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1 In Evidenza - 13 giu 2025

Estate 2025: agriturismi in Abruzzo, segnali contrastanti ma fiducia per la stagione estiva

In Abruzzo sono attualmente 568 gli agriturismi attivi, pari al 2,2% del totale nazionale. Un numero che colloca la regione al 16° posto in Italia (a pari merito con la Calabria), secondo gli ultimi dati ISTAT elaborati da Cresa – Centro Studi della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia.

Il quadro complessivo mostra segnali misti: da un lato una lieve crescita nel medio periodo (+2,3% dal 2019), dall’altro una flessione più marcata nel lungo periodo, con un calo di 68 strutture dal 2010 al 2023 (−10,7%), in controtendenza rispetto al +30,8% nazionale. Tra il 2022 e il 2023 si è registrato un saldo negativo di −18 attività (−3,1%).

Il settore agrituristico continua a rappresentare una risorsa strategica per il nostro territorio”, commenta Nicola Sichetti, presidente CIA Abruzzo. “Nonostante le difficoltà, il comparto conserva una forte capacità attrattiva, ma servono politiche mirate, accesso ai fondi europei e investimenti per innovare l’offerta e rispondere alla domanda contemporanea di turismo rurale, esperienziale e sostenibile. Il futuro del turismo rurale abruzzese passa dalle nuove generazioni”, continua Sichetti, “Se vogliamo davvero rilanciare il settore agrituristico, dobbiamo puntare su giovani imprenditori, innovazione e filiere corte legate al territorio”.

In Abruzzo il settore agrituristico si conferma una realtà dinamica, con caratteristiche distintive che lo rendono un modello interessante anche nel confronto con il resto del Paese. Una delle peculiarità più significative è la forte presenza femminile nella gestione delle strutture: il 46,6% degli agriturismi è infatti guidato da donne, una quota nettamente superiore rispetto alla media nazionale del 34,2%. Un dato che racconta di un imprenditorialità agricola al femminile sempre più solida e presente sul territorio.

Anche in termini di diffusione, la regione mostra una buona vitalità: la densità agrituristica per popolazione, pari a 4,5 strutture ogni 10.000 abitanti, risulta leggermente superiore a quella italiana. Le aziende si distribuiscono prevalentemente in collina (65%) e in montagna (35%), confermando la vocazione rurale dell’Abruzzo e la stretta relazione tra offerta turistica e paesaggio naturale.

Dal punto di vista dei servizi, l’82,9% degli agriturismi abruzzesi offre alloggio, il 70,4% ristorazione e oltre la metà (51,9%) propone attività complementari come sport, equitazione e fattorie didattiche. Anche qui la regione si colloca sopra le medie nazionali, evidenziando un’attenzione crescente verso la multifunzionalità e il turismo esperienziale.

Tuttavia, i dati del 2023 delineano anche alcune criticità. Lo scorso anno gli agriturismi abruzzesi hanno accolto 25.060 turisti, per un totale di 78.049 pernottamenti. Il soggiorno medio è salito da 2,9 a 3,1 notti, ma resta inferiore alla media italiana di 3,7 giorni. Ancora più preoccupante è la flessione rispetto al 2022: −11% di arrivi e −3% di presenze, mentre a livello nazionale si è registrata una crescita dell’11% e del 7% rispettivamente.

Il turismo internazionale continua a rappresentare una quota ridotta del mercato agrituristico abruzzese: solo il 19% degli arrivi e il 24% delle presenze proviene dall’estero, contro valori nazionali più che doppi (51% e 60%). Eppure, nel confronto con il 2019, si osservano segnali incoraggianti, con un aumento del 36% degli arrivi e del 23% delle presenze straniere.

“Nelle aree interne e montane l’agriturismo è molto più che turismo: è presidio sociale e presidio ambientale”, sottolinea Roberto Battaglia, presidente CIA L’Aquila-Teramo. “In territori come i nostri, spesso marginalizzati dai grandi flussi turistici, le aziende agrituristiche rappresentano una delle poche possibilità concrete di sviluppo locale. Non parliamo solo di ospitalità, ma di agricoltura viva, tutela del paesaggio, filiera corta, educazione ambientale”.

