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1 CAF Informa - 23 apr 2025

Figli, scuola e sport: tutte le detrazioni fiscali che puoi richiedere nel 730

Se hai figli nel 730 puoi detrarre il 19% su tantissime voci: dall’asilo nido all’università, fino allo sport e agli strumenti didattici.

Asilo nido (pubblico e privato)
Puoi detrarre il 19% delle spese sostenute per l’asilo nido, sia pubblico che privato, fino a un massimo di € 632 per figlio.
Importante: conserva le ricevute di pagamento e verifica che siano intestate al genitore che richiede la detrazione.

Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
Anche le spese scolastiche delle scuole di ogni ordine e grado possono essere detratte:

19% di detrazione, fino a un massimo di € 800 per ciascun figlio.

Oltre alla retta, rientrano anche:

  • Spese per gite scolastiche

  • Assicurazioni scolastiche

  • Contributi deliberati dall’istituto per arricchire l’offerta formativa

Università
La detrazione del 19% si applica anche alle spese universitarie:

  • Università statali: puoi detrarre l’intero importo delle tasse e contributi.

  • Università non statali: puoi detrarre nei limiti stabiliti ogni anno dal MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).

Se tuo figlio studia fuori sede, puoi detrarre anche parte del canone di affitto:

Fino a € 2.633 all’anno.

Conservatori e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica)
Se hai un reddito complessivo inferiore a € 36.000, puoi detrarre:

Il 19% delle spese, fino a un massimo di € 1.000 per ciascun figlio di età compresa tra 5 e 18 anni,

Per la frequenza di conservatori e istituti AFAM.

Spese per studenti con diagnosi di DSA
Per i figli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è prevista la detrazione del 19% per:

Acquisto di strumenti utili all’apprendimento (es. software compensativi, dispositivi elettronici, ecc.)

Fino al termine della scuola secondaria di secondo grado

Erogazioni liberali alle scuole
Hai effettuato una donazione alla scuola dei tuoi figli?

Puoi detrarre il 19% senza limite d’importo.

Valido per scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie.

Attività sportive dei figli

Puoi detrarre il 19% delle spese sportive

Fino a un massimo di € 210 per ciascun figlio

Età compresa tra 5 e 18 anni


Controlla bene tutte le spese sostenute per i tuoi figli durante l’anno e verifica se possono rientrare tra le voci detraibili.

Per maggiori informazioni ivolgiti all'ufficio Cia a te più vicino.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Fauna selvatica, emergenza fuori controllo: CIA Abruzzo chiede interventi urgenti e annuncia la mobilitazione regionale

In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la drammatica realtà che CIA Abruzzo, insieme a Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo, denuncia con forza e in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti.

La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana continua ad avanzare, e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e insufficienti.

"Non è solo il reddito degli agricoltori a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare," dichiara Nicola Sichetti, presidente di CIA Abruzzo. "Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci."

Per questo le organizzazioni promotrici annunciano una campagna di mobilitazione e una raccolta firme che, nei prossimi giorni, attraverserà l’intero territorio regionale. Incontri pubblici, presìdi e momenti di confronto con cittadini e amministratori avranno l’obiettivo di dimostrare che l’agricoltura non è la causa del problema, ma la prima vittima di un sistema che ha smesso di funzionare.



La mobilitazione avrà un momento centrale nella manifestazione regionale di lunedì 13 maggio 2025, a L’Aquila, alle ore 10:00 davanti alla sede del Consiglio Regionale. Un’iniziativa aperta ad agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con determinazione ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni. Al termine degli interventi pubblici, una delegazione dei dirigenti delle organizzazioni agricole sarà ricevuta dalle autorità regionali per presentare un documento con proposte operative concrete.

Il giorno seguente, martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza di merito presso il TAR dell’Aquila sulla delibera regionale per l’abbattimento di 469 cervi, una delegazione ristretta sarà presente all’esterno del tribunale. 

