News in evidenza

2 In Evidenza - 07 nov 2025

Fossacesia conquista la Bandiera Verde Agricoltura 2025: riconoscimento nazionale per la Fondazione “Teatro degli Ulivi”

Prestigioso riconoscimento per l’Abruzzo: tra i Comuni premiati quest’anno con la Bandiera Verde Agricoltura, spicca Fossacesia, grazie alla Fondazione “Teatro degli Ulivi”, vincitrice del premio nazionale Agri-Culture promosso da Cia–Agricoltori Italiani.

Il riconoscimento celebra l’impegno della Fondazione nel valorizzare il territorio attraverso un innovativo connubio tra agricoltura e cultura, portando in un sito agricolo uno scenario artistico e teatrale capace di unire tradizione, comunità e creatività.

La candidatura del Teatro degli Ulivi nasce a conferma di un grande legame tra agricoltura e cultura. Partendo da un luogo di produzione orientato all’olivicoltura, il sito agricolo è stato integrato all’interno di un progetto di divulgazione rivolto alla sostenibilità della natura, del sociale e della cultura. Un teatro naturale che diventa luogo inclusivo, in cui si alternano ragazzi con disabilità, giovani che incontrano il mondo del lavoro, un pubblico a cui si offre un palcoscenico per l’intrattenimento, e artisti che trovano finalmente un posto dove esibirsi.

Grazie all’impegno e alla dedizione degli ideatori del progetto Emilio Marcucci e Matteo Sartini, si organizzano spettacoli su ambiti diversi e con la partecipazione di artisti locali: dalla lirica al teatro, passando per la poesia e la letteratura.

Con l’assegnazione della Bandiera Verde Agricoltura 2025, si vuole riconoscere e valorizzare un’esperienza unica nel suo genere. Con il Teatro degli Ulivi, partendo dall’attività agricola, si rafforza un legame naturale e necessario: senza cultura non si riesce a rispettare, apprezzare e convivere con la natura; senza cultura non si può essere sostenibili.

A ritirare il premio, nella cerimonia nazionale di consegna tenutasi a Roma, è stata Maria Elisa Martinotti, “Il Teatro degli Ulivi rappresenta perfettamente lo spirito con cui Cia assegna la Bandiera Verde Agricoltura: la capacità di innovare partendo dalle radici, di costruire comunità attraverso la bellezza e la partecipazione. È un orgoglio per l’Abruzzo e per la nostra Cia poter condividere questo riconoscimento, che dimostra come l’agricoltura sia anche cultura, inclusione e visione del futuro.”

La Bandiera Verde Agricoltura, giunta alla sua XXII edizione, rappresenta uno dei più importanti riconoscimenti assegnati da Cia-Agricoltori Italiani a livello nazionale a chi promuove e valorizza l’agricoltura multifunzionale e sostenibile.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 07 nov 2025

“Un futuro più sano e consapevole parte dalle scuole”: CIA Abruzzo aderisce alla proposta di legge

CIA Abruzzo ha aderito con convinzione alla proposta di legge di iniziativa popolare "Firma per un’Italia che cresce consapevole e sana! A scuola si coltiva salute, rispetto, futuro", che prevede l’introduzione dell’insegnamento obbligatorio di Educazione Alimentare, Stili di Vita Sani e Sostenibilità Ambientale nelle scuole italiane. La proposta mira a sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche fondamentali per il benessere individuale e collettivo, contribuendo a costruire una società più sana, consapevole e sostenibile.

La proposta, presentata nella prestigiosa Sala Caduti di Nassiriya del Senato della Repubblica durante una conferenza stampa promossa da alcuni senatori con la collaborazione di Longaevitas APS e delle principali realtà italiane impegnate in salute, alimentazione, scuola e sostenibilità, è stata illustrata da Beatrice Tortora, presidente nazionale de La Spesa in Campagna e rappresentante di Cia-Agricoltori Italiani. L’obiettivo è raccogliere 50.000 firme entro il 28 novembre 2025, per portare in Parlamento un progetto che guarda al futuro delle nuove generazioni e del Paese.

