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1 In Evidenza - 03 nov 2025

Ue: Cia, accordi commerciali solo con reciprocità e vera tutela per gli agricoltori


Gli accordi commerciali devono servire a creare efficienza, competitività e vantaggi reciproci, non a scaricare i costi sulle imprese agricole. È questo il messaggio che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, ha portato al Masaf, nell’incontro con il commissario europeo al Commercio, Maroš Šefčovič, ribadendo la posizione dell’organizzazione: reciprocità e tutela effettiva dei produttori devono essere il punto di partenza di ogni trattativa internazionale.
“Parlare di fondi di compensazione significa già ammettere che un accordo crea squilibri -ha detto Fini-. L’Europa deve garantire parità di regole e condizioni per tutti: solo così gli accordi possono essere strumenti di crescita e non di crisi”.

Cia ha richiamato la necessità di una valutazione d’impatto cumulativa sui vari accordi commerciali oggi in discussione, affinché la politica commerciale dell’Ue non diventi un fattore di instabilità per i mercati agricoli. Allo stesso tempo, ha chiesto clausole di salvaguardia realmente efficaci e tempestive per proteggere le produzioni sensibili.

Nel corso dell’incontro, Cia ha sollecitato il commissario Ue a rilanciare con decisione il dialogo con gli Stati Uniti per raggiungere l’obiettivo “zero per zero” sui dazi, a partire dal vino. “La stabilità nei rapporti con Washington è prioritaria”, ha spiegato Fini, ancora di più “dopo i pesanti segni di rallentamento del nostro export agroalimentare verso gli Usa, che da giugno ad agosto ha perso oltre 210 milioni di euro rispetto al 2024” e anche “contro il rischio di nuovi dazi antidumping sulla pasta italiana”.

Sul dossier Mercosur, Cia ha espresso forti preoccupazioni per l’insufficienza delle clausole di salvaguardia proposte dalla Commissione. “Servono meccanismi automatici e vincolanti, non discrezionali -ha osservato Fini-. Abbiamo necessità di maggiori certezze giuridiche rispetto alle soglie previste del 10% e di un sistema di monitoraggio trasparente e veloce per evitare l’import incontrollato di carne bovina, pollame, miele, zucchero e riso, che rischiano di mettere in crisi le filiere europee”.
Cia, infine, ha richiamato l’attenzione di Šefčovič sulla revisione del Regolamento SPG (Sistema di Preferenze Generalizzate). “Siamo preoccupati, il riso europeo non può essere lasciato senza difese -ha evidenziato Fini-. Per questo, occorre arrivare a stabilire una soglia di importazione ragionevole, da ripartire tra i Paesi beneficiari secondo le tendenza storiche di import, al fine di evitare concentrazioni eccessive e distorsioni di mercato”.

“Gli agricoltori europei non chiedono protezionismo -ha concluso il presidente di Cia- ma parità di condizioni. Solo con reciprocità, regole uguali per tutti e strumenti di tutela rapidi potremo affrontare la sfida della competitività globale senza sacrificare la nostra agricoltura”.

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2 In Evidenza - 24 ott 2025

CIA Talent debutta alla Fiera Progress: formazione e lavoro per i giovani del territorio

È stato presentato oggi, alla Fiera Progress di Lanciano, CIA Talent, il nuovo programma di CIA Agricoltori Italiani Chieti-Pescara dedicato alla formazione e all’inserimento dei giovani nel mondo dei servizi agricoli e sociali.

L’iniziativa nasce all’interno di CIA Next, il piano strategico di innovazione e sviluppo 2026–2028, e punta a costruire un vivaio di competenze locali, offrendo ai giovani un percorso chiaro, meritocratico e orientato al lavoro.

L’evento, moderato dalla giornalista Francesca Piccioli, ha visto i saluti di Ombretta Mercurio, Presidente Lancianofiera e di Domenico Bomba, presidente CIA Chieti-Pescara. A seguire gli interventi di Alfonso Ottaviano, Direttore CIA Chieti-Pescara, Serena Giuliani, Sales Development e Marica Micolucci di GEVI che hanno spiegato il dettaglio del funzionamento del tirocinio formativo, insieme alle testimonianze di giovani che hanno già avviato il loro percorso all’interno della rete CIA.

