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1 In Evidenza - 19 set 2025

CIA Abruzzo: “Blue Tongue, situazione drammatica. Servono subito interventi straordinari per gli allevatori”

CIA Abruzzo lancia un appello urgente alla Regione per fronteggiare l’emergenza causata dalla ripresa dell’epidemia di Blue Tongue, che sta mettendo in ginocchio il comparto zootecnico regionale.

Secondo i dati diffusi dall’IZS di Teramo e aggiornati al 15 settembre, i numeri parlano da soli: 9 casi nei bovini, 42 nelle capre e ben 1487 negli ovini, con oltre mille capi morti solo in quest’ultima specie. Una perdita che, sommata agli abbattimenti e agli animali distrutti, sta generando un impatto devastante per le aziende agricole, in particolare quelle delle aree montane e interne, già alle prese con enormi difficoltà.

“Questa epidemia”, afferma Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “non è soltanto una questione sanitaria: è un colpo durissimo alla tenuta sociale ed economica delle nostre comunità rurali. Senza un sostegno immediato, molti allevatori rischiano di non rialzarsi più. E quando chiudono le stalle, si spopola la montagna e si perde un presidio fondamentale per il territorio e la biodiversità”.

CIA Abruzzo chiede con forza alla Giunta e al Consiglio regionale di mettere subito in campo misure straordinarie:

  • indennizzi rapidi per le perdite subite,

  • rimborsi per i costi di vaccinazioni e repellenti,

  • aiuti per il ripristino del patrimonio zootecnico, sostenendo l’acquisto di nuovi riproduttori,

  • e l’avvio già dal 2026 di una campagna di vaccinazione preventiva, coordinata a livello regionale.

“Non possiamo permetterci ritardi”, aggiunge Sichetti, “La sopravvivenza degli allevamenti abruzzesi dipende dalla capacità delle istituzioni di dare risposte immediate e concrete. Il rischio, altrimenti, è il collasso del settore, con conseguenze pesantissime sull’economia regionale e sull’occupazione. Noi siamo pronti a collaborare con la Regione per costruire insieme un piano straordinario che dia respiro agli allevatori e garantisca la continuità di un comparto strategico per l’Abruzzo”.

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1 In Evidenza - 15 set 2025

Dazi: Cia, persi già 600 mln nell’export agroalimentare verso gli Usa


Persi 600 milioni di euro nell’export
 di beni agroalimentare verso gli Usaconfrontando il periodo gennaio-luglio del ’25 con i primi 7 mesi dell’anno precedente. Questa l’analisi dell'ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani sul dato Istat appena uscito. Le spedizioni agroalimentari Made in Italy sono in calo per il secondo mese consecutivo: nel mese di luglio si rileva una riduzione del 10% rispetto allo stesso mese del 2024.  I dati confermano, dunque, il rallentamento che ha caratterizzato l'andamento delle vendite delle produzioni agricole e alimentari italiane negli Stati Uniti, dopo l’annuncio dei dazi dell’amministrazione Trump.

Questa, secondo Cia, è una spiacevole novità rispetto alla costante e lunga tendenza di crescita che aveva contraddistinto, negli anni, le vendite del nostro cibo negli Usa. Il rallentamento della crescita mensile è partito proprio nel mese di aprile (solo il +1%) ed è proseguito con lo 0,4% a maggio. Da giugno il primo segno negativo (-3%), che ora arriva al -10% di luglio. Questo trend negativo ha inciso sulla crescita cumulata di tutto il periodo gennaio-luglio 2025. Cia rileva, infatti, che nei primi sette mesi dell’anno l’aumento delle esportazioni è stato del 3%, mentre nello stesso periodo del 2024, l'incremento annuo era valso ben 19 punti percentuali. In termini assoluti, la crescita annua sul mercato americano delle produzioni italiane ha ceduto dunque -nel periodo gennaio-luglio ’25- circa 600 milioni di euro, se confrontata con quella fatta registrare dall’Istat nel 2024. Riguardo alla bilancia commerciale, se si confronta l'avanzo di luglio 2025 con quello di luglio 2024, l’Istat conferma la timida ripresa che si era registrata nel mese di giugno. Il saldo commerciale di luglio cresce di soli 3 punti percentuali su base annua. Tale ripresa è dovuta, esclusivamente, ad una contrazione delle importazioni più marcata rispetto a quella che ha caratterizzato le vendite estere.

