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1 In Evidenza - 19 set 2025

CIA Abruzzo: “Blue Tongue, situazione drammatica. Servono subito interventi straordinari per gli allevatori”

CIA Abruzzo lancia un appello urgente alla Regione per fronteggiare l’emergenza causata dalla ripresa dell’epidemia di Blue Tongue, che sta mettendo in ginocchio il comparto zootecnico regionale.

Secondo i dati diffusi dall’IZS di Teramo e aggiornati al 15 settembre, i numeri parlano da soli: 9 casi nei bovini, 42 nelle capre e ben 1487 negli ovini, con oltre mille capi morti solo in quest’ultima specie. Una perdita che, sommata agli abbattimenti e agli animali distrutti, sta generando un impatto devastante per le aziende agricole, in particolare quelle delle aree montane e interne, già alle prese con enormi difficoltà.

“Questa epidemia”, afferma Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “non è soltanto una questione sanitaria: è un colpo durissimo alla tenuta sociale ed economica delle nostre comunità rurali. Senza un sostegno immediato, molti allevatori rischiano di non rialzarsi più. E quando chiudono le stalle, si spopola la montagna e si perde un presidio fondamentale per il territorio e la biodiversità”.

CIA Abruzzo chiede con forza alla Giunta e al Consiglio regionale di mettere subito in campo misure straordinarie:

  • indennizzi rapidi per le perdite subite,

  • rimborsi per i costi di vaccinazioni e repellenti,

  • aiuti per il ripristino del patrimonio zootecnico, sostenendo l’acquisto di nuovi riproduttori,

  • e l’avvio già dal 2026 di una campagna di vaccinazione preventiva, coordinata a livello regionale.

“Non possiamo permetterci ritardi”, aggiunge Sichetti, “La sopravvivenza degli allevamenti abruzzesi dipende dalla capacità delle istituzioni di dare risposte immediate e concrete. Il rischio, altrimenti, è il collasso del settore, con conseguenze pesantissime sull’economia regionale e sull’occupazione. Noi siamo pronti a collaborare con la Regione per costruire insieme un piano straordinario che dia respiro agli allevatori e garantisca la continuità di un comparto strategico per l’Abruzzo”.

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1 In Evidenza - 15 set 2025

Dazi: Cia, persi già 600 mln nell’export agroalimentare verso gli Usa


Persi 600 milioni di euro nell’export
 di beni agroalimentare verso gli Usaconfrontando il periodo gennaio-luglio del ’25 con i primi 7 mesi dell’anno precedente. Questa l’analisi dell'ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani sul dato Istat appena uscito. Le spedizioni agroalimentari Made in Italy sono in calo per il secondo mese consecutivo: nel mese di luglio si rileva una riduzione del 10% rispetto allo stesso mese del 2024.  I dati confermano, dunque, il rallentamento che ha caratterizzato l'andamento delle vendite delle produzioni agricole e alimentari italiane negli Stati Uniti, dopo l’annuncio dei dazi dell’amministrazione Trump.

Questa, secondo Cia, è una spiacevole novità rispetto alla costante e lunga tendenza di crescita che aveva contraddistinto, negli anni, le vendite del nostro cibo negli Usa. Il rallentamento della crescita mensile è partito proprio nel mese di aprile (solo il +1%) ed è proseguito con lo 0,4% a maggio. Da giugno il primo segno negativo (-3%), che ora arriva al -10% di luglio. Questo trend negativo ha inciso sulla crescita cumulata di tutto il periodo gennaio-luglio 2025. Cia rileva, infatti, che nei primi sette mesi dell’anno l’aumento delle esportazioni è stato del 3%, mentre nello stesso periodo del 2024, l'incremento annuo era valso ben 19 punti percentuali. In termini assoluti, la crescita annua sul mercato americano delle produzioni italiane ha ceduto dunque -nel periodo gennaio-luglio ’25- circa 600 milioni di euro, se confrontata con quella fatta registrare dall’Istat nel 2024. Riguardo alla bilancia commerciale, se si confronta l'avanzo di luglio 2025 con quello di luglio 2024, l’Istat conferma la timida ripresa che si era registrata nel mese di giugno. Il saldo commerciale di luglio cresce di soli 3 punti percentuali su base annua. Tale ripresa è dovuta, esclusivamente, ad una contrazione delle importazioni più marcata rispetto a quella che ha caratterizzato le vendite estere.