CIA Talent accompagna i giovani in un percorso che parte dall’orientamento, con la presentazione dell’organizzazione e la candidatura online, e prosegue con una formazione mirata su competenze tecniche e trasversali.
Segue una fase di stage e affiancamento pratico nelle sedi territoriali CIA Chieti-Pescara, per poi arrivare alla valutazione finale e all’inserimento lavorativo dei profili più idonei.

“CIA Talent è un progetto che guarda lontano: un investimento sulle persone e sul futuro della nostra organizzazione,” ha dichiarato Alfonso Ottaviano, direttore CIA Chieti-Pescara, “Attraverso la formazione e la valorizzazione delle competenze, vogliamo costruire una nuova generazione di professionisti che portino innovazione, efficienza e vicinanza al territorio.”

La selezione avverrà con il supporto della società Aaron King International del gruppo Reverse, specializzata in HR e recruiting, in sinergia con i responsabili CIA. Il programma è inoltre integrato con il Servizio Civile INAC, creando un canale di crescita coerente e continuativo per i giovani che vogliono costruire un futuro nel sistema CIA.

L’obiettivo è rafforzare la presenza CIA sul territorio, valorizzando il capitale umano abruzzese e promuovendo ricambio generazionale, innovazione e qualità nei servizi rivolti agli agricoltori e ai cittadini.

Da oggi 24 ottobre 2025 è attivo il form online di candidatura sul sito ufficiale: www.cia-business.odoo.com/cia-talent

Gli interessati, studenti, neodiplomati e neolaureati under 25, possono inviare la propria candidatura e partecipare alle selezioni.

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1 In Evidenza - 22 ott 2025

CIA: Bene la declaratoria di eccezionalità per le avversità atmosferiche. Ora risposte rapide e concrete per le aziende

CIA Abruzzo CIA Chieti–Pescara esprimono grande soddisfazione per la decisione della Giunta regionale che ha approvato la declaratoria dell’eccezionalità delle avversità atmosferiche che tra il 2 luglio e il 3 agosto 2025 hanno colpito i territori agricoli di Pescina, San Benedetto dei Marsi, Cerchio, Fossacesia, Rocca San Giovanni, Treglio e Frisa, con danni stimati in oltre 31 milioni di euro.

Il provvedimento riconosce ufficialmente la gravità del downburst del 3 agosto, un evento atmosferico di straordinaria intensità che ha devastato ampie zone della provincia di Chieti, in particolare Fossacesia, Frisa, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro, Bucchianico e Casalincontrada, causando perdite tra il 50% e il 90% delle produzioni di vite, olivo, ortaggi, frutta e pomodori, oltre a danni gravi a serre, impianti e strutture aziendali.

“È un risultato importante per il nostro comparto”, dichiara il presidente di CIA Abruzzo, Nicola Sichetti, “Fin dalle prime ore successive all’evento abbiamo raccolto le segnalazioni degli agricoltori, documentato i danni e chiesto con forza il riconoscimento della calamità naturale. Oggi arriva una risposta concreta alle nostre richieste.”

“Il riconoscimento dell’eccezionalità”, aggiunge il presidente di CIA Chieti–Pescara, Domenico Bomba, “è il primo passo verso il ristoro delle imprese che hanno perso quasi tutto. Ora serve che i tempi per l’attivazione del Fondo di Solidarietà Nazionale siano rapidi e certi, perché le aziende non possono più attendere.”

Le confederazioni rinnovano l’appello alla Regione e al Governo affinché vengano adottate misure strutturali di prevenzione e adattamento climatico, potenziando la rete irrigua, gli strumenti assicurativi agevolati e gli interventi di difesa attiva, per proteggere il patrimonio agricolo e il reddito degli imprenditori.

“Questo evento”, conclude Sichetti, “è l’ennesima prova che il cambiamento climatico è una realtà con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno. La politica deve essere pronta a sostenerci con strumenti efficaci, rapidi e moderni.”


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1 In Evidenza - 21 ott 2025

CIA Abruzzo: “Regolamento sul territorio rurale va semplificato, troppe barriere per le aziende agricole”

CIA Abruzzo lancia l’allarme sulla bozza del “Regolamento degli Interventi sul Territorio Rurale” (Art. 63 della L.R. 58/2023), definito oggi un ostacolo più che uno strumento di crescita per le piccole e medie imprese agricole della regione.

