News in evidenza

1 In Evidenza - 09 lug 2025

Fauna selvatica, CIA Abruzzo: “Finalmente un cambio di passo. Ora strumenti concreti per tutelare agricoltura e sicurez

“Accogliamo con favore il disegno di legge presentato dal ministro Lollobrigida: è il primo vero passo verso una revisione seria della legge 157/92, ormai inadeguata ad affrontare l’emergenza fauna selvatica che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura e minando la sicurezza pubblica anche in Abruzzo”. Così il presidente CIA Agricoltori Italiani Abruzzo, Nicola Sichetti, commenta l’incontro svoltosi a Roma tra Cia nazionale e il ministro dell’Agricoltura sulla proposta di riforma della normativa vigente sulla fauna selvatica.

“La situazione è fuori controllo, soprattutto in regioni come la nostra”, prosegue Sichetti, “dove la presenza eccessiva di cinghiali, cervi e caprioli ha ormai superato ogni soglia di tollerabilità. In Abruzzo stimiamo danni per milioni di euro ogni anno alle colture agricole, con aziende costrette a smettere di produrre o abbandonare intere aree rurali. Senza contare l’aumento costante degli incidenti stradali e i casi di incursioni sempre più frequenti nei centri abitati.”

Cia Abruzzo sottolinea l'importanza dell'inserimento nel Ddl del riconoscimento del ruolo attivo degli imprenditori agricoli nel contenimento della fauna selvatica. 

“È fondamentale”, aggiunge Sichetti, “che gli agricoltori formati e abilitati possano intervenire direttamente nei piani di controllo, al fianco delle istituzioni, per proteggere le proprie produzioni e garantire la continuità dell’attività agricola. In Abruzzo molte aziende si trovano isolate, senza alcun tipo di presidio efficace: così non si può andare avanti.”

Positivo, per la Confederazione regionale, anche il rafforzamento del ruolo degli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia) e la previsione di una maggiore sinergia con il mondo agricolo. “Serve una regia unica e più autorevole”, dichiara Sichetti, “capace di superare l’attuale frammentazione delle competenze. Non possiamo più permetterci scarichi di responsabilità tra enti, province, forze di polizia e gestori delle aree protette.”

Infine, Cia Abruzzo rilancia con forza la necessità di un fondo nazionale per gli indennizzi automatici e di procedure rapide per il ristoro dei danni. “Non è più accettabile che gli agricoltori debbano attendere anni per vedersi riconosciuti risarcimenti, spesso parziali o insufficienti. La riforma è un’occasione storica: ora serve il coraggio politico di portarla a termine e la volontà di ascoltare chi ogni giorno presidia e lavora il territorio”, conclude il presidente.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 09 lug 2025

Grande partecipazione all’incontro “Agricoltura Sicura”: al centro salute, sicurezza e legalità nel lavoro agricolo

Si è svolto a Crecchio, presso la Società Cooperativa Progresso Agricolo, l’incontro “Agricoltura Sicura – Vendemmia e caldo: lavora in sicurezza!”, promosso da CIA Agricoltori Italiani Abruzzo in collaborazione con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro Chieti-Pescara. L’iniziativa, che rientra tra le attività promozionali previste dall’art. 8 del D. Lgs. 124/2004, ha registrato un’ampia partecipazione da parte di imprenditori agricoli, tecnici del settore, lavoratori e rappresentanti delle istituzioni.

Dopo i saluti di Luigi Colasante, Presidente Cantina Progresso Agricolo, gli ispettori del lavoro Gabriele D’Intino e Michela Formichetti hanno offerto un importante approfondimento sui principali obblighi normativi in materia di lavoro agricolo e sicurezza, affrontando tematiche di grande rilevanza operativa.

Sono stati trattati argomenti come le assunzioni contestuali, la codatorialità, il rapporto di lavoro a termine, la retribuzione, gli adempimenti assicurativi, il regime sanzionatorio, nonché gli aspetti legati all’appalto e subappalto di opere e servizi.