Tuttavia, la crescita annua del surplus commerciale (+3%) risulta di gran lunga inferiore rispetto a quella che aveva caratterizzato la bilancia commerciale nel mese di luglio 2024 (+28%).

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2 In Evidenza - 15 set 2025

Dal campo alla tavola: il CIA Village protagonista a Val di Sangro Expo

Cia sarà presente a Val di Sangro Expo, in programma dal 18 al 21 settembre, con un’edizione completamente rinnovata del suo spazio espositivo: il CIA Village, luogo d’incontro e di scoperta dedicato alle eccellenze agricole e alimentari del territorio.

Il CIA Village sarà il cuore pulsante delle attività proposte da CIA: uno spazio dinamico dove la filiera corta diventa protagonista, con percorsi che porteranno i visitatori “dal campo alla tavola” e “dal campo al bicchiere”, valorizzando i prodotti locali e le esperienze culinarie.

Durante le quattro giornate, il pubblico potrà assistere a cooking show realizzati in collaborazione con il GAL Maiella Verde e Slow Food Lanciano, dove i protagonisti non saranno solo i piatti, ma le storie e i valori di chi coltiva e trasforma le materie prime. 

Non mancheranno le esposizioni dei prodotti del mercato contadino “La Spesa in Campagna” di Pescara, insieme ad altre aziende agricole del territorio. E a confermare la vivacità del panorama enogastronomico locale, ci sarà anche la degustazione di birre artigianali del Birrificio Maiella e degustazioni di vino guidate curate dall’AIS – Associazione Italiana Sommelier, pensate per accompagnare gli cooking show e far scoprire abbinamenti di qualità con la cucina locale. 

Spazio anche alla cultura agroalimentare con un focus dedicato all’avvio dell’iter per l’IGP del Peperone dolce di Altino, un riconoscimento che valorizzerà ancora di più uno dei prodotti simbolo dell’identità rurale della Val di Sangro.

Un’attenzione particolare sarà rivolta ai più giovani: le scuole del territorio saranno coinvolte nella presentazione del progetto “Nutrire il Futuro 2.0”, finanziato dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, che promuove corretti stili alimentari e una maggiore consapevolezza sulle scelte quotidiane a tavola.

Inoltre, il CIA Village proporrà aperitivi, momenti conviviali, promozioni e gadget, rendendo lo spazio ancora più accogliente e interattivo.

“Con il CIA Village a Val di Sangro Expo vogliamo raccontare il valore della nostra agricoltura, fatta di filiera corta, sostenibilità e identità territoriale”, sostiene il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, “Sarà uno spazio aperto a tutti, dove cittadini, famiglie e giovani potranno scoprire da vicino i prodotti e le storie di chi lavora la terra. È anche un’occasione per guardare al futuro, con progetti che avvicinano le nuove generazioni a un’alimentazione più consapevole e legata al territorio”.

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1 In Evidenza - 05 set 2025

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole

La Regione Abruzzo ha pubblicato il bando SRD01 “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, con una dotazione complessiva di 15 milioni di euro.
L’obiettivo è sostenere le imprese agricole che intendono innovare, migliorare la produttività e adottare soluzioni sostenibili, rafforzando così la competitività del settore.

Dotazione finanziaria e soglie di investimento

Il bando dispone di 15 milioni di euro, così ripartiti:

  • € 7,5 milioni per progetti fino a € 200.000

  • € 7,5 milioni per progetti oltre € 200.000

Sono ammissibili investimenti con:

  • importo minimo: € 20.000

  • importo massimo: € 3.000.000 (le eccedenze non vengono finanziate)

Intensità del sostegno

Il contributo base è pari al 50% delle spese ammissibili, con importanti maggiorazioni nei casi previsti:

  • 80% per giovani agricoltori (≤ 40 anni, insediati da non più di 5 anni)

  • 60% per aziende ubicate in zone montane, ZVN o aree Natura 2000

  • 80% per investimenti ambientali e in energia rinnovabile (es. riduzione inquinanti, efficientamento energetico, sistemi di irrigazione con risparmio idrico)

  • 60% per aziende biologiche (in fase di conversione o mantenimento)

È inoltre possibile combinare il contributo con il prestito Fi.R.A. a tasso zero, così da ridurre ulteriormente il fabbisogno finanziario.