“Abbiamo analizzato con attenzione la bozza e riconosciamo l’intento della Regione di dotare il settore di uno strumento moderno per sostenere gli investimenti”, spiega Nicola Sichetti, presidente CIA Abruzzo, “Tuttavia, la realtà delle procedure evidenzia criticità concrete che possono bloccare le aziende prima ancora che possano usufruire dei benefici previsti.”

La burocrazia è eccessiva: per presentare un Progetto di Sviluppo Aziendale servono decine di documenti e professionisti esterni, con tempi e costi spesso insostenibili.

Il vincolo decennale di conduzione aziendale e mantenimento del bilancio attivo è troppo rigido: il settore agricolo è volatile e soggetto a crisi climatiche e di mercato, e dieci anni rischiano di trasformare un investimento in un vincolo oppressivo.

Il PSA Semplificato, pensato per le piccole aziende, è inefficace: troppe aree, comprese quelle naturali protette, sono escluse, lasciando fuori proprio chi più ha bisogno di strumenti snelli per modernizzarsi.


CIA Abruzzo propone di:

  • Introdurre un Documento Unico di Progetto (DUP) per ridurre tempi e costi e semplificare la valutazione.

  • Ridurre il vincolo decennale a cinque anni, consentendo aggiornamenti del piano aziendale in base al mercato e alle condizioni ambientali.

  • Rendere il PSA Semplificato realmente fruibile anche nelle aree vincolate, per interventi a basso impatto paesaggistico, con la compatibilità valutata dagli enti competenti.

“Snellire le procedure non è un favore agli agricoltori, ma un investimento strategico per il futuro dell’economia rurale abruzzese,” conclude Sichetti, “Accogliere queste proposte significherebbe trasformare un regolamento oggi inapplicabile in un vero alleato delle nostre imprese, liberando energie e risorse per competitività, sostenibilità e tenuta sociale dei territori rurali.”

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1 In Evidenza - 18 ott 2025

PAC 2025, primi 18,8 milioni alle aziende abruzzesi: CIA Abruzzo, “Boccata d’ossigeno, ma i tagli continuano a pesare"

“Bene i pagamenti Pac ma non cancellano le difficoltà del settore”. È partita la campagna di pagamenti PAC 2025 con l’erogazione dei primi 18,8 milioni di euro destinati alle aziende agricole abruzzesi.

Tuttavia, le difficoltà strutturali del settore restano evidenti e il rischio derivante dai tagli complessivi alla PAC futura continua a preoccupare.

“Va bene ricevere gli anticipi: sono risorse che gli agricoltori si sono guadagnati con il loro lavoro quotidiano”, sottolinea il presidente di CIA Abruzzo, Nicola Sichetti. “Ma non possiamo dimenticare che la PAC post-2027, secondo le stime nazionali, subirà un ridimensionamento significativo: il peso della politica agricola comune scenderà dal 31% al 15% delle risorse complessive, con una perdita di circa 9 miliardi per l’Italia rispetto al periodo attuale. Questo riduce le prospettive di sostegno per le nostre aziende e mette sotto pressione l’intero comparto. Gli anticipi aiutano, ma non sono un regalo.”

La PAC attuale ammonta a 378 miliardi a livello europeo, mentre quella futura potrà contare su circa 294 miliardi. “In un periodo segnato dagli effetti del cambiamento climatico, dall’instabilità dei mercati e dalle sfide geopolitiche, servono risorse certe e adeguate, non solo anticipi temporanei”, aggiunge Sichetti.


Particolare attenzione va alle aree interne e montane, spesso marginali ma cruciali per l’economia e il territorio regionale. “Presidiare questi territori significa proteggere biodiversità, paesaggio e comunità locali. Sostenere le aziende agricole significa proteggere l’Abruzzo nel suo insieme.”

CIA Abruzzo si unisce alla preoccupazione espressa da CIA-Agricoltori Italiani e sostiene l’obiettivo di far cambiare rotta alla Commissione Europea, evitando che si frammenti e si indebolisca una delle politiche fondanti dell’UE.