Particolare attenzione è stata inoltre riservata agli adempimenti rivolti ai lavoratori subordinati e alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali, elementi fondamentali per garantire condizioni di lavoro sicure e regolari.



A moderare l’incontro è stato Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara.

Il Presidente di CIA Chieti-Pescara, Domenico Bomba, ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, “La partecipazione e l’interesse conferma quanto sia sentita l’esigenza, da parte del mondo agricolo, di ricevere informazioni chiare e aggiornate su normative e adempimenti. Lavorare in sicurezza non è solo un dovere, ma un investimento sulla qualità e sulla sostenibilità delle nostre imprese. Ringraziamo l’Ispettorato del Lavoro per la disponibilità e l’alto livello dei contenuti offerti.”

L’incontro si inserisce in un più ampio percorso di sensibilizzazione portato avanti da CIA Abruzzo, volto a diffondere una cultura della legalità, della salute e della sicurezza nel settore primario.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 09 lug 2025

CIA Abruzzo e Ruralità & Solidarietà donano un pulmino all’Accademia Soccer: più accessibilità per lo sport inclusivo

Una giornata carica di emozione e significato si è svolta ieri presso il Parco dei Gesuiti a Pescara in un evento che ha rappresentato un punto di incontro tra calcio, solidarietà e impegno sociale.

CIA Abruzzo, da sempre vicina al territorio e promotrice di inclusione e partecipazione attiva, è orgogliosa di aver contribuito alla donazione di un pulmino destinato ai ragazzi e alle ragazze dell’Accademia Soccer, reso possibile grazie alla collaborazione con la onlus Ruralità & Solidarietà e all’impegno del direttore regionale Mariano Nozzi.

Questo gesto simbolico ma concreto segna un importante passo avanti verso l'accessibilità nello sport e dimostra quanto sia fondamentale unire le forze per creare opportunità reali per tutte e tutti. Lo sport deve essere uno spazio aperto, senza barriere, in cui ognuno possa sentirsi accolto e valorizzato: una visione che CIA Abruzzo condivide pienamente con la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC.

Particolarmente toccante il momento in cui i giovani atleti dell’Accademia hanno premiato il vicepresidente della FIGC, Daniele Ortolano e il presidente della LND Abruzzo, Concezio Memmo con una medaglia, un segno di riconoscenza verso chi crede e investe in un calcio dal volto umano e inclusivo.

Concezio Memmo, presidente della LND Abruzzo, ha voluto ringraziare pubblicamente CIA Abruzzo, “Un ringraziamento particolare al direttore della CIA 

Abruzzo, Mariano Nozzi, il cui straordinario contributo attraverso l'associazione Ruralità & Solidarietà ha reso possibile la donazione di questo pulmino, fondamentale per il trasporto dei ragazzi. La sua generosità e il suo impegno nel promuovere l'inclusione sono un esempio da seguire per tutti noi.”

CIA Abruzzo si unisce alle parole di Memmo e rinnova il proprio impegno a sostenere progetti e iniziative che promuovano l’inclusione sociale e lo sviluppo del territorio, anche attraverso lo sport, un linguaggio universale capace di generare cambiamento.

Un sentito ringraziamento va a Simone Vitale, instancabile guida dell’Accademia Soccer, e a tutti i suoi collaboratori, per l'impegno quotidiano con cui costruiscono un ambiente dove i valori di rispetto, condivisione e solidarietà diventano pratica concreta.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 30 giu 2025

Emergenza Blue Tongue: CIA Abruzzo chiede interventi immediati e sostegni per salvare la zootecnia regionale

Si aggrava la situazione sanitaria negli allevamenti ovini abruzzesi, colpiti in queste settimane da una violenta recrudescenza del virus Blue Tongue (Lingua Blu). A lanciare l’allarme è CIA Abruzzo, che chiede alla Regione un intervento urgente per contenere la diffusione della malattia e garantire il sostegno economico agli allevatori duramente colpiti.

