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INAC - 10 giu 2022
Carta europea della disabilità: come funziona, criteri e quali servizi offre
La Carta Europea della Disabilità è il documento che permette alle persone con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o a tariffe agevolate.
La Carta Europea della Disabilità rientra all'interno del progetto europeo "EU Disability Card" che ha come obiettivo il mutuo riconoscimento della condizione di disabilità fra i paesi aderenti.
La Disability Card viene richiesta tramite una procedura online da parte del cittadino e successivamente viene spedita a casa.
Possono richiedere gratuitamente la Carta Europea della Disabilità:
- Invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata pari o maggiore del 67%
- Invalidi civili minorenni
- Cittadini con indennità di accompagnamento
- Cittadini con certificazione ai sensi della Legge 104/1992, Art 3 comma 3
- Ciechi civili
- Sordi civili
- Invalidi e inabili ai sensi della Legge 222/1984
- Invalidi sul lavoro con invalidità certificata pari o maggiore del 35%
- Invalidi sul lavoro o con diritto all'assegno per l'assistenza personale e continuativa o con con menomazioni dell'integrità psicofisica
- Inabili alle mansioni (ai sensi della Legge 379/1955, del DPR 73/92 e del DPR 171/2011) e inabili (ai sensi della Legge 274/1991, art. 13 e Legge 335/1995, art. 2)
- Cittadini titolari di Trattamenti di privilegio ordinari e di guerra
Sulla Carta Europea della Disabilità sono presenti questi dati personali:
- Una fotografia, formato fototessera, del titolare.
- Nome, cognome, data di nascita del titolare.
- Numero seriale e data di scadenza del documento.
- Un’apposita indicazione nei casi in cui il titolare necessiti di accompagnatore o di un maggiore sostegno.
- Un QR Code contenente UNICAMENTE le informazioni relative all'esistenza della condizione di disabilità e quindi alla validità della Card.
- La scritta “EU Disability Card” in Braille.
Per richiederla è necessario avere:
- Carta di Identità Elettronica (CIE), SPID o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per accedere all'area riservata del sito
- Una fotografia, formato fototessera, da caricare durante la procedura di richiesta.
La Carta Europea della Disabilità dà inoltre accesso gratuitamente o a tariffe agevolate ai seguenti luoghi:
- Musei statali su tutto il territorio nazionale
- Luoghi di cultura e non solo nei paesi UE aderenti al progetto (consultare i siti istituzionali nazionali).
La Carta Europea della Disabilità può essere utilizzata per certificare la propria condizione di disabilità presso gli uffici pubblici, sostituendo a tutti gli effetti i certificati cartacei e i verbali.
Per certificare la propria condizione di disabilità basta esibire la Carta Europea della Disabilità e permettere la lettura del relativo QR Code all'operatore incaricato attraverso uno smartphone dotato di fotocamera e collegamento ad internet.
La Carta Europea della Disabilità sostituisce a tutti gli effetti i certificati cartacei e i verbali attestanti la condizione di disabilità.
Rivolgiti ai nostri uffici Inac e invieremo la tua richiesta all’Inps.
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In Evidenza - 08 giu 2022
Ucraina: Cia, sbloccare grano nei porti per evitare colossale crisi alimentare
Per scongiurare una colossale crisi alimentare, bisogna sbloccare subito il grano fermo nei porti ucraini. Non ci si può permettere una “guerra del pane” globale, che avrebbe ulteriori effetti destabilizzanti per tutti sia a livello geopolitico che economico. Così Cia-Agricoltori Italiani, in merito ai piani messi in campo per liberare circa 25 milioni di tonnellate di grano di Kiev, stoccato nei silos e ora anche a rischio marcimento per via del caldo eccezionale.
Bisogna evitare ogni nuova escalation e fare di tutto per raggiungere al più presto un accordo che porti alla ripresa dell’export di grano bloccato nei porti del Mar Nero e destinato soprattutto ai Paesi dell’Africa, che sono quasi totalmente dipendenti da queste risorse -osserva Cia-. In diverse aree del continente africano le tensioni sono già iniziate, la carenza di cereali si aggrava e aumenta il pericolo povertà.
D’altra parte, oltre il 50% del grano gestito dal Programma alimentare della FAO arrivava, abitualmente, dall’Ucraina -ricorda Cia-. E l’Onu ha già avvertito che, se la guerra andrà avanti e il “granaio del mondo” resterà sotto le bombe, potrebbe salire a quota 320 milioni il numero di persone a soffrire di fame acuta nel pianeta.
Per questo motivo, Cia si unisce ai numerosi appelli già lanciati, dal premier Draghi a Papa Francesco, per chiedere di accelerare lo sblocco del grano ucraino ed evitare una catastrofe alimentare. Allo stesso tempo, i principali Paesi dovranno aumentare la produzione di grano, anche per colmare la minore offerta sui mercati internazionali. In quest’ottica, alla Commissione Ue spetterà decidere se accogliere la richiesta degli Stati membri, compresa l’Italia, all’ultimo Consiglio Agrifish, di una deroga alla rotazione per il 2023, per consentire un incremento delle semine.