Tuttavia, la crescita annua del surplus commerciale (+3%) risulta di gran lunga inferiore rispetto a quella che aveva caratterizzato la bilancia commerciale nel mese di luglio 2024 (+28%).

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2 In Evidenza - 15 set 2025

Dal campo alla tavola: il CIA Village protagonista a Val di Sangro Expo

Cia sarà presente a Val di Sangro Expo, in programma dal 18 al 21 settembre, con un’edizione completamente rinnovata del suo spazio espositivo: il CIA Village, luogo d’incontro e di scoperta dedicato alle eccellenze agricole e alimentari del territorio.

Il CIA Village sarà il cuore pulsante delle attività proposte da CIA: uno spazio dinamico dove la filiera corta diventa protagonista, con percorsi che porteranno i visitatori “dal campo alla tavola” e “dal campo al bicchiere”, valorizzando i prodotti locali e le esperienze culinarie.

Durante le quattro giornate, il pubblico potrà assistere a cooking show realizzati in collaborazione con il GAL Maiella Verde e Slow Food Lanciano, dove i protagonisti non saranno solo i piatti, ma le storie e i valori di chi coltiva e trasforma le materie prime. 

Non mancheranno le esposizioni dei prodotti del mercato contadino “La Spesa in Campagna” di Pescara, insieme ad altre aziende agricole del territorio. E a confermare la vivacità del panorama enogastronomico locale, ci sarà anche la degustazione di birre artigianali del Birrificio Maiella e degustazioni di vino guidate curate dall’AIS – Associazione Italiana Sommelier, pensate per accompagnare gli cooking show e far scoprire abbinamenti di qualità con la cucina locale. 

Spazio anche alla cultura agroalimentare con un focus dedicato all’avvio dell’iter per l’IGP del Peperone dolce di Altino, un riconoscimento che valorizzerà ancora di più uno dei prodotti simbolo dell’identità rurale della Val di Sangro.

Un’attenzione particolare sarà rivolta ai più giovani: le scuole del territorio saranno coinvolte nella presentazione del progetto “Nutrire il Futuro 2.0”, finanziato dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, che promuove corretti stili alimentari e una maggiore consapevolezza sulle scelte quotidiane a tavola.

Inoltre, il CIA Village proporrà aperitivi, momenti conviviali, promozioni e gadget, rendendo lo spazio ancora più accogliente e interattivo.

“Con il CIA Village a Val di Sangro Expo vogliamo raccontare il valore della nostra agricoltura, fatta di filiera corta, sostenibilità e identità territoriale”, sostiene il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “Sarà uno spazio aperto a tutti, dove cittadini, famiglie e giovani potranno scoprire da vicino i prodotti e le storie di chi lavora la terra. È anche un’occasione per guardare al futuro, con progetti che avvicinano le nuove generazioni a un’alimentazione più consapevole e legata al territorio”.

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1 In Evidenza - 05 set 2025

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere le imprese agricole che intendono innovare, migliorare la produttività e adottare soluzioni sostenibili, rafforzando così la competitività del settore.

Dotazione finanziaria e soglie di investimento

Il bando dispone di 15 milioni di euro, così ripartiti:

  • € 7,5 milioni per progetti fino a € 200.000

  • € 7,5 milioni per progetti oltre € 200.000

Sono ammissibili investimenti con:

  • importo minimo: € 20.000

  • importo massimo: € 3.000.000 (le eccedenze non vengono finanziate)

Intensità del sostegno

Il contributo base è pari al 50% delle spese ammissibili, con importanti maggiorazioni nei casi previsti:

  • 80% per giovani agricoltori (≤ 40 anni, insediati da non più di 5 anni)

  • 60% per aziende ubicate in zone montane, ZVN o aree Natura 2000

  • 80% per investimenti ambientali e in energia rinnovabile (es. riduzione inquinanti, efficientamento energetico, sistemi di irrigazione con risparmio idrico)

  • 60% per aziende biologiche (in fase di conversione o mantenimento)

È inoltre possibile combinare il contributo con il prestito Fi.R.A. a tasso zero, così da ridurre ulteriormente il fabbisogno finanziario.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

Imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.), singoli o associati.

