a causa del caldo di inizio stagione. I vignaioli sono già al lavoro tra la Costa dei Trabocchi, le colline teatine, la Valle Peligna e il Teramano. Le prospettive in campagna sono incoraggianti: le rese risultano regolari, lo stato sanitario delle uve è ottimo e, dopo due annate complesse, la produzione appare in ripresa, con aspettative qualitative molto alte.

L’improvviso downburst del 3 agosto caratterizzato da forte vento e grandine ha però colpito a macchia di leopardo diverse aree vitate, dalla costa al Chietino interno fino al Pescarese. A Fossacesia, in particolare, alcuni vigneti hanno subito danni nei filari più esposti.

Il Trebbiano e il Pecorino hanno già raggiunto un equilibrio ideale tra zuccheri e acidità, offrendo le basi per vini freschi e aromatici. Il Montepulciano, più tardivo, sta beneficiando delle escursioni termiche tra giorno e notte, condizione che favorisce maturazione fenolica e complessità aromatica. Nel complesso, il vigneto Abruzzo si presenta in buona salute e pronto a confermare l’identità territoriale che da sempre contraddistingue i suoi vini.

Accanto alle buone notizie in campagna, rimane però l’incertezza legata al mercato. Le cantine devono fare i conti con giacenze elevate, consumi interni stagnanti e un rallentamento delle esportazioni. A ciò si aggiungono le preoccupazioni per i dazi statunitensi, che rischiano di pesare ulteriormente sull’export abruzzese. Per affrontare la situazione, la Regione ha scelto di introdurre un blocco temporaneo della produzione, una misura straordinaria volta a riequilibrare il rapporto tra domanda e offerta e a contenere le eccedenze.

“L’annata 2025 ci consegna un quadro incoraggiante sul piano qualitativo”, commenta Nicola Sichetti, presidente di Cia Abruzzo, “Dopo anni difficili, i nostri vigneti hanno reagito bene e la vendemmia promette vini di grande identità. Tuttavia, non possiamo ignorare i segnali che arrivano dal mercato: consumi fermi, esportazioni rallentate e dazi ci obbligano a ragionare su un modello produttivo più equilibrato, che metta al centro la qualità e il valore del nostro vino. Il blocco temporaneo della produzione deciso dalla Regione va proprio in questa direzione: tutelare i produttori e il giusto rapporto tra domanda e offerta”.

La vendemmia proseguirà a più riprese fino a ottobre, con l’auspicio che il mese in corso non riservi altri eventi climatici estremi. 


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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 06 feb 2025

Cereali: Cia, Granaio Italia non si tocca. Ogni rinvio sarà inaccettabile


Granaio Italia non si tocca e ogni rinvio sarà rispedito al mittente con una dura battaglia in sede istituzionale e nelle piazze del Paese Così, Cia-Agricoltori Italiani ribadisce la sua assoluta contrarietà rispetto alla presa di posizione, pretestuosa, di chi sta utilizzando difficoltà tecniche per far saltare il Registro telematico sulle giacenze di cereali, strumento indispensabile per riportare trasparenza sui mercati e tutelare le produzioni cerealicole italiane.

Gli emendamenti per il rinvio al 2026, passati al vaglio della Commissione referente e ora messi al voto, non risolvono una criticità, ma conducono il comparto verso il baratro. È vergognoso che, di fronte alla tanto osannata sovranità alimentare italiana e in una stagione in cui la tecnologia corre spedita, non si trovino soluzioni concrete a problemi informatici. 

Se si vuole davvero salvaguardare la qualità dei cereali Made in Italy, mettendo un freno all’import selvaggio e assicurando prezzi giusti, come promesso negli ultimi mesi, va segnalato -precisa Cia- che il valore del grano duro italiano continua, intanto, nel suo tracollo: l’ultima quotazione, quella di fine gennaio scorso, è arrivata a 332 euro a tonnellata, mentre i costi di produzione sono saliti oltre i 1300 euro per ettaro. Disattendere le aspettative degli agricoltori, adesso, sarebbe errore irrecuperabile.