Un’iniziativa che CIA ritiene fondamentale per formare una generazione di cittadini più consapevoli, responsabili e in salute, capace di fare scelte alimentari più equilibrate e di adottare comportamenti sostenibili.

“Questa proposta rappresenta un’opportunità cruciale per affrontare le sfide sanitarie e ambientali del nostro tempo. Investire in un’educazione che metta al centro la salute, la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente è il passo giusto per costruire un futuro più sano e consapevole”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo. La proposta non solo promuove la salute dei cittadini, ma sostiene anche le filiere locali e l’economia del territorio, puntando a valorizzare la dieta mediterranea e le tradizioni alimentari italiane.

È possibile firmare digitalmente con QR code tramite SPID o CIE. L’adesione è possibile online al link: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/3700000

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 07 nov 2025

CIA Abruzzo: “Il calo del prezzo dell’olio è una speculazione. Nessuna giustificazione economica”

CIA Abruzzo denuncia l’anomala ondata ribassista che sta interessando il mercato dell’olio extravergine di oliva italiano. Il calo dei prezzi, scesi fino a 8 euro/kg, non ha alcuna base economica reale e appare frutto di una manovra speculativa organizzata per condizionare il mercato.

Secondo quanto emerge, un gruppo di imprenditori oleari e imbottigliatori toscani e umbri, da tempo legati da stretti rapporti commerciali, avrebbe avviato da inizio ottobre una strategia concertata proponendo acquisti di olio nuovo a non più di 7,5 euro/kg. Pochi contratti, soprattutto tra Bisceglie e Corato, sono bastati a generare un effetto domino sui mercati, spingendo artificiosamente le quotazioni verso il basso.
In diversi casi, si è trattato di oli di qualità inferiore, talvolta con difetti organolettici o residui non autorizzati, venduti comunque come extravergine per influenzare il mercato.

“Non ci sono i presupposti per un’ondata ribassista, è una pura speculazione,” afferma Nicola Sichetti, Presidente di CIA Abruzzo. “I costi di produzione restano elevati e la qualità dell’olio italiano è ottima. Parlare di crollo dei prezzi è del tutto ingiustificato.”

A confermare la tenuta del comparto è Pierluigi Pace, produttore olivicolo del pescarese, “La vendita procede bene e non ci sono motivi per un calo. La domanda è stabile e l’olio abruzzese mantiene un’ottima reputazione. Chi parla di crisi crea solo allarmismo utile a chi vuole speculare.”

CIA Abruzzo invita le istituzioni e gli organi di controllo a monitorare attentamente le dinamiche commerciali e ad intervenire contro comportamenti scorretti che danneggiano il lavoro dei produttori e l’immagine dell’olio italiano.

“L’olio extravergine di oliva va difeso, non svenduto,” conclude Sichetti.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 05 nov 2025

Credito agricolo in calo anche in Abruzzo: -12% sugli investimenti. Cia: “Senza liquidità paralisi del settore"

Anche in Abruzzo si fa sentire la stretta del credito che sta colpendo il settore primario in tutta Italia. Secondo il Report Ismea 2024 sull’accesso al credito agricolo, nella regione lo stock complessivo dei prestiti alle imprese agricole è sceso dell’1,2% rispetto al 2023, fermandosi a 560 milioni di euro, pari all’1,5% del totale nazionale.

Ma il dato più allarmante riguarda gli investimenti a medio e lungo termine, crollati del 12,1% in un solo anno: -10,4% per la costruzione di fabbricati rurali, -14,7% per l’acquisto di macchine e attrezzature e -6,4% per l’acquisto di immobili.