Requisiti principali:

  • Iscrizione alla CCIAA con Partita IVA agricola

  • Fascicolo Aziendale aggiornato e validato

  • Dimensione economica ≥ € 15.000 PS (≥ € 10.000 per aziende in montagna o aree svantaggiate)

  • Disponibilità giuridica dei terreni (proprietà, usufrutto o affitto ≥ 9 anni)

  • Realizzazione degli investimenti nel territorio abruzzese

Tipologie di investimenti ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edilizie e infrastrutturali: fabbricati produttivi, serre, invasi idrici, stoccaggi, impianti per autoconsumo, bonifica amianto

  • Macchinari e attrezzature: destinati a produzione, trasformazione, commercializzazione, agricoltura di precisione

  • Software e brevetti legati al ciclo produttivo

  • Spese tecniche: fino al 4% del costo totale (8% in caso di opere edili)

  • Investimenti irrigui: ammessi solo se garantiscono un effettivo risparmio idrico, con sistemi di misurazione e nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE

Scadenza

Le domande devono essere presentate entro il 19 dicembre 2025.


Per maggiori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Danni da fauna selvatica: CIA Abruzzo contesta la nuova procedura regionale e chiede un confronto immediato

CIA Abruzzo esprime profonda preoccupazione per la Delibera Regionale n. 516 del 5 agosto 2025, con cui la Regione ha approvato le nuove modalità operative per la concessione dei contributi per i danni da fauna selvatica.

In rappresentanza di centinaia di aziende agricole e zootecniche, la CIA Abruzzo denuncia l’impraticabilità delle procedure previste e chiede la sospensione immediata del provvedimento, accompagnata dalla convocazione urgente di un tavolo tecnico con le Organizzazioni Professionali Agricole.

“Pur riconoscendo il principio di garantire trasparenza e regole chiare”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “le nuove modalità operative rischiano di trasformarsi in un ostacolo insormontabile per le aziende, già duramente provate dai danni crescenti causati dalla fauna selvatica”.

Tra le criticità segnalate:

  • Oneri procedurali insostenibili e tempi irrealistici, che paralizzano l’attività agricola e rendono difficile presentare domanda;

  • Meccanismi di accertamento iniqui, che espongono le aziende al rischio di sotto-indennizzo, soprattutto per i danni di entità ridotta;

  • Aleatorietà del risarcimento, subordinato alla disponibilità di fondi e privo di un fondo regionale dedicato e adeguatamente finanziato.

Per questo la CIA Abruzzo chiede:

  1. La sospensione della delibera dal 1° settembre 2025;

  2. La riscrittura condivisa delle procedure con le rappresentanze agricole;

  3. L’istituzione di un fondo regionale certo e adeguato;

  4. Il riconoscimento di un risarcimento integrale (100%) dei danni accertati, a tutela del ruolo economico e sociale degli agricoltori.

“Gli agricoltori e gli allevatori non possono essere lasciati soli davanti a un problema che mina la sostenibilità delle imprese e l’equilibrio del territorio”, conclude Sichetti, “Serve una risposta immediata, concreta e condivisa”.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Gaza: Cia, fermare la guerra e la carestia in atto

È inaccettabile usare la fame come arma di guerra. Anche l’Onu certifica che a Gaza è in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della Global Sumud Flotilla.   


“L’accesso al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti -dice il presidente nazionale Cristiano Fini-. Come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la Striscia. Migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali”. Adesso, continua Fini, “auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perché non è tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”. 

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 22 giu 2021

PNRR: Cia, con via libera Ue, si apra fase nuova con agricoltura e aree rurali al centro

Con il primo via libera formale dell’Ue al PNRR dell’Italia, oggi si apre realmente una fase nuova per “ristrutturare” e rilanciare il Paese in un’ottica più sostenibile, digitale e resiliente. A disposizione ci sono ben 191,5 miliardi, a cui si aggiungono i 30 miliardi del Fondo complementare al Piano, che dovranno servire anche al sostegno dell’agricoltura, garante dell’approvvigionamento di cibo, e allo sviluppo tecnologico e ambientale delle aree rurali, che rappresentano oltre il 50% della superficie nazionale con 11 milioni di cittadini. Così Cia-Agricoltori Italiani, in occasione dell’incontro a Roma tra il premier Mario Draghi e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, per annunciare l’ok dell’esecutivo Ue al Recovery Plan nazionale, a cui seguirà quello del Consiglio entro un mese.