Quanto all’Italia, resta prioritario intervenire in maniera strutturale per abbassare i costi di produzione, in particolare del gasolio agricolo, arrivato fino a 1,45 euro al litro. Il prezzo straordinario dei carburanti mette a rischio le trebbiature nelle aree marginali e meno produttive -sottolinea Cia- riducendo i raccolti di grano duro in una fase così delicata.
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INAC - 01 giu 2022
Bonus 200 euro: ecco chi deve fare domanda e chi no
Ai fini del Bonus 200 euro, che verrà erogato in linea di massima nel periodo di luglio, varranno regole differenti in base alla categoria di cui si fa parte.
Eliminato il criterio “reddituale”, a vantaggio di un criterio “contributivo”, per tracciare il confine tra aventi e non aventi diritto nell’ambito dei lavoratori dipendenti; criterio reddituale che invece il legislatore ha deciso di mantenere per la categoria dei pensionati.
Quanto invece agli autonomi, il decreto non stabilisce nessun indirizzo specifico di erogazione, ma demanda a un successivo decreto il compito di tracciare le regole operative per la concessione dell’indennità. Di seguito le categorie che non dovranno fare domanda per l’indennità una tantum di 200 euro:
* lavoratori dipendenti;
* pensionati;
* lavoratori autonomi;
* altre categorie: disoccupati, lavoratori domestici, percettori di Reddito di Cittadinanza.
Vi è poi tutta una serie di soggetti che dovranno fare domanda per ricevere i 200 euro:
* percettori dell’indennità di disoccupazione Naspi;
* lavoratori che percepiscono l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021;
* titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa i cui contratti sono attivi alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, nonché iscritti alla Gestione Separata, il cui reddito derivante dai suddetti rapporti non sia superiore a 35.000 euro per l'anno 2021;
* lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport;
* lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate percependo un reddito, derivante dai suddetti rapporti, non superiore a 35.000 euro;
* gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 abbiano almeno 50 contributi giornalieri versati con un reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35.000 euro;
* gli incaricati alle vendite a domicilio con reddito derivante dalle medesime attività, nell'anno 2021, superiore a 5.000 euro, titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione separata alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti.
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In Evidenza - 01 giu 2022
Ponte 2 Giugno: Cia, boom agriturismi. Italia in vacanza, ma cala la spesa (-10%)
Il ponte del 2 Giugno regala agli agriturismi il primo boom di stagione, con le 24 mila strutture distribuite in tutto il Paese scelte come trampolino verso l’estate da una comitiva su 3. L’Italia torna in vacanza, ma tende a contenere la spesa, togliendo almeno un 10% dal budget per l’intera stagione che, a oggi, non supera i mille euro a persona e riserva al weekend lungo per la Festa della Repubblica tra i 300 e i 500 euro. Pesano l’instabilità geopolitica e la crisi economica, con l’inflazione in accelerata al +6,9% annuo e gli italiani a fare, di conseguenza, salvadanaio. A dirlo è Cia-Agricoltori italiani con Turismo Verde la sua Associazione per la promozione agrituristica, registrando una ripresa più che positiva per un settore non salvo dall’aumento esasperato dei prezzi e dagli insostenibili costi di produzione.
Una vera boccata d’ossigeno -commenta Cia- se si pensa che oltre 10 milioni di italiani torneranno a viaggiare nei soli prossimi giorni, raggiungendo borghi per il 14% e, quindi, quelle aree rurali d’Italia dove si trovano l’84% degli agriturismi del Paese e occasioni di turismo lento e sostenibile la cui urgenza non è svanita con la fine dell’emergenza pandemica, ma si è rinnovata con l’insorgere di nuova incertezza scaturita dalla guerra in Ucraina.
Ciò detto -sottolinea Cia- il cortocircuito economico che paralizza famiglie e imprese è tutt’altro che superato. Gli italiani fanno, a fatica, i conti con l’aumento dei pezzi dei beni alimentari (+7,1% rispetto a maggio 2021) come di quelli energetici (+42,2%).
La formula degli agriturismi -spiega Cia- continua a essere vincente per natura, grazie alla salubrità degli ambienti e alla qualità del cibo, ma ci vorrà tempo per recuperare la stabilità pre-Covid, per ridurre l’incidenza delle disdette e recuperare utili. Servono incentivi agli investimenti che mettano più al centro il turismo, ancora troppo al margine anche con il Pnrr. Inoltre, manca personale e occorre rivedere le politiche del lavoro per avere un’Italia più protagonista della ripresa.
“Bisogna riconquistare la fiducia dei cittadini -commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- coinvolgendoli di più nella costruzione di un’economica post pandemica e più forte rispetto agli shock internazionali. Serve un patto con i consumatori e, quindi, con i turisti -conclude Fini- che li renda partecipi del valore prodotto in agricoltura, quale asset strategico della promozione turistica ed enogastronomica nazionale, per scelte più consapevoli e sempre di qualità. Tra i migliori alleati che abbiamo per farlo, c’è proprio il settore agrituristico”.