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2 Eventi - 06 feb 2025

Verso un piano strategico per l'agricoltura europea: sfide e opportunità per il settore primario

Quali sono le sfide e le opportunità della nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC)? Come affrontare i cambiamenti del settore primario? 

Ne parleremo con istituzioni e rappresentanti del settore nell'incontro "Verso un piano strategico per l'agricoltura europea", con la partecipazione dell'Europarlamentare Stefano Bonaccini, membro della Commissione AGRI.


Dettagli dell’evento:

Data: 14 febbraio 2025

Orario: 17:30

Luogo: Pinacoteca di Palazzo D’Avalos, Vasto


Relatori:

 

Francesco Menna – Sindaco di Vasto e Presidente della Provincia di Chieti
Domenico Bomba – Presidente CIA Chieti-Pescara
Nicola Antonio Sichetti – Presidente CIA Abruzzo
Domenico Mastrogiovanni – CIA Agricoltori Italiani
Alessandra De Santis – CIA Agricoltori Italiani
 

Modera Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara
 

Un'occasione da non perdere per chi vuole capire dove sta andando l'agricoltura europea e contribuire al dibattito su un’agricoltura più sostenibile, competitiva e innovativa.

L'evento si concluderà con un aperitivo.



Registrati qui : https://cia-business.odoo.com/event/verso-un-piano-strategico-per-lagricoltura-europea-sfide-e-opportunita-per-il-settore-primario-10/register

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1 In Evidenza - 06 feb 2025

Abruzzo: al via il bando per la ristrutturazione e riconversione vigneti 2025/2026

È aperto il bando per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2025/2026, finalizzato a sostenere gli imprenditori agricoli nella modernizzazione e miglioramento delle proprie superfici vitate.

 

Beneficiari

Possono accedere al contributo tutti gli imprenditori agricoli, persone fisiche o giuridiche, singole o associate, titolari di aziende situate nel territorio della Regione Abruzzo e regolarmente iscritti alla Camera di Commercio.

 

Misure Ammesse

Sono finanziabili i seguenti interventi:

  • Riconversione varietale
  • Sovrainnesto
  • Ristrutturazione del vigneto

La superficie minima per la richiesta del contributo è di 0,50 Ha, derogabile fino a 0,30 Ha per chi possiede almeno 1 Ha di superficie vitata.

 

Condizioni di Ammissibilità

Per accedere al contributo è necessario:

  • Essere in possesso di un diritto/autorizzazione di reimpianto derivante dall’estirpazione di un proprio vigneto;
  • Aver avviato la procedura di acquisizione dell’autorizzazione di reimpianto o condurre un vigneto regolarmente registrato ed oggetto di estirpazione o sovrainnesto.

 

Contributo e Tipologie di Impianto

Il bando prevede la concessione di contributi in conto capitale fino a un massimo del 50% degli investimenti. Sono ammesse diverse tipologie di impianto, tra cui:

  • GDC
  • Cortina Semplice
  • Spalliera
  • Tendone
  • Pergola Trentina

 

Il contributo varia in base al tipo di impianto e alla densità delle piante per ettaro. Inoltre, negli importi massimi sono compresi anche i costi per l’espianto e il mancato reddito, a condizione che il vigneto oggetto di contributo non sia stato ancora estirpato alla data di presentazione della domanda.

 

Documentazione Richiesta

Per la presentazione della domanda è necessario disporre della seguente documentazione:

 

  • Schedario viticolo aggiornato;
  • Fascicolo aziendale contenente le superfici oggetto di domanda;
  • Eventuali diritti/autorizzazioni di reimpianto derivanti da precedenti estirpazioni aziendali o acquistati da altra azienda;
  • Attestato IAP (se disponibile);
  • Certificato di agricoltura biologica o integrata (se disponibile);
  • Titoli di proprietà o contratti di affitto/comodato con consenso sottoscritto dal proprietario del terreno;
  • Documento di riconoscimento in corso di validità;
  • Dichiarazioni di vendemmia raccolta uve 2024/2025;
  • Coordinate bancarie per l’accredito del contributo.

 

Scadenza e Informazioni

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 31 marzo 2025.