“Gli anticipi PAC sono un segnale positivo, ma non devono farci dimenticare le criticità strutturali e i tagli in arrivo”, conclude Sichetti. “Continueremo a sollecitare attenzione e sostegno, perché il lavoro degli agricoltori merita risposte concrete e durature. Gli anticipi aiutano oggi, ma senza un flusso stabile di risorse, i tagli continueranno a penalizzare le imprese e a mettere a rischio l’intero settore agricolo regionale.”

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1 In Evidenza - 17 ott 2025

Donne in Campo-Cia: un piano d’azione per le imprenditrici agricole e i territori rurali


Dalla ripresa degli incentivi dedicati all’introduzione del co-manager aziendale, passando per il rilancio dei consultori familiari rurali. Sono queste alcune delle proposte presentate da Donne in Campo-Cia nella sua Assemblea nazionale, “Donne rurali: energia vitale per un territorio in salute”, oggi a Roma in Auditorium Giuseppe Avolio. Proposte non solo politiche ed economiche, ma anche sociosanitarie, pensate per dare risposte concrete e complete alle aziende agricole femminili, soprattutto nelle aree interne del Paese.

“Vogliamo costruire un piano d’azione che parte dalle esigenze reali delle imprenditrici agricole -ha detto la presidente di Donne in Campo, Pina Terenzi- pilastri di un’agricoltura sostenibile e multifunzionale e motore dei territori rurali, ma troppo spesso dimenticate dalle politiche di welfare e sviluppo”.

In Italia il 31,5% delle imprese agricole è guidato da donne, circa 355 mila aziende, e le lavoratrici rappresentano il 32% della manodopera, pari a 470 mila persone. In totale, oltre 800 mila donne che contribuiscono ogni giorno alla vitalità economica e sociale delle aree interne. Eppure, ha sottolineato Terenzi, “questa forza diffusa opera in contesti dove la desertificazione dei servizi – dall’assistenza sanitaria ai trasporti, dagli asili ai consultori – limita pesantemente la possibilità di conciliare vita e lavoro, sovraccaricando le imprenditrici, spesso madri o caregiver di familiari anziani o con bisogni speciali, con conseguenze su produttività e salute fisica e mentale”.

Per questo, Donne in Campo-Cia ha messo in fila un insieme di interventi “fondamentali per sostenere la permanenza della donna e della sua famiglia agricola nei territori -ha ribadito Terenzi- e per trasformare l’impegno quotidiano delle imprenditrici in sviluppo per tutto il Paese”.

Tra le proposte, l’introduzione del co-manager dell’imprenditrice agricola, per garantire la continuità dell’attività durante i periodi di gestazione, maternità o assenza forzata, consentendo alla donna di scegliere personale di fiducia. Centrale anche la richiesta di mantenere e potenziare i punti nascita nelle aree interne, superando lo scoglio demografico che oggi ne determina la chiusura. Altro punto chiave è il rilancio dei consultori familiari rurali, come presidi di medicina di genere e sostegno psicologico per donne e giovani agricoltori. Fra le priorità, inoltre, valorizzare il ruolo sociale delle imprese agricole femminili, riconoscendo la loro capacità di offrire servizi educativi e di assistenza nelle comunità: fattorie didattiche e sociali, agriasili e agriturismi come centri di welfare di prossimità. Altrettanto necessario è prevedere una congrua dotazione finanziaria dedicata a livello nazionale e una legge quadro per l’imprenditoria agricola femminile, oggi marginale nei principali fondi e programmi come la Pac e il Pnrr, oltre a un pieno riconoscimento dei bisogni delle donne nel ridisegno della politica agricola europea.

Tutti interventi che si affiancano alle alleanze strategiche costruite da Donne in Campo-Cia con il mondo dell’associazionismo, della ricerca e della cultura e portate in Assemblea: la collaborazione con Cittadinanzattiva per il diritto alla salute delle donne nelle aree interne, la partnership con l’Università di Cassino e SIDEA sull’impresa femminile, la sinergia con la Fondazione Lagostena Bassi per la prevenzione della violenza di genere attraverso il lavoro e l’indipendenza economica.