"La Blue Tongue sta causando gravi perdite di capi, calo della produttività e blocchi alla movimentazione degli animali, con ricadute pesantissime sul comparto ovicaprino”, dichiara il Presidente regionale Nicola Sichetti, “Se non si agisce immediatamente, il rischio è quello di una crisi irreversibile per centinaia di aziende zootecniche".

Il virus, trasmesso da insetti vettori, è noto per la sua alta letalità e per gli effetti devastanti su economia e commercio. Alla luce della crescente emergenza, CIA Abruzzo rivolge un appello alla Giunta Regionale e agli assessorati competenti chiedendo:

  1. la disponibilità immediata di vaccini e presidi veterinari contro i sierotipi circolanti, con accesso agevolato e finanziamenti pubblici;
  2. un piano straordinario di monitoraggio, sorveglianza e disinfestazione, con il pieno coinvolgimento dei servizi veterinari delle ASL;



  3. l’attivazione urgente di indennizzi per le aziende colpite, in linea con i regolamenti nazionali ed europei;
  4. il coinvolgimento del Governo e dell’Unione Europea tramite un tavolo di crisi interregionale e lo stanziamento di risorse straordinarie.

"La zootecnia abruzzese”, sottolinea Sichetti, “è un comparto chiave per l’economia e l’identità del nostro territorio, ma già fragile e in difficoltà. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Servono risposte immediate e fondi dedicati. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni regionali e nazionali per attuare ogni misura utile al contenimento dell’emergenza”.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 24 giu 2025

Pac: Cia, uniti in Europa a difesa del cibo. No al Fondo unico


“L’agricoltura è sotto attacco. L’ipotesi di un Fondo unico europeo che taglia le risorse e aggrega tutti i settori, non è la soluzione. Colpire la Pac vuol dire mettere a rischio lo spirito comunitario dell’Europa che è nata nei campi e ora ci chiede coesione e coraggio a difesa degli agricoltori, a garanzia della sicurezza alimentare globale”. È questo l’appello a tutto il mondo agricolo lanciato, oggi, dal presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, in occasione dell’incontro sul tema con i vertici confederali.

“Non possiamo accettare l’oscurantismo che sta accompagnando la data del 16 luglio e la proposta di riforma della Pac che la Commissione Ue presenterà in quella giornata -ha detto Fini-. Di fronte a un’Europa che prende le distanze dall’ascolto e dal confronto con gli agricoltori, dobbiamo dire basta alle nostre divisioni per dare forma a una battaglia unitaria, da Roma a Bruxelles, che impedisca la distruzione dell’unica e più importante politica europea che assicura cibo a tutti”.

CIA PER LA PAC - Dalla campagna contro le rendite fondiarie alle sollecitazioni inviate, via lettera, anche alla premier Meloni, dall’adesione alla petizione del Copa-Cogeca al lavoro tra i Paesi del Mediterraneo, non si ferma la mobilitazione per la Pac messa in atto dalla Confederazione: perché è un pilastro fondamentale a sostegno del reddito degli agricoltori, ma anche l’unico strumento in grado di incentivare lo sviluppo rurale e la tutela dell’ambiente. Perché il Fondo unico toglie autonomia alla Pac, riduce le risorse e cancella le specificità agricole; crea disparità tra gli Stati membri, mette in competizione agricoltura, salute, energia e ricerca, compromette il mercato unico e tutta l’Europa. Perché resta aperto il nodo budget, non adeguato alle sfide globali, ai livelli dell’inflazione e alle garanzie di cibo sano e sicuro. Perché il tema riguarda tutti, in gioco c’è l’agricoltura che contrasta la crisi climatica e il dissesto, gli agricoltori che sono custodi del territorio e della biodiversità, argine contro l’abbandono delle aree interne.