 

Per ulteriori dettagli e assistenza ti invitiamo a contattarci ea prendere un appuntamento nell'ufficio CIA a te più vicino.

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1 INAC - 04 feb 2025

Bonus Mamme 2025: novità per le lavoratrici con figli

A partire dal 1° gennaio 2025 è cambiato il quadro normativo per l’accesso al cosiddetto Bonus mamme lavoratrici

 

Cos'è il Bonus Mamme?

 

Valido fino al 31 dicembre 2026, prevede un esonero contributivo del 100% sulla quota dei contributi previdenziali IVS a carico delle madri con almeno tre figli, a condizione che il più piccolo non abbia ancora compiuto 18 anni e che la lavoratrice sia titolare di un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (ad eccezione dei rapporti di lavoro domestico), fino a un massimo di € 3.000 annui riparametrati su base mensile.

 

Si tratta della misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 180, della legge n. 213/2023) e rimodulata dalla Manovra 2025, con la fine dell’estensione sperimentale del bonus per le lavoratrici con due figli e l’introduzione di un nuovo esonero contributivo parziale per determinate categorie di lavoratrici.

 

Nuovo esonero per madri con due o più figli dal 2025

 

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un nuovo esonero contributivo, con le seguenti caratteristiche:

 

  • Destinato a lavoratrici dipendenti (con reddito annuo massimo di 40.000 euro) e autonome;
  • Valido per madri di due o più figli, fino al mese del decimo compleanno del figlio più piccolo;
  • Dal 2027, per le madri di tre o più figli, esteso fino al mese del diciottesimo compleanno del figlio più piccolo;
  • Non cumulabile con l'esonero del comma 180 della Legge di Bilancio 2024 per gli anni 2025-2026.

 

 

Inoltre, in caso di nuove nascite o adozioni durante il periodo di validità della misura, sarà possibile accedere al beneficio in base alle nuove condizioni familiari, purché la madre risulti ancora in possesso di un contratto a tempo indeterminato e rispetti i requisiti reddituali richiesti.

L’INPS ha inoltre chiarito che, nelle situazioni in cui il figlio più piccolo compia gli anni nel corso dell’anno fiscale, il bonus si interromperà nel mese esatto del compimento dell’età prevista dalla normativa, evitando il rischio di sovrapposizioni con altre forme di agevolazione contributiva.
 

Per ulteriori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 04 feb 2025

Agricoltura al bivio. Più valore a chi produce

Nero su bianco le priorità Cia per rilancio settore

Guidare l’agricoltura oltre lo stallo, senza le misure penalizzanti degli ultimi anni ma con risposte efficaci e durature di fronte alle sfide nazionali ed europee.

Con questo obiettivo, Cia-Agricoltori Italiani detta le sue priorità di intervento per permettere al settore di uscire dal bivio e riprendere la strada dello sviluppo.

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1 In Evidenza - 31 gen 2025

Con Cia nuova stagione su Food Network di “Agrichef. La cucina contadina”


Dopo il successo della prima stagione, torna su Food Network (Discovery Italia) “Agrichef. La cucina contadina”, il format tv realizzato in collaborazione con Cia-Agricoltori Italiani. 
Il programma, prodotto da “Itaca Film” per il canale di intrattenimento interamente dedicato al mondo del food, avrà ancora una volta protagonisti gli Agrichef di Turismo Verde, l’Associazione di Cia per la promozione agrituristica.
Dunque, appuntamento sul canale 33 del digitale terrestre - 53 di TivùSat e 416 di Sky - ogni venerdì (dal 31 gennaio), alle 8:25, per sei puntate. A inaugurare la seconda edizione la Calabria e l’Emilia-Romagna. Seguiranno la Campania, la Puglia, la Toscana, le Marche e la Lombardia.

La travel experience, con guide d’eccezione gli Agrichef di Turismo Verde-Cia, condurrà alla scoperta di luoghi, tradizioni, sapori, profumi e saperi antichi. Al centro le storie dei cuochi in agriturismo, storie di vita autentica, dal campo alla tavola. Vai su Food Network e rivedi le prime puntate: https://foodnetwork.it/programmi-food-network/agrichef-il-cuoco-contadino

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