“Intraprendere la strada dello sviluppo sostenibile, come chiede l’Europa, vuol dire riconoscere finalmente la centralità dell’agricoltura, il cui ruolo si evolve oggi in molte direzioni -ricorda il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. C’è la funzione produttiva del settore, che resta evidentemente prioritaria, come dimostrato in questo anno di pandemia. Ma l’agricoltura contribuisce anche alla tenuta dei territori e, ora, può fare da cardine dello sviluppo integrato del Paese, producendo energia da fonti rinnovabili, tutelando il paesaggio e gestendo le risorse idriche, salvaguardando il suolo e le foreste per prevenire il dissesto idrogeologico, migliorando la sostenibilità dei processi produttivi con nuove tecnologie digitali, blockchain e rinnovo del parco macchine per non inquinare”.

“Parliamo di un progetto nazionale di manutenzione del territorio, per il quale sono necessari robusti investimenti nelle infrastrutture, nei servizi e nella digitalizzazione, a partire dalle aree interne dove ancora nel 40% delle case non arriva il wi-fi -evidenzia il presidente di Cia-. La ripartenza dell’Italia ha bisogno di progetti concreti e innovativi, realizzabili con tempi certi e monitorabili, con il contributo degli agricoltori italiani, custodi della terra e sentinelle del territorio, insieme a tutte le forze economiche e sociali del Paese”.

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1 In Evidenza - 21 giu 2021

Tabacco: Cia, auguri al nuovo presidente di Unitab Massimo Ricci

Auguri di buon lavoro al neo presidente nazionale di Unitab (Unione nazionale tabacco) Massimo Ricci, produttore umbro e associato a Cia-Agricoltori Italiani. A lui e al nuovo Consiglio direttivo, le più vive congratulazioni da parte dell’organizzazione.

            “Unitab rappresenta il 40% di tabacco prodotto in Italia in tutte le sue varietà -ricorda il presidente di Cia, Dino Scanavino-. Da parte nostra, confermiamo la massima disponibilità a collaborare, per sostenere un comparto produttivo di particolare rilievo in Italia, che occupa circa 50.000 persone, con una alta percentuale di lavoro femminile”.

            In questi anni “il settore del tabacco ha visto forti cambiamenti e una profonda ristrutturazione -continua Scanavino- che necessita sempre di più di un percorso condiviso e partecipato tra le parti interessate, affinché gli agricoltori possano essere messi nelle condizioni di operare al meglio”.

            In tal senso, “i contratti quadro con le multinazionali a scadenza pluriennale e sotto l’egida del Ministero delle Politiche agricole si sono dimostrati negli anni strumenti importanti -evidenzia il presidente di Cia-. Per questo, preoccupano oggi i mancati rinnovi dei contratti. Ed ecco perché, serve un protagonismo forte delle istituzioni, con tutti gli attori della filiera, insieme a Unitab, per favorire i rinnovi e dare garanzie e serenità a tutti gli agricoltori”.

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2 In Evidenza - 16 giu 2021

Scongiurare emergenze idriche in estate, l’appello di Cia Chieti-Pescara ai Consorzi di Bonifica

Al fine di scongiurare eventuali emergenze idriche durante il periodo estivo che metterebbero in crisi le imprese agricole, la Cia Chieti-Pescara chiede ai commissari dei Consorzi di Bonifica Sud e Centro di mettere a punto un piano di turnazione in grado di garantire le portate d’acqua adeguate anche in momenti di scarsa disponibilità.

 Una situazione di carenza idrica già registrata lo scorso anno a causa di una mancata azione di prevenzione. Un rischio che non possiamo più correre, data la scarsità di precipitazioni, per un settore già provato dagli effetti della pandemia da COVID-19. La distribuzione di acqua è una risorsa necessaria per l’agricoltura su cui è importante vigilare senza remore.

 “Chiediamo ai commissari dei Consorzi Sud e Centro, Michele Modesti e Paolo Costanzi, un incontro urgente per fare il punto della situazione su come si intendono razionalizzare le riserve idriche”, afferma il Presidente Nicola Sichetti, “sullo stato di salute degli invasi e sulle decisioni da intraprendere a fini irrigui per i prossimi mesi”.