“Stiamo affrontando tutto questo in un contesto complesso -ha concluso Fini-. I conflitti e le tensioni geopolitiche, sempre più su scala mondiale, hanno di nuovo spostato l’asse dell’attenzione e con indiscutibile urgenza e importanza. Eppure, Bruxelles dovrebbe ricordare che l’Europa è stata fondata sulla pace, e non sulla guerra che alimenta la fame, e per questo anteporre il cibo alle armi. Lo tenga a mente il prossimo Consiglio Ue, il 26 e 27 giugno, ultima occasione ufficiale per far invertire la rotta”.  

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 23 giu 2025

Assemblea Anp-Cia: priorità a pace, welfare e sanità universale

Pensioni dignitose, sanità pubblica, servizi sociosanitari adeguati, soprattutto nelle aree interne e rurali, e nuove politiche Ue di pace. Questi i temi al centro dell'Assemblea di Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, che si è tenuta a Bologna lo scorso 21 giugno, inaugurata dalla Festa interregionale delle regioni del Nord. In centinaia, tra delegati e ospiti, alla due giorni di condivisione e dibattito su temi sempre più cruciali per gli anziani e il Paese.

 “Ribadire il nostro impegno per la pace e tornare a insistere sulle pensioni dignitose e una sanità pubblica con servizi sociosanitari realmente adeguati, in particolare nelle zone marginali d’Italia è oggi sempre più necessario e importante -ha detto, in apertura dell’assemblea, il presidente nazionale Anp-Cia, Alessandro Del Carlo, richiamando anche il documento programmatico dell’Associazione-. C’è una scarsa attenzione della politica verso gli anziani e i pensionati, in un contesto globale segnato da nuove guerre, crisi delle istituzioni internazionali e mancanza di visione comune. Per questo Anp-Cia -ha aggiunto- lancia un appello all’Europa affinché ritrovi il suo spirito guida per tornare a orientare scelte e decisioni alla coesione sociale e al contrasto dello spopolamento dei piccoli centri. Valorizzare l’agricoltura e il welfare di comunità sia la strategia cardine, anche a sostegno del sistema sociosanitario che deve restare equo e realmente universale”.

Inaccettabile per Anp-Cia che 5 milioni di italiani rinuncino alle cure perché non possono accedere alle prestazioni pubbliche, né permettersi quelle private. Servono investimenti per almeno il 7,5% del Pil, in linea con le previsioni dei maggiori Paesi Ue. Così come le pensioni dovrebbero essere di almeno 800 euro mensili perché possano essere definite dignitose. “Proponiamo di adottare l’indice europeo IPCA per una rivalutazione più equa degli assegni pensionistici -ha concluso Del Carlo- e rilanciamo la necessità di politiche efficaci per l’invecchiamento attivo, con una legge nazionale e fondi adeguati da parte delle Regioni”.

A fargli eco il caso territoriale con gli interventi del presidente di Cia Emilia-Romagna, Stefano Francia; del presidente dell’Assemblea legislativa della Regione, Maurizio Fabbri, e dell’assessore Scuola e agricoltura del Comune di Bologna, Daniele Ara.

Insieme a loro Pierino Liverani, presidente Anp-Cia Emilia-Romagna e vicepresidente nazionale dell’Associazione, ha detto: “La vita media si sta allungando e la popolazione mondiale sta invecchiando, ma non ci si sofferma abbastanza sugli anziani risorsa per l'economia del Paese. Con la mole di volontariato e di aiuto alle giovani famiglie, il valore del nostro ‘lavoro’ ammonta, oggi, a circa 8-9 miliardi di euro annui. Una cifra ragguardevole che andrebbe tenuta a mente per rispondere a richieste basilari come il diritto alla salute e a un invecchiamento attivo, a risorse per la non autosufficienza, a servizi nelle aree rurali e presidi sul territorio, a pensioni che consentano davvero di lasciare il posto alle nuove generazioni. Riconosciamo la nostra responsabilità e quanto giovani e donne, sempre più presenti nel settore, siano il cuore pulsante dell’agricoltura. L’Italia e l’Europa si prendano l’onere di un cambiamento radicale a loro sostegno”.