CIA Abruzzo e le altre organizzazioni confermano che questa è solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione destinato a proseguire finché non saranno adottate misure serie, efficaci e coordinate, in grado di ristabilire il necessario equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio.

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1 In Evidenza - 22 apr 2025

Cordoglio in Cia per la morte del Papa: se ne va un grande alleato della terra e di chi la cura


“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per la morte di Papa Francesco, in questi anni difficili uno strenuo difensore della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche un grande amico della terra e di chi la cura”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, insieme a tutta la Confederazione, si unisce al dolore della Chiesa e di tutto il mondo per la scomparsa del Pontefice.


“Le sue parole, a partire dall’enciclica Laudato sì, hanno sottolineato con forza il diritto di tutti a un cibo sano e sostenibile, bene inalienabile e universale -ricorda Fini- richiamando più volte la centralità e la dignità del lavoro agricolo, oltre alla necessità di sostenere l’agricoltura familiare contro povertà e ineguaglianze”.


“Non possiamo dimenticare neppure i suoi costanti richiami alla pace e alla solidarietà tra gli uomini e i popoli -continua il presidente di Cia-. Tante volte abbiamo condiviso i suoi appelli per dire no alle guerre, alla violenza e alle discriminazioni”.

“Ora l’esempio di Papa Bergoglio, uomo di speranza e di vita -conclude Fini- continui a essere da guida per la costruzione di un mondo più giusto e pacifico”. 

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1 In Evidenza - 16 apr 2025

Emergenza Dazi USA: Cia Abruzzo chiede azioni urgenti per difendere il settore agroalimentare

Cia Abruzzo esprime forte preoccupazione per le conseguenze che la politica commerciale protezionistica degli Stati Uniti rischia di avere sul comparto agroalimentare regionale. 

La recente decisione americana di prorogare di soli 90 giorni l’introduzione di dazi del 20% sulle importazioni dall’Unione Europea, mantenendo comunque un’aliquota del 10%, rappresenta una minaccia concreta per le imprese agricole italiane e anche abruzzesi.

Nel 2024, il valore dell’export agroalimentare abruzzese verso gli Stati Uniti ha visto in particolare le province di Chieti e Pescara tra le più esposte, rispettivamente con il 20% e il 24% delle proprie esportazioni agroalimentari destinate oltre oceano. Vino, olio extravergine di oliva e ortofrutta trasformata sono i prodotti maggiormente a rischio.

Si tratta di una situazione allarmante”, dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti, “che potrebbe compromettere la competitività delle nostre eccellenze e mettere in crisi intere filiere produttive e occupazionali che rappresentano non solo un patrimonio economico, ma anche culturale e ambientale del nostro territorio”.

CIA Abruzzo fa proprio l’appello lanciato dalla direzione nazionale, chiedendo che il negoziato tra Unione Europea e Stati Uniti venga rilanciato con forza e che l’Italia giochi un ruolo centrale per evitare trattative separate tra Washington e singoli Paesi. Allo stesso tempo è indispensabile prevedere strumenti di sostegno per le aziende più colpite e risorse straordinarie per compensare le eventuali perdite e sostenere l’apertura di nuovi mercati.

Chiediamo alle istituzioni regionali e ai parlamentari abruzzesi di farsi carico di questa emergenza e di sostenere con forza la voce degli agricoltori e delle imprese agroalimentari abruzzesi a Bruxelles e a Roma”, conclude il Presidente Sichetti.

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1 INAC - 15 apr 2025

Bonus Nuovi Nati 2025: requisiti e istruzioni per averlo

Hai un bambino nato o adottato dal 1° gennaio 2025? È arrivato il momento di richiedere il Bonus Nuovi Nati 2025: un contributo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato!

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto questo importante sostegno per incentivare la natalità, e la circolare INPS del 14 aprile 2025 ha definito i criteri per fare domanda.