“Il turismo rurale è una grande risorsa per l’Abruzzo”, dichiara Domenico Bomba, presidente di CIA Chieti-Pescara “Gli agriturismi offrono esperienze autentiche e sostenibili, ma serve più attenzione da parte delle istituzioni: investimenti mirati, formazione e sostegno all’innovazione possono fare la differenza per rilanciare davvero il comparto”.

In Abruzzo le strutture restano mediamente più piccole (13 posti letto contro i 14 italiani; 35 posti a sedere contro 41) e meno diversificate nei servizi: meno del 20% propone degustazioni enogastronomiche, a fronte di una media nazionale del 25%.

“Dobbiamo puntare con decisione sull’innovazione dell’offerta”, afferma Domenica Trovarelli, presidente Turismo Verde Abruzzo. “Occorre rafforzare la multifunzionalità, allungare la durata media dei soggiorni, attrarre più turismo straniero. Gli agriturismi non sono solo strutture ricettive: sono veri e propri presìdi di territorio, strumenti fondamentali per contrastare lo spopolamento delle aree interne, valorizzare le produzioni tipiche e mantenere viva la cultura contadina. Investire su di loro”, conclude, “significa investire sul futuro dell’Abruzzo”.

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1 In Evidenza - 07 giu 2025

CIA Chieti-Pescara: “Trattori vecchi, costi alti e incentivi complicati: così si frena l’innovazione”

Trattori con oltre 20 anni, incentivi poco accessibili e costi in crescita: ecco cosa frena oggi
l’innovazione nelle campagne di Chieti e Pescara. È quanto emerge dal sondaggio “Acquistare
un trattore oggi: scelte, ostacoli e prospettive” realizzato da CIA Agricoltori Italiani Chieti-
Pescara, che ha raccolto opinioni, esperienze e aspettative di numerose aziende agricole locali.
“Il nostro territorio ha grande voglia di rinnovarsi”, commenta Domenico Bomba, Presidente di
CIA Chieti-Pescara, “Gli imprenditori agricoli non si tirano indietro, ma chiedono condizioni più
favorevoli per affrontare investimenti importanti come l’acquisto di un trattore”.
Secondo l’indagine, la maggior parte delle aziende agricole locali utilizza mezzi datati, spesso
impiegati ogni giorno e tutto l’anno. L’acquisto di un nuovo trattore avviene solo quando quello
in uso è ormai inutilizzabile. La sicurezza, purtroppo, non è ancora un fattore prioritario.
Eppure, l’apertura verso l’innovazione c’è: molti agricoltori sarebbero interessati a modelli
“smart”, più tecnologici e sostenibili, ma a condizione che siano accessibili grazie a incentivi
chiari e concreti.

Un dato significativo riguarda la scarsa diffusione delle agevolazioni: la maggior parte degli
agricoltori non ha mai usufruito di incentivi, e oltre il 70% afferma di non avere informazioni
sufficienti su come accedervi.

“Le imprese agricole sono interessate agli strumenti di sostegno, ma spesso si trovano di
fronte a procedure complesse o requisiti troppo rigidi”, spiega Bomba, “Semplificando
l’accesso, avremmo una risposta immediata e positiva”.

Molti agricoltori ricorrono a finanziamenti a rate o leasing agevolati, ma il costo resta un
ostacolo enorme: per un modello base, oggi servono anche 55.000 euro. Per questo cresce
l’interesse verso l’usato, nonostante oltre il 70% delle macchine di seconda mano superi i 15
anni di età.
Il calo della meccanizzazione è un fenomeno nazionale: nel 2024, il mercato dei trattori in Italia
ha toccato il minimo storico dal 1952, con 15.448 immatricolazioni e una flessione del 12,3%
rispetto al 2023. In controtendenza, il mercato dell’usato è cresciuto dell’8%, ma senza
contribuire realmente al rinnovamento del parco mezzi.

Tuttavia, circa il 70% di queste macchine ha più di 15 anni, segnalando un parco mezzi obsoleto
e meno efficiente, che rischia di frenare la competitività e la sostenibilità del settore agricolo.
Il territorio di Chieti-Pescara non è esente da queste dinamiche: alcune imprese agricole hanno
cessato l’attività nel 2024, ma quelle che restano sono sempre più attente alle scelte
economiche e all’efficienza delle macchine.