Di estremo supporto la tavola rotonda con l’europarlamentare Annalisa Corrado, la segretaria generale Cittadinanzattiva, Annalisa Mandorino e la consigliera Age Platform Europe, Daniela Zilli.  

Infine, la chiusura dei lavori da parte del presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini: “La situazione attuale, per il Paese e per l’agricoltura, è complessa. I prezzi aumentano, ma non c’è alcun adeguamento né degli stipendi, né delle pensioni, con l’inevitabile impoverimento progressivo, soprattutto tra la classe medio-bassa. Continueremo, da unica associazione che da subito ha lanciato l’allarme sui rischi per la tenuta sociale, a sollecitare il Governo sull’urgenza di rimettere in sesto la sanità e garantire livelli adeguati di sussistenza alle persone, con l’alimentazione tassello chiave e gli agricoltori motore fondamentale dell’intera filiera. Una battaglia -ha concluso Fini- nient’affatto scontata visto quanto sta accadendo in Europa. Un Fondo unico che ingloba Pac e fondi di coesione non è la soluzione che ci saremmo aspettati da un Commissione che sembrava aver compreso le priorità. Cia continuerà a far sentire la sua voce manifestando a Bruxelles e dialogando finché avrà voce per un’Europa più giusta, più equa, più umana”.

Poi, i titoli di coda con la proiezione del film "Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi".

Visualizza Allegato
News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 29 nov 2024

Assemblea Cia: aree interne e svantaggiate diventino “zone franche”

Le aree interne e svantaggiate d’Italia potrebbero diventare “zone franche” con fiscalità agevolata soprattutto per le attività economiche e produttive. Questa la ricetta di Cia-Agricoltori Italiani per rilanciare i territori marginali e fermarne il progressivo abbandono. Ad accompagnarla una proposta che verrà formulata al Governo prossimamente. È quanto ha annunciato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, davanti al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e al viceministro dell'Economia, Maurizio Leo.

“Basta chiacchiere, servono interventi di carattere tecnico e non politico -ha chiarito Fini nella sua relazione-. Le aree rurali e marginali del Paese non possono più aspettare, nessuno lo sa meglio dell’agricoltura che in questi territori, tra produzione e attività connesse, rappresenta fino all’80% dell’economia locale e spesso sopperisce anche ai servizi per la comunità”.

Per Cia, il nodo è sulle difficoltà ormai croniche che la crisi climatica e gli eventi catastrofali non hanno fatto altro che amplificare, soprattutto nelle aree interne e di montagna. “Siccità estrema al Sud e alluvioni devastanti al Nord, i tragici terremoti degli ultimi 15 anni, fino agli ultimi shock geopolitici ed economici mondiali -ha aggiunto Fini- hanno fatto in assoluto più danni lì dove erano già pesanti i problemi delle infrastrutture e dei servizi, dove non si è lavorato per ammodernare o per innescare margini di innovazione, rendendo quasi impossibile fare impresa e incentivare le nuove generazioni a restare”.

Dunque, la misura pensata da Cia potrebbe riguardare l'acquisto e la ristrutturazione di case a tassi agevolati, trattenute minime su pensioni e buste paga, tariffe agevolate sui servizi, tipo luce e gas, ma anche mense scolastiche e alcune visite specialistiche a carico dello Stato. E, soprattutto, bisognerebbe creare le condizioni per aprire aziende a costo zero.

Dalla Liguria alla Basilicata, c’è una questione strutturale che riguarda l’entroterra e non è più accettabile nel 2024 -ha proseguito Fini- e che nelle regioni meridionali arriva a compromettere oggi anche la sussistenza”. Al Sud, infatti, si registrano le percentuali più alte di persone a rischio povertà ed esclusione sociale d’Europa: in testa la Campania con il 46,3% e la Calabria con il 42,8%.