Beneficiari

Possono presentare domanda:

Imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.), singoli o associati.

Requisiti principali:

  • Iscrizione alla CCIAA con Partita IVA agricola

  • Fascicolo Aziendale aggiornato e validato

  • Dimensione economica ≥ € 15.000 PS (≥ € 10.000 per aziende in montagna o aree svantaggiate)

  • Disponibilità giuridica dei terreni (proprietà, usufrutto o affitto ≥ 9 anni)

  • Realizzazione degli investimenti nel territorio abruzzese

Tipologie di investimenti ammissibili

Sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Opere edilizie e infrastrutturali: fabbricati produttivi, serre, invasi idrici, stoccaggi, impianti per autoconsumo, bonifica amianto

  • Macchinari e attrezzature: destinati a produzione, trasformazione, commercializzazione, agricoltura di precisione

  • Software e brevetti legati al ciclo produttivo

  • Spese tecniche: fino al 4% del costo totale (8% in caso di opere edili)

  • Investimenti irrigui: ammessi solo se garantiscono un effettivo risparmio idrico, con sistemi di misurazione e nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE

Scadenza

Le domande devono essere presentate entro il 19 dicembre 2025.


Per maggiori informazioni rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Danni da fauna selvatica: CIA Abruzzo contesta la nuova procedura regionale e chiede un confronto immediato

CIA Abruzzo esprime profonda preoccupazione per la Delibera Regionale n. 516 del 5 agosto 2025, con cui la Regione ha approvato le nuove modalità operative per la concessione dei contributi per i danni da fauna selvatica.

In rappresentanza di centinaia di aziende agricole e zootecniche, la CIA Abruzzo denuncia l’impraticabilità delle procedure previste e chiede la sospensione immediata del provvedimento, accompagnata dalla convocazione urgente di un tavolo tecnico con le Organizzazioni Professionali Agricole.

“Pur riconoscendo il principio di garantire trasparenza e regole chiare”, dichiara Nicola Sichetti, Presidente CIA Abruzzo, “le nuove modalità operative rischiano di trasformarsi in un ostacolo insormontabile per le aziende, già duramente provate dai danni crescenti causati dalla fauna selvatica”.

Tra le criticità segnalate:

  • Oneri procedurali insostenibili e tempi irrealistici, che paralizzano l’attività agricola e rendono difficile presentare domanda;

  • Meccanismi di accertamento iniqui, che espongono le aziende al rischio di sotto-indennizzo, soprattutto per i danni di entità ridotta;

  • Aleatorietà del risarcimento, subordinato alla disponibilità di fondi e privo di un fondo regionale dedicato e adeguatamente finanziato.

Per questo la CIA Abruzzo chiede:

  1. La sospensione della delibera dal 1° settembre 2025;

  2. La riscrittura condivisa delle procedure con le rappresentanze agricole;

  3. L’istituzione di un fondo regionale certo e adeguato;

  4. Il riconoscimento di un risarcimento integrale (100%) dei danni accertati, a tutela del ruolo economico e sociale degli agricoltori.

“Gli agricoltori e gli allevatori non possono essere lasciati soli davanti a un problema che mina la sostenibilità delle imprese e l’equilibrio del territorio”, conclude Sichetti, “Serve una risposta immediata, concreta e condivisa”.

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1 In Evidenza - 02 set 2025

Gaza: Cia, fermare la guerra e la carestia in atto

È inaccettabile usare la fame come arma di guerra. Anche l’Onu certifica che a Gaza è in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della Global Sumud Flotilla.   


“L’accesso al cibo è sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti -dice il presidente nazionale Cristiano Fini-. Come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la Striscia. Migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali”. Adesso, continua Fini, “auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perché non è tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”. 

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 01 lug 2021

Fauna Selvatica: Cia, con ok in Senato a Risoluzione si va su buona strada

Con l’approvazione, in commissione Agricoltura del Senato, della Risoluzione a firma del senatore Taricco del PD sulla fauna selvatica, il Paese è finalmente sulla buona strada per affrontare in modo organico, unitario e puntuale l’emergenza ungulati, arginare i danni su agricoltura e zootecnia, scongiurando tra l’altro il rischio costante di incidenti sulle strade e sempre più anche nelle città. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino commentando positivamente l’ok al documento in cui trovano ascolto tante delle istanze del mondo agricolo e dell’organizzazione.