“In un momento di grande trasformazione per il mondo agricolo, il lavoro di Donne in Campo rappresenta un segnale concreto di innovazione e di visione -ha chiosato il presidente di Cia, Cristiano Fini-. La transizione verso sistemi agroalimentari più inclusivi, resilienti e sostenibili passa dal pieno riconoscimento del ruolo delle donne. Garantire loro pari accesso alle risorse, alla terra, al credito non è solo una questione di equità, ma una leva strategica per l’efficienza dell’intero settore. Sostenere il contributo delle donne in agricoltura significa investire nell’energia vitale dei territori e nel futuro delle nostre comunità rurali”.

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News Cia Abruzzo

1 In Evidenza - 20 ago 2024

Cia Abruzzo: "Necessario ristabilire l'equilibrio tra agricoltura e ambiente"

In seguito alle recenti notizie riguardanti l'abbattimento di cervi nella regione, Cia Abruzzo esprime il proprio parere in merito, sottolineando l'importanza di ristabilire un equilibrio sostenibile tra le attività agricole e la conservazione dell'ambiente.

"Comprendiamo l'urgenza di adottare misure che garantiscano la tutela delle colture agricole, spesso messe a rischio dalla crescente popolazione di cervi e altri ungulati”, dichiara il presidente della Confederazione, Nicola Sichetti, “È fondamentale trovare un bilanciamento tra la necessità di proteggere il lavoro dei nostri agricoltori e quella di preservare la fauna selvatica. Tuttavia, non entriamo nel merito dei metodi utilizzati nel provvedimento, ma ribadiamo la nostra priorità di mantenere un equilibrio sostenibile tra agricoltura e ambiente."

“Restiamo a disposizione per collaborare con le autorità competenti al fine di individuare soluzioni che siano al tempo stesso efficaci e rispettose dell'ecosistema regionale”, conclude Sichetti.


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1 In Evidenza - 02 ago 2024

Danni da peronospora, Cia Abruzzo: “Fondi ministeriali inadeguati”

Cia Abruzzo esprime profondo rammarico riguardo all'allocazione dei fondi destinati all'Abruzzo per far fronte ai danni causati dalla peronospora ai vigneti nel corso del 2023, previsti dal Decreto del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MIPAF).

“Nonostante il Ministero abbia stanziato complessivamente 47 milioni di euro attraverso il Fondo di Solidarietà Nazionale, di cui 7 milioni già disponibili e 40 milioni ancora senza copertura finanziaria, siamo dispiaciuti di constatare che all'Abruzzo siano stati assegnati esclusivamente poco più di 6 milioni di euro complessivamente, a fronte di un danno totale di € 155.691.921,39 subito dalle 5.459 aziende che hanno fatto domanda”, dichiara il Presidente Nicola Sichetti. “Il danno complessivamente subito dalla nostra regione rappresenta una cifra considerevole che richiede un sostegno adeguato per le nostre aziende vitivinicole. La somma di circa 6 milioni di euro, di cui già trasferito in Agea solo per € 933.526,61, risulta chiaramente insufficiente per far fronte a questa situazione”.

"Chiediamo al Ministero di procedere immediatamente con gli anticipi dei ristori per le cifre già stanziate, in modo da consentire alle aziende vitivinicole dell'Abruzzo di far fronte al mancato reddito e alle conseguenze della peronospora. È inoltre fondamentale che il Ministero si adoperi per incrementare il finanziamento, garantendo ristori adeguati all'ammontare dei danni subiti. La nostra produzione vinicola è un patrimonio prezioso che va preservato, e i nostri agricoltori, duramente colpiti da questa fitopatia, devono ricevere il sostegno necessario”, conclude Sichetti, “Confidiamo nelle istituzioni per un impegno concreto a favore del settore vitivinicolo abruzzese, auspicando velocità nel pagamento dei ristori e un incremento adeguato del capitolo di spesa."


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1 Eventi - 02 ago 2024

Autonomia differenziata: Cia, referendum occasione importante per i cittadini

Il referendum sull’Autonomia differenziata è un’occasione importante per tutti i cittadini e le 500mila firme, già raccolte in favore, sono una buona notizia per la democrazia del nostro Paese. Così Cia-Agricoltori Italiani auspicando si preservi il rispetto della partecipazione per il raggiungimento del quorum, sia in termini di scelta di campo.