“Questo sondaggio ci dice una cosa chiara”, conclude Bomba, “gli agricoltori non sono
fermi. Hanno le idee chiare, vogliono innovare, ma serve un contesto più favorevole. Il
rinnovamento della meccanizzazione può rappresentare un’opportunità concreta, se
supportato con strumenti chiari e alla portata delle imprese.”

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1 In Evidenza - 03 giu 2025

Il Servizio Civile Agricolo è realtà. C’è il Decreto, Cia in alto nella graduatoria

Pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Ora manca solo la comunicazione delle tempistiche per candidature e selezione dei volontari

Il mondo agricolo ha il suo il Servizio Civile Universale ad hoc. Finalmente è stato pubblicato il Decreto (n. 569/2025) con le graduatorie di valutazione dei progetti dedicati, che sanciscono ufficialmente il varo di questa nuova opportunità, annunciata da tempo ma solo ora pronta a concretizzarsi. Cia-Agricoltori Italiani, insieme al suo patronato Inac, ente accreditato al Servizio Civile, è in alto nella graduatoria di selezione con due progetti, che potranno coinvolgere 57 ragazzi in tutt’Italia, di un’età compresa tra i 18 e i 28 anni.

Adesso manca solo la comunicazione delle tempistiche per le candidature dei volontari e, poi, si potrà procedere con le selezioni per requisiti.

Chiaramente, si attende con ansia l’ultimo centimetro dell’iter previsto, per consentire a tanti giovani di avvicinarsi e scoprire un settore pieno di potenzialità, sempre alla ricerca di nuove competenze, anche all’interno del mondo dei servizi e dell’assistenza verso le aziende agricole. I progetti avranno la durata di un anno e i volontari percepiranno un compenso forfettario di 519,47 euro al mese.

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1 In Evidenza - 29 mag 2025

Pesche e nettarine 2025: l’Abruzzo si distingue per qualità e volumi in crescita

La campagna 2025 delle pesche e nettarine si apre con segnali particolarmente positivi dall’Abruzzo, dove si registra un aumento della produzione rispetto allo scorso anno e si registra una maggiore capacità di selezionare il prodotto già in campo, prima dell’immissione sul mercato. Questo consente una gestione più efficiente dell’offerta e garantisce standard qualitativi elevati, in grado di soddisfare sia il mercato interno che quello internazionale.

Le principali aree vocate alla frutticoltura, come la valle del Trigno, stanno confermando l’ottima performance dell’annata: circa il 50% del prodotto viene esportato, con un forte interesse da parte di mercati come Svizzera, Austria e Germania. L’altra metà della produzione viene distribuita con successo sul mercato italiano, segno della solidità della filiera abruzzese e della qualità riconosciuta del prodotto regionale.

“Il comparto ortofrutticolo rappresenta un pilastro per l’agricoltura abruzzese, non solo in termini economici ma anche per l’occupazione e la valorizzazione del territorio”, dichiara Domenico Bomba, presidente CIA Chieti-Pescara, “Quest’anno possiamo contare su una produzione abbondante e di qualità, che dimostra la capacità dei nostri produttori di affrontare le sfide climatiche e di mercato, mantenendo alto il livello dell’offerta. Serve ora un sostegno deciso per rafforzare l’export e la competitività delle nostre imprese.”

A livello nazionale, la stagione 2025 si preannuncia in linea con quella dello scorso anno, con una lieve flessione dei volumi nel Centro-Nord compensata dalla ripresa produttiva nel Sud. La produttività è attesa buona lungo tutto il calendario di raccolta, e finora non sono state segnalate criticità significative.

Grazie all’andamento climatico favorevole, l’offerta di quest’anno presenta un calibro mediamente superiore, un elemento che valorizza ulteriormente la qualità complessiva del prodotto. Le epoche di raccolta si mantengono regolari: in linea con il 2024 al Sud e con un lieve ritardo al Nord, a seconda delle zone. L’Abruzzo si conferma così protagonista di una stagione che, nel complesso, mostra segnali incoraggianti per tutto il comparto nazionale delle drupacee. L’ortofrutta resta uno dei settori chiave del Made in Italy agricolo, su cui continuare a investire in termini di innovazione, aggregazione e promozione internazionale.