Chi può fare domanda?
I genitori richiedenti devono possedere congiuntamente i seguenti requisiti:
  • Cittadinanza: italiana, UE o permesso di soggiorno valido per soggiorni di lungo periodo o attività lavorative autorizzate per più di 6 mesi.
  • Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia dalla nascita o ingresso in famiglia del bambino fino alla data di presentazione della domanda.
  • ISEE: inferiore o pari a 40.000 euro annui, escludendo le somme ricevute come Assegno Unico e Universale (AUU).
 
Quando fare domanda?
Entro 60 giorni dalla nascita o dall'ingresso in famiglia del bambino.

 
 
Rivolgiti all'ufficio CIA a te più vicino.

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1 In Evidenza - 14 apr 2025

Bando INAIL 2025 per l’Agricoltura: contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro

L’INAIL ha pubblicato la versione definitiva del Bando ISI 2024-2025, con 600 milioni di euro complessivi a disposizione delle imprese italiane. Di questi, 90 milioni sono dedicati al settore agricolo, con una quota riservata di 20 milioni per i giovani agricoltori.

Obiettivo: migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, promuovendo al contempo sostenibilità e innovazione.

Per quanto concerne l'Abruzzo le risorse destinate a questa fattispecie ammontano in totale a 2.444.466 euro, ripartiti in due sotto assi, il primo – asse 5.1 – destinato a tutte le imprese operanti nel settore della produzione primaria, per un importo di 1.810.313 euro, ed il secondo – asse 5.2 – con una dotazione di 634.153 euro, riservato ai giovani agricoltori che al momento della chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande, non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età.


Chi può partecipare

  • Imprese agricole iscritte alla Camera di Commercio
  • Cooperative agricole di lavoro
  • Giovani agricoltori (under 40), in possesso dei requisiti professionali e formativi richiesti

Esclusioni: aziende che hanno già beneficiato dei Bandi ISI 2021, 2022 o 2023; soggetti con precedenti penali in materia di sicurezza sul lavoro.

I beneficiari potranno inoltre accedere al bando sia in forma singola che associata, e potranno presentare una sola domanda di finanziamento in un’unica Regione, per una sola tipologia di progetto e per una sola unità produttiva.


Cosa finanzia il bando

Spese ammissibili:

  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali
  • Redazione della perizia asseverata (max €1.850)

Attenzione: gli investimenti devono rispettare criteri tecnici precisi e portare un reale miglioramento della sicurezza. Ogni mezzo proposto deve raggiungere un punteggio minimo di 130 punti.

I beni previsti nel progetto dovranno essere nuovi (non sono ammessi mezzi usati), potranno essere al massimo due e rispettare la seguente composizione:

  • 1 trattore agricolo o forestale e 1 macchina agricola o forestale dotata o meno di motore proprio;
  • 1 macchina agricola o forestale dotata di motore proprio e 1 macchina agricola o forestale non dotata di motore proprio;
  • 2 macchine agricole o forestali non dotate di motore proprio.
     

Contributi concessi

  • 80% a fondo perduto per giovani agricoltori (under 40)
  • 65% a fondo perduto per altre imprese agricole

Importo finanziabile: da €5.000 fino a €130.000
Anticipo possibile: fino al 70% senza soglia minima


Scadenze e modalità di accesso

Apertura portale INAIL: 14 aprile 2025

Chiusura compilazione domanda30 maggio 2025 (ore 18:00)


Per ulteriori informazioni vi invitiamo a seguirci sui nostri canali o a contattarci.

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News Cia Abruzzo

2 Eventi - 05 feb 2022

Il 12 febbraio l'VIII Assemblea elettiva provinciale di Cia Chieti-Pescara

Si svolgerà sabato 12 febbraio presso il padiglione "Daniele Becci" del porto turistico Marina di Pescara, l'Assemblea elettiva provinciale di Cia Chieti-Pescara. 
Dopo la registrazione dei partecipanti alle ore 8,30, i lavori dell'Assemblea saranno aperti dalla relazione del presidente uscente, Nicola Sichetti. Seguiranno la presentazione del candidato presidente, la nomina delle commissioni e gli interventi previsti nel corso della mattina. Infine le conclusioni e le elezioni del presidente e degli organismi dirigenti.