Secondo il presidente di Cia, infatti, si tratta di un passo in avanti cruciale perché riconosce il problema fauna selvatica, emergenza nazionale. L’approvazione del testo dimostra, dunque, la doverosa attenzione alle sollecitazioni degli agricoltori e di Cia, sostenute dalla prova dei fatti e dei numeri: 2 mln di ungulati in circolazione, oltre 200 mln di danni all’agricoltura e 469 incidenti, anche mortali, in quattro anni.

“Ora il Governo -dichiara Scanavino- deve fare la sua parte dando seguito agli impegni richiesti dalla Risoluzione, frutto di un periodo anche troppo lungo di audizioni e confronti, ma in grado, attraverso 21 punti dettagliati, di sbloccare l’impasse che si concentra in primo luogo in una legge sulla gestione della fauna selvatica, datata 1992”.  

In particolare, nelle parole del presidente di Cia, il richiamo alla proposta di riforma della Legge 157/92 presentata dall’organizzazione nel 2019 con il lancio del progetto “Il Paese che Vogliamo” e, citando il testo approvato in Comagri al Senato, l’appello a superare definitivamente il problema dello squilibrio nel nostro territorio con interventi urgenti per semplificare e uniformare in tutto il Paese, le procedure relative ai rimborsi dei danni e per ripensare la gestione della faunistica, dal censimento all’ampliamento dei soggetti coinvolgibili nel controllo, compreso il ruolo degli agricoltori.

“Abbiamo chiesto recentemente un incontro ai ministri Stefano Patuanelli (Agricoltura), Lamorgese (Interni) e Cingolani (Transizione ecologica) -ricorda Scanavino-, perché siamo pronti da tempo a contribuire, come anche dimostrato, negli ultimi anni, con i tanti tavoli attivati sul territorio con istituzioni, enti e realtà locali. Bene che nella Risoluzione approvata in Senato si chieda impegno al Governo, affinché dia subito forma con ministeri, regioni, province e associazioni tutte, a una cabina di regia per definire un programma di interventi e le necessarie modifiche normative per la sua attuazione. Infine -conclude Scanavino- si risponda anche alla necessità di efficaci piani faunistici per una stabile coesistenza fra attività agricole, protezione ambientale e incremento della biodiversità, in linea con quanto previsto dall’Unione Europea”.

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1 In Evidenza - 28 giu 2021

Prosecco: Cia, Facchin e Feletti nel Cda del Consorzio Tutela DOC

Giuseppe Facchin, presidente di Cia Treviso, è stato riconfermato per il terzo anno consecutivo nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, alla cui guida resta Stefano Zanette. Si raddoppia la presenza di Cia-Agricoltori Italiani, con la nomina anche di Salvatore Feletti, vicepresente della Cantina Colli del Soligo.

“Sono sicuro -ha dichiarato Giuseppe Facchin- che il nuovo Cda continuerà a lavorare in armonia per la crescita della Denominazione, con attenzione al consolidamento della presenza nei mercati esteri e promuovendo, al contempo, la ricerca di una sempre maggiore sostenibilità ambientale delle produzioni. Il nostro comparto -ha aggiunto Facchin- sta portando avanti un percorso significativo di tutela del territorio e degli ecosistemi agrari attraverso l’innovazione e la ricerca, in equilibrio con la sostenibilità economica. Le aziende agricole, spesso a conduzione familiare, mantengono un forte radicamento nel tessuto sociale delle nostre comunità e sono consapevoli del proprio ruolo e delle proprie responsabilità verso di esso”.

A Facchin e Feletti, gli auguri e le congratulazioni del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino: “La loro presenza nel Cda del Consorzio, riconosce e rafforza il ruolo e l’operato di Cia e delle sue aziende vitivinicole, a tutela della DOC del Prosecco. Sapranno apportare un contribuito prezioso alla transizione ecologica cui è chiamato anche il settore del vino e delle DOC per superare la crisi pandemica e trovare rinnovata competitività sui mercati internazionali, coniugando sostenibilità ambientale, economica e sociale. Una sfida possibile -ha precisato Scanavino- nel dialogo costante sul territorio e con le istituzioni nazionali ed europee; nel lavoro sul campo con esperti e ricercatori, per ridurre l’uso dei fitofarmaci, ma anche per introdurre strumenti e soluzioni contro i cambiamenti climatici; tutelando sempre il reddito degli agricoltori per agevolare il loro ruolo da protagonisti della svolta green”.

