News in evidenza

1 CAF Informa - 23 apr 2025

Figli, scuola e sport: tutte le detrazioni fiscali che puoi richiedere nel 730

Se hai figli nel 730 puoi detrarre il 19% su tantissime voci: dall’asilo nido all’università, fino allo sport e agli strumenti didattici.

Asilo nido (pubblico e privato)
Puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per l’asilo nido, sia pubblico che privato, fino a un massimo di € 632 per figlio.
Importante: conserva le ricevute di pagamento e verifica che siano intestate al genitore che richiede la detrazione.

Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
Anche le spese scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado possono essere detratte:

19% di detrazione, fino a un massimo di € 800 per ciascun figlio.

Oltre alla retta, rientrano anche:

  • Spese per gite scolastiche

  • Assicurazioni scolastiche

  • Contributi deliberati dall’istituto per arricchire l’offerta formativa

Università
La detrazione del 19% si applica anche alle spese universitarie:

  • Università statali: puoi detrarre l’intero importo delle tasse e contributi.

  • Università non statali: puoi detrarre nei limiti stabiliti ogni anno dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).

Se tuo figlio studia fuori sede, puoi detrarre anche parte del canone di affitto:

Fino a € 2.633 all’anno.

Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)
Se hai un reddito complessivo inferiore a € 36.000, puoi detrarre:

Il 19% delle spese, fino a un massimo di € 1.000 per ciascun figlio di età compresa tra 5 e 18 anni,

Per la frequenza di conservatori e istituti AFAM.

Spese per studenti con diagnosi di DSA
Per i figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è prevista la detrazione del 19% per:

Acquisto di strumenti utili all’apprendimento (es. software compensativi, dispositivi elettronici, ecc.)

Fino al termine della scuola secondaria di secondo grado

Erogazioni liberali alle scuole
Hai effettuato una donazione alla scuola dei tuoi figli?

Puoi detrarre il 19% senza limite d’importo.

Valido per scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie.

Attività sportive dei figli

Puoi detrarre il 19% delle spese sportive

Fino a un massimo di € 210 per ciascun figlio

Età compresa tra 5 e 18 anni


Controlla bene tutte le spese sostenute per i tuoi figli durante l’anno e verifica se possono rientrare tra le voci detraibili.

Per maggiori informazioni ivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

Visualizza Allegato

1 INAC - 15 apr 2025

Bonus Nuovi Nati 2025: requisiti e istruzioni per averlo

Hai un bambino nato o adottato dal 1° gennaio 2025? È arrivato il momento di richiedere il Bonus Nuovi Nati 2025: un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato!

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto questo importante sostegno per incentivare la natalità, e la circolare INPS del 14 aprile 2025 ha definito i criteri per fare domanda.

Chi può fare domanda?
I genitori richiedenti devono possedere congiuntamente i seguenti requisiti:
  • Cittadinanza: italiana, UE o permesso di soggiorno valido per soggiorni di lungo periodo o attività lavorative autorizzate per più di 6 mesi.
  • Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia dalla nascita o ingresso in famiglia del bambino fino alla data di presentazione della domanda.
  • ISEE: inferiore o pari a 40.000 euro annui, escludendo le somme ricevute come Assegno Unico e Universale (AUU).
 
Quando fare domanda?
Entro 60 giorni dalla nascita o dall'ingresso in famiglia del bambino.

 
 
Rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

­


Visualizza Allegato

1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

Visualizza Allegato
News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 29 apr 2021

Digitale: Agia-Cia, governance Ue dati sia più equa e inclusiva per agricoltori

Il Data Governance Act presentato dalla Commissione Ue includa e valorizzi il ruolo del settore agricolo, riconosca il valore della fonte dei dati, ovvero del mondo produttivo agroalimentare, e garantisca loro adeguati benefici nel rispetto del principio di equità. Questo il messaggio lanciato all’Europa da Agia, l’associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani, in occasione del terzo, e ultimo, webinar del ciclo di incontri dedicati all’agricoltura digitale e con focus su produzione dei dati in agricoltura, processo di regolamentazione circa l’uso, tutela ed equità. Occasione per presentare e vedere accolte diverse delle proposte al documento Ue. 