Se la Corte costituzionale ammetterà il quesito -chiosa Cia- nel 2025 potrà svolgersi, infatti, una campagna referendaria oltremodo necessaria alla promozione di una più corretta e completa informazione su una questione estremamente delicata e strategica per l’assetto futuro dell’Italia intera. La legge approvata, infatti, concede alle Regioni maggiori poteri su ambiti già critici per il Paese, come la sanità, l’istruzione e i trasporti, andando ulteriormente a colpire le aree interne e rurali della penisola che su questi fronti, come più volte sottolineato da Cia, sono già enormemente penalizzate.

Dai piccoli borghi e dalle campagne d’Italia partirà, per questo, l’impegno di Cia al fianco degli associati e dei cittadini, con incontri e iniziative di approfondimento su aspetti e risvolti della legge Calderoli e sul ruolo del referendum abrogativo.


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1 In Evidenza - 30 lug 2024

Emergenza siccità: Cia avvia la conta dei danni

Allarme preoccupante quello che lancia Cia Abruzzo per la situazione critica che sta affrontando l’agricoltura regionale a causa della siccità causando danni ingenti e diffusi al settore. La mancanza di precipitazioni e le temperature eccezionalmente elevate hanno compromesso le colture, mettendo a rischio la sussistenza di molte aziende agricole locali.

I dati raccolti finora mostrano un quadro allarmante: le precipitazioni sono state inferiori del 40% rispetto alla media storica, causando gravi problemi di approvvigionamento idrico per le colture. La scarsità di piogge sta aggravando ulteriormente la situazione già critica dell'anno precedente. Nel 2023, infatti, le eccessive piogge avevano provocato danni ingenti dovuti alla peronospora, tanto che era stato riconosciuto lo stato di calamità naturale.

Le colture più colpite includono il grano, il mais, la vite, l'olivo e la frutta. In particolare, si registra una perdita significativa nella produzione di olio d'oliva, uno dei fiori all'occhiello della nostra regione. Anche la produzione vitivinicola, settore trainante per l'economia locale, è in seria difficoltà, con prospettive di vendemmia ridotte e qualità del prodotto compromessa.

"La situazione è critica. Gli agricoltori stanno affrontando una delle peggiori crisi degli ultimi anni”, commenta Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo, “La siccità sta mettendo in difficoltà aziende che già devono fare i conti con costi di produzione in aumento e prezzi di vendita in calo. È urgente un intervento tempestivo delle istituzioni per sostenere il settore e mitigare i danni."

Domenico Bomba, Presidente Cia Chieti-Pescara, prosegue sottolineando l'importanza di misure immediate: "Chiediamo al Governo regionale e nazionale di attivare subito i fondi di emergenza e di prevedere agevolazioni fiscali per gli agricoltori colpiti. Inoltre, è fondamentale investire in infrastrutture per l'irrigazione e nella gestione sostenibile delle risorse idriche, per prevenire future crisi."

La Confederazione sta avviando una stima accurata dei danni causati dalla siccità. Questa ricognizione è essenziale per comprendere appieno l'entità del fenomeno e per predisporre un quadro chiaro da presentare alle autorità regionali per sollecitare interventi urgenti a sostegno dei settori colpiti.


Per registrare i danni cliccare al link presente sul nostro sito www.ciaabruzzo.it dove è possibile specificare zona, tipo di coltura, superficie, stima della perdita del prodotto. Si possono allegare anche immagini.


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1 In Evidenza - 29 lug 2024

Pac: Cia ad Agea, utile nuova proroga Domanda Unica. Basta polemiche


I CAA conoscono bene il perimetro delle responsabilità e delle attività attribuite loro, in delegata, dagli Organismi Pagatori, così come tutte le motivazioni che hanno portato l’interno sistema, dal ministero alle organizzazioni professionali, a non centrare nessuna delle scadenze prefissate per la presentazione della Domanda Unica Pac 2024, ma addirittura a fissare un’ulteriore proroga al prossimo 31 agosto. Per Cia-Agricoltori Italiani è, dunque, utile il nuovo rinvio, ma non è più possibile continuare a subire attacchi dalla dirigenza di Agea, rispetto alla performance dei Centri di Assistenza Agricola. Basta polemiche.