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2 In Evidenza - 23 mag 2025

L’Abruzzo al quarto posto per agricoltura sostenibile e ridotte emissioni di gas serra

L’Abruzzo si distingue a livello nazionale per le sue eccellenti performance in ambito di agricoltura sostenibile e gestione delle emissioni. A confermarlo sono i dati diffusi dalla piattaforma Ciro (Climate Indicators for Italian Regions), realizzata da Italy for Climate in collaborazione con ISPRA, che analizza in modo sistematico le performance climatiche delle regioni italiane.

Nel comparto agricolo, la nostra regione mostra risultati di assoluta eccellenza: con un utilizzo medio di fertilizzanti pari a soli 47 kg/ettaro, l’Abruzzo consuma meno della metà rispetto alla media nazionale, che supera i 100 kg/ha. Questo dato si affianca a un’elevata capacità di assorbimento naturale della CO₂, grazie al patrimonio forestale regionale, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni climalteranti.

Inoltre, è in crescita anche la quota di agricoltura biologica, aumentata di 2,5 punti percentuali in un solo anno, e la percentuale di energia da fonti rinnovabili, che copre il 23% dei consumi energetici regionali, superando la media nazionale del 19%.

“Questi risultati testimoniano l’impegno concreto degli agricoltori abruzzesi verso un modello produttivo più attento all’ambiente e alla qualità delle produzioni. Come CIA, siamo orgogliosi di rappresentare un territorio che sa guardare al futuro dell’agricoltura con responsabilità e innovazione”, dichiara il Presidente provinciale Domenico Bomba.


Il report evidenzia tuttavia anche aree critiche su cui intervenire: in particolare, la rete idrica regionale continua a registrare elevate perdite, rimanendo tra le peggiori in Italia. Nonostante ciò, il basso consumo di suolo (pari al 5% della superficie regionale) e la ridotta esposizione agli eventi estremi rappresentano ulteriori punti di forza dell’Abruzzo in ambito ambientale.

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1 In Evidenza - 21 mag 2025

Gaza: Cia, intollerabile affamare un popolo. Ora fermare Netanyahu

Subito dopo il 7 ottobre 2023, il mondo intero si è stretto al popolo israeliano, vittima di un vile attacco da parte della formazione terroristica Hamas. Era prevedibile e anche comprensibile una forte reazione di Israele per liberare gli ostaggi catturati e per difendere i propri cittadini da futuri attacchi. Ma, dopo quasi due anni, ci troviamo nella condizione in cui diventa impossibile distinguere tra la sacrosanta necessità di difesa di Israele e le palesi violazioni del diritto internazionale e dei basilari diritti umani perpetrati dal governo di Benjamin Netanyahu sulla popolazione civile di Gaza. È inaccettabile affamare un popolo, questo scempio va fermato subito. Così Cia-Agricoltori Italiani, in merito al conflitto in atto.

Sia come cittadini che come organizzazione di agricoltori, profondamente impegnati nella tutela del diritto al cibo, non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla fame deliberata che oggi colpisce la popolazione civile della Striscia di Gaza -sottolinea Cia-. Milioni di persone, in gran parte bambini, donne e anziani, stanno affrontando una crisi alimentare senza precedenti. Il blocco quasi totale degli approvvigionamenti, il bombardamento delle infrastrutture agricole e la distruzione sistematica di campi, serre, mercati e impianti idrici hanno reso impossibile qualsiasi forma di autosufficienza o di accesso regolare al cibo.

           
Secondo le principali agenzie umanitarie, oggi a Gaza si sta sfiorando il livello più estremo dell’insicurezza alimentare acuta, con il rischio concreto di carestia. Questa non è una conseguenza inevitabile della guerra, ma il risultato diretto di scelte politiche e militari scellerate da parte di Netanyahu, che stanno trasformando il cibo -un diritto fondamentale e inalienabile- in un’arma di pressione e punizione collettiva.