Per Agia-Cia, infatti, era urgente soffermarsi sul tema, oltremodo sollecitati dalla proposta della Commissione Ue di stabilire un quadro giuridico comune intervenendo su condivisione, raccolta e trattamento dei dati messi a disposizione per scopi altruistici. Il primo regolamento sulla governance europea dei dati rappresenta, infatti, secondo i giovani di Cia, un passo storico non solo nel campo dei big data, ma anche nel processo di realizzazione di un’agricoltura più innovativa e sostenibile. 

Oggi, sottolinea Agia-Cia, si dice che i dati digitali siano il petrolio del XXI secolo. In questo contesto, le aziende agricole sono, dunque, un giacimento inesauribile. Inoltre, se è la sfida green ad attenderci, è tempo che si realizzi il passaggio da una logica estrattiva a una generativa, con il comparto agricolo già ampiamente protagonista. Ogni lavorazione che le macchine svolgono in azienda, ogni controllo che viene effettuato nei campi, ogni comunicazione nei confronti dell’amministrazione pubblica, dei consorzi di tutela e di quant’altro, per non parlare dei satelliti, produce una mole di dati incredibile, molto spesso a insaputa degli agricoltori stessi. Dunque, per Agia-Cia occorre, grazie all’occasione presentata dalla Commissione Ue, rivendicare la proprietà dei dati. L’uso che ne viene fatto deve coinvolgere non solo chi è in grado di aggregarli e gestirli, ma anche chi li produce nei campi con i proprio macchinari.

Con il confronto rilanciato tra agricoltura e digitale, Agia-Cia si è, dunque, messa in ascolto dei più avanzati attori della innovazione tecnologica e dei legislatori in materia di big data, per rinnovare l’impegno del comparto a voler essere parte attiva nella gestione dei dati e senza subalternità.

“Tutela ed equità -ha spiegato il presidente di Agia-Cia, Stefano Francia- sono stati volutamente i temi al centro dell’ultimo incontro della rassegna dedicata all’agricoltura digitale. Inserirli nel Data Governance Act vuol dire non permettere che l’agricoltura subisca processi che la vedono in realtà molto coinvolta. E’ fondamentale che le grandi aziende del digitale, i provider che assemblano e generano nuovo valore, riconoscano, anche in questo ambito, i diritti degli agricoltori”.

“Abbiamo in modo proficuo avviato un lavoro importante con esperti e istituzioni per definire una strategia ad hoc in tal senso -ha aggiunto Francia-. Le voci raccolte anche attraverso i webinar sono, infatti, già state recepite nei documenti e nel dibattito dei provvedimenti sul tema del governo dei dati del digitale, in corso di approvazione a livello comunitario. Si tratta di un’azione concreta da parte di Agia-Cia, a garanzia del settore e delle produzioni alimentari, che consideriamo un punto di partenza sul fronte big data in agricoltura e un tassello chiave della sua transizione ecologica”.

Rivedi il terzo webinar: https://youtu.be/2KZ1bZzapsY, primo: https://youtu.be/8v4ZO8J50wY e secondo:  https://youtu.be/yEQWOLdW4f0

Sono intervenuti nel III webinar: Giovanni Ziccardi, Docente di filosofia del Diritto Università degli Studi di Milano; Giovanni Crea, Direttore Rivista DETEP dell’Istituto Italiano per la Privacy; Vanni Rinaldi, Legacoop; Salvatore Iaconesi, President at HER; Elena Lizzi, Europarlamentare e Relatore ombra proposta di regolamento Governance europea dei dati; Franco Vazio, Vicepresidente Commissione Giustizia Camera dei Deputati; Massimo Fiorio, Responsabile rapporti istituzionali Cia.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 27 apr 2021