Secondo Cia, infatti, dati alla mano, le problematiche sono talmente evidenti che, oggi, per tutti i CAA la media di validazione dei fascicoli si attesta all’80% del totale e, il numero di domande uniche depositate non supera il 70% di quelle complessive attese da Agea.
Era noto a tutti, sottolinea ancora Cia, che l’introduzione di una rivoluzione tecnologica innovativa, e di valore nel momento della sua piena funzionalità (si spera il prossimo anno), all’interno del processo tecnico di accompagnamento alla presentazione delle domande, con la costruzione del nuovo fascicolo aziendale, avrebbe comportato numerose difficoltà di funzionalità e di adattamento, così come era inevitabile che le criticità si sarebbero trasformate in forti ritardi e stress a cascata sugli operatori CAA, pur di consentire ai produttori di poter adempiere alle proprie esigenze.

Eppure, chiosa Cia, il rinnovamento messo in atto da Agea nel corso del 2024, ci ha visti disponibili, proprio nella convinzione che ciò avrebbe portato un indubbio vantaggio alle imprese agricole. Con questo spirito il nostro CAA, spiega Cia, ha quindi avviato tutte le attività necessarie all’aggiornamento dei fascicoli dei produttori e alla predisposizione delle domande uniche.

Ora, però, non si può negare quanto accaduto nel frattempo. L’impianto informatico predisposto e gestito da Agea, ricorda Cia, con la scadenza delle domande uniche fissata al 15 maggio 2024 è stato rilasciato il 29 aprile scorso, rendendo impossibile rispettare la prima scadenza. Il nostro CAA si è messo, dunque, a lavoro, a supporto di Agea e Masaf, per individuare i problemi, poi oggetto del riepilogo, presentato da Agea il 14 maggio, con tanto di annunciata risoluzione dei bug e ripartenza del sistema. Tuttavia, la quasi totale soluzione dei problemi è arrivata solo il 23 giugno, con il rilascio di una nuova versione del software, dopo più di un mese dall’annuncio. La scadenza della domanda unica è stata, quindi prorogata di nuovo, prima al 1° luglio, poi al 31° luglio, ma sempre senza motivazioni che evidenziassero la non funzionalità degli strumenti.

Sono chiare le responsabilità del sistema, ma noi non abbiamo mai strumentalizzato nessuna delle problematiche -commenta, oggi, il direttore nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Maurizio Scaccia-. Siamo consapevoli delle difficoltà e, nel rispetto del ruolo dei CAA, abbiamo sempre lavorato a testa bassa per limare le criticità e assicurare assistenza agli agricoltori e supporto ad Agea. Da qui a dover subire continui, ingiustificati attacchi, sotto anche una sbandierata iper-efficienza pubblica, ci appare, però -conclude- poco credibile e dannoso per l’intero sistema che dovrebbe vederci tutti dalla stessa parte, nell’esclusivo interesse delle imprese agricole”.

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1 In Evidenza - 26 lug 2024

Cia Abruzzo chiede aumento del gasolio agricolo per emergenza siccità

La Cia Agricoltori Italiani Abruzzo, con una lettera all’Assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha ufficialmente richiesto un incremento dell'assegnazione di gasolio agricolo a causa della persistente siccità che sta colpendo la regione. La prolungata carenza di piogge sta mettendo in crisi il settore agricolo, aumentando la necessità di irrigazione e quindi il consumo di carburante.


"Gli agricoltori stanno affrontando una situazione insostenibile”, dichiara il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “Senza un adeguato supporto, molte aziende rischiano di non sopravvivere. Chiediamo alla Regione di intervenire prontamente per garantire la continuità produttiva e salvaguardare il nostro comparto agricolo."


L'attuale assegnazione di gasolio agevolato non è sufficiente per coprire l'aumento dei consumi, causando gravi difficoltà economiche agli operatori del settore. Un aumento della quota permetterebbe di mantenere adeguate condizioni di irrigazione e proteggere le colture.


“Siamo fiduciosi che le istituzioni comprenderanno l'urgenza della situazione e adotteranno le misure necessarie per sostenere gli agricoltori in questo momento di crisi”, conclude Sichetti.


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