“Con la manovra già scritta -ha concluso Fini- auspichiamo un impegno di misure e risorse già a partire dall’anno prossimo, che taglino drasticamente il carico fiscale sulle aree interne, agevolando imprese e famiglie agricole. Questo resta per Cia un pilastro cardine su cui rimettere in piedi il Paese, insieme a una più equa redistribuzione del reddito agricolo lungo la filiera e una gestione nuova e più efficiente delle risorse idriche rispetto ai cambiamenti climatici”. 

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 27 nov 2024

Gasolio agricolo, CIA Abruzzo: “Impossibile rispettare le scadenze imposte dalla Regione”

Un sistema in affanno e scadenze che rischiano di mettere in ginocchio gli agricoltori. CIA Agricoltori Italiani Abruzzo interviene con fermezza contro la comunicazione del Dipartimento Agricoltura regionale, che chiede ai Centri di Assistenza Agricola (CAA) di completare le assegnazioni a saldo del gasolio agricolo per il 2024 entro il 31 dicembre, un termine che, secondo CIA, non tiene conto delle numerose problematiche che hanno caratterizzato l’intero anno.

“Le tempistiche indicate dalla Regione sono irrealistiche e insostenibili”, ha dichiarato Nicola Sichetti, presidente CIA Abruzzo, “Stiamo parlando di un sistema che, a causa di inefficienze organizzative e un software scelto dalla Regione malfunzionante, ha lasciato le aziende agricole e i tecnici CAA a dover gestire ritardi e complicazioni. Queste difficoltà non sono mai state risolte, nonostante un intero anno di segnalazioni e richieste di intervento e ora, a meno di un mese dalla fine dell’anno, è impensabile risolvere tutto”.

A fronte di questo, CIA Abruzzo avanza una serie di richieste alla Regione, volte a garantire una gestione più equa e razionale del gasolio agricolo.

In primo luogo, è indispensabile una proroga dei termini per la presentazione del saldo almeno fino al 31 gennaio 2025. Inoltre, è necessario rivedere le regole che attualmente considerano come “rimanenze” i litri di gasolio prelevati a ridosso della fine dell’anno. Questa revisione permetterebbe di evitare che le quantità non utilizzate vengano sottratte dalle assegnazioni future, proteggendo le aziende da ulteriori ripercussioni.

Si chiede anche che venga effettuata un’analisi approfondita delle criticità che hanno caratterizzato il 2024 e infine di rendere urgente l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga la Regione, i rappresentanti degli agricoltori e i tecnici. 


“Questi interventi non sono più rinviabili”, sottolinea Nicola Sichetti, “perché il nostro settore non può permettersi di affrontare ogni anno gli stessi problemi, con il rischio di penalizzare gravemente le aziende agricole. La situazione attuale”, continua Sichetti, “non è solo un problema di scadenze, ma di rispetto per il lavoro degli agricoltori e dei tecnici che li assistono. La nostra regione non può ignorare queste difficoltà, scaricando le sue inefficienze su chi già si confronta con problemi economici, climatici e burocratici ogni giorno”.


Visualizza Allegato





2 CAA - Infobandi - 26 nov 2024

Nuovo bando FIRA - Contributi a fondo perduto per l'abbattimento degli interessi passivi in ​​agricoltura

É stato pubblicato un nuovo bando FIRA dedicato al settore agricolo per la concessione di contributi a fondo perduto per l'abbattimento degli interessi passivi sui finanziamenti già erogati alle aziende agricole, con l'obiettivo di sostenere le imprese agricole che hanno subito danni da maltempo, come l'eccesso di pioggia che ha interessato tutto il territorio regionale nei mesi da aprile a giugno 2023.

 

Apertura e chiusura delle domande
Apertura: 28 novembre 2024, ore 12:00

Chiusura: 9 dicembre 2024, ore 12:00

 

Chi può partecipare?
Sono ammessi i seguenti soggetti:

  • Imprenditori agricoli in forma singola o associata.
  • Imprese agricole di trasformazione e/o commercializzazione, sia singole che associate (inclusi consorzi e cooperative agricole secondo Art. 2135 del Codice Civile).
     

