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1 CAF Informa - 23 apr 2025

Figli, scuola e sport: tutte le detrazioni fiscali che puoi richiedere nel 730

Se hai figli nel 730 puoi detrarre il 19% su tantissime voci: dall’asilo nido all’università, fino allo sport e agli strumenti didattici.

Asilo nido (pubblico e privato)
Puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per l’asilo nido, sia pubblico che privato, fino a un massimo di € 632 per figlio.
Importante: conserva le ricevute di pagamento e verifica che siano intestate al genitore che richiede la detrazione.

Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
Anche le spese scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado possono essere detratte:

19% di detrazione, fino a un massimo di € 800 per ciascun figlio.

Oltre alla retta, rientrano anche:

  • Spese per gite scolastiche

  • Assicurazioni scolastiche

  • Contributi deliberati dall’istituto per arricchire l’offerta formativa

Università
La detrazione del 19% si applica anche alle spese universitarie:

  • Università statali: puoi detrarre l’intero importo delle tasse e contributi.

  • Università non statali: puoi detrarre nei limiti stabiliti ogni anno dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).

Se tuo figlio studia fuori sede, puoi detrarre anche parte del canone di affitto:

Fino a € 2.633 all’anno.

Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)
Se hai un reddito complessivo inferiore a € 36.000, puoi detrarre:

Il 19% delle spese, fino a un massimo di € 1.000 per ciascun figlio di età compresa tra 5 e 18 anni,

Per la frequenza di conservatori e istituti AFAM.

Spese per studenti con diagnosi di DSA
Per i figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è prevista la detrazione del 19% per:

Acquisto di strumenti utili all’apprendimento (es. software compensativi, dispositivi elettronici, ecc.)

Fino al termine della scuola secondaria di secondo grado

Erogazioni liberali alle scuole
Hai effettuato una donazione alla scuola dei tuoi figli?

Puoi detrarre il 19% senza limite d’importo.

Valido per scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie.

Attività sportive dei figli

Puoi detrarre il 19% delle spese sportive

Fino a un massimo di € 210 per ciascun figlio

Età compresa tra 5 e 18 anni


Controlla bene tutte le spese sostenute per i tuoi figli durante l’anno e verifica se possono rientrare tra le voci detraibili.

Per maggiori informazioni ivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

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1 INAC - 15 apr 2025

Bonus Nuovi Nati 2025: requisiti e istruzioni per averlo

Hai un bambino nato o adottato dal 1° gennaio 2025? È arrivato il momento di richiedere il Bonus Nuovi Nati 2025: un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato!

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto questo importante sostegno per incentivare la natalità, e la circolare INPS del 14 aprile 2025 ha definito i criteri per fare domanda.

Chi può fare domanda?
I genitori richiedenti devono possedere congiuntamente i seguenti requisiti:
  • Cittadinanza: italiana, UE o permesso di soggiorno valido per soggiorni di lungo periodo o attività lavorative autorizzate per più di 6 mesi.
  • Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia dalla nascita o ingresso in famiglia del bambino fino alla data di presentazione della domanda.
  • ISEE: inferiore o pari a 40.000 euro annui, escludendo le somme ricevute come Assegno Unico e Universale (AUU).
 
Quando fare domanda?
Entro 60 giorni dalla nascita o dall'ingresso in famiglia del bambino.

 
 
Rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 01 nov 2021

2 novembre: Cia, 7 mln comprano fiori, 3 milioni i crisantemi. Quest’anno il trend dei petali tinti

7 milioni di italiani compreranno fiori nella ricorrenza dedicata ai defunti, secondo Cia-Agricoltori Italiani. Questo è tradizionalmente un periodo cruciale per la commercializzazione di fiori recisi e per i vivai uno dei maggiori picchi di lavoro dell’anno. Il fiore più acquistato, come ogni anno, sarà il crisantemo –si stimano 3 milioni di steli- da sempre associato al 2 novembre. Nei negozi dei fioristi si segnala il trend dei petali tinti con colori vivaci e luminosi per dare loro un aspetto ancora più attraente. Per colorare i fiori vengono utilizzati tutti i tipi di mezzi e procedure: possono essere tinti con un colorante alimentare e la tintura può essere anche fatta in casa, con l'aggiunta di coloranti all'acqua, lasciando che questi lo assorbano. La differenza maggiore si noterà su quelli che hanno petali di tonalità chiare.