“Questi numeri parlano chiaro: l’agricoltura abruzzese sta rallentando, non per mancanza di idee o di progetti, ma per assenza di credito”, denuncia Nicola Sichetti, presidente Cia Abruzzo. “Molte aziende non riescono più a investire, schiacciate tra costi produttivi in aumento, eventi climatici estremi e banche sempre più prudenti. Così si rischia di fermare un settore che è fondamentale per l’economia e la coesione dei nostri territori rurali”.

Il rapporto Ismea certifica un quadro nazionale altrettanto difficile: nel 2024 il credito al settore primario è calato del 3,3% (da 39,4 a 38,3 miliardi di euro), e l’80% delle aziende agricole non ha chiesto prestiti. La maggior parte – il 75% – dichiara di non averne avuto bisogno, ma un ulteriore 5% ha rinunciato per paura di un rifiuto.

In Abruzzo, dove il tasso di deterioramento del credito resta relativamente basso (1,81% nell’area Sud), la contrazione degli investimenti preoccupa soprattutto nelle aree interne e di montagna, dove l’accesso al credito è storicamente più difficile.

“Serve un piano straordinario per la liquidità”, aggiunge Sichetti, “Chiediamo alla Regione di attivare fondi di garanzia dedicati, strumenti di microcredito agricolo e canali preferenziali per i giovani agricoltori. Senza misure mirate, il rischio è che le aziende restino ferme proprio mentre il mercato chiede innovazione e sostenibilità”.

La preoccupazione del mondo agricolo cresce anche sul fronte nazionale. Il presidente Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenendo in audizione al Senato sulla legge di Bilancio 2026, ha parlato di una “batosta per l’agricoltura”, denunciando che “non c’è nulla nella manovra che aiuti davvero il comparto”.
In particolare, Cia critica l’articolo 26, che impedisce la compensazione dei crediti d’imposta con i contributi previdenziali e assistenziali, togliendo alle imprese agricole una delle poche possibilità di recupero delle spese sostenute per innovare.

Cia chiede il rifinanziamento del Fondo per le filiere agricole e la gestione delle crisi di mercato, nuovi investimenti per comparti in difficoltà come il cerealicolo, la proroga della Zes Agricola, oltre a maggiori risorse per “Più Impresa” e per i sostegni contro fitopatie ed epizoozie.

Cia Abruzzo si unisce dunque all’appello lanciato dal livello nazionale, ribadendo la necessità di politiche creditizie e fiscali realmente efficaci, capaci di ridare fiducia agli agricoltori e garantire liquidità a un comparto che resta pilastro economico e sociale della regione.

“Il credito non è solo una leva finanziaria”, conclude Cia Abruzzo, “ma una condizione essenziale per mantenere vivo il tessuto agricolo e garantire cibo, lavoro e presidio del territorio”

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 03 nov 2025

Ue: Cia, accordi commerciali solo con reciprocità e vera tutela per gli agricoltori


Gli accordi commerciali devono servire a creare efficienza, competitività e vantaggi reciproci, non a scaricare i costi sulle imprese agricole. È questo il messaggio che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha portato al Masaf, nell’incontro con il commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, ribadendo la posizione dell’organizzazione: reciprocità e tutela effettiva dei produttori devono essere il punto di partenza di ogni trattativa internazionale.
“Parlare di fondi di compensazione significa già ammettere che un accordo crea squilibri -ha detto Fini-. L’Europa deve garantire parità di regole e condizioni per tutti: solo così gli accordi possono essere strumenti di crescita e non di crisi”.

Cia ha richiamato la necessità di una valutazione d’impatto cumulativa sui vari accordi commerciali oggi in discussione, affinché la politica commerciale dell’Ue non diventi un fattore di instabilità per i mercati agricoli. Allo stesso tempo, ha chiesto clausole di salvaguardia realmente efficaci e tempestive per proteggere le produzioni sensibili.