Covid: Cia, mancano braccia nei campi serve quarantena attiva come in Germania

Lavorare e vivere isolati dagli altri operai nel periodo di quarantena dopo l’arrivo in Italia. E’ questa la richiesta al Governo di Cia-Agricoltori Italiani, per salvare la stagione di raccolta sui campi della penisola. Il modello è la Germania, ma la cosiddetta quarantena attiva viene utilizzata anche in altri Paesi europei e da noi riguarderebbe circa 100mila lavoratori comunitari -quasi tutti da Romania e Bulgaria-, che vengono abitualmente reclutati dalle nostre aziende, ma rischiano di scegliere quest’anno i lander tedeschi. Per Cia è la misura più efficace, insieme al rinnovo urgente dei permessi di soggiorno (scadenza 30 aprile) per i lavoratori extra-comunitari regolari, arrivati grazie ai passati decreti flussi (circa 30mila). Tutto questo dopo l’insuccesso della sanatoria degli “invisibili”, che ha portato a soli 500 lavoratori agricoli regolarizzati sui 600mila annunciati dalla ex-ministra Bellanova. Delle 210mila domande presentate, 30mila riguardavano gli agricoli e di queste il 70% non aveva requisiti. Le pratiche sono state ulteriormente frenate da ostacoli burocratici e dalle norme anti-contagio.

Secondo Cia, il protocollo di “quarantena attiva” già diede in autunno buoni risultati nelle Province autonome di Trento e Bolzano, che salvarono il raccolto delle mele facendo lavorare sui campi squadre di ragazzi dell'Est separate dagli altri italiani, senza contatti con la comunità locale per 14 giorni. La soluzione è obbligata perché nessun italiano nelle liste di disoccupazione raccoglie gli inviti dei produttori agricoli e l'opzione di una quarantena vera -pagati senza lavorare- non è sostenibile né per le aziende, né per l’operaio che la deve attuare anche al ritorno nel Paese d’origine. Il datore di lavoro viene responsabilizzato a seguire norme igieniche rigorose, col rischio che un solo contagiato blocchi le operazioni di raccolta, mandando all'aria un anno intero di lavoro.

Diverso il problema per il lavoro agricolo degli extracomunitari regolari, che hanno bisogno del rinnovo del permesso di soggiorno. Si rende quindi urgente la proroga dei permessi relativi al decreto flussi del 2019, che resta, ad oggi, l’unico provvedimento utile. Nel 2021 non è stato ancora emanato e nel 2020 è arrivato in forte ritardo, non producendo effetti: quasi tutte le pratiche sono bloccate perché i dipendenti pubblici lavorano in smart working e non possono convocare i lavoratori per i necessari controlli.  

Per sbloccare l’emergenza manodopera, Cia ha aderito all’iniziativa del noleggio di voli charter dal Marocco e dopo i primi 189 lavoratori già arrivati per alcune aziende del Fucino e del Veneto, domani atterreranno all’aeroporto di Pescara altri 144 lavoratori

Visualizza Allegato





1 CAF Informa - 26 apr 2021

Pillole fiscali: emergenza Covid e provvedimenti di carattere generale

Sono state disposte le seguenti misure relative anche ai lavoratori agricoli:

● si consente alle Regioni e Province Autonome di riconoscere, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, trattamenti di integrazione salariale in deroga, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro e comunque per un periodo non superiore a nove settimane, con riferimento ai datori di lavoro del settore privato per i quali non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni e successive modificazioni in materia di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro. Dall’ambito suddetto sono esclusi i datori di lavoro domestico, mentre sono esplicitamente inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti;

● si prevede, ai fini dell’adempimento delle misure di sorveglianza sanitaria dei lavoratori agricoli, che la visita medica abbia validità annuale e consenta al lavoratore di fornire la prestazione lavorativa anche presso altre imprese agricole che abbiano gli stessi rischi lavorativi, senza necessità di ulteriori accertamenti medici. È reso, poi, possibile stipulare apposite convenzioni affinché il medico competente non sia tenuto a effettuare la visita degli ambienti di lavoro; in tal caso, il giudizio di idoneità produce effetti nei confronti di tutti i datori di lavoro convenzionati;

● si estende, dal quarto grado, al sesto grado di parentela o affinità il limite entro il quale – con riguardo alle attività agricole – le prestazioni svolte da parenti e affini in modo occasionale o ricorrente di breve periodo a titolo di aiuto, mutuo aiuto o obbligazione orale senza corresponsione di compensi, non sono considerati rapporto di lavoro autonomo o subordinato. Pertanto in tale caso non occorrerà procedere all’assunzione del parente o affine, ma sarà ammessa la tipologia di lavoro corrisposta per compensi occasionali del soggetto impegnato nell’attività;