La tradizione del 2 novembre è nata perché il crisantemo fiorisce proprio in questo mese, ma è esclusivamente italiana: nel resto del mondo il fiore dei morti –altrove chiamato “margherita dal 16 petali”- è simbolo di gioia ed è regalato in occasione di matrimoni. Probabilmente la sua lunga durata (fino a 20 giorni) può aver contribuito a renderlo prima scelta per addobbare i nostri cimiteri. Ma c’è anche un’altra particolarità che lo ha associato nella tradizione popolare al mistero dei morti: il crisantemo è, infatti, l’unico fiore fotosensibile che ama l’oscurità. Il bocciolo per fiorire ha bisogno di non essere esposto alla luce e un clima nuvoloso è ideale per il suo sviluppo tanto che, in caso di troppa luminosità, i produttori sono costretti a coprire le coltivazioni con teli neri per non far penetrare raggi di luce. La produzione è principalmente in Toscana, Campania, Puglia e nella regione dove è nato il florovivaismo, la Liguria, dove a fine ‘800 le famiglie reali che svernavano sulla costiera alimentarono l’interesse per l’aspetto ornamentale di piante e fiori.

Secondo l’associazione dei Florovivaisti Italiani, la produzione di crisantemi ha subito quest’anno una flessione del 20% per i timori e le incertezze di mercato legate al Covid, nel periodo di semina a giugno. La diminuzione (-15%) delle importazioni per i costi di produzione di trasporti dovuti al caro-gasoli ha, tuttavia, reso più attrattivo il prodotto nazionale e i prezzi risultano in linea con il 2020. In commercio sono molte le varietà, dalla più comune (un bouquet di crisantemina costa sui 10 euro), agli allegri Ping Pong (dalla caratteristica forma “a pallina”, 2 euro a stelo), ai più decorativi Spider (petali allungati e sottilissimi, tanto da ricordare le zampe di ragno, 3 euro l’uno) a quella più pregiata, la Turner (sui 4 euro).

Il settore florovivaistico rappresenta in Italia il 5% della produzione agricola totale e si estende su una superficie di quasi 30mila ettari, contando 27mila aziende (100mila addetti), di cui 17mila coltivano fiori e piante in vaso e 10mila sono vivai. Il comparto vale circa 2,5 miliardi di euro, di cui il 55% va attribuito ai prodotti vivaistici (alberi e arbusti). In Europa, le aziende florovivaistiche contano un fatturato di oltre 20 miliardi di euro e l’Italia, vale il 15% della produzione comunitaria.

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1 In Evidenza - 28 ott 2021

Cia, lavorare insieme per migliorare Granaio Italia. E’ garanzia di trasparenza per la filiera

Non si facciano passi indietro sulla Commissione Sperimentale Nazionale Grano Duro (CSN) e si lavori di concerto per migliorare “Granaio Italia” con l’annesso registro telematico di carico e scarico di cereali e sfarinati. In un contesto di fibrillazione dei prezzi delle materie prime e con l’aumento dei costi di produzione alla vigilia delle semine, Cia-Agricoltori Italiani ritiene, infatti, dannoso per il settore mettere in discussione uno strumento come la CSN.

I possibili appesantimenti burocratici e le altre eventuali criticità di “Granaio Italia” non vanno superati con ultimatum, ma attraverso il dialogo nelle sedi istituzionali appropriate. Insieme alle diverse organizzazioni della filiera dei cereali, Cia sta da tempo lavorando per migliorare un provvedimento utile a favorire maggiore trasparenza, come avviene in altri settori agricoli.

Dopo un lungo periodo di gestazione e grazie alla partecipazione di tutti i soggetti della filiera, il lavoro della Commissione –secondo Cia- sta già dando i primi positivi frutti. Le attuali quotazioni di grano duro della CSN sono, peraltro, ben al di sotto di quelle delle più rappresentative borse merci territoriali.