Si ricorda che sarà consentito l'INGRESSO solo con SUPER GREEN PASS

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1 In Evidenza - 02 feb 2022

Inflazione: Cia, con la fiammata dei beni energetici è dramma nei campi

La fiammata dei beni energetici a gennaio -con quelli regolamentati che segnano una crescita record del 93,5% su base annua- ha effetti diretti drammatici sulle imprese, in primis quelle agricole. I costi di produzione sono saliti alle stelle, soprattutto per serre, stalle e agriturismi, e ora il rischio è di compromettere semine e produzioni importanti, mettendo a repentaglio tutta la filiera agroalimentare, patrimonio nazionale da quasi 550 miliardi di euro. Così Cia-Agricoltori Italiani, in merito ai dati Istat diffusi oggi, secondo cui l’inflazione è salita al 4,8% annuo, un livello che non si vedeva dal 1996.

            I prezzi dei beni alimentari sono aumentati del 3,8% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, con conseguenze immediate per i cittadini, trascinati però dagli aumenti enormi di acqua, elettricità e combustibili (+22,6%) e trasporti (+7,7%). Tutti rialzi che continuano a incidere fortemente sulla tenuta del settore agricolo e alimentare -ribadisce Cia- che necessita di molta energia per tutti i processi di produzione, trasformazione e conservazione dei prodotti. Senza contare che, in Italia, l’80% dei trasporti commerciali avviene su gomma, percentuale che però supera il 90% nel caso degli alimentari freschi.

            Per questo, ora più che mai, bisogna tenere alta l’attenzione lungo la catena del valore e della distribuzione, immaginando più risorse e misure strutturali contro il caro energia sui campi e lungo la filiera -sottolinea Cia- anche per scongiurare speculazioni sui prezzi al dettaglio che né le aziende né i consumatori possono accettare.

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1 In Evidenza - 02 feb 2022

Tabacco riscaldato: Cia, no blitz nel decreto Milleproroghe. Serve riforma condivisa delle accise

 La riforma delle accise sui prodotti da fumo è importante per il settore agricolo. Bisogna affrontare la questione del disequilibrio fiscale procurato dal tabacco riscaldato e costruire un percorso condiviso, partecipato e trasparente sul tema, senza prove di forza e blitz nel decreto Milleproroghe.

Così Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui non trovano giustificazione i tentativi di rimandare misure per un maggior equilibrio delle accise sui prodotti da fumo riscaldato, peraltro in un contesto dove larga parte delle imprese soffre ancora le restrizioni della pandemia, mentre aumentano in maniera impressionante i costi dell’energia, delle materie prime e dei trasporti.

Piuttosto, vista la crescita di mercato esponenziale del settore del tabacco riscaldato e considerate le sofferenze di molti comparti produttivi -osserva Cia- ci sarebbe da chiedersi se restano giustificati gli attuali cospicui sconti delle accise sul tabacco riscaldato e se non sia invece maturo il tempo di riportare immediatamente le accise almeno al 50% di quanto previsto sulle sigarette tradizionali.

            Ecco perché, secondo Cia serve subito la convocazione di un tavolo di lavoro per discutere del futuro del tabacco, a partire dal tema della fiscalità, una filiera che vede oggi l’Italia primo paese produttore europeo con circa 50.000 occupati.