 

I vitigni che danno origine al Prosecco si trovano esclusivamente nei territori dell’Italia nord-settentrionale, tra le Dolomiti e il mar Adriatico. Sono 24.450 gli ettari vigneto, 1.211 le aziende vinificatrici, 11.102 le aziende viticole e 348 le case spumantistiche. Sono circa 500 milioni le bottiglie prodotte ogni anno, per un fatturato di 2,5 miliardi di euro. Un quarto è destinato al mercato italiano, il 75% viene venduto, invece, sul mercato estero.

Il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco è l’istituzione preposta, dal 2009, al coordinamento e alla gestione della Denominazione di Origine Controllata. Ha l’obiettivo di associare in modo volontario le diverse categorie di produttori, i viticoltori singoli e associati, i vinificatori e le case spumantistiche per garantire lo sviluppo della Denominazione ed il rispetto delle regole previste dal Disciplinare di produzione.

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1 In Evidenza - 28 giu 2021

Pensioni: Inac e Anp-Cia, torna quattordicesima a luglio per 3 mln di anziani

Torna a luglio la quattordicesima mensilità: spetterà ai pensionati con un assegno mensile inferiore ai mille euro, che in Italia sono circa 3 milioni. Così il Patronato Inac e l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, ricordando la circolare Inps del 24 giugno in cui si comunica che, unitamente alla rata di luglio 2021, verrà corrisposta agli aventi diritto la somma aggiuntiva.

            Si tratta di un beneficio che spetta ai pensionati Inps della gestione privata e della gestione spettacolo e sport e ai pensionati della gestione pubblica con un’età pari o superiore a 64 anni in presenza di determinati requisiti reddituali, e con un importo variabile a seconda della contribuzione con la quale è stata liquidata la pensione. Ai pensionati al minimo, che già la prendevano in base alla legge n.127 del 2007, verrà confermata la quattordicesima con un incremento che va dai  437 ai  655 euro.

“Nonostante la buona notizia, si tratta di risorse del tutto insufficienti per far fronte alle più elementari esigenze della vita quotidiana -spiega il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo-. L’istituzione della quattordicesima fu motivata da ragioni emergenziali: dare sollievo alle categorie che, più di altre, avevano sofferto il peso della crisi economica. Ma l’emergenza sociale è ancora in atto, per di più acuita da un anno e mezzo di pandemia”.

“La richiesta di aumento della quattordicesima mensilità è storicamente una battaglia del Patronato Cia -aggiunge il presidente dell’Inac, Antonio Barile- che ha trovato, dopo numerosi incontri istituzionali, una prima risposta con la legge di Bilancio del 2017 attraverso l’estensione del beneficio fino al doppio del trattamento minimo, oggi 1.030 euro, e l’aumento del 30% per quelle più basse”. Oggi, continua Barile, “insistiamo affinché la quattordicesima sia estesa fino a 3 volte il trattamento minimo (1.520 euro al mese) e i minimi di pensione siano portati, almeno, a quanto previsto dalla Carta Sociale Europea (40% del reddito medio nazionale, cioè almeno 780 euro)”.

Per queste ragioni, prosegue il pressing di Inac e Anp per sollecitare nuovi e adeguati interventi, anche perché i pensionati, in quanto titolari di pensione diretta o indiretta (ad eccezione dell’assegno di invalidità), sono stati esclusi da ogni beneficio in questo ultimo anno e mezzo; e la pensione di cittadinanza non ha, purtroppo, risolto il problema degli assegni bassi.

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1 In Evidenza - 26 giu 2021

Pac: Cia, accordo su riforma verso giusta direzione per agricoltura più forte

Dopo tre anni dalla presentazione della proposta legislativa, finalmente l’agricoltura europea si avvia verso una reale riforma della Pac 2023-2027 più equa, sostenibile e per gli agricoltori. Ora serve subito un lavoro serio con il Piano strategico nazionale per salvaguardare la competitività delle imprese agricole. Questo il commento di Cia-Agricoltori Italiani sull’accordo provvisorio appena raggiunto nel “super trilogo” a Bruxelles, da Parlamento, Consiglio e Commissione Ue.