La Commissione Sperimentale Nazionale Grano Duro e “Granaio Italia” meritano, dunque, attenzione e rispetto. E’ compito, ora, di tutti gli attori della filiera–conclude Cia- affrontare le criticità nelle sedi adeguate, attraverso percorsi condivisi e partecipati.

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1 In Evidenza - 28 ott 2021

Immigrati: Cia, nei campi quasi 360.000 lavoratori stranieri. Servono nuove politiche

La manodopera straniera rappresenta ormai stabilmente un terzo della forza lavoro complessiva in agricoltura. A fine 2020 i lavoratori nati all’estero e occupati nei campi in Italia sono 357.768, su circa 900.000 addetti totali, e concorrono al 29,3% dell’occupazione complessiva in termini di giornate lavorate. Così Cia-Agricoltori Italiani, commentando il Dossier Statistico Immigrazione 2021, presentato oggi dal Centro Studi e Ricerche Idos.

Si tratta di numeri che confermano quanto la componente straniera sia diventata strategica, come ha dimostrato anche la pandemia, con il settore spesso in sofferenza proprio per la mancanza di manodopera stagionale, connessa agli effetti del Covid. Soprattutto nelle regioni del Nord Italia, dove si concentra oltre l’85% dei lavoratori con permesso di soggiorno stagionale, le difficoltà delle imprese agricole sono state evidenti -osserva Cia- anche a causa degli enormi ritardi nella pubblicazione del decreto flussi. Anche la sanatoria prevista nel 2020, per come è stata strutturata nei tempi e nelle modalità, non ha portato grandi risultati, con solo il 14% delle istanze di regolarizzazione presentate riguardanti il settore primario.   

            Ora è tempo di lavorare a migliorare le politiche migratorie, con un approccio che presupponga l’abbandono definitivo delle misure di emergenza -sottolinea Cia- e segni l’avvio di interventi seri ed efficaci sull’immigrazione, basati su due priorità: lavoro e integrazione.   

            Intanto, proprio in un’ottica di integrazione e solidarietà, Cia-Agricoltori Italiani sta portando avanti il progetto nazionale “Rural Social ACT”, che punta sull’agricoltura sociale come modello vincente per promuovere processi virtuosi di inclusione e re-inserimento socio-lavorativo dei migranti, prevenendo e contrastando il fenomeno del caporalato e delle agromafie, attraverso la creazione e il potenziamento di una rete nazionale di collaborazioni multisettoriali e integrate tra mondo agricolo, servizi sociosanitari, settori della formazione e dell’accoglienza. Il progetto, finanziato dal Fondo FAMI e dal Ministero del Lavoro e supportato dal Forum Nazionale Agricoltura Sociale, vede Cia come capofila, insieme a 30 partner tra Reti Nazionali, cooperative, consorzi, Ong e associazioni (www.ruralsocialact.it).

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1 In Evidenza - 28 ott 2021

Parità salariale: Donne in Campo-Cia, grande passo avanti per l’Italia

La legge sulla parità salariale rappresenta un grande passo in avanti per il superamento delle disuguaglianze di genere e l’aumento dell’occupazione femminile, ma delinea anche un necessario e non più procrastinabile progresso culturale del nostro Paese sul tema. Così Pina Terenzi, presidente nazionale di Donne in Campo, l’associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani, commentando l’approvazione definitiva al Senato della legge sulla parità salariale.

La legge si basa su due capisaldi fondamentali: rispetto della parità di genere in tutte le scelte che riguardano lavoratrici e lavoratori e trasparenza -ricorda Donne in Campo-. Le aziende sopra i 50 dipendenti dovranno, infatti, compilare un rapporto sulla situazione del personale che conterrà molti indicatori, dai salari agli inquadramenti, dai congedi al reclutamento. L’elenco delle aziende che trasmetteranno il rapporto, e di quelle che non lo faranno, sarà pubblico, e i dati saranno consultabili dai lavoratori, dai sindacati, dagli ispettori del lavoro, dalle consigliere di parità, con sanzioni fino a 5mila euro per mancata o fallace trasmissione dei dati. Per non essere sanzionati, occorrerà evitare di mettere in atto tutti quei trattamenti -orari di lavoro impossibili, riunioni fuori orario, in generale condizioni lavorative che, in ragione del sesso, dell’età anagrafica, delle esigenze di cura personale o familiare, dello stato di gravidanza nonché di maternità o paternità, anche adottive- possano porre la lavoratrice in posizione di svantaggio, generando una limitazione delle opportunità di partecipazione alla vita o alle scelte aziendali e creando ostacoli riguardo ad avanzamento e progressione nella carriera.