● si prevede inoltre l’estensione, fino al termine dell’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus Covid-19, dell’applicazione della disciplina che esclude – a determinate condizioni – la configurabilità di un rapporto di lavoro autonomo o subordinato anche alle prestazioni effettuate da soggetti che offrono aiuto e sostegno alle aziende agricole situate nelle zone montane;

● viene data la possibilità al proprietario, al conduttore o al detentore di terreni sui quali insistono piante infettate dagli organismi nocivi da quarantena, di effettuare lo spostamento scadenzato in un Comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, al fine di dare attuazione alle misure fitosanitarie ufficiali e a ogni altra attività a esse connessa disposte dai provvedimenti di emergenza fitosanitaria;

● si consente, altresì, la cura e la pulizia dei terreni coltivati o non coltivati, al fine di evitare il rischio di incendio derivante dalla loro mancata cura. A questo fine, è permesso al proprietario, al conduttore o al detentore di tali terreni lo spostamento scadenzato in un Comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, anche durante le fasi di emergenza sanitaria. L’attuazione delle suddette misure rientra nei casi di comprovate esigenze lavorative, ovvero di assoluta urgenza, che non ricadono nel generale divieto di spostamento o trasferimento da un Comune all’altro sull’intero territorio nazionale.

 
Gli aggiornamenti del Decreto Agosto

 Ricordiamo che con il cosiddetto Decreto Rilancio, era stato previsto l’esonero dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020, del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, a carico del datore di lavoro, per il comparto agricolo, rientrando nei settori agrituristici, brassicoli, cerealicolo, florovivaistico, vitivinicolo, dell’allevamento, dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

Il Decreto di Agosto ha specificato poi che il riferimento alle imprese appartenenti alle filiere vitivinicole, ai fini dell’esonero del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, dovuti per il periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020, è relativo anche alle imprese associate ai “codici ATECO 11.02.10 – Produzione di vini da tavola e vini di qualità prodotti in Regioni determinate, e ATECO 11.02.20 – Produzione di vino spumante e altri vini speciali”.


(Fonte: leggiillustrate.it)

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 24 apr 2021

Covid: Cia, dal 26 aprile riaprono 24 mila agriturismi. Rivedere orario serale

Si riaprono finalmente le porte degli agriturismi italiani. Dopo mesi di fermo totale e perdite per oltre 1,2 miliardi di euro dall’inizio della pandemia, da lunedì 26 aprile, con il ritorno delle zone gialle, si potrà tornare a tavola all’aperto nelle aziende ricettive agricole. Ma le limitazioni sugli orari serali potrebbero pregiudicare la piena ripartenza del settore. Questa è la preoccupazione espressa da Cia-Agricoltori Italiani.

Le riaperture decise dal governo con il nuovo Decreto Covid rappresentano l’inizio della ripresa per i 24 mila agriturismi italiani e i 100 mila addetti del settore, dopo lo stop forzato di tutte le attività. Purtroppo, le scelte sull’orario serale penalizzano fortemente le strutture agrituristiche, visto che la distanza dalle aree urbane e metropolitane rende quasi impossibile la cena e il ritorno a casa entro le ore 22. Ecco perché, se la curva dei contagi proseguirà la sua discesa, anche grazie al buon andamento della campagna vaccinale, Cia-Agricoltori Italiani chiede alle istituzioni di prevedere già a metà maggio un allungamento degli orari di apertura serali.

“La situazione in cui versano gli agriturismi in Italia è drammaticamente nota. È uno dei comparti più colpiti dagli effetti del Covid -ricorda il presidente nazionale Dino Scanavino- nonostante si tratti di strutture in campagna, spesso in località isolate, con ampi spazi all’aperto per la ristorazione, in cui si può garantire facilmente il distanziamento adeguato tra clienti. Per questo, ora il settore deve poter ricominciare a lavorare appieno, in vista dell’estate e di un rilancio del turismo, anche rurale. Gli agriturismi devono poter tornare ad appropriarsi del proprio ruolo, quello di leva economica e sociale per la ripartenza delle aree interne del Paese”.