Per Cia, dunque, come più volte ribadito, ora l’Europa può essere più forte di fronte alle sfide post pandemia e l’agricoltura dei Paesi membri più in grado di guardare con ottimismo al suo ruolo da protagonista della transizione ecologica. Auspicando un passaggio rapido al Consiglio Agrifish del 28 e 29 giugno, con l’approvazione finale dei Ministri dell’Agricoltura Ue e successivamente da parte del Parlamento; gli agricoltori potranno, infatti, dal 1 gennaio 2023, contare su nuove norme, più robuste e strutturate per un sistema produttivo più equo e green. L’Europa agricola -sottolinea Cia- guadagna con la riforma della Pac, maggiore rispetto della sfera ambientale e sociale, che dovranno, però, muoversi in costante equilibro anche con la garanzia del reddito per gli agricoltori.

Nel dettaglio -precisa Cia- tra il I e II pilastro, almeno il 60% delle risorse saranno dedicate a una nuova architettura verde, con il 25% delle risorse del I pilastro da destinare agli eco-schemi. Un punto chiave per dare impulso all’agricoltura del futuro. Sarà, inoltre, inglobata nella Pac anche la dimensione sociale, obbligatoria a partire dal 2025, ma -ribadisce Cia- da intendersi come un’ulteriore valorizzazione di una Pac rivolta anche alla collettività e ai lavoratori, senza ostacoli e aggravi burocratici. 

“La Pac -dichiara il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino- deve rimanere, prima di tutto, la politica economica per gli agricoltori e, quindi, costante opportunità di sviluppo imprenditoriale, oltre che strumento utile a rigenerare e valorizzare le aree rurali. Per questo -aggiunge Scanavino- non è più rinviabile la definizione del Piano strategico nazionale che permetta agli agricoltori italiani di essere all’altezza del cambiamento che gli si richiede, che mostri nei fatti di riconoscere le specificità del settore e le sfide oggi spinte da emergenza sanitaria e climate change. Occorre -conclude, infine, il presidente di Cia- ragionare con tutti gli attori coinvolti sul territorio, come richiesto dal progetto Cia ‘Il Paese che Vogliamo’ e come è necessario a un’agricoltura sempre più settore strategico per l’Italia e l’’Europa”.

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1 In Evidenza - 26 giu 2021

Cia, olivicoltura italiana giochi bene la carta dei fondi del PNRR

Sostenibilità, innovazione e competitività, sono queste le parole chiave per dare prospettiva di lungo termine alla produzione olivicola italiana. Con la recente approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) italiano da parte della Commissione europea, il comparto ha una grande occasione di rilancio, puntando sul concetto di sostenibilità ambientale e spingendo sul pedale dell'innovazione tecnologica per aumentare la produttività. Questo il focus del webinar “Dalla produzione alla trasformazione: la transizione ecologia per il settore olivicolo” con la partecipazione, fra gli altri, di Dino Scanavino, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Gennaro Sicolo (Italia Olivicola) e Benedetto Fracchiolla di Finoliva, oltre a Donato Pentassuglia, assessore all’agricoltura della Regione Puglia e al professor Luca Sebastiani, direttore dell’Istituto Scienze della Vita alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Alla tavola rotonda hanno anche partecipato alcune aziende italiane e produttori olivicoli dell’intera area del Mediterraneo, illustrando le migliori pratiche già attuate nel settore olivicolo-oleario.