           
Come Cia, condanniamo fermamente ogni guerra e, in particolare, l’uso della fame come strumento di guerra. Il diritto al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti.

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News Cia Abruzzo

2 In Evidenza - 13 apr 2023

Innovazione e nuovi servizi alle imprese, Cia Chieti-Pescara si rinnova per la 61^ Fiera dell’Agricoltura di Lanciano

Stand Cia Chieti-Pescara all’insegna dell’innovazione in occasione della 61^ Fiera dell’Agricoltura, in programma il 14, 15 e 16 aprile 2023 a Lanciano.

Oltre allo stand istituzionale presso il Padiglione 3, sarà allestito uno spazio dedicato al nuovo servizio di consulenza alle imprese, Smart Business in partnership con Zoom. Il servizio fornisce consulenze personalizzate e flessibili, in presenza, a distanza e in modalità ibrida, su varie tematiche offrendo un sostegno alle imprese a 360 gradi. Sarà, inoltre, possibile sperimentare in loco la nuova modalità grazie a una business room installata per l’occasione.


Spazio “Taste & Meet” dell’Associazione La Spesa in Campagna Cia, che sarà presente con un calendario di degustazioni dedicate a tre eccellenze gastronomiche abruzzesi: venerdì 14 aprile dalle ore 16.00 alle ore 18:00 “Apriamo la ventricina”, sabato 15 aprile alle ore 17:00 “P.D.A. Il peperone dolce di Altino”, domenica 16 aprile alle ore 17:00 “Il pomodoro a pera d’Abruzzo”.


Non mancherà, poi, lo spazio dedicato ai servizi alla persona in cui si inserisce la promozione del numero unico di prenotazione 085 9210848.


Il programma dettagliato prevede sabato 15 aprile alle ore 10:00, presso il Padiglione 3, il convegno “Più agricoltura, opportunità di finanziamento e nuove sfide” con focus sulla PAC, il CSR 2023-2027 e le opportunità europee per donne e giovani. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Ente Lancianofiera, Donato Di Campli, parola alla relazione introduttiva del Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba che si soffermerà su aspetti legati alla siccità e all’emergenza climatica ma anche alle proposte di Cia attente allo sviluppo del settore. A seguire i lavori proseguiranno con gli interventi di Giuseppe Di Silvio, Responsabile Caa-Cia Chieti-Pescara, Mariano Siciliano, Referente Psr-Csr Cia Chieti-Pescara, Enrico Calentini, Presidente nazionale Agia Cia, Alfonso Ottaviano, Direttore Cia Chieti-Pescara. Conclusioni affidate a Nicola Antonio Sichetti, Presidente Cia Abruzzo che farà una riflessione sull’attuazione di queste opportunità a livello regionale e sulla loro efficacia in un’ottica di ricambio generazionale.


Allo stand saranno disponibili gadget, degustazioni gratuite e oggetti del merchandising.


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1 In Evidenza - 13 apr 2023

Tavola rotonda a Pescara: “Autonomia differenziata, gli effetti su territori, lavoratori e imprese”

Cos’è l’autonomia differenziata, quali sono le competenze che potrebbero passare alle Regioni, cosa sono i Livelli essenziali di prestazione, come verranno definiti ed eventualmente finanziati.  E soprattutto quali saranno le conseguenze sui territori, sui lavoratori e sulle imprese. A questi interrogativi si cercherà di fornire delle risposte nel corso della tavola rotonda promossa dalle sigle datoriali e sindacali abruzzesi Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, che si terrà domani 14 aprile, a partire dalle ore 10, presso l’Auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.

Dopo i saluti iniziali del coordinatore delle parti sociali, Daniele Di Marzio, seguirà l’intervento di Gianfranco Viesti, docente di Economia dell’Università di Bari e quello della consigliera regionale dell’Abruzzo, Antonietta La Porta.

Parteciperanno al dibattito, moderato dal giornalista Mauro Di Pietro, il senatore del PD, Michele Fina, il vicesegretario regionale della Lega, Antonio Zennaro, e in rappresentanza delle sigle datoriali e sindacali abruzzesi, Graziano Di Costanzo e Michele Lombardo.