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1 In Evidenza - 15 giu 2021

Dazi: Cia, con accordo Ue-Usa nuovo slancio a export agroalimentare

Con lo stop di cinque anni ai dazi tra Ue e Stati Uniti, si inaugura finalmente una nuova stagione di collaborazione tra le due potenze, prima di tutto sul fronte commerciale, che va verso l’obiettivo auspicato di sostenere e rilanciare le esportazioni, in particolare quelle agroalimentari, che già combattono con gli effetti della pandemia. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta l’accordo raggiunto al vertice Ue-Usa di oggi a Bruxelles, alla presenza del presidente americano Joe Biden, che mette un punto alla lunga guerra di ritorsioni tariffarie per la questione Airbus-Boeing.

            “L’agroalimentare Made in Italy è un settore particolarmente sensibile agli scambi commerciali, con un export che vale 46 miliardi di euro nell’ultimo anno -spiega il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. E proprio gli Stati Uniti rappresentano un mercato assolutamente strategico per le esportazioni di cibo e bevande tricolori, con un valore complessivo vicino ai 5 miliardi. Per questo, siamo soddisfatti di questo ritorno al dialogo e al multilateralismo, attraverso decisioni condivise, per sorpassare definitivamente l’incubo dazi doganali e ampliare, invece, le opportunità di creare ricchezza attraverso l’export, prima di tutto quello agricolo e alimentare che ci riguarda più da vicino”.

            Ancora di più in questa fase storica, segnata dal Covid e anche dalla Brexit, “è urgente favorire accordi commerciali multilaterali e bilaterali tra Paesi. Trattative -aggiunge Scanavino- che possano trasformare il valore riconosciuto dal consumatore finale in valore economico per le imprese agricole e che includano, sempre e in modo inequivocabile, il rispetto del principio di reciprocità delle regole commerciali”.

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1 In Evidenza - 14 giu 2021

Imu: Anp e Caf-Cia, serve stop per mezzo milione di agricoltori in pensione

“A causa dell’elevata tassazione sui terreni agricoli, si penalizzano gli ex agricoltori che, pur in pensione, continuano a lavorare per la tutela del territorio e del paesaggio. Scriveremo ai sindaci dei Comuni interessati, chiedendo di azzerare l’aliquota Imu per il prossimo anno”. Ad annunciarlo è Alessandro Del Carlo, Presidente di Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori italiani, da sempre impegnata, insieme ai centri di assistenza fiscale Caf-Cia, nella tutela sociale e nella difesa del reddito di associati e anziani. 

I due enti sostengono infatti, per quanto possibile, la necessità di eliminare l’Imu per oltre 455.000 ex agricoltori che attraverso la loro insostituibile opera garantiscono ancora la cura e la valorizzazione del territorio. Nonostante gli interventi fiscali a favore dei redditi da pensione più bassi realizzati in questi ultimi anni -spiegano- le perdite del potere d’acquisto per i pensionati, restano tuttavia significative e totalmente attribuibili al maggiore carico fiscale determinato dal progressivo inasprimento delle addizionali Irpef locali. Inoltre, nella produzione normativa nazionale dell’ultimo anno, attraverso vari decreti, non c’è stata risposta alle richieste dei pensionati che restano esclusi da ogni beneficio. E neppure la pensione di cittadinanza, con i rigidi requisiti imposti, ha risolto il problema con appena 159.672 persone coinvolte fino al primo trimestre di quest’anno. 

Anp e Caf-Cia continuano, dunque, a sollecitare le risposte che i pensionati dell’agricoltura non hanno avuto, ritenendo utile un provvedimento di carattere locale come l’azzeramento dell’aliquota Imu sui terreni, già previsto dalla Legge di Bilancio 2020.

L'Imu per i terreni agricoli -proseguono i due enti- è stata oggetto negli ultimi anni di continue variazioni normative, ma resta immutato lannoso problema della tassazione per quelli ubicati in Comuni non montani, di proprietà di pensionati o affittati, che sono soggetti all'Imu. In tale contesto, gli ex agricoltori (non più iscritti allINPS e con posizione fiscale chiusa) sono costretti a pagare cifre importanti che coprono diversi mesi della loro pensione, pur continuando a lavorare e manutenere i terreni, oggetto di imposizione, a tutto vantaggio sociale. 

“La nostra proposta -precisa il presidente nazionale del Caf-Cia, Alessandro Mastrocinque- oltre a salvaguardare la situazione economica dei pensionati, favorisce il ricambio generazionale nel settore agricolo e contrasta labbandono dei fondi agricoli”. 