“La sostenibilità è un concetto dinamico, che deve essere sempre strettamente legato all’aspetto tecnologico –ha esordito il prof. Sebastiani-. C’è spesso un’erronea percezione dell’innovazione come nemica della sostenibilità ecologica e il desiderio di un ritorno arcaico alle origini per le buone pratiche agricole. In realtà, l’agricoltura è sempre stata frutto dell’innovazione e senza questa è impossibile raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile”. L’innovazione tecnica e tecnologica, oltre a quella organizzativa e sociale, è, dunque, uno strumento indispensabile, ma nella realtà italiana c’è ancora molta strada fare. Meno della metà delle aziende agricole, infatti, ha finora affrontato il tema dell’intelligenza artificiale e dell'agricoltura di precisione. Nel settore olivicolo, solo un terzo aziende ha investito in nuovi macchinari e attrezzature, vuoi per scarsa capacità finanziaria che per mancanza di incentivi. “Nel comparto dell’olio –ricorda Sebastiani- il climate change e la mancanza di risorse idriche hanno avuto un pesante impatto sulla produttività, nonostante la domanda e i consumi mondiali siano in costante aumento. Per essere più competitivi nel mercato internazionale e cogliere tutte le opportunità di mercato, gli imprenditori dovranno, dunque, evolversi verso un’intensificazione sostenibile, utilizzando sistemi digitali per aumentare la propria efficienza”.

Favorire l’agricoltura di precisione è decisivo anche per il contrasto alle fitopatie e la riduzione dei fitofarmaci, come pure la meccanizzazione può ridurre i costi di produzione ed efficientare i processi. “L’olivo è una delle colture che più rappresentano l’identità del nostro Paese, occorre investire per valorizzare la qualità del made in Italy e le oltre trecento cultivar autoctone –ha spiegato Gennaro Sicolo-, ma per fare tutto queste sfide occorrono ingenti leve finanziarie”. Rispetto al tema degli investimenti nell’innovazione tecnologica è intervenuto il presidente Cia, Dino Scanavino, per discutere le importanti opportunità connesse al PNRR. “Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza –ha dichiarato Scanavino- ci sono diverse proposte interessanti per gli olivicoltori. Dal rinnovo del parco automezzi al fine di ridurre le emissioni, alla promozione dei contratti di filiera, agli incentivi all'installazione di pannelli fotovoltaici e alla logistica, oltre alle opportunità di ammodernamento dei macchinari agricoli utili alla molitura delle olive. In un’ottica di economia circolare, infine, il piano include anche l’ammodernamento della lavorazione, stoccaggio e confezionamento dei prodotti alimentari, col riutilizzo dei sottoprodotti a fini energetici, particolarmente rilevanti nel processo di trasformazione dell’olio”.

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1 In Evidenza - 26 giu 2021

Apicoltura: Cia, accordo per polizza innovativa contro rischi clima e malattie

È di questi giorni un’importante novità in campo assicurativo per tutti gli apicoltori. È stato, infatti, sottoscritto un accordo tra CI Assicura srl (società di intermediazione assicurativa promossa da Cia-Agricoltori italiani), Unaapi (Unione nazionale associazioni apicoltori italiani), Conapi (Consorzio apicoltori e agricoltori biologici italiani società cooperativa agricola), Coop.Di.Italia (Consorzio di cooperative di difesa), Società Cattolica di Assicurazione spa, che prevede la costituzione di un Tavolo Tecnico volto a predisporre un programma assicurativo, attraverso una specifica polizza, che offrirà la tutela dell’attività apistica per diverse categorie di rischio. Da un lato per i danni provocati da epizoozie, infestazioni e predatori delle api e dalla riduzione della produzione di miele per andamenti stagionali avversi, dall’altro per i rischi tradizionali, prestati a condizioni specifiche per le aziende apistiche (trasporto apiari, danni agli alveari da avvelenamento per fitofarmaci, furto degli apiari, ecc.).

A fronte del fatto che negli ultimi anni i cambiamenti climatici hanno prodotto un aumento delle avversità con la conseguente riduzione, e a volte cancellazione, di intere produzioni apistiche -spiega Cia- è emersa la necessità di individuare anche in campo assicurativo strumenti utili per proteggere il reddito dei produttori. Quella realizzata è una risposta concreta conseguita insieme dagli apicoltori, una grande organizzazione professionale agricola e una grande compagnia assicurativa.

Grazie soprattutto al protagonismo delle associazioni del settore e alla positiva collaborazione con altri partner, si è lavorato alla realizzazione di polizze innovative in grado di rispondere alle nuove emergenze.

Da oggi, dunque, le aziende apistiche hanno a disposizione uno strumento importante di difesa in più -aggiunge Cia- che sarà oggetto di una diffusa campagna di informazione per conoscerne i dettagli e le modalità operative per poterne usufruire.

 

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