Nel corso dell’incontro, Cia ha sollecitato il commissario Ue a rilanciare con decisione il dialogo con gli Stati Uniti per raggiungere l’obiettivo “zero per zero” sui dazi, a partire dal vino. “La stabilità nei rapporti con Washington è prioritaria”, ha spiegato Fini, ancora di più “dopo i pesanti segni di rallentamento del nostro export agroalimentare verso gli Usa, che da giugno ad agosto ha perso oltre 210 milioni di euro rispetto al 2024” e anche “contro il rischio di nuovi dazi antidumping sulla pasta italiana”.

Sul dossier Mercosur, Cia ha espresso forti preoccupazioni per l’insufficienza delle clausole di salvaguardia proposte dalla Commissione. “Servono meccanismi automatici e vincolanti, non discrezionali -ha osservato Fini-. Abbiamo necessità di maggiori certezze giuridiche rispetto alle soglie previste del 10% e di un sistema di monitoraggio trasparente e veloce per evitare l’import incontrollato di carne bovina, pollame, miele, zucchero e riso, che rischiano di mettere in crisi le filiere europee”.
Cia, infine, ha richiamato l’attenzione di Šefčovič sulla revisione del Regolamento SPG (Sistema di Preferenze Generalizzate). “Siamo preoccupati, il riso europeo non può essere lasciato senza difese -ha evidenziato Fini-. Per questo, occorre arrivare a stabilire una soglia di importazione ragionevole, da ripartire tra i Paesi beneficiari secondo le tendenza storiche di import, al fine di evitare concentrazioni eccessive e distorsioni di mercato”.

“Gli agricoltori europei non chiedono protezionismo -ha concluso il presidente di Cia- ma parità di condizioni. Solo con reciprocità, regole uguali per tutti e strumenti di tutela rapidi potremo affrontare la sfida della competitività globale senza sacrificare la nostra agricoltura”.

Visualizza Allegato

2 In Evidenza - 24 ott 2025

CIA Talent debutta alla Fiera Progress: formazione e lavoro per i giovani del territorio

È stato presentato oggi, alla Fiera Progress di Lanciano, CIA Talent, il nuovo programma di CIA Agricoltori Italiani Chieti-Pescara dedicato alla formazione e all’inserimento dei giovani nel mondo dei servizi agricoli e sociali.

L’iniziativa nasce all’interno di CIA Next, il piano strategico di innovazione e sviluppo 2026–2028, e punta a costruire un vivaio di competenze locali, offrendo ai giovani un percorso chiaro, meritocratico e orientato al lavoro.

L’evento, moderato dalla giornalista Francesca Piccioli, ha visto i saluti di Ombretta Mercurio, Presidente Lancianofiera e di Domenico Bomba, presidente CIA Chieti-Pescara. A seguire gli interventi di Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara, Serena Giuliani, Sales Development e Marica Micolucci di GEVI che hanno spiegato il dettaglio del funzionamento del tirocinio formativo, insieme alle testimonianze di giovani che hanno già avviato il loro percorso all’interno della rete CIA.

CIA Talent accompagna i giovani in un percorso che parte dall’orientamento, con la presentazione dell’organizzazione e la candidatura online, e prosegue con una formazione mirata su competenze tecniche e trasversali.
Segue una fase di stage e affiancamento pratico nelle sedi territoriali CIA Chieti-Pescara, per poi arrivare alla valutazione finale e all’inserimento lavorativo dei profili più idonei.

“CIA Talent è un progetto che guarda lontano: un investimento sulle persone e sul futuro della nostra organizzazione,” ha dichiarato Alfonso Ottaviano, direttore CIA Chieti-Pescara, “Attraverso la formazione e la valorizzazione delle competenze, vogliamo costruire una nuova generazione di professionisti che portino innovazione, efficienza e vicinanza al territorio.”