Visualizza Allegato





1 In Evidenza - 23 apr 2021

La Cia Abruzzo sostiene l’iniziativa per il riconoscimento del cosiddetto “Corridoio intermodale 5”

La Cia-Agricoltori Italiani Abruzzo promuove e sostiene l’iniziativa per il riconoscimento del cosiddetto “Corridoio intermodale 5”, che mira a interconnettere la penisola Iberica, l’Italia e i Balcani, lungo la direttrice che da Barcellona muove verso Civitavecchia, Ortona e Ploce.

Insieme alla Cia Abruzzo, che rappresenta il mondo agricolo, a sottoscrivere il documento sono state altre 14 associazioni d’impresa e sindacati regionali del mondo dell’artigianato, del commercio, della cooperazione, dell’industria, dei servizi  e del turismo oltre che del mondo del lavoro: AGCI, CASARTIGIANI, CLAAI, CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO, CONFCOOPERATIVE, CONFESERCENTI, CONFINDUSTRIA LEGACOOP, CGIL, CISL, UIL, UGL.

L’obiettivo è il riconoscimento del corridoio tirreno-adriatico, in vista della revisione delle Reti Ten-t che porterebbe l’Abruzzo ad assumere una valenza strategica per lo sviluppo economico dell’Europa. Il passaggio della rete intermodale europea rappresenta ora indubbiamente il principale banco di prova, visto che il suo assetto è destinato a condizionare tutto il sistema della mobilità: alta velocità ferroviaria, porti, aeroporti, rete autostradale e della grande viabilità. 

“Tale intervento infrastrutturale è più lineare ed economicamente vantaggioso rispetto a percorsi alternativi, che escluderebbero la nostra regione dallo sviluppo economico e territoriale derivante dal passaggio della rete intermodale europea. Mi adopererò con il massimo impegno nelle mie funzioni verso il Governo centrale e verso la Commissione UE per il pieno riconoscimento di questa trasversale”, così recita il manifesta di cui la Cia Abruzzo è firmataria.

Visualizza Allegato





1 CAF Informa - 22 apr 2021

Pillole fiscali: l'agricoltura al femminile e per i giovani

Le misure per i giovani per la previdenza agricola

La Legge di Bilancio 2020 ha previsto la misura di esonero dal versamento totale dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a quarant’anni, con riferimento alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate nel corso del 2020, per un periodo massimo di 24 mesi.

Precedentemente, la Legge di Bilancio 2018 (legge n. 205 del 2017) aveva previsto, per il settore agricolo, un esonero contributivo totale per i primi tre anni e uno sgravio contributivo, al 66% nel quarto anno e al 50% nel quinto anno, a favore degli imprenditori agricoli che non avessero raggiunto i 40 anni di età e che si iscrivessero per la prima volta alla previdenza agricola tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018.

La Legge di Bilancio 2017 (legge n. 232 del 2016) aveva altresì previsto, all’articolo 1, comma 344, l’esonero contributivo triennale, da riconoscersi nel limite massimo delle norme europee sugli aiuti de minimis, per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a 40 anni, che si iscrivessero per la prima volta alla previdenza agricola nel periodo 1° gennaio– 31 dicembre 2017. Tale esonero era esteso anche ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni iscritti nella previdenza agricola nel 2016 e le cui aziende fossero ubicate nei territori montani e nelle aree svantaggiate.

L’agricoltura al femminile

Viene inoltre prevista la concessione di mutui a tasso zero in favore di iniziative finalizzate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici agricole, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. I mutui sono concessi nel limite di 300 mila euro, per la durata massima di 15 anni comprensiva del periodo di preammortamento.

A tal fine, è istituito nello stato di previsione del MIPAAF un fondo rotativo per l’attuazione delle disposizioni relative alla concessione dei predetti mutui a tasso zero, con una dotazione finanziaria iniziale di 15 milioni di euro per l’anno 2020.


(Fonte: leggiillustrate.it)

Visualizza Allegato