“Il futuro dell’agricoltura e del nostro Paese -conclude il presidente nazionale di Anp-Cia, Del Carlo- dipende molto dall’alleanza tra innovazione dei giovani e tradizione degli anziani. Molto si può fare, se viene riconosciuto il valore degli ex agricoltori che, ancora attivi, sono baluardo del territorio”. 

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1 In Evidenza - 11 giu 2021

Distretti del Cibo: Cia, finanziare subito i progetti già cantierabili

I Contratti di distretto possono rappresentare la prima azione di sistema di sviluppo sostenibile e di coesione territoriale del nostro Paese, che mira a rafforzare le filiere produttive e il ruolo di Igp e Dop, a favorire la transizione green della Farm to Fork, a promuovere il turismo relazionale integrato nelle aree rurali e a valorizzare l’agricoltura nel PNRR. Ci sono al momento già 20 progetti già cantierabili, presentati da centinaia di imprese agroalimentari e vanno, dunque, finanziati subito, utilizzando il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Così Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo il monito di Cia Sicilia Orientale e la richiesta presentata insieme agli stessi Distretti del cibo, in occasione dell’odierna discussione sul tema da parte della Commissione Agricoltura della Conferenza delle Regione.

“C’è anche la possibilità di utilizzare il Fondo Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza -spiega Giuseppe Di Silvestro, presidente di Cia Sicilia Orientale- visto che nella ripartizione, sono destinati al Mipaaf, 1 miliardo e 203 milioni di euro, finalizzati ai Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca, floricoltura e vivaismo”.  

Sono 200 milioni di euro per l’anno 2021; 300,83 per ciascun anno dal 2022 al 2023; 258,81 per il 2024; 122,5 per il 2025 e 20,33 milioni di euro per il 2026. “Progetti, per un totale di investimenti pari a 315 milioni, che potrebbero costituire la base di partenza per rimettere in moto l’economia nazionale -specifica Di Silvestro-. Per di più, finanziati per quasi il 50% dai privati”.

“Raccogliamo l’iniziativa odierna della Commissione Agricoltura come un ottimo segnale” aggiunge Di Silvestro, ricordando l’appello della settimana scorsa da parte di 15 distretti, ai ministri Stefano Patuanelli (Mipaaf) e Mara Carfagna (Sud e Coesione territoriale) al sottosegretario Mipaaf, Gian Marco Centinaio, al presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga e ai presidenti e assessori all’Agricoltura regionali.

“Il finanziamento dei Contratti di distretto -interviene il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino- è un segnale concreto di ripartenza per tutto il Paese e di attenzione verso il settore agricolo e agroalimentare. Inoltre, è un’opportunità per rispettare il cronoprogramma che il Governo si è dato per il 2021, visto che i progetti sono già stati valutati positivamente dal Mipaaf e sono immediatamente cantierabili. Sarebbe inspiegabile rinunciare o ridurre i programmi di investimento per carenza di fondi. Ricordiamo, infatti -conclude Scanavino- che nelle linee programmatiche presentate dal Ministro Patuanelli e inserite nel PNRR, i Contratti di filiera e di distretto sono indicati come strategici per lo sviluppo del settore agroalimentare e destinatari di risorse finanziarie adeguate”.

I programmi di investimento, qualora venissero tutti realizzati, coinvolgerebbero 10 Regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Campania, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Sono in linea con le indicazioni del PNRR, favorirebbero l’economia circolare, la transizione ecologica e contribuirebbero a raggiungere alcuni degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti nell’Agenda 2030 Onu, dal Green Deal Ue e dallo stesso PNRR.

A lanciare la richiesta per l’incontro odierno: Distretto Delle Filiere e Dei Territori Di Sicilia In Rete, Distretto Florovivaistico di Puglia, Sikania Distretto del Cibo Biomediterraneo, Consorzio Salumi Dop Piacentini, Distretto Rurale Colline e Montagne Materane, Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino, Distretto del Cibo Bio Slow Pane e Olio, Distretto Della Filiera Del Cibo Del Sud Est Siciliano, Sistema Produttivo Locale Pollino Lagonegrese, Distretto Agricolo Della Valle Del Fiume Olona, Distretto Latte Lombardo, Distretto Agroalimentare di Qualità Puglia Federiciana, Distretto Rurale Del Valdarno Superiore e Distretto della barbagia. 

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