La selezione avverrà con il supporto della società Aaron King International del gruppo Reverse, specializzata in HR e recruiting, in sinergia con i responsabili CIA. Il programma è inoltre integrato con il Servizio Civile INAC, creando un canale di crescita coerente e continuativo per i giovani che vogliono costruire un futuro nel sistema CIA.

L’obiettivo è rafforzare la presenza CIA sul territorio, valorizzando il capitale umano abruzzese e promuovendo ricambio generazionale, innovazione e qualità nei servizi rivolti agli agricoltori e ai cittadini.

Da oggi 24 ottobre 2025 è attivo il form online di candidatura sul sito ufficiale: www.cia-business.odoo.com/cia-talent

Gli interessati, studenti, neodiplomati e neolaureati under 25, possono inviare la propria candidatura e partecipare alle selezioni.

Visualizza Allegato
News Cia Abruzzo

1 INAC - 11 mar 2025

Quota 103 prorogata fino al 2025: ecco cosa sapere

La Pensione Anticipata Flessibile (Quota 103) è stata ufficialmente prorogata fino al 31 dicembre 2025. Questo significa che lavoratori dipendenti e autonomi potranno continuare ad accedere a questa opportunità, a patto di soddisfare alcuni requisiti.

Chi può andare in pensione con Quota 103?
Se hai almeno 62 anni e hai maturato 41 anni di contributi, puoi presentare domanda. Il calcolo della pensione avverrà con il sistema contributivo, e l’importo massimo che potrai ricevere non potrà superare quattro volte il trattamento minimo INPS fino ai 67 anni.

Quanto tempo bisogna aspettare?
Dopo aver maturato i requisiti, dovrai attendere un po’ prima di ricevere l’assegno pensionistico:

  • 7 mesi di attesa per i lavoratori del settore privato
  • 9 mesi per quelli del settore pubblico

Cosa succede se continui a lavorare?
Ci sono alcune restrizioni sulla possibilità di cumulare la pensione con altri redditi da lavoro. Infatti, non è possibile percepire altri redditi da lavoro, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, con un limite massimo di 5.000 euro annui.


Questa proroga rappresenta una grande opportunità per chi desidera accedere alla pensione anticipata. 
 

Per ulteriori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 10 mar 2025

Transizione energetica, Sichetti: "Sì alle energie rinnovabili, ma non a scapito dei terreni agricoli"

Cia Agricoltori Italiani Abruzzo esprime forte preoccupazione per la proposta di legge regionale riguardante l’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili. Il provvedimento, che sarà discusso a breve in Consiglio regionale, rischia di compromettere irreversibilmente il settore agricolo abruzzese a causa della conversione indiscriminata di terreni coltivabili in siti per impianti di energie rinnovabili.

"La transizione energetica è un obiettivo fondamentale”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente di Cia Abruzzo, “ma non possiamo permettere che avvenga a discapito della nostra agricoltura. I terreni agricoli non sono un'opzione di riserva per le energie rinnovabili: sono una risorsa strategica per l’economia, la sicurezza alimentare e la tutela del paesaggio".

Cia Abruzzo sottolinea i rischi derivanti dall’occupazione dei suoli agricoli: la perdita di superfici coltivabili, il degrado del paesaggio rurale e potenziali impatti ambientali negativi. "Non siamo contro, ma chiediamo un’applicazione intelligente delle fonti rinnovabili. La Regione Abruzzo deve garantire una normativa che tuteli gli agricoltori e permetta uno sviluppo armonico tra energia e agricoltura", conclude Sichetti invitando il Consiglio regionale a rivedere la proposta di legge introducendo misure che salvaguardino il settore agricolo, evitando di sottrarre ai coltivatori terreni indispensabili per la produzione agroalimentare di qualità.