Requisiti principali
Per accedere al contributo, le imprese devono:

 

  • Dimostrare di aver contratto un finanziamento già in corso, in regolare ammortamento o soggetto a moratoria/allungamento.
  • Settore vitivinicolo: dimostrare una riduzione della produzione di almeno il 30% confrontando le dichiarazioni di produzione vitivinicola 2023 e 2022.
  • Altre colture: dimostrare una riduzione del volume d'affari di almeno il 30% confrontando le dichiarazioni IVA 2023 e 2022 (Rigo VE 50 del Modello IVA).
     

Entità del contributo
 

  • Imprenditori agricoli singoli/associati:
    Contributo pari al 50% degli interessi passivi maturati dai dati di presentazione della domanda fino alla conclusione del finanziamento, per un massimo di 25.000 €.
  • Imprese agricole di trasformazione/commercializzazione:
    contributo pari al 50% degli interessi passivi maturati dalla data di presentazione della domanda fino a conclusione del finanziamento, per un massimo di 50.000 €.
     

La dotazione finanziaria complessiva del bando è di 2.327.500 €.

 

Come presentare la domanda
 

  • Documenti da allegare:
    Certificazione dell'Istituto di credito che ha erogato il finanziamento (Allegato B).
  • Dichiarazione di produzione 2022 e 2023 per aziende vitivinicole (Allegato C).
  • Dichiarazioni IVA 2022 e 2023 per altre colture (Allegato D).

     

Per ulteriori dettagli e assistenza nell'invio della domanda ti invitiamo a contattarci e a prendere un appuntamento nell'ufficio CIA a te più vicino.


Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 22 nov 2024

25 novembre: Donne in Campo-Cia, “Piantiamola!” con la violenza sulle donne


“Piantiamola!” con la violenza sulle donne. L’associazione Donne in Campo di Cia-Agricoltori Italiani rilancia la sua campagna, in occasione del 25 novembre, con cui invita tutti i cittadini a recarsi nei tantissimi vivai sparsi in tutt’Italia per comprare o regalare una piantina, un seme, un alberello.

“Non è solo un gesto ecologico, puramente simbolico -spiega la presidente Pina Terenzi-. Imparare a prendersi cura di una pianta è un buon modo per promuovere il rispetto della vita, a partire da quella vegetale, e combattere la violenza che si esprime a tutti i livelli, in particolare verso le donne”.

Dall’inizio del 2024 sono più di novanta le donne uccise, il 90% in ambito familiare. Per questo “non c’è più tempo da perdere -continua Terenzi-. Servono nuove politiche pubbliche, leggi più severe, percorsi educativi a cominciare dai giovani. Soprattutto, è necessario investire di più e meglio sul fronte occupazionale. Il sostegno all’indipendenza economica delle donne resta infatti una delle leve più potenti per contrastare la violenza di genere”.


Ecco perché “chiediamo di incentivare, con politiche e risorse ad hoc, le imprese femminili -aggiunge la presidente di Donne in Campo Cia-. Non si tratta solo di autonomia finanziaria, ma di empowerment, di valorizzazione delle donne come leader, che agisce come catalizzatore per un cambiamento culturale più ampio e inclusivo”. E in questo senso, conclude, “proprio l’agricoltura è uno dei settori produttivi su cui puntare, visto che già oggi in Italia le aziende agricole con a capo una donna sono 200.000, circa una su tre, mentre le lavoratrici rappresentano quasi il 40% della forza lavoro complessiva del comparto”.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 22 nov 2024

Novità per la Campagna Agricola 2024/2025 - Indicazioni per le semine

Di seguito le principali novità introdotte dal Decreto Ministeriale n. 0289235 del 28 giugno 2024 per la campagna agricola 2024/2025. Qui troverete informazioni pratiche e dettagli sui cambiamenti più rilevanti per le prossime semine.