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1 In Evidenza - 02 feb 2022

Peste suina: Cia, subito pieni poteri al commissario e ristori congrui ad allevamenti

La sicurezza sui risarcimenti ai prezzi di mercato e una cabina di regia a livello nazionale che gestisca l’emergenza Peste suina con misure straordinarie e strumenti normativi efficaci. Questo il focus del webinar organizzato da Cia Liguria (Aldo Alberto) e Cia Piemonte (Gabriele Carenini), che ha visto la partecipazione dei due assessori all’agricoltura delle Regioni interessate dall’emergenza, Alessandro Piana e Marco Protopapa, insieme al presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino. Per gestire l’epidemia con tempestività, Cia ha chiesto in via prioritaria la definizione delle competenze del commissario straordinario interregionale appena nominato, ma non ancora ufficializzato. La situazione è ancora, fortunatamente, sotto controllo grazie alle barriere architettoniche all’interno dell’area appenninica compresa tra l’autostrada A26 e la A7, ma c’è preoccupazione per una possibile espansione a Est del fenomeno. Il rischio è di mettere in pericolo la filiera produttiva delle carni suine e della loro trasformazione nelle province emiliane limitrofe.

Secondo Cia, il monitoraggio costante delle carcasse di cinghiale e il divieto di caccia da sole non possono più bastare e le manifestazioni di ambientalismo integralista non devono rallentare l’intervento dell’autorità. Si auspicano ora iniziative legislative che proteggano il sistema produttivo di queste aree con un piano di abbattimenti selettivo che crei una zona "cuscinetto" e impedisca al virus di diffondersi, anche grazie al foraggiamento artificiale della fauna selvatica. Per Cia, vanno presi a esempio Paesi che hanno eradicato il fenomeno rapidamente in passato, come la Repubblica Ceca dove già nella prima settimana di epidemia furono abbattuti 3mila cinghiali. Bisogna, dunque, agire con tempestività, utilizzando visori notturni e personale qualificato, anticipando la fioritura primaverile che rinfoltirà la vegetazione rendendo le operazioni più complesse.

“In merito ai ristori, è necessario andare oltre la macellazione d’emergenza prevista dall’ordinanza, per tutelare gli allevatori dopo lo svuotamento delle stalle -precisa Scanavino-. Alla suinicoltura di questi territori va riconosciuto un piano di indennizzi congruo, che preveda l’abbattimento dei capi anche in assenza di maiali infetti. Si segnalano, infatti, molti casi di macelli che rifiutano irrazionalmente il ritiro delle carni suine piemontesi, a scopo precauzionale. La soluzione sembra, dunque, di difficile applicazione, senza contare la scarsa valorizzazione di queste carni pregiate con la macellazione anticipata”. Per Cia non vanno, poi, dimenticati i danni indiretti alle aziende agricole legate all’ospitalità e alla silvicoltura in aree interne che non hanno altri sbocchi produttivi. Queste imprese rischiano un grave danno economico, che si aggiunge alle pesanti restrizioni subite nell’ultimo biennio a causa della pandemia.

Il presidente Scanavino ha, infine, annunciato una prossima mobilitazione sul territorio del mondo agricolo, che chiede a gran voce un piano di recupero della funzionalità del sistema appenninico nazionale, indispensabile per un serio progetto di transizione ecologica del Paese. 

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1 In Evidenza - 31 gen 2022

Quirinale: Cia, grazie presidente Mattarella. A Italia serve stabilità e coesione contro crisi

Un grande ringraziamento al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Paese, ora più che mai, ha bisogno dell’equilibrio, della stabilità e dell’impegno delle istituzioni, egregiamente rappresentate dal Capo dello Stato, per affrontare sfide e difficoltà in campo, dalla pandemia al caro energia, dalla crisi ucraina alla messa a terra del PNRR. Così Cia-Agricoltori Italiani, che esprime riconoscenza a Mattarella per aver accettato la rielezione.

La sensibilità, la compostezza, l’appassionata salvaguardia delle garanzie costituzionali sempre dimostrate dal presidente della Repubblica trovano di nuovo oggi il riconoscimento più alto e prestigioso. Mattarella gode della fiducia di tutti i cittadini e si fa garante, ancora una volta, della solidità e della coesione del governo, per permettere all’Italia di guardare al futuro con maggiore ottimismo.