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1 CAA - Info Assistenza Tecnica - 28 mar 2023

Insieme verso la riforma: la nuova Pac 2023-2027

Quali sono le novità della nuova Pac 2023? 

Clicca sulla guida del CAA di Cia-Agricoltori Italiani, uno strumento divulgativo per spiegare gli obiettivi strategici e le novità del settore primario.


Nel primo numero il punto della situazione applicativi per la compilazione della DU .

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1 CAF Informa - 28 mar 2023

Rottamazione Quater

Se hai debiti nei confronti dell'erario, affrettati ad aderire alla definizione agevolata Rottamazione Quater.

Prendi un appuntamento su whatsapp al numero 0859210848, oppure contatta gli uffici di riferimento.

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2 In Evidenza - 23 mar 2023

Filiera corta e vendita diretta, “Incentivare sempre di più relazioni tra agricoltori e consumatori”

Sostenere la filiera corta e la vendita diretta promuovendo processi di collaborazione e innovazione. Questo il tema del convegno che si è svolto ieri mattina presso lo Sporting Hotel Villa Maria di Francavilla al Mare, organizzato da Cia Chieti-Pescara e La Spesa in Campagna Cia. 


Dopo una relazione introduttiva del Direttore Cia Chieti-Pescara Alfonso Ottaviano, parola a Mario Schiano Lo Morello che ha presentato il rapporto Ismea sui canali commerciali alternativi per le aziende agricole, “Le imprese agricole italiane che trasformano e commercializzano i loro prodotti con canali alternativi a quelli lunghi sono in numero sempre crescente, così come sono molteplici e in continua evoluzione le modalità che vengono utilizzate”, afferma Schiano Lo Morello riportando alcuni numeri. I risultati di un'indagine Ismea-Nielsen indica che in Italia il 79% dei responsabili degli acquisti delle famiglie conosceva almeno una tipologia di canale alternativo. Più precisamente, il 29% conosceva solo la vendita diretta, il 5% conosceva solo la filiera corta, il 45% conosceva entrambi i canali. Per quanto riguarda la penetrazione degli acquisti, il 53% aveva acquistato almeno una volta negli ultimi 12 mesi in una tipologia di canale alternativo. In cima agli acquisti troviamo carne e salumi, frutta e verdura e latticini e formaggi con livelli di soddisfazione degli acquirenti molto alti.


In collegamento Dario Da Re, docente dell'Università di Padova, ha approfondito il tema dell’'importanza delle relazioni nella filiera corta portando l’esempio virtuoso del quartiere Guizza di Padova. “Le persone fanno la differenza, ma le associazioni la fanno ancora di più”, la frase conclusiva del suo intervento. Elena Sico, Direttrice Dipartimento Agricoltura Regione Abruzzo ha esposto le opportunità provenienti dai piani di programmazione della Regione Abruzzo, in particolare interventi del PSP. 

A seguire intervento di Gianlorenzo Molino che portato l’esperienza del GAS Vasto, gruppo di acquisto solidale che oggi conta una settantina di nuclei che acquistano regolarmente prodotti freschi di agricoltura biologica a filiera corta e prodotti confezionati da piccole aziende bio principalmente italiane. L'associazione promuove anche eventi e visite aziendali  volti a conoscere meglio i produttori che operano nel campo del mercato bio, equo e solidale italiano.

Domenico Francomano, Direttore GAL Terre Pescaresi, ha esposto tutte le operazioni e le attività delle comunità e filiere nell’ambito dei progetti di cooperazione per la valorizzazione dei prodotti locali.


Spazio poi al dibattito e alle considerazioni conclusive della Presidente nazionale Associazione La Spesa in Campagna Cia, Beatrice Tortora, “Necessario incentivare sempre di più le relazioni dirette tra agricoltori e consumatori”, sostiene, “Con la rete de La Spesa in Campagna, vogliamo favorire e incentivare sempre di più queste relazioni e far conoscere la storia dei prodotti, le persone che li hanno realizzati, i campi da cui provengono, garantire il giusto prezzo tagliando gli innumerevoli passaggi intermedi nella filiera per arrivare dal campo alla tavola”.