“Il divario retributivo penalizza da sempre le donne. Ora questa legge permetterà di garantire, finalmente, una pari opportunità sui luoghi di lavoro -sottolinea Terenzi-. Ma sarà necessario adottare anche nella vita politica e in quella della rappresentanza la stessa cura, evitando che criteri e modalità di partecipazione discriminino le donne nella possibilità di contribuire alla costruzione di una nuova visione sociale, economica e ambientale che traghetti la nostra società nel futuro”.

Basti pensare al settore primario, dove il ruolo delle donne è sempre più strategico. In Italia sono oltre 200.000 le imprenditrici agricole, molte under 35, e il 40% della forza lavoro del comparto è femminile. “Da anni lavoriamo per un’agricoltura multifunzionale che coniuga la produzione alimentare con welfare, tutela di suolo e paesaggio e salvaguardia della biodiversità -conclude Terenzi-. Questo pone le donne in prima linea di fronte ai cambiamenti in atto: dalla sfida della transizione verde alle risposte alla lunga crisi pandemica”.

 

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1 In Evidenza - 26 ott 2021

Rincari: Cia, si specula su prezzi materie prime. Intervenire sulla catena del valore

I prezzi di concimi, gasolio ed energia, ma anche di plastiche per il confezionamento, sono arrivati alle stelle, raddoppiati e portati anche oltre il 50%. Cavalcando la crisi economica per l’emergenza sanitaria, si sta speculando sulle materie prime, mettendo in seria difficoltà la produzione agricola e zootecnica di un intero Paese, quando in realtà è il motore agroalimentare su cui si è sostenuta l’Italia per quasi due anni di pandemia. Così Cia-Agricoltori Italiani in merito ai rincari vertiginosi che stanno impattando, pesantemente, sui costi di produzione di milioni di imprese agricole nazionali, spinte al limite della sostenibilità e, quindi, a rischio interruzione attività.  

In tutta Italia, dichiara Cia, non c’è settore al riparo. La semina e la pre-semina di grano e, quindi, la produzione 2021-2022 è in forte discussione per molte aziende. L’aumento dei prezzi della materia prima, infatti, non arriverà mai a pareggiare quello dei costi di produzione e nello specifico di concimi come il nitrato ammonico, salito a +30% (da 46 euro/qt a 75 euro/qt) e dell’urea aumentato del 40% (da 55 euro/qt a 88 euro/qt). Sostanze che sono, ovviamente, altrettanto importanti per la preparazione di gran parte dei terreni agricoli e per molte altre colture di stagione, fino a incidere su quantità e qualità del prodotto finale. Stesso discorso può farsi per il comparto zootecnico e allevatoriale. I rialzi su mais (+50%) e soia (+80%) rendono decisamente poco remunerativa la produzione di carne di qualità controllata, soprattutto dove ci sono contratti di filiera con le principali catene della Grande distribuzione. E ancora, i rincari fino al 50% su gasolio, energia e plastiche, oltre quelli sugli alimenti per gli animali, mettono ko gli allevatori di vacche da latte per i quali è già una sfida, la conquista di un aumento di almeno 5 cent al litro sul prezzo del latte.

“Siamo in una fase chiaramente speculativa -interviene Gabriele Carenini della giunta nazionale di Cia- e bisogna intervenire, come l’organizzazione sostiene da tempo, lungo la catena del valore e della distribuzione. Va reso democratico il processo di redistribuzione del valore che paga il consumatore finale. Perché gli agricoltori attraggono ancora troppo poco e non hanno alcuna garanzia di reddito. Il governo vigili su quanto sta accadendo -conclude Carenini- e, sempre con le istituzioni, si ragioni seriamente per la competitività delle imprese italiane e la priorità rappresentata dal reddito. Serve un vero ‘Patto di sistema’ che incentivi aggregazione, promozione unitaria, sviluppo dell’economia contrattuale, contrasto alle pratiche commerciali sleali e operatività piena dell’interprofessione. Altrimenti, dimentichiamoci il raggiungimento di standard di sostenibilità degni del Green Deal Ue”. 


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1 In Evidenza - 26 ott 2021

Dall’Assemblea di Donne in Campo-Cia arriva il “Manifesto per la Terra”

Un’alleanza “fortissima” tra le donne di tutto il mondo “per la vita, l’ambiente e la pace, per costruire un mondo migliore”. Perché oggi, dopo una pandemia globale e alle soglie di grandi cambiamenti e nuove sfide, da quelle geopolitiche a quelle climatiche, “le donne devono essere là dove si decide. Ѐ un’occasione storica e una grande battaglia per la governance”. Questo l’obiettivo del “Manifesto delle donne per la Terra”, una Carta dei valori ma anche un Documento programmatico, presentato da Donne in Campo, l’associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani, in occasione dell’Assemblea annuale che si è tenuta a Pompei.

            “Dobbiamo dare forza alle donne perché guidino culturalmente e democraticamente le prospettive comuni -ha detto la presidente nazionale di Donne in Campo, Pina Terenzi-. C'è bisogno di una visione univoca tra le donne che sono nei luoghi strategici del pianeta, nelle campagne, ma anche alla guida degli Stati in Africa, Asia, America Latina”. In questa fase “le sfide non sono distinguibili: la battaglia per un’agricoltura competente, quella per la sopravvivenza dell’umanità, per i diritti dei più deboli, per la giustizia, la nutrizione, la salute e l’educazione. Per questo -ha spiegato Terenzi- le donne impegnate in agricoltura vogliono far sentire la propria voce, insieme a quella di tutte le altre”.

            In particolare, come associazione Donne in Campo, in rappresentanza delle oltre 200.000 imprenditrici agricole italiane e del 40% della forza lavoro del comparto, “pensiamo che l’agricoltura del futuro debba nutrire la salute e il benessere, ricamare paesaggi, intessere comunità, produrre biomateriali, conservare biodiversità e tradizioni, custodire semi, coltivare foreste, fornire fitoterapici, ristabilire equilibri naturali -ha evidenziato Terenzi-. L’etica del produrre è la nostra visione”.

            Il “Manifesto per la Terra” è stato liberamente ispirato dalle parole di Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Alcide Cervi e speciale madrina dell’Assemblea delle Donne in Campo: “Vogliamo ricucire gli strappi tra passato e futuro -ha dichiarato- figlie di un’epoca di donne che ha fatto la storia, ma anche madri di una nuova generazione, che dovrà conservare la forza dei nostri valori”.

Ospiti dell’iniziativa anche la vicepresidente dell’Anp, l’associazione pensionati di Cia, Anna Graglia e la presidente dell’Agia, l’associazione giovani di Cia, Liana Agostinelli. Ampio spazio, poi, alle testimonianze delle Donne in Campo su valore etico del cibo e agricoltura sociale e sostenibile: Luisa Broggini e Camilla Crugnola degli Orti Broggini (Varese), Francesca Mantovani della Copaps Coop onlus (Sasso Marconi - Bologna), Paola Fattorini della Fattoria didattica l’Asino che ride (Ancona) e Concetta La Rocca del Parco del Pollino (Matera). Nel suo video-saluto, l’eurodeputata Pina Picierno ha quindi descritto l’impegno sulla Pac a favore delle donne, mentre la segretaria generale dell’OMA Arianna Giuliodori ha ricordato come l’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori crede fortemente nella natura multidimensionale del settore, non soltanto per la lotta all’insicurezza alimentare e al cambiamento climatico, ma anche come veicolo di sviluppo sociale ed economico. 

“Ringrazio Donne in Campo per il lavoro che fa e per l’impegno che mette a sostegno delle imprenditrici agricole -ha sottolineato il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino, chiudendo l’Assemblea-. Fortunatamente, in una società che evolve con fatica, la forza, la determinazione, l’intraprendenza e il merito delle donne si impone sempre di più. E sono tutte caratteristiche che servono ancora di più oggi, di fronte a un momento storico così strategico, così delicato, in cui Cia vuole esserci e dare il suo contributo di visione e di progetti”.

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