In questo contesto, spiega il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino, “auspichiamo che il Capo dello Stato continui a mostrare attenzione verso la vicenda agricola del Paese. Speriamo che fornisca il suo forte contributo all’ulteriore sviluppo del settore primario, riconoscendo quel ruolo centrale che l’emergenza Covid ha mostrato in maniera ancora più chiara. L’agricoltura, se adeguatamente supportata, può non solo continuare a garantire cibo sano e sicuro per tutti, ma anche assicurare la tenuta e lo sviluppo dei territori; salvaguardare l’ambiente contro il dissesto idrogeologico e i cambiamenti climatici, produrre energia da fonti rinnovabili, difendere il suolo e il paesaggio”.

“Da parte nostra -aggiunge Scanavino- rinnoviamo la massima disponibilità a collaborare, avanzando proposte e nuove soluzioni. Faremo responsabilmente ciò che ci compete, nell’interesse degli agricoltori e di tutti i cittadini, consapevoli della funzione primaria del settore per la ripresa post pandemia”.

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1 In Evidenza - 27 gen 2022

Peste suina: Cia, avanti con tempestività e razionalità per evitare danni irreparabili

Una campagna di controllo e riduzione del numero degli ungulati con figure qualificate e strumenti innovativi nei 114 comuni dell’areale infetto. Questa la proposta non più rinviabile di Cia-Agricoltori Italiani al tavolo interministeriale odierno che ha affrontato l’emergenza Peste suina africana (PSA). Secondo Cia è tempo di agire con tempestività e razionalità per evitare ricadute economiche e sociali irreparabili, prendendo esempio da Paesi Ue, che hanno eradicato in poco tempo la malattia di cui il cinghiale è il principale vettore. La PSA -studiata da decenni e non trasmissibile all’uomo- è, infatti, altamente pericolosa per i maiali e potrebbe avere un impatto fortemente negativo sul mercato suinicolo, da cui dipende l’industria salumiera, fiore all’occhiello del Made in Italy agroalimentare.

“Il peso della Peste suina non può ricadere tutto sulle spalle degli allevatori che nella zona infetta subiscono il danno economico del macello immediato di capi sani, mentre i cinghiali circolano in libertà. Questo dopo aver messo in campo tutte le costose misure di biosicurezza e prevenzione previste”. Questo il commento del presidente Cia, Dino Scanavino, che da anni auspica la riforma della Legge 157/92, visti gli effetti disastrosi sul nostro paesaggio di una politica dissennata sulla gestione della fauna selvatica. “E’ necessario agire in modo razionale nella gestione della biodiversità, con un riequilibrio del rapporto fra uomini e ungulati –prosegue Scanavino-, bilanciando gli interessi fra le diverse categorie di cittadini, siano essi cacciatori, allevatori o ambientalisti, guidati esclusivamente dai criteri del rigoroso controllo scientifico”.

Per Cia, l’attività di vigilanza nella zona delimitata dei 114 comuni in Liguria e Piemonte è opportuna, ma non è esaustiva. “Si parla, addirittura, dell'utilizzo dei droni per la ricerca delle carcasse infette, ma tutto questo risulta inutile se non si attua una campagna di controllo degli ungulati –aggiunge Scanavino-. La riduzione della densità di popolazione dei cinghiali andrebbe organizzata con un prelievo selettivo, tramite figure qualificate come il coadiutore e con l’utilizzo di visori notturni e altri strumenti innovativi. Bisogna, inoltre, impedire lo spostamento dei selvatici fuori dal perimetro dell’areale infetto tramite le recinzioni e il foraggiamento artificiale”. Secondo Cia, una campagna di controllo e prelievo selettivo permetterebbe anche l’ottenimento di informazioni sanitarie circa la diffusione del virus, dopo aver creato misure speciali di trasporto e stoccaggio delle carcasse.

Cia ricorda, infine, le migliaia di posti di lavoro a rischio nella malaugurata ipotesi di un peggioramento della situazione, che metterebbe in ginocchio un settore da 1,7 mld, col blocco immediato delle linee di produzione per mancanza di materia prima.

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