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1 In Evidenza - 16 mar 2023

Assemblea provinciale Cia Chieti-Pescara: agricoltori riuniti su Pac, consorzi di bonifica e vitivinicolo

Incontro annuale, questa mattina, con l’Assemblea Provinciale di Cia Chieti-Pescara per fare il punto sull’impegno sindacale e le tematiche principali che riguardano le due province, in particolare le novità legate al PSR, i consorzi di bonifica e il settore vitivinicolo.

Ad iniziare i lavori il Presidente provinciale, Domenico Bomba, con il discorso di apertura, “Fin dalla mia elezione a presidente provinciale a febbraio 2022, abbiamo iniziato a lavorare assiduamente su tutti i fronti, in continuità con il lavoro svolto negli anni precedenti, affrontando in modo serio e responsabile tutte le tematiche oggetto di discussione. Per la Cia Chieti-Pescara è prioritario il mantenimento e la cura dei rapporti con la base associativa e ogni anno vengono coinvolti i nostri iscritti in tantissime attività e manifestazioni”, afferma Bomba, “Ma soprattutto la nostra principale attività è stata l’ascolto costante sia attraverso gli uffici che quotidianamente raccolgono sollecitazioni, segnalazioni e proposte, sia attraverso la convocazione costante e continuativa degli organismi provinciali e zonali. Per preparare al meglio questa assemblea, abbiamo convocato tra gennaio e febbraio quattro incontri territoriali che ci hanno permesso di poter scegliere, tra i tanti argomenti che riguardano la nostra provincia, tre focus principali che meritano un approfondimento maggiore”. 


Parola poi ad Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, già ospite al II Forum Vitivinicolo organizzato da da Cia Chieti-Pescara, evento molto importante, partecipato, che ha catalizzato l’attenzione di tutto il mondo vitivinicolo abruzzese, ponendo interesse sulle principali problematiche del settore che ha ribadito quanto il vitivinicolo non stia attraversando un periodo florido che registra un calo dei consumi ma con un aumento del consumo dei  vini premium. Nicodemi ha sottolineato anche come questo settore (come anche altri) ha registrato nell’ultimo anno, un forte crollo dei prezzi (circa 30/40%) e un notevole aumento dei costi di produzione (circa il 50%). “Bisogna produrre meno e meglio”, chiosa il Presidente del Consorzio. 

Il Responsabile Pac di Cia Nazionale, Domenico Mastrogiovanni ha approfondito i principali contenuti e obiettivi della nuova Pac. 

Michele Modesti, Commissario del Consorzio di Bonifica Sud ha spiegato la situazione in cui versano i consorzi dichiarando il costante confronto con la Cia per collaborare e non trovarsi impreparati alle sempre più frequenti emergenze siccità.

La nostra confederazione si distingue per essere sempre stata attenta”, ha affermato il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti nella sua relazione, “col fine di poter dare futuro e valore alle nostre produzioni agricole che, però, in questo momento stanno risentendo di una situazione di cambiamento. Il nostro lavoro è basato sulla sinergia tra le Istituzioni e la politica”.

Tra gli ospiti che sono intervenuti l’Assessore regionale Emanuele Imprudente, Dobbiamo essere in grado di dare il giusto valore ai nostri prodotti e rendere la regione più competitiva, è questa la partita dell’Abruzzo. Investire nella formazione e nella ricerca e raccontare la nostra regione”.

Nel dibattito aperto in sala, testimonianze da soci Cia Nicola Scutti, Palmiro Carota, dal Presidente Agia Enrico Calentini e Beatrice Tortora, Impicciatore Alessandro, Presidente regionale di Anabio, Valterio Paolucci e Bruno Dino. 

L’Assemblea è stata anche l’occasione per la consegna della targa di riconoscimento a Di Tullio. Presentato anche il servizio Smart Business CIA, consulenza alle imprese innovativo e personalizzato. Il servizio Smart Business si candiderà a un della Camera di Commercio Chieti-Pescara, per realizzare uno studio di fabbisogni di digitalizzazione delle imprese agricole

Conclusioni affidate al Presidente Cia nazionale Cristiano Fini che ha evidenziato le proposte Cia portate al governo e al Parlamento, gli impegni sindacali nazionali, il dialogo con l’Unione Europea.

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