Visualizza Allegato





1 Sicurezza nei Luoghi di Lavoro - 07 mar 2025

Grande partecipazione all’incontro “Agricoltura Sicura” a San Salvo: focus su prevenzione e lavoro regolare

Si è svolto con grande partecipazione il primo incontro della campagna di prevenzione e sensibilizzazione “Agricoltura Sicura”, promosso da CIA Abruzzo in collaborazione con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro di Chieti-Pescara e la ASL Servizio SPSAL di Chieti. L’iniziativa, ospitata dalla Cooperativa Euro-Ortofrutticola del Trigno, ha visto la presenza di numerosi agricoltori, operatori del settore e rappresentanti istituzionali, confermando l’attenzione crescente verso la sicurezza sul lavoro in agricoltura.

Dopo i saluti del Presidente della Cooperativa Nicolino Torricella e del Presidente CIA Chieti-Pescara Domenico Bomba, gli interventi tecnici hanno fornito un quadro dettagliato sulle normative e sulle misure di prevenzione da adottare per ridurre il rischio di incidenti nei campi.

Gabriele D’Intino, ispettore ITL, ha evidenziato il ruolo dell’Ispettorato del Lavoro nei controlli in azienda, “La normativa impone obblighi precisi ai datori di lavoro, ma spesso il problema è la mancanza di conoscenza o di consapevolezza delle sanzioni. Il nostro obiettivo non è solo vigilare, ma anche formare e informare gli agricoltori per aiutarli a lavorare in sicurezza e nel rispetto delle regole”.

Michela Formichetti, ispettrice ITL, ha invece approfondito i principali rischi legati all’attività agricola, tra cui l’uso delle macchine, il rischio chimico e biologico e gli infortuni, “L’agricoltura è un settore ad alto rischio, ma con le giuste precauzioni è possibile prevenire gran parte degli incidenti. Serve maggiore attenzione da parte di tutti, dagli imprenditori ai lavoratori, e momenti di formazione come questo sono fondamentali”.

A moderare l’incontro, il Direttore CIA Chieti-Pescara Alfonso Ottaviano, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni e le imprese agricole, “Troppo spesso la sicurezza viene vista come un costo e non come un investimento. Dobbiamo ribaltare questa mentalità e rendere le aziende consapevoli che lavorare in regola significa non solo tutelare i propri dipendenti, ma anche garantire stabilità e qualità alla propria attività”.

Il Presidente di CIA Chieti-Pescara, Domenico Bomba, ha ribadito, “Purtroppo, la cronaca ci ricorda quanto sia ancora lunga la strada da percorrere per una sicurezza davvero diffusa in agricoltura. Il nostro impegno con ‘Agricoltura Sicura’ è quello di portare queste tematiche direttamente nei territori, coinvolgendo gli agricoltori e offrendo loro strumenti concreti per migliorare la prevenzione”.

Dopo questo primo incontro, la campagna proseguirà con altri appuntamenti sul territorio regionale.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 04 mar 2025

Nuove opportunità per le aziende del Mezzogiorno: Bonus ZES per assunzioni Over 35

Sono stati pubblicati i decreti attuativi che rendono operativa una nuova misura di sostegno per le aziende del Mezzogiorno: il Bonus ZES per le assunzioni di lavoratori over 35. Questo incentivo, promosso dal Ministero del Lavoro e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, mira a favorire l’occupazione nelle regioni meridionali e a supportare le imprese nel loro sviluppo.

 
Cos’è il Bonus ZES?
Il Bonus ZES prevede l’esonero totale dei contributi previdenziali (esclusi i premi INAIL) per due anni, fino a un massimo di 650 euro mensili per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato.

 
Chi può accedere all’agevolazione?
Possono beneficiare dell'incentivo i datori di lavoro privati con un organico fino a 10 dipendenti, che assumano lavoratori non dirigenti tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 in una delle otto regioni della Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno:

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sicilia
  • Sardegna

Le imprese interessate devono presentare la richiesta in via telematica all’INPS, specificando i dati dell’impresa e del lavoratore, il tipo di contratto e la retribuzione media mensile. È importante notare che il bonus non è cumulabile con altri esoneri contributivi, ma è compatibile con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma IRPEF 2023 e prorogata fino al 2027.