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In Evidenza - 01 giu 2022
2 Giugno: Cia alla Festa della Repubblica in Ambasciata a Bruxelles
Bruxelles festeggia con l’Italia la Festa della Repubblica e Cia-Agricoltori Italiani sarà sponsor dell’iniziativa organizzata per la giornata di domani, 2 giugno, dall’Ambasciata d’Italia con i rappresentanti permanenti d’Italia presso l’Ue e d’Italia presso la Nato.
“Insieme a difesa della pace” il tema ufficiale della ricorrenza nazionale che, dopo due anni di stop per la pandemia, torna ora con tutte le sue consuete celebrazioni. Immancabili, quindi, anche i festeggiamenti nel palazzo di Avenue Legrand dove l’appuntamento sarà anche momento di riflessione su quanto sta accadendo in Ucraina e sull’impegno dell’Europa per la fine del conflitto.
Un’occasione speciale, dunque, anche per rendere omaggio al grande valore del cibo e al ruolo chiave di tanti produttori agricoli e zootecnici, su cui pesano le ripercussioni di una guerra che sta pericolosamente compromettendo la sicurezza alimentare globale.
Dall’olio extra vergine di oliva Terre del Sole al vino Canavese Nebbiolo e Barbera, dal riso Lomello al pesto acquaponico, insieme a pecorino di Farindola, vino Langhe Roccia Doc biologico e ferratelle abruzzesi. Prelibatezze dell’orto, sott’olio e in salsa, formaggi e altrettante tipicità regionali rappresenteranno, a Bruxelles, l’Italia agricola che dal Piemonte alla Sardegna, passando per Lombardia, Marche, Abruzzo e Calabria, non si è mai fermata, nonostante il Covid e l’attuale crisi economica, pur di garantire cibo di qualità e per tutti.
Le aziende che hanno aderito: Italia Olivicola, Azienda agricola “Le Masche”, Azienda agricola "Fratelli Piras”, Azienda agricola “Santa Maria dei cieli”, Cooperativa “La Formica”, "The Circle", Azienda agricola “Valletti Roberta”, "Fattoria Biò" e Mercato Contadino d’Abruzzo con l’Associazione La Spesa in Campagna-Cia Abruzzo.
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In Evidenza - 18 mag 2022
Decreto Aiuti: Anp-Cia, sostegno necessario a pensionati e famiglie a basso reddito
Il Decreto Aiuti del Governo contiene misure importanti: un aiuto alle famiglie a basso reddito colpite dall’inflazione e dal caro-bollette e, finalmente, un sostegno ai pensionati alle prese con il rincaro generalizzato dei costi. Così il presidente di Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, Alessandro Del Carlo, commenta il provvedimento pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, che prevede un contributo una tantum di 200 euro da erogare in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi e dei pensionati con reddito fino a 35 mila euro annui lordi - calcolati al netto del reddito della casa di abitazione e delle prestazioni assistenziali - oltre alla proroga, anche per il terzo trimestre 2022, del bonus sociale per l’energia, ossia dello sconto previsto per i clienti domestici economicamente svantaggiati e i clienti domestici in gravi condizioni di salute.
Anp-Cia giudica positivamente anche la scelta del meccanismo per il reperimento delle risorse che, per la prima volta, viene finanziato con l’aumento del prelievo straordinario sulle aziende che producono e importano energia e che hanno realizzato extra-profitti grazie al rialzo eccezionale dei prezzi energetici.
Si tratta di un aiuto che, in qualche modo, cerca di riequilibrare il reddito disponibile dei pensionati, ridotto da mesi a causa della spirale inflazionistica che ha messo in seria difficoltà migliaia di anziani, soprattutto quelli con assegni al minimo. “Ce lo dicono i nostri associati, soprattutto gli ex agricoltori, le donne, o le persone che hanno avuto una carriera lavorativa discontinua -sottolinea Del Carlo- e che oggi si ritrovano con assegni mensili parecchio al di sotto dei 780 euro previsti dalla pensione di cittadinanza”.
Ecco perché, secondo Anp-Cia, per fronteggiare le conseguenze di pandemia e crisi, oltre a misure una tantum come quelle prevista nel decreto appena pubblicato, bisogna pensare a un aumento degli assegni, con interventi strutturali in primis sulle pensioni basse.
Allo stesso modo, occorre intervenire per migliorare la vita dei pensionati incapienti in modo più incisivo rispetto a quanto fatto nell’ultima legge di Bilancio, con cui è stata aumentata solo di poco la “no tax area”, prevedendo nuove misure che consentano anche ai titolari di pensione che non raggiungono la soglia di tassazione di recuperare a detrazione fiscale le spese mediche e sanitarie sostenute nel corso dell’anno. “È urgente restituire sicurezza economica agli anziani -ribadisce Del Carlo- evitando il rischio di povertà e di esclusione sociale”.
L’una tantum di 200 euro, ricorda Anp, sarà erogata dall’ente previdenziale, che riconoscerà la somma aggiuntiva con la rata di pensione in pagamento a inizio luglio.
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