 

Novità principali:
 

Esenzioni da controlli e sanzioni per aziende ≤ 10 ettari

  • Le aziende con superfici agricole pari o inferiori a 10 ettari sono esentate da controlli e sanzioni legate alla condizionalità.
  • Esclusione non applicabile per chi aderisce agli Eco-Schemi o impegni agro-climatici ambientali.

 

BCAA 7 – Diversificazione delle colture

  • Alternativa alla rotazione obbligatoria, valida dal 2024.
  • Richiede almeno 2 colture diverse per seminativi da 10 a 30 ha, e 3 colture per superfici superiori.
     

BCAA 8 – Eliminazione del 4% a superfici non produttive

  • Non più obbligatorio mantenere il 4% dei seminativi a riposo.
  • Opportunità: adesione all’Eco-Schema 5 livello 1, con un incentivo di 75 €/ha.
     

Eco-Schema 5 livello 2 – Introduzione della semente certificata

  • Dal 2025, necessaria per accedere ai pagamenti su seminativi e superfici arboree.
  • Contributi previsti:
    186,63 €/ha per seminativi
    160,30 €/ha per colture arboree
     

Eco-Schema 4 – Avvicendamento con sistemi foraggeri estensivi

  • Impegno biennale: obbligo di rotazione colturale con almeno una coltura miglioratrice.
  • Incentivo: 49,21 €/ha, con maggiorazioni per aree ZVN e Natura 2000.
     

Nuove combinazioni di Eco-Schemi e incentivi cumulabili:
 

  • Seminativi: fino a 261,63 €/ha combinando avvicendamento ed Eco-Schema 5.
  • Colture arboree: incentivi complessivi fino a 380,30 €/ha.
     

Scadenze importanti:
 

  • 1 gennaio 2024: Entrata in vigore di BCAA 7 e BCAA 8.
  • 15 maggio - 30 novembre: Periodo di verifica delle colture miglioratrici per l’Eco-Schema 4.

 

 

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 22 nov 2024

Mattarella, Cia: bene appello su aree interne asse portante nostra assemblea


Nuove risorse e una strategia politica mirata al rilancio delle aree interne e montane, ricordate ieri anche dal discorso del presidente, Sergio Mattarella. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, lancia il tema portante dell’assemblea nazionale dell’associazione, intitolata “Agricoltura al bivio: più valore a chi produce” che aprirà le porte il 29 novembre, giornata della sua sessione pubblica. E’ ora, secondo Fini, di passare dalle parole ai fatti, con la predisposizione di una strategia unica a livello nazionale che arresti lo spopolamento in queste zone, che soffrono -come ha sottolineato Mattarella- per la rarefazione dei servizi, lo smantellamento delle vecchie infrastrutture e una generale marginalizzazione che mette a rischio il 60% del territorio italiano, incidendo negativamente sui diritti di cittadinanza di circa 13 milioni di nostri concittadini, molti dei quali sono imprenditori agricoli.

Le aree interne, secondo Fini, hanno una valenza sia ambientale che sociale, ma devono essere in grado di incrementare le proprie condizioni economiche per poter sopravvivere e resistere all’impatto dei cambiamenti climatici, contrastando il dissesto idrogeologico. Sono prioritari gli interventi a tutela delle infrastrutture e dei servizi di prossimità, una gestione adeguata della risorsa acqua, l’equo accesso a istruzione e sanità e il superamento del digital divide. Per Fini, bisogna, inoltre, incentivare l'abitabilità di ciascuna zona periferica e di montagna, ma servono misure di fiscalità agevolata e norme che favoriscano l'accesso al credito e alla liquidità, in grado di innescare davvero il ricambio generazionale. “Investire sulle zone rurali è un'urgenza sociale -conclude Fini- oltre che economica, perché la produttività agricola è anche custode della cultura e delle nostre tradizioni, oltre che garante della sicurezza alimentare”.

Visualizza Allegato