 
Chi sono i lavoratori che possono essere assunti con il Bonus ZES?
L’agevolazione è destinata ai disoccupati over 35 che risultino in stato di disoccupazione da almeno 24 mesi. Non rientrano nella misura i lavoratori già occupati presso lo stesso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dello stesso incentivo.

 
Come funziona l’iter di approvazione?
L’INPS procederà con l’istruttoria e, in caso di esito positivo, quantificherà l’importo erogabile per ogni annualità, verificando la disponibilità delle risorse assegnate (591,4 milioni di euro fino al 2027).

 
Obiettivo del Bonus ZES
Secondo le stime del Governo, questa misura potrà contribuire alla creazione di oltre 180.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, rafforzando i livelli occupazionali e riducendo i divari territoriali nel Sud Italia.


 

Per ulteriori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

­

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 04 mar 2025

Dazi: alert Cia all’Europa, serve risposta ferma a Trump. A rischio miliardi di cibo


“Trump allerta i grandi agricoltori degli Stati Uniti. Noi direttamente la nostra Europa. Bruxelles intervenga subito. Il messaggio social del presidente americano è, adesso, una clessidra all’ultimo granello. Serve un’azione diplomatica e una contromossa importante per contrastare l’effetto deflagrante dei dazi Usa su tutti i prodotti Ue”. Esprime così la sua contrarietà, il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, richiamando le istituzioni europee e nazionali a una difesa perentoria del Made in Italy agroalimentare.

“Con l’annuncio di dazi del 25% all’export europeo negli Usa, a partire dal 2 aprile, si prefigurano danni miliardari per il cibo italiano che faranno male non solo al nostro Paese, -commenta Fini- ma anche al portafoglio degli americani che acquistano le nostre eccellenze, riconoscendone la qualità e l’unicità. Gli agricoltori di Trump non potranno mai produrre Grana Padano, Prosciutto di Parma, Pecorino romano, Prosecco, Brunello e tutte le Dop e Igp Made in Italy, il cui export in Usa vale oltre 2,4 miliardi, una ricchezza anche per l’Europa. Altro che divertimento -conclude Fini- serve risposta ferma e risoluta”. 

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 03 mar 2025

Extravergine: si aggiorni normativa internazionale che penalizza Italia


Sì aggiorni al più presto l’obsoleta normativa internazionale sugli steroli che penalizza l’olio italiano, abbassandone il limite rispetto agli attuali 1000 mg/kg. Questo, oggi, a Sol2Expo 2025 l’appello del presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, al Masaf, affinché possa portare le istanze dei nostri olivicoltori al COI (Consiglio oleicolo internazionale) e alla Commissione europea.

Quello degli steroli era un parametro chimico introdotto 30 anni fa come sinonimo di purezza dell’olio d’oliva, ma ora il 50% dell’extravergine italiano –pur essendo produzioni autentiche e di qualità- non riesce più a mantenere quei livelli per effetto dei cambiamenti climatici e delle nuove tecniche produttive. La problematica riguarda, in particolare, alcune varietà tradizionali di oliva che vengono valorizzate attraverso una strategia di marketing mirata alla commercializzazione di extravergini in purezza varietale.


Cia ricorda che la chimica negli ultimi anni ha messo in campo altre e nuove armi per contrastare le frodi, che sono molto più efficaci dell’analisi rispetto agli steroli totali. Bisogna, dunque, prevedere regole coerenti con la realtà e tali da non condizionare inopinatamente le attività delle imprese della filiera olivicola-olearia che operano in modo corretto -come nel caso degli oli mono-varietali- e che valorizzano le caratteristiche organolettiche di varietà legate al territorio, rispettando tutte le disposizioni vigenti in materia di purezza e qualità.